Appendino

Il Comune avvia il piano per mille assunzioni di giovani con contratto di formazione lavoro

MILLE GIOVANI TALENTI PER TORINO  Il mondo delle competenze nel settore pubblico, sia pubblico, sia privato, è di fronte a un cambiamento epocale. Le tecnologie emergenti giocano un ruolo fondamentale in questa dinamica poiché creano nuovi bisogni di specializzazione e pertanto nuove opportunità di crescita sia per giovani profili di formazione universitaria, sia per la Pubblica Amministrazione.

Il Comune di Torino, a fronte di una organica cessazione prevista nel prossimo triennio, ha individuato l’opportunità di fare leva sulla programmazione di fondi Next Generation EU per lanciare un programma di nuove assunzioni, con contratto di formazione lavoro, per mille giovani di età inferiore ai 32 anni in possesso di laurea, prevedendo un inserimento progressivo entro il 2023. Il provvedimento che prevede l’inserimento della prima tranche di queste nuove risorse a partire dal mese di luglio 2021 è passato stamattina in Giunta.

“In questa ripartenza i Comuni, gli Enti locali e i territori, come ho sempre sostenuto, saranno indubbiamente protagonisti – afferma la Sindaca Chiara Appendino -. Nei prossimi anni si svilupperanno i principali progetti per investire quelle risorse e qui, sui territori, saranno necessarie forze nuove, giovani, con competenze specifiche, capaci di immaginare un futuro, anche fuori dagli schemi, lanciando il cuore oltre l’ostacolo”.

Si tratta di un atto di forte responsabilità da parte di questa amministrazione – sottolinea Sergio Rolando, assessore al personale della Città di Torino -. È nostra priorità riorganizzare la macchina comunale con nuove risorse per affrontare delle scelte che toccheranno anche il futuro prossimo di questa città

Il programma mille giovani talenti in Comune rappresenta una virtuosa prospettiva per la Città in termini di iniezione di giovani con competenze digitali native e dimestichezza con le nuove tecnologie della comunicazione e dell’innovazione – dichiara Marco Pirontiassessore per l’innovazione e la Smart City -. Le nuove sfide indotte dal Recovery Plan richiederanno una struttura organizzativa con esperienze e conoscenze nuove e multidisciplinari al fine di aumentare l’efficacia progettuale”.

Questa azione inoltre è sinergica al progetto complessivo Piano per l’occupazione giovanile promosso dall’assessore Giusta rilanciato a tutti gli enti del territorio. Un percorso che ha identificato quattro linee di azione per contrastare la disoccupazione giovanile, la prima delle quali è proprio un programma di assunzione nella pubblica amministrazione (oltre a un piano di rilancio dell’apprendistato e dei percorsi di avviamento al lavoro, un centro per l’orientamento diffuso, e la creazione di un sistema di rete per l’innovazione e l’avvio di nuove imprese).

A febbraio, con delibera di Giunta, l’Amministrazione comunale ha approvato “Revisione organizzativa seconda fase. Modificazione Regolamento di organizzazione e ordinamento della dirigenza” e creato uno specifico “Dipartimento Progetti Programmazione Comunitaria e Nazionale” a cui è stato affidato il presidio dei processi di spesa che, data la complessità degli interventi e l’entità dei fondi che saranno assegnati, coinvolgerà un numero significativo di divisioni dell’Ente che dovranno coordinarsi. Il Dipartimento, inoltre, dovrà curare direttamente lo sviluppo e l’esecuzione dei programmi compresi nell’ambito dell’innovazione digitale e sovraintendere l’iniziativa Next Generation Eu. La nuova programmazione destina infatti il 50% dell’importo finanziario al sostegno della modernizzazione tramite la ricerca e l’innovazione, le transizioni climatiche e digitali eque, la preparazione, la ripresa e la resilienza.

Per far fronte a queste richieste la Città necessita di potenziare le proprie strutture tecniche e amministrative con l’inserimento di un consistente numero di specialisti. La politica di assunzioni definita “Mille giovani talenti in Comune” mira infatti a selezionare e inserire con contratti di Formazione e Lavoro mille unità in Cat. D1, profilo di riferimento Direttivo così suddivisi: 350 nel 2021, 350 nel 2022 e 300 nel 2023.

Si tratta di un contratto flessibile, della durata di ventiquattro mesi, e si rivolge ai giovani con meno di 32 anni in possesso di laurea e prevede un periodo obbligatorio di formazione non inferiore a 130 ore complessive e consente la possibilità, terminato il periodo previsto dalla normativa di riferimento, di acquisire stabilmente, nei ventiquattro mesi successivi, le professionalità formate previa idonea verifica e con le modalità da concertare con le OO.SS.

Una tipologia contrattuale che appare come la migliore modalità di inserimento (l’attuale situazione pandemica rende estremamente complessa la normale fase selettiva) in quanto consente: di inserire con buona rapidità personale specialistico per le attività necessarie per potenziare la capacità di risposta dell’Ente alle necessità di ripresa e resilienza; di formare giovani talenti e di fidelizzarli all’azienda, contribuendo a costruire percorsi di lavoro e di sviluppo di carriera;  di invertire, imprimendo una maggiore velocità, la curva anagrafica del personale dipendente attestata sui 54 anni, con un consistente miglioramento del livello di scolarizzazione dei funzionari. Alla scadenza dei ventiquattro mesi, l’Amministrazione potrà trasformare i rapporti in contratti a tempo indeterminato per fronteggiare le cessazioni programmate, non secondo logiche meramente sostitutive, ma coerenti con il disegno che guarda a un rinnovato protagonismo delle Amministrazioni pubbliche  a supporto dei processi di sviluppo.

Le assunzioni, inoltre, poiché legate al progetto Next Generation EU sono vincolate ai programmi di finanziamento che verranno approvati e al ricevimento dei relativi fondi. Le macro aree che necessitano di un incremento di professionalità che si potrà raggiungere solo con apporti straordinari di personale qualificato in ambito ingegneristico, urbanistico, economico, risorse umane, pianificazione programmazione e rendicontazione delle politiche pubbliche informatico, socio sanitario, giuridico, culturale.

La sindaca Appendino incontra gli studenti del “Cavour”

Venerdì 12 febbraio – ore 9 Liceo Classico e Musicale C. Cavour, Torino

Venerdì 12 febbraio 2021, dalle ore 9.00 alle ore 10.30, nell’aula Pier Mario Merlo del Liceo Cavour,
la Sindaca della Città di Torino, Chiara Appendino, incontrerà e dialogherà con gli studenti e i
professori del Liceo, nell’ambito dell’assemblea d’Istituto.
La Sindaca parteciperà all’incontro insieme con l’assessore Marco Giusta e la consigliera delegata
Barbara Azzarà e si sottoporrà alle domande dei partecipanti riguardo alle politiche giovanili,
all’istruzione, alla gestione urbana e alle tematiche più sentite dai giovani cittadini.
In considerazione delle attuali norme sanitarie, solo alcuni studenti saranno fisicamente presenti,
mentre tutti gli altri assisteranno in via telematica.

Condanna Appendino, Uncem: “A pagare sono sempre i sindaci”

“Tutta la vicinanza di Uncem alla Sindaca Appendino. Le sentenze di rispettano, ma la condanna per responsabilità indirette sull’organizzazione di un evento da parte di terzi è veramente assurda. Non possiamo pagare per altri, sempre gli Amministratori, sempre i Sindaci.

Non sono ‘scudati’, non hanno l’immunità. Come mi ha scritto stamani un amico Amministratore, cosa sarebbe dovuto succedere in sede giudiziaria per il Sindaco di Nizza Estrosi dopo i fatti della Promenade?! Eppure, in Italia quanto successo a Chiara segue quanto successo alla Sindaca di Genova Marta Vincenzi, al Sindaco di Livorno, al Sindaco di Civita in occasione di gravi calamità naturali. Loro sono stati accusati e portati nelle aule per il giudizio. Hanno pagato. Sempre di mezzo finiscono i Sindaci, per colpa di norme sbagliate rispetto a responsabilità e impegni amministrativi. L’abuso d’ufficio è un reato che va totalmente rivisto. E così altri reati. Voglio però evidenziare un aspetto, emerso in queste ore. Quando ci dicono che andando avanti così rimarremo senza Sindaci, e lo dicono i primi cittadini delle grandi città, li vorrei invitare a osservare quanto succede da anni e quanto succederà ancora nei piccoli paesi, dove è già accaduto che non vi siano candidati alle amministrative, oppure vi siano solo una lista. Ed è avvenuto in centinaia di piccoli Comuni negli ultimi cinque anni. Solo una lista. Oppure ancora vi siano Sindaci, in molti piccoli Comuni, che arrivano proprio a fare i Sindaci in un piccolo Comune di una valle alpina o appenninica pur se residenti a Milano o Novara o Torino appunto. Il Presidente di Uncem Piemonte Colombero li chiama “transumanti”. Viaggiano verso il Comune dove fanno i Sindaci, dal Comune di loro residenza. Molto va corretto, nel testo unico degli Enti locali e non solo. Va fatto anche alla luce di quanto successo a Chiara Appendino che ha l’affetto, la vicinanza e l’abbraccio di Uncem e dei Sindaci dei Comuni montani”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Piazza San Carlo, la sindaca Appendino condannata a un anno e sei mesi

La sindaca Chiara Appendino è stata condannata dal tribunale di Torino a un anno e sei mesi per la drammatica serata di Champions  del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo

Sono stati giudicati  colpevoli inoltre  l’ex questore Angelo Sanna, l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana, il dirigente di Turismo Torino Maurizio Montagnese.
Condannato anche il professionista Enrico Bertoletti. Stessa pena per tutti gli imputati, accusati di disastro, omicidio e lesioni colpose.
A seguito del panico creatosi in piazza morirono due  donne e 1500 persone rimasero ferite.
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IL COMMENTO DELLA SINDACA DOPO LA SENTENZA

Come sapete, ho sempre cercato di comunicare con tutti voi in modo diretto e sincero. E così vorrei fare anche in questo giorno difficile.

Il 3 giugno del 2017, durante la proiezione della finale Juventus-Real Madrid, una banda di quattro rapinatori, armati di spray urticante, si introdusse in mezzo alla folla e lo spruzzò per rubare collane e orologi preziosi. Questo gesto scellerato scatenò il caos che portò a molti feriti e alla morte di due persone. I quattro sono già stati condannati a 10 anni per omicidio preterintenzionale, anche in appello.

Oggi, in un altro processo, la stessa Giudice ha condannato me (insieme ad altre 4 persone) a 1 anno e 6 mesi per una serie di reati colposi legati a quei fatti. È una decisione che accetto e rispetto, anche per il ruolo che rivesto.

La tesi dell’accusa, oggi validata in primo grado dalla Giudice, è che avrei dovuto prevedere quanto poi accaduto e, di conseguenza, annullare la proiezione della partita in piazza.
È una tesi dalla quale mi sono difesa in primo grado e che, dopo aver letto le motivazioni della sentenza con i miei legali, cercherò di ribaltare in Appello perchè è evidente che, se avessi avuto gli elementi necessari per prevedere ciò che sarebbe successo, l’avrei fatto. Ma così non fu e, purtroppo, il resto è cronaca.

Non ve lo nascondo, questa tragica vicenda mi ha segnato profondamente. Quei giorni e i mesi che sono seguiti, sono stati i più difficili sia del mio mandato da sindaca sia della mia sfera privata, personale. E il dolore per quanto accaduto quella notte è ancora vivo e lo porterò sempre con me.

Con la stessa sincerità vorrei aggiungere ancora una cosa: a questi sentimenti, oggi, si somma anche una sensazione di amarezza.
Perchè se è vero che la carica istituzionale che ricopro comporta indubbiamente delle responsabilità, alle quali non ho alcuna intenzione di sottrarmi, è altrettanto vero che oggi devo rispondere, in quanto sindaca, di fatti scatenati da un gesto – folle – di una banda di rapinatori.
Proprio sul difficile ruolo dei sindaci, sui rischi e sulle responsabilità a cui sono esposti, forse andrebbe aperta una sana discussione.

Concludo questo messaggio con un grazie a tutte le persone che mi sono state vicine, soprattutto in questi giorni, e ai miei legali, fiduciosa di riuscire a far valere le nostre tesi nei prossimi gradi di giudizio.

(foto: il Torinese)