TRIBUNA- Pagina 41

LETTERA AL MOVIMENTO DEI DOCENTI: RITIRATE LO SCIOPERO!

L’ UDU – Unione degli Universitari ha scritto al Movimento per la dignità della docenza universitaria, i promotori dello sciopero della sessione estiva. Un ultimo appello a revocare una mobilitazione che, oltre a spaccare la comunità universitaria, si inserisce in un contesto di crisi istituzionale che non potrà dare risposte alle giuste rivendicazioni dei docenti. Abbiamo ribadito come questo sciopero non produrrà risultati, se non quello di danneggiare gli studenti e abbiamo chiesto un ripensamento, fondamentale in questa fase cosi delicata per il paese.Aspettiamo una risposta, sperando che prevalga il buonsenso. 

 

Il testo della lettera:

 

“Caro Prof. Ferraro, 

abbiamo appreso dai social e dal sito ufficiale del Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria la convinzione di svolgere lo sciopero nella sessione estiva, a prescindere dal contesto istituzionale venutosi a creare dopo il voto delle elezioni politiche del 4 marzo. Abbiamo più volte sottolineato, in diverse sedi, come questo sciopero danneggi solamente gli studenti, principalmente perché colpisce la sessione d’esame in cui gli studenti che vogliono confermare la propria borsa di studio hanno l’ultima possibilità di ottenere i crediti. E abbiamo spiegato come, dalla proclamazione dello sciopero (22 febbraio 2016), non ci sia mai stata una data possibile in cui il Movimento avrebbe potuto contrattare le proprie rivendicazioni con un Governo nel pieno dei suoi poteri: il Governo Gentiloni alla data di proclamazione era già dimissionario e la crisi istituzionale post-voto del 4 marzo sta proseguendo anche in queste ore, con risvolti di giorno in giorno sempre più gravi. La drammatica giornata del 27 maggio ha sancito la definitiva impossibilità di avere un Governo nel pieno dei suoi poteri prima dell’inizio di questo sciopero e ha aperto una fase conflittuale nel paese senza precedenti, fino alla messa in discussione da parte di forze politiche spregiudicate del ruolo di garante della costituzione e dell’unità nazionale. Non solo, quindi, questo sciopero danneggerebbe solamente gli studenti, ma non ci sarebbe neanche alcun attore istituzionale a ricevere pienamente la rivendicazione dei docenti scioperanti, sicuramente prima della fine dello sciopero e, con buona certezza, almeno fino all’autunno, e metterebbe ulteriore agitazione nel Paese in una fase estremamente delicata e che impone atteggiamenti razionali e responsabili. Questo sciopero già prima ha sancito definitivamente una frattura tra componente studentesca e componente docente (quella scioperante) all’interno della comunità accademica. Dal 27 maggio questo sciopero diventa un ulteriore strumento dell’inasprimento tra le componenti di una comunità che in questo momento dovrebbe avere, a nostro modo di vedere, ben altra missione. La comunità accademica dovrebbe avere il ruolo di approfondire le questioni complesse, di fornire gli strumenti a chi ne fa parte di comprendere le situazioni più difficili e, soprattutto, di diffondere i saperi sviluppati, contribuendo alla tenuta democratica del paese e alla conformazione di una società pacifica e coesa. Ora, come Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria, siete ancora in tempo per ricucire lo strappo creatosi con la reiterazione dello sciopero degli appelli nella sessione estiva, ritirando questo sciopero. Se dovesse prevalere invece una indisponibilità totale a prendere atto della gravità della crisi istituzionale del nostro paese e lo sciopero dovesse aver luogo, chiederemo un atto di responsabilità ai singoli docenti, chiedendo loro di stare al nostro fianco e di non prendervi parte.”

LUIGI NEGRONI RICONFERMATO PRESIDENTE DELLA CROCE BIANCA ORBASSANO

Il nuovo Consiglio direttivo della Croce Bianca Orbassano, eletto in assemblea il 5 maggio, nella sua prima riunione, il 21 maggio scorso, ha riconfermato all’unanimità per acclamazione Luigi Negroni alla carica di presidente per il triennio 2018-2021.

La Croce Bianca Orbassano, aderente ad Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), fondata nel 1980, è un’associazione di volontariato relativamente giovane nel panorama delle Pubbliche Assistenze, ma da sempre è all’avanguardia nel recepire le numerose sfide della società contemporanea. La Croce Bianca infatti ha già assolto a quasi tutti gli adempimenti del codice etico, parte fondamentale della riforma del mondo del volontariato, e ottenuto il rinnovo del Certificato Sistema Qualità Uni En Iso 9001:2015. Inoltre, la Croce Bianca Orbassano è molto attenta alla parità e pari opportunità non solo dal punto di vista formale, ma sostanziale con 12 candidate donne su un totale di 24 candidati all’elezione dell’attuale Consiglio direttivo. Con la modifica dello Statuto associativo dello scorso anno il Consiglio è passato da 13 consiglieri a 15 con l’ingresso di otto nuovi componenti.

Il nuovo Consiglio Direttivo è quindi composto da Luigi Negroni, presidente; Antonino Grande, vicepresidente; Bruno Pavanato, segretario generale; Jury Riva, direttore dei servizi; Marco Grechi, direttore autoparco; Francesco De Gregorio, direttore amministrativo.

Sono state assegnate anche le seguenti deleghe regolamentari: Remo Rugo e Maurizio Carmassi si occuperanno di formazione; Francesca Buonfiglio è alla commissione accoglienza; a Pierpaolo Salut, sede e sicurezza; Graziella Beltramino, immagine; Graziella Nari, segreteria delle direzioni; Alessandro Pazi e Lorenzo Veterre, Protezione Civile e a Yasmine Fekkak è affidato il Gruppo giovani.

Il presidente Croce Bianca Orbassano, Luigi Negroni «Un doveroso ringraziamento ai consiglieri uscenti, che nello scorso mandato hanno lavorato bene, portando a termine obiettivi importanti come la creazione del gruppo giovani, la modifica dello statuto associativo, il codice etico, l’attuazione di progetti e provvedimenti per l’adeguamento alle normative di sicurezza della sede. Do il benvenuto ai nuovi consiglieri e un augurio a tutti, che in questo mandato si riescano a realizzare altri importanti obiettivi. Vista la responsabilità giuridico amministrativa che il mio ruolo ricopre sono certo dell’aiuto che arriverà dai nuovi consiglieri, al quale io risponderò con la fiducia nel loro operatoProve importanti ci attendono nei prossimi mesi, tra cui l’adeguamento alle disposizioni della nuova legge del Terzo settore. A riguardo, diversi decreti attuativi sono rimasti ancora in fase di definizione».

La Croce Bianca Orbassano può contare sull’impegno di 275 volontari, di cui 103 donne, e 12 dipendenti grazie ai quali annualmente svolge oltre13mila servizi. Si tratta di trasporti in emergenza-urgenza 118, servizi socio sanitari, assistenza a eventi e manifestazioni con una percorrenza di circa 328mila chilometri. L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

“NASCE IL COMITATO SPONTANEO “INSIEME PER AURORA”

Un gruppo di cittadini ha costituito nei giorni scorsi il Comitato spontaneo denominato “insieme per Aurora”.

Nato in una zona caratterizzata da diffusa criminalità e mancato rispetto delle regole di civile convivenza, il Comitato promuove ogni iniziativa idonea a rendere il quartiere più sicuro, pulito e vivibile da tutti. Questo Comitato si distingue per avere l’orgoglio di essere composto da persone sinceramente libere e unite solo dall’interesse comune, anche se con diverso credo politico. Per il perseguimento degli scopi comuni, oltre a sollecitare in ogni sede gli interventi delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine, redigerà e diffonderà materiale informativo anche attraverso internet. Le adesioni al Comitato saranno sempre gratuite e assolutamente libere.Tutti i cittadini interessati potranno interagire attivamente con il Comitato utilizzando una speciale piattaforma web che, oltre a comunicare le iniziative e le notizie relative al quartiere, metterà a disposizione diversi canali di comunicazione.

comitatoinsiemeperaurora@gmail.com

 

NO ALLA CACCIA LA DOMENICA

LE ASSOCIAZIONI SI FANNO PORTAVOCE DEI CITTADINI

LE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE E AMBIENTALISTE CHIEDONO UN INCONTRO CON IL PRESIDENTE CHIAMPARINO PER CONSEGNARE LA PETIZIONE CON OLTRE TREMILA FIRME RACCOLTE IN POCHI GIORNI IN CUI SI CHIEDE IL DIVIETO DI CACCIA LA DOMENICA.

Le Associazioni Animaliste e Ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE Circolo L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS Gaia hanno chiesto al Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino un incontro urgente per consegnare ufficialmente le oltre 3.000 firme cartacee raccolte in pochi giorni a seguito della petizione popolare avente per oggetto: “NO ALLA CACCIA LA DOMENICA” promossa da SOS Gaia. La petizione chiede di vietare la caccia la domenica e nei giorni festivi restituendo la tranquillità a tutte quelle persone che vivono nella natura il giorno festivo.  All’iniziativa ha aderito anche la Sindaca Appendino. Insieme alle firme verrà consegnato anche un nutrito dossier sulle vittime della caccia 2017-2018. La grande adesione alla petizione dimostra quanto sia sentito il tema dai comuni cittadini che vedono messa a repentaglio la loro incolumità proprio la domenica, giorno in cui avviene il maggior numero di incidenti di caccia con morti e feriti. Le Associazioni animaliste e ambientaliste hanno chiesto pertanto al Presidente Chiamparino un incontro personale urgente visto che il tema è dibattuto proprio in questi giorni in Consiglio Regionale. La petizione recita: “Chiediamo al Presidente della Regione Piemonte e agli enti competenti di fermare la caccia nei week-end e nei giorni festivi, i giorni in cui i boschi sono potenzialmente più frequentati da cittadini e famiglie, ma che purtroppo durante la stagione venatoria risultano spesso inaccessibili a causa della pericolosità della pratica della caccia. Un primo passo verso l’abolizione di una pratica incivile che produce ogni anno stragi di animali e vittime tra gli umani.”

 

Per:

ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE Circolo L’Aquilone, LIDA, OIPA,

PRO NATURA, SOS Gaia

Rosalba Nattero

Presidente SOS Gaia

SCIOPERO DOCENTI, UDU TORINO: “GIÙ LE MANI DAGLI APPELLI”

Il 1° giugno inizierà ufficialmente il nuovo sciopero dagli esami di profitto promosso dal “Movimento per la dignità della docenza universitaria”, la cui lettera di proclamazione è stata firmata da più di 200 docenti e ricercatori dell’Università degli Studi Torino. 
 
Come UDU – Unione degli Universitari ribadiamo la nostra vicinanza in merito alle rivendicazioni portate avanti dai docenti, ma continuiamo ad essere fortemente critici rispetto alle modalità di svolgimento che sono state scelte, in quanto avranno come unico effetto quello di danneggiare le studentesse e gli studenti. Infatti, nella situazione attuale, è palese che non ci sarà una risposta dal futuro governo in tempi utili tali da portare la sospensione dello sciopero prima che questo abbia i suoi effetti negativi sulla pelle degli studenti. 
 
Sin dal precedente sciopero, abbiamo chiesto ai promotori che vengano individuate insieme delle modalità differenti, che indirizzino il conflitto nei confronti del decisore, politico e accademico, e non degli studenti che invece devono essere coinvolti nella battaglia per gli scatti stipendiali e il diritto allo studio. Scioperare è un diritto ma rallentare la carriera degli studenti è un sopruso, un modo per cercare visibilità sulla pelle di chi, in questi anni, ha pagato il prezzo dello smantellamento dell’università pubblica. 
 
Giovedì 24 Maggio terremo un’assemblea studentesca presso l’Aula C3 del Campus Luigi Einaudi alle ore 17.00, per parlare delle ragioni e delle modalità di svolgimento scelte dai docenti in vista dello sciopero della sessione estiva. 
UDU Torino – Unione degli Universitari

Scontro treno-camion. Legambiente esprime il cordoglio per le vittime

“Grande dolore e rabbia. Dopo l’incidente a Caluso il nostro primo pensiero e la nostra vicinanza va a chi ha perso i suoi cari in una tragedia evitabile. Ci teniamo anche a rivolgere un augurio di pronta guarigione ai diversi feriti. Evidentemente sarà la magistratura nelle prossime ore a fare piena luce su quanto accaduto ma non possiamo non ricordare che da anni, insieme all’associazione locale dei pendolari, cerchiamo di accendere i riflettori sulle condizioni inadeguate della linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta. Una linea che da decenni necessita di interventi per la riduzione del numero dei passaggi a livello, ma anche volti all’elettrificazione della tratta Chivasso-Aosta e il raddoppio dei binari”. Questa la dichiarazione di Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, sull’incidente ferroviario avvenuto ieri notte a Caluso (TO), in località Arè, dove un tir di un trasporto eccezionale è rimasto bloccato sui binari ed è stato travolto da un treno regionale diretto a Ivrea. Legambiente fa suo il commento a caldo dell’Associazione utenti ferrovia Chivasso-Ivrea-Aosta che ricorda come il passaggio a livello di Caluso sia stato “teatro negli anni di numerosi (troppi!) incidenti che solo per puro caso già in precedenza non avevano avuto risvolti drammatici. Quindi tutti sapevano che, insieme con il passaggio a livello di Cerone, era il più pericoloso delle decine di passaggi a livello che ancora esistono sulla linea ferroviaria Torino-Aosta, in particolare nella parte piemontese della linea. L’Associazione Utenti per decenni ha sollevato con forza il problema della eliminazione dei passaggi a livello, che non solo costituiscono un elemento di perturbazione del traffico ferroviario (come tutte le cose fatte dall’uomo, sono soggetti a guasti) ma soprattutto rappresentano un elemento di pericolo sia per gli occupanti del treno che per gli utenti delle strade”. “Sono almeno 30 anni –ricorda ancora l’associazione dei pendolari- che “gli enti interessati” (RFI, Provincia di Torino, ANAS, Regione Piemonte, Comune di Caluso, etc) discutono e approntano un progetto per eliminare il passaggio a livello di Arè, o meglio, per realizzare una circonvallazione della località di Arè e quindi deviare il traffico automobilistico della statale 26 fuori dall’abitato. Nel progetto era previsto ovviamente anche la sostituzione del passaggio a livello con un cavalcavia. Come troppo spesso accade in questo sfortunato Paese, i progetti rimangono sulla carta o perché non ci si mette d’accordo sui progetti, o perché quando c’è l’accordo non ci sono più i soldi, o perché cambiano gli Enti titolari, o perché gli infiniti inghippi della burocrazia italica hanno comunque la meglio sulla volontà degli individui. Probabilmente l’incidente provocherà finalmente un’accelerazione per la messa in opera del progetto, e ovviamente ce lo auguriamo. Ma è sempre terribile constatare che ci devono essere delle catastrofi perché i responsabili prendano le decisioni”.

PRO.CIVI.CO.S.: VOLONTARIATO ATTIVO DAL QUARTIERE ALLA PROVINCIA

L’associazione volontari di protezione civile della comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. onlus è una delle realtà attive di Borgo Vittoria Oltre alle numerose iniziative promosse dalla stessa associazione, come il costante contributo alla prevenzione di tensioni e calamità attraverso la distribuzione e divulgazione della guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard, PRO.CIVI.CO.S. partecipa regolarmente ai servizi di monitoraggio o soccorso richiesti dal Centro Municipale di Protezione Civile e Trasmissioni della città e dal Centro Operativo Misto provinciale.Tra gli impegni imminenti il 10° CAMPO SCUOLA di Protezione Civile Esercitazione Serra 2018 dal 23 al 27 maggio a Palazzo Canavese e Piverone (To) intitolato “Imparare a convivere con i rischi del territorio”.  I volontari PRO.CIVI.CO.S. sono incaricati in particolare della gestione della segreteria di campo e partecipano a diverse attività in rete con le numerose associazioni coinvolte.

Muoviamoci Bene, il Forum per la Mobilità Nuova in Piemonte

Mercoledì 30 maggio dalle 9 alle 13:30 si terrà a Torino, nel teatro Le Musichall di corso Palestro 14 presso il Collegio Artigianelli, Muoviamoci Bene, il Forum per la Mobilità Nuova in Piemonte, un momento di incontro e dibattito, con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra le imprese virtuose che promuovono soluzioni di green mobility, le istituzioni, i cittadini, le associazioni e le aziende interessate a migliorare i propri spostamenti, contribuendo nello stesso tempo alla sostenibilità ambientale.

 

Il forum si aprirà con alcuni interventi istituzionali qualificati e con la presentazione di dati inediti sulla mobilità elettrica, connessa, condivisa e intermodale. Saranno presentate le proposte di Legambiente per Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS) che mettano al centro non più la circolazione delle auto, ma il ridisegno dello spazio urbano e i bisogni delle persone.

Nella seconda parte della mattinata verrà dato spazio alle buone pratiche di green mobility per le comunità a partire dai luoghi di lavoro, soluzioni comode e sostenibili per i lavoratori e familiari, per gli enti e le aziende che decidono di considerare la mobilità come parte del welfare.

 

Il Forum sarà anche l’occasione per presentare i risultati del progetto Erasmus+ “S.T.R.E.E.T. – Sustainable Transport Education for Environment and Tourism”, un percorso triennale per la formazione dei Manager della Mobilità e del Turismo Sostenibile.

 

“Il figlio sospeso”

“La verità ci rende liberi solo se conosciuta”. Anche se questa verità può essere dolorosa, da qui si può partire per una riconciliazione. Forse è questo il senso profondo del film “Il figlio sospeso” del regista Egidio Termine che affronta un argomento di grande attualità come la maternità surrogata, una tematica quanto mai complessa dei nostri tempi.

Il Forum delle Associazioni Famigliari del Piemonte, della provincia di Torino, l’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’ArciDiocesi di Torino e il Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi” propongono questo film che ha ottenuto il riconoscimento d’interesse culturale da parte del ministero dei Beni Culturali e del Turismo.

Un film con una narrazione mai urlata, che non denuncia, non giudica, si limita a narrare: la sfida è sottolineare che non c’è bisogno di alzare la voce per far capire che il legame tra una madre e suo figlio non può essere spezzato.

L’appuntamento è alle 20.45 di venerdì 25 maggio al teatro Esedra in via Palmieri 39, a Torino. Dopo la proiezione del film, seguirà dibattito con il regista Egidio Termine, moderato dal giornalista prof. Bruno Geraci.

I posti in sala sono limitati: chi desidera può prenotare scrivendo una mail ENTRO il 22 maggio alle ore 12 al seguente indirizzo di posta: segreteria@forumfamiglietorino.org

Rigeneration raddoppia

Un corso di formazione per ragazzi a rischio emarginazione in collaborazione con i Salesiani

Rigeneration è un progetto che si basa sui valori della solidarietà, del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente. È nato all’inizio del 2017 dalla collaborazione fra l’imprenditore Giorgio Bertolino, titolare di Astelav, e il Sermig di Ernesto Olivero. Il primo passo è stato l’apertura nella sede di Astelav, a Vinovo (Torino), di un laboratorio per la rigenerazione di grandi elettrodomestici con un duplice scopo: creare opportunità di lavoro per persone in difficoltà e contribuire a costruire una mentalità di contrasto allo spreco e all’ inquinamento. Nel maggio dello scorso anno il secondo step con l’inaugurazione nel cuore di Porta palazzo, in via Mameli 14, del primo Rigeneration Shop italiano, dove si vendono lavatrici e lavastoviglie usate, che sono state rigenerate.Ora due ulteriori passi avanti grazie alla collaborazione con la Famiglia Salesiana: il secondo Rigeneration Shop, nel quartiere San Salvario, e il Ri-Generation Lab, un laboratorio che organizza un corso per “Riparazioni e rigenerazione di elettrodomestici” della durata di 100 ore. Si terrà in parte nella sede del CNOS/FAP di Valdocco, a Torino, e in parte presso il Rigeneration LAB, allestito in collaborazione con Astelav presso l’Oratorio della Parrocchia Santi Pietro e Paolo, in via Saluzzo 39.

“Lo scopo del corso – spiega Bertolino – è di fornire le prime buone basi teoriche e pratiche per la riparazione di elettrodomestici e dare ai giovani delle conoscenze relative ad un giusto e corretto approccio al lavoro e alla collaborazione con gli altri. Questa esperienza formativa sarà utile per i ragazzi in prospettiva futura per un più facile inserimento sociale e lavorativo”. Al corso sono iscritti 8 adolescenti, con un’età fra i 15 i 17 anni, provenienti da 8 Paesi diversi: Ecuador, Nigeria, Marocco, Albania, Senegal, Gambia, Romania, Italia.

I RISULTATI DEL PROGETTO RIGENERATION

Nel laboratorio Rigeneration, presso Astelav a Vinovo, sono già stati riparati e rigenerati più di 1.200 elettrodomestici. Più della metà di questi erano Raee, cioè rifiuti destinati alla rottamazione. Circa 400 sono giunti dalle donazioni di privati cittadini di Torino e Provincia, che invece di disfarsi dell’elettrodomestico, gettandolo in discarica, lo hanno dato al progetto Rigeneration. Altri 200 sono elettrodomestici nuovi di “seconda scelta”, denominati Ri-New, che hanno subito dei danni da trasporto e che sono stati rimessi in vendita dopo essere stati collaudati nel laboratorio Rigeneration. Il progetto ha già permesso di assumere 8 persone: 6 sono tecnici e lavorano nel laboratorio. Alcuni avevano già un’esperienza come tecnici riparatori, altri sono stati selezionati insieme al Sermig e stanno acquisendo capacità e professionalità nella riparazione e rigenerazione. Due sono venditori che avevano esperienza di vendita presso negozi e centri che sono stati chiusi e che ora lavorano nei negozi in Via Mameli e in Via Saluzzo.

Ri-Generation Lab Salesiani e Astelav per un nuovo percorso di formazione lavoro

L’Associazione Cnos-Fap, la Pastorale Giovanile Salesiana, la Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Torino, in collaborazione con l’impresa Astelav Srl, avvieranno la sperimentazione di un nuovo format educativo-formativo rivolto a minori e adolescenti in situazioni di svantaggio e con maggiori difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Si chiama “Ri-Generation Lab” e vuole offrire l’opportunità, mediante un corso per “Riparazioni e rigenerazione di elettrodomestici”, di “mettere in pratica valori che si basano sull’economia circolare: creare lavoro per chi è in difficoltà e rimettere sul mercato elettrodomestici che erano destinati alla rottamazione, quindi salvaguardare le persone e l’ambiente. Astelav, forte di una pluriennale esperienza maturata nel campo degli elettrodomestici e dei ricambi, mette a disposizione i propri tecnici, le proprie competenze e capacità per insegnare ai ragazzi le prime buone pratiche per effettuare la riparazione di elettrodomestici e dare così a loro una prospettiva di inserimento sociale e di futuro lavorativo”, come sottolinea Giorgio Bertolino, amministratore delegato di Astelav Srl.