Vetrina Live- Pagina 21

Le migliori attività per rimettersi in forma da adulti

Informazione promozionale

Con l’arrivo dell’autunno si può avvertire una certa pigrizia, ma la si può combattere riattivando corpo e mente. 

 

Dopo una lunga giornata di lavoro e un’ora o più di traffico riuscite finalmente a tornare a casa, ma siete troppo stanchi per fare qualsiasi cosa, o magari volete semplicemente stare con i vostri cari. Sentite però che il vostro corpo comincia ad appesantirsi e a procurarvi i classici doloretti tipici di una vita troppo sedentaria, accumulati magari durante il lockdown. La colpa non è tutta vostra, d’altronde ormai la maggior parte dei lavori richiedono di stare seduti otto ore o più davanti ad un PC e altrettante ore da passare in automobile o su altri mezzi di trasporto, specialmente se vivete in una grande città. 

 

Tutte queste ore passate su una sedia, adottando posizioni poco corrette, possono ovviamente portare fastidi fisici e rendervi meno scattanti. Inoltre anche se spesso non ce ne accorgiamo, durante le giornate accumuliamo stress fisico e mentale che possiamo però scaricare facendo attività fisica. 

 

Magari avete provato a iscrivervi in palestra ma, dopo qualche mese, nonostante i buoni risultati, avete smesso perché troppo noiosa. Effettivamente, i vari esercizi in palestra possono risultare troppo statici e poco divertenti. Passata una certa età però risulta difficile allenarsi negli sport di squadra o in altre discipline legate alle gioventù. Vediamo quindi quali sono le attività alternative per rimettersi in forma.

 

Nuoto

 

Il nuoto è una disciplina consigliata a tutti, in quanto non solo permette di allenare tutto il corpo e distendere i muscoli, ma permette di rafforzare i polmoni e di conseguenza il fiato. Se avete dolori articolari è l’ideale, in quanto la schiena e le gambe non verranno sollecitate dal carico di pesi e verranno anche ‘massaggiate’ dall’acqua. 

 

Per imparare i vari stili potete iscrivervi ad un corso di nuoto, una buona occasione anche per condividere l’esperienza con altre persone. In generale lo stile libero è quello più adatto per perdere calorie e fare fiato, ma in realtà è consigliato variare con la rana e il dorso. Il delfino è lo stile più difficile, infatti solitamente viene insegnato nei corsi avanzati. Ricordate di munirvi di un costume da nuoto, occhialini e cuffia, oltre ovviamente ad un borsone dove portare l’occorrente. Appena vi sentite pronti, potete impostare un programma di allenamento da un tot di vasche e nuotare un paio o tre volte a settimana. 

 

Corsa

 

Se avete spazio in casa per sistemare un tapis roulant (leggere qui per le recensioni dei migliori modelli) potete fare un po’ di corsa o camminata veloce stando al caldo tra le mura di casa. La corsa all’aperto però può dare risultati più soddisfacenti, in quanto sarà più faticosa per via del terreno e per la presenza di salite e discese. 

 

Al giorno d’oggi esistono tantissime app e diversi dispositivi ideali per monitorare i vostri progressi quando correte, oltre ovviamente a calzature adatte che attutiscono l’impatto del piede con il terreno. Certo, la corsa è decisamente faticosa e spesso non è il massimo per le articolazioni, ma con un po’ di costanza può dare tantissimi frutti sia per la perdita di peso, sia per lo sviluppo del fiato. 

 

Boxe training o Fit Boxe

 

Come per tutti gli sport di combattimento, attorno al pugilato c’è un certo alone di terrore da parte di chi non ha mai messo piede in una palestra. In realtà la maggior parte delle palestre di boxe organizzano corsi di boxe training, dove è possibile imparare le tecniche base e fare degli esercizi al sacco o con i colpitori, senza ovviamente salire sul ring. 

 

Se riuscite a trovare una palestra con un buon ambiente e un bravo allenatore che ha la pazienza di dedicarsi anche a chi vuole semplicemente allenarsi, vi divertirete tantissimo. La boxe può far aumentare la vostra sicurezza grazie alla conoscenza dei colpi base, inoltre potrete anche appassionarvi alla disciplina. 

 

Il Fit Boxe è abbastanza simile al boxe training, sebbene la filosofia dietro sia un tantino diversa, in quanto nelle palestre di boxe è possibile studiare anche alcune particolarità tecniche, mentre il Fit Boxe è orientato verso l’esercizio per la perdita di peso. Sono entrambe ottime attività alternative che vi permettono anche di allenarvi in compagnia di altre persone. 

 

CrossFit

 

Qualche anno fa il CrossFit era diventato una sorta di piccolo fenomeno, al punto che tutti avevano almeno un amico o un parente appassionato di questa particolare disciplina. Se avete energia da vendere e avete già praticato attività fisiche faticose, allora il CrossFit può fare al caso vostro. Fondamentalmente si tratta di una serie di esercizi con attrezzi e a corpo libero, progettati per la perdita di peso e per il potenziamento, spesso divisi in serie di vari ‘circuiti’. 

 

La particolarità sta nell’intensità con la quale si affrontano gli esercizi che all’inizio può sembrare assolutamente impossibile da affrontare ma dopo averci fatto l’abitudine si avrà sempre più voglia di allenarsi. 

 

La prossima sera chiedetevi: “Che bolle in pentola?” E resterete sorpresi!

Informazione promozionale

Dopo mesi di attesa riprendiamo il nostro tour enogastronomico tra i ristoranti piemontesi e scegliamo di inaugurare questa ripartenza con una cena deliziosa presso il ristorante di Torino “Che bolle in pentola?”.

In effetti cosa bollisse in pentola era proprio la domanda giusta da porsi prima di arrivare da Dario, proprietario e chef impeccabile, che ci ha accolti con una lunga tavolata imbandita che pareva essere ad una cerimonia.

Il ristorante di Dario ricorda le tipiche trattorie toscane che spesso si incontrano nei paesi e per quegli istanti ci si dimentica di essere nel cuore della nostra Torino, trasportati in un clima di relax e benessere tanto ricercato da tutti di questi tempi. Il dehors, affacciato su di una piccola via molto tranquilla e caratterizzato da un piccolo angolo floreale, rende l’atmosfera del luogo molto suggestiva.

 

Iniziamo la nostra degustazione con un’elaborata lista di antipasti: si inizia con una Panzanella, tipica insalatina toscana di pane raffermo dal sapore ricco e pungente; assaggiamo poi un’insalata di farro perlato con verdure croccanti; del Pecorino senese di Pienza semi-stagionato che preserva ancora della cremosità, direi proprio il giusto punto d’incontro tra l’antico e il nuovo; uno sformato al parmigiano arricchito da cipolle caramellate, miele e noci il cui sapore ricorda le antiche tradizioni e i piatti prelibati delle nonne; del pan fritto cosiddetto “sciocco” poichè privo di sale per permettere di apprezzare il sapore della fetta di prosciutto crudo che lo avvolge e, infine, dei crostini alla toscana con patè di fegato.

Accompagniamo gli antipasti con un Chianti Gallo Nero dal gusto astringente, perfetto per contrastare ed esaltare il connubio di sapori che ci viene proposto da Dario.

I camerieri, molto accorti e gentili, sono sempre disponibili e accuratamente preparati su ogni cosa.

E’ il momento dei primi e assaggiamo degli spaghetti alla viareggina e dei pici cacio e pepe che ci ricordano i sapori di Roma e di Toscana e, nel mentre, sorseggiamo dell’ottimo Syrah del bolgherese, un vino rosso dal sapore fruttato con note di amarena: il vino perfetto per quest’estate 2021.

Passiamo poi ai secondi dove ci aspetta uno dei piatti di punta del locale di Dario, ovvero il caciucco alla viareggina che, a differenza di quello livornese, si presenta senza spine. Composto da ventuno tipologie di pesci, il cacciuccio di Dario è preparato seguendo una ricetta molto antica ed il sapore è eccezionale; ci ritroviamo, così, immersi in un susseguirsi di ricordi della nostra infanzia, riassaporando quel sapore tipico e prelibato che avevano i piatti delle nostre nonne. 

Dopo un piatto di mare è la volta dei piatti di terra e ci vengono proposti una tagliata di fassone, accompagnata da grani di sale grosso, ed uno sformato di porcini guarnito da una delicata fonduta di pecorino lunigiano contornati da un abbondante piatto di deliziosi funghi porcini fritti.

 

I piatti si susseguono uno dopo l’altro, proprio come in un banchetto reale, e le porzioni sono molto abbondanti ma fortunamente siamo in cinque al tavolo e con così tanta prelibatezza diventa difficile avanzare qualcosa.

Finiti questi piatti è il turno del dolce che non si può non assaggiare viste le ottime doti culinarie di Dario: tocca a me a scegliere e mi lascio consigliare dallo chef che mi propone la sua tipica panna cotta, ricetta originale e segreta di Dario che già una volta aveva conquistato il mio palato. Ammetto essere una delle panne cotte più buone che abbia mai mangiato, consistente e cremosa allo stesso tempo, si scioglie in bocca rivelando tutto il suo sapore.

Per concludere, assaggiamo i cantucci preparati secondo un’altra delle numerose ricette personali di Dario e, al posto del classico Vin Santo, li degustiamo accompagnati da un saporito flûte di Passito di Pantelleria, lasciandoci sorpresi del sapore particolarmente fruttato che rimane sul palato.

 

 

 

Restiamo sbalorditi da quante ricette personalizzate abbia Dario e dal sapore caratteristico di ognuna di esse e ci auguriamo di ritornare presto a chiederci “Che bolle in pentola?” nel mentre che ci dirigiamo in direzione del locale per un’altra nuova e sorprendente cena in compagnia.

Irene Cane

Ristorante CHE BOLLE IN PENTOLA Via Rivara, 30, 10143 Torino  011 793 0961

 

 

 

Sport su ruote, ecco quelli migliori per la crescita dei bambini

Informazione promozionale

I bambini dovrebbero sempre praticare almeno uno sport poiché l’esercizio fisico non solo li aiuta a crescere fisicamente ma anche dal punto di vista sociale.

Non bisogna infatti pensare allo sport unicamente come una competizione agonistica dove chi arriva per primo vince e gode di tutti gli onori ma come un’attività condivisa con i propri coetanei all’interno della quale si creano relazioni tra gli individui.

Lo sport, quindi, aiuta anche a livello psicologico, creando solide basi su cui costruire la propria personalità nel rispetto del prossimo e delle regole. Un tempo magari, nel nostro Paese, l’unica alternativa possibile era il calcio, tuttavia oggigiorno esistono praticamente una miriade di palestre e attività che i vostri figli possono scegliere consapevolmente, dalle arti marziali agli sport su ruote, ed è proprio su questi ultimi che ci concentreremo nel nostro articolo.

Quando si parla di sport su ruote, intendiamo comunque attività che richiedono un certo esercizio fisico, sono quindi escluse moto, quad (ecco dove potete acquistarne di mini qualora abbiate bambini molto piccoli) e auto da corsa. Vediamo dunque insieme quali sono questi sport.

 

Ciclismo

La bici è il mezzo di locomozione perfetto per i bambini poiché acquistano una propria indipendenza di movimento e al tempo stesso possono sfruttare la due ruote per praticare attività fisica. La FCI, acronimo che sta per Federazione Ciclistica Italiana ha una gran quantità di scuole in ogni regione d’Italia, non è dunque difficile investire in questo sport qualora i vostri figli vogliano dedicargli più tempo e attenzione.

Il ciclismo mette in moto tutto l’organismo, potenzia la muscolatura, aumenta gradualmente la resistenza e la capacità polmonare, migliora la circolazione sanguigna e riduce quindi il rischio di infarti.

 

Prima di far saltare in sella i più piccoli, però, ricordate che la bici comporta anche dei rischi, soprattutto se ci si ritrova a circolare su strade trafficate, è dunque obbligatorio far indossare ai bambini il caschetto e delle opportune protezioni come ginocchiere e gomitiere. Ciò è ancor più vero se invece del classico ciclismo su strada viene praticato il BMX, acronimo di Bicycle Motocross, una disciplina che prevede l’uso di speciali biciclette che ricordano delle moto da cross, con ruote apposite per terreni accidentati e parti in grado di muoversi a 360 gradi per eseguire acrobazie durante i salti.

Si tratta di una disciplina olimpica soggetta a una suddivisione in fasce d’età ben precise, a partire da 5 anni fino a 45 e oltre, davvero tutti possono praticarla.

 

Skateboard

A partire dalla Olimpiadi di Tokyo 2020, lo skateboard rientra tra le discipline che si possono vedere e praticare ai giochi. Una grande vittoria per chi pratica da decenni questo sport e che dà un’opzione in più ai giovani che sono attratti da questo sport. In cosa consiste lo skateboarding? In pratica si utilizza una tavola con quattro rotelle alla base per muoversi in ambiente urbano ed eseguire spettacolari evoluzioni. Originariamente fu inventato dai surfisti californiani che volevano un modo per allenarsi anche quando non potevano praticare la propria disciplina preferita.

Al di là delle nozioni storiche, non c’è alcun limite d’età per praticare skate e i bambini possono iniziare già da 5 anni a cimentarsi con il movimento base sulla tavola. Bisogna comunque chiarire che cadute e fratture sono all’ordine del giorno in questa disciplina, soprattutto se praticata senza la supervisione di un esperto. D’obbligo anche in questo caso i dispositivi di protezione più comuni come il casco, le ginocchiere e le gomitiere, non eviteranno le cadute ma almeno proteggeranno le parti più delicate del corpo.

Lo skate è comunque uno sport molto spettacolare quando si iniziano ad apprendere i vari “tricks” come l'”Ollie”, che prevede salti tenendo la tavola attaccata ai piedi, come disciplina richiede però costanza e dedizione.

 

Pattinaggio

Una macrocategoria che al suo interno prevede diversi sport, troviamo infatti i pattini a rotelle, per sfrecciare sulla strada, e quelli da ghiaccio, che al posto delle ruote presentano una lama d’acciaio. I pattini con rotelle possono chiamarsi quad, poiché hanno quattro ruote, oppure in linea, perché hanno ruote allineate lungo un solo asse.

 

Il modo migliore per far sì che i bambini familiarizzino con lo sport è quello di optare per i pattini quad, successivamente, quando riusciranno a gestire il movimento al meglio, potranno passare a quelli in linea. A differenza di altri sport, come il pattinaggio sul ghiaccio, quello su rotelle non è considerato ancora evoluto al punto tale da meritare un posto nelle Olimpiadi ma ciò non vuol dire che non lo si possa praticare con costanza e divertimento.  

Zetafobia 2 – La città morta. Con gli zombie si può convivere, sono gli altri il vero pericolo…

Informazione promozionale

Sono trascorsi sei anni dalla pandemia di H5N1v2, la mutazione del virus dell’aviaria che ha dato il via all’apocalisse zombie. Domenico, suo figlio e la moglie Lucrezia, scampati per il rotto della cuffia a orde di non-morti famelici, sono riusciti a sopravvivere fino a oggi…

 

LIBRI: Zetafobia 2 – La città morta di Gualtiero Ferrari  – Fantascienza – Romanzo – Collana a cura di Silvio Sosio

 

Con gli zombie si può convivere, sono gli altri sopravvissuti il vero pericolo…

 

Sono trascorsi sei anni dalla pandemia di H5N1v2, la mutazione del virus dell’aviaria che ha dato il via all’apocalisse zombie.

Domenico, suo figlio e la moglie Lucrezia, scampati per il rotto della cuffia a orde di non-morti famelici, sono riusciti a sopravvivere fino a oggi.

L’isolamento della famiglia è bruscamente interrotto da un’automobile che si schianta contro una cabina elettrica. All’interno una giovane donna in travaglio sta dando alla luce suo figlio. Appena il bimbo è nato la madre taglia tre pezzi di cordone ombelicale e chiede a Domenico di consegnarli al distretto militare di Torino. Ottenuto ciò che voleva la donna estrae una pistola, uccide il neonato e si spara.

Chi era la donna? Perché quel pezzo di materiale organico è così importante? E soprattutto Domenico e la sua famiglia sono pronti a rischiare tutto per portare a termine una missione di cui non sanno nulla, addentrandosi nel pericoloso territorio della città morta, Torino?

Finalmente il seguito del romanzo bestseller Zetafobia, che ha rivelato il talento di Gualtiero Ferrari.

 

 

L’AUTORE

Gualtiero Ferrari nasce a Torino nel 1970. Sposato, con un figlio adolescente, cresce e vive in questa splendida città, salvo trasferirsi alcuni anni all’estero, per motivi di studio e di lavoro. Parla fluentemente l’inglese, il francese e quel minimo di tedesco necessario a ordinare del cibo caldo e una birra fresca. Di formazione economico-scientifica, più che umanistica, si è avvicinato alla lettura nel corso dell’adolescenza e si è rifugiato nella scrittura, ormai adulto, durante un difficile periodo personale. Attualmente lavora presso un’azienda di meccanica di precisione. Zetafobia, finalista al Premio Odissea, è stato il suo primo romanzo e ha riscosso un lusinghiero successo.

 

EDIZIONE EBOOK

Data di uscita: 29 giugno 2021

Editore: Delos Digital srl

Collana: Odissea Fantascienza n. 104

Pagine (stimate): 322

Formati: epub, kindle

Prezzo: Euro 4,99

 

Tutte le informazioni: https://delos.digital/9788825417005/zetafobia-2-la-citta-morta

Su Amazon: https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?url=search-alias%3Ddigital-text&field-keywords=9788825417005&tag=fantascienzac-21

ISBN: 9788825417005

 

EDIZIONE STAMPATA

Data di uscita: 20 luglio 2021

Editore: Delos Digital srl

Collana: Convoy n. 83

Pagine: 304

Formato:

Prezzo: Euro 16,00

 

Tutte le informazioni: https://delos.digital/9788825417029/zetafobia-2-la-citta-morta

ISBN: 9788825417029

 

Visita Delos Digital: sul web https://delos.digital – su Facebook https://www.facebook.com/delosbooks/ – su Twitter https://twitter.com/DelosBooks

Scrivi a Delos Digital: lettori staff@delosdigital.it – giornalisti comunicazione@delosdigital.it

Pubblica con Delos Digital: https://delos.digital/pubblica

 

Ironia e colpi di scena: “Sarà stato il destino”

Informazione promozionale

“Sarà stato il destino” è un romanzo ironico, pieno di colpi di scena. Appassionerà particolarmente i lettori amanti di gialli, e di età adulta.

Il mio primo romanzo…
Quando il destino, incontenibile, prende la sua strada mescolando vite, persone ed avvenimenti. L’intenso romanzo dell’autore Giorgio Nardio dal titolo “Sarà stato il destino” coinvolgerà tutti i lettori grazie ad una trama avvincente e ricca di ironia e pathos. Edito dalla Casa Editrice BookSprint Edizioni, l’Opera è acquistabile nel doppio formato cartaceo / e-book. Giovanni Tosi è un uomo in carriera che grazie alla creazione della sua Security app ottiene un successo a livello internazionale che lo porta a collaborare con i “pezzi grossi” delle forze dell’ordine. Questo suo successo viene tuttavia interrotto da uno scherzo del destino: assiste per caso a un reato grave, e dopo essere scampato per un pelo alla sua stessa morte viene inserito nel programma protezione testimoni. Costretto così a ritirarsi in incognito in un convento, imparerà molte cose nuove sulla vita, ma il destino ha ancora altre sorprese serbo per lui. Il destino è il tema centrale della storia ed è al destino che il protagonista attribuisce tutte le gioie e i dolori che la vita gli riserva. Ma non solo il fato, anche amore, paura, tradimento, morte, vita, fede e speranza in un giallo pronto a conquistare pagina dopo pagina. Proprio come il protagonista, infatti, i lettori tiferanno per lui affidando le loro aspettative alla provvidenza, sperando nel lieto fine.

ANALISI ETICA DEI CONTENUTI

Il destino è il tema centrale della storia. È al destino che il protagonista attribuisce tutte le gioie e i dolori che la vita gli riserva. Ulteriori temi affrontati sono l’amore, la paura, il tradimento, la morte, la vita, la fede e la speranza.

Il sito web: https://giorgionardio.wordpress.com/

Mail: gn.ildestino@gmail.com

Ellen Thrace: su Marte un segreto che l’umanità deve conoscere

Informazione promozionale

Ellen, dopo una nottata trascorsa in cella, decide per la vita militare e andrà su Marte, dove scoprirà un segreto che il mondo intero deve conoscere…

IL LIBRO

Rimasta orfana, e senza un tetto sulla testa, all’età di sedici anni, Ellen si unisce ad una banda di criminali per non morire di fame. Dopo essersi fatta strada nel mondo della criminalità, le viene offerto un nuovo lavoro che non può rifiutare, uccidere un malvivente che sta disturbando gli affari della sua banda. Ucciso il malvivente, Ellen si trova circondata da alcuni poliziotti che la arrestano per poi portarla alla centrale di polizia. Qui, viene interrogata dall’agente speciale Johnson che, dopo aver esaminato la sua fedina penale, le annuncia di dover finire in un carcere governativo per il resto della sua vita. Considerando la preparazione di Ellen, l’agente le offre una scelta, finire in carcere oppure indossare una divisa e andare a combattere su Marte. Ellen, dopo una nottata trascorsa in cella, decide per la vita militare e andrà su Marte, dove scoprirà un segreto che il mondo intero deve conoscere.

Edizione ebook:
Amazon: https://www.amazon.it/gp/product/B09DDGVQCZ
⦁ ASIN ‏ : ‎ B09DDGVQCZ
⦁ Editore ‏ : ‎ Independently published (23 agosto 2021)
⦁ Lingua ‏ : ‎ Italiano
⦁ Dimensioni file ‏ : ‎ 2541 KB
⦁ Lunghezza stampa ‏ : ‎ 221 pagine
⦁ Collana: avventura

Edizione cartacea:
Amazon: https://www.amazon.it/Ellen-Thrace-Michele-Scalini/dp/B09DDWVXPW/
⦁ ASIN ‏ : ‎ B09DDWVXPW
⦁ Editore ‏ : ‎ Independently published (23 agosto 2021)
⦁ Lingua ‏ : ‎ Italiano
⦁ Copertina flessibile ‏ : ‎ 253 pagine
⦁ ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8462968365
⦁ Collana: avventura

 

L’AUTORE

Michele Scalini nasce a Jesi il 13 gennaio del 1974.
Ha conseguito gli studi presso una scuola di formazione professionale ed ha lavorato per anni nel settore dell’automazione industriale, svolgendo l’attività all’estero e su territorio nazionale. Amante della lettura, è cresciuto coi classici come “Papillon”, “L’isola del tesoro” e i romanzi di avventura del mitico personaggio Conan. In seguito si è dedicato a letture più specifiche riguardanti la mitologia antica, il mondo del mistero e la geopolitica.
É appassionato di film e di serie televisive di fantascienza, con un’innata curiosità rivolta verso quegli scenari post-apocalittici che hanno ispirato alcuni suoi romanzi. Circa sei anni fa, scopre la passione per la scrittura. Accadde quasi per caso, in un periodo difficile, dove si trova ad affrontare un lungo periodo senza lavoro. Una mattina, decide di cercare in rete, dei suggerimenti per reinventare la propria vita, per cercare nuovi stimoli, nel tentativo di risollevarsi da quella situazione. Trova una lista di attività da valutare. Le consulta con attenzione, cercando di capire quale fosse più adatta a sé. A metà della lista trova scritto “scrivi un libro”. Legge quella voce diverse volte fino a dire a se stesso “ok, scriviamo un libro”.
Da quel giorno non si è più fermato, non riesce più a farne a meno.
Da quel giorno ha scoperto una nuova parte di sé che neanche sapeva di avere.
Sito web: https://www.michelescalini.it/
Facebook: https://www.facebook.com/MicheleScaliniScrittore

 

Come scegliere l’illuminazione per gli esterni: ecco una guida ricca di consigli e soluzioni

/

Informazione promozionale

Illuminare in maniera appropriata l’esterno della propria casa è una scelta di gusto, ma è soprattutto una necessità per rendere l’area più sicura e poterne goderne appieno.

Se si tratta di un giardino, di un terrazzo o anche di un semplice balcone, l’illuminazione aggiunge appeal alla casa e ne accresce la vivibilità. Un’area esterna ben illuminata è utile per raggiungere la porta di casa evitando pericoli di sorta, aumenta la convivialità se si dispone di un’area attrezzata per il relax o per cene all’aperto, garantisce soluzioni ad effetto e di gusto, piacevoli allo sguardo, soprattutto se si considera anche il lato estetico.
Le luci esterne devono essere prima di tutto funzionali. I dispositivi di illuminazione presenti in commercio offrono soluzioni per tutti i gusti e disponibilità economiche.
La scelta può ricadere su modelli decorativi, dallo stile stravagante o discreto, ma è corretto tenere nella giusta considerazione il tipo di impiego e la finalità della luce, al pari del luogo di installazione.

Per chi è alla ricerca di soluzioni originali, ma estremamente potenti, non manca la gamma di faretti da giardino, fari con pannello solare o fari LED con pannello solare di cui sapere di più al link https://ecoworld-shop.it/faretti-ad-energia-solare.

Grado di protezione ad agenti atmosferici e sbalzi termici
Gli impianti luminosi da esterno devono rispondere a caratteristiche specifiche a seconda dell’ambiente da illuminare, ma non solo. E’ infatti opportuno accertarsi che gli apparecchi da esterno siano progettati per resistere agli agenti atmosferici, all’umidità agli sbalzi termici. Di norma si tratta di articoli a perfetta tenuta stagna, realizzati con materiali anticorrosione.
I supporti per l’illuminazione da esterni devono rispondere anche a determinati requisiti in tema di prevenzione da inquinamento luminoso.

Ampia gamma di soluzione da esterno
Per valorizzare gli ambienti esterni e renderli più sicuri la scelta può ricadere su un’ampia gamma di soluzioni.
Se si desidera fruire di un’illuminazione funzionale le applique da esterno sono la soluzione ideale, si fissano alle pareti e donano una luce diretta o indiretta.
Nel caso in cui si voglia godere di una luce diffusa o diretta non resta che optare per una lampada a sospensione. La si può collocare appesa a un gazebo, una veranda o un pergolato o sotto un portico.
In fatto di luci esterne da parete si possono utilizzare agevolmente plafoniere o strutture a parete completamente chiuse.
Privilegiando l’aspetto scenico sono perfetti i faretti da incasso, utili per delimitare un viottolo, la strada d’acceso alla casa, mettere in luce un gradino o una scala. I faretti proiettano una luce poco intensa ma sono perfetti per indicare un percorso, sottolineare la presenza della piscina. In commercio sono disponibili soluzioni da incasso per pareti, soffitti o pavimenti con interessanti soluzioni di design.
Necessitano di una base d’appoggio a terra articoli come i lampioni da giardino, con un’illuminazione fissa e a luce diretta, i paletti luminosi da esterno, le lampade a energia solare da collocare a terra, piantate direttamente nel terreno in un cespuglio, per delimitare un’aiuola o un vialetto. Per un’atmosfera da fiaba non dimenticate l’effetto che può produrre un lampione da giardino se collocato alla base di un grande albero.

“L’ignaro prescelto”, quando l’amore si intreccia alla suspense

Informazione promozionale

Mark e Ana, due vite diverse, due anime che viaggiano all’unisono, che si incontrano e si scontrano nel susseguirsi degli eventi.  Un giorno Mark viene colpito da una misteriosa malattia ma riesce a guarire inspiegabilmente: un progetto incombe su di lui… non sa di essere l’ignaro prescelto…

 

 

IL LIBRO

Mark, tedesco di origini italiane, dopo anni di eccessi e criminalità ha ora una vita tranquilla. Possiede una tabaccheria a Potsdam e le sue giornate trascorrono abitudinariamente. Un giorno, però, dei clienti entrano nel suo locale e uno di essi inizia a tossire. L’indomani, Mark si sente spossato, poco lucido, ma non dà peso a queste sensazioni e decide di mettersi in viaggio per dirigersi da suo fratello Carl. Durante il tragitto, però, perde il controllo dell’auto e ha un incidente. Trasportato in ospedale, ha la febbre alta, gli viene diagnosticata una grave infiammazione ma riesce a guarire.

Da questo momento la sua vita inizia a prendere una strana piega.

Conosce  Ana, donna bellissima ma misteriosa… I due si innamorano perdutamente e Mark le svela il suo passato e la coinvolge in giri loschi. A un certo punto però Mark si ammala nuovamente: stavolta il virus è letale per la maggior parte degli uomini, ma lui guarisce ancora perché non sa di essere l’ignaro prescelto…

 


L’AUTORE

Fabio Gioiosa nasce a Milano il 3 Agosto del 1975.

Vive l’adolescenza con allegria, buon umore e colpi di testa, sempre con una ricchezza di contrasti. Ragazzo introverso, sfogava le sue emozioni scrivendo racconti di esperienze personali e poesie. Predilige studi tecnici e si diploma in Elettrotecnica.

Sposato nel 2004, vive felicemente con la moglie e i due figli nella ridente Brianza. Decide di lasciare custodita in un cassetto la sua voglia di scrivere per poi riscoprirla dopo un episodio che gli ha cambiato la vita, che gli fa capire il valore delle piccole cose e vivere forti sensazioni, trasformandole in costruttiva crescita personale, con una nuova linfa forte e profonda. Vivendo le disposizioni governative per la pandemia dovuta al Coronavirus, che gli hanno concesso del tempo libero, nel 2020 pubblica il suo primo romanzo “L’ignaro Prescelto”. Ciò che maggiormente esprime le emozioni e suoi stati d’animo sono però le poesie, partecipa a concorsi e ottiene due menzioni di merito: al XXI concorso di poesia “Habere Hartem” e al XVI concorso internazionale di poesia inedita “Dedicato a… Poesie per ricordare”, entrambi della casa editrice Aletti Editore. In continuo fermento continua a scrivere poesie e un nuovo romanzo.

L’Ignaro prescelto è stato pubblicato su Amazon in tre formati, e-book, copertina flessibile e copertina rigida, di seguito il link:

Amazon.it: L’IGNARO PRESCELTO – GIOIOSA, FABIO – Libri

L’IGNARO PRESCELTO by FABIO GIOIOSA, Paperback | Barnes & Noble® (barnesandnoble.com)

Il  romanzo è pubblicato anche con Youcanprint  su carta lucida e con le foto  a colori.

È in vendita su molti altri siti. Di seguito i link più importanti:

L’ ignaro prescelto – Fabio Gioiosa – Libro – | IBS

L’ignaro prescelto – Fabio Gioiosa – Libro – Mondadori Store

Libro L’ignaro prescelto – F. Gioiosa –  LaFeltrinelli

L’ignaro prescelto | Fabio Gioiosa  (unilibro.it)

 

“Nessun posto è come casa mia”: ecco come sconfiggere i demoni interiori

Informazione promozionale

Questo romanzo è nato per l’esigenza di dare voce a chi ha sofferto o sta soffrendo di disturbi del comportamento alimentare, per dare sostegno e coraggio a chi sta affrontando la malattia, alle loro famiglie e a chi ne è uscito ma trova ancora difficile l’idea di fare i conti con essa. Alice, la protagonista dell’opera, sono io.

Ho sofferto di anoressia durante la fase adolescenziale, sono passata dalla paura del fantomatico “mostro sotto al letto”, quello che secondo l’immaginario fanciullesco ti prende per le gambe se non le copri adeguatamente con le lenzuola, ad essere posseduta nel vero e proprio senso del termine da un demone che, giorno dopo giorno, mi imprigionava, portandomi sempre più giù in un baratro di angoscia, perdizione, manie ossessivo- compulsive. Negli sporadici momenti di lucidità provavo a combatterlo, ma lui era talmente potente da riuscire a farmi nuovamente sua ogni volta…alti e bassi, questi ultimi in misura maggiore, fino a quando un giorno sono riuscita a reagire rialzandomi e a liberandomi di lui, quindi a rinascere. Il messaggio di “Nessun posto è come casa mia” è proprio quello, la possibilità di rinascita, la speranza di riuscire a vincere sulla malattia, perché ci vogliono una significativa forza di volontà e una buona dose di coraggio, ma chiunque è più forte di essa. Il coraggio è ciò che desidero infondere nelle persone, perché ce ne vuole davvero una quantità smisurata per combattere i propri demoni interiori e altrettanto per mettere in luce il proprio lato oscuro, quelli che sono i propri segreti, i propri tabù, come per me lo è stato il percorso tra il principio della problematica e la conseguente ospedalizzazione, ma è possibile tirare fuori la grinta, soprattutto se ci sentiamo meno soli e se qualcuno, come ho fatto io attraverso il mio libro, si confessa anche per gli altri. Empatia, vicinanza. Ho sentito inoltre l’urgenza di schiacciare la tanta ignoranza che c’è riguardo all’argomento dei disturbi alimentari, ritengo che sia fondamentale sensibilizzare al fine di far comprendere alle persone che tali condizioni non si scelgono, ma ti scelgono, non sono capricci di chi vuole vedersi migliore di fronte a uno specchio, c’è molto di più dietro certe manifestazioni di disagio, il cibo è soltanto un mero deterrente, le problematiche di base sono molto più profonde del semplice rapporto con una banale bilancia, variano da individuo a individuo, ma sono essenzialmente un grido di aiuto.

Carolina Pasquesi

La trama del romanzo:
Alice è una ragazza solare, forte e determinata, che sta vivendo, nel pieno della sua adolescenza, i cambiamenti fisici e psicologici che attraversa ogni individuo della sua età. Tuttavia per lei quel corpo che muta e che improvvisamente inizia a destare la curiosità e gli sguardi interessati dell’altro sesso, di colpo smette di essere lo strumento prezioso che le permetteva di interagire con il mondo circostante – di danzare, di correre, di abbracciare con entusiasmo la madre o le amiche – e diventa un nemico da annientare, un fardello da alleggerire sempre di più, spingendosi ogni volta un passo più in là, quasi con l’intento di vederlo sparire. L’anoressia è una malattia subdola, che si insinua nella mente con la lusinga di un corpo perfetto e la capacità di distorcere la percezione di sè, dando l’illusione che, attraverso il controllo del cibo, si possa controllare ogni aspetto della vita, anche l’incontrollabile. La storia di Alice, tuttavia, non si riduce alla narrazione
della sua malattia: dal suo racconto, sofferto, ma sempre lucido e pacato, emergono la forza incrollabile della sua famiglia, la dolcezza e la professionalità di medici e infermieri che si sono presi cura di lei, la vicinanza costante degli amici e di tutte le persone che hanno assistito alla sua lenta rinascita. Alice non sarà mai più la stessa e il mostro che l’ha divorata per mesi potrà riaffacciarsi a volte, ma troverà ad affrontarlo una ragazza matura, consapevole di sè e delle proprie risorse.

L’autrice, nota biografica:
Carolina Pasquesi nasce a Prato il 6 luglio del 1992. Nonostante la sua grande passione per la psicologia, dopo la scuola sceglie di crearsi la propria indipendenza e inizia a lavorare come commessa, professione che continuerà a svolgerà anche successivamente al suo trasferimento nella città di Pisa. Durante il lockdown, decide di mettere in atto il suo amore per la scrittura provando a tradurre in un libro una sua personale ed intima esperienza. Nasce così la sua prima opera da scrittrice esordiente, progetto che la porterà a scegliere di cambiare radicalmente la sua vita professionale per immergersi in quella che capisce essere la sua vera vocazione, ossia scrivere. Una passione quella per la scrittura, che fin da bambina l’aveva contraddistinta, ma che era rimasta chiusa a chiave in un cassetto del suo cuore.

Facebook: Carolina Pasquesi – Autrice Carolina Pasquesi – Autrice
Instagram: carolina.pasquesi_autrice  carolina.pasquesi_autrice

 

Integratori per sportivi: come reintegrare i liquidi persi

Informazione promozionale

L’attività sportiva è un autentico toccasana per la salute. Chi fa sport combatte la sedentarietà e i rischi cardiovascolari, si mantiene in forma, elimina i chili in eccesso e migliora l’umore.

Nel praticare una qualunque attività fisica è corretto valutare che si possono correre alcuni rischi e pericoli, soprattutto se non si seguono regole comportamentali corrette, si eccede con l’impegno senza avere un’adeguata preparazione, non ci si alimenta a dovere e infine non si reintegrano i liquidi persi sudando.
Una dieta nutrizionalmente equilibrata offre allo sportivo il corretto apporto calorico. Chi fa sport inoltre suda e deve idratarsi opportunamente bevendo prima, durante e dopo l’attività per reintegrare i liquidi, gli elettroliti e i minerali, necessari per il buon funzionamento dell’organismo.

Seguire una corretta alimentazione, e consumare la giusta quantità di liquidi, può risultare insufficiente, ed è qui che entrano in gioco gli integratori, un’autentica mano santa per gli sportivi.

Gli integratori un aiuto importante per gli sportivi
Gli integratori sono un aiuto fondamentale per chi pratica un’attività fisica, ma è necessario assumerli senza eccedere. Un supporto come quello offerto dagli integratori è utile a patto che si analizzino effetti e benefici, si seguano le indicazioni d’uso e se ne consumino nella giusta quantità, evitando accuratamente gli abusi.
In commercio inoltre si trovano soluzioni diverse a seconda dell’attività sportiva praticata. Una soluzione come quella offerta da Polase Sport, ad esempio, è in grado di ristabilire il corretto apporto idrosalino, ed è indicata per chi fa attività sia agonistica che amatoriale.
A seconda dell’attività fisica praticata può essere utile reintegrare vitamine, proteine, sali minerali, carboidrati e amminoacidi. Per questo motivo esiste un’ampia gamma di integratori, da assumersi in quantità bilanciate a seconda del fabbisogno, per facilitare l’attività aerobica, per fornire un aiuto concreto a ossa o muscoli.
La scelta dell’integratore non è solo legata alla tipologia di sport praticato. A definire la scelta sono anche le caratteristiche singole dell’atleta considerando fattori quali il peso, l’età, la prestanza fisica, la composizione corporea, la durata dell’esercizio, l’intensità e la frequenza con cui lo si pratica.

Sport di potenza, di resistenza o di squadra: quali integratori scegliere per reintegrare i liquidi
Chi pratica uno sport di potenza quali body building o sollevamento pesi, deve avvalersi del supporto di soluzioni a base di creatina, proteine e aminoacidi, aminoacidi ramificati e sali minerali.
Se l’impegno considera uno sport di resistenza come corsa, canottaggio o ciclismo, non resta che valutare integratori vitaminici e salini, a base di maltodestrine e derivati, bicarbonato di sodio o citrato di sodio, amminoacidi ramificati e ferro.
Infine in caso di sport di squadra, è ideale un integratore che privilegia la presenza di sali minerali, creatina, carboidrati e sodio.