Rubrica settimanale delle novità in libreria
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Takis Würger “Stella” -Feltrinelli- euro 16,00
E’ il secondo romanzo (il primo tradotto in italiano) del 34enne scrittore tedesco Takis Würger, che è anche giornalista d’inchiesta per “Der Spiegel” ed ha lavorato come fotoreporter in zone calde come Afghanistan, Libia, e in tutto il Medioriente.Ha dedicato “Stella” al suo bisnonno ucciso nelle camere a gas nel 1941 nel corso dell’Action T4; nome postbellico con cui fu chiamato l’assassinio di massa attraverso eutanasia involontaria nell’ambito del programma nazista di “igiene razziale”, che uccise tra le 60.000 e 100.000 persone affette da malattie genetiche o handicap mentali.Il libro si ispira ad una storia vera nella Berlino del 1942, con tutta la spietatezza delle SS che davano la caccia agli ebrei, stanandoli da quartieri, case e nascondigli per mandarli a morire; convinti che fossero la causa di tutti i mali e quindi da distruggere senza un briciolo di pietà.Ma e’ anche una storia d’amore, misteri e segreti indicibili sullo sfondo di una delle pagine di storia più aberranti. E’ un romanzo e come tale scorre appassionando, ma dietro c’è tutto un lavoro di ricerca attraverso gli atti giudiziari e le dichiarazioni rilasciate in un tribunale militare sovietico. E il passo romanzesco è intercalato da quello dell’inchiesta attraverso brevi stralci della documentazione giudiziaria: testimonianze che strappano l’anima perché sono il crudo resoconto di vite -con nomi, cognomi, luoghi e date- deportate ed annientate. Voce narrante è quella del giovane artista svizzero Friedrich, cicatrici nell’anima e sul volto, che si reca a Berlino per frequentare musei e una scuola di disegno. E’ li che incontra l’enigmatica modella Kristin che gli sorride, posa con indifferenza e poi esce nuda dalla stanza. E’ l’inizio di un’ossessione e di un amore che si rivelerà impossibile. Teatro della storia è una Berlino in cui, mentre gli ebrei scompaiono nell’indifferenza generale, i pezzi grossi delle SS, fanatici della “soluzione finale” vivono notti folli nei locali notturni dove bevono, ridono, ballano e circuiscono donne. Che ruolo ha Kristin in tutto questo? Intanto scoprirete che il suo vero nome è un altro, poi che non è chi dice di essere e …..
Eve Babitz “Sex & rage” – Bompiani – euro 17,00
Eve Babitz è nata a Hollywood nel 1943, figlia di un violoncellista è cresciuta nella Los Angeles del cinema, tra artisti e rockstar. E’ stata una modella, catapultata nella fama nel 1963 per la foto di Julian Wasser che la ritrasse nuda mentre giocava a scacchi con Duchamp. Ma è stata anche l’autrice di alcune delle cover di album che hanno segnato la storia del rock e di romanzi-memoir (come “Slow days, fast company” pubblicato da Bompiani nel 2017) in cui racconta il dorato e sofisticato mondo artistico di quegli anni nella Mecca del cinema.C’è una buona dose di autobiografia anche nella protagonista di “Sex & rage” che, negli anni 60 a West Hollywood, vive il turbine di giornate e notti tra surf e spiagge assolate, ma anche alcool, party e droghe. Sottotitolo è “Consigli a giovani donne che hanno voglia di divertirsi”, però qui la fanciulla in questione si chiama Jacaranda e non sembra poi tanto felice. Anche lei figlia di un musicista che lavorava per il cinema, cresce a Santa Monica praticamente con i piedi sempre nell’acqua.Fin da piccola è stata una regina del surf, con l’oceano ha un rapporto unico “….credeva che fosse un gigantesco Dio che la cullava….e che poteva generare onde perfette”. Dapprima una vita facile sovvenzionata dagli introiti paterni della Twentieth Century Fox, sport in grandi dosi, poi si mantiene dipingendo tavole da surf… e nel frattempo legge Proust. Una svolta è il suo ingresso nella “chiatta” come lei definisce l’isola di ricchezza e stile di vita di persone bellissime, che si circondano di lusso e vacuità, dedite solo al divertimento con tanto tempo da sprecare tra feste, sesso, acidi, cocaina ed alto tasso alcolico. Però Jacaranda cresce ed ha la fortuna di incontrare sulla sua strada una bravissima agente letteraria newyorkese, Janet Wilson, che l’aiuta a pubblicare le pagine che da tempo ha chiuse nel cassetto. E’ volando nella Grande Mela, dove la gente corre frenetica per mantenersi e i ritmi sono completamente diversi da quelli della west coast, che Jacaranda supera la paura iniziale e finisce per addentrarsi nel mondo dell’editoria, scoprendo di poter avere successo come scrittrice e dare una svolta al suo vagabondare nella vita.
A. Paris “Non dimenticare” – Editrice Nord- euro 18,00
L’autrice è inglese, ha vissuto in Francia e lavorato in una banca d’investimento, poi il rientro in Inghilterra dove oggi vive con il marito e le 5 figlie. Ad un certo punto ha fatto una sterzata e deciso di mettersi a scrivere. E bene che ha fatto perché i suoi romanzi sono al top delle classifiche britanniche, tradotti in ben 37 paesi. Dopo i successi dei precedenti “ La coppia perfetta” e “ La moglie imperfetta”, ora fa di nuovo centro con la suspence di “Non dimenticare” (editrice Nord). 364 pagine che partono dalla sparizione di Layla durante un viaggio in Francia, in una stazione di servizio, dopo un diverbio con il suo fidanzato Finn che ha perso inaspettatamente la calma. Di lei non si è più trovata traccia e i primi sospetti, poi accantonati, sono ricaduti su di lui. 12 anni dopo il mistero resta, ma intanto Finn è diventato un maturo uomo di successo, si è trasferito e rifatto una vita affettiva con la sorella di Layla, Ellen. La loro esistenza insieme scorre piacevolmente tranquilla, Ellen è una donna che ha saputo dare stabilità a Finn e stanno per sposarsi. Ed ecco che nel loro tranquillo menage quotidiano irrompe un inquietante dubbio. Un vecchio vicino di casa ai tempi di Layla avvista una donna che potrebbe essere lei, mentre iniziano a fare la loro comparsa misteriosa le bambole più piccole di un set di matriosche a cui è legato un ricordo d’infanzia delle due sorelle. E a Finn arrivano email che scatenano un dubbio: e se Layla fosse viva ed ora ritornasse perché vuole riprenderselo? E’ l’inizio di un percorso ad ostacoli, tra detto e non detto, sospetti, omissioni, segreti, bugie e avvistamenti. Preparatevi a una lettura avvincente perché la Paris è davvero una maestra nel tenere i lettori col fiato sospeso fino alla fine….inimmaginabile.
L’isola del libro
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Takis Würger “Stella” -Feltrinelli- euro 16,00
E’ il secondo romanzo (il primo tradotto in italiano) del 34enne scrittore tedesco Takis Würger, che è anche giornalista d’inchiesta per “Der Spiegel” ed ha lavorato come fotoreporter in zone calde come Afghanistan, Libia, e in tutto il Medioriente.Ha dedicato “Stella” al suo bisnonno ucciso nelle camere a gas nel 1941 nel corso dell’Action T4; nome postbellico con cui fu chiamato l’assassinio di massa attraverso eutanasia involontaria nell’ambito del programma nazista di “igiene razziale”, che uccise tra le 60.000 e 100.000 persone affette da malattie genetiche o handicap mentali.Il libro si ispira ad una storia vera nella Berlino del 1942, con tutta la spietatezza delle SS che davano la caccia agli ebrei, stanandoli da quartieri, case e nascondigli per mandarli a morire; convinti che fossero la causa di tutti i mali e quindi da distruggere senza un briciolo di pietà.Ma e’ anche una storia d’amore, misteri e segreti indicibili sullo sfondo di una delle pagine di storia più aberranti. E’ un romanzo e come tale scorre appassionando, ma dietro c’è tutto un lavoro di ricerca attraverso gli atti giudiziari e le dichiarazioni rilasciate in un tribunale militare sovietico. E il passo romanzesco è intercalato da quello dell’inchiesta attraverso brevi stralci della documentazione giudiziaria: testimonianze che strappano l’anima perché sono il crudo resoconto di vite -con nomi, cognomi, luoghi e date- deportate ed annientate. Voce narrante è quella del giovane artista svizzero Friedrich, cicatrici nell’anima e sul volto, che si reca a Berlino per frequentare musei e una scuola di disegno. E’ li che incontra l’enigmatica modella Kristin che gli sorride, posa con indifferenza e poi esce nuda dalla stanza. E’ l’inizio di un’ossessione e di un amore che si rivelerà impossibile. Teatro della storia è una Berlino in cui, mentre gli ebrei scompaiono nell’indifferenza generale, i pezzi grossi delle SS, fanatici della “soluzione finale” vivono notti folli nei locali notturni dove bevono, ridono, ballano e circuiscono donne. Che ruolo ha Kristin in tutto questo? Intanto scoprirete che il suo vero nome è un altro, poi che non è chi dice di essere e …..
Eve Babitz “Sex & rage” – Bompiani – euro 17,00
Eve Babitz è nata a Hollywood nel 1943, figlia di un violoncellista è cresciuta nella Los Angeles del cinema, tra artisti e rockstar. E’ stata una modella, catapultata nella fama nel 1963 per la foto di Julian Wasser che la ritrasse nuda mentre giocava a scacchi con Duchamp. Ma è stata anche l’autrice di alcune delle cover di album che hanno segnato la storia del rock e di romanzi-memoir (come “Slow days, fast company” pubblicato da Bompiani nel 2017) in cui racconta il dorato e sofisticato mondo artistico di quegli anni nella Mecca del cinema.C’è una buona dose di autobiografia anche nella protagonista di “Sex & rage” che, negli anni 60 a West Hollywood, vive il turbine di giornate e notti tra surf e spiagge assolate, ma anche alcool, party e droghe. Sottotitolo è “Consigli a giovani donne che hanno voglia di divertirsi”, però qui la fanciulla in questione si chiama Jacaranda e non sembra poi tanto felice. Anche lei figlia di un musicista che lavorava per il cinema, cresce a Santa Monica praticamente con i piedi sempre nell’acqua.Fin da piccola è stata una regina del surf, con l’oceano ha un rapporto unico “….credeva che fosse un gigantesco Dio che la cullava….e che poteva generare onde perfette”. Dapprima una vita facile sovvenzionata dagli introiti paterni della Twentieth Century Fox, sport in grandi dosi, poi si mantiene dipingendo tavole da surf… e nel frattempo legge Proust. Una svolta è il suo ingresso nella “chiatta” come lei definisce l’isola di ricchezza e stile di vita di persone bellissime, che si circondano di lusso e vacuità, dedite solo al divertimento con tanto tempo da sprecare tra feste, sesso, acidi, cocaina ed alto tasso alcolico. Però Jacaranda cresce ed ha la fortuna di incontrare sulla sua strada una bravissima agente letteraria newyorkese, Janet Wilson, che l’aiuta a pubblicare le pagine che da tempo ha chiuse nel cassetto. E’ volando nella Grande Mela, dove la gente corre frenetica per mantenersi e i ritmi sono completamente diversi da quelli della west coast, che Jacaranda supera la paura iniziale e finisce per addentrarsi nel mondo dell’editoria, scoprendo di poter avere successo come scrittrice e dare una svolta al suo vagabondare nella vita.
A. Paris “Non dimenticare” – Editrice Nord- euro 18,00
L’autrice è inglese, ha vissuto in Francia e lavorato in una banca d’investimento, poi il rientro in Inghilterra dove oggi vive con il marito e le 5 figlie. Ad un certo punto ha fatto una sterzata e deciso di mettersi a scrivere. E bene che ha fatto perché i suoi romanzi sono al top delle classifiche britanniche, tradotti in ben 37 paesi. Dopo i successi dei precedenti “ La coppia perfetta” e “ La moglie imperfetta”, ora fa di nuovo centro con la suspence di “Non dimenticare” (editrice Nord). 364 pagine che partono dalla sparizione di Layla durante un viaggio in Francia, in una stazione di servizio, dopo un diverbio con il suo fidanzato Finn che ha perso inaspettatamente la calma. Di lei non si è più trovata traccia e i primi sospetti, poi accantonati, sono ricaduti su di lui. 12 anni dopo il mistero resta, ma intanto Finn è diventato un maturo uomo di successo, si è trasferito e rifatto una vita affettiva con la sorella di Layla, Ellen. La loro esistenza insieme scorre piacevolmente tranquilla, Ellen è una donna che ha saputo dare stabilità a Finn e stanno per sposarsi. Ed ecco che nel loro tranquillo menage quotidiano irrompe un inquietante dubbio. Un vecchio vicino di casa ai tempi di Layla avvista una donna che potrebbe essere lei, mentre iniziano a fare la loro comparsa misteriosa le bambole più piccole di un set di matriosche a cui è legato un ricordo d’infanzia delle due sorelle. E a Finn arrivano email che scatenano un dubbio: e se Layla fosse viva ed ora ritornasse perché vuole riprenderselo? E’ l’inizio di un percorso ad ostacoli, tra detto e non detto, sospetti, omissioni, segreti, bugie e avvistamenti. Preparatevi a una lettura avvincente perché la Paris è davvero una maestra nel tenere i lettori col fiato sospeso fino alla fine….inimmaginabile.
L'isola del libro
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Mary S. Lovell “Le sorelle Mitford” –Neri Pozza- euro 25,00
Come recita il sottotitolo, questa è la biografia di una famiglia straordinaria, quella delle Mitford che la stampa britannica definì “le sorelle più affascinati del XX secolo”. Sono Nancy, Pam, Diana, Unity, Jessica (Decca) e Deborah (Debo) nate in successione tra il 1904 e il 1920, da David e Sidney Freeman-Mitford, baroni Redesdale. Una partenza privilegiata, anche se di nobiltà minore, tra debutti in società e lustrini… poi sei traiettorie di vita diverse, con rapporti non sempre facili, intrisi di affetto e passioni, ma anche rancori, incomprensioni ed estremismi politici opposti. La corposa biografia della Lovell racconta le loro storie e vi trasporta in un mondo che non c’è più, ma che conserva intatta la magia di luci ed ombre sullo sfondo delle vicende storiche. Le sorelle Mitford hanno -chi più, chi meno- incarnato lo stile di vita dell’elitè tra le due guerre. Erano tutte bellissime, affascinanti, con personalità molto diverse tra loro. Ambivano a studi universitari (che invece furono possibili solo per Tom, l’unico maschio della nidiata) ma all’epoca le femmine venivano istruite da precettori in casa e questo fu uno dei motivi di attrito con la madre. Seppero distinguersi comunque. Nancy, la maggiore, diventerà una scrittrice di successo, mentre la sua vita privata sarà segnata dall’amore infelice per il braccio destro di De Gaulle, Gaston Palewsky. L’altra autrice di famiglia sarà Jessica, la ribelle che, con il cugino Esmond Romilly, prima scappa in Spagna per partecipare alla Guerra civile e poi diventa sostenitrice del partito comunista americano e dei diritti civili, coerente fino alla fine. La secondogenita Pam è la sorella più appartata e bucolica, amante della campagna, del giardinaggio e dell’allevamento degli animali. Poi c’è Diana, bella da mozzare il fiato, a 22 anni sposa l’erede della fortuna Guinness, matrimonio da favola finito sui rotocalchi. Salvo poi innamorarsi perdutamente del fondatore del fascismo inglese, Sir Osvald Mosley, per lui manda all’aria tutto incorrendo nell’ostracismo sociale. Altra grave pecca della sua vita essere una sostenitrice di Hitler. Passione che condivise con l’altra sorella Unity, che a Berlino farà di tutto per incontrare il Furher, finirà nella sua cerchia esclusiva e per molti sarà “la fidanzatina di Hitler”. Vero o no cercherà di suicidarsi per lui. Ed infine Debo che, nonostante gli scandali delle sorelle, riesce a sposare Lord Andrew Cavendish, diventando proprietaria di una splendida dimora storica che saprà sfruttare al meglio come residenza di lusso. Ecco… il libro ripercorre le loro vite e quelle dei genitori (che finiscono per separarsi ufficiosamente a causa di divergenze politiche) e i loro rapporti spesso travagliati, regalandoci uno splendido ed ampio affresco dell’epoca tra le due guerre ed oltre.
Ed ora qualche consiglio sui loro libri da leggere.
Nancy Mitford “Inseguendo l’amore” – Giunti- euro 9,50
E’ il primo romanzo scritto dalla primogenita Mitford, in gran parte autobiografico. Rivela vizi e virtù della nobiltà britannica della prima metà del 900, attraverso le vicende della famiglia protagonista, i Radlett, signori di campagna. Al centro delle vicende i ricordi della nipote Fanny che trascorre parte di infanzia e adolescenza presso di loro, affascinata dalla cugina Linda, bella e frivola. Sullo sfondo, la seconda guerra mondiale con il suo bagaglio di dolore e morte. I personaggi del libro sono tratti dalla vita reale e facilmente riconoscibili tra i vari parenti dell’autrice, nonostante i nomi diversi. Invece le eroine sono un miscuglio tra le caratteristiche di Nancy e delle sue sorelle.
Nancy Mitford “L’amore in un clima freddo” –Adelphi- euro 18,00
Dopo 5 anni trascorsi in India come Vicere, il conte Montdore torna in Inghilterra con la famiglia. Sono ricchissimi, aristocraticissimi e decisamente vuoti. Con dosi massicce di ironia e humor tipicamente britannico, la Mitford delinea il rutilante e fatuo mondo dell’alta società tra le due guerre. Qui protagonista è Polly Montdore, giovane bellissima rampolla debuttante, reginetta dei tanti balli di stagione con cui le fanciulle dell’epoca facevano il loro fastoso ingresso in società. La voce narrante è quella della sua amica Fanny che rivela scandali, capricci, nefandezze e glamour dell’epoca.
Nancy Mitford “Non dirlo ad Alfred” –Adelphi- euro 18,00
Ritroviamo Fanny, narratrice di “L’amore in un clima freddo”, che racconta ancora mondanità, glamour e ironia. Fanny ha sposato Alfred che, dal mondo accademico e a tratti barboso di Oxford, viene catapultato come ambasciatore britannico a Parigi. Ed ecco la protagonista nel ruolo di ambasciatrice, piedistallo che le permette di osservare e svelare i tratti divertenti ma anche formali dell’entourage diplomatico europeo negli anni 50. A sparigliare un po’ le carte ci si mettono i 4 giovani figli della coppia e le loro ribellioni, e Northey, l’affascinante segretaria di Fanny alle prese con il bel mondo della capitale francese.
Jessica Mitford “Figlie e ribelli” – BUR contemporanea – euro 11,00
Jessica era la pasionaria di sinistra della famiglia Mitford. Giornalista e scrittrice, dopo la Spagna, approda in America dove diventa famosa per le sue lotte per i diritti civili e per il libro-inchiesta “Il sistema di morte americano” (pubblicato nel 1963) in cui denuncia come le imprese di pompe funebri lucrino sul dolore di chi sopravvive ad un lutto. In “Figlie e ribelli” invece racconta le vicende della sua strampalata famiglia Redensdale, aristocratici inglesi stravaganti, a partire dai genitori alquanto eccentrici per arrivare alle loro figlie che finiscono spesso sulle pagine dei giornali. E’ tutto un turbinio di stagioni mondane, aneddoti privati e personaggi della scena politica dell’epoca, come Churchill e Hitler. E’ in parte un affettuoso ma anche dissacrante ritratto della sua notevole famiglia. Inutile dire che raccontando alcuni episodi e delineando alcuni personaggi, il libro non fu gradito da qualche membro del nucleo familiare.
L’isola del libro
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Mary S. Lovell “Le sorelle Mitford” –Neri Pozza- euro 25,00
Come recita il sottotitolo, questa è la biografia di una famiglia straordinaria, quella delle Mitford che la stampa britannica definì “le sorelle più affascinati del XX secolo”. Sono Nancy, Pam, Diana, Unity, Jessica (Decca) e Deborah (Debo) nate in successione tra il 1904 e il 1920, da David e Sidney Freeman-Mitford, baroni Redesdale. Una partenza privilegiata, anche se di nobiltà minore, tra debutti in società e lustrini… poi sei traiettorie di vita diverse, con rapporti non sempre facili, intrisi di affetto e passioni, ma anche rancori, incomprensioni ed estremismi politici opposti. La corposa biografia della Lovell racconta le loro storie e vi trasporta in un mondo che non c’è più, ma che conserva intatta la magia di luci ed ombre sullo sfondo delle vicende storiche. Le sorelle Mitford hanno -chi più, chi meno- incarnato lo stile di vita dell’elitè tra le due guerre. Erano tutte bellissime, affascinanti, con personalità molto diverse tra loro. Ambivano a studi universitari (che invece furono possibili solo per Tom, l’unico maschio della nidiata) ma all’epoca le femmine venivano istruite da precettori in casa e questo fu uno dei motivi di attrito con la madre. Seppero distinguersi comunque. Nancy, la maggiore, diventerà una scrittrice di successo, mentre la sua vita privata sarà segnata dall’amore infelice per il braccio destro di De Gaulle, Gaston Palewsky. L’altra autrice di famiglia sarà Jessica, la ribelle che, con il cugino Esmond Romilly, prima scappa in Spagna per partecipare alla Guerra civile e poi diventa sostenitrice del partito comunista americano e dei diritti civili, coerente fino alla fine. La secondogenita Pam è la sorella più appartata e bucolica, amante della campagna, del giardinaggio e dell’allevamento degli animali. Poi c’è Diana, bella da mozzare il fiato, a 22 anni sposa l’erede della fortuna Guinness, matrimonio da favola finito sui rotocalchi. Salvo poi innamorarsi perdutamente del fondatore del fascismo inglese, Sir Osvald Mosley, per lui manda all’aria tutto incorrendo nell’ostracismo sociale. Altra grave pecca della sua vita essere una sostenitrice di Hitler. Passione che condivise con l’altra sorella Unity, che a Berlino farà di tutto per incontrare il Furher, finirà nella sua cerchia esclusiva e per molti sarà “la fidanzatina di Hitler”. Vero o no cercherà di suicidarsi per lui. Ed infine Debo che, nonostante gli scandali delle sorelle, riesce a sposare Lord Andrew Cavendish, diventando proprietaria di una splendida dimora storica che saprà sfruttare al meglio come residenza di lusso. Ecco… il libro ripercorre le loro vite e quelle dei genitori (che finiscono per separarsi ufficiosamente a causa di divergenze politiche) e i loro rapporti spesso travagliati, regalandoci uno splendido ed ampio affresco dell’epoca tra le due guerre ed oltre.
Ed ora qualche consiglio sui loro libri da leggere.
Nancy Mitford “Inseguendo l’amore” – Giunti- euro 9,50
E’ il primo romanzo scritto dalla primogenita Mitford, in gran parte autobiografico. Rivela vizi e virtù della nobiltà britannica della prima metà del 900, attraverso le vicende della famiglia protagonista, i Radlett, signori di campagna. Al centro delle vicende i ricordi della nipote Fanny che trascorre parte di infanzia e adolescenza presso di loro, affascinata dalla cugina Linda, bella e frivola. Sullo sfondo, la seconda guerra mondiale con il suo bagaglio di dolore e morte. I personaggi del libro sono tratti dalla vita reale e facilmente riconoscibili tra i vari parenti dell’autrice, nonostante i nomi diversi. Invece le eroine sono un miscuglio tra le caratteristiche di Nancy e delle sue sorelle.
Nancy Mitford “L’amore in un clima freddo” –Adelphi- euro 18,00
Dopo 5 anni trascorsi in India come Vicere, il conte Montdore torna in Inghilterra con la famiglia. Sono ricchissimi, aristocraticissimi e decisamente vuoti. Con dosi massicce di ironia e humor tipicamente britannico, la Mitford delinea il rutilante e fatuo mondo dell’alta società tra le due guerre. Qui protagonista è Polly Montdore, giovane bellissima rampolla debuttante, reginetta dei tanti balli di stagione con cui le fanciulle dell’epoca facevano il loro fastoso ingresso in società. La voce narrante è quella della sua amica Fanny che rivela scandali, capricci, nefandezze e glamour dell’epoca.
Nancy Mitford “Non dirlo ad Alfred” –Adelphi- euro 18,00
Ritroviamo Fanny, narratrice di “L’amore in un clima freddo”, che racconta ancora mondanità, glamour e ironia. Fanny ha sposato Alfred che, dal mondo accademico e a tratti barboso di Oxford, viene catapultato come ambasciatore britannico a Parigi. Ed ecco la protagonista nel ruolo di ambasciatrice, piedistallo che le permette di osservare e svelare i tratti divertenti ma anche formali dell’entourage diplomatico europeo negli anni 50. A sparigliare un po’ le carte ci si mettono i 4 giovani figli della coppia e le loro ribellioni, e Northey, l’affascinante segretaria di Fanny alle prese con il bel mondo della capitale francese.
Jessica Mitford “Figlie e ribelli” – BUR contemporanea – euro 11,00
Jessica era la pasionaria di sinistra della famiglia Mitford. Giornalista e scrittrice, dopo la Spagna, approda in America dove diventa famosa per le sue lotte per i diritti civili e per il libro-inchiesta “Il sistema di morte americano” (pubblicato nel 1963) in cui denuncia come le imprese di pompe funebri lucrino sul dolore di chi sopravvive ad un lutto. In “Figlie e ribelli” invece racconta le vicende della sua strampalata famiglia Redensdale, aristocratici inglesi stravaganti, a partire dai genitori alquanto eccentrici per arrivare alle loro figlie che finiscono spesso sulle pagine dei giornali. E’ tutto un turbinio di stagioni mondane, aneddoti privati e personaggi della scena politica dell’epoca, come Churchill e Hitler. E’ in parte un affettuoso ma anche dissacrante ritratto della sua notevole famiglia. Inutile dire che raccontando alcuni episodi e delineando alcuni personaggi, il libro non fu gradito da qualche membro del nucleo familiare.
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Isaac Bashevis Singer “Nemici. Una storia d’amore” – Adelphi- euro 18,00
Adelphi ci regala un altro capolavoro dello scrittore polacco, Premio Nobel per la letteratura nel 1978. Era nato a Varsavia il 21 novembre 1902, naturalizzato statunitense e morto a Miami il 24 luglio 1991, ed è uno dei più imponenti autori di lingua yiddish poi tradotti in inglese. Tra i suoi capolavori vi segnalo soprattutto “La famiglia Moskat” del 1950, una splendida saga familiare, tema a lui caro e a cui torna con i romanzi “La fortezza” e “La proprietà”.In “Nemici” Singer racconta la travagliata vicenda umana dell’ebreo Herman legato a tre donne. La prima moglie Tamara che si pensava fosse morta insieme ai due figli sotto i colpi dei nazisti; invece la ritrova a New York, viva e vegeta, ma ormai distrutta dal dolore per la morte dei loro bambini. Poi c’è Jadwiga, la contadina che lo ha salvato nascondendolo per 3 anni in un fienile e che lui per riconoscenza porta con sé in America e sposa. E a complicare le cose c’è pure l’attrazione fatale per la bellissima Masha, anche lei scampata ai lager ma già coniugata ad un altro uomo. Il romanzo narra le difficoltà di Herman per sbarcare il lunario, in una Big Apple che non perdona chi resta indietro e non riesce ad afferrare il successo. Ma soprattutto c’è il suo dilemma morale e sentimentale di fronte ai diversi sentimenti che lo legano alle tre donne. Finirà per essere sposato contemporaneamente con tutte, e sgomento di fronte alla scelta che dovrà compiere….ma non vi anticipo qual è. Piuttosto gustatevi la maestria di Isaac B. Singer che si addentra nella tormentata vita interiore dei vari personaggi, ne racconta sogni, debolezze, desideri di riscatto e bisogno di amore… componendo un romanzo indimenticabile.
Wilbur Smith “La guerra dei Courtney” – Harper Collins – euro 22,00
E’ il nuovo avvincente tassello della saga dei Courtney, una delle più appassionanti e avventurose storie scaturite dalla fervida mente di Wilbur Smith. Iniziata sullo sfondo della savana africana, narra le peripezie di vari personaggi della stessa famiglia, a partire dalla fine del 1600 per arrivare ai giorni nostri. “La guerra dei Courtney” è l’attesissimo seguito del recente (agosto 2018) “Grido di guerra” ambientato all’alba della seconda guerra mondiale e con al centro Saffron Courtney che si innamorava del tedesco Gerard Von Meerbach. Ora ritroviamo questa “accoppiata di perfezione femminile ed eleganza maschile” -come la definisce l’autore- a Parigi nel 1939, in procinto di separarsi perché travolta dalla seconda guerra mondiale che li posizionerà su fronti opposti. Lei viene reclutata dall’Esecutivo Operazioni Speciali inglese per azioni di sabotaggio e spionaggio. Vuole fare la sua parte nel conflitto ed è spedita nel Belgio occupato dai nazisti per carpirne i segreti e le strategie. Rischia grosso, dimostra coraggio, abilità e grandi risorse interiori e verrà braccata dal nemico. Ma il suo pensiero fisso è Gerard, l’affascinante fratello del magnate dell’industria automobilistica tedesca, Konrad Von Meerbach, spietato nazista che, alla faccia dei legami di sangue, lo detesta e perseguita in tutti i modi possibili. Gerard odia Hitler, quello che sta facendo alla nazione e agli ebrei, ma è fedele comunque alla sua madrepatria che spera di poter liberare un giorno dall’orrore nazista. Suo malgrado viene reclutato come capitano di squadriglia della Luftwaffe e mandato nell’inferno della battaglia di Stalingrado. Grazie ai maneggi del fratello viene accusato di aver fatto parte di un complotto per uccidere Hitler e rinchiuso in un campo di prigionia. Aspettatevi pagine da far tremare i polsi e starete anche sulla corda sperando che Gerard riesca a sopravvivere alle sevizie, al tifo, agli esperimenti e alla brutalità più nera dei lager…
Dorothy Allison “Due o tre cose che so di sicuro” –Minimum fax- euro 12,00
L’autrice di racconti, memoir e saggi, nata nel 1949 a Greenville nella Carolina del Sud, è considerata l’erede della tradizione letteraria “sudista” che annovera pezzi da 90 come William Faulkner, Tennessee Williams o Flannery O’Connor. Figlia di una giovanissima ragazza madre ha avuto la vita segnata dai ripetuti abusi da parte del patrigno, poi una borsa di studio, l’università e il femminismo. Le sue opere hanno forti elementi autobiografici e tra i temi che più ricorrono nelle sue opere ci sono la lotta di classe, l’identità di sesso, gli abusi sessuali e l’emancipazione femminile. Dopo il romanzo “La bastarda della Carolina” (Minimum Fax 2018), finalista al National Book Award e portato sugli schermi USA da Anjelica Huston, ora racconta la storia delle donne della sua famiglia. E lo fa con parole ed immagini, in questo libro snello e agile che vi porterà al fondo delle cose e degli stati d’animo. Il testo è intercalato dalle fotografie che fanno parte del bagaglio familiare dell’autrice e provengono dalla sua collezione personale. Ed ecco le vicende delle donne della famiglia Gibson: madri, sorelle, cugine, figlie e zie alle prese con la vita e con gli uomini che spesso le hanno maltrattate. Tanti destini che la scrittrice interseca con la sua vita e le sue battaglie. Pagine a tratti provocatorie, mai banali, sempre fedeli a una realtà che sbaraglia l’apparenza. Un libro a tratti crudo e spietato che non lascia certo indifferenti.
L’isola del libro
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Isaac Bashevis Singer “Nemici. Una storia d’amore” – Adelphi- euro 18,00
Adelphi ci regala un altro capolavoro dello scrittore polacco, Premio Nobel per la letteratura nel 1978. Era nato a Varsavia il 21 novembre 1902, naturalizzato statunitense e morto a Miami il 24 luglio 1991, ed è uno dei più imponenti autori di lingua yiddish poi tradotti in inglese. Tra i suoi capolavori vi segnalo soprattutto “La famiglia Moskat” del 1950, una splendida saga familiare, tema a lui caro e a cui torna con i romanzi “La fortezza” e “La proprietà”.In “Nemici” Singer racconta la travagliata vicenda umana dell’ebreo Herman legato a tre donne. La prima moglie Tamara che si pensava fosse morta insieme ai due figli sotto i colpi dei nazisti; invece la ritrova a New York, viva e vegeta, ma ormai distrutta dal dolore per la morte dei loro bambini. Poi c’è Jadwiga, la contadina che lo ha salvato nascondendolo per 3 anni in un fienile e che lui per riconoscenza porta con sé in America e sposa. E a complicare le cose c’è pure l’attrazione fatale per la bellissima Masha, anche lei scampata ai lager ma già coniugata ad un altro uomo. Il romanzo narra le difficoltà di Herman per sbarcare il lunario, in una Big Apple che non perdona chi resta indietro e non riesce ad afferrare il successo. Ma soprattutto c’è il suo dilemma morale e sentimentale di fronte ai diversi sentimenti che lo legano alle tre donne. Finirà per essere sposato contemporaneamente con tutte, e sgomento di fronte alla scelta che dovrà compiere….ma non vi anticipo qual è. Piuttosto gustatevi la maestria di Isaac B. Singer che si addentra nella tormentata vita interiore dei vari personaggi, ne racconta sogni, debolezze, desideri di riscatto e bisogno di amore… componendo un romanzo indimenticabile.
Wilbur Smith “La guerra dei Courtney” – Harper Collins – euro 22,00
E’ il nuovo avvincente tassello della saga dei Courtney, una delle più appassionanti e avventurose storie scaturite dalla fervida mente di Wilbur Smith. Iniziata sullo sfondo della savana africana, narra le peripezie di vari personaggi della stessa famiglia, a partire dalla fine del 1600 per arrivare ai giorni nostri. “La guerra dei Courtney” è l’attesissimo seguito del recente (agosto 2018) “Grido di guerra” ambientato all’alba della seconda guerra mondiale e con al centro Saffron Courtney che si innamorava del tedesco Gerard Von Meerbach. Ora ritroviamo questa “accoppiata di perfezione femminile ed eleganza maschile” -come la definisce l’autore- a Parigi nel 1939, in procinto di separarsi perché travolta dalla seconda guerra mondiale che li posizionerà su fronti opposti. Lei viene reclutata dall’Esecutivo Operazioni Speciali inglese per azioni di sabotaggio e spionaggio. Vuole fare la sua parte nel conflitto ed è spedita nel Belgio occupato dai nazisti per carpirne i segreti e le strategie. Rischia grosso, dimostra coraggio, abilità e grandi risorse interiori e verrà braccata dal nemico. Ma il suo pensiero fisso è Gerard, l’affascinante fratello del magnate dell’industria automobilistica tedesca, Konrad Von Meerbach, spietato nazista che, alla faccia dei legami di sangue, lo detesta e perseguita in tutti i modi possibili. Gerard odia Hitler, quello che sta facendo alla nazione e agli ebrei, ma è fedele comunque alla sua madrepatria che spera di poter liberare un giorno dall’orrore nazista. Suo malgrado viene reclutato come capitano di squadriglia della Luftwaffe e mandato nell’inferno della battaglia di Stalingrado. Grazie ai maneggi del fratello viene accusato di aver fatto parte di un complotto per uccidere Hitler e rinchiuso in un campo di prigionia. Aspettatevi pagine da far tremare i polsi e starete anche sulla corda sperando che Gerard riesca a sopravvivere alle sevizie, al tifo, agli esperimenti e alla brutalità più nera dei lager…
Dorothy Allison “Due o tre cose che so di sicuro” –Minimum fax- euro 12,00
L’autrice di racconti, memoir e saggi, nata nel 1949 a Greenville nella Carolina del Sud, è considerata l’erede della tradizione letteraria “sudista” che annovera pezzi da 90 come William Faulkner, Tennessee Williams o Flannery O’Connor. Figlia di una giovanissima ragazza madre ha avuto la vita segnata dai ripetuti abusi da parte del patrigno, poi una borsa di studio, l’università e il femminismo. Le sue opere hanno forti elementi autobiografici e tra i temi che più ricorrono nelle sue opere ci sono la lotta di classe, l’identità di sesso, gli abusi sessuali e l’emancipazione femminile. Dopo il romanzo “La bastarda della Carolina” (Minimum Fax 2018), finalista al National Book Award e portato sugli schermi USA da Anjelica Huston, ora racconta la storia delle donne della sua famiglia. E lo fa con parole ed immagini, in questo libro snello e agile che vi porterà al fondo delle cose e degli stati d’animo. Il testo è intercalato dalle fotografie che fanno parte del bagaglio familiare dell’autrice e provengono dalla sua collezione personale. Ed ecco le vicende delle donne della famiglia Gibson: madri, sorelle, cugine, figlie e zie alle prese con la vita e con gli uomini che spesso le hanno maltrattate. Tanti destini che la scrittrice interseca con la sua vita e le sue battaglie. Pagine a tratti provocatorie, mai banali, sempre fedeli a una realtà che sbaraglia l’apparenza. Un libro a tratti crudo e spietato che non lascia certo indifferenti.
L'isola del libro
Rubrica settimanale sui libri
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Murakami Haruki “L’assassinio del commendatore. Libro primo. Idee che affiorano” – Einaudi- euro 20,00
Un caleidoscopio di atmosfere fantastiche e oniriche, sospese nel mistero, ma anche lucida introspezione e senso della realtà, sono lo sfondo di questo romanzo dello scrittore giapponese. Preparatevi ad essere travolti dalla trama e dai personaggi, in un susseguirsi di sorprese, in questo che è il primo di due volumi dedicati a “L’assassinio del commendatore” (il 2°, in uscita il 29 gennaio, è sottotitolato “Metafore che si trasformano”). Dopo 6 anni di matrimonio il protagonista -senza nome- viene tradito e lasciato dalla moglie. Di lui si sa che ha 36 anni ed è ritrattista di un certo successo. La sua tecnica consiste nel non dipingere mai dal vivo: incontra i committenti, li fa parlare per capirne la natura, e poi li raffigura sulla base di qualche loro foto, semplici istantanee di vita quotidiana. Ma la sua vena artistica aspira a ben altro e non vede l’ora di dipingere solo per sé. E’ quello che si prefigge di fare dopo lo shock iniziale della separazione. Si ritira in solitudine nella casa nel bosco messagli a disposizione da un amico, figlio del famoso pittore Amada Tomohiko, ormai affetto da demenza senile e ricoverato in un istituto. Nella soffitta il protagonista trova un suo inquietante quadro nascosto, dallo strano titolo “L’assassinio del commendatore”…ed ecco il primo mistero. Qual è il significato della cruenta scena rappresentata? Perché nascondere la tela e quale passato oscuro aleggia sulla figura dell’artista padrone di casa? Secondo mistero: chi è il ricco ed enigmatico vicino di casa che abita da solo in un’imponente villa? Si chiama Menshiki, anche lui si porta appresso un passato di ombre e, dietro munifico compenso, commissiona al protagonista un suo ritratto che però deve essere assolutamente dal vero. Questo personaggio è uno degli assi portanti del libro e racchiude qualche segreto: per esempio…chi spia con un binocolo militare e perché è tanto geloso della sua privacy? Terzo mistero: perché la notte, sempre alla stessa ora, il protagonista viene svegliato dal rumore di una campanella nel bosco? Da dove proviene?Questi sono solo la punta dell’iceberg dei tanti fenomeni ambigui con cui Murakami avvinghia il lettore in una spirale di continui enigmi e scoperte.
Lars Kepler “Lazarus” –Longanesi- euro 22,00
Lars Kepler è lo pseudonimo della coppia di scrittori svedesi Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril, che hanno unito le forze e formato un duetto vincente. Nel 2010 il loro “L’ipnotista” era diventato il caso editoriale europeo. Un successo enorme, tanto da fare concorrenza alla splendida trilogia di Larsson, e trasposto in un film diretto da Lasse Hallström. La loro scrittura a 4 mani ha regalato ai lettori una nuova serie di romanzi con protagonista l’ispettore Joona Linna. Questa volta deve far fronte al ritorno di un vecchio nemico, il serial killer Jurek Walker. L’inizio è al fulmicotone: la polizia di Oslo indaga sull’omicidio di un ladro di cadaveri, da giorni morto nel suo appartamento. Durante il sopralluogo nel suo frigorifero vengono trovati i resti di più corpi, a diversi stadi di decomposizione; macabra scoperta di cui fa parte anche il cranio della moglie del commissario Joona Linna. Era morta di cancro anni prima ed era stata sepolta in Finlandia ma la sua tomba è stata profanata. Poi le cose si complicano ulteriormente con la scoperta del cadavere di uno stupratore e la vicenda si infiamma, tra serial killer, segni di flagellazione, inseguimenti, altri omicidi e malvagità ad un livello mai toccato prima che vi faranno stare col fiato sospeso fino all’ultima riga. La dimensione crudele è data dalla strategia del serial killer: priva le sue vittime di tutto quello che hanno di più prezioso al mondo, si insinua nelle loro menti e li colpisce proprio dove fa più male.
Jessica Fellowes “Morte di un giovane di belle speranze” -Neri Pozza- euro 18,00
E’ il secondo appuntamento con i delitti Mitford, ambientati nella Londra degli anni 20. Una serie di crime novel firmata da Jessica Fellowes, scrittrice e giornalista 45enne, già autrice di 5 libri sui retroscena della serie tv “Dowton Abbey” (alcuni annoverati nella lista dei bestseller del “New York Times” e “del Sunday Times”) e nipote del creatore della serie, Julian Fellowes. L’idea dell’autrice è quella di una serie di gialli, protagoniste le 6 famose sorelle Mitford alle prese con la risoluzione di delitti nell’alta società inglese. Dopo “L’assassinio di Florence Nightingale Shore”, ora alla ribalta c’è Pamela Mitford. Il giovane di belle speranze che fa una brutta fine è Adrian Curtis: attraente, ricco, scapolo ed ottimo partito. Peccato che muoia durante la festa per i 18 anni di Pamela, nella dimora di famiglia, Ashtall Manor, nel bel mezzo di una caccia al tesoro. Accanto a lui la cameriera Dulcie sulla quale ricadono subito i sospetti. Strategica ai fini della trama sarà Louisa Cannon (già in azione nel precedente romanzo) che, da ragazza povera e dedita a furtarelli, è riuscita a trovare un lavoro onesto al servizio delle sorelle Mitford. E’ lei che, non convinta della condanna di Dulcie, insieme al poliziotto Guy, si da fare per scovare il vero colpevole. Se amate i gialli di stampo classico inglese, all’Agatha Christie, e le atmosfere degli anni 20, epoca in cui le signore si cambiavano d’abito per cena e vivevano di gran mondanità, qui vi immergerete nella lettura e nel clima giusto. Allora la stampa britannica definì le sorelle Mitford “le più affascinanti del XX secolo” e furono, ognuna a modo suo, protagoniste nel bene e nel male del periodo tra le due guerre. Aristocratiche, più o meno anticonformiste, incarnarono lo stile di vita dell’elite dell’epoca. Dalla primogenita Nancy nata nel 1904 alla più piccola Debo venuta al mondo nel 1920. Erano tutte bellissime e affascinanti, con vite che presero strade diverse: dalla scrittrice alla castellana, dalla nazista convinta alla simpatizzante comunista.
E per finire una splendida chicca per i torinesi, ma anche da regalare a piene mani a chi ama leggere… a qualsiasi latitudine. E’ “Ritratto del lettore da giovane” di Nicola Lagioia pubblicato da COLTI, il Consorzio delle Librerie Torinesi Indipendenti. Lo trovate presso le librerie del gruppo, Euro 5,00; ma affrettatevi perché è in tiratura limitata. “Appartengo a quella non del tutto marginale schiera di persone che hanno avuto la vita salvata dai libri”.E’ l’incipit – che coglie al volo l’essenza di chi adora leggere- di questo raffinato libriccino di 13 pagine in cui l’autore racconta la genesi della sua passione. Formato mignon (11cm per 17) ma grandissimo spessore emotivo e intellettuale: tutto racchiuso in una busta che invita a spedirlo ad amici vicini e lontani; perché leggere vuol dire anche voglia di condividere con altri le righe che abbiamo scoperto. Lo scrittore, nato a Bari nel 1973 – dal 2106 Direttore del Salone Internazionale del libro di Torino- risponde alla domanda “Cosa ha fatto di noi dei lettori?” e lo fa portandoci all’origine del suo personalissimo “coup de foudre”. Nella casa dei suoi genitori non entravano libri, ma in quella dei nonni materni, invece, si. Non tanti, ma quanto basta per trovare la chiave di volta per una passione imperitura. Nella sua prima infanzia scopre così la bellezza delle illustrazioni di Gustave Doré dell’”Inferno” della “Divina Commedia” di Dante. E’ amore a prima vista perché, anche se ancora non sa leggere, quelle immagini sono per lui “…la cosa più bella che sono certo di avere mai visto nella mia ancora breve vita”. E il dado è tratto. Da allora gli anni scorrono; nella seconda infanzia impara a leggere e finalmente si addentra negli sconfinati mondi della parola scritta. Dapprima c’è l’entusiasmo per i fumetti e i suoi trucchi per comprarne a tonnellate, con episodi anche molto divertenti (che lascio a voi scoprire). Poi arrivano i libri che possono fare la differenza… e così via fino all’adolescenza. Una traiettoria di lettore in cui possiamo riconoscerci se la pensiamo come Lagioia che scrive: “Mi porto a casa i libri da cui con tutta evidenza sono stato scelto e li leggo….Più leggo più sento che la mia coscienza si espande, i sensi si acutizzano…”
L’isola del libro
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Murakami Haruki “L’assassinio del commendatore. Libro primo. Idee che affiorano” – Einaudi- euro 20,00
Un caleidoscopio di atmosfere fantastiche e oniriche, sospese nel mistero, ma anche lucida introspezione e senso della realtà, sono lo sfondo di questo romanzo dello scrittore giapponese. Preparatevi ad essere travolti dalla trama e dai personaggi, in un susseguirsi di sorprese, in questo che è il primo di due volumi dedicati a “L’assassinio del commendatore” (il 2°, in uscita il 29 gennaio, è sottotitolato “Metafore che si trasformano”). Dopo 6 anni di matrimonio il protagonista -senza nome- viene tradito e lasciato dalla moglie. Di lui si sa che ha 36 anni ed è ritrattista di un certo successo. La sua tecnica consiste nel non dipingere mai dal vivo: incontra i committenti, li fa parlare per capirne la natura, e poi li raffigura sulla base di qualche loro foto, semplici istantanee di vita quotidiana. Ma la sua vena artistica aspira a ben altro e non vede l’ora di dipingere solo per sé. E’ quello che si prefigge di fare dopo lo shock iniziale della separazione. Si ritira in solitudine nella casa nel bosco messagli a disposizione da un amico, figlio del famoso pittore Amada Tomohiko, ormai affetto da demenza senile e ricoverato in un istituto. Nella soffitta il protagonista trova un suo inquietante quadro nascosto, dallo strano titolo “L’assassinio del commendatore”…ed ecco il primo mistero. Qual è il significato della cruenta scena rappresentata? Perché nascondere la tela e quale passato oscuro aleggia sulla figura dell’artista padrone di casa? Secondo mistero: chi è il ricco ed enigmatico vicino di casa che abita da solo in un’imponente villa? Si chiama Menshiki, anche lui si porta appresso un passato di ombre e, dietro munifico compenso, commissiona al protagonista un suo ritratto che però deve essere assolutamente dal vero. Questo personaggio è uno degli assi portanti del libro e racchiude qualche segreto: per esempio…chi spia con un binocolo militare e perché è tanto geloso della sua privacy? Terzo mistero: perché la notte, sempre alla stessa ora, il protagonista viene svegliato dal rumore di una campanella nel bosco? Da dove proviene?Questi sono solo la punta dell’iceberg dei tanti fenomeni ambigui con cui Murakami avvinghia il lettore in una spirale di continui enigmi e scoperte.
Lars Kepler “Lazarus” –Longanesi- euro 22,00
Lars Kepler è lo pseudonimo della coppia di scrittori svedesi Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril, che hanno unito le forze e formato un duetto vincente. Nel 2010 il loro “L’ipnotista” era diventato il caso editoriale europeo. Un successo enorme, tanto da fare concorrenza alla splendida trilogia di Larsson, e trasposto in un film diretto da Lasse Hallström. La loro scrittura a 4 mani ha regalato ai lettori una nuova serie di romanzi con protagonista l’ispettore Joona Linna. Questa volta deve far fronte al ritorno di un vecchio nemico, il serial killer Jurek Walker. L’inizio è al fulmicotone: la polizia di Oslo indaga sull’omicidio di un ladro di cadaveri, da giorni morto nel suo appartamento. Durante il sopralluogo nel suo frigorifero vengono trovati i resti di più corpi, a diversi stadi di decomposizione; macabra scoperta di cui fa parte anche il cranio della moglie del commissario Joona Linna. Era morta di cancro anni prima ed era stata sepolta in Finlandia ma la sua tomba è stata profanata. Poi le cose si complicano ulteriormente con la scoperta del cadavere di uno stupratore e la vicenda si infiamma, tra serial killer, segni di flagellazione, inseguimenti, altri omicidi e malvagità ad un livello mai toccato prima che vi faranno stare col fiato sospeso fino all’ultima riga. La dimensione crudele è data dalla strategia del serial killer: priva le sue vittime di tutto quello che hanno di più prezioso al mondo, si insinua nelle loro menti e li colpisce proprio dove fa più male.
Jessica Fellowes “Morte di un giovane di belle speranze” -Neri Pozza- euro 18,00
E’ il secondo appuntamento con i delitti Mitford, ambientati nella Londra degli anni 20. Una serie di crime novel firmata da Jessica Fellowes, scrittrice e giornalista 45enne, già autrice di 5 libri sui retroscena della serie tv “Dowton Abbey” (alcuni annoverati nella lista dei bestseller del “New York Times” e “del Sunday Times”) e nipote del creatore della serie, Julian Fellowes. L’idea dell’autrice è quella di una serie di gialli, protagoniste le 6 famose sorelle Mitford alle prese con la risoluzione di delitti nell’alta società inglese. Dopo “L’assassinio di Florence Nightingale Shore”, ora alla ribalta c’è Pamela Mitford. Il giovane di belle speranze che fa una brutta fine è Adrian Curtis: attraente, ricco, scapolo ed ottimo partito. Peccato che muoia durante la festa per i 18 anni di Pamela, nella dimora di famiglia, Ashtall Manor, nel bel mezzo di una caccia al tesoro. Accanto a lui la cameriera Dulcie sulla quale ricadono subito i sospetti. Strategica ai fini della trama sarà Louisa Cannon (già in azione nel precedente romanzo) che, da ragazza povera e dedita a furtarelli, è riuscita a trovare un lavoro onesto al servizio delle sorelle Mitford. E’ lei che, non convinta della condanna di Dulcie, insieme al poliziotto Guy, si da fare per scovare il vero colpevole. Se amate i gialli di stampo classico inglese, all’Agatha Christie, e le atmosfere degli anni 20, epoca in cui le signore si cambiavano d’abito per cena e vivevano di gran mondanità, qui vi immergerete nella lettura e nel clima giusto. Allora la stampa britannica definì le sorelle Mitford “le più affascinanti del XX secolo” e furono, ognuna a modo suo, protagoniste nel bene e nel male del periodo tra le due guerre. Aristocratiche, più o meno anticonformiste, incarnarono lo stile di vita dell’elite dell’epoca. Dalla primogenita Nancy nata nel 1904 alla più piccola Debo venuta al mondo nel 1920. Erano tutte bellissime e affascinanti, con vite che presero strade diverse: dalla scrittrice alla castellana, dalla nazista convinta alla simpatizzante comunista.
E per finire una splendida chicca per i torinesi, ma anche da regalare a piene mani a chi ama leggere… a qualsiasi latitudine. E’ “Ritratto del lettore da giovane” di Nicola Lagioia pubblicato da COLTI, il Consorzio delle Librerie Torinesi Indipendenti. Lo trovate presso le librerie del gruppo, Euro 5,00; ma affrettatevi perché è in tiratura limitata. “Appartengo a quella non del tutto marginale schiera di persone che hanno avuto la vita salvata dai libri”.E’ l’incipit – che coglie al volo l’essenza di chi adora leggere- di questo raffinato libriccino di 13 pagine in cui l’autore racconta la genesi della sua passione. Formato mignon (11cm per 17) ma grandissimo spessore emotivo e intellettuale: tutto racchiuso in una busta che invita a spedirlo ad amici vicini e lontani; perché leggere vuol dire anche voglia di condividere con altri le righe che abbiamo scoperto. Lo scrittore, nato a Bari nel 1973 – dal 2106 Direttore del Salone Internazionale del libro di Torino- risponde alla domanda “Cosa ha fatto di noi dei lettori?” e lo fa portandoci all’origine del suo personalissimo “coup de foudre”. Nella casa dei suoi genitori non entravano libri, ma in quella dei nonni materni, invece, si. Non tanti, ma quanto basta per trovare la chiave di volta per una passione imperitura. Nella sua prima infanzia scopre così la bellezza delle illustrazioni di Gustave Doré dell’”Inferno” della “Divina Commedia” di Dante. E’ amore a prima vista perché, anche se ancora non sa leggere, quelle immagini sono per lui “…la cosa più bella che sono certo di avere mai visto nella mia ancora breve vita”. E il dado è tratto. Da allora gli anni scorrono; nella seconda infanzia impara a leggere e finalmente si addentra negli sconfinati mondi della parola scritta. Dapprima c’è l’entusiasmo per i fumetti e i suoi trucchi per comprarne a tonnellate, con episodi anche molto divertenti (che lascio a voi scoprire). Poi arrivano i libri che possono fare la differenza… e così via fino all’adolescenza. Una traiettoria di lettore in cui possiamo riconoscerci se la pensiamo come Lagioia che scrive: “Mi porto a casa i libri da cui con tutta evidenza sono stato scelto e li leggo….Più leggo più sento che la mia coscienza si espande, i sensi si acutizzano…”
L'isola del libro
Rubrica settimanale sulle novità in libreria
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Carmen Korn “Figlie di una nuova era” – Fazi editore- euro 17,50
E’ il primo capitolo di una trilogia scritta dalla giornalista e scrittrice tedesca Carmen Korn che racconta la sua città, Amburgo, attraversando la storia con la S maiuscola. Una saga al femminile che in Germania è diventata un vero e proprio caso editoriale. D’altra parte come non appassionarci all’amicizia tra quattro donne molto diverse tra loro, tutte nate nel 900 e travolte da due sanguinosissime guerre mondiali, il nazismo e l’antisemitismo. Incontriamo le protagoniste ad Amburgo intorno agli anni 20, nel pieno della loro giovinezza. Caratteri e classi sociali diversi. Henny proviene da una buona famiglia della borghesia, abbraccia con passione il suo lavoro di ostetrica e vive all’ombra della madre. Käthe è di famiglia modesta, comunista convinta, percorre l’impervia strada dell’emancipazione in quegli anni difficili. Poi c’è Ida che nasce ricca e viziata; per salvare il padre dal tracollo finanziario accetta di sposare l’intraprendente Friedrich Campmann, nonostante sia innamorata del cinese Tian. Sarà il classico matrimonio di convenienza, pieno zeppo di rancori e tradimenti. L’altra amica, Lina, ha avuto vita difficile ed è sopravvissuta grazie al sacrificio dei suoi genitori che sono letteralmente morti di fame per salvarla. Quattro personaggi che vediamo dibattersi per crescere e attraversare pagine di storia crudeli. Due sanguinose guerre mondiali, crisi economiche, lutti e battaglie politiche. E sullo sfondo, la Germania nazista in cui Hitler sale al potere e spazza via tutti quelli che gli si oppongono o non rientrano nella pura razza ariana. Ed ecco l’ostracismo degli ebrei da tutte le professioni, la loro persecuzione, i campi di sterminio e le tante vite scomparse dietro i reticolati elettrificati dei lager. Un libro che racconta con scrittura limpida stati d’animo e vicende storiche che appassionano. Non resta che aspettare il seguito.
Michelle Obama “Becoming. La mia storia” –Garzanti- euro 25,00
Dagli umili sobborghi di Chicago allo splendore della Casa Bianca come first lady. E’ questa la straordinaria traiettoria di vita di Michelle Obama che, in circa 500 pagine (scorrevoli come un romanzo), la racconta fin nei minimi particolari. Emerge il ritratto di una donna normalissima con tutte le ansie, gioie, paure e fatiche che l’esistenza mette in circolo per ognuno di noi. Solo che lei è andata decisamente più lontano. Studentessa modello, maniaca del controllo e dell’ordine, responsabile fin da piccola, la vediamo crescere e impegnarsi per diventare un avvocato di successo a soli 25 anni. Talmente brava che farà da tutor a uno studente brillante e geniale che arriva da Harvard. E’ l’incontro che finirà per cambiarle la vita. Lui è il giovanissimo Barack Obama, studente di legge eccezionale, stella nascente da tutti ritenuto oltremodo dotato, sempre un passo avanti gli altri, senza mai sbagliare un colpo. Le descrizioni che ne fa Michelle grondano amore e ammirazione per quest’uomo che è “…una strana miscela di qualità tanto diverse…”. Barack Hussein Obama, bianco e nero, africano e americano è un ragazzo modesto che modestamente vive: col denaro ha un rapporto complicato, come lei non è ricco, ma nemmeno aspira a diventarlo. I due convivono e si supportano a vicenda. Poi lui si appassiona alla politica, quella interessata a cambiare in meglio le cose. Inizia così la sua corsa da senatore fino ai due mandati alla Casa Bianca, come presidente e uomo più potente del mondo libero. Dietro c’è la grande donna. Michelle svela le difficoltà incontrate per creare una famiglia, un penoso aborto e poi la fecondazione assistita grazie alla quale vengono al mondo Malia e Sasha. Poi gli affanni del doppio ruolo di First Lady e mamma che cresce le sue bambine nel dorato e iper- protetto mondo della Casa Bianca, sotto il costante controllo dei bodyguard. Gli sforzi per dare a loro una vita il più possibile normale e con i piedi ancorati per terra. Con sensibilità, intelligenza e tenacia sembra ci sia riuscita. E in mezzo ci sono anche le sue battaglie per un’alimentazione più sana, la lotta all’obesità, le visite di Stato. Compresa quella a Buckingham Palace nel corso della quale lei e la Regina Elisabetta si confidano il reciproco mal di piedi per le scarpe che non vedono l’ora di togliersi. Insomma l’autoritratto di una donna normale con una vita eccezionale.
Matt Haig “Come fermare il tempo” –Edizioni e/o – euro 18,00
Vivere più di 400 anni e attraversare molte epoche storiche: dall’Inghilterra Elisabettiana alla Parigi dei ruggenti anni 20 del jazz, veleggiare nei mari del sud, passare per la New York in grande divenire di fine 1800. Privilegio o condanna? Chiedetelo al protagonista di questa visionaria e affascinante storia. Lui è Tom, anche se nei secoli cambierà più volte nome, è nato nel 1581 in un piccolo château francese e passa indenne da un luogo all’altro senza mai invecchiare. Ha una rara disfunzione, “l’anageria”, che si manifesta all’epoca della pubertà e ti cristallizza così come sei nel tempo a venire. Sono i longevi albatros, contrapposti alle comuni effimere. Gli altri incanutiscono e muoiono…mentre per lui il processo è molto più lento. Ha esattamente 436 anni, non è immortale ma avanza nel tempo secondo un rapporto di 1 anno ogni 15. Ha avuto il privilegio di vedere Shakespeare, Charlie Chaplin e la stella di Hollywood Lilian Gish, Gertrude Stein e Alice B, Toklas, ha stretto la mano a Francis Scott Fitzgerald (autore cult sull’onda del successo del “Grande Gatsby”) e a sua moglie Zelda. Certo esperienze incredibili…eppure c’è un rovescio della medaglia. Quando le persone intorno a lui avvertono l’inspiegabile anomalia si scatena di tutto, dalla caccia alle streghe, al demonio, alla persecuzione. L’unica salvezza sembra che sia far parte di un gruppo di altri anomali che ogni 8 anni, giusto per sicurezza, devono abbandonare la vita che stanno conducendo e ripresentarsi altrove sotto mentite spoglie, per un’altra missione. Solo così evitano di dare troppo nell’occhio e riescono a sfuggire da chi vuole catturarli per studiarli come cavie di laboratorio. Non è certo una vita facile, perché ogni volta ricominciare da capo è stancante. Gli albatros sono umani al 100%, amano e soffrono come tutti. Il grande e unico amore di Tom è stata Rose: l’ha sposata nella Londra del 1600, hanno avuto una figlia e poi per salvarle dai sospetti ha dovuto abbandonarle. La ritroverà morente per un’epidemia che strazia Londra. Tale è la sofferenza di perdere i loro cari che nelle vite successive cercano di non affezionarsi più ai temporanei compagni di viaggio….farebbe troppo male. Ma che esistenza è ?. Lo svela il protagonista che chiede solo di poter avere una vita normale, mentre vaga nei secoli alla ricerca della figlia Marion che nel Dna ha ereditato la sua stessa anomalia.
L’isola del libro
Rubrica settimanale sulle novità in libreria
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Carmen Korn “Figlie di una nuova era” – Fazi editore- euro 17,50
E’ il primo capitolo di una trilogia scritta dalla giornalista e scrittrice tedesca Carmen Korn che racconta la sua città, Amburgo, attraversando la storia con la S maiuscola. Una saga al femminile che in Germania è diventata un vero e proprio caso editoriale. D’altra parte come non appassionarci all’amicizia tra quattro donne molto diverse tra loro, tutte nate nel 900 e travolte da due sanguinosissime guerre mondiali, il nazismo e l’antisemitismo. Incontriamo le protagoniste ad Amburgo intorno agli anni 20, nel pieno della loro giovinezza. Caratteri e classi sociali diversi. Henny proviene da una buona famiglia della borghesia, abbraccia con passione il suo lavoro di ostetrica e vive all’ombra della madre. Käthe è di famiglia modesta, comunista convinta, percorre l’impervia strada dell’emancipazione in quegli anni difficili. Poi c’è Ida che nasce ricca e viziata; per salvare il padre dal tracollo finanziario accetta di sposare l’intraprendente Friedrich Campmann, nonostante sia innamorata del cinese Tian. Sarà il classico matrimonio di convenienza, pieno zeppo di rancori e tradimenti. L’altra amica, Lina, ha avuto vita difficile ed è sopravvissuta grazie al sacrificio dei suoi genitori che sono letteralmente morti di fame per salvarla. Quattro personaggi che vediamo dibattersi per crescere e attraversare pagine di storia crudeli. Due sanguinose guerre mondiali, crisi economiche, lutti e battaglie politiche. E sullo sfondo, la Germania nazista in cui Hitler sale al potere e spazza via tutti quelli che gli si oppongono o non rientrano nella pura razza ariana. Ed ecco l’ostracismo degli ebrei da tutte le professioni, la loro persecuzione, i campi di sterminio e le tante vite scomparse dietro i reticolati elettrificati dei lager. Un libro che racconta con scrittura limpida stati d’animo e vicende storiche che appassionano. Non resta che aspettare il seguito.
Michelle Obama “Becoming. La mia storia” –Garzanti- euro 25,00
Dagli umili sobborghi di Chicago allo splendore della Casa Bianca come first lady. E’ questa la straordinaria traiettoria di vita di Michelle Obama che, in circa 500 pagine (scorrevoli come un romanzo), la racconta fin nei minimi particolari. Emerge il ritratto di una donna normalissima con tutte le ansie, gioie, paure e fatiche che l’esistenza mette in circolo per ognuno di noi. Solo che lei è andata decisamente più lontano. Studentessa modello, maniaca del controllo e dell’ordine, responsabile fin da piccola, la vediamo crescere e impegnarsi per diventare un avvocato di successo a soli 25 anni. Talmente brava che farà da tutor a uno studente brillante e geniale che arriva da Harvard. E’ l’incontro che finirà per cambiarle la vita. Lui è il giovanissimo Barack Obama, studente di legge eccezionale, stella nascente da tutti ritenuto oltremodo dotato, sempre un passo avanti gli altri, senza mai sbagliare un colpo. Le descrizioni che ne fa Michelle grondano amore e ammirazione per quest’uomo che è “…una strana miscela di qualità tanto diverse…”. Barack Hussein Obama, bianco e nero, africano e americano è un ragazzo modesto che modestamente vive: col denaro ha un rapporto complicato, come lei non è ricco, ma nemmeno aspira a diventarlo. I due convivono e si supportano a vicenda. Poi lui si appassiona alla politica, quella interessata a cambiare in meglio le cose. Inizia così la sua corsa da senatore fino ai due mandati alla Casa Bianca, come presidente e uomo più potente del mondo libero. Dietro c’è la grande donna. Michelle svela le difficoltà incontrate per creare una famiglia, un penoso aborto e poi la fecondazione assistita grazie alla quale vengono al mondo Malia e Sasha. Poi gli affanni del doppio ruolo di First Lady e mamma che cresce le sue bambine nel dorato e iper- protetto mondo della Casa Bianca, sotto il costante controllo dei bodyguard. Gli sforzi per dare a loro una vita il più possibile normale e con i piedi ancorati per terra. Con sensibilità, intelligenza e tenacia sembra ci sia riuscita. E in mezzo ci sono anche le sue battaglie per un’alimentazione più sana, la lotta all’obesità, le visite di Stato. Compresa quella a Buckingham Palace nel corso della quale lei e la Regina Elisabetta si confidano il reciproco mal di piedi per le scarpe che non vedono l’ora di togliersi. Insomma l’autoritratto di una donna normale con una vita eccezionale.
Matt Haig “Come fermare il tempo” –Edizioni e/o – euro 18,00
Vivere più di 400 anni e attraversare molte epoche storiche: dall’Inghilterra Elisabettiana alla Parigi dei ruggenti anni 20 del jazz, veleggiare nei mari del sud, passare per la New York in grande divenire di fine 1800. Privilegio o condanna? Chiedetelo al protagonista di questa visionaria e affascinante storia. Lui è Tom, anche se nei secoli cambierà più volte nome, è nato nel 1581 in un piccolo château francese e passa indenne da un luogo all’altro senza mai invecchiare. Ha una rara disfunzione, “l’anageria”, che si manifesta all’epoca della pubertà e ti cristallizza così come sei nel tempo a venire. Sono i longevi albatros, contrapposti alle comuni effimere. Gli altri incanutiscono e muoiono…mentre per lui il processo è molto più lento. Ha esattamente 436 anni, non è immortale ma avanza nel tempo secondo un rapporto di 1 anno ogni 15. Ha avuto il privilegio di vedere Shakespeare, Charlie Chaplin e la stella di Hollywood Lilian Gish, Gertrude Stein e Alice B, Toklas, ha stretto la mano a Francis Scott Fitzgerald (autore cult sull’onda del successo del “Grande Gatsby”) e a sua moglie Zelda. Certo esperienze incredibili…eppure c’è un rovescio della medaglia. Quando le persone intorno a lui avvertono l’inspiegabile anomalia si scatena di tutto, dalla caccia alle streghe, al demonio, alla persecuzione. L’unica salvezza sembra che sia far parte di un gruppo di altri anomali che ogni 8 anni, giusto per sicurezza, devono abbandonare la vita che stanno conducendo e ripresentarsi altrove sotto mentite spoglie, per un’altra missione. Solo così evitano di dare troppo nell’occhio e riescono a sfuggire da chi vuole catturarli per studiarli come cavie di laboratorio. Non è certo una vita facile, perché ogni volta ricominciare da capo è stancante. Gli albatros sono umani al 100%, amano e soffrono come tutti. Il grande e unico amore di Tom è stata Rose: l’ha sposata nella Londra del 1600, hanno avuto una figlia e poi per salvarle dai sospetti ha dovuto abbandonarle. La ritroverà morente per un’epidemia che strazia Londra. Tale è la sofferenza di perdere i loro cari che nelle vite successive cercano di non affezionarsi più ai temporanei compagni di viaggio….farebbe troppo male. Ma che esistenza è ?. Lo svela il protagonista che chiede solo di poter avere una vita normale, mentre vaga nei secoli alla ricerca della figlia Marion che nel Dna ha ereditato la sua stessa anomalia.