Fino al 5 dicembre Carmagnola (Torino)
Una collettiva davvero da lode. Per le opere proposte, realizzate da artisti gravitanti, chi più chi meno, nel panorama dell’arte torinese e piemontese, e per la volontà degli organizzatori di farne, in certo senso, strumento (fra i tanti) per “quel ritorno alla normalità – scrive in cataogo Alessandro Cammarata, assessore alla Cultura del Comune di Carmagnola – che tanto abbiamo atteso”.
Il titolo è “Compagni di viaggio 2” e fa seguito al primo “Compagni di viaggio”, inventato nell’aprile del 2017 ed ospitato sempre nelle sale del seicentesco “Palazzo Lomellini”, oggi vero epicentro della cultura e dell’arte carmagnolese. Ma non solo. In mezzo alle due collettive, altre rassegne, fino allo stop dettato dall’emergenza pandemica, e quasi tutte curate con un impegno e una passione senza limiti dall’amico Elio Rabbione, presidente dell’Associazione “Amici di Palazzo Lomellini” nata sette anni fa con l’intento di organizzare eventi espositivi di qualità in collaborazione con le realtà artistiche più significative operanti sul e per il territorio.
Voluta dal Comune di Carmagnola, con il patrocinio di Regione Piemonte, la mostra raccoglie, fino al prossimo 5 dicembre, oltre cento opere, di cui 38 a firma di artisti apparteneni all’Associazione “di casa” (“Amici di Palazzo Lomellini”) e 15 realizzate nell’ambito dell’Associazone torinese “Il Labirinto Artistico” presieduta da Gianfranco Gavinelli. In totale più di cento opere, fra dipinti, disegni, grafiche e sculture. Dietro, un grande e sapiente lavoro di preparazione, la volontà “di riunire – scrive Elio Rabbione – amici pittori e scultori, scovare personaggi nuovi, proporre e scegliere, formare progetti…dare corpo ad un gruppo, ad un catalogo, ad un pubblico da interessare attorno a questo o a quel nome, a questa o a quell’opera”. Compito perfettamente riuscito. Meno semplice il mio, nel citare – gioco forza – alcuni artisti, anziché altri.
Il percorso espositivo richiede infatti buone gambe e spazi di scrittura non concessi. Ma come non soffermarci di fronte al plastico classicismo delle ragazze di Sergio Unia o ai guizzi espressionistici che sono voci dell’anima di Rita Scotellaro? Così come alla perfezione incisoria con cui Xavier de Maistre dà anima e vita a volpi e caprioli in amore, di corsa per boschi “che paiono dolcemente usciti da un mondo di fiabe”; al pari delle fanciulle rese vivide da Giacomo Gullo nella perfezione di arabeschi di segno e colore, alle prese con severi fenicotteri rosa in uno scenario di certosina onirica realtà. Imponente e frutto di non poca pazienza, accanto ad abilità scultoree non comuni, anche il tempio dorico (una parte) dedicato ai Dioscuri nella valle dei templi di Agrigento. L’opera è firmata da Pippo Leocata, in legno di pellet e acrilico, e si inserisce in quell’ormai annoso lavoro per cui l’artista, siciliano d’origine, si autodefinisce “raccoglitore di materiali degni di riutilizzo”.
Un viaggio nel tempo. In braccio alla memoria. Intrigante e di particolare raffinatezza esecutiva nelle trasparenze del gesto liberatorio, l’immagine di “Francy”, olio su tela di Dede Varetto; così come “le spirali dorate” e “i profili e i piumaggi perfetti” di Angela Betta Casale, accanto ai simbolici abbracci arborei di Antonio Presti, agli acciai e ai legni di Mario Mondino e ai colori accesi dell’informalità di Bruno Molinaro. L’iter prosegue citando (a grandi passi – e non me ne vogliano gli artisti non menzionati e pur degni d’interesse) con le opere, pagine di singolare poesia, di Daniela Bertolino, con i “labirinti circolari” di Isidoro Cottino, i deliziosi acquerelli di Eleonora Tranfo, la “felicità affidata ai colori dei fiori” di Adelma Mapelli e di Mariarosa Gaude, fino al delicato ma intenso e di forte profondità emozionale del femminile ritratto in acrilico di Guglielmo Meltzeid. E via ancora. Con una panoramica che prosegue, in un alternarsi di opere abbondantemente ripaganti le fatiche degli organizzatori.
Gianni Milani
“Compagni di viaggio 2”
Palazzo Lomellini, piazza Sant’Agostino 17, Carmagnola (Torino); tel. 011/9724238 o www.palazzolomellini.com
Fino al 5 dicembre
Orari: dal giov. al sab. 15,30/18,30; dom. 10,30/12,30 – 15,30/18,30
Nelle foto
– Sergio Unia: “Bagnante con cappello”, bronzo, 2017
– Angela Betta Casale: “Vanità”
– Dede Varetto: “Francy”, olio su tela, 2020
– Giacomo Gullo: “Togli le scarpe dal muro”, olio su tela, 2018
– Pippo Leocata: “Sotto il cielo di Sicilia”, legni di pallet ed acrilico, 2021