AMBIENTE- Pagina 30

Rifiuti elettronici, in un mese raccolti oltre 300 chili in 11 istituti della città

Premi alle scuole più ‘virtuose’

L’iniziativa, parte del più ampio programma di comunicazione DireFareRAEE” del Consorzio, nasce con un duplice obiettivo: da un lato incontrare e sensibilizzare le giovani generazioni su temi ormai fondamentali come l’economia circolare e la sostenibilità, dall’altro diffondere consapevolezza tra i cittadini su cosa siano i RAEE e sulle modalità a loro disposizione per conferire questi rifiuti, così da garantirne il riciclo. Dal 25 settembre scorso, infatti, le strade della città di Torino sono state interessate da un piano di affissioni, al quale ha fatto seguito una serie di incontri formativi nelle scuole realizzati in collaborazione con Eduiren, nel corso dei quali esperti del settore hanno incontrato oltre 900 studenti per parlare di economia circolare e di riciclo dei RAEE.

Negli istituti scolastici coinvolti nella campagna sono stati inoltre posizionati appositi contenitori per la raccolta straordinaria dei piccoli RAEE (come smartphone, chiavette USB, cuffie, joypad, smartwatch, tablet, spazzolini elettrici, radiosveglie, caricatori e cavi elettrici, ecc.). In un mese il corretto comportamento dei ragazzi ha portato a raccogliere, in totale, oltre 300 kg di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Ieri a conclusione della campagna, Erion WEEE e Amiat Gruppo Iren hanno premiato all’Environment Park tutti gli istituti che hanno partecipato all’iniziativa con buoni da 500€ per l’acquisto di materiale scolastico. L’evento – in cui sono intervenuti Chiara Foglietta, Assessora a transizione ecologica e digitale, politiche per l’ambiente e innovazione, Gianpaolo Platto e Giorgio Arienti, Presidente e Direttore Generale di Erion WEEE, Paola Bragantini e Gianluca Riu, Presidente e AD di Amiat Gruppo Iren, e Giacomo Portas, Presidente di EnviPark – è stato anche l’occasione per gli studenti di poter assistere alla proiezione di Materia Viva, il docufilm prodotto da Libero Produzioni in collaborazione con il Consorzio per raccontare la tecnologia, i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), l’economia circolare e le buone pratiche quotidiane che tutti noi dovremmo conoscere e attuare per fare bene al Pianeta e salvaguardare le risorse naturali.

Grazie a ‘Riciclare i RAEE è una bella storia!’ le ragazze e i ragazzi hanno potuto sperimentare quanto ogni piccolo gesto sia importante. Hanno avuto modo di apprendere e, cosa altrettanto importante, di mettere in pratica. I risultati della raccolta negli istituti hanno dimostrato non solo il grande entusiasmo che i più giovani possono avere quando vengono coinvolti in modo attivo, ma anche il ruolo di amplificatori delle buone pratiche che possono ricoprire all’interno delle proprie famiglie. Ogni piccolo dispositivo rotto o inutilizzato che hanno portato a scuola per avviarlo a un corretto riciclo è la prova che dobbiamo avere fiducia nei nostri giovani e che dobbiamo garantire loro tutti gli strumenti necessari per affrontare le sfide contemporanee in modo consapevole.” ha dichiarato Gianpaolo Platto, Presidente di Erion WEEE.

Portare la campagna ‘Riciclare i RAEE è una bella storia’ nelle scuole di Torino ci ha permesso di confrontarci con i più giovani, sensibilizzandoli su caratteristiche e corrette modalità di conferimento di questi rifiuti e, allo stesso tempo, ricevendo stimoli sul loro rapporto con oggetti che, come i cellulari e i tablet, sono parte integrante della loro quotidianità. – ha aggiunto Paola Bragantini, Presidente Amiat – Una vera e propria alleanza che, a partire dagli enti coinvolti nel progetto, mira a includere anche le nuove generazioni, che possono contribuire in modo significativo alla diffusione delle buone pratiche per migliorare e incrementare la raccolta dei RAEE”.

La collaborazione tra il Consorzio Erion WEEE e IREN non si è esaurita con questa campagna. Nel corso dell’ultima settimana di ottobre è stata, infatti, organizzata all’Environment Park una ulteriore raccolta straordinaria aperta a tutti, che ha permesso di ampliare ulteriormente i punti per il conferimento a disposizione dei cittadini torinesi.

Torino alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima Cop28 di Dubai

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La Città di Torino parteciperà, su invito del Presidente Ahmed al Jaber e di Bloomberg Philanthropies ai lavori della 28esima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in programma all’Expo City di Dubai, negli Emirati Arabi.

La COP28 riunisce i leader mondiali per avviare negoziati e assumere impegni cruciali in merito alla crisi climatica e il Sindaco Stefano Lo Russo sarà presente per presentare le soluzioni locali e far sentire la voce di Torino. “Questo invito – dichiara – rappresenta davvero un grande onore per la nostra città e, al tempo stesso, un riconoscimento a livello internazionale delle politiche di contrasto al cambiamento climatico su cui siamo fortemente impegnati e che sono la più grande sfida dei prossimi anni. Siamo tra le 100 città individuate dall’Unione Europea per raggiungere l’ambizioso obiettivo di neutralizzare le emissioni di CO2 entro il 2030. Torino è diventata una ‘mission city’, luogo di sperimentazione e innovazione in ambito climatico e sta lavorando su misure di mitigazione strutturali e permanenti, quali risparmio ed efficientamento energetico, a partire dagli edifici pubblici, e produzione di energia da fonti rinnovabili cosi come sul trasporto pubblico con il rinnovo completo delle flotte e gli investimenti sulle reti di metropolitana. Favorire lo sviluppo di città sostenibili è fondamentale per invertire la rotta e garantire un futuro al nostro pianeta”.

Insieme ad altre 200 città partecipanti, tra cui Parigi, Rio de Janeiro, Tokyo, Varsavia e Washington, la Città di Torino prenderà parte al LCAS – Local Climate Action Summit che, nell’ambito del lavori della COP28, riunirà le città più impegnate nel contribuire agli sforzi messi in campo da ogni nazione per ridurre le emissioni e contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

Domani, venerdì 1° dicembre, si terrà l’apertura formale della COP28, dove i 195 paesi del mondo partecipanti, tra cui l’Italia, si confronteranno sul bilancio di attuazione (Global stocktake) degli obiettivi indicati nel 2015 dall’Accordo di Parigi nell’ambito dell’impegno a ridurre i combustibili fossili, aumentare le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica per contenere l’aumento della temperatura globale.

Quattro i temi principali al centro del Local Climate Action Summit tra le città: rafforzare i meccanismi finanziari sostenibili pubblici e privati, incorporare le azioni a livello locale nella progettazione della politica climatica nazionale e internazionale in vista degli obiettivi del 2030, accelerare la transizione energetica e le strategie da mettere in campo per tutelare cittadini e infrastrutture dai rischi del cambiamento climatico.

Sempre nell’ambito del Local Climate Action Summit il primo cittadino parteciperà anche al ‘Mayors Innovation Studio’, in cui i sindaci delle città partecipanti si confronteranno e discuteranno di strategie innovative in tema di politiche di contrasto al cambiamento climatico con esperti di livello internazionale con una particolare attenzione anche agli strumenti per coinvolgere attivamente le comunità cittadine per progettare insieme le nuove politiche climatiche locali.

Per maggiori info sull’evento www.cop28.com/LCAS.

Premiazione delle scuole:“Riciclare i RAEE è una bella storia!”

Giovedì 30 novembre, all’Environment Park di Torino si terrà l’evento di premiazione delle scuole che hanno aderito all’iniziativa “Riciclare i RAEE è una bella storia!, nata dalla collaborazione tra Erion WEEE, il principale Consorzio che in Italia si occupa di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ed Amiat Gruppo Iren per sensibilizzare sul corretto conferimento di questi rifiuti. In particolare la campagna, partita a fine settembre nel capoluogo piemontese, ha visto 11 scuole torinesi partecipare a un contest di raccolta dei piccoli RAEE.

Nel corso della mattinata interverranno:

  • Carlotta Salerno – Assessore politiche educative e giovanili, materie relative all’istruzione
  • Chiara Foglietta – Assessore transizione ecologica e digitale, politiche per l’ambiente, l’innovazione
  • Gianpaolo Platto – Presidente Erion WEEE
  • Giorgio Arienti – Direttore Generale Erion WEEE
  • Paola Bragantini – Presidente Amiat Gruppo Iren
  • Gianluca Riu – AD Amiat Gruppo Iren
  • Giacomo Portas – Presidente di EnviPark

Neutralità climatica, un obiettivo da raggiungere insieme

L’obiettivo è ambizioso e impegnativo : una città climaticamente neutra entro il 2030, e per raggiungerlo è necessario giocare di squadra tra istituzioni, associazioni, imprese e cittadini. Venerdì scorso si sono presentati in tanti in via Fenoglietti per partecipare a “Economia circolare; la città in gioco”, la serata organizzata in occasione dell’apertura del Festival “Circulars Days” di Green Pea e all’interno della XV Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti.

 

Nel corso dell’appuntamento sono stati presentati alla cittadinanza i due progetti europei Respondet e Sme4Green che hanno coinvolto il Comune di Torino e altri partner nella stesura di due piani di azione locali che contribuiranno a raggiungere l’obiettivo della neutralità della città entro il 2030. E durante la serata i partecipanti, attraverso l’animazione condotta dalla società benefit Mercato Circolare, hanno avuto modo di giocare a squadre per conoscere le parole chiave e guida dei documenti dei progetti presentati: economia circolare, comunità energetiche rinnovabili, cibo e packaging.

“Una consapevolezza diffusa dell’importanza dell’economia circolare per l’ambiente e lo sviluppo e la disponibilità a modificare le proprie abitudini sono cruciali per il raggiungimento della neutralità climatica nel 2030, un obiettivo su cui la nostra città si sta impegnando a fondo – sottolinea l’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta – . Ma ripensare il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo, recuperare e ridistribuire le eccedenze e sostenere i cittadini nella creazione di nuove comunità energetiche da fonti rinnovabili può dare un contributo importante allo sviluppo umano, alla riduzione della povertà e al miglioramento della qualità di vita di tutte le persone, accrescendone la fiducia in un futuro più equo, green e sostenibile”.

La serata di venerdì è stata anche l’occasione per dare visibilità alle imprese e organizzazioni che sono state coinvolte nella stesura dei due documenti durante l’anno. Le organizzazioni, divenute testimonial di una delle “R” dell’economia circolare, presenti alla serata sono state: Cooperativa Liberitutti, con il progetto “Ci2 – Cibi Circolari”portato avanti a Cascina Falchera, Coopertiva Tricicolo con la ciclofficina e il centro del riuso in via Arbe, la start up Around che propone un servizio di packaging vuoto a rendere, Off Grid Italia, con il progetto ReuseGame che prevede la riconversione di uno scarto di cartotecnica in un porta lampada; Panacea social farm, una panetteria sociale che sperimenta nuove farine e ingredienti per la panificazione a partire da scarti alimentari, come la trebbia da birra e il pastazzo di mela; la società benefit Mindful Morsel che studia come valorizzare e trasformare eccedenze di frutta e verdura in chips o farine per realizzare snack nutrienti; la startup Atelier Riforma che con la tecnologia Re4Circular permette di ottimizzare il lavoro di selezione dei capi di abbigliamento a fine vita al fine di indirizzarli alla strategia circolare più ottimale: riuso, upcycling, riciclo.

Tutte queste realtà, e tante altre, sono parte della comunità di pratica sull’economia circolare promossa da Torino Social Impact, e sono censite sulla app Mercato Circolare, app che permette all’utente di entrare in contatto con le diverse realtà che in Italia operano secondo i principi dell’economia circolare.

“Una serata che con la presentazione dei due documenti ha voluto essere, non la celebrazione della chiusura dei due progetti, ma l’inizio di un percorso di dialogo con la cittadinanza sulle tematiche affrontate durante la serata”, concludono gli organizzatori.

Un premio fotografico dedicato alla sostenibilità

LE PREMIAZIONI DELLA QUARTA EDIZIONE DELL’ITALIAN SUSTAINABILITY PHOTO AWARD

Martedì 28 novembre, presso le Gallerie d’Italia a Torino, l’agenzia Parallelozero svelerà con il presidente di giuria Mario Calabresi ivincitori del premio fotografico dedicato alla sostenibilità.

28 novembre 2023, ore 18:00

Gallerie d’Italia – Piazza San Carlo 156 – Torino

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail: torino@gallerieditalia.com

Martedì 28 novembre, presso le Gallerie d’Italia di Piazza San Carlo a Torino, a partire dalle ore 18:00, si terrà la cerimonia di premiazione della quarta edizione di ISPA, Italian SustainabilityPhoto Award, il primo premio fotografico italiano dedicato alla Sostenibilità.

Durante la serata, che vede la presenza del giornalista e scrittore Mario Calabresi, presidente di giuria dell’edizione 2023, e dell’editore torinese Tommaso Parillo, fondatore di Witty Books, saranno annunciati i vincitori delle tre categorie di premio: migliore Foto Singola e migliore Storia Fotografica, che riceverannorispettivamente 1500 e 3000 euro, e il vincitore del Grant, che grazie alla borsa di studio di 10 mila euro ha potuto sviluppare, nel corso dei sei mesi precedenti, un progetto in linea con la missione di ISPA.

Organizzato dall’agenzia Parallelozero e PIMCO come mainsponsor, il premio è nato nel 2019 per raccontare storie dal mondo della sostenibilità in Italia. Articolato in tre categorie, il concorso ha permesso di raccogliere testimonianze fotografiche sui tre ambiti fondamentali della sostenibilità dell’acronimo ESG. Quella ambientale, che ha a cuore questioni come la produzione di energia pulita, la tutela della biodiversità e la gestione delle risorse naturali. Quella sociale, legata al rispetto e alla salvaguardia dei diritti, delle persone, del lavoro, dell’inclusione. E la governance, intesa come impegno e responsabilità sociale delle organizzazioni – pubbliche e private – per perseguire lo sviluppo sostenibile.

Positività, crescita, innovazione e ricerca di soluzioni gli ambiti e i principi a cui si sono ispirati gli oltre quattromila scatti ricevuti nel corso dell’anno, che mostrano un’Italia che guarda avanti con resilienza, creatività e competenza.

Le proposte sono state valutate da una giuria internazionalepresieduta da Mario Calabresi e composta da Alice Crose, Visual Editor Vanity Fair Italia, Kathryn Cook, Head of Content International Committee of the Red Cross, Andreas Trampe, Senior Photo Editor Stern magazine e Paolo Woods, Fotografo eDirettore artistico Cortona On The Move.

Dopo i saluti e l’introduzione al premio e alle novità della quarta edizione saranno presentati i progetti fotografici vincitori; seguirà un momento di confronto e dialogo tra i premiati, Mario Calabresi e Tommaso Parillo. La serata sarà moderata da Sara Guerrini, coordinatrice ISPA.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail: torino@gallerieditalia.com

28 novembre 2023 – Ore 18:00 ​​​​                          

Gallerie d’Italia

Piazza S. Carlo, 156Torino
Per informazioni: www.ispaward.com

“Transizione ai veicoli elettrici, a rischio 73mila occupati”

Tronzano risponde a Canalis (Pd) che interroga sulla salvaguardia dei posti di lavoro.

Nell’ottica di riconversione e riqualificazione industriale, Regione Piemonte e ministero per lo Sviluppo economico hanno stipulato un accordo di programma che ha reso disponibili 50 milioni di euro per le imprese nei settori automotive e aerospazio.

Lo ha detto l’assessore Andrea Tronzano in risposta alla interrogazione di Monica Canalis (Pd) che domandava quali fossero le iniziative per salvaguardare i posti di lavoro piemontesi nel settore automotive.

Secondo l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia) la decisione europea di interrompere la vendita, dal 2035, di autovetture a combustione interna, comporterà la perdita in Italia di 73 mila posti di lavoro che sarà solo parzialmente compensata da 6 mila posti di lavoro legati alle nuove attività. Questo comporterà problemi a diverse aree del Piemonte. Per tale motivo Canalis ha chiesto in merito alle iniziative, in particolare nei confronti di Stellantis, per salvaguardare la filiera legata all’automotive in Piemonte e quali azioni si intendano intraprendere per valorizzare le nuove filiere legate ai biocarburanti e all’idrogeno, anche coinvolgendo i centri di ricerca e gli atenei.

L’assessore, nell’ambito delle “azioni e programmi a supporto del tessuto industriale per cogliere le sfide poste dalla duplice transizione ecologica e digitale”, ha appunto sottolineato l’iniziativa a favore dei 112 comuni del Sistema locale del lavoro di Torino attraverso il bando da 50 milioni di euro. È già partita la richiesta per avere altri 40 milioni per soddisfare tutte le richieste pervenute.

Ma vi sono anche altre iniziative come “la realizzazione di un Centro di ricerca applicata e trasferimento tecnologico per il settore automotive e la mobilità sostenibile”, promosso da Mise, Regione Piemonte, Città di Torino, Politecnico e Università di Torino e Camera di commercio. È stata inoltre commissionata all’Ires, ha proseguito Tronzano, “un’indagine riguardante la filiera della componentistica automotive e l’impatto sulla stessa della transizione elettrica”.

La regione intende poi sfruttare l’S3, lo strumento strategico europeo per la programmazione di azioni regionali di ricerca e innovazione che ha un’area dedicata alla mobilità e che si avvale delle risorse del Pr Fesr 2021/27. Con la strategia regionale sull’idrogeno, approvata nel febbraio 2021, si vuole qualificare “il Piemonte come area di eccellenza per lo sviluppo delle tecnologie dell’idrogeno” per contribuire alla decarbonizzazione e attrarre investimenti nazionali e internazionali.

È stato anche sottoscritto nel novembre 2022 un accordo quadro con il Ministero delle imprese e del made in Italy per il cofinanziamento di progetti di ricerca e sviluppo nel settore automotive e la Regione ha aderito all’Automotive regional alliance (Ara) che riunisce le regioni europee specializzate nel settore automobilistico che intendono contribuire al Green Deal europeo e a “rafforzare gli ecosistemi industriali regionali e stimolare la creazione del valore e della coesione economica e sociale sui grandi assi tematici: neutralità tecnologica, innovazione e ricerca, skill e competenze”. Le regioni dell’Ara hanno sottoscritto nel 2022 la Dichiarazione di Lipsia per il sostegno di una transizione giusta ed equa delle regioni dell’industria automobilistica e dell’indotto al fine di ridurre al minimo gli effetti dirompenti sull’occupazione e mantenere la competitività globale nella ricerca, nella innovazione e nelle decisioni aziendali.

 

Qualità dell’aria, i dati del 2022 nel territorio della Città Metropolitana di Torino

Uno sguardo all’aria 2022. Pubblicato il Rapporto di Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte.

È stato pubblicato come ogni anno dal 1998 il rapporto Uno sguardo all’aria 2022, un documento tecnico, approfondito e dettagliato che descrive, attraverso dati ed elaborazioni, l’evoluzione e lo stato della qualità dell’aria nel territorio della città metropolitana di Torino a partire dai primi anni ‘70. Una fonte preziosa e completa di informazioni che descrive lo stato di salute di una delle componenti principali dell’ambiente in cui viviamo.

L’analisi dei dati di qualità dell’aria 2022 evidenzia che nove dei dodici inquinanti per i quali sono stabiliti valori di riferimento rispettano i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano. Come negli anni precedenti, il particolato PM10 e il biossido di azoto superano i rispettivi valori limite.

Il 2022 è stato estremamente siccitoso sia come quantitativi di precipitazione, sia come numero di giorni piovosi e per questo motivo il 2022 ha avuto condizioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti.

Il Pm10 per questo motivo presenta un aumento delle concentrazioni rispetto al 2021, Le concentrazioni di biossido di azoto invece rimangono costanti confermando il miglioramento significativo ottenuto nel 2020 e nel 2021. Un dato decisamente positivo, prioritariamente imputabile al costante miglioramento del parco veicolare a alle misure di riduzione delle emissioni dei veicoli che sono in ambito urbano la sorgente prioritaria.

“A integrazione e approfondimento del rapporto regionale sulla qualità dell’aria pubblicato a ottobre, con Uno sguardo all’aria viene presentato un focus sull’area metropolitana – spiega Secondo Barbero, Direttore Generale di Arpa Piemonte – ll 2022 ha avuto condizioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti; in particolare nei mesi di gennaio e febbraiosull’area metropolitana torinese si sono avuti 55 su 59 giorni favorevoli all’accumulo di inquinanti che hanno inciso sulle concentrazioni del particolato atmosferico con un incremento delle concentrazioni medie annue e del numero di superamenti del valore limite giornaliero per il PM10. Nonostante l’influenza meteorologica, il valore limite di 40 µg/m³ per la media annua del particolato PM10 è stato rispettato mentre il valore limite di concentrazione giornaliera continua ad essere superato in diverse stazioni della Città metropolitana di Torino, sebbene il trend generale risulta comunque in diminuzione.

Per il biossido d’azoto si conferma come significativo il trend di decrescita delle concentrazioni,  ma permangano due stazioni della città di Torino nelle quali non si rispetta ancora il valore limite su base annuale previsto dalla normativa”

“Da 25 anni, cioè ben un quarto di secolo, Città metropolitana (prima come Provincia di Torino) e Arpa efefttuano un puntuale lavoro di monitoraggio e anallisi sulla qualità dell’aria, che sono il presupposto indispensabile a ogni decisione strategica. I dati certificano l’efficacia delle misure di risanamento adottate, tuttavia occorre fare di più e meglio – ha commentato il consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di TorinoGianfranco Guerrini– Bisogna insistere con determinazione e coraggio nelle azioni di miglioramento della qualità dell’aria. La tutela dell’ambiente è oggi una priorità per garantire salute dei cittadini e sviluppo sostenibile.”

Il rapporto “Uno sguardo all’aria 2022”, presenta i risultati di un anno di attività di monitoraggio sistematico della qualità dell’aria, viene curato da Città metropolitana di Torino e Arpa Piemonte ed è da oggi disponibile sulle pagine web dei due Enti.

(Città Metropolitana di Torino)

VisionAlps, la montagna è digitale

Montagna, digitale, sostenibilità, turismo, sport, smart mobility. Si parlerà di questo, il prossimo 14 novembre, al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, nella tappa piemontese di VisionAlps, l’evento itinerante lungo l’arco alpino, pensato per valorizzare la montagna come luogo ideale per la trasformazione digitale e l’innovazione, ideato da Innovabilify, Business Acceleration Agency dedicata a innovazione e sostenibilità.

L’appuntamento “Accelerating digital transformation of Alps” rappresenta, inoltre, la fase conclusiva di “ImpacTO 2023: Sport, innovazione, futuro”, nato nel 2019 nell’ambito del Festival della Tecnologia del Politecnico di Torino, giunto quest’anno alla quarta edizione, organizzato da Sport Innovation Hub APS (SIH) con CONI Piemonte e CIP Piemonte, con il contributo della Camera di Commercio di Torino, della Regione Piemonte e della Rete Enterprise Europe Network e con il patrocinio del Comune di Bardonecchia.

I lavori saranno aperti dall’intervento del sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti e del presidente dell’Unione Montana Alta Valle Susa Mauro Carena. La prima sessione sarà, quindi, dedicata al tema “Digitale e innovazione sostenibile: i due sentieri per l’evoluzione dell’ecosistema alpino”. Quindi si parlerà di “Wellness e digital healtcare per residenti ed ospiti” e di “Customer Experience e turismo: una rivoluzione sempre più digitale”.

Si proseguirà poi nel pomeriggio con la sessione dedicata a “Il digitale sempre più a supporto dello sport come opportunità di sviluppo sostenibile”, realizzata in collaborazione con Sport Innovation Hub.
E parlando dei cambiamenti che sta vivendo il sistema montano e delle opportunità che si vanno affermando, si affronterà il tema dell’attrattività delle Alpi per smart workers italiani ed internazionali, nella sessione “Lavorare digitalmente nelle Alpi: missione impossibile o potenzialità emergente?”.

L’ultima tappa della giornata, “La Smart Mobility nel mondo alpino è sostenibile, digitale e connessa”, sarà dedicata ai cambiamenti ed alle innovazioni che sta vivendo la mobilità alpina, dall’e-sharing turistico, allo smart parking, bus a chiamata, micromobilità, smart road.

“Siamo felici di ospitare a Bardonecchia l’appuntamento di VisionAlps – dice il sindaco Chiara Rossetti – un momento di confronto importante sui cambiamenti e le opportunità che abbiamo di fronte. Innovazioni sempre più forti e possibili grazie al digitale ma che devono essere fatte ed attuate sempre nell’ottica della sostenibilità e del rispetto dei nostri territori”.

“Sport, ambiente, sostenibilità sono parole chiave per la nostra azione amministrativa. Siamo consapevoli dei cambiamenti in atto e delle opportunità che possono arrivare dell’innovazione, a partire dal digitale. – aggiunge il vicesindaco Vittorio Montabone – Siamo pronti a cogliere queste nuove sfide ed avere a Bardonecchia l’incontro di VisionAlps rappresenta certamente un’importante opportunità di confronto e crescita”.

Confagricoltura:“Restituiamo agli agricoltori il controllo del territorio”

 

 

Adattamenti ai cambiamenti climatici e foreste

 

 

La gestione attiva e razionale delle risorse boschive ha un forte impatto sul raggiungimento dell’obiettivo della riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030. Gli agricoltori da sempre hanno una visione ecosostenibile delle foreste: lasciamo a loro il compito di mantenere l’equilibrio di questi territori”. Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e della Federazione Nazionale di Prodotto Risorse boschive e coltivazioni legnose di Confagricoltura, ospite  al Forum organizzato a Roma da Legambiente.

Se verremo maggiormente coinvolti nella gestione dell’ambiente anche dal punto di vista decisionale, come accadeva nel passato, agiremo con strumenti adeguati sul lungo periodo e soprattutto, mediante una comunicazione efficace, con messaggi su misura per un pubblico diverso dagli addetti ai lavori, sensibilizzeremo anche i più scettici, che hanno percezioni errate o distorte del ruolo dell’agricoltura, riguardo alla necessità e ai benefici di effettuare interventi di taglio e manutenzione dei boschi” ha evidenziato il presidente.

 

Il futuro del settore è rappresentato da un’impresa multifunzionale e multisettoriale che, grazie anche alla valorizzazione dei prodotti forestali non legnosi (ad esempio sughero, resina, pinoli e noci), potrebbe garantire un’economia circolare sostenibile con benefici per tutta la collettività. Occorre inoltre considerare che attualmente in tutto il mondo vengono prodotti e commercializzati volumi record di prodotti a base di legno: secondo gli ultimi dati diffusi dalla FAO, in Europa si registra un aumento del 13% dell’asportazione di legname tondo industriale in un quinquennio, con una crescita costante della produzione di segato come principale assortimento esportato, ma anche un incremento delle importazioni per oltre 5 miliardi di metri cubi. nonostante questo, la superfice forestale europea continua a crescere.

“È necessario intercettare finanziamenti dedicati e risorse tecniche affinché la quantità e la qualità delle foreste nell’UE si mantengano e, anzi, si rafforzi la loro protezione, il ripristino e la resilienza” sottolinea Allasia.

 

Alla luce della radicalizzazione dei cambiamenti climatici e dei fenomeni ad essi correlati (incendi, fitopatie, tempeste di vento, etc.). Confagricoltura Piemonte è impegnata in una campagna di informazione per dimostrare l’inesistenza di contraddizioni tra il garantire una maggiore produzione di legname e raggiungere gli obiettivi di conservazione dell’ambiente e del paesaggio.

Una gestione forestale sostenibile aiuta a prevenire l’abbandono della terra, gli incendi, a mitigare gli effetti delle tempeste di vento e di altre minacce, quali gli attacchi di parassiti su larga scala, che mettono a repentaglio le formazioni forestali in tutta Europa. Siamo sensibili alla tema e ne parleremo il 10 novembre prossimo all’Ecomondo di Rimini, in un convegno dal titolo Energia dal bosco per la decarbonizzazione e la transizione energetica’ per il quale auspico la partecipazione di moltissimi addetti e non ai lavori”, conclude il presidente della Federazione piemontese.

 

La sfida del fotovoltaico: come è messo il Piemonte?

A oggi in Piemonte, gli impianti fotovoltaici installati nelle imprese manifatturiere, delle costruzioni e del terziario producono 828 GigaWatt. Al 31 dicembre 2022 il Piemonte è la quinta regione italiana per potenza cumulata connessa (1.995 MW) e la quarta per numero di impianti (85.669). Nel 2022 in Piemonte sono stati connessi 15.297 impianti per una potenza di 211 MW.

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Senza energia non si produce, non si può essere competitivi, ma per essere competitive le imprese non possono subire i continui aumenti dei costi energetici. Dobbiamo ridurre la dipendenza dall’approvvigionamento delle energie fossili”.

 

“Cresce il numero dei piccoli imprenditori già impegnati a ridurre l’impatto sui consumi energetici delle proprie attività ma questi sforzi dovranno essere accompagnati da politiche e interventi orientati a conseguire la transizione energetica e ambientale in maniera sostenibile. Inoltre, bisogna ridurre drasticamente la burocrazia e rendere i vari procedimenti più snelli e veloci”.

 

Il nostro Paese resta indietro nella produzione di energia solare a causa di un ritardo e di un approccio errato nello sviluppo del fotovoltaico rispetto ad esempio a Spagna, Francia e Germania. A seguito di questo trend l’Italia, che era al 6° posto nel 2019 per produzione di energia elettrica da fotovoltaico, nel 2023 perde quattro posizioni, scivolando al 10° posto: nel 2020 viene superata dall’Australia, nel 2021 dalla Spagna e nel 2022 dalla Corea del Sud e dal Brasile”. L’allarme lo lancia Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte sulla base di una analisi dell’Ufficio Studi che ha elaborato dati dell’IEA (International Energy Agency, Agenzia Internazionale dell’Energia dell’Ocse).

Nel primo semestre del 2023 la produzione di energia solare in Italia è salita del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ampiamente inferiore al +12,3% della media Ocse e al +13,3% della media dei 27 paesi dell’Unione europea. Nel lungo periodo l’Italia conferma il minore dinamismo: tra il 2019 e il 2023 (ultimi dodici mesi a giugno) la crescita della produzione è del 77% nei 27 Paesi dell’Ue; nel dettaglio la produzione solare cumula un aumento del 160% in Spagna, del 77,5% in Francia, del 32,7% in Germania ma si ferma al +18,7% in Italia.

A oggi in Piemonte, gli impianti fotovoltaici installati nelle imprese manifatturiere, delle costruzioni e del terziario producono 828 GigaWatt. Con questo dato il Piemonte si piazza al quarto posto dopo la Lombardia (1.572 GigaWatt), l’Emilia-Romagna (1.096 GigaWatt) e il Veneto (1.021 GigaWatt).

Diventa, quindi, strategico puntare sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, tra cui proprio il fotovoltaico, soprattutto nelle attività produttive.

“Il contributo della nostra Regione è importante – prosegue Felici  ma non basta. A fronte di prezzi dell’elettricità per un’impresa italiana che sono superiori del 57% rispetto alla media Ue, la necessità di un rafforzamento del sostegno allo sviluppo degli impianti di autoproduzione diventa fondamentale per accrescere la competitività e lo sviluppo delle imprese”.

 

“Senza energia – continua Felici – non si produce, non si può essere competitivi ma per essere competitive le imprese non possono subire i continui aumenti dei costi energetici. Dobbiamo ridurre la dipendenza dall’approvvigionamento delle energie fossili per non subire politiche energetiche esterne e puntare sulle fonti alternative e pulite. In questo, serve uno scatto e un impegno convinto e concreto anche da parte della politica”.

“Abbiamo accettato la sfida di assistere le imprese piemontesi verso una maggiore sostenibilità, peraltro già praticata dai nostri artigiani – prosegue Felici – infatti cresce il numero dei piccoli imprenditori già impegnati a ridurre il consumo energetico delle proprie attività ma questi sforzi dovranno essere accompagnati da politiche e interventi orientati a rafforzare la transizione energetica e la sostenibilità ambientale. Inoltre, bisogna ridurre drasticamente la burocrazia che, ad esempio, per agevolare l’installazione di impianti rinnovabili per imprese e privati è necessario sbloccare gli incentivi, come quelli per favorire l’autoproduzione di energia”.

Va nel verso giusto – conclude Felici – la recente riprogrammazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’inserimento di REPowerEU, nel quale il capitolo Transizione verde-Settore produttivo, finanziato con 6,2 miliardi di euro, include 1,5 miliardi per il credito di imposta a sostegno degli investimenti in impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle imprese. Si conferma, anche nello sviluppo dell’energia green, la rilevanza strategica del PNRR che, in un contesto di politica fiscale ‘prudente’ e del caro-tassi che sta spiazzando i processi di investimento delle imprese, rimane l’asse di intervento pubblico in grado di sostenere la crescita ed evitare di scivolare in recessione”.

Da una rilevazione di Confartigianato Imprese, emerge come lo scorso anno il caro-energia sia costato alle piccole imprese italiane ben 23,9 miliardi di euro, con un’incidenza del 6,1% sul valore aggiunto prodotto e un maggior onere del 47,5% rispetto ai prezzi della media dell’Eurozona. Attualmente, nel nostro Paese, i prezzi al consumo di elettricità rimangono superiori del 90% rispetto a quelli del 2019, a fronte del + 42,4% registrato nei Paesi Ue.

I dati sul fotovoltaico in Piemonte

Secondo i dati Terna di fonte Gaudì pubblicati dall’associazione Italia Solare, al 31 dicembre 2022 il Piemonte è la quinta regione italiana per potenza cumulata connessa (1.995 MW) dopo Lombardia, Puglia, Emilia-Romagna e Veneto. E la quarta per numero di impianti (85.669) dietro la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna.

Nel 2022 in Piemonte sono stati connessi 15.297 impianti per una potenza di 211 MW.