TRIBUNA- Pagina 85

Lettera aperta da un compagno a Juri Bossuto

bossuto juriCaro  Juri,  con immutata stima ed affetto. Uniti nella critica del cosiddetto Sistema Torino,  divisi nelle possibili soluzioni politiche. Da parte mia,  non verrà meno l’affetto,  un profondo affetto che mi fa andare oltre sapendoti onesto intellettualmente. Hai sempre detto che al ballottaggio avresti votato Appendino. Non è una novità,  la novità è il totale fallimento della Lista Torino in Comune. Un dato non viene sufficientemente evidenziato: moltissimi elettori hanno votato 5 stelle,  Pd e Progetto Torino, senza che la tua lista abbia intercettato un voto. Voto  critico di sinistra.  Poi ci si mette il Vostro Leader Maximo Giorgione : il vostro potenziale elettorato ha votato 5 stelle. Geniale. Così ho pensato : ed allora perché presentarsi alle elezioni? Direi proprio dilettanti allo sbaraglio. E veniamo al punto : “benvenuto nel mondo dei traditori.” Il comunista più comunista di te che usa l’insulto dicendo che è  sempre colpa dell altro che vi ha sconfitto. Ho letto ciò che hai scritto. Ci siamo sentiti telefonicamente. Ho inteso dalle tue parole tanta amarezza per queste feroci critiche. Vai avanti, io penso alla famosa frase : non sono assolutamente d’accordo con quello che state dicendo ma darei la vita affinché possiate dirlo. Allora ti esorto. La prossima volta che il “rivoluzionario” assale fisicamente il Pd, la colpa non è della polizia ma sua: è un  violento. Vedremo che succederà. Dopo spero di vederci insieme per confrontarci su cosa è successo e soprattutto su cosa potremo e dovremo fare. Dimenticavo…con immutata e personale stima, i grillini non mi convincono e sono sicuro che si passerebbe dalla padella alla brace…senza per questo considerarti un traditore. Confidando nella tua intelligenza ed onestà  intellettuale.

Patrizio Tosetto

Problemi e promesse, il gioco delle tre carte

mole angelaIn questi giorni a Torino sono stati arrestati 21 borseggiatori che  “lavoravano” sui tram pieni di passeggeri.  Praticamente persone senza  soldi che rubavano ad altre persone che di soldi ne hanno pochi!  Una  situazione che dovrebbe far riflettere i sociologi, ma anche  i  politici prima del ballottaggio.  Visto che il Sindaco “uscente” si è  accorto delle periferie, adesso che non è più Sindaco,  e che bisogna installare telecamere, e aumentare la Polizia Municipale.  Ma non  basta!  Propone anche più lavoro, l’aumento delle pensioni, e più  attenzione verso coloro che vivono in pessime condizioni. Dopo anni di  amministrazione, vengono fuori tante questioni irrisolte, e le solite promesse che finiranno nel dimenticatoio una volta eletti.  Ma questa  volta i torinesi avranno capito il gioco delle tre carte?  Non si sa!

Marbert

Luigi Momo: “La mia campagna elettorale dedicata alla Città di Torino e ai suoi abitanti”

momo 2Riceviamo e pubblichiamo

L’esperienza emozionante vissuta dal candidato della lista Moderati per Fassino

“Quella che ho portato avanti negli ultimi mesi, in occasione delle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Torino, più che una campagna elettorale tout court può definirsi un intenso lavoro per presentarmi ai cittadini come risorsa per il Comune di Torino. Ho deciso di candidarmi da subito, quando il fondatore dei Moderati on. Giacomo Portas me lo chiese nel dicembre scorso, perché portassi nell’amministrazione di questa città la mia competenza, la serietà, la tenacia e la mia capacità di mediazione. Tutte qualità che ho acquisito e affinato lungo tutto l’arco della mia vita professionale, sia in ambito privato (come Direttore e Amministratore delegato in FIAT, consigliere di amministrazione di Attività Immobiliari S.p.A.) che in ambito pubblico (Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero dei lavori Pubblici e Ministero dell’Ambiente e presso la Regione Piemonte, Direttore all’Urbanistica, Direttore al Turismo e Direttore al Territorio Rurale). Sono entusiasta di quanto fatto in campagna elettorale: un viaggio di europa torino castello40 giorni e più, tra tanti amici e tanti abbracci. Rimarranno ricordi indelebili le persone che ho ascoltato e conosciuto, i luoghi che ho visitato (strade, borghi, mercati rionali, quartieri periferici), i dibattiti e i confronti a cui ho partecipato, le problematiche raccolte stando tra la gente (soprattutto i giovani disoccupati e gli anziani, soli o meno abbienti) e dai rappresentanti di categorie e associazioni (commercianti, ambulanti, sportivi, comitati spontanei di cittadini e comitati di zona), e molto altro ancora. Vorrei fare tesoro di tutto questo, anche se non sono stato eletto, emole cielo prendermi carico di tante istanze dei cittadini. Io sento di aver fatto una campagna elettorale seria, così come andava fatta. Ma ho anche riscontrato, purtroppo, che c’è una diffusa idea che nulla si possa più cambiare: c’è un forte senso di rassegnazione, di indifferenza, di impotenza, che spesso si trasforma in astensionismo.  Con la chiusura della mia campagna elettorale posso dire che mi sento caricato dell’affetto e della stima che ogni concittadino che ho incontrato mi ha dimostrato, abbracciandomi e incoraggiandomi ad andare avanti così … e sento la responsabilità di non deludere nessuno di loro, anche stando fuori dal palazzo. Perché io mi considero un progressista tra i Moderati e userò la mia esperienza per mettere a disposizione di Torino idee, iniziative e programmi per giovani e anziani che porteranno la Città ad avere un’altissima reputazione e un’immagine, la più positiva possibile, nel mondo”.

Una lettera a favore del Controllo del Vicinato

IARIS VICINATOIn una società dove le persone sembrano parlare sempre meno e gli animi scaldarsi sempre più, soprattutto quando di trattando argomenti “caldi” come quello dei furti in abitazione e, in generale, della microcriminalità, una testimonianza come quella che proponiamo diventa davvero un messaggio positivo. Nei giorni scorsi, reduce da una serata a Gassino, il referente per la Città Metropolitana di Torino (e vice responsabile della Sezione locale Piemonte) Ferdinando Raffero ha ricevuto una lettera da una persona che aveva partecipato, come uditore, all’evento. Le parole si commentano da sole: “Era da tanto tempo che non avevo occasione di vedere dal vivo tanta rabbia ed aggressività nelle persone – spiega la cittadina di Gassino ma precisa che – mi ha fatto piacere vedere come siete stati capaci di trasmettere la speranza e la convinzione che anche un piccolo gesto può avere un grande significato, perché non vi siete presentati con la pretesa di cambiare le persone che avevate davanti e le avete invece accolte e lasciate sfogare”, Di qui arriva il messaggio per cui ci sarà chi capirà qualcosa in più e chi “continuerà a voler scacciare tutti e costruire muri, però chi vuole può cominciare a rimboccarsi le maniche”. Insomma la signora ha colto pienamente ed a fondo il significato di quello che è il Controllo del Vicinato. Infine, a rafforzare quanto scritto, è stata apposta una bella poesia di Beltolt Brecht che riportiamo:

 
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano.Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zittop erché mi stavano antipatici.Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero comunista.Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare.” 
 

Massimo Iaretti 

 
 
 
 
 

VIAGGIO ITALIA. L’AVVENTURA DI DANILO E LUCA PARTE IL 6 GIUGNO

Viaggio Italia è un’avventura, è il viaggio lungo lo stivale che, dal 6 Giugno al 6 Luglio, vedrà come protagonisti Danilo e Luca, due grandi amici uniti da tante passioni

DANILO LUCA3

“La vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci”

Charles Swindoll

 

Viaggio Italia è un’avventura, è il viaggio lungo lo stivale che, dal 6 Giugno al 6 Luglio, vedrà come protagonisti Danilo e Luca, due grandi amici uniti da tante passioni. Danilo ha 38 anni, è un designer e ama lo sport e l’avventura. Luca ha 36 anni, è un architetto e musicista e quando non lavora e non suona, potete trovarlo sul campo da tennis.

stratorino danilo lucaLa loro storia è quella di una grande amicizia, iniziata quasi 20 anni fa a Torino in un’Unità Spinale. Viaggio Italia è il loro viaggio, un viaggio speciale, fatto di sport (anche estremi), di incontri e di sfide. Un punto di vista inedito sul viaggio e sull’Italia, perché Danilo e Luca vivranno questa avventura in carrozzina.

30 giorni, 30 tappe, 30 appuntamenti – Milano, Venezia, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari le più grandi città coinvolte – per seguirli e incontrarli sul territorio oppure sui social network. Viaggio Italia è una storia di coraggio, libertà e autonomia. Un inno all’amore per la vita e alla forza di non arrendersi di fronte alle difficoltà, un viaggio alla scoperta dei propri limiti con il desiderio di superarli o anche solo di riconoscerli.

Perché se per molti l’essere paralizzati dalla vita in giù significa “la fine” di qualcosa, Danilo e Luca hanno deciso e voluto fortemente che quell’incidente rappresentasse invece per loro “un inizio”.

L’inizio di una vita diversa ma ugualmente intensa, ricca, emozionante. Perché vivere (e non sopravvivere) con una disabilità è possibile, perché anche su una carrozzina si può lavorare, fare sport, viaggiare, innamorarsi di luoghi e persone, conoscere, incontrare, imparare…

Viaggio Italia è la dimostrazione di tutto questo e molto di più!

 

Per un mese Danilo e Luca saranno i protagonisti di un viaggio avventuroso che li porterà in giro per l’Italia: da Bolzano a Palermo, dalla montagna al mare. Ogni tappa è una scoperta di un territorio, un’impresa ma anche un’occasione di incontro, confronto, speranza, evoluzione.

Durante il percorso Danilo e Luca giocheranno a tennis, voleranno in parapendio, navigheranno instratorino dani luca barca a vela e kayak, andranno a cavallo, faranno rafting, snorkeling e sci nautico… Gli sport, anche quelli estremi, diventano strumento di conoscenza di sé e degli altri.

Viaggio Italia è anche un viaggio all’interno delle Unità Spinali degli ospedali, dove si inizia a capire come riprendere a vivere. In questi luoghi Luca e Danilo porteranno un messaggio di speranza a chi, come è successo a loro, si trova a confrontarsi con questa prova durissima. Nessuna retorica, solo l’esempio concreto e la testimonianza che la vita in autonomia è ancora possibile.

Viaggio Italia apre i suoi orizzonti e diventa occasione di incontro e di racconto per abbattere barriere e taboo e creare una cultura della disabilità. Danilo e Luca parlano a tutti: istituzioni, fondazioni, aziende e gente comune. Si rivolgono soprattutto ai giovani, per spiegare cosa significhi vivere e viaggiare con una disabilità, per accrescere la consapevolezza e far riflettere i futuri capi d’azienda, designer e scienziati sulla possibilità di lavorare per sviluppare tecnologie e prodotti rivolti a questa categoria, che oggi corrisponde a ben 900 milioni di persone in tutto il mondo.

DANILO LUCA 4Accanto ai due protagonisti anche le aziende che con le loro idee di innovazione sono state in grado di creare accessibilità nuove e concrete per chi ha una disabilità fisica. Perché tra le meravigliose possibilità e applicazioni che le moderne tecnologie possono avere c’è anche questa: offrire nuove opportunità a chi ha un deficit fisico ma non vuole rinunciare vivere e a sperimentare.

A credere in Viaggio Italia il progetto Autonomy di Fiat Chrysler Automobiles che mette a disposizione Danilo e Luca una Jeep Renegade allestita da HandyTech e un Fiat Ducato come mezzo d’appoggio. Autonomy è il progetto nato con l’intento di incoraggiare, agevolare e assicurare la libertà di movimento per tutti, anche coloro che presentano limitazioni motorie, sensoriali o intellettive. Con Danilo e Luca anche La fondazione del Gruppo lasminute.com, che crede nel viaggio come esperienza di arricchimento di vita da rendere facile e accessibile per tutti e IED, che ha voluto sostenere Viaggio Italia e, attraverso l’esperienza di Danilo e Luca (Danilo, tra l’altro, è docente allo IED di Torino del workshop “Design for all”), trasmettere ai ragazzi l’importanza del non arrendersi mai.

www.viaggioitalia.org

www.facebook.com/viaggioitalia

Scrive il Comitato per l'Oftalmico: "evitare la chiusura"

Ci teniamo a chiarire che dalla costituzione ad oggi il nostro comitato è stato, e continuerà ad essere, apolitico e apartitico
 
Caro Direttore,
 

OFTALMICO TORINOil Comitato per la Salvaguardia dell’Ospedale Oftalmico è stato costituito da cittadini liberi ed indipendenti con l’unico obiettivo di evitare la chiusura di un nosocomio funzionante ed operativo.

Il nostro fine, ovvero la salvezza dell’Oftalmico, si scontra ovviamente con la politica: siamo infatti consapevoli che oltre alle 80 mila firme di torinesi, e non, che con noi dicono no alla chiusura dell’ospedale, serva anche l’impegno dei consiglieri regionali e comunali, nonché del presidente della Regione e del Sindaco di Torino.

Ci teniamo a chiarire che dalla costituzione ad oggi il nostro comitato è stato, e continuerà ad essere, apolitico e apartitico.

Per questo la costituzione di una lista elettorale facente riferimento a noi è stata una vera sorpresa. Lo stesso stupore arriva dal leggere su vari siti e gruppi social che il nostro Comitato sostiene più liste o candidati al Comune di Torino.

Nulla di tutto questo è più falso. La battaglia per la salvezza di un ospedale non ha colori politici o di bandiera ma solo la volontà di tutelare il diritto alla salute dei piemontesi e di tutti i cittadini italiani.

Con questa premessa ci teniamo a sottolineare che il nostro Comitato sostiene sì l’impegno di tutte le persone che portano avanti la nostra battaglia, ma NON è in alcun modo collegato ad alcuna lista elettorale, né intende schierarsi con alcuna parte o candidatura politica.

Questo significa che riconosciamo che in questi anni al nostro fianco vi sono state vari rappresentanti della politica torinese e piemontesi, come Laura Cavallari e Gian Luca Vignale, facenti riferimento a Forza Italia e Stefania Batzella per il Movimento 5 Stelle, Roberto Rosso e Alberto Morano.

A loro rivolgiamo il nostro ringraziamento nella speranza che vogliano continuare la loro attività a sostegno dell’ospedale.

Guarderemo con viva attesa il risultato delle prossime elezioni comunali sperando che possano essere elette persone che nei prossimi cinque anni vogliano abbracciare la nostra causa e continuare con noi l’impegno contro la chiusura dell’ospedale.

Auguriamo quindi buona fortuna a tutti i candidati sperando che con la presente finalmente si faccia chiarezza sulla nostra apoliticità e sull’uso fin qui strumentale ed elettorale che è stato fatto del nostro lavoro, ultimo tra tutti l’evento culturale di pittura ‘I nostri occhi sono colori’ organizzato il 2 giugno in corso Palestro e che vuole essere un grande momento di sensibilizzazione sul tema e nulla ha a che fare con campagne elettorali o promozioni politiche.

Con la preghiera di pubblicazione, porgiamo cordiali saluti,

Pier Carlo Perruquet e Pino Del Campo

presidente e vicepresidente del Comitato per la salvaguardia dell’ospedale Oftalmico.

Una tangenziale troppo pericolosa

incidente tangenzialeDi tutti i candidati che si sono messi in lista per amministrare Torino 
nessuno parla, o preferisce non parlare, della Tangenziale di Torino 
ormai diventata una Tangenziale pericolosa e fuori controllo!  Basta 
leggere le notizie dei tanti incidenti, con feriti e code chilometriche, 
per capire che questa Tangenziale è diventata un “inferno” dove tutto 
può succedere a danno delle persone che viaggiano in modo regolare!  
Esiste una soluzione? Limiti di velocità sui pannelli luminosi, e 
telecamere in azione giorno e notte,  per disciplinare il traffico anche 
dei mezzi pesanti (TIR) , giganti pericolosi che nessuno controlla nella 
velocità, e nel carico che trasportano.  E poi ci sono auto e furgoni 
che viaggiano a velocità folle, con i  furbi che percorrono 
“indisturbati” anche le corsie di emergenza! In poche parole un grande 
caos pericoloso che merita di essere rivisto e corretto nel più breve 
tempo possibile.

Marbert

Se per ripulire i muri delle Molinette ci vogliono gli Alpini

alpini revelloUna lettrice della Stampa ha scritto a “Specchio dei tempi”, lamentandosi delle tante, troppe, scritte  sui muri che circondano la” Citta’ della salute di Torino”. Così il quotidiano torinese ha contattato l’Associazione Alpini di Torino che,  tramite il presidente Gianfranco Revello (nella foto, all’ingresso dell’ospedale in via Genova), ha aderito alla richiesta di intervenire per ripristinare i muri del perimetro delle Molinette  coinvolgendo, sabato mattina, 60 volontari ex penne nere. L’Associazione e’ intervenuta gratuitamente rimettendo a nuovo le mura esterne. Un grazie, ancora una volta, ai nostri alpini.

I truffatori di oggi: le "ligere" erano un'altra cosa

Tenuto conto che nel nostro Bel Paese NON vanno in prigione tanti 
assassini, alla fine non dobbiamo stupirci se in giro ci sono balordi e 
truffatori che operano in piena libertà , e sanno di farla franca, o 
subiscono condanne ridicole!  Sovente si tratta di bravi “attori” che 
sanno recitare la loro parte con estrema abilità e freddezza a danno 
delle loro “vittime” che non hanno un minimo sospetto di BANDIERA CARABINIERIquello che sta 
accadendo a loro danno!  Una volta a Torino c’erano le “ligere” 
incalzate dalle forze di polizia, Vigili compresi.  Oggi ci sono altri 
personaggi molto più abili, e molto più organizzati, che sanno tutto  
sulle loro “prede” , e sovente hanno degli informatori sul posto che 
passano le notizie.  A questo punto a cosa serve la legittima difesa 
contro i truffatori?  Nulla!  Forse basterebbe che questi “artisti della 
recita” venissero ben segnalati su giornali e TV, e magari anche 
trattenuti in carcere per un certo periodo, per evitare altre truffe, e 
far capire che la musica è cambiata!

(Foto: il Torinese)

Marbert

DOMENICA I RADICALI TORINESI COMMEMORANO MARCO PANNELLA

radicali pannellaIN COINCIDENZA CON 38° ANNIVERSARIO APPROVAZIONE LEGGE SULL’ABORTO

Si svolgerà domenica 22 maggio 2016, alle 17:30, a Torino, in via Garibaldi angolo piazza Castello, la commemorazione laica dei Radicali torinesi di Marco Pannella. L’evento si terrà nel giorno dei funerali del leader radicale, che si svolgeranno nella sua città natale, a Teramo, e in coincidenza con il 38° anniversario dell’approvazione della legge sull’aborto. Sarà un’occasione di ricordo ma soprattutto di lotta, per dare ulteriore forza alle iniziative e alle battaglie nonviolente e di libertà che i Radicali stanno portando avanti oggi e che proseguiranno domani. È benvenuta la partecipazione di tutti i cittadini che vorranno intervenire e sono invitati gli esponenti di tutte le forze politiche.  Tra gli altri saranno presenti i Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Laura Botti, Silvja Manzi e Igor Boni, il Consigliere comunale Silvio Viale e lo storico esponente dei radicali piemontesi Giulio Manfredi.