AMBIENTE- Pagina 32

Piste ciclabili: 270 km a Torino, una mappa per la mobilità sostenibile

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270 sono i chilometri di piste ciclabili a Torino (l’85% in sede propria o in condivisione con spazi pedonali) che si integrano con percorsi nel verde, piazze scolastiche e scuole car free, entrando in relazione coi principali nodi del trasporto pubblico locale. E proprio 270 è il titolo della mappa che insieme a Urban Lab Torino l’amministrazione comunale ha realizzato per la Settimana europea della mobilità sostenibile, dal 16 al 22 settembre. Sulla planimetria della città si possono così trovare le ciclabili attualmente percorribili e quelle che saranno realizzate nei prossimi anni, il percorso della metropolitana esistente e quello della futura linea 2, le linee ferroviarie, le aree pedonali e i parcheggi d’interscambio.

Sul retro ci sono i numeri: quante sono le bici che girano in città, i mezzi e gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, le auto in circolazione, le nuove stazioni del servizio ferroviario metropolitano, il progetto Torino Città 30.

Numeri che raccontano come Torino sta lavorando all’espansione del proprio sistema di mobilità dolce e sull’offerta di una mobilità sostenibile ampia e diversificata.

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“Rivoluzione” differenziata, al via il servizio di raccolta rifiuti nel centro storico

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Nell’autunno verrà introdotto progressivamente il porta a porta integrale; nel corso del 2024 verrà completato tutto il centro storico con una modalità di raccolta conforme alle particolari specificità delle zone auliche

Torino, settembre 2023 – Ha preso il via la campagna informativa di Amiat Gruppo Iren a sostegno della trasformazione del servizio di raccolta rifiuti nel centro storico di Torino, con la progressiva attivazione del porta a porta per tutte le frazioni.

L’avvio del nuovo servizio coinvolgerà in una prima fase utenze domestiche e attività commerciali comprese nell’area tra corso Vittorio Emanuele II, via Carlo Alberto, piazza Castello, via Pietro Micca e corso Re Umberto.

Il sistema prevede la rimozione degli attuali contenitori stradali e la realizzazione della raccolta domiciliare per i rifiuti differenziati (carta e cartone, imballaggi in plastica, vetro e metalli, rifiuti organici) e non recuperabili, attraverso l’installazione di appositi contenitori che verranno collocati all’interno di spazi condominiali.

La progettazione del sistema di raccolta è stata preceduta da una puntuale attività di rilievo che ha portato alla definizione di soluzioni ad hoc per ottenere i migliori risultati di raccolta.

L’attivazione del nuovo sistema di porta a porta integrale verrà completata in questa prima area entro la fine dell’anno, per essere poi estesa alla parte restante del centro storico entro il 2024. La Città di Torino sarà così completamente servita da un sistema di raccolta domiciliare declinato secondo differenti varianti tecniche modellate sulle peculiarità di ogni quartiere, con la prospettiva di accrescere ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata.

La progressiva attivazione del nuovo sistema di porta a porta si svilupperà in stretta correlazione con le attività di comunicazione. A partire dall’11 settembre, i cittadini e le attività commerciali presenti nella zona riceveranno, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, le prime informazioni in merito al nuovo servizio. A seguire, gli addetti consegneranno porta a porta gratuitamente a ogni utenza il kit per la raccolta domiciliare (biopattumiera e prima dotazione di sacchi per i rifiuti organici) oltre al materiale informativo di supporto. In un secondo momento, in ogni edificio o condominio verranno collocati i nuovi contenitori preposti per la raccolta.

Infine, per chiarire qualsiasi dubbio del cittadino e permettere agli utenti non trovati e/o non identificati durante il passaggio porta a porta di ritirare lo starter kit, dal 21 settembre al 16 dicembre verrà attivato un punto info distributivo presso la “Sala Valfrè” della Chiesa dell’Oratorio San Filippo Neri, con ingresso da via Accademia delle Scienze 11, attivo il giovedì e il venerdì dalle 16.30 alle 20.30 e il sabato dalle 9.30 alle 13.

Per qualsiasi necessità sarà possibile, inoltre, consultare il sito internet Amiat, seguire la pagina Facebook «Raccolta Differenziata Torino», contattare il Servizio di Customer Care Ambientale al numero 800 017277 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00 – o scrivere ad amiat@gruppoiren.it .

La natura attraverso i parchi


DALLA STORIA CENTENARIA AD UNA NUOVA VISIONE DI FUTURO

Dal 22 al 24 settembre, alla Reggia di Venaria e al Parco Naturale la Mandria, i Parchi nazionali Gran Paradiso e d’Abruzzo, Lazio e Molise, con le Aree protette della Regione Piemonte che festeggiano i 40 anni della rivista Piemonte Parchi, invitano a un fine settimana di riflessione sui grandi temi ambientali e le sfide del cambiamento.


Si svolgerà dal 22 al 24 settembre, alla Reggia di Venaria e al Parco naturale La Mandria, l’ultimo appuntamento di celebrazione del centenario dei due primi parchi nazionali istituiti in Italia – il Parco nazionale Gran Paradiso e il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – con una tre giorni di appuntamenti che hanno l’obiettivo di riflettere sui grandi temi ambientali e sul ruolo delle aree protette in questa epoca di grandi cambiamenti – a partire da quelli climatici – e sulle sfide per il futuro.

Le Aree protette della Regione Piemonte sono partner dell’evento, in occasione dei quarant’anni di Piemonte Parchi, rivista di informazione e divulgazione naturalistica che racconta il mondo delle aree protette a 360 gradi.

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, è atteso venerdì 22 alla Reggia di Venaria, alla cerimonia di apertura dell’evento, che sarà trasmessa in streaming sul sito 100anniparchi.it.
Sempre alla Reggia di Venaria, sabato 23 mattina dalle 9.30, avrà luogo un incontro aperto al pubblico intitolato “L’uomo di fronte ai cambiamenti climatici’’, con esperti di scienza, cultura e comunicazione. Ospite speciale, il teologo Vito Mancuso che farà il punto sui molteplici cambiamenti ambientali in corso, guardando verso nuove possibili visioni di futuro. Per partecipare è necessaria l’iscrizione sul sito 100anniparchi.it.

Il Parco Naturale La Mandria ospiterà, invece, venerdì 22 mattina, attività per le scuole che avranno l’opportunità di svolgere gratuitamente attività esperienziali e immersive nella natura con le guide e gli educatori dei parchi organizzatori mentre domenica 24 – tutto il giorno – i visitatori di ogni età potranno partecipare a numerose iniziative organizzate dai parchi nazionali e regionali, come brevi escursioni, animazioni, laboratori e mini-workshop dedicati alla scoperta della biodiversità, nonché visitare gli stand dei parchi, per conoscere il lavoro svolto dalle aree protette.

Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte“Collaborare con i due parchi più antichi d’Italia è per noi un onore, un privilegio e una grande responsabilità. I parchi sono infatti un patrimonio prezioso da tutelare con sempre maggiore attenzione alla luce dei cambiamenti climatici che ci impongono un’attenzione crescente nei confronti dell’ambiente e degli ecosistemi naturali da valorizzare come luoghi di sviluppo sostenibile.

È quindi con grande orgoglio che saluto i 100 anni del Parco nazionale Gran Paradiso e del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e i 40 anni della rivista Piemonte Parchi, un gioiello all’interno delle attività di divulgazione della Regione Piemonte, che con la sua preziosa attività di divulgazione racconta agli appassionati, ma anche al grande pubblico la ricchezza dei nostri parchi e delle nostre aree protette”.

 

Fabio Carosso, Vicepresidente della Regione Piemonte“Il Piemonte, con 2 Parchi nazionali (Gran Paradiso e Val Grande), 77 Parchi e Riserve regionali, 7 Riserve speciali a tutela dei Sacri Monti, è una delle regioni con più parchi in Italia.Un’attenzione al territorio ed alla natura che è testimoniata anche da Piemonte Parchi, rivista di informazione e divulgazione naturalistica che da 40 anni racconta il sistema delle Aree protette regionali. Di recente ha adottato un nuovo piano editoriale, rafforzando la parte legata alle persone e alle relazioni esistenti sui territori, che diventano protagonisti della narrazione: la tre giorni dell’evento è l’occasione per illustrare la nuova avventura di una rivista “storica” che guarda al futuro”.

Italo Cerise, Commissario Straordinario Parco Nazionale Gran Paradiso“L’evento alla Reggia di Venaria conclude un lungo anno di celebrazioni del centenario congiunto dei due primi Parchi Nazionali istituiti in Italia, che hanno visto un susseguirsi di appuntamenti non solo nei due parchi gemellati, ma anche in tutti i Parchi Nazionali Italiani, grazie alla sinergia con Federparchi e il sistema delle aree protette nazionali. I temi che caratterizzano i tre giorni, dai cambiamenti climatici al ruolo dei Parchi e delle persone che vivono e lavorano al loro interno, evidenziano e raccontano i valori legati alla conservazione della biodiversità e di come la loro azione possa incidere positivamente nello sviluppo sostenibile dei territori, grazie all’ampia rete di relazioni attivate con gli Enti Locali, le associazioni e i portatori di interesse. Le sfide che attendono i Parchi nel prossimo futuro riguardano il difficile compito di preservare le peculiarità di questo patrimonio naturale e, contestualmente, di promuovere politiche innovative e consapevoli a favore dello sviluppo locale”.

Giovanni Cannata, Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: “L’evento alla Reggia di Venaria chiude le celebrazioni del centenario congiunto ma apre le porte al futuro delle aree protette e alle sfide complesse che le attendono.

Il nutrito programma dei tre giorni di eventi sarà l’occasione per confrontarci sui temi della conservazione della biodiversità e di quanto, sempre di più in futuro sia necessaria la collaborazione di tutti i cittadini. La parola chiave che deve accompagnarci è: conoscenza. Solo Istituzioni e cittadini consapevoli possono adottare comportamenti responsabili ed ecologicamente corretti. I Parchi, come laboratorio di sviluppo sostenibile e come veicolo di valorizzazione delle conoscenze scientifiche devono diventare sempre di più una realtà concreta che fa da traino alla costruzione di una nuova coscienza ambientale collettiva per il bene delle future generazioni”.

Torino aderisce alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile

La Città di Torino, nel suo costante impegno nella promozione di azioni finalizzate alla sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della sostenibilità ambientale e dell’inquinamento atmosferico, ora ingaggiata nella sfida verso il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030, anche quest’anno aderisce alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile che si svolgerà dal 16 al 22 settembre 2023.

 

La Mobility Week è la principale campagna di sensibilizzazione della Commissione Europea sulla mobilità sostenibile e ha come obiettivo principale promuovere un cambiamento comportamentale nella cittadinanza europea a favore della mobilità attiva, dell’utilizzo del trasporto pubblico e di altre soluzioni pulite e intelligenti.

Ogni anno la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile ha un particolare argomento su cui concentra eventi e iniziative a cui milioni di cittadini europei partecipano per lanciare un messaggio di cambiamento verso stili di vita più sostenibili: il tema scelto per l’edizione 2023 è una riflessione sui consumi energetici, in particolare quelli derivanti dalla mobilità urbana che presentano sempre maggiori costi per la collettività in termini ambientali e non solo.

Poiché i trasporti sono il secondo settore più inquinante in Europa, la scelta di una mobilità sostenibile è un fattore sempre più cruciale per la realizzazione di una politica che abbracci il risparmio energetico e il miglioramento della vivibilità urbana: a monte il Green Deal europeo che ci chiede di raggiungere le zero emissioni di gas serra entro il 2050, una sfida importante da affrontare con il contributo dell’intera cittadinanza europea e il coinvolgimento di tutti i settori produttivi, con l’energetico in prima fila.

La Città di Torino propone quindi quest’anno un programma di eventi focalizzati sul tema del consumo energetico, organizzati in collaborazione con enti e associazioni, per promuovere modalità di spostamento urbano alternative a quelle più dispendiose come l’uso dell’auto privata: a piedi, in bicicletta, con il trasporto pubblico locale o con mezzi condivisi.

“Anche quest’anno Torino partecipa attivamente alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, un appuntamento molto importante per riflettere sulla trasformazione delle città in tutta Europa – afferma l’Assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta -. Torino è una città nel pieno della transizione ecologica e questo appuntamento offre l’occasione per confronti e dibattiti sul tema. Sarà anche l’occasione per avviare nuove pedonalizzazioni e strade scolastiche, per mettere in sicurezza gli studenti e le studentesse e rendere i nostri quartieri sempre più vivibili”.

Il programma

Si parte venerdì 15 settembre con un incontro preliminare di preparazione della settimana organizzato all’Urban Lab, dove si terranno tre question time su tematiche di attualità per Torino e legate mobilità: la linea 2 della metropolitana, Città 30 Km/h e il Nuovo Piano Trasporti di GTT.

Sabato 16 settembre nella mattina, in via Tripoli angolo corso Sebastopoli (di fronte al Liceo Cavour) si terrà il Park(ing) Day, un evento organizzato dalla Consulta per la Mobilità ciclistica e moderazione del traffico che avrà come focus la nuova destinazione d’uso dello spazio pubblico, trasformato da parcheggio auto a spazio di socialità.

Mercoledì 20 settembre prenderà il via il Giretto d’Italia organizzato da Legambiente, un’iniziativa per rilevare i passaggi sulle principali arterie ciclabili cittadine; nella stessa giornata inoltre ci sarà la chiusura dello spazio antistante la Scuola Elementare Giuseppe Allievo (via Michele Antonio Vibò 62) a partire dalle ore 16.00, dove verranno organizzate attività con i bambini all’uscita da scuola, in collaborazione con la Circoscrizione 5, il Coordinamento To5 e Impresa e Territorio

Venerdì 22 settembre sarà il turno della Bike to School, iniziativa promossa dalla Circoscrizione 1 in sinergia con l’Istituto Comprensivo Ugo Foscolo. Nella stessa giornata anche la chiusura di strada delle Salette fronte Mary House (numeri civici 20-24) dalle ore 8:00 alle 14:00.

Il programma della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2023 non termina però il 22 settembre ma prosegue con altre iniziative e attività.

Domenica 24 settembre si terrà la seconda edizione della biciclettata Torino-Venaria, evento organizzato insieme alla Consulta per la Mobilità ciclistica e moderazione del traffico di Torino, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), Legambiente, Beeozanam e tutte le circoscrizioni della Città.

Mercoledì 27 settembre, con orario 15-19, l’attenzione sarà sul convegno organizzato con la collaborazione di Urban Lab dal titolo “Il progetto Life+ PREPAIR e la Città di Torino: dalla mobilità dolce alla distribuzione merci per il miglioramento della qualità dell’aria in
ambiente urbano”.

Giovedì 28 settembre un doppio appuntamento: Urban Lab presenta alle ore 10.00 un incontro di approfondimento sul progetto MaaS (mobility as a service), mentre alle ore 17 è previsto l’intervento della Consulta Ambiente & Verde con la presentazione del loro studio “Proposte su politiche di mobilità aventi l’obiettivo di ridurre l’inquinamento prodotto dal traffico veicolare”. Il giorno seguente, venerdì 29 settembre alle ore 14.30, sarà il momento per l’incontro tra Urban Lab e l’Agenzia per la Mobilità Piemontese.

Eventuali aggiornamenti saranno pubblicati sulla pagina dedicata del sito della Città di Torino http://www.comune.torino.it/mobility-week/

Oltre al programma di iniziative e sempre in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, l’amministrazione comunale, a partire dal 16 settembre 2023, istituirà alcune chiusure sperimentali al traffico veicolare, con divieti di sosta, pedonalizzazioni e l’istituzione di strade e zone scolastiche (Scuole Car Free) per le aree di seguito descritte.

Circoscrizione 1: istituzione di strada scolastica, con modifica sosta, posizionamento di archetti porta bici e realizzazione di aree di sicurezza sul fronte del plesso scolastico in via Piave nel tratto tra via Garibaldi e via Del Carmine.

Circoscrizione 2: pedonalizzazione di via Coggiola nel tratto antistante la scuola primaria Castello di Mirafiori, con chiusura h24 in via sperimentale dal 16/09/2023 fino al 31/01/2024.

Circoscrizione 3: realizzazione di due strade scolastiche in via Cumiana e via Marsigli, con adeguata segnaletica di divieto di transito ai veicoli h24.

Circoscrizione 4: pedonalizzazioni di Via Zumaglia (scuola primaria Italo Calvino) e di Via Passoni (fronte scuola Dewey) con chiusura negli orari di ingresso e uscita da scuola dal 16/09/2023 al 22/09/2023; pedonalizzazione h24 fronte Scuola Santo Natale dal 16/09/23 al 1/12/2023; pedonalizzazione h24 fronte scuola Levi (via Madonna delle Salette) dal 16/09/2023 al 22/09/2023; istituzione di strada scolastica in via Montano (Liceo Cavour, ISEF, Scuola media Nigra).

Circoscrizione 5: pedonalizzazione di via Terraneo, fronte Istituto Comprensivo Statale Padre Gemelli, con chiusura negli orari di ingresso e uscita da scuola dal 16/09/2023 al 22/09/2023.

Circoscrizione 6: istituzione di strada scolastiche con chiusure negli orari di ingresso e uscita da scuola in via Mercadante, via Vittime di Bologna 10, Strada Bertolla 50 e strada San Mauro 32

Circoscrizione 7: pedonalizzazione di via Castiglione nel tratto tra corso Casale e via Castiglione 4 dal 16/09/2023 al 16/10/2023; istituzione di strada scolastica in via Fiochetto con modifica della sosta e posizionamento di archetti porta bici.

Circoscrizione 8: pedonalizzazione del controviale nord di corso Fiume, nel tratto compreso tra via Casteggio e corso Moncalieri, per una durata di 2 mesi dal 16/09/2023 al 16/11/2023; pedonalizzazione di parte di piazza Govean (su prolungamento di via Belfiore) dal 16/09/2023 al 30/09/2023; pedonalizzazione dell’esedra fronte chiesa in largo Saluzzo nelle giornate del 16 e 17 settembre 2023.

Piemonte: nel 2022 rallenta la raccolta differenziata di carta e cartone

8° Rapporto annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone di Comieco

Il calo complessivo ammonta a quasi 5.000 tonnellate, complice anche la riduzione della produzione dei rifiuti.

 Nel 2022 il Piemonte ha fatto registrare una raccolta differenziata di carta e cartone sopra le 290mila tonnellate annue (294mila ton), pur se in calo dell’1,7% rispetto al 2021. Il dato è comunque in linea con la contrazione della produzione di rifiuti urbani cui si assiste in regione e più in generale in Italia.

È quanto emerge dal 28° Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia pubblicato da Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica. Questo risultato si inserisce in un contesto complicato, considerando un generalizzato calo dei consumi e, in particolare, di beni alimentari, legato all’innalzamento dei costi energetici e delle materie prime con evidenti effetti sui tassi d’inflazione e una conseguente riduzione della produzione di rifiuti di oltre 1 milione di tonnellate a livello nazionale.

Nonostante a livello generale si registri un dato negativo (-4.900 ton), la raccolta differenziata di carta e cartone rimane una pratica consolidata in Piemonte”. – commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. “Ogni cittadino piemontese, infatti, ha differenziato e avviato a riciclo 69,2 kg di carta e cartone, risultato superiore rispetto alla media nazionale (pari a 61,5 kg/ab). Anche il livello di intercettazione della frazione cellulosica sul totale dei rifiuti prodotti è vicino al 14%, dato tra i migliori d’Italia”.

Comieco ha gestito in Piemonte l’avvio a riciclo di oltre 130mila tonnellate di carta e cartone, pari al 45% della raccolta complessiva. Ai 1.125 comuni convenzionati sono stati corrisposti corrispettivi per oltre 12,4 milioni di euro.

La raccolta per provincia

Analizzando i numeri nel dettaglio, così come disponibili a maggio 2023, in quasi tutte le province assistiamo ad una riduzione della raccolta, con una media pro-capite che, quasi in tutti i casi, resta però sopra o in linea con quella nazionale.

  • Provincia di VERBANO-CUSIO-OSSOLA: raccolte oltre 17.000 tonnellate pari a 115,5 kg/ab-anno, media pro-capite più alta della regione;

  • Provincia di BIELLA: raccolte oltre 14.000 tonnellate, pro capite di 84,3 kg/ab-anno;

  • Provincia di CUNEO: più di 45.000 tonnellate differenziate, ovvero 78,2 kg di carta e cartone in media da ogni cittadino;

  • Provincia di TORINO: differenziate poco più di 147.000 tonnellate, pari a 66,7 kg/ab-anno;

  • Provincia di VERCELLI: circa 11.000 tonnellate raccolte, pari a 64,7 kg/ab-anno;

  • Provincia di ALESSANDRIA: la raccolta sfiora le 26.000 tonnellate di carta e cartone con un pro-capite medio di 63,8 kg;

  • Provincia di NOVARA: più di 22.000 tonnellate raccolte per una resa pro-capite di 61,8 kg;

  • Provincia di ASTI: più di 10.000 tonnellate raccolte pari ad una resa pro-capite di 51,1 kg.

Quantità e qualità della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia

A livello nazionale, il 2022 ha fatto registrare risultati incoraggianti per la raccolta differenziata di carta e cartone, in lieve crescita rispetto all’anno precedente. Complessivamente sono stati raccolti oltre 3,6 milioni di tonnellate di materiali cellulosici (+0,6% sul 2021) e la media pro-capite nazionale ha raggiunto i 61,5 kg/ab. Il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici si è attestato all’81,2%: è stato così confermato il superamento degli obiettivi UE al 2025 e il progressivo avvicinamento ai target fissati per il 2030.

L’ambiente tra le novità dell’offerta formativa scolastica

La scuola deve essere il luogo dove i nostri ragazzi forgiano il pensiero, nutrono la propria curiosità, danno sfogo alla creatività e si strutturano come i cittadini di domani, consapevoli e sensibili verso temi importanti, tra i quali legalità, inclusione, ambiente. Con oltre un milione di euro dedicati a finanziare il nuovo Piano dell’offerta formativa, quest’anno sosteniamo progetti importanti volti alla promozione dell’inclusione anche attraverso l’insegnamento del linguaggio dei segni a scuola, al supporto dei bambini con capacità superiori alla media, al contrasto dei casi di esclusione sociale in adolescenza e, naturalmente, alla promozione della sostenibilità ambientale con le scuole eco-attive, oltre alle attività dedicate alla salvaguardia delle tradizioni e alla conoscenza dei territori di montagna, indiscutibile patrimonio naturalistico e culturale del Piemonte che va salvaguardato. Nelle prossime settimane presenteremo altri nuovi progetti innovativi e importantissimi volti a promuovere la cultura e il rispetto della legalità e la promozione delle eccellenze produttive del territorio, anche attraverso azioni di orientamento. Dobbiamo offrire ai nostri ragazzi la possibilità di appassionarsi e renderli partecipi verso ciò che gli accade intorno, rispettosi del luogo in cui vivono e sensibili e attenti verso gli altri. Così possiamo costruire i cittadini dell’Italia di domani, bella, sana e forte”.  Così l’assessore all’istruzione e merito della Regione Piemonte Elena Chiorino in occasione della presentazione in conferenza stampa  del POF, il Piano dell’Offerta Formativa 2023/2024 e finanziato quest’anno con 1 milione e 22 mila euro. Alla presentazione hanno partecipato anche il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefano Suraniti, il direttore del settore Istruzione, Formazione e Lavoro e la dirigente della Direzione politiche dell’istruzione, programmazione e monitoraggio strutture scolastiche della Regione Piemonte Arturo Faggio e Germana Romano.
“Sono molto felice di testimoniare la collaborazione, da anni consolidata, del nostro Ufficio Scolastico Regionale con la Regione Piemonte per la realizzazione di iniziative educative che promuovono la formazione dei nostri allievi” afferma il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefano Suranitiche prosegue: “la scuola piemontese è molta attenta a trattare nei propri curricula temi quali lo sviluppo sostenibile, la promozione della cultura dello sport, l’inclusione. proprio su questo tema l’Ufficio Scolastico Regionale è molto sensibile e ha messo in atto numerose iniziative a supporto degli allievi più fragili e sono stati programmati diversi eventi formativi. La grande sfida della scuola sta proprio nell’equilibrio, difficile ma decisivo, che tiene insieme inclusione, eccellenza ed equità. Dobbiamo coltivare le eccellenze, affinché esse possano manifestarsi, progredire e contribuire così al benessere sociale”.
I primi progetti al via entro fine ottobre. Nell’anno scolastico 2023-2024 le scuole avranno la possibilità di cimentarsi in nuovi progetti innovati e ampliati.
LIS (Linguaggio dei Segni)
Un incremento di 100 mila euro (su uno stanziamento complessivo di 600 mila euro sul biennio 22/23 e 23/24) è destinato per promuovere la piena inclusione degli studenti sordi attraverso progetti di bilinguismo italiano/lingua dei segni italiana. Questo bando, che è rivolto alle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado, aprirà il 15 settembre e chiuderà il 15 ottobre. Quest’anno il bando coinvolgerà le scuole dell’infanzia. La lingua dei segni italiana è una vera e propria lingua che contribuisce pienamente all’inclusione scolastica e sociale degli allievi sordi. Parlare un linguaggio comune e comprendersi è il fondamento della convivenza civile. Con questi progetti, anche gli allievi non sordi potranno apprendere la LIS come seconda lingua. Lo scorso anno sono stati avviati 17 progetti (1 a Biella, 2 a Cuneo e 14 nell’area metropolitana di Torino).
Scuole eco-attive
Lo sviluppo delle scuole eco-attive (con 200 mila euro complessivi, con un incremento di 50 mila euro rispetto all’A.S. 2022/2023) è rivolto alle scuole di ogni ordine e grado statali e paritarie, che hanno aderito al percorso regionale dedicato. Questo bando sarà aperto dal 15 settembre al 31 ottobre 2023. La novità di quest’anno è l’apertura alle scuole paritarie. Lo scorso anno hanno partecipato 29 scuole di ogni ordine e grado con 1200 insegnanti e 12 mila alunni coinvolti. La previsione della partecipazione per il nuovo anno scolastico è di 40 scuole.
Plusdotazione e ritiro sociale
Il nuovo bando, in partenza entro fine ottobre, che finanzia le attività sperimentali a supporto degli studenti ad alto potenziale cognitivo e i cosiddetti “hikikomori”, ovvero gli studenti a rischio ritiro sociale, con una dotazione finanziaria di 150 mila euro, si aprirà entro la metà di ottobre. E’ rivolto agli otto Centri Territoriali di Supporto del Piemonte (suddivisi per provincia) a cui fanno riferimento tutte le scuole del territorio di riferimento. Il bando è volto a promuove a scuola la nascita di progetti a supporto di attività dedicate ai bambini con capacità superiori alla norma e che talvolta possono incorrere nell’insuccesso scolastico o non arrivare ad una piena inclusione nella classe,  oltre a contrastare il fenomeno degli “hikikomori”, ovvero ritiro sociale dei preadolescenti e adolescenti che si isolano dal resto della classe e talvolta da tutti i contesti relazionali.
Scatta il tuo Natale
Alla sua terza edizione, il concorso “Scatta il tuo Natale” è finanziato quest’anno con 12 mila euro (+4 mila euro rispetto allo scorso anno scolastico e +50% rispetto alla prima edizione); rivolto alle scuole primarie sia statali che paritarie, che sono invitate a partecipare con un’immagine dei lavori natalizi realizzati degli allievi a scuola, sarà aperto dal 23 ottobre al 21 dicembre. Saranno premiate una scuola per ogni provincia più, per la prima volta in assoluto, altre quattro con un premio speciale per nuove sezioni del concorso.
La montagna entra in classe
“La montagna entra in classe”, con una dotazione di 190 mila euro (incrementando il contributo per progetto, portandolo da 1500 a 2 mila euro) si aprirà il 15 settembre 2023 e chiuderà il 20 ottobre 2023. E’ rivolto alle scuole statali del primo ciclo. Obiettivo è promuovere la conoscenza del territorio montano del Piemonte attraverso la pratica degli sport di montagna al fine di favorire comportamenti orientati al rispetto reciproco, alla socializzazione, all’inclusione dei soggetti più fragili. Nello scorso anno scolastico hanno risposto al bando 88 scuole piemontesi.
PROGETTI IN CORSO DI SVOLGIMENTO
Stem
Sono 60 le scuole primarie del primo ciclo del Piemonte destinatarie del contributo complessivo di 460 mila euro per la promozione con progetti biennali dei percorsi STEM: al centro la valorizzazione di apprendimenti interdisciplinari, sistemici e progressioni concettuali attraverso la tecnologia e l’informatica. I progetti prevedono la realizzazione di laboratori basati su metodi pedagogici e didattici attivi ed esperienziali, per stimolare il pensiero critico, la multidisciplinarità, la creatività nel problem solving, la capacità di investigazione e la partecipazione attiva di tutta la classe.
Disagio biopsicosociale
Sono attualmente in corso i progetti, biennali e avviati nell’A.S. 2022/2023 a contrasto dell’abbandono scolastico e il ritiro sociale, volti alla prevenzione e gestione delle situazioni di disagio biopsicosociale e alla promozione degli apprendimenti e del benessere emotivo dei giovani attraverso la creazione di una rete tra famiglie, scuola, istituzioni del territorio. Per questi progetti lostanziamento complessivo è di 430 mila euro per 21 progetti.
I bandi saranno consultabili online, in base alle date di pubblicazione, al seguente link: https://bandi.regione.piemonte.it/. Si allegano slide esplicative

Alla ricerca delle sorgenti del Po

A cura di piemonteitalia.eu 

Il Monviso è il brandello di un antico fondale oceanico sollevato e conficcato nel mare delle rocce carbonatiche circostanti”

 

Che sia primavera, estate o autunno, salire da Pian della Regina (Crissolo) fino al Lago Fiorenza per il Pian del Re regala sempre tante emozioni…

Continua a leggere:👇

https://www.piemonteitalia.eu/it/esperienze/alla-ricerca-delle-sorgenti-del-po-da-pian-della-regina-al-lago-fiorenza-tra-cascate-e

Meno rumore e calore alle Vallette

Grazie a strade e marciapiedi costruiti con materiali innovativi

Le strade e i marciapiedi delle Vallette saranno a breve interessate da un diffuso programma di interventi di manutenzione straordinaria, che miglioreranno la qualità ambientale e la resilienza climatica degli spazi pubblici del quartiere.

Il progetto esecutivo dell’intervento, finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinate ad attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA), è stato approvato questa mattina dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Cura della città Francesco Tresso.

Due milioni e 46 mila euro la spesa prevista per i lavori, che prevedono in particolare il rifacimento di gran parte dei tappeti di usura delle principali arterie del quartiere, con l’utilizzo di materiali sostenibili e innovativi che assorbiranno con più efficacia i rumori emessi dai veicoli. La sostituzione dei tappeti sarà totale su corso Molise, su viale dei Mughetti e su via delle Magnolie, mentre interesserà alcuni tratti di via delle Primule, via delle Pervinche, via delle Verbene e via dei Gladioli.

I lavori riguarderanno anche il rifacimento di alcuni tratti di marciapiede in via delle Magnolie e in via delle Verbene, per garantire una maggior sicurezza ai pedoni.

Su corso Molise e via dei Mughetti, infine, è prevista la modifica delle superfici destinate a parcheggio, con la posa di autobloccanti forati drenanti che avranno il duplice effetto di aumentare la permeabilità alle acque meteoriche e di abbassare il calore rilasciato dalle superfici, mitigando in questo modo l’effetto isola di calore.

“Questi interventi diffusi determineranno effetti positivi sulla qualità ambientale degli spazi pubblici del quartiere Vallette, contribuendo a eliminare situazioni di pericolo e disordine della viabilità e concorrendo ad elevare il livello della qualità urbana”, ha commentato l’assessore Francesco Tresso.

L’inizio dei lavori è previsto per il prossimo mese, la fine è prevista per la primavera del 2025.

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Politecnico di Torino: aria, linee guida per valutare l’efficacia filtrante dei materiali

Verso un’aria più salubre

 

Pubblicato sulla rivista Nature Communications lo studio del professor Paolo Tronville e del ricercatore Vincenzo Gentile del Politecnico di Torino e del ricercatore Jesus Marval della National Physical Laboratory, Regno Unito

 

Torino – La pandemia da COVID-19 ha evidenziato l’importanza della filtrazione e dell’utilizzo di materiali fibrosi con fibre fini per purificare efficacemente l’ariarimuovendo le particelle sospese in aria con dimensioni inferiori al micrometro. La maggior parte di ciò che respiriamo nell’aria è infatti composta principalmente daparticelle più piccole di 1 μm, specialmente nelle aree urbane.

I filtri con materiale fibroso di tessuto-non-tessutoconsentono di catturare le particelle pericolose per la salute umana ma, per risultare efficaci, richiedono fibre fini; di conseguenza la ricerca si sta concentrando principalmente sullo sviluppo di nuove tecnologie e materiali capaci di catturare efficacemente particelle e bioaerosol con tali dimensioni.

Nell’articolo dal titolo “Guidelines for measuring and reporting particle removal efficiency in fibrous media”, firmato dal professor Paolo Tronville e dal ricercatore Vincenzo Gentile del Dipartimento Energia (DENERG) del Politecnico di Torino e dal ricercatoreJesus Marval della National Physical Laboratory, Regno Unito e pubblicato sulla rivista Nature Communications doi.org/10.1038/s41467-023-41154-4, vengono illustrate, utilizzando concetti di “Tecnologia degli Aerosol” spesso trascurati negli studi interdisciplinari, le metodologie e gli strumenti da adottare per effettuare la misura di efficienza di rimozione particellare dei materiali filtranti. Una misura, questa, essenziale per arrivare a produrre materiali performanti con cui costruire elementi filtranti in grado di contribuire a proteggere efficacemente la salute umana.

La ricerca include inoltre indicazioni sulle migliori pratiche per la misura di efficienza e la sua documentazione, in modo da garantire la possibilità di effettuare attendibili valutazioni e comparazioni dei nuovi materiali e delle tecnologie di filtrazione degli aerosol.

Le potenzialità delle possibili applicazioni dello studio sono ampie e spaziano dalla progettazione di materiali filtranti per molteplici utilizzi che richiedono elevate efficienze (come, ad esempio, i dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie), alla creazione di sistemi di purificazione dell’aria più avanzati per ambienti interni e allo sviluppo di componenti per gli impianti industriali, in modo da migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente di lavoro.

Per quanto riguarda i possibili sviluppi dell’analisi, sarà importante arrivare a definire normative globali con cui misurare in modo accurato e ripetibile le concentrazioni di particelle in atmosfera con dimensioni inferiori a 1 μm e 100 nm. Inoltre, anche le misure sui materiali filtranti potrebbero essere standardizzate per consentire una comparazione facile ed immediata di nuovi prodotti e tecnologie.

Fondamentale risulterebbe infine, nel futuro, riuscire amodellare in modo accurato i meccanismi di cattura delle particelle ultrafini e comprendere, in maniera esaustiva, le ragioni per cui le cariche elettrostatiche sulle fibre vengono inibite dal deposito di particelle dell’ordine delle decine di nanometri.

“Questo lavoro – commenta il professor Paolo Tronville fornisce una base solida di partenza per prossime ricerche e sviluppi nell’ambito della filtrazione delle particelle disperse in aria, contribuendo così a garantire ambienti esterni ed interni più salubri”.

Blocco diesel euro 5, la Regione: “6 mesi per aggiornare i piani aria”

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Informativa dell’assessore in Quinta Commissione regionale. L’opposizione: “Giunta in ritardo nel valutare alternative”.

Dalla data dell’entrata in vigore del decreto del Governo che proroga l’entrata in vigore del blocco dei diesel euro 5, il Piemonte e le altre Regioni del bacino padano avranno 6 mesi di tempo per aggiornare i piani per la qualità dell’aria e studiare misure alternative.

Questo il contenuto dell’informativa, tenutasi nella quinta Commissione presieduta da Angelo Dago, da parte dell’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati.

L’assessore ha spiegato che “essendo cambiate le condizioni rispetto alla decisione del 2021 che ci vincolava, possiamo mettere insieme diverse misure di compensazione in modo che gli uffici tecnici, attraverso una rimodulazione scientifica, possano realizzare una revisione efficace del piano”.

L’informativa è stata richiesta da Silvana Accossato (Luv) che ha aperto la discussione e ha sottolineato che già in questi mesi si sarebbero dovute valutare le varie misure per la diminuzione delle emissioni.

Diversi gli interventi critici dei gruppi di opposizione: Domenico RossiRaffaele GalloAlberto Avetta (Pd), Sean Sacco e Sarah Disabato (M5s) e Giorgio Bertola (Ev).

Dai banchi della maggioranza sono intervenuti Alberto PreioniStefano AllasiaMatteo Gagliasso e Letizia Nicotra (Lega) a sostegno dell’informativa.