ALLARME CRIMINALITA' / I CITTADINI CHIEDONO MISURE PER GARANTIRE MAGGIORE SICUREZZA

Controllo del vicinato a Monteu da Po

vicinato iarIl sindaco Laura Gastaldo prosegue per arrivare all’attivazione a trecentosessanta gradi del controllo del vicinato a Monteu da Po. Dopo l’incontro del mese scorso e la delibera sindacale con il quale ha precisato che il Comune condivide le linee generali del progetto, si è svolta la settimana scorsa una riunione in sala consigliare. Adesso il primo cittadino, d’intesa con l’Associazione Controllo del Vicinato, ha convocato un altro incontro – questa volta nel Teatro Comunale – per domenica 13 novembre, alle ore 16. “In quell’occasione – spiega Laura Gastaldo – tireremo definitamente le fila per arrivare alla costituzione del gruppo dei cittadini che seguiranno il progetto d’intesa con il Comune”.

Massimo Iaretti

 

Controllo del Vicinato a Monteu da Po

vicinato iarProsegue il progetto del Controllo del Vicinato a Monteu da Po. Dopo la riunione che si era svolta qualche settimana fa in Teatro, nella quale il responsabile e vice responsabile della Sezione Piemonte dell’omonima Associazione, Massimo Iaretti e Ferdinando Raffero, avevano illustrato l’iniziativa nelle linee generali, il sindaco Laura Gastaldo per stringere i tempi ed entrare nella fase operativa, ha tenuto un incontro nella sala consiliare del Comune venerdì sera. “Si è trattato di un primo approccio con la popolazione, soprattutto gli anziani – spiega – per affrontare tematiche organizzative a livello di paese”. Ora, dopo questa “tappa” ne è prevista un’altra, domenica 13 novembre, al pomeriggio, nuovamente nella sede del Teatro Comunale. Nell’occasione sono stati invitati i responsabili della sezione Piemonte dell’Associazione Controllo del Vicinato.

I.M.

 

Delitto del pusher, tre fermi. E resta in cella il “mozzaorecchie” del tram 4

Il nostro giornale ha sollevato pochi giorni fa un altro fenomeno preoccupante: quello del degrado della Crocetta.  In particolare in Piazza D’Armi  ci si imbatte  in malviventi che si nascondono tra i rami degli alberi. E le colonnine SOS sono ancora fuori uso. In compenso calano le rapine in banca in tutto il Piemonte

 

POLIZIA CROCETTALa notizia buona (fonte Abi) è che sono in calo le rapine in banca nel territorio regionale. Sei, infatti,  i colpi messi a segno in Piemonte rispetto ai 30 dello stesso periodo nel  2013. La diminuzione è dell’80%. Quella cattiva, più che una notizia è lo stato dell’arte riguardo agli episodi di criminalità grande e piccola che vedono Torino protagonista. E’ di ieri l’annuncio da parte della polizia che sono stati fermati tre uomini  per l’assassinio dello spacciatore gabonese Moussa Seck, il ventiquatrenne ammazzato a sangue freddo la scorsa settimana a San Salvario, in via Ormea, nel pieno della movida del sabato. L’omicidio, fortunatamente, era stato ripreso da una telecamera  che ha consentito di svolgere indagini approfondite.

 

Altro episodio sconcertante (si veda la nostra rubrica Brevi di cronaca), quello che ha coinvolto il malcapitato controllore della linea 4 del tram, al quale è stato staccato a morsi un orecchio da un ventenne violento che non aveva pagato il biglietto. Anche in questo caso il colpevole è in cella. Il nostro giornale ha sollevato pochi giorni fa un altro fenomeno preoccupante: quello del degrado della zona “chic” di Torino, la Crocetta.  In particolare, ai confini con il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto, meglio noto come Piazza D’Armi, e come segnalato più volte dagli abitanti del quartiere anche ai vari corpi delle forze dell’ordine , ci si imbatte  in malviventi che si nascondono tra i  rami degli alberi.  Da segnalare poi che le colonnine SOS installate nel parco dello Stadio Olimpico (foto scattata questa mattina) sono sempre fuori uso.colonninacarabinieri

 

Ecco cosa avevamo scritto nel nostro articolo: “Ci sono diverse testimonianze di cittadini che sono stati letteralmente terrorizzati da ubriaconi, tossici e spacciatori che hanno tentato di adescare minorenni all’uscita delle scuole presenti nei paraggi . E non si contano più nemmeno le lamentele degli automobilisti che in coda ai semafori dell’incrocio di Corso Montelungo vengono richiamati attraverso colpi sul finestrino dell’ auto da uomini scalzi, sporchi, coperti solo da un cappotto malandato che lascia intravedere le nudità, che lasciano i loro escrementi nei prati intorno alle case, sotto gli occhi allibiti dei residenti, e che alla fine del “turno di lavoro” estraggono abiti puliti da zaini nascosti tra gli alberi per far ritorno alla loro dimora.  Molte volte le vittime dell’insistenza cedono a  richieste di danaro da parte di questi soggetti”.

 

Non per fare gli allarmisti a tutti i costi, ma situazioni simili non sono tollerabili e sono senza dubbio preoccupanti. Rinnoviamo  quindi un appello alle istituzioni, affinché cerchino un approccio serio e concreto al problema.

 

(Foto: il Torinese)