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Marazzato lancia il centro ricerche e sviluppo

AMBIENTE /  Dedicato all’innovazione ambientale, è frutto di una partnership con il Politecnico di Torino e sorge presso la piattaforma polifunzionale di Villastellone.

Il ‘Gruppo Marazzato’ apre con determinazione al fronte imprescindibile e quanto mai più che attuale della ricerca e sviluppo. E inaugura ufficialmente il Polo Tecnologico di Villastellone, nel torinese, nato dalla felice acquisizione di un’ampia struttura che ha di fatto assunto i connotati di una piattaforma polifunzionale all’interno della quale una significativa porzione di superficie coperta dello stabilimento verrà interamente dedicata alla messa a punto, sperimentazione e commercializzazione di soluzioni avanguardistiche, moderne e sostenibili per mutare gli scarti industriali in materie prime.

E il tutto a impatto zero per merito di un team coeso e coerente di professionisti competenti composto da Ivano Bosi, Amministratore Delegato di ‘Azzurra Srl’, Società del ‘Gruppo’ che gestisce l’impianto insieme alla Coordinatrice del Polo, l’ingegner Eleonora Longo, con la biologa Stefania De Pandis e l’ingegnere chimico Maurizio Anlero.
E’ grazie a loro che si è potuto dar luogo al progetto di sviluppo impiantistico del trattamento chimico-fisico biologico più che raddoppiandone la portata: dagli iniziali 50mila metri cubi annui sino ai 105 mila attuali quale volume complessivo di rifiuti trattati liquidi, pericolosi e non.

Un obiettivo centrato grazie anche all’ausilio prezioso di partners esterni che ha permesso di mantenere invariato il medesimo footprint pur a fronte di una maggiorata capacità operativa, ove per ‘footprint’ propriamente detto s’intende l’impatto con il territorio circostante sia visivo che urbanistico. E procedere così a vele spiegate con il traguardo ambito di fare della struttura un punto innovativo e di riferimento in materia di Best Available Technologies, ovvero procedimenti ultra avanzati applicati al mondo dei rifiuti liquidi industriali. Ed è altresì disponibile al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=egStbU04ZKs anche un video in 3D del ‘Gruppo Marazzato’ che illustra i punti salienti dedicati a questo tema fondamentale.
Nel prossimo quinquennio ‘Marazzato’ investirà infatti principalmente su cinque fronti: geopolimeri da fanghi di dragaggio, ottimizzazione dell’impianto di depurazione biologica, processi (bio)chimici sostenibili, biocarburanti da fanghi, valorizzazione biologica della CO2 e recupero dei chemicals, Patent Landscape (innovation trend, technological ecosystem), pre-trattamenti di rifiuti liquidi durante il loro trasporto.

Ma l’obiettivo più prossimo, stante anche un’azzeccata convenzione stipulata fra il Politecnico di Torino e l’azienda vercellese leader dal 1952 nelle soluzioni per l’ambiente rispettivamente sul versante formazione-impresa (per attuare fattivamente i nuovi brevetti che consentono di trasformare i rifiuti in risorse nuove), consiste nella realizzazione fisica del Centro entro il prossimo luglio 2021 per potenziarne l’attività scientifica interna dotandolo dei migliori strumenti di studio in circolazione.

Alla palazzina uffici verranno così affiancati moderni locali per laboratorio e postazioni per i ricercatori. Con in più la possibilità di installare all’interno di un ampio capannone coperto tutta una serie di impianti-pilota ‘a scala ridotta’ o preindustriale che dir si voglia. Modelli funzionali e funzionanti pronti a essere sviluppati e commercializzati a livello globale, atti a sfruttare i processi innovativi che trasformano un materiale inerte in una nuova risorsa prima, con tutto il know-how tecnologico utile in sequenza a ottenere lo scopo.

“Sin dal 2017, data della sua acquisizione, all’interno di questo sito d’eccellenza avanzato e tecnologico in cui opera, ‘Marazzato’ ha sempre più avvertito la necessità di ampliare soluzioni impiantistiche sulla gestione rifiuti anche fuori dalla consueta a ordinaria amministrazione”, spiega il manager Ivano Bosi. “Al tempo stesso l’idea di creare un centro presso l’attuale stabilimento di ‘Azzurra Srl’, una delle società del Gruppo, avrebbe potuto fornire un servizio ulteriore anche ai nostri clienti: che possono così usufruire delle solide competenze maturate nel tempo dalla struttura, e dell’esperienza di un pool di professionisti di laboratorio in un’ottica di asseverazione della trasparenza legata al rispetto dell’ambiente”, aggiunge l’ingegner Eleonora Longo. “Disporre di un centro ricerche all’interno di una piattaforma polifunzionale di smaltimento consente altresì di avere immediatamente a disposizione i rifiuti, la materia prima da sperimentare e trasformare, abbattendo i costi, moltiplicando le opportunità di ricerca in loco e ottimizzando i tempi. Con in più la certezza di operare al sicuro in un contesto autorizzato e dotato di tutte le cautele e prescrizioni normative del caso, e in un regime di pieno rispetto e massima collaborazione con il territorio circostante e gli abitanti del luogo”, chiosano all’unisono i tecnici Maurizio Anlero e Stefania De Pandis.

25 anni di lotta alle zanzare

LOTTA ALLE ZANZARE: A 25 ANNI DALLA APPROVAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 75/95 IPLA E REGIONE PIEMONTE PRESENTANO I RISULTATI OTTENUTI E POSSIBILI MIGLIORAMENTI FUTURI
Il 24 ottobre 1995 il Consiglio Regionale del Piemonte approvava all’unanimità una Legge Regionale, la numero 75 di quell’anno, intitolata «Contributi agli Enti locali per il finanziamento di interventi di lotta alle zanzare».
Per celebrare l’evento e discutere sull’attualità di quella legge, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (IPLA SpA), in qualità di soggetto attuatore dal 2007 dei progetti di lotta alle zanzare in Piemonte su mandato della Regione, ha organizzato per venerdì prossimo, 20 novembre un webinar dal titolo 25 ANNI DI LOTTA INTEGRATA ALLE ZANZARE IN PIEMONTE dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 17,00
Interverranno in apertura dei lavori il Vice-Presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso e l’Assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, oltre all’Amministratore Unico dell’IPLA Andrea Morando.
Negli ultimi anni l’espansione della zanzara tigre ha reso concreta la possibilità della diffusione di virosi di origine tropicale sporadicamente ma costantemente introdotte da viaggiatori di ritorno da aree endemiche. Poi, la diffusione del virus del Nilo occidentale ha reso indispensabile affrontare la questione in termini di contrasto ai vettori, le zanzare comuni del genere Culex. Cosa si è fatto finora? Cosa si deve fare oggi? La Legge 75/95 è ancora al passo con i tempi?
I tecnici e gli esperti, nonché i Referenti Tecnici territoriali, illustreranno tutti gli aspetti del progetto fornendo i dati a consuntivo di 25 anni di lotta con i successi ottenuti e le criticità ancora aperte.
L’evento potrà essere seguito sul canale Youtube dell’Ipla al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/user/iplaspa/

 

Revocati i blocchi del traffico per i diesel euro 4 ed euro 5

L’ordinanza ha efficacia da domani venerdì , 20 novembre. Cirio e Marnati: “Una decisione di buon senso in un momento di emergenza”

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, d’intesa con gli assessori competenti all’Ambiente e alla Sanità, Matteo Marnati e Luigi Genesio Icardi, ha firmato questa sera un’ordinanza con la quale vengono sospese le limitazioni alla circolazione per i veicoli diesel euro 4 ed euro 5. La decisione è stata condivisa con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa alla luce dei disagi affrontati dalla cittadinanza  per la situazione emergenziale dovuta alla diffusione della pandemia, che ha determinato importanti impatti sanitari e socio-economici a tutti i livelli, regionale, nazionale e internazionale.

“Ho appena firmato l’ordinanza che revoca in tutto il Piemonte i blocchi del traffico per la circolazione dei Diesel euro 4 ed euro 5 – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio -. Una decisione di buonsenso in un momento d’emergenza già difficile da affrontare per ogni cittadino. Ringrazio il ministro dell’Ambiente Costa per aver condiviso questa scelta e il nostro assessore all’Ambiente Matteo Marnati per il prezioso lavoro che ha portato a questo risultato”.

Nell’ordinanza, in particolare, si legge “allo scopo di contrastare il diffondersi del virus Covid-19 su tutto il territorio della regione Piemonte, sono sospese le misure temporanee di limitazione delle emissioni relative al settore mobilità privata, per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza”.

“In un momento così delicato per la nostra regione, sia da un punto di vista sanitario che economico – commenta Matteo Marnati, assessore regionale all’Ambiente –  è passata la linea della Giunta di poter revocare i blocchi del traffico. Una giusta misura che, finché saremo in Zona Rossa o Arancione, non aggraverà il disagio legato allo spostamento delle persone per motivi di lavoro e necessità. Tutelare la qualità dell’aria rimane una priorità dell’assessorato all’Ambiente con misure di contrasto all’inquinamento”.

Ceas in campo a Torino per Green Pea

Un  nuovo approccio per l’ingegneria del futuro / Etica, formazione, visione e innovazione sono i pilastri su cui poggia la storia attuale di CEAS – società di ingegneria presente sul territorio milanese da 40 anni, attore di progetti autorevoli come Fondazione Prada, Eataly Milano e Green Pea Torino, Torre Intesa Sanpaolo, quartiere Porta Nuova Garibaldi e molti altri.

 

Integrazione delle competenze, multidisciplinarietà, tutela dell’interesse comune sono i driver di una strategia che vede CEAS in campo con una squadra di 41 persone  – 75% ingegneri, 17% architetti e personale di staff  – in operazioni che vanno dalla progettazione al collaudo, dalla consulenza alla direzione lavori. La gamma di servizi offerta da CEAS è ampia e peculiare, in grado di rispondere e soddisfare attese ed esigenze di committenti pubblici e privati.

 

Valori come la sostenibilità sono da sempre insiti nel core value dell’azienda stante l’importanza da sempre attribuita all’etica del servizio offerto, al coinvolgimento del committente nella condivisione dei valori, alla necessità di fare “bene per tutti” e non solo per se stessi.

 

Dal 1980, anno di fondazione della società, il team di CEAS ha rafforzato la propria esperienza professionale grazie allo sviluppo di competenze specialistiche: la storia ci informa che ai professionisti del calcolo strutturale, sono stati affiancati esperti dei differenti ambiti dell’ingegneria, con l’obiettivo di creare una squadra che garantisca l’adozione di un approccio multidisciplinare al settore.

 

In CEAS facciamo ciò che ci piace fare: forse è questo il motivo – sostiene Patrizia Polenghi, Presidente CdA – per cui la nostra offerta e il nostro output, oltre che essere di qualità da un punto di vista tecnico, ha un plus frutto del coinvolgimento nostro e del committente su un patrimonio valoriale declinato in etica, trasparenza e soddisfazione degli stakeholders di riferimento”.

 

Con oltre 1.100 progetti realizzati nel terzo millennio, CEAS è oggi un partner altamente specializzato che ha saputo rispondere alle sfide dell’ingegneria, grazie ad una visione strategica e lungimirante. Tra le tipologie di destinazione d’uso dei progetti realizzati tra il 2017 e il 2019, l’84% è rappresentato dall’edilizia e l’urbanistica, seguite dalle infrastrutture di trasporto (9%) e dall’industriale (7%). La progettazione invece, è certamente l’asset principale dell’azienda con un income che si attesta al 60% rispetto al valore della produzione complessiva, che ha avuto un incremento pari al 136% tra il 2017 e il 2020, con un valore che nel 2020 si è attestato a 2.28 milioni di euro. Il fatturato globale dell’azienda invece, ha avuto un incremento totale pari al 28% negli ultimi 7 anni.

 

La presenza di committenti diversificati tra cui investitori, società immobiliari, privati (78%), società di ingegneria pura (8,9%), general contractor (7,2%), pubblica amministrazione (6,3%) ha incentivato l’ampliamento dell’offerta dei servizi. Infatti, dal 2016, oltre ai tradizionali servizi di ingegneria (strutturale, edile, geotecnica, sicurezza) e di project management, CEAS offre ai propri clienti anche la progettazione BIM (Building Information Modeling): metodo che consente la gestione digitalizzata e integrata di tutte le caratteristiche geometriche e informative della costruzione, ottimizzando costi e tempi di realizzazione dell’opera.

 

Un approccio che assicura dunque qualità, efficienza e perfetta integrazione dell’opera nello spazio: creare un’opera in perfetta sintonia con l’ambiente circostante, oltre che nel rispetto di elevati standard di qualità e sicurezza, è per le risorse di CEAS una priorità e, allo stesso tempo, rappresenta garanzia di una visione futuristica dell’ingegneria, in perfetta sintonia con la rapida trasformazione del settore.

 

L’assessore regionale:”Assurdo un blocco del traffico in mezzo al lockdown”

“Da un mese sollecitiamo una deroga al Ministro Costa”

Da martedì 17 novembre e fino a giovedì compreso, quando ci sarà la nuova valutazione, semaforo arancione a Torino e altri 26 comuni del Piemonte. La misura straordinaria, che scatta dopo 4 giorni di superamento del valore di Pm10 (polveri sottili), fissato a 50 microgrammi per metro cubo, riguarderà, per la provincia di Torino, oltre al capoluogo, i comuni di Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria, Caselle Torinese, Chivasso, Leinì, Mappano, Pianezza, Volpiano e  Chieri. Semaforo arancione anche per Alessandria e, in provincia, Casale Monferrato, Novi Ligure e Tortona. Misura straordinaria da domani anche per Asti, Novara, Trecate (No) e Vercelli. Da domani dunque fermi, tutti i giorni, festivi compresi, dalle 8.30 alle 18.30, gli autoveicoli per trasporto persone, fino ad Euro 5 diesel (e veicoli a benzina euro 1 solo per i comuni della Città Metropolitana di Torino, come stabilito dalle rispettive ordinanze) e tutti i veicoli adibiti al trasporto merci, fino ad Euro 4 diesel. Le limitazioni alla circolazione si applicano solamente nei territori comunali indicati nelle rispettive ordinanze sindacali che possono contenere anche modifiche di orario. Si ricorda, infine, il divieto di utilizzare generatori di calore domestici, alimentati a biomassa legnosa, quando è disponibile un impianto di riscaldamento alternativo e il divieto assoluto di combustioni all’aperto anche in presenza di deroghe.

“La Regione Piemonte segue le direttive sanitarie di blocco emergenziale ma noi, insieme alle altre tre regioni dell’accordo di Bacino Padano – dice l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – sollecitiamo da circa un mese un incontro al Ministro Costa. Al momento non è ancora stata fissata la data per trovare una soluzione alla situazione, ovvero per la deroga del blocco che riguarda euro 4 e 5 diesel per le misure emergenziali. In un periodo di lockdown e con i trasporti al 50% una misura di questo tipo non solo è assurda, ma rischia di generare nuovamente un sovraccarico del trasporto pubblico, che è uno degli ambiti più a rischio di generare contagio. Perché è ovvio che non potendo usare la macchina per andare a lavorare, i cittadini soprattutto nelle grandi città si riverseranno sui mezzi pubblici. Si crea ulteriore disagio in una situazione già difficile ed emergenziale”.

“Il fatto che in un momento in cui il traffico si è ridotto il valore del Pm10, a causa dell’assenza di precipitazioni e di vento, anziché diminuire, cresce – rimarca l’assessore – è la dimostrazione concreta come ho sempre dichiarato che il traffico incide veramente poco e lo vogliamo dimostrare scientificamente. Ma da sola la Regione Piemonte non può derogare”

Ecoisole smart ad accesso controllato alla Falchera

Parte in questi giorni la campagna informativa di Amiat Gruppo Iren per l’attivazione del nuovo sistema di raccolta differenziata ad accesso controllato tramite “Ecoisole Smart” alle Torri di Via degli Ulivi nel quartiere Falchera. Per un totale di circa 1.200 torinesi residenti coinvolti nel progetto.

La nuova raccolta prevede, nello specifico, la sostituzione delle attuali attrezzature con nuovi cassonetti “smart” utilizzabili solo dai residenti tramite una personale tessera elettronica. Si tratta di un altro tassello per potenziare sul territorio cittadino la raccolta differenziata e accrescere ulteriormente la percentuale di raccolta della Città.
Il nuovo sistema di raccolta ha già portato ottimi risultati. Ad esempio nella zona di corso Traiano, prima area di sperimentazione nel 2019, la raccolta differenziata è passata da un iniziale 32,3% al 66% in pochi mesi.

I nuovi contenitori collocati su suolo pubblico costituiscono le cosiddette ecoisole, ognuna composta da 5 nuovi cassonetti con accesso controllato per la raccolta della carta, del vetro e degli imballaggi in metallo, degli imballaggi in plastica, del rifiuto organico e del residuo non recuperabile. In tutta l’area interessata verranno installate in totale 10 nuove ecoisole.
Come da consuetudine l’attivazione del servizio viaggerà parallelamente e in stretta correlazione con le attività di comunicazione collegate. Nei prossimi giorni, quindi, tutte le utenze riceveranno nella cassetta postale, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, materiale informativo dedicato e in ogni androne sarà affissa una locandina informativa con giorni e orari di distribuzione dello starter kit per la raccolta domiciliare, composto da 2 rotoli di sacchi per il non recuperabile, un dépliant informativo e 2 tessere elettroniche.
Data la situazione sanitaria legata all’emergenza Covid-19 e in ottemperanza alle disposizioni delle Autorità legate al mantenimento della distanza di sicurezza tra le persone, infatti, la consegna degli starter kit non verrà effettuata attraverso il classico passaggio degli operatori Amiat casa per casa, ma verranno organizzati banchetti informativi esterni, posizionati davanti a ciascun condominio, personalizzati e riconoscibili da logo Amiat, secondo il calendario prefissato e indicato nelle locandine affisse nei giorni precedenti negli androni.
Come sempre, per consentire ai residenti di familiarizzare gradualmente con il nuovo sistema, inoltre, nella fase di avvio del servizio, i cassonetti elettronici saranno mantenuti ad accesso libero, per poter conferire i rifiuti senza l’uso della tessera.
Dal 10 dicembre si procederà con la chiusura dei contenitori e si potrà accedere ai cassonetti solo tramite la propria Ecocard. Per limitare i possibili disagi e rendere più semplice possibile il passaggio da accesso libero ad accesso tramite tessera, nel periodo di transizione operatori incaricati Amiat Gruppo Iren saranno a disposizione presso le diverse isole ecologiche per aiutare i cittadini a utilizzare le nuove attrezzature.

Infine, per chiarire qualsiasi dubbio del cittadino e facilitare gli utenti che per qualsiasi motivo non siano riusciti a prelevare i materiali informativi durante la distribuzione presso i banchetti, dal 26 novembre al 19 dicembre 2020 e dal 7 al 30 gennaio 2021, Amiat allestirà presso la Sede del Comitato per lo Sviluppo della Falchera in Piazza Astengo 6, a Torino, un punto info distributivo dedicato.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti si invita a visitare il sito www.amiat.it e a seguire la relativa pagina Facebook dedicata “Porta a Porta Torino: nuove attivazioni”.

Smog, livello arancio: stop ai Diesel Euro 5 dalle 8 alle 19

Torino con i valori alti per quanto riguarda la circolazione dei veicoli e lo stagnare delle polveri sottili.

L’Arpa lo ha rilevato nel fine settimana per la prima volta dal primo ottobre scorso, data in cui sono entrati in vigore i provvedimenti per il miglioramento della qualità dell’aria.Le limitazioni del traffico più inquinante passa al livello arancio.
La concentrazione delle polveri sottili nell’aria di Torino ha, infatti, superato i 50 microgrammi al metro cubo, mantenendosi sopra tale soglia per più di quattro giorni consecutivi.
Da domani, martedì 17 novembre, per il trasporto persone alle limitazioni permanenti già in vigore si aggiungono i blocchi sui veicoli diesel fino a Euro 5 e sui veicoli benzina fino a Euro 1, dalle 8 alle 19. Per il trasporto merci (categorie N1, N2, N3) scatta invece il divieto di circolazione dei veicoli diesel con omologazione Euro 3 e Euro 4, dalle 8 alle 19 (nei giorni festivi dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19).
Attenzione alle multe quindi.Oltre al divieto di circolazione Covid,senza validi motivi di lavoro,salute ed assoluta necessità,c’è d’aggiungere anche questo.

Vincenzo Grassano

“In piena emergenza la Regione chiede di riaprire la caccia”

Riceviamo e pubblichiamo / Anche in questo momento difficile in cui tutte le attività si chiudono, la giunta regionale del Piemonte chiede il via libera all’attività venatoria in zona rossa

E’ con sgomento e incredulità che il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle maggiori sigle animaliste e ambientaliste, apprende la richiesta al governo di autorizzare in zona rossa l’attività venatoria.
La richiesta, in iniziativa congiunta con la Lombardia, è stata inviata dall’assessore Marco Protopapa e dal collega lombardo Fabio Rolfi (entrambi Lega), giustificandola con la motivazione che “l’attività venatoria potrebbe essere svolta in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle restrizioni imposte da Roma”. Nella nota congiunta i due assessori inoltre equiparano la caccia all’attività sportiva all’aperto.
Non solo: secondo l’assessore Protopapa sospendere la caccia rischia di avere impatti negativi sul fronte ambientale perché “consente di contenere la proliferazione della fauna selvatica che tanti danni sta generando sia all’agricoltura che alle persone”.
Il Tavolo Animali & Ambiente rifiuta categoricamente l’equiparazione della caccia all’attività sportiva. Togliere la vita ad esseri viventi e senzienti solo per il divertimento non può in alcun caso essere considerato uno sport.
Inoltre, la proliferazione della fauna selvatica riguarda la specie cinghiale, la cui causa è dovuta proprio all’attività venatoria, come i recenti studi dimostrano. Per le altre specie la caccia è causa di estinzione.
Il Tavolo Animali & Ambiente dichiara: “non ci spieghiamo come sia possibile che in questo momento difficile, con l’emergenza in atto e in cui tutte le attività si chiudono, la giunta regionale chieda il via libera alla caccia in zona rossa. Sembra l’ennesimo favore fatto ai cacciatori, giustificandolo con dubbie motivazioni ambientali”.
Del resto, non è certo la prima volta che la giunta regionale di centrodestra si schiera a favore dei cacciatori: nei mesi scorsi ha approvato una nuova legislazione sull’attività venatoria, ampliando il numero delle specie cacciabili.
Il Tavolo Animali & Ambiente si augura che la richiesta di Protopapa e Rolfi non venga presa in considerazione dal governo.

Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Rosalba Nattero
Presidente SOS Gaia

Il teleriscaldamento di Rivarolo: una risorsa da sviluppare

ENGIE Italia consolida il rapporto con la Città di Rivarolo Canavese e acquisisce un lotto della rete di Teleriscaldamento

 

 ENGIE Italia, player globale dell’energia con l’ambizione di accelerare un’economia carbon neutral, investe ancora per la decarbonizzazione del territorio di Rivarolo Canavese (Torino)acquistando il lotto di proprietà privata della rete di teleriscaldamento cittadina.

L’intera rete, realizzata nel 2006, si sviluppa, con un lotto di proprietà del Comune di Rivarolo Canavese che trasporta il calore agli edifici pubblici e, con un lotto, di proprietà privata, che trasporta il calore dal centro della città verso Nord, a un bacino di utenze prevalentemente private.

A partire dal 2016, la rete è alimentata dalla centrale a biomasse di ENGIE e soddisfa il fabbisogno di 7GWh di energia termica, su un bacino di 60 utenti.

La centrale di cogenerazione a biomassa di ENGIE, situata nell’ex cotonificio Vallesusa, produce energia rinnovabile, assicurando, con l’attuale produzione, un abbattimento delle emissioni, rispetto ai sistemi tradizionali, di 18mila tonnellate all’anno di CO2, equivalenti a una riduzione di 12.000 auto circolanti ogni anno.

La centrale è alimentata da biomassa di legna vergine proveniente dalle manutenzioni boschive e agricole locali, dalle colture dedicate alla rotazione dei terreni agricoli e dai residui di lavorazione del legno non sottoposto a trattamenti chimici.

ENGIE ha perfezionato nei giorni scorsi l’acquisto del lotto privato della rete del teleriscaldamento della Città di Rivarolo. Attualmente fornisce 4GWh di energia termica a un totale di 40 utenze e si sviluppa prevalentemente nel centro cittadino raggiungendo anche alcuni edifici di prestigio come il Palazzo del Comune.

La proprietà della rete consentirà ad ENGIE di garantire ai cittadini connessi una maggiore efficacia e sicurezza di continuità nell’erogazione del servizio e, di rendere sempre più efficiente e decarbonizzante il sistema di produzione energetico della città, grazie al suo potenziale di sviluppo su un numero sempre più ampio di utenti.

Il Sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno ha commentato il passaggio di proprietà della rete privata del teleriscaldamento di Rivarolo:

“Il passaggio ad ENGIE del lotto privato della rete di teleriscaldamento cittadina va nella direzione da noi auspicata di una maggiore cogenerazione. ENGIE ha manifestato l’intenzione di voler ampliare la rete, è un fatto positivo. È un nuovo punto di partenza a cui l’amministrazione comunale presta la massima attenzione”.

 

“Siamo fieri di consolidare ulteriormente il nostro rapporto con la città di Rivarolo Canavese, attraverso questa acquisizione. Il Teleriscaldamento è una soluzione efficiente contro l’inquinamento atmosferico e vogliamo svilupparlo a Rivarolo” – dichiara Matthieu Bonvoisin, District Heating & Power Director di ENGIE Italia. “ENGIE conta oltre 320 reti di teleriscaldamento attive in tutto il mondo. In Italia, si posiziona quale terzo operatore di mercato, con la gestione di 12 reti. Siamo, quindi, onorati di poter mettere la nostra competenza al servizio anche della città di Rivarolo che beneficerà di un calore 100% green, efficiente e sicuro.”

Una nuova azienda leader nel settore della e-Mobility

Fiat Chrysler Automobiles e ENGIE EPS progettano di unire le forze in una joint venture 

  • Le due aziende uniranno le forze per entrare nella nuova era della mobilità sostenibile con soluzioni e servizi innovativi, pensati per consentire a tutti di accedere alla mobilità elettrica in maniera semplice e conveniente
  • La joint venture offrirà in tutta Europa una gamma completa di prodotti e soluzioni – come infrastrutture di ricarica e pacchetti di energia verde – per tutti i clienti di veicoli elettrici
  • La nuova realtà sarà un’azienda tecnologica italiana di e-Mobility, con accesso a un portafoglio di oltre cento brevetti, un solido team di progettisti elettrici e di sistemi e con una consolidata esperienza nell’industria automobilistica

 FCA Italy S.p.A.(“FCA”), società interamente controllata da Fiat Chrysler Automobiles N.V., ed ENGIE EPS, player tecnologico italiano dell’Energy Storage e dell’e-Mobility, hanno stipulato un Memorandum d’Intesa volto a costituire una joint venture per creare un’azienda leader nel panorama europeo della e-Mobility che potrà avvalersi delle risorse finanziarie e della consolidata esperienza industriale di FCA e del know-how tecnologico e del portafoglio di proprietà intellettuale di ENGIE EPS. Le due società uniranno le forze per entrare nella nuova era della mobilità sostenibile con soluzioni e servizi innovativi pensati per consentire a tutti di accedere alla mobilità elettrica in maniera semplice e conveniente.

La nuova società offrirà ai clienti europei di veicoli elettrici una gamma completa di prodotti e soluzioni, come infrastrutture di ricarica residenziali, commerciali e pubbliche e pacchetti di energia verde che consentiranno ai clienti di ricaricare il proprio veicolo a casa, o in qualsiasi punto di ricarica pubblico di tutta Europa, con un semplice abbonamento a canone mensile fisso.

L’accordo darà quindi vita a un nuovo player tecnologico italiano dell’e-Mobility, con accesso a un portafoglio di centinaia di brevetti e segreti industriali, un solido team di progettisti elettrici e di sistemi, e con una consolidata esperienza industriale automobilistica. La joint venture beneficerà infatti del contributo di entrambe le parti in termini di proprietà intellettuale, di risorse umane e finanziarie, e si concentrerà su soluzioni rivoluzionarie per il mercato europeo dell’e-Mobility. L’operazione prevista rappresenterà un’importante evoluzione strategica dei portafogli di prodotti dei due Gruppi e un importante passo avanti verso l’eliminazione delle barriere che ostacolano la transizione all’e-Mobility in Europa.

La firma di questo Memorandum d’Intesa è il frutto di tre anni di proficua collaborazione tra le due aziende, collaborazione che ha consentito di realizzare progetti rivoluzionari, come la easyWallbox realizzata in esclusiva per FCA – un’unità di ricarica plug-and-play estremamente intuitiva – il progetto pilota V2G lanciato di recente e gli innovativi pacchetti energetici dedicati ai clienti” ha dichiarato Mike Manley, Amministratore Delegato di Fiat Chrysler Automobiles. “La joint venture che abbiamo concepito potrà consentire un coinvolgimento ancora maggiore di entrambe le parti per ampliare la portata dell’attuale cooperazione e sviluppare ulteriormente prodotti e servizi innovativi che favoriscano e sostengano una transizione priva di ostacoli alla mobilità elettrica nell’area europea.

L’elettrificazione rappresenta un trend inevitabile destinato a rivoluzionare la mobilità urbana e, soprattutto, un cambiamento di paradigma inarrestabile del sistema energetico globale. La firma di questo Memorandum d’Intesa è la testimonianza dell’impegno comune volto ad accelerare questa trasformazione verso un futuro più sostenibile” ha commentato Carlalberto Guglielminotti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di ENGIE EPS. “L’Italia ha lasciato un segno profondo nella storia con le sue eccellenze nel settore automotive e nello sviluppo di tecnologie innovative per il settore energetico. La joint venture è l’occasione per consolidare questo patrimonio e allo stesso tempo delineare la strada da percorrere verso una mobilità a zero emissioni”.

La transazione sarà soggetta alle condizioni standard previste per questo tipo di operazioni e a tutte le necessarie comunicazioni e approvazioni da parte delle autorità e delle istituzioni competenti.

Le due parti prevedono di firmare l’intera serie di accordi entro la fine dell’anno e di costituire la joint venture nel primo trimestre del 2021.