AMBIENTE- Pagina 105

Inquinamento urbano e coronavirus: un rapporto troppo stretto

Come non si dice che, oltre al Covid, ci sono anche le cavallette, nuova piaga faraonica, figlia dello squilibrio dell’ecosistema.
Non è Jahvè stavolta a mandare piaghe e diluvio, ma Madre Natura, dal maschile al femminile, in un video che fa il giro del web e getta una luce apocalittica sull’epidemia…

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Inquinamento urbano e coronavirus: un rapporto troppo stretto

 

Fazzoletti guanti e mascherine monouso nel contenitore indifferenziato

Il comunicato della Regione Piemonte / La raccolta differenziata prosegue ma non per coloro che sono risultati positivi al tampone COVID-19. Le persone sintomatiche in isolamento o in quarantena a casa devono conferire i rifiuti nel cassonetto dell’indifferenziato dove vanno gettate anche mascherine e guanti monouso. Tutti gli altri invece devono continuare a fare normalmente la raccolta differenziata con l’accortezza di gettare fazzoletti di carta guanti e mascherine nell’indifferenziato. Sono sospese, inoltre, le attività degli ecocentri o isole ecologiche per i rifiuti ingombranti.

Queste in sintesi le disposizioni dell’Assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati che ha inviato una lettera a tutti i sindaci piemontesi contenente una specie di manifesto su come eseguire al meglio la raccolta dei rifiuti al tempo del Coronavirus. «Sentito il parere dell’Istituto Superiore di Sanità adottiamo questi temporanei cambiamenti. Voglio ringraziare personalmente tutto il personale impegnato a fronteggiare l’emergenza COVID-19, sindaci compresi – ha detto Marnati – che stanno assicurando un servizio pubblico sicuro ai propri cittadini».

Per chi è positivo l’invito è di non differenziare più i rifiuti di casa; utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti(uno dentro l’altro) all’interno del contenitore 
utilizzato per la raccolta indifferenziata, se possibile a pedale; tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata) vanno gettati nello stesso contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata; anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti, e i teli monouso vanno gettati nello stesso contenitore per la raccolta indifferenziata indossando guanti monouso; chiudere bene i sacchetti senza schiacciarli con le mani utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo; una volta chiusi i sacchetti, i guanti usati vanno gettati nei nuovi sacchetti preparati per la raccolta indifferenziata (due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro); smaltire i rifiuti ogni giorno come si farebbe con un sacchetto di indifferenziata; gli animali da compagnia non devono accedere nel locale in cui sono presenti i sacchetti di rifiuti.

Le indicazioni invece per coloro che non sono positivi o in quarantena sorvegliata, le disposizioni sono le seguenti:

continuare a fare normalmente la raccolta differenziata. Fazzoletti guanti e mascherine monouso vanno conferite nel contenitore INDIFFERENZIATO. Possibilmente utilizzare il contenitore che si usa abitualmente.

La raccolta rifiuti prosegue regolarmente grazie a mille uomini e donne di Amiat

Operano  quotidianamente per garantire un servizio essenziale  alla città

 In relazione a notizie non corrispondenti al vero, apparse su una testata giornalistica locale, si precisa che i servizi di raccolta rifiuti della città di Torino proseguono regolarmente per tutte le frazioni differenziate.

Nonostante le evidenti difficoltà del momento, le donne e gli uomini di Amiat stanno operando ogni giorno con professionalità, dedizione e grande senso di responsabilità, consci dell’importanza del proprio lavoro in un periodo di emergenza.

Oltre mille persone quotidianamente svolgono sul territorio i servizi di igiene ambientale (raccolta e spazzamento) collaborando anche al contenimento del contagio Covid-19 con servizi di igienizzazione aggiuntivi.

“In questi tempi difficili per tutti, il quotidiano impegno dei lavoratori Amiat è una garanzia di sicurezza e di qualità – afferma l’assessore all’Ambiente della Città di Torino, Alberto Unia -. A loro va la mia gratitudine e quella di tutta la comunità cittadina per il servizio offerto senza sosta e senza cedimento alcuno. Chiedo a tutti i cittadini di collaborare a questa importante opera ponendo attenzione nel corretto conferimento dei rifiuti ed avendo cura del suolo pubblico, del decoro e della sicurezza dei luoghi di raccolta

Rivalta più verde grazie a 25 nuovi alberi

Da oggi i giardini pubblici tra via Togliatti e via Moriondo sono un po’ più verdi

Nei giorni scorsi  sono state messe a dimora venticinque nuove piante, grazie alla collaborazione di Pasta & Company Group, realtà imprenditoriale da più di venticinque anni attiva sul territorio rivaltese.

La nuova piantumazione rientra tra le iniziative della campagna “Un Albero in più”, lanciata negli scorsi mesi dalla Comunità Laudato Sì e dal WWF Italia per invitare gli italiani a piantare 60 milioni di alberi, campagna alla quale la Città di Rivalta ha aderito con entusiasmo e partecipazione.

L’area scelta per l’intervento si estende su una superficie di 12.000 metri quadri e, pur essendo in parte già piantumata, risulta adatta alla messa a dimora di nuovi alberi proprio in virtù della sua considerevole estensione.

«Piantare alberi fa sempre bene, mettere a dimora nuove piante significa realizzare un’infrastruttura si salute pubblica» commenta il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero. «Oggi, grazie all’attenzione di un’azienda rivaltese, piantiamo 25 carpini nell’area verde di via Moriondo e siamo certi che questa sarà solo la prima testimonianza di attenzione delle nostre tante ditte verso il territorio».

Pasta & Company Group si è fatta carico degli oneri di piantumazione e si è resa disponibile a garantire il primo anno di manutenzione e attecchimento degli alberi. «Abbiamo deciso di essere ancora più attenti all’ambiente, restituendo all’ecosistema parte di quello che preleviamo per la produzione aziendale – spiega Carlo Nardo direttore e socio fondatore di Pasta & Company Group – e per questo motivo abbiamo lanciato il progetto “Alberi per la Vita”, il cui primo tassello è proprio la messa a dimora qui a Rivalta di 25 carpini nell’area verde comunale limitrofa alla nostra azienda» .

Non sarà questo l’unico intervento nell’area di via Togliatti. Saranno infatti presto individuate sempre nei giardini di via Toglietti altre zone da riservare per la messa a dimora di nuovi alberi, vista la volontà dell’azienda di voler procedere in futuro ad altre piantumazioni.

La Città continuerà a promuovere l’iniziativa “Un Albero in più”, rinnovando l’invito ai rivaltesi, alle associazioni e alle società private affinché realizzino progetti di forestazione urbana.

Non dimentichiamoci degli animali

In questi giorni siamo tutti più attenti alle misure di protezione personale: dal lavarsi spesso le mani, all’evitare luoghi affollati, allo stare a casa il più possibile e almeno un metro di distanza dalle persone. Il mio pensiero come sempre va anche agli animali

Penso a quando li costringiamo a stare in gabbie più piccole di un foglio A4, tutto il giorno sotto luci artificiali e a quando li costringiamo a stare in spazi così affollati da dover prevenire atti di cannibalismo, ad esempio tagliando loro il becco.
Se potessero parlare secondo voi cosa potrebbero dirci? Rispondete se volete a questa domanda sulla nostra pagina di Torino Animal Save.Io penso che ci farebbero sapere che sono stanchi di essere sporchi, di vivere in mezzo ai loro escrementi ed ammassati ad altri corpi. Le nostre norme di sicurezza per loro sono pura utopia, perché le leggi sul benessere animale guardano prima le tasche dei produttori e gli animali sono costretti a produrre più di quanto dovrebbero, arrivando alla loro morte stremati per questo motivo. Non scorderò mai le parole di un mio amico che è entrato in un allevamento a terra di galline ovaiole: “Io non so come facciano a respirare, io non riuscivo, non hanno aria”..
Noi potremmo mai vivere in quelle condizioni? Perché facciamo vivere così altri essere viventi?
In quelle condizioni tutti si ammalerebbero infatti gli animali vengono costantemente imbottiti di antibiotici. Questo tra l’altro ha ripercussioni anche su di noi, dato che si stanno formando batteri resistenti agli antibiotici mettendo così a rischio la loro efficacia. In Italia muoiono sempre più persone per la resistenza agli antibiotici. Vorrei potervi mostrare il mio mondo ideale dove gli animali non sono costretti a vivere così, penso che questo cambiamento migliorerebbe anche la nostra esistenza. In questi giorni che abbiamo più tempo per pensare, pensiamo a tutto ciò che potrebbe essere migliorato. Il rispetto verso tutte le vite potrebbe essere un punto d’inizio.
Sara Sciammaro
#torinoanimalsave

Interravano illecitamente rifiuti speciali: quattro denunciati

 Avevano affittato 10.000 metri quadri di terreno a Pralormo per sversare e interrare rifiuti pericolosi all’interno di un fosso appositamente scavato

Quattro persone, tre italiani e un egiziano, sono stati sorpresi dai carabinieri della stazione di Poirino mentre sotterravo nel terreno ferro plastica e altri materiali ferrosi proveniente da una ditta della provincia di Cuneo. Tra i denunciati anche il titolare della ditta. Sono stati denunciati per deposito incontrollato di rifiuti.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Torino e il nucleo NBC per escludere interramento di materiale radioattivo.   È stato svolto inoltre un accurato sopralluogo con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.

Il terreno è stato sequestrato così come 1 bilico cassonato, 1 macchina escavatrice e 1 macchina operatrice livellatrice utilizzati per il trasporto e l’interramento dei rifiuti.

 

(foto archivio)

Addio anche a Messer Tulipano

Alla luce delle ultime disposizioni contenute nel DPCM 9 marzo 2020 per contrastare il diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, comunichiamo che la manifestazione “Messer Tulipano” in programma dal 28 marzo al 1° maggio 2020 al Castello di Pralormo (TO) è stata annullata

Il rammarico è grande, ma la decisione – presa in accordo con l’Amministrazione comunale di Pralormo – è necessaria per tutelare gli ospiti visitatori, gli espositori, i volontari e gli abitanti di Pralormo, il nostro personale e quello del Comune.

Siamo consapevoli che “Messer Tulipano”, giunto alla XXI edizione, sarebbe stato anche quest’anno un importante volano per l’economia di Pralormo e del suo territorio, che nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento “Spiga Verde” che premia la tutela del paesaggio e la gestione sostenibile del patrimonio rurale.

Il parco del Castello sarà comunque inondato come sempre di 100.000 tulipani fioriti, peculiarità che gli ha permesso, in occasione del World Tulip Summit tenutosi a L’Aja in Olanda nell’ottobre 2019, di essere inserito nel Circuito Mondiale dei Giardini di Tulipani selezionati dalla World Tulip Society. Sarà possibile ammirare il percorso della fioritura sui nostri canali social, Facebook (Pagine ufficiali: Castello di Pralormo – Messer Tulipano) e Instagram (Pagine ufficiali: @castellodipralormo_official – @messertulipano_official) dove verranno pubblicate le immagini più suggestive del parco.

Gli affezionati visitatori di Messer Tulipano potranno godersi un assaggio di fioritura visitando i comuni di Alba, di Chieri o a Torino in piazza Emanuele Filiberto dove su iniziativa di Consolata Pralormo sono stati donati migliaia di tulipani che daranno mostra di sé dall’inizio della primavera e pennelleranno con i loro vivaci colori le aiuole cittadine.

Mellin regala tremila nuovi alberi ai bambini torinesi

Mellin regala alle famiglie di Torino 3mila alberi grazie all’iniziativa “Più alberi per più bambini”

Torino si arricchisce di nuove essenze, che saranno messe a dimora nel Parco Piemonte, grazie alla donazione dell’azienda specializzata per l’alimentazione infantile nell’ambito di Mosaico Verde, campagna nazionale promossa da AzzeroCO2.

Mellin ha lanciato una campagna a tutela dell’ambiente e delle famiglie con la consapevolezza che la natura ha un ruolo importante anche nella crescita sana dei bambini; ha scelto infatti di donare ogni anno un albero ogni 50 nuovi nati in Italia, in totale circa 9mila alberi che quest’anno andranno divisi tra tre aree urbane e extraurbane della penisola, tra cui Torino.
I tremila alberi vanno così ad aggiungersi ad altre recenti donazioni private, all’importante incremento alla forestazione urbana dato dai 20mila nuovi piantamenti effettuati nei grandi parchi periferici della città dai tecnici del Verde pubblico torinese e ai “piantamenti partecipati” da decine di volontari di “Mille alberi per Torino”. Un impegno corale di adattamento ai cambiamenti climatici che vede la Città di Torino tra i centri italiani più impegnati nel trovare soluzioni efficaci.
Più informazioni all’indirizzo https://piualberiperpiubambini.mellin.it/

(mm) Città di Torino

Giocare nel verde pubblico sarà più bello con Iren

La prima area ad avviare la riqualificazione sarà quella del Valentino, a seguire partiranno tutte le altre. Tutti gli interventi sono indirizzati ad aumentare l’accessibilità e la sicurezza delle attrezzature

UNDICI AREE GIOCO E FITNESS NEI PARCHI CITTADINI SARANNO RIQUALIFICATE 

Grazie al contributo di Iren, che ha sponsorizzato gli interventi, il Servizio Verde Pubblico della Città riqualificherà nei prossimi mesi 11 aree gioco e fitness in diversi parchi e giardini. È prevista la sostituzione di attrezzature obsolete o vandalizzate con nuovi attrezzi e giochi e la riparazione della pavimentazioni antitrauma. La prima area ad avviare la riqualificazione sarà quella del Valentino, a seguire partiranno tutte le altre. Tutti gli interventi sono indirizzati ad aumentare l’accessibilità e la sicurezza delle attrezzature.

In diverse aree gioco (Parco del Valentino, Giardino Fausto Coppi, Parco Colletta, Parco Crescenzio, Parco Caduti nei Lager Nazisti) verranno installati a titolo sperimentale in città dei giochi musicali, un’assoluta novità che, si confida, piacerà ai piccoli cittadini.

Questo l’elenco degli interventi:

  1. Parco del Valentino, area gioco e area fitness viale Ceppi, sostituzione giochi e riparazione pavimentazione
  2. Parco Cavalieri di Vittorio Veneto (piazza d’Armi), area gioco lato corso Monte Lungo/corso IV Novembre, sostituzione giochi obsoleti e riparazione pavimentazione
  3. Parco Ruffini, riqualificazione percorso ginnico
  4. Parco della Pellerina, riqualificazione percorso ginnico
  5. Parco della Tesoriera, area gioco, riparazione trenino e pavimentazione, aggiunta nuovo gioco
  6. Parco Vallette, area gioco, sostituzione giochi e pavimentazione
  7. Strada comunale del Villaretto, area gioco, sostituzione pavimentazione
  8. Parco Suor Michelotti, Giardino Fausto Coppi, sostituzione giochi e miglioramento pavimentazione
  9. Parco Colletta, area giochi via Carcano, sostituzione giochi e riparazione pavimentazione
  10. Parco Crescenzio, area giochi via Nievo, sostituzione giochi
  11. Parco Caduti nei Lager Nazisti, area giochi, sostituzione giochi e miglioramento pavimentazione.

Periodicamente, la Città di Torino ricerca sponsor per la valorizzazione, la manutenzione e la promozione delle sue aree verdi, giardini e parchi, comprese le aree gioco, gli spazi dedicati ai cani, ma anche la sistemazione di arredi, la cura di fontane e impianti di irrigazione, il potenziamento delle aree fiorite.

Attraverso un “Avviso di ricerca sponsor”, che prevede scadenze mensili per poter presentare una proposta, i soggetti interessati possono contribuire alla cura del verde e del paesaggio urbano.

 

(foto Mario Alesina)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Caccia: “Con la Regione si torna al Medioevo”

Riceviamo e pubblichiamo / “La Giunta Regionale del Piemonte si appresta a ripristinare  lo sterminio di ben 15 specie selvatiche.  Si prepara un colpo definitivo alla nostra martoriata fauna selvatica”

Lo stesso raggruppamento politico di centrodestra, guidato allora da Cota, che nel 2012 aveva abrogato la L.R. 70/96 al solo scopo di impedire il Referendum regionale contro la caccia si appresta ora ad introdurre nel nostro ordinamento una serie di modifiche legislative che, se accolte, ci porteranno indietro di trent’anni:

⦁ Incremento di 15 unità delle specie cacciabili
⦁ Azzeramento del legame cacciatore-territorio
⦁ Caccia di selezione agli ungulati anche in orario notturno
⦁ Agevolazione dell’arrivo in Piemonte di cacciatori foranei ora limitato tra il 5% e il 10%
⦁ Immissioni di animali d’allevamento “pronta caccia” tutto l’anno.
⦁ Cancellazione della norma che avrebbe consentito ai proprietari dei fondi di vietare la caccia sui propri terreni, divieto, quello dei proprietari, ritenuto peraltro legittimo dalla Corte Costituzionale, superando così quanto previsto dall’art. 842 C.C. .

In Prima Commissione Bilancio il disegno di legge n. 83 “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020”; è all’ordine del giorno da lunedì 2 marzo 2020.
In particolare, l’art. 16 del d.d.l. modifica, abrogandolo, Il comma 5 dell’articolo 2 della Legge Regionale n. 5/2018 e ripristina la possibilità di cacciare ben 15 specie, quasi tutte di uccelli: fischione, canapiglia, mestolone, codone, marzaiola, folaga, porciglione, frullino, pavoncella, combattente, moriglione, allodola, merlo, pernice bianca, lepre variabile.
L’iniziativa ci pare del tutto fuori luogo e priva di alcuna giustificazione. Si tratta infatti di uccelli di piccole dimensioni e con abitudini alimentari prevalentemente insettivore, utili quindi a tenere sotto controllo la proliferazione di specie dannose per le colture agricole (allodola, merlo). In altri casi le specie oggetto della proposta esibiscono carattere migratorio e sono comunque presenti nella nostra Regione con numeri estremamente ridotti. La pernice bianca è specie in sofferenza su tutto l’arco alpino, mentre non esistono dati sulla consistenza numerica della lepre variabile, che è comunque certamente molto ridotta. Numerose specie sono particolarmente tutelate a livello comunitario: pavoncella, combattente e moriglione sono classificate come Specie di Interesse Conservazionistico di livello 2 (specie la cui popolazione globale è concentrata in Europa, dove presenta uno stato di conservazione sfavorevole) mentre canapiglia, codone, marzaiola, mestolone, frullino, allodola risultano essere SPEC 3 ( specie la cui popolazione globale non è concentrata in Europa, ma che in Europa presenta uno stato di conservazione sfavorevole).
Teniamo inoltre a precisare che nessuna delle 15 specie è responsabile di danni all’agricoltura o ad altre attività antropiche degni di rilievo: il loro prelievo venatorio, quindi, assume unicamente finalità di tipo ludico e nessuna giustificazione di riequilibrio ambientale o faunistico può essere addotta in suo appoggio.

Le associazioni del Tavolo Animali & Ambiente chiedono al Consiglio regionale e alla Giunta regionale che le disposizioni sulla caccia siano stralciate dal DDL n. 83/2020.

 

Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Roberto Piana
LAC – Lega Abolizione Caccia