TRIBUNA- Pagina 42

“NO” ALLA SOFFERENZA DEI SENZA VOCE

“Guarda…”: lo spot televisivo della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente è innanzitutto un invito a schierarsi in prima linea contro l’emergenza randagismo. Per contrastare l’abbandono, l’indifferenza, la crudeltà, per finanziare il soccorso, la cura, il ricovero e la sterilizzazione degli animali vaganti e in difficoltà, anche attraverso il sostegno diretto alle organizzazioni animaliste che operano nei contesti più difficili, c’è un modo semplice, letteralmente a portata di mano. Basta aderire, con un piccolo gesto, alla campagna solidale “SMS-SalvaMi Subito”, lanciata dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente: dal 19 al 27 maggio si potranno donare 2 euro con ciascun sms inviato da cellulare al numero 45580 oppure 5/10 euro chiamando da rete fissa.

Il fenomeno del randagismo non soltanto causa di per sé indicibili sofferenze a decine di migliaia di animali d’affezione, che dovrebbero vivere in famiglia e non per strada, ma spesso è la premessa per ripugnanti violenze. L’animale randagio è davvero l’ultimo degli ultimi, la sua debolezza è un invito per la crudeltà umana: quanti animali, nei 750 casi di maltrattamento e animalicidio segnalati l’anno scorso dalla stampa (sicuramente la punta di un iceberg), erano randagi, abbandonati al capriccio e all’arbitrio di persone senza scrupoli?

Anche per questa ragione, spesso non considerata, il randagismo va classificato come una vera piaga morale, alimentata da abbandoni e riproduzione incontrollata, che, in maggiore o minore misura, colpisce tutto il Paese.

Il progetto di LE.I.D.A.A prevede anche la promozione, ad ogni livello, di un cambiamento culturale che consenta di superare definitivamente l’emergenza randagismo. Perché anche agli ultimi tra gli ultimi siano finalmente risparmiati fame, sete, sofferenze e crudeltà.

Sì ai sorrisi, no alle barriere

Anche la Città di Orbassano, in collaborazione con Confesercenti di Torino e Provincia, aderisce alla campagna di sensibilizzazione “Tutti Clienti”, promossa dalla CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus.Il progetto prevede il coinvolgimento dei commercianti del centro orbassanese in un’azione di superamento delle barriere architettoniche presenti all’ingresso delle attività commerciali e la diffusione di una migliore modalità di accoglienza. “Credo che sia indispensabile tutelare tutti i cittadini nella completezza dei loro diritti, impegni e interessi – spiega Gabriele Piovano, Presidente della CPD -. Riconoscere all’intera cittadinanza il potere economico personale, riconoscendo in tutti i cittadini possibili clienti, reputo sia la filosofia da applicare per una società davvero inclusiva in grado di offrire, prima ancora dei prodotti merceologici progettati for all, la piena accessibilità alle attività commerciali.” “L’iniziativa – dichiara Silvio Pasqualini, Consigliere Comunale di Orbassano che ha avanzato la proposta – è aperta a tutte le attività commerciali e nasce con l’obiettivo di riconoscere a tutti uguali diritti e doveri, superando lo stereotipo della disabilità legata alla sola assistenza, sensibilizzando il mondo delle attività commerciali e artigianali sul tema dell’accoglienza di qualità ai clienti con disabilità.” La Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus e la Confesercenti Zona Ovest propongono, su questo tema, una giornata di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza e dedicata a informare circa l’importanza dell’accessibilità alle realtà commerciali come garanzia di autonomia e indipendenza per tutti. Sabato 26 maggio, dalle 15.30 alle 18.30 in via Roma, l’Associazione e la CPD metteranno a disposizione di tutti, carrozzine, maschere oscurate e pedane a uso puramente dimostrativo, per provare in prima persona la disabilità e scoprire da vicino la reale accessibilità dei negozi di Via Roma. Gli obiettivi del progetto “QUI NON TROVI BARRIERE, MA SORRISI” sono molteplici: prima di tutto migliorare le possibilità di ingresso nelle attività commerciali, tutelando il diritto al tempo libero di tutti i soggetti con disabilità, e in secondo luogo offrire metodologie efficaci di accoglienza for all. I conseguenti benefici saranno tratti sia dai cittadini che dai commercianti: i primi avranno l’opportunità di accedere a tutti i negozi della via, i secondi potranno incrementare il loro volume d’affari, poiché questa misura potrà invogliare le persone con disabilità a percorrere le vie dei negozi. “La Confesercenti Zona Ovest – precisa il Presidente, Vincenzo Guastellaeffettuerà un mappatura dei negozi delle vie del commercio di Orbassano, registrando la presenza o all’assenza di barriere architettoniche all’ingresso delle attività, con l’obiettivo di effettuare azioni mirate per superare ed eliminare gli ostacoli presenti. A tutti i commercianti verrà inoltre distribuito il Vademecum ‘Contaminazioni Cittadine’ in cui sono inseriti suggerimenti pratici per offrire a tutti i clienti un’accoglienza e un trattamento soddisfacente.” “Questo progetto – conclude il Sindaco di Orbassano, Eugenio Gambettaè strettamente correlato con l’iniziativa che la nostra Amministrazione ha avviato alcuni mesi fa, dal titolo ‘Orbassano senza barriere!’. Diciamo che possiamo considerarla un ramo di quel progetto, che prevedeva l’applicazione di una vera e propria cultura dell’accessibilità e dell’inclusione sociale in tutti i contesti della nostra comunità, dall’educazione dei più giovani all’uguaglianza e al rispetto, alla progettazione di spazi e i luoghi di cui tutti possano usufruire allo stesso modo, senza distinzioni. Vorremmo, in sostanza, che ‘ORBASSANO SENZA BARRIERE!’ diventasse un vero e proprio stile di vita: non più una novità che fa notizia, ma la normalità. Perchè si arrivi, un giorno, a dare quasi per scontate la totale accessibilità degli edifici, la totale inclusione dei soggetti in difficoltà, il totale rispetto anche nei confronti di chi ha bisogno di un aiuto, di un’attenzione in più.”

 

LA SEZIONE DI VENARIA DELLA CROCE VERDE TORINO COMPIE 40 ANNI

La Pubblica Assistenza Anpas, Croce Verde Torino sezione di Venaria Reale presenta gli eventi in programma per festeggiare i 40 anni di attività.

Si inizia l’11 maggio con “Il miglio reale”, la corsa podistica organizzata dall’Asd Atletica Venaria Reale. Domenica 13 maggio si svolgerà la pedalata non agonistica per le vie cittadine organizzata dalla Asd Free Bike Venaria Reale con la partecipazione della Croce Verde Torino sezione di Venaria. Dal 18 al 27 maggio sarà aperta al pubblico, in via Mensa 34, la mostra fotografica e pittorica dal titolo “Croce Verde Torino e Circolo degli Artisti Torino, fiori all’occhiello della Venaria Reale”. Inaugurazione il 18 maggio alle ore 18. Sempre il 18 maggio, nei locali della Polisportiva Venaria in via Boccaccio 24, dalle ore 20 alle ore 23, si terrà il corso di primo soccorso alla popolazione. I posti sono limitati ed è necessaria l’iscrizione inviando email a corsi.croceverdevenaria@gmail.comDomenica 17 giugno si terrà il momento istituzionale delle celebrazioni per il 40° anniversario di fondazione della Croce Verde Torino sezione di Venaria Reale. Il programma prevede alle ore 9 il corteo dei volontari e mezzi per le vie del centro di Venaria con partenza dalla sede della Croce Verde, in via Sauro 18. Alle ore 10 si assisterà alla funzione religiosa nella Chiesa di Santa Maria e a seguire l’inaugurazione della nuova ambulanza per il soccorso. Alle ore 11.30 sono previsti i saluti istituzionali presso il Comune di Venaria e il rinfresco.

La Croce Verde Torino, associata Anpas, grazie ai suoi 1.316 volontari e 77 dipendenti effettua oltre 78mila servizi annui. Si tratta di trasporti in emergenza urgenza 118, prestazioni convenzionate con le Aziende sanitarie locali, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni sportive con una percorrenza di circa 1.300.000 chilometri. La Croce Verde dispone di 55 ambulanze, 4 mezzi attrezzati al trasporto disabili e 26 autoveicoli per servizi socio sanitari e di protezione civile.

Giornata internazionale della famiglia

Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani, in occasione del 15 maggio, Giornata internazionale della famiglia, intende promuovere momenti di condivisione, svago e reciprocità tra le generazioni, mediante incontri all’interno delle scuole da programmare all’inizio dell’anno scolastico e a ridosso di festività importanti. Tali giornate potrebbero svolgersi attraverso una serie di momenti culturali – ricreativi (picnic all’aperto ove possibile; tornei di vario genere, recital e mostre tenuti dai ragazzi, laboratori interattivi guidati dai docenti) da condurre dalla mattina al pomeriggio. Gli scopi sono molteplici: far conoscere alle famiglie il funzionamento della didattica digitale nell’apprendimento della Generazione Z; incrementare le relazioni sociali e il senso d’appartenenza alla medesima agenzia formativa, incentivare forme di solidarietà e inclusione, ridurre l’abbandono scolastico. “Happy Family School”, titolo del “pacchetto didattico” a tema che ogni istituto potrebbe calibrare e studiare in funzione delle proprie esigenze territoriali e di utenza, può diventare un appuntamento gradito e un’occasione per creare sinergicamente, attraverso eventuali suggerimenti provenienti anche da parte di genitori e studenti, nuovi itinerari culturali. In tale circostanza, inoltre, il Coordinamento rivolge la propria attenzione e solidarietà agli insegnanti che stanno vivendo, anche con i propri cari, giornate drammatiche a causa del provvedimento di licenziamento di cui sono stati oggetto. Ci auguriamo che possa essere trovata una soluzione differente, atta a tutelare professionisti che si sono spesi con dedizione e serietà nell’ espletare le proprie funzioni e hanno diritto al riconoscimento del loro impegno e alla serenità. Tutelare le famiglie comporta “la copertura” di molti aspetti nevralgici; tra essi un posto centrale occupa la dignità della persona, che stenta a preservarsi in condizioni di precarietà. Tutelare le famiglie significa attuare tutta una serie di strategie funzionali a garantirne l’integrità; pensiamo a tutti i docenti collocati in aree geografiche assai distanti dalla propria sede di riferimento, con conseguenziale malessere psicologico, fisico ed “economico”. La famiglia costituisce la prima cellula della società; cellule malate, spesso, portano al cattivo funzionamento dell’organismo e, in casi estremi, al deterioramento dell’intera struttura. Tutelare la famiglia significa consolidare lo Stato e la democrazia. Non si tratta di “pietismo assistenzialista”, ma di lungimiranza politica, ancora prima che di solidarietà sociale. Ricordiamocene e non solo il15 maggio.

Prof. Romano Pesavento

presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

A proposito di ‘68

Lunedì 14 maggio si terrà un incontro in via Santa Giulia 21 che ripercorrerà i temi del Movimento del 1968 in Italia e a Torino in particolare. Al dibattito succcessivo alla proiezione del film, sarà presente uno dei protagonisti dello stesso cortometraggio: Giampiero Leo, leader del Movimento Studentesco negli anni 68/70 in Calabria e rappresentante e coordinatore degli studenti cattolici in Università nei primi anni 70.

Il motto dell’Artiglieria è “Sempre e Dovunque”

“Comandante,  innanzi tutto desidero ringraziarTi per la costante attenzione e la passione che infondi anche a tutti noi, possibile solo per chi ama la propria Arma.  Ho letto con interesse la documentazione che mi hai lasciato e ho il piacere di confermarTi quanto ci siamo detti.  A seguito della Tua lettera, il Capo di SME emerito, per il tramite di Ufficio Storico, diede a noi il compito di dirimere la problematica nel corso del Seminario del 2016.  In tale sede, pur non citando il Tempio della Gloria, che peraltro conferma l’interpretazione che abbiamo dato, decidemmo che il motto è: SEMPRE E DOVUNQUE  Nel ringraziarti ancora per la l’artiglieresca foga, Ti saluto Caramente. Un abbraccio”

Giamba    

(n.d.r.- Gen. Fabio Giambartolomei, Comandante e Ispettore dell’Arma di Artiglieria – 23 apr.2018)

 

 

Nell’imminente Raduno Nazionale, che si terrà a Montebelluna (TV) il prossimo giugno, sarà data lettura della motivazione di conferimento di tale onorificenza ed è assai probabile che la stessa sia riportata nei documenti prodotti per l’occasione (libri, brochure, manifesti murali etc). Al fine di evitare che proprio nel centenario della Battaglia del Solstizio, dove protagonista assoluta è stata l’Artiglieria, siano gli “Artiglieri d’Italia” di oggi a sbagliarne la ritrascrizione, reputo utile e motivo di riflessione per tutti, cercare di fare chiarezza. Faccio questo esclusivamente per spirito di corpo ed orgoglio di appartenenza all’Artiglieria, non certo per fare il professorino, o, peggio ancora, per inimicarmi qualcuno.

 

Ed ecco quanto:

Il Regio Decreto datato 10 ott.1920, del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera dell’Arma di Artiglieria per i meriti acquisiti nella Grande Guerra, è oggi in brutte condizioni ed è quasi impossibile leggere per il deterioramento della grafia, a causa forse dell’esposizione ad agenti atmosferici avversi. La motivazione inizia con il discusso motto dell’Artiglieria : “Sempre e Dovunque” o “Sempre ed Ovunque”? Grammaticalmente ambedue le forme sono corrette e mantengono lo stesso significato, ma storicamente sono differenti: o l’una o l’altra.

 

La Presidenza Nazionale A.N.Art.I. propende per la seconda tanto è che, in tal senso, ha riportato la motivazione indicata in oggetto sul calendario A.N.Art.I. 2018. D’altronde non è nuova: lo stesso motto “Sempre ed Ovunque” lo ha riportato perfino sul bifide dello stemma dell’Associazione, sebbene sia arcinoto e facilmente documentabile che, dalle origini fino agli anni 60-70, il giornale associativo portava ben evidenziato il sottotitolo “Sempre e Dovunque”.Ma queste sono questioni prettamente associative: passi! anche se, questo denota male l’Associazione che non rispetta la tradizione: o non sa cosa ha in archivio o, peggio, non se ne cura.

 

Per la motivazione della Medaglia d’Oro alla Bandiera è altra cosa: esula dalle competenze della Presidenza: il garante delle tradizioni dell’Arma, è l’Esercito Italiano. E questo si è espresso in tutt’altro modo, a favore del “Sempre e Dovunque”:

  1. la Scuola di Artiglieria con il volume I CENTO ANNI DELLA SCUOLA DI ARTIGLIERIA 1888 – 1988, curato direttamente dal Comandante della Scuola, Generale Mario PRATO, ha riservato alla Bandiera dell’Arma le pagine che vanno dal n. 95 al n. 110 comprese, che nel loro insieme costituiscono un prezioso sunto di cronaca e di citazioni di Autorità dell’epoca, nonché una considerevole raccolta di copie fotostatiche delle decorazioni conferite alla gloriosa Bandiera;
  2. il Comando Artiglieria che, un paio di anni fa, ha ritirato fuori una vecchia ritrascrizione del R.D. 10 ottobre 1920.

Ma ciò che più conta, ciò che mette fine a qualsiasi interpretazione di parte lo dobbiamo all’ Accademia Militare di Modena dove, nel Tempio della Gloria, nel settore dedicato all’Arma di Artiglieria, è affissa una lapide con l’integrale trascrizione del Decreto in questione.

La lapide, per la sua conformazione e per gli ornamenti che presenta, ha tutte le caratteristiche di essere d’epoca, di essere una di quelle fatte da qualche Arsenale Militare con la fusione del bronzo nemico. E non credo che si voglia ancora sconfessare l’autenticità della lapide e quindi della motivazione in argomento e perfino del motto dell’Artiglieria Italiana! Con schietta lealtà.

 

Gen. Luigi Ghezzi, Delegato Regionale A.N.Art.I. Piemonte e Valle d’Aosta

PROGETTO OSPITALITÀ IN FAMIGLIA: IL PIEMONTE APRE LE PORTE A TERRA MADRE

Dal 20 a 24 settembre a Torino si terrà la XII edizione di Terra Madre – Salone del Gusto i cui delegati potranno essere ospitati dalle famiglie di 120 città piemontesi

Per la manifestazione – organizzata da Slow Food insieme alla Regione Piemonte e alla Città di Torino – che ha in programma moltissimi appuntamenti tra cui degustazioni, conferenze e mostre in giro per la città, arriveranno a Torino e in Piemonte molti delegati provenienti da cinque continenti.

Si tratta dei rappresentanti della rete di Terra Madre che, ormai da anni, si danno appuntamento all’evento per confrontarsi, incontrarsi, riabbracciarsi e costruire rapporti che vanno al di là delle differenze linguistiche e culturali. Una rete nella rete che ogni due anni si rinnova grazie alla disponibilità delle famiglie piemontesi che aprono loro le porte di casa.

Durante la passata edizione, nel 2016, la macchina dell’ospitalità ha superato ogni aspettativa: dei 5mila delegati presenti a Torino oltre 2mila sono stati accolti dalle famiglie. Nella nostra città, ad esempio, più di 150 famiglie hanno alloggiato uno o più rappresentanti, condividendo con loro sia i piccoli gesti quotidiani, sia le occasioni di scambio e di divertimento. Vivere insieme costituisce infatti per entrambi, delegati e ospitanti, un momento di confronto e arricchimento culturale e sociale.

Chiunque volesse dare la propria disponibilità per ospitare uno o più delegati di Terra Madre – Salone del Gusto può compilare e inviare online la scheda di adesione che si trova sul sito //nominations.slowfood.com/accoglienza/ entro il 18 maggio.

Per avere ulteriori informazioni scrivere a: ospitalitainfamiglia@comune.torino.it

(foto: il Torinese)

Giornata della Legalità

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione del 23 maggio, Giornata della Legalità, ricorrenza del XXVI Anniversario della strage di Capaci (23 maggio 1992) in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i loro agenti di scorta, intende promuovere un’importante iniziativa scolastica a carattere nazionale: la creazione di una banca dati delle aziende rispettose dei principi relativi ai Diritti Umani e alla Legalità, denominata “Aziende giuste”. L’iniziativa, elaborata sulla scorta di un’idea progettuale del Coordinamento, sarà sviluppata dagli studenti dell’ISI Pertini di Lucca, con il supporto della prof.ssa Daniela Provenzano, nel mese di maggio ed avrà seguito nel corso dell’a.s. 2018/2019. La novità dell’azione didattica consiste nel fatto che il database verrà strutturato, gestito ed aggiornato interamente da un team di discenti guidati da un tutor di riferimento. Le aziende individuate o che faranno esplicita richiesta saranno inserite su un’apposita pagina web del sito del Coordinamento (https://sites.google.com/view/docentiperidirittiumani). Tutti gli istituti scolastici, intenzionati a partecipare alla creazione della banca dati, possono inviare il proprio contributo all’indirizzo mail coordinamentodirittiumani@gmail.com.

 

prof. Romano Pesavento

Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

 

Lav interviene sul Circo Martin a Susa

Dal 4 al 14 maggio, Susa (TO) ospita il  Circo Martin. LAV: « Da anni ormai la scienza riconosce l’inadeguatezza di queste strutture per il benessere animale, in attesa del bando nazionale ai circhi con animali, il Comune di Susa incentivi spettacoli alternativi e le famiglie scelgano per i loro figli il divertimento senza crudeltà».Da  venerdì 4 maggio, va in scena a Susa (TO) il Circo Martin, salito alle cronache nel 2014 per aver subito il sequestro di tutti gli animali presenti nel circo per ipotesi di maltrattamento (link http://www.lav.it/news/circo-martin-sequestrati-per-maltrattamento-tutti-gli-animali ) e il cui processo è ancora in corso. In passato questo stesso circo aveva ospitato un numero, diventato famigerato rispetto alle Linee Guida della Commissione Scientifica CITES (che sono i criteri per il mantenimento degli animali nei circhi) in quanto comprendeva un cavallo, con in sella una tigre, che trasportava un carretto con dentro un orso bruno (Linkhttps://www.youtube.com/watch?v=Tif1lklh7oU ). 

“Sollecitiamo l’ASL e tutti gli organi competenti ad effettuare i controlli necessari affinché  venga verificato il rispetto della legge e dei parametri di detenzione degli animali presso il circo Martin – dichiara Marco Francone, responsabile LAV TorinoGli animali hanno diritti e dignità che nessuno dovrebbe calpestare, tantomeno per ragioni ludiche o commercialiIl circo con animali è fuori dal tempo, e non incontra più la sensibilità della maggioranza delle persone. Per questo sono sempre di più gli stati nel mondo che hanno deciso di dire basta all’uso di animali nei circhi. I Comuni incentivino spettacoli alternativi e il pubblico scelga il divertimento senza crudeltà” – conclude Francone.

La LAV sottolinea come i circhi non rappresentino solo un’inaccettabile ingiustizia a danno di individui innocentima anche un problematico insegnamento per i più giovani, in quanto – come spiegato da un documento sottoscritto da oltre 650 psicologi (link:http://www.lav.it/cpanelav/js/ckeditor/kcfinder/upload/files/files/Documento%20di%20psicologi.pdf ), – può diventare veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi” poiché induce “al disconoscimento dei messaggi di sofferenza” e ostacola “lo sviluppo dell’empatia, che è fondamentale momento di formazione e di crescita, in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, 

alla pena, al disagio”. 

L’obiettivo della LAV non è quello di abolire l’attività circense, che fin dall’antichità affascina e diverte persone di ogni età, ma sostenere il nuovo circo contemporaneo, fondato sul rispetto per gli individui in quanto mera manifestazione delle capacità e delle abilità che l’essere umano mette volontariamente in gioco.

La LAV invita tutti i commercianti di Susa e dintorni a non esporre le locandine del circo: «affiggendole si renderebbero complici di un’attività  che non protegge gli animali, anzi!». 

L’associazione ricorda infine che non appena si installerà il nuovo esecutivo, riprenderanno le attività volte a dare attuazione alla delibera del Parlamento che lo scorso anno ha stabilito che anche l’Italia ponga per sempre fine, così come già altre decine di stati in tutto il mondo, all’uso di animali nei circhi.

(foto archivio)

FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA CITTÀ DI VENARIA REALE E LE ASSOCIAZIONI  DEL TERZO SETTORE

Obiettivo del protocollo d’intesa è la creazione di buone prassi, tavoli di confronto e di scambio tra gli uffici delle Politiche Abitative e Sociali della Città di Venaria Reale e i rappresentanti delle Caritas parrocchiali e delle associazioni di volontariato territoriali, secondo cadenze funzionali al raccordo con i tavoli GAM (Gruppo Adulti Multiproblematici) che si tengono periodicamente tra Comune, CISSA e Centro per l’ Impiego. Il protocollo d’intesa è stato presentato nella conferenza stampa in Municipio, a cui erano presenti il sindaco della città, Roberto Falcone, l’assessore alle Politiche Sociali, Claudia Maria Nozzetti, Padre Gherardo Armani – membro della direzione di Caritas Diocesana, Susanna Piccioni – referente microcredito ed educazione finanziaria Fondazione Operti , Don Igino Golzio – moderatore Unità Pastorale 39 e i rappresentanti delle Caritas parrocchiali e delle associazioni del territorio che si occupano, nell’ambito del Terzo Settore, del tema relativo al sociale L’assessore alle Politiche Sociali della Città di Venaria Reale, Claudia Maria Nozzetti, dichiara «Il permanere della crisi economica e sociale impone alle istituzioni locali di sperimentare nuove azioni di risposta ai cittadini più in carenza di autonomia e di rete socio-familiare capaci di un sostegno oggettivo. Il protocollo con il Terzo Settore, aperto a tutte le associazioni attive sul territorio venariese nel supporto sociale, è frutto di un certosino lavoro di analisi, confronto e osservazione sul campo del “lavoro del territorio sul territorio” a favore di chi, in stato di necessità, si rivolge ai servizi e alle associazioni. Il fine ultimo è quello di operare un lavoro coordinato dal Comune e integrato tra le varie realtà associative, rivolto al sostegno sociale di coloro che sono in grave difficoltà, con l’obiettivo del raggiungimento di una propria autonomia».

Le finalità sono molteplici:

•    realizzare modelli di intervento di contrasto alla povertà  che vadano al di la delle tradizionali risposte al bisogno  espresso  (approccio assistenzialistico) ma  che rappresentino buone prassi con cui realizzare  il raccordo tra pubblico e privato in una  logica di rete con cui ogni persona diventa parte attiva, interagente e responsabile (cittadinanza attiva); 
•    creare un sistema informativo di rete in cui favorire la circolazione corretta delle informazioni ed evitare sovrapposizioni di interventi, e avere una situazione aggiornata e complessiva degli interventi di aiuto;
•    analizzare il mutamento dei bisogni della realtà sociale locale;
•    promuovere interventi condivisi e cercare forme di collaborazione ulteriori;
•    creare una piattaforma condivisa di risorse sul territorio;
•    promuovere misure volte ad agevolare l’accesso alla casa e al mantenimento della stessa per le fasce più deboli della popolazione, al fine di garantire il bene primario dell’ abitazione a tutta la cittadinanza;
•    facilitare l’incontro tra la domanda di alloggi da parte di soggetti a basso reddito e l’offerta di alloggi da parte di privati presenti sul territorio.