EU-Italy Energy Days
A CONFRONTO A TORINO
Il Politecnico di Torino ha riunito al Castello del Valentino i massimi esponenti istituzionali e scientifici per il primo simposio internazionale sull’energia.
Obiettivo: Identificare soluzioni comuni alle sfide energetiche dell’UE e dell’Italia
L’Europa ha affrontato una gravissima crisi energetica nel 2021-2022, che si è aggravata con il protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina. Gli Stati membri dell’UE hanno adottato misure rapide ed efficaci assicurando sostegno alle famiglie e all’industria: reazioni immediate che oggi possono diventare un’opportunità per andare oltre l’emergenza verso azioni energetiche a lungo termine e strutturali che diano priorità alla “decarbonizzazione” dell’UE.
Per discutere, in particolare, della situazione attuale e del ruolo dell’Italia negli obiettivi strategici dell’agenda energetica dell’Unione Europea, il Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo – IUE, tramite il suo ufficio di ‘Foresight and Strategic Planning’, ha organizzato il 28 e 29 settembre un Simposio internazionale dal titolo EU-Italy Energy Days “The role of Italy in the delivery of the EU net-zero goal, citizen welfare and energy security”.
Il Politecnico di Torino si propone dunque come centro di competenza a diretto supporto delle istituzioni italiane ed europee, in quanto il Simposio è stato l’occasione per rappresentanti dei Ministeri italiani e delle Istituzioni europee di confrontarsi con scienziati internazionali al fine di individuare soluzioni tecnologicamente innovative ed economicamente vantaggiose per l’attuazione di politiche energetiche e climatiche sostenibili.
Il percorso da seguire è impegnativo, poiché le soluzioni a breve termine devono affrontare la sicurezza energetica e la povertà energetica immediate, avviando al contempo la fase di transizione per la costruzione di una sovranità industriale legata all’energia che miri alla neutralità climatica a lungo termine.
La scienza può svolgere un ruolo fondamentale per supportare i decisori chiave nella comprensione delle conseguenze positive e negative associate a scenari diversi e complessi: cosa si potrà tecnicamente realizzare nei prossimi 10 anni, con quali benefici, rischi e costi associati? Come grazie alla ricerca possono evolvere le catene di approvvigionamento esistenti, o si potranno avviare nuove capacità industriali Net Zero che richiedono nuove competenze e nuovi posti di lavoro? Come responsabilizzare i consumatori e renderli parte attiva del cambiamento? E, infine, quale può essere il ruolo propulsore dell’Italia? Sono stati questi i temi chiave affrontati nei vari incontri previsti.
In particolare, giovedì 28 settembre sono state proposte tre tavole rotonde a porte chiuse su altrettante tematiche cruciali per la transizione energetica: i carburanti del futuro, nella tavola rotonda dal titolo “Il ruolo potenziale dei carburanti avanzati sostenibili nella decarbonizzazione del settore dei trasporti”; la sostenibilità nelle costruzioni, con la discussione “Sfide e opportunità nella riqualificazione energetica degli edifici”; le Comunità energetiche, con interventi sul tema: “Coinvolgere i consumatori e i cittadini nella transizione verde”.
Venerdì 29, dopo i saluti del Rettore del Politecnico Guido Saracco, del Presidente della Regione Alberto Cirio e della Commissaria Europea per l’Energia Kadri Simson, Jean Michel Glachant, ha tenuto un key note speech dal titolo “Is it possible to combine long term climate targets with short term needs for energy supply?“.
Di assoluto livello internazionale gli ospiti del successivo panel The policy agenda: “The green Transition: opportunities, challenges and threats”. Coordinati dal docente del Politecnico Stefano Corgnati, si sono susseguiti gli interventi di: Federico Boschi, Capo Dipartimento Energia del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica; Dimitri Lorenzani, Vicepresidente del gabinetto Sefcovic della Commissione Europea; Stefano Grassi, Capo di Gabinetto della Commissaria Simson; Patrizia Toia, parlamentare europea; Mario Nava, Direttore Generale della DG REFORM Commissione Europea; Francesco Corvaro, inviato speciale per il clima del Ministero Italiano degli Affari Esteri; Andris Piebalgs, docente dell’IUE ed ex Commissario per l’energia della Commissione Europea.
Al termine della discussione il Rettore del Politecnico di Torino Saracco e il Direttore dell’Istituto Universitario Europeo (IUE) Leonardo Meeus hanno presentato l’accordo di partenariato tra le due organizzazioni che consentirà una collaborazione ad ampio spettro proprio sulle tematiche dell’energia, anche attraverso l’organizzazione di eventi scientifici, scuole estive e conferenze ad hoc per dare risposte integrate e tempestive a esigenze politiche prioritarie e urgenti. In particolare, questo è il primo caso di ingresso formale di un’università tecnica italiana nella rete di collaborazione della prestigiosa IUE.