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Da Borello Supermercati sei come a casa

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Da Borello Supermercati sei a casa. Questa la filosofia su cui si fonda l’insegna che, a partire dal 2015, ha iniziato a diffondersi in svariate località del Piemonte.

La catena di supermercati infatti, fa della tradizione e della vicinanza al cliente i suoi punti cardine, puntando alla realizzazione di luoghi in cui le persone possano sentirsi a casa anche mentre fanno la spesa

 


L’insegna prende il nome dell’imprenditore che l’ha fondata, Fiorenzo Borello, che dopo oltre quarant’anni di esperienza nel settore della distribuzione, ha deciso di comunicare ai propri clienti, a partire dal nome, che si esponeva in prima persona, “mettendoci la faccia”.


La sua identità è un attestato della nascita di una nuova insegna, i cui valori fondanti sono la fiducia, la semplicità, ma soprattutto la tradizione. Non si tratta solo di valori, si tratta di una vera e propria filosofia basata sulla vicinanza con il cliente. Il fondatore del marchio sabaudo infatti, conosce personalmente i suoi clienti e ha fatto del rapporto umano, il suo tratto distintivo, declinandolo anche attraverso una formazione attenta del suo personale che quotidianamente si contraddistingue per cortesia e disponibilità.


Un seguito decisamente cresciuto nell’arco dell’ultimo anno, in cui l’insegna è divenuta portatrice di un messaggio importante: fare la spesa in maniera consapevole, acquistando il giusto ed evitando gli sprechi. Messaggi in controtendenza con le logiche della distribuzione organizzata ma che stanno dalla parte dei clienti e che trovano riscontro nei canali social e web ed all’interno dei punti vendita: conservare bene il cibo, acquistare prodotti di stagione, informazioni nutrizionali e consigli di preparazione per sensibilizzare il cliente “verso una spesa consapevole”, come compare all’ingresso di ogni supermercato.


Un marchio attento alla sostenibilità ambientale, ma anche alla piacevolezza degli spazi. Tutti i punti vendita progettati e realizzati con impianti ed attrezzature a basso impatto ambientale, hanno un’identità fortemente riconoscibile basata su una serie di elementi visuali che saltano all’occhio appena si entra: il punto croce come elemento ricorrente, il trattamento anticato delle immagini, l’utilizzo delle cementine che riportano all’autenticità del passato.


La ricerca dei prodotti in assortimento è un altro elemento determinante: il Sig. Borello infatti, conosce personalmente molti dei suoi fornitori e seleziona i prodotti tipici del territorio oltre a tutti quelli in grado di soddisfare un certo standard di qualità senza dimenticare la convenienza, che è un tratto distintivo della catena. E poi alcune specialità firmate Borello Supermercati, tipiche della tradizione piemontese: tre etichette di vino (Barbera, Piemonte Albarossa e Malvasia) che ben si accompagnano al formaggio da grattugia, anch’esso a marchio Borello, dal gusto dolce e rotondo.


Tutti i freschi, dall’ortofrutta alla gastronomia, macelleria e pescheria, sono il fiore all’occhiello dell’insegna: se hai qualche dubbio su come cucinare un piatto o su quale formaggio scegliere, il personale sarà pronto ad offrirti consulenza e supporto!


Da circa un anno è stata introdotta anche la tessera fedeltà, la “CiapaPunt” che permette ai clienti di raccogliere punti vincendo buoni spesa.  Borello Supermercati è presente in modo capillare nel territorio torinese, astigiano e canavese con 41 punti vendita.  Vuoi scoprire dove si trova il punto vendita a te più vicino? Sul sito (www.borellosupermercati.it) troverai tutte le informazioni che cerchi, oltre alle promozioni in corso e tante ricette gustose!

 

 

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“La finestra sul futuro”, storia di premonizioni e di percorsi di vita inaspettati

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Esperienze paranormali destabilizzanti e pericolose porteranno i protagonisti a intraprendere, con una nuova e matura consapevolezza, inaspettati percorsi di vita.

Stefania Lusetti: l’autrice si presenta

Sono nata a Busto Arsizio nel 1967, ma da anni vivo in un paesino in provincia di Milano con il marito Vincenzo e il figlio Riccardo.

Da sempre amante della lettura, ho cominciato a scrivere a undici anni con la volontà di dimostrare alla maestra delle elementari,che non apprezzava i miei temi, che sapevo scrivere. Da allora non ho più smesso.

Ho esordito a dieci anni con un racconto horror perso in uno dei tanti traslochi della vita.

Ho partecipato a diversi concorsi letterari, ottenendo ottimi risultati e, talvolta, vincendoli.

Nonostante preferisca scrivere racconti, sono al mio terzo romanzo, dopo “La settima invitata” e “Al di là degli occhi”.

Recentemente ho pubblicato, su piattaforma Amazon KDP, una raccolta di racconti dal titolo “L’attesa e altri racconti”.

“La finestra sul futuro” è nato durante il lockdown, reinventandoun’idea accantonata anni fa.

E’ una storia di premonizioni e di come la vita possa offrire percorsi inaspettati, apparentemente opposti alla nostra natura.

La trama

11 settembre 2001

Il mondo assiste impotente al crollo delle Twin Towers di New York. Un evento imprevedibile per tutti, tranne che per Marco, autore di libri storici dotato, suo malgrado, di un dono.

Settembre 1998.

Silvia, una medium di successo, presenta il suo ultimo lavoro editoriale dal titolo Il sogno e il futuro e Marco è fra il pubblico. I due si conosceranno, ma il pragmatismo dell’uomo lo porterà a evitare la donna per diverso tempo finché non sarà Silvia stessa a ricontattarlo. La vita di Marco, già perseguitata da un terribile sogno ricorrente, verrà proiettata in un mondo di sedute spiritiche e anime inquiete. Esperienze paranormali destabilizzanti e pericolose porteranno entrambi i protagonisti a intraprendere, con una nuova e matura consapevolezza, inaspettati percorsi di vita.

Da un anno curo il sito / blog www.stefanialusetti.com e la pagina Stefania Lusetti – parole non più imbrigliate | Facebook

Come acquistare il romanzo Stefania Lusetti – La finestra sul futuro (echosprime.it)

“Il volo di un aquilone”: tuffarsi nel passato alla ricerca del senso della vita

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MARIA LUCE ALFIERI E L’AMORE PER LA NARRATIVA E LA POESIA

L’autrice si racconta 

 

Scrivere questo libro ha significato per me un aprire la porta dove avevo nascosto sensazioni, emozioni e poesia. È stato come entrare in contatto con la me stessa di oggi e con la bambina di ieri e farle dialogare…

Sono nata a Siracusa dove risiedo. Sono Psicologo e Sociologo e mi sono laureata alla università “Sapienza” di Roma e alla università degli studi di Catania. Lavoro presso il Dipartimento Dipendenze Patologiche della Asp 8 di Siracusa, dove mi occupo di problematiche e di patologie della adolescenza, di prevenzione del disagio giovanile e di conflitti nelle relazioni intrafamigliari. Ho condotto diverse ricerche sulla condizione giovanile, sulla comunicazione a scuola, in famiglia e in ambito lavorativo, sugli stili relazionali, sui principali disturbi in età adolescenziale.

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Amo molto la narrativa e la poesia, e scrivere racconti nel tempo libero è la mia passione. Scrivere rappresenta per me un viaggio interiore, un entrare in contatto con i sentimenti e le emozioni. È un dar voce al bambino che si è stati.
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Il libro “Il volo di un aquilone”, edito da Booksprint edizioni, è stato premiato al Concorso letterario internazionale “Maria Cumani Quasimodo”, e rappresenta il mio esordio nella narrativa. A questo libro ha fatto seguito un’altra pubblicazione edita da Albatros, dal titolo “Il Suonatore di violino”, e un altro racconto ancora inedito dal titolo “C’è ancora tempo!”.
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Il racconto “Il volo di un aquilone” rappresenta  un viaggio introspettivo nel vissuto dei protagonisti, Giulia e Riccardo, ognuno con la sua narrazione, ognuno alla ricerca di un senso che dia significato alle esperienze vissute e alle proprie ferite. Ognuno con il proprio grido di dolore. Un tuffo nel passato che vive ancora nel presente. Poesia e narrazione si intrecciano creando un legame ancora più forte tra emozioni e realtà vissute, tra la vita e la morte.
Nella lettura entriamo in punta di piedi nella vita dei due protagonisti, li vediamo bambini e quindi adulti con il loro bagaglio di passato e con l’infanzia nel cuore. Vediamo le loro vite intrecciarsi per poi distaccarsi. Ma il sottile filo che li ha uniti, li rivede dopo anni rientrare, attraverso altri personaggi, l’uno nella vita dell’altro.
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Alcuni episodi narrati, alcune sensazioni di Giulia nel racconto, sono legati a dei ricordi della mia infanzia. Tutti episodi e sensazioni che ho veramente vissuto da bambina. Così le estati passate in campagna, le arrampicate sugli alberi con i compagni di giochi e le ginocchia sbucciate, l’odore della terra bagnata dopo il temporale, i gechi sui muri, il pozzo di cui avevamo paura.
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Scrivere questo libro ha significato per me un aprire la porta dove avevo nascosto sensazioni, emozioni e poesia. È stato come entrare in contatto con la me stessa di oggi e con la bambina di ieri e farle dialogare. Ho dato voce ad ogni mio “io”. In ogni personaggio ci sono tracce di me. Il volo di un aquilone sempre sullo sfondo, una perdita e un nuovo inizio.

“Cascine Piemontesi” scopre e promuove il territorio a partire dai produttori

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La valorizzazione di un territorio trova le basi prima di tutto nel racconto dei produttori e degli artigiani che lo abitano e lo coltivano, che si pongono come voce principale nel dialogo con il consumatore.

Il progetto del consorzio di “ Cascine Piemontesi”, nato nel 2020 , promosso da Confagricoltura in collaborazione con la Camera di Commercio di Cuneo, è stato ideato per favorire la promozione e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari del Piemonte.

Scopo principale è quello di dare visibilità alle singole realtà produttive del territorio che si riuniscono sotto il marchio identificativo di “ Cascine Piemontesi” appunto, attraverso la realizzazione di campagne di comunicazione e l’individuazione di nuovi canali commerciali on line.

All’interno del Consorzio varie sono le aziende rappresentate: diverse produzioni protette fra le quali Castelmagno e Toma Piemontese DOP, Nocciola Piemontese IGP e Crudo di Cuneo DOP; ortofrutticole (con una menzione particolare alla mela e al kiwi di Lesegno) ma anche importanti denominazioni vitivinicole DOCG E DOC.

Qualità e coerenza col territorio in cui si sviluppano i prodotti: questi i capisaldi del progetto che intende far conoscere il lavoro delle aziende agricole, sottolineando il forte legame col territorio delle varie realtà che sentono l’esigenza di raccontarsi anche da un punto di vista culturale e di ricezione turistica.

E’ chiaro, quindi, come l’appartenenza a Cascine Piemontesi rappresenti per le realtà agricole e alimentari un’opportunità di crescita attraverso il mantenimento delle loro peculiarità.

I panorami ormai mutati nei quali si affaccia il nuovo modo di comunicare l’azienda e di vendere il prodotto, sono stati oggetto di un profondo studio del Consorzio che è arrivato a proporsi sul mercato con l’intento di trovare nuove opportunità commerciali puntando soprattutto sulle potenzialità del web.

Per questo, il gruppo ha creato una piattaforma on line chiamata “ Foodelizia” dedicata alla vendita di eccellenze agroalimentari a filiera corta che favorisce così il produttore nella commercializzazione in maniera diretta e senza i vincoli di distribuzione ma , soprattutto, di rendersi visibile e conoscibile anche al di fuori della zona di produzione.

Sono inoltre in fase di realizzazione, nuovi progetti di collaborazione con e commerce di settore ed è stato recentemente avviato il progetto Esperienze, progetto volto alla promozione, insieme ad enti turistici locali, delle attività offerte da alcune delle aziende associate.

Chiara Vannini

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Le eccellenze della gioielleria italiana fra design iconici, estro e audacia

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Scopriamo le collezioni Rue Des Mille: una vetrina di gioielli dallo stile unico e personalizzato per indossare autentiche emozioni

Dal sogno alla realtà il passaggio è decisamente breve ma ricco di entusiasmo e passione. Sono infatti i sentimenti a governare un universo prezioso come quello della gioielleria, intriso di fascino e seduzione, capace di offrire monili unici e proposte originali, che una donna sceglie di indossare con autentico trasporto.
Le proposte del prêt-à-porter italiano raccontano storie singolari, che vanno oltre gli schemi e le forme della tradizione, di cui apprezzare lo stile ineguagliabile, le innumerevoli soluzioni e i gioielli personalizzati.
A sorpresa il settore dei preziosi non sembra aver subito un elevato contraccolpo nell’arco del 2020 nonostante la crisi, quale inevitabile conseguenza della pandemia, abbia toccato un po’ tutti i comparti merceologici.

Il sogno vincente di Rue des Mille, il brand toscano che ci parla di sentimenti

A risultare vincenti, ancora una volta, sono le proposte che vantano un’idea alternativa, sono capaci di uscire dai modelli preordinati attraverso un esercizio di stile come ci raccontano i gioielli di Rue des Mille, anelli, bracciali, collane, orecchini, piercing, ciondoli e cavigliere dal gusto impareggiabile.
Nate da un sogno cresciuto in famiglia le collezioni del brand toscano guardano dritte al futuro, senza dimenticare neppure per un istante il passato, che scelgono di rielaborare in maniera esclusiva.
Quello di babbo Roberto e dei tre figli è il desiderio di raccontare una, cento e mille storie attraverso i gioielli, raccogliere sogni e trasformarli in accessori versatili, eleganti e al tempo stesso divertenti.
“Disegniamo icone dalle forme morbide e minimali che parlano di carrozze e principi ranocchio, di nomi amati, cuori, stelle e amuleti portafortuna, di momenti della vita e di emozioni, soprattutto emozioni, quelle essenziali, quelle universali – ci racconta Federica Pieroni, la più piccola dei tre fratelli -. Gioielli in argento e oro dalla potente carica sentimentale per principesse di moderne fiabe urbane”.

Le collezioni Rue des Mille, un addivenire continuo, storia dopo storia

Quella delle collezioni by Rue des Mille è una scoperta da apprezzarsi a piccoli sorsi, senza smettere neppure per un istante di fantasticare.
Dai toni imprevedibili, punteggiati di follia, della proposta Madly volteggiamo sino alle clip di Clipit, da agganciare e sganciare a piacimento ai gioielli per creare sempre nuove storie.
Se Rebelle è in grado di rompere gli schemi con piercing e spillette punk, punte e cuori, borchie e zirconi, Stardust Alphabet, Stardust Tales, Stardust Planet e Stardust Tribe consentono di indossare autentiche scintille che puntano dritte alla luna. Le tante declinazioni che compongono la linea Stardust comprendono gioielli in argento 925 con pavé di zirconi per accendere di luce propria ogni outfit.
Per uscire dalla consuetudine, e vivere pezzi di vita che profumano di libertà, non resta che spezzare le gabbie quotidiane e provare la collezione Jungle Tribe, fatta di preziosi patchwork da indossare pelle a pelle per non dimenticare chi siamo.
I gioielli per la mamma meritano uno spazio a se grazie a Mum selection, mentre Carousel è perfetta per raccontare gli attimi di felicità da portare sempre con se, scritti sul nastro base in tessuto del gioiello.
Impossibile dimenticare Taro&Friends, la collezione che celebra il nostro miglior amico a quattro zampe, seguita a ruota da Memo, GoldenFall, IoeRo, Gipsy Chic, Smaltis e Maverick, la ‘quota azzurra’ per una proposta tutta al maschile.

Le migliori attività per rimettersi in forma da adulti

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Con l’arrivo dell’autunno si può avvertire una certa pigrizia, ma la si può combattere riattivando corpo e mente. 

 

Dopo una lunga giornata di lavoro e un’ora o più di traffico riuscite finalmente a tornare a casa, ma siete troppo stanchi per fare qualsiasi cosa, o magari volete semplicemente stare con i vostri cari. Sentite però che il vostro corpo comincia ad appesantirsi e a procurarvi i classici doloretti tipici di una vita troppo sedentaria, accumulati magari durante il lockdown. La colpa non è tutta vostra, d’altronde ormai la maggior parte dei lavori richiedono di stare seduti otto ore o più davanti ad un PC e altrettante ore da passare in automobile o su altri mezzi di trasporto, specialmente se vivete in una grande città. 

 

Tutte queste ore passate su una sedia, adottando posizioni poco corrette, possono ovviamente portare fastidi fisici e rendervi meno scattanti. Inoltre anche se spesso non ce ne accorgiamo, durante le giornate accumuliamo stress fisico e mentale che possiamo però scaricare facendo attività fisica. 

 

Magari avete provato a iscrivervi in palestra ma, dopo qualche mese, nonostante i buoni risultati, avete smesso perché troppo noiosa. Effettivamente, i vari esercizi in palestra possono risultare troppo statici e poco divertenti. Passata una certa età però risulta difficile allenarsi negli sport di squadra o in altre discipline legate alle gioventù. Vediamo quindi quali sono le attività alternative per rimettersi in forma.

 

Nuoto

 

Il nuoto è una disciplina consigliata a tutti, in quanto non solo permette di allenare tutto il corpo e distendere i muscoli, ma permette di rafforzare i polmoni e di conseguenza il fiato. Se avete dolori articolari è l’ideale, in quanto la schiena e le gambe non verranno sollecitate dal carico di pesi e verranno anche ‘massaggiate’ dall’acqua. 

 

Per imparare i vari stili potete iscrivervi ad un corso di nuoto, una buona occasione anche per condividere l’esperienza con altre persone. In generale lo stile libero è quello più adatto per perdere calorie e fare fiato, ma in realtà è consigliato variare con la rana e il dorso. Il delfino è lo stile più difficile, infatti solitamente viene insegnato nei corsi avanzati. Ricordate di munirvi di un costume da nuoto, occhialini e cuffia, oltre ovviamente ad un borsone dove portare l’occorrente. Appena vi sentite pronti, potete impostare un programma di allenamento da un tot di vasche e nuotare un paio o tre volte a settimana. 

 

Corsa

 

Se avete spazio in casa per sistemare un tapis roulant (leggere qui per le recensioni dei migliori modelli) potete fare un po’ di corsa o camminata veloce stando al caldo tra le mura di casa. La corsa all’aperto però può dare risultati più soddisfacenti, in quanto sarà più faticosa per via del terreno e per la presenza di salite e discese. 

 

Al giorno d’oggi esistono tantissime app e diversi dispositivi ideali per monitorare i vostri progressi quando correte, oltre ovviamente a calzature adatte che attutiscono l’impatto del piede con il terreno. Certo, la corsa è decisamente faticosa e spesso non è il massimo per le articolazioni, ma con un po’ di costanza può dare tantissimi frutti sia per la perdita di peso, sia per lo sviluppo del fiato. 

 

Boxe training o Fit Boxe

 

Come per tutti gli sport di combattimento, attorno al pugilato c’è un certo alone di terrore da parte di chi non ha mai messo piede in una palestra. In realtà la maggior parte delle palestre di boxe organizzano corsi di boxe training, dove è possibile imparare le tecniche base e fare degli esercizi al sacco o con i colpitori, senza ovviamente salire sul ring. 

 

Se riuscite a trovare una palestra con un buon ambiente e un bravo allenatore che ha la pazienza di dedicarsi anche a chi vuole semplicemente allenarsi, vi divertirete tantissimo. La boxe può far aumentare la vostra sicurezza grazie alla conoscenza dei colpi base, inoltre potrete anche appassionarvi alla disciplina. 

 

Il Fit Boxe è abbastanza simile al boxe training, sebbene la filosofia dietro sia un tantino diversa, in quanto nelle palestre di boxe è possibile studiare anche alcune particolarità tecniche, mentre il Fit Boxe è orientato verso l’esercizio per la perdita di peso. Sono entrambe ottime attività alternative che vi permettono anche di allenarvi in compagnia di altre persone. 

 

CrossFit

 

Qualche anno fa il CrossFit era diventato una sorta di piccolo fenomeno, al punto che tutti avevano almeno un amico o un parente appassionato di questa particolare disciplina. Se avete energia da vendere e avete già praticato attività fisiche faticose, allora il CrossFit può fare al caso vostro. Fondamentalmente si tratta di una serie di esercizi con attrezzi e a corpo libero, progettati per la perdita di peso e per il potenziamento, spesso divisi in serie di vari ‘circuiti’. 

 

La particolarità sta nell’intensità con la quale si affrontano gli esercizi che all’inizio può sembrare assolutamente impossibile da affrontare ma dopo averci fatto l’abitudine si avrà sempre più voglia di allenarsi. 

 

La prossima sera chiedetevi: “Che bolle in pentola?” E resterete sorpresi!

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Dopo mesi di attesa riprendiamo il nostro tour enogastronomico tra i ristoranti piemontesi e scegliamo di inaugurare questa ripartenza con una cena deliziosa presso il ristorante di Torino “Che bolle in pentola?”.

In effetti cosa bollisse in pentola era proprio la domanda giusta da porsi prima di arrivare da Dario, proprietario e chef impeccabile, che ci ha accolti con una lunga tavolata imbandita che pareva essere ad una cerimonia.

Il ristorante di Dario ricorda le tipiche trattorie toscane che spesso si incontrano nei paesi e per quegli istanti ci si dimentica di essere nel cuore della nostra Torino, trasportati in un clima di relax e benessere tanto ricercato da tutti di questi tempi. Il dehors, affacciato su di una piccola via molto tranquilla e caratterizzato da un piccolo angolo floreale, rende l’atmosfera del luogo molto suggestiva.

 

Iniziamo la nostra degustazione con un’elaborata lista di antipasti: si inizia con una Panzanella, tipica insalatina toscana di pane raffermo dal sapore ricco e pungente; assaggiamo poi un’insalata di farro perlato con verdure croccanti; del Pecorino senese di Pienza semi-stagionato che preserva ancora della cremosità, direi proprio il giusto punto d’incontro tra l’antico e il nuovo; uno sformato al parmigiano arricchito da cipolle caramellate, miele e noci il cui sapore ricorda le antiche tradizioni e i piatti prelibati delle nonne; del pan fritto cosiddetto “sciocco” poichè privo di sale per permettere di apprezzare il sapore della fetta di prosciutto crudo che lo avvolge e, infine, dei crostini alla toscana con patè di fegato.

Accompagniamo gli antipasti con un Chianti Gallo Nero dal gusto astringente, perfetto per contrastare ed esaltare il connubio di sapori che ci viene proposto da Dario.

I camerieri, molto accorti e gentili, sono sempre disponibili e accuratamente preparati su ogni cosa.

E’ il momento dei primi e assaggiamo degli spaghetti alla viareggina e dei pici cacio e pepe che ci ricordano i sapori di Roma e di Toscana e, nel mentre, sorseggiamo dell’ottimo Syrah del bolgherese, un vino rosso dal sapore fruttato con note di amarena: il vino perfetto per quest’estate 2021.

Passiamo poi ai secondi dove ci aspetta uno dei piatti di punta del locale di Dario, ovvero il caciucco alla viareggina che, a differenza di quello livornese, si presenta senza spine. Composto da ventuno tipologie di pesci, il cacciuccio di Dario è preparato seguendo una ricetta molto antica ed il sapore è eccezionale; ci ritroviamo, così, immersi in un susseguirsi di ricordi della nostra infanzia, riassaporando quel sapore tipico e prelibato che avevano i piatti delle nostre nonne. 

Dopo un piatto di mare è la volta dei piatti di terra e ci vengono proposti una tagliata di fassone, accompagnata da grani di sale grosso, ed uno sformato di porcini guarnito da una delicata fonduta di pecorino lunigiano contornati da un abbondante piatto di deliziosi funghi porcini fritti.

 

I piatti si susseguono uno dopo l’altro, proprio come in un banchetto reale, e le porzioni sono molto abbondanti ma fortunamente siamo in cinque al tavolo e con così tanta prelibatezza diventa difficile avanzare qualcosa.

Finiti questi piatti è il turno del dolce che non si può non assaggiare viste le ottime doti culinarie di Dario: tocca a me a scegliere e mi lascio consigliare dallo chef che mi propone la sua tipica panna cotta, ricetta originale e segreta di Dario che già una volta aveva conquistato il mio palato. Ammetto essere una delle panne cotte più buone che abbia mai mangiato, consistente e cremosa allo stesso tempo, si scioglie in bocca rivelando tutto il suo sapore.

Per concludere, assaggiamo i cantucci preparati secondo un’altra delle numerose ricette personali di Dario e, al posto del classico Vin Santo, li degustiamo accompagnati da un saporito flûte di Passito di Pantelleria, lasciandoci sorpresi del sapore particolarmente fruttato che rimane sul palato.

 

 

 

Restiamo sbalorditi da quante ricette personalizzate abbia Dario e dal sapore caratteristico di ognuna di esse e ci auguriamo di ritornare presto a chiederci “Che bolle in pentola?” nel mentre che ci dirigiamo in direzione del locale per un’altra nuova e sorprendente cena in compagnia.

Irene Cane

Ristorante CHE BOLLE IN PENTOLA Via Rivara, 30, 10143 Torino  011 793 0961

 

 

 

Sport su ruote, ecco quelli migliori per la crescita dei bambini

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I bambini dovrebbero sempre praticare almeno uno sport poiché l’esercizio fisico non solo li aiuta a crescere fisicamente ma anche dal punto di vista sociale.

Non bisogna infatti pensare allo sport unicamente come una competizione agonistica dove chi arriva per primo vince e gode di tutti gli onori ma come un’attività condivisa con i propri coetanei all’interno della quale si creano relazioni tra gli individui.

Lo sport, quindi, aiuta anche a livello psicologico, creando solide basi su cui costruire la propria personalità nel rispetto del prossimo e delle regole. Un tempo magari, nel nostro Paese, l’unica alternativa possibile era il calcio, tuttavia oggigiorno esistono praticamente una miriade di palestre e attività che i vostri figli possono scegliere consapevolmente, dalle arti marziali agli sport su ruote, ed è proprio su questi ultimi che ci concentreremo nel nostro articolo.

Quando si parla di sport su ruote, intendiamo comunque attività che richiedono un certo esercizio fisico, sono quindi escluse moto, quad (ecco dove potete acquistarne di mini qualora abbiate bambini molto piccoli) e auto da corsa. Vediamo dunque insieme quali sono questi sport.

 

Ciclismo

La bici è il mezzo di locomozione perfetto per i bambini poiché acquistano una propria indipendenza di movimento e al tempo stesso possono sfruttare la due ruote per praticare attività fisica. La FCI, acronimo che sta per Federazione Ciclistica Italiana ha una gran quantità di scuole in ogni regione d’Italia, non è dunque difficile investire in questo sport qualora i vostri figli vogliano dedicargli più tempo e attenzione.

Il ciclismo mette in moto tutto l’organismo, potenzia la muscolatura, aumenta gradualmente la resistenza e la capacità polmonare, migliora la circolazione sanguigna e riduce quindi il rischio di infarti.

 

Prima di far saltare in sella i più piccoli, però, ricordate che la bici comporta anche dei rischi, soprattutto se ci si ritrova a circolare su strade trafficate, è dunque obbligatorio far indossare ai bambini il caschetto e delle opportune protezioni come ginocchiere e gomitiere. Ciò è ancor più vero se invece del classico ciclismo su strada viene praticato il BMX, acronimo di Bicycle Motocross, una disciplina che prevede l’uso di speciali biciclette che ricordano delle moto da cross, con ruote apposite per terreni accidentati e parti in grado di muoversi a 360 gradi per eseguire acrobazie durante i salti.

Si tratta di una disciplina olimpica soggetta a una suddivisione in fasce d’età ben precise, a partire da 5 anni fino a 45 e oltre, davvero tutti possono praticarla.

 

Skateboard

A partire dalla Olimpiadi di Tokyo 2020, lo skateboard rientra tra le discipline che si possono vedere e praticare ai giochi. Una grande vittoria per chi pratica da decenni questo sport e che dà un’opzione in più ai giovani che sono attratti da questo sport. In cosa consiste lo skateboarding? In pratica si utilizza una tavola con quattro rotelle alla base per muoversi in ambiente urbano ed eseguire spettacolari evoluzioni. Originariamente fu inventato dai surfisti californiani che volevano un modo per allenarsi anche quando non potevano praticare la propria disciplina preferita.

Al di là delle nozioni storiche, non c’è alcun limite d’età per praticare skate e i bambini possono iniziare già da 5 anni a cimentarsi con il movimento base sulla tavola. Bisogna comunque chiarire che cadute e fratture sono all’ordine del giorno in questa disciplina, soprattutto se praticata senza la supervisione di un esperto. D’obbligo anche in questo caso i dispositivi di protezione più comuni come il casco, le ginocchiere e le gomitiere, non eviteranno le cadute ma almeno proteggeranno le parti più delicate del corpo.

Lo skate è comunque uno sport molto spettacolare quando si iniziano ad apprendere i vari “tricks” come l'”Ollie”, che prevede salti tenendo la tavola attaccata ai piedi, come disciplina richiede però costanza e dedizione.

 

Pattinaggio

Una macrocategoria che al suo interno prevede diversi sport, troviamo infatti i pattini a rotelle, per sfrecciare sulla strada, e quelli da ghiaccio, che al posto delle ruote presentano una lama d’acciaio. I pattini con rotelle possono chiamarsi quad, poiché hanno quattro ruote, oppure in linea, perché hanno ruote allineate lungo un solo asse.

 

Il modo migliore per far sì che i bambini familiarizzino con lo sport è quello di optare per i pattini quad, successivamente, quando riusciranno a gestire il movimento al meglio, potranno passare a quelli in linea. A differenza di altri sport, come il pattinaggio sul ghiaccio, quello su rotelle non è considerato ancora evoluto al punto tale da meritare un posto nelle Olimpiadi ma ciò non vuol dire che non lo si possa praticare con costanza e divertimento.  

Zetafobia 2 – La città morta. Con gli zombie si può convivere, sono gli altri il vero pericolo…

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Sono trascorsi sei anni dalla pandemia di H5N1v2, la mutazione del virus dell’aviaria che ha dato il via all’apocalisse zombie. Domenico, suo figlio e la moglie Lucrezia, scampati per il rotto della cuffia a orde di non-morti famelici, sono riusciti a sopravvivere fino a oggi…

 

LIBRI: Zetafobia 2 – La città morta di Gualtiero Ferrari  – Fantascienza – Romanzo – Collana a cura di Silvio Sosio

 

Con gli zombie si può convivere, sono gli altri sopravvissuti il vero pericolo…

 

Sono trascorsi sei anni dalla pandemia di H5N1v2, la mutazione del virus dell’aviaria che ha dato il via all’apocalisse zombie.

Domenico, suo figlio e la moglie Lucrezia, scampati per il rotto della cuffia a orde di non-morti famelici, sono riusciti a sopravvivere fino a oggi.

L’isolamento della famiglia è bruscamente interrotto da un’automobile che si schianta contro una cabina elettrica. All’interno una giovane donna in travaglio sta dando alla luce suo figlio. Appena il bimbo è nato la madre taglia tre pezzi di cordone ombelicale e chiede a Domenico di consegnarli al distretto militare di Torino. Ottenuto ciò che voleva la donna estrae una pistola, uccide il neonato e si spara.

Chi era la donna? Perché quel pezzo di materiale organico è così importante? E soprattutto Domenico e la sua famiglia sono pronti a rischiare tutto per portare a termine una missione di cui non sanno nulla, addentrandosi nel pericoloso territorio della città morta, Torino?

Finalmente il seguito del romanzo bestseller Zetafobia, che ha rivelato il talento di Gualtiero Ferrari.

 

 

L’AUTORE

Gualtiero Ferrari nasce a Torino nel 1970. Sposato, con un figlio adolescente, cresce e vive in questa splendida città, salvo trasferirsi alcuni anni all’estero, per motivi di studio e di lavoro. Parla fluentemente l’inglese, il francese e quel minimo di tedesco necessario a ordinare del cibo caldo e una birra fresca. Di formazione economico-scientifica, più che umanistica, si è avvicinato alla lettura nel corso dell’adolescenza e si è rifugiato nella scrittura, ormai adulto, durante un difficile periodo personale. Attualmente lavora presso un’azienda di meccanica di precisione. Zetafobia, finalista al Premio Odissea, è stato il suo primo romanzo e ha riscosso un lusinghiero successo.

 

EDIZIONE EBOOK

Data di uscita: 29 giugno 2021

Editore: Delos Digital srl

Collana: Odissea Fantascienza n. 104

Pagine (stimate): 322

Formati: epub, kindle

Prezzo: Euro 4,99

 

Tutte le informazioni: https://delos.digital/9788825417005/zetafobia-2-la-citta-morta

Su Amazon: https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?url=search-alias%3Ddigital-text&field-keywords=9788825417005&tag=fantascienzac-21

ISBN: 9788825417005

 

EDIZIONE STAMPATA

Data di uscita: 20 luglio 2021

Editore: Delos Digital srl

Collana: Convoy n. 83

Pagine: 304

Formato:

Prezzo: Euro 16,00

 

Tutte le informazioni: https://delos.digital/9788825417029/zetafobia-2-la-citta-morta

ISBN: 9788825417029

 

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Ironia e colpi di scena: “Sarà stato il destino”

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“Sarà stato il destino” è un romanzo ironico, pieno di colpi di scena. Appassionerà particolarmente i lettori amanti di gialli, e di età adulta.

Il mio primo romanzo…
Quando il destino, incontenibile, prende la sua strada mescolando vite, persone ed avvenimenti. L’intenso romanzo dell’autore Giorgio Nardio dal titolo “Sarà stato il destino” coinvolgerà tutti i lettori grazie ad una trama avvincente e ricca di ironia e pathos. Edito dalla Casa Editrice BookSprint Edizioni, l’Opera è acquistabile nel doppio formato cartaceo / e-book. Giovanni Tosi è un uomo in carriera che grazie alla creazione della sua Security app ottiene un successo a livello internazionale che lo porta a collaborare con i “pezzi grossi” delle forze dell’ordine. Questo suo successo viene tuttavia interrotto da uno scherzo del destino: assiste per caso a un reato grave, e dopo essere scampato per un pelo alla sua stessa morte viene inserito nel programma protezione testimoni. Costretto così a ritirarsi in incognito in un convento, imparerà molte cose nuove sulla vita, ma il destino ha ancora altre sorprese serbo per lui. Il destino è il tema centrale della storia ed è al destino che il protagonista attribuisce tutte le gioie e i dolori che la vita gli riserva. Ma non solo il fato, anche amore, paura, tradimento, morte, vita, fede e speranza in un giallo pronto a conquistare pagina dopo pagina. Proprio come il protagonista, infatti, i lettori tiferanno per lui affidando le loro aspettative alla provvidenza, sperando nel lieto fine.

ANALISI ETICA DEI CONTENUTI

Il destino è il tema centrale della storia. È al destino che il protagonista attribuisce tutte le gioie e i dolori che la vita gli riserva. Ulteriori temi affrontati sono l’amore, la paura, il tradimento, la morte, la vita, la fede e la speranza.

Il sito web: https://giorgionardio.wordpress.com/

Mail: gn.ildestino@gmail.com