AMBIENTE- Pagina 103

Un aiuto allo sviluppo della montagna. In arrivo i fondi regionali

Quasi quattordici milioni di euro destinati alla montagna e 2,2 milioni per le foreste per il 2020: lo ha annunciato la Giunta in Terza commissione a Palazzo Lascaris  illustrando il Documento di economia e finanza regionale (Defr) e il Bilancio di previsione finanziario 2020-2022.

A breve dovrebbe essere approvato il regolamento di attuazione della legge regionale sulla montagna dello scorso mese di marzo, in maniera tale da poter gestire la distribuzione delle risorse.

L’intento è di migliorare la situazione nelle nostre montagne – ha sottolineato l’assessore alla Montagna Fabio Carosso – e c’è quindi grande attenzione per le Province montane. Il 43 per cento del territorio piemontese è montano, e coniuga le realtà che possono contare su un turismo d’eccellenza dedicato, come quello invernale, con quelle che puntano sul paesaggio per via dei parchi.

Le superfici che ospitano le foreste sono in crescita “e questo dato è positivo soprattutto per il miglioramento della qualità dell’aria: vanno però gestite con attenzione anche per evitare disastri in caso di maltempo”. L’esponente dell’esecutivo ha precisato che la cifra di 2,2 miliono euro non prevede i fondi strutturali, che sono invece gestiti dall’assessorato all’Agricoltura, sempre a favore delle foreste piemontesi.

Per quanto riguarda la tartuficoltura, vera e propria eccellenza regionale, sono infine stanziati 550 mila euro.

Sono intervenuti per chiarimenti esponenti di Luv e M5s.

Acna Cengio, Ravetti (Pd): “Condividere preoccupazione dei sindaci”

“E’ di grande importanza che venga ricostituita una Conferenza paritetica ligure-piemontese che riprenda a controllare e monitorare l’attività di bonifica”

“Al termine dell’audizione, da me richiesta in Commissione Ambiente, di una delegazione di sindaci dei Comuni della Valle Bormida, per un confronto e un aggiornamento sulle condizioni del Sito di Interesse Nazionale ex ACNA di Cengio, è stato discusso e approvato un ordine del giorno che impegna il Presidente Cirio e la Giunta regionale a farsi carico delle fortissime preoccupazioni espresse dai territori interessati dall’enorme danno ambientale, a pubblicare risultati e valutazioni conclusive degli aggiornamenti sulle indagini epidemiologiche e a valutare l’opportunità di estendere l’indagine a tutti i Comuni compresi nella Valle Bormida” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

“E’ di grande importanza – precisa Ravetti– che venga ricostituita una Conferenza paritetica ligure-piemontese che riprenda a controllare e monitorare l’attività di bonifica ed è fondamentale ottenere garanzie puntuali di presidio del Sito, sia tecniche che di impegno temporale. Inoltre, resta ancora aperta la questione del risarcimento per danni ambientali causati al territorio, quantificato in quasi 219 milioni di euro. L’azione giudiziaria contro Syndial/Eni era stata sospesa per verificare la possibilità di una transazione che ormai sarebbe prossima alla conclusione”.

Amiantifera di Balangero: “Il Governo blocca 14 milioni per la bonifica”

Il Piemonte, sottolinea l’assessore Marnati, non è una regione di serie B e anzi è quella che in Italia fa registrare il più alto numero di morti causati da mesoteliomi, i tumori associati all’inalazione di fibre di amianto. I numeri parlano di 1 morto alla settimana

MA IL PIEMONTE È FANALINO DI CODA ANCHE NELLA CLASSIFICA DELLE ASSEGNAZIONE DEI FONDI STATALI PER LE BONIFICHE DEGLI EDIFICI PUBBLICI: 1 MILIONE SU 358 ASSEGNATI

Alla Regione mancano 14 milioni di euro già stanziati dallo stato e mai arrivati, per proseguire le opere di bonifica dell’amiantifera di Balangero. Rischiano così di fermarsi i lavori di messa in sicurezza della cava, un tempo la più grande d’Europa.

A lanciare l’allarme è l’assessore regionale all’Ambiente, Marnati, dopo una ricognizione con gli uffici sullo stato di avanzamento delle bonifiche in Piemonte. Ma se a Balangero i lavori rischiano di fermarsi, è anche peggiore la situazione finanziaria prospettata dal piano nazionale di bonifica dall’amianto degli edifici pubblici pubblicato nei giorni scorsi dal governo, che registra il Piemonte fanalino di coda con 1,1 milioni assegnati su 358 milioni complessivi.

Il Piemonte, sottolinea l’assessore, non è una regione di serie B e anzi è quella che in Italia fa registrare il più alto numero di morti causati da mesoteliomi, i tumori associati all’inalazione di fibre di amianto. I numeri parlano di 1 morto alla settimana. È ormai chiara dunque l’intenzione da parte del governo Pd-Movimento 5 Stelle di abbandonare la Regione nella lotta contro l’amianto.

In Piemonte ci sono ben 5 siti contaminati classificati di interesse nazionale: Balangero, Cengio, Casale Monferrato, Serravalle, Pieve Vergonte e pertanto rimarca l’assessore appare insensata l’assegnazione di 1 solo milione per la bonifica dall’amianto, oltre ai 14 che non vengono assegnati dal 2015 nonostante le decine di sollecitazioni da parte degli uffici. Nonostante l’attuale governo abbia deciso di abbandonare totalmente il Piemonte, l’assessorato ha stanziato con fondi regionali 1,2 milioni per 3 anni.

L’assessore chiederà l’intervento di tutti i parlamentari piemontesi per chiedere al governo la revisione della ripartizione e l’immediata assegnazione dei 14 milioni su Balangero.

Polveri sottili in calo. Da venerdì via libera ai diesel euro 4

Scende la concentrazione di polveri sottili nell’aria di Torino,  grazie al forte vento dei giorni scorsi

Da venerdì 14 febbraio,  le auto diesel euro4 potranno tornare a viaggiare nel territorio comunale e negli undici comuni della cintura.

Restano valide  le misure permanenti:  le automobili, i veicoli del trasporto merci e i ciclomotori euro 0 non possono circolare nelle 24 ore 7 giorni su 7, per i motori diesel fino a euro1. Invece le auto e i veicoli per il trasporto merci diesel euro 2 ed euro 3 non possono circolare dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19.

Smog, semaforo arancione: mezzi fermi fino a euro 4

E’ di nuovo  livello arancione per le misure antismog

Sono quattro giorni che Arpa Piemonte registra nell’aria di Torino livelli di micropolveri oltre i limiti di attenzione.

Il Comune informa pertanto  che, da martedi 11 e fino a giovedì 13 febbraio, dalle ore 8 alle ore 19 non potranno circolare  auto e mezzi per il trasporto merci con alimentazione diesel e omologazione fino all’ euro 4 compreso. Restano in vigore anche  le limitazioni permanenti previste dall’ordinanza.

 

(foto Liguori)

Come educare gli studenti sui temi ambientali

L’Italia è al secondo posto per numero di cittadini altamente esposti agli agenti inquinanti: è quindi urgente sviluppare maggior consapevolezza sulle cause delle emissioni e adottare soluzioni strutturali per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, al fine di promuovere condizioni di salute ottimali per le nuove generazioni

Con questa consapevolezza, Liquigas, società leader in Italia nella distribuzione di GPL e GNL, ha deciso di rinnovare ed espandere “1, 2, 3… RESPIRA!”, il progetto di educazione ambientale dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e alle loro famiglie.

Per la seconda edizione, Liquigas ha rafforzato il proprio impegno rivolgendosi a tutto il territorio nazionale e a tutte le classi delle scuole medie, coinvolgendo fino ad ora oltre 40.000 studenti in più di 500 istituti in tutta Italia: sono 36 gli istituti coinvolti in Piemonte ad ora, di cui 17 solo nella provincia di Torino.

“Le giovani generazioni hanno scosso l’opinione pubblica sui temi della sostenibilità, chiedendo azioni strutturali per contenere gli effetti delle attività dell’uomo sull’ambiente. Come azienda che ha questa sensibilità nella propria visione, abbiamo sentito l’urgenza di fornire uno strumento educativo che potesse accompagnare non solo gli studenti, ma anche gli insegnanti e le famiglie alla scoperta delle cause dell’inquinamento dell’aria e delle soluzioni per contrastarlo” sottolinea Andrea Arzà, Amministratore Delegato di Liquigas“Si tratta di un impegno che sentiamo molto vicino ai nostri valori e alla nostra mission: garantire fonti di approvvigionamento energetico pulite alle aree non metanizzate del Paese”.

Il Comune rimette a nuovo 500 panchine

Nei prossimi mesi verrà data, dal servizio Verde pubblico del Comune, particolare attenzione agli arredi nei giardini e parchi pubblici: è iniziato in questi giorni un diffuso intervento di riparazione e sostituzione di panchine nelle aree verdi della città che si protrarrà fino a maggio

Il lavoro dei tecnici si concentrerà sulle situazioni più problematiche: dalla semplice sostituzione di assi danneggiate, nel modello più diffuso a tre assi, fino alla modifica del modello di panchina, ove necessario.

I primi interventi si sono realizzati nel Parco del Valentino e nel parco Sempione ovest. Ma anche diverse panchine nel Parco della Pellerina, nelle aree verdi dei corsi Mediterraneo e Castelfidardo, nel Parco di Vittorio, nel Parco Italia 61, nel Parco Millefonti e in piazza Mattirolo saranno oggetto di cura e ripristino. Gli ulteriori spazi verdi interessati saranno indicati nel sito www.comune.torino.it/verdepubblico.

“I piccoli interventi diffusi come questo – spiega l’assessore all’Ambiente della Città di Torino, Alberto Unia – contribuiscono a far percepire l’attenzione costante della città per il suo territorio e per il suo verde. Ringrazio fin d’ora i tecnici dell’Area Verde per l’impegno profuso, pur tra mille difficoltà”.

Per ulteriori informazioni: www.comune.torino.it/verdepubblico

(mm dall’ufficio stampa di Palazzo Civico)

Petizione per la food bag in tutti i ristoranti

Il Festival del Giornalismo Alimentare lancia una petizione su Change.org per rendere obbligatoria la food bag nei ristoranti

Ma perché un festival giornalistico promuove una campagna per rendere obbligatoria una scatola per portare a casa gli avanzi di cibo pagati?

Perché in Italia meno del 20% dei frequentatori dei ristoranti, delle fiere e delle mense richiede un contenitore per portare a casa gli avanzi di cibo che ha pagato, che, così, vanno sprecati. E perché molte ricerche di mercato dicono che i consumi di cibo fuori casa aumenteranno nel prossimo decennio.

In Francia da 4 anni è in vigore una legge che obbliga i ristoranti a consegnare il cibo avanzato dai clienti se questi lo richiedono. In Italia noi ci vergogniamo a chiederlo e il ristoratore non ce lo propone: così buttiamo via soldi e alimentiamo la piaga degli sprechi alimentari.

La petizione vuole spingere una vera proposta di legge del Parlamento per introdurre in tutta la ristorazione l’obbligo di consegnare al cliente una food bag con materiali adeguati al contatto con gli alimenti e al trasporto che mostri, stampato, un decalogo per la corretta conservazione del cibo. Il decalogo è un forte richiamo all’educazione antispreco e all’educazione alla sicurezza alimentare

L’oggetto fisico food bag – nella foto allegata quella che sarà distribuita a tutti i partecipanti al Festival del Giornalismo Alimentare, il 20 – 21 – 22 febbraio al Centro Congressi Lingotto di Torino – rappresenta di per sé un formidabile strumento di comunicazione di una buona pratica: quella di mettere da parte per un altro pranzo il cibo avanzato nel piatto. Ma anche perché la scatola della food bag si presta ad essere veicolo di informazione, in particolare per la corretta conservazione dei cibi (in questo caso dei cibi avanzati).

L’hashtag è #foodbagobbligatoria. Si può aderire su change.org/foodbag
Per iscriversi al Festival: www.festivalgiornalismoalimentare.it

Parchi da Amare, il salone del turismo green

E’ ospite della Regione Abruzzo alla Bit di Milano, Fieramilanocity, 9-11 febbraio

 

Parchi da Amare è il salone del turismo green, etico e sostenibile che si svolgerà presso il Palacongressi d’Abruzzo Pala Dean Martin di Montesilvano (PE) dal 23 al 25 ottobre. In occasione della Borsa internazionale del turismo di Milano del 9-11 febbraio Parchi da Amare sarà ospite dello stand della Regione Abruzzo a dimostrazione della sempre più stretta collaborazione tra le istituzioni locali e gli organizzatori dell’evento.

Fulvio Avataneo, Presidente dell’Associazione Italiana Agenti di Viaggio che è tra i partner di Parchi da Amare, dichiara: “Ringrazio la Regione Abruzzo che ci ha accolto con disponibilità ed entusiasmo all’interno del suo spazio espositivo alla Bit e che si è proposta di ospitare Parchi da Amare non solo nel 2020, ma anche nei prossimi due anni. Per chi come noi si occupa di turismo e vede in quello ambientale uno degli snodi per il futuro del comparto, la collaborazione diretta della regione più verde d’Europa è il segnale che stiamo andando nella giusta direzione e che solo facendo rete, anche grazie ad esperienze come Parchi da Amare, si potranno ottenere risultati apprezzabili in termini di valorizzazione dei territori passando attraverso un corretto approccio turistico all’ambiente”.

L’importanza del turismo naturalistico è tale da rappresentare oggi uno dei principali fattori di scelta del nostro Paese come meta a livello mondiale. Forti di questa consapevolezza, gli organizzatori di Parchi da Amare intendono sostenere e agevolare l’importante domanda del mercato turistico facendo incontrare le aree protette italiane – e le realtà economiche di questi territori – con i più qualificati operatori turistici. L’obiettivo è offrire una vetrina alle Regioni e promuovere, a livello nazionale e internazionale, i parchi e le aree protette di loro competenza così da facilitare i tour operator nella selezione di partner capaci di offrire servizi e prodotti in linea con le aspettative dei viaggiatori. L’Abruzzo ospita numerose aree protette e riserve naturali, oltre a 3 parchi nazionali: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La regione è dunque la location ideale per ospitare un evento come Parchi da Amare che ha come mission la condivisione e la diffusione dei valori ambientali, la promozione di un turismo slow e consapevole, il rispetto per la natura nelle sue diverse forme e la valorizzazione di quanto ad essa collegato.

La manifestazionead ingresso libero, sarà destinata non solo ai Tour Operator italiani ed esteri, agli operatori economici green e alle associazioni ambientaliste, ma anche alle famiglie e a chi ama la natura, lo sport e le attività esperienziali en plein air.  I partner di Parchi da Amare attualmente confermati sono: AIAV, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del MareRegione AbruzzoRete WEECUncemAnciAigae. È stata inoltre richiesta la collaborazione a Legambiente e Federparchi.

A Chieri spariscono le bottiglie usa e getta

Negli edifici comunali si regista in media un calo dell’82% “Risultato reso possibile anche grazie al gruppo #dontplasticbefantasic

IL SINDACO  SICCHIERO: “A CHIERI UNA NETTA RIDUZIONE”

In cinque mesi negli edifici comunali della Città di Chieri si è registrata una significativa riduzione del consumo delle bottigliette di plastica usa e getta, a seguito dell’installazione di quattro erogatori d’acqua. Dalle statistiche comparative dei consumi d’acqua pre e post installazione degli erogatori, risulta che nel periodo compreso tra il 4 settembre 2019 ed il 31 gennaio 2020, nella Biblioteca Civica si è registrata una riduzione del -89,46% delle bottigliette d’acqua rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; in Sala Consiliare del -87,16%; allo Sportello Unico del Comune -81,31%, infine al Comando dei Vigili la riduzione è stata del -71,14%. “Siamo molto soddisfatti, si tratta di numeri significativi che dimostrano che abbiamo ottenuto quello che ci eravamo ripromessi – commenta il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO – il primo atto assunto dalla nostra Giunta è stato la delibera che decreta l’Emergenza Climatica. Non un provvedimento meramente simbolico, di bandiera, infatti abbiamo stimolato delle ‘buone pratiche’ capaci di incidere sulle abitudini e i comportamenti dei consumatori, favorendo quel cambio di cultura e di mentalità indispensabile per un’economia e una società ecologicamente sostenibili”. Tra le iniziative assunte dall’amministrazione comunale volte alla riduzione del consumo della plastica, ricordiamo anche la conversione di tutti i distributori automatici di bevande presenti negli edifici comunali, eliminando bicchieri e bastoncini di plastica sostituiti con equivalenti compostabili. “Per disincentivare l’uso delle bottigliette PET usa e getta, non solo abbiamo installato quattro erogatori d’acqua ma, accogliendo la proposta del gruppo spontaneo di giovani #dontplasticbefantasic, abbiamo aumentato il costo delle bottigliette dei distributori, portandole ad 1 euro. In questo modo è stato possibile favorire un calo del consumo delle bottigliette che nella media si aggira intorno al -82%”. Si ricorda che a novembre il Comune di Chieri ha adottato il logo, “Chieri Green City”, che contrassegna tutte le iniziative a difesa dell’ambiente.