TRIBUNA- Pagina 105

Una casa del popolo per i comunisti torinesi

COMUNISMO

Tra le attività in corso, un centro di assistenza fiscale, lo sportello casa e dei migranti, il dentista sociale, e l’immancabile Circolo ricreativo

 

Il Prc torinese non avrà d’ora in poi a disposizione solo una semplice sede di partito. I comunisti torinesi di Rifondazione vogliono “una grande Casa del Popolo dove trovano spazio tutta una serie di attività sociali, mutualistiche, di solidarietà a sostegno del diritto di cittadinanza”. Così spiega il segretario Ezio Locatelli a proposito del  progetto di riorganizzazione della sede torinese. Tra le attività in corso, un centro di assistenza fiscale, lo sportello casa e dei migranti, il dentista sociale, e l’immancabile Circolo ricreativo.

Casa, Marrone (FdI): "Nessuna alternativa se non sei rom o immigrato"

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FAMIGLIE ITALIANE SENZA CASA OCCUPANO EX ASILO, MARRONE (FDI-AN): IL COMUNE DI TORINO APRA ALL’AUTORECUPERO DI IMMOBILI COMUNALI IN ABBANDONO!

 

 Riceviamo e pubblichiamo 

 

Una dozzina di Italiani di Torino e Provincia, rimasti senza una casa e senza risposte dalle istituzioni, hanno occupato per poterci abitare un ex asilo in via Pinelli nel quartiere San Donato.Sono subito accorsi ad assisterli e sostenerli i giovani volontari di Soccorso Tricolore, il movimento che lotta per il diritto alla casa dei cittadini italiani.Presente anche il Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino e in Regione Piemonte Maurizio Marrone, che afferma <<Non si tratta di squatter, zingari o balordi, bensì di famiglie italiane rimaste da un giorno all’altro senza un tetto sulla testa, sballottati dall’assistenza pubblica e infine scaricati: ecco gli effetti della bomba sociale emergenza abitativa che a Torino la sinistra continua a sottovalutare.Rom e immigrati assistiti dai servizi godono di corsie preferenziali per la casa con progetti speciali o come casi sociali, mentre gli Italiani sono costretti a languire in graduatorie infinite: in uno scenario simile il recupero degli immobili pubblici abbandonati è l’unica reazione possibile alla macelleria sociale imposta dall’austerity, altrimenti continueranno le occupazioni, quelle sì intollerabili, di case popolari sottratte ad altri bisognosi o alloggi privati. L’ex asilo di via Pinelli è chiuso e abbandonato da tanti anni, rimbalzato da un’asta di vendita deserta all’altra per i costi di bonifica e ormai divenuto rudere, mentre la sperimentazione dell’autorecupero in via Cavagnolo approvata dal Consiglio Comunale resta lettera morta e in Consiglio Regionale il centrosinistra limita l’autorecupero alle case Atc, sbloccando solo 800 alloggi invece dei potenziali 10.000 interessati dalla mia proposta di legge aperta a tutti gli immobili pubblici e all’invenduto privato con apposite convenzioni, come suggerito.

Tasse, Carlo Giacometto (Forza Italia): "Il Governo vuole solo fare cassa"

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“Dopo l’IMU agricola e la patrimoniale sulle seggiovie, è in arrivo la tassa sui turisti per finanziare le già fallimentari Città metropolitane. E’ inaccettabile”

 

“Fare cassa subito. In qualsiasi a modo, anche a costo di ottenere in futuro un gettito sempre minore. Ma che importa? C’è da finanziare il bonus da 80 euro o qualche altra politica pubblica dal sapore vagamente elettorale. E bisogna farlo adesso. E’ questo l’obiettivo, neanche troppo nascosto, del Governo Renzi e dello Stato centrale. Un Governo e uno Stato distratti quando ad esempio si tratta di eliminare gli sprechi delle società pubbliche, in primis le municipalizzate, ma molto attenti e, direi, anche creativi nell’inventare nuove modalità per mettere le mani nelle tasche dei cittadini-contribuenti, assestando colpi devastanti ai consumi interni.

 

E l’escalation di queste settimane è lì a dimostrarlo: l’introduzione dell’IMU sui terreni agricoli – una patrimoniale odiosa che andrà ulteriormente a gravare su un comparto già esposto a notevoli criticità – non ha fatto in tempo a diventare legge dello Stato che, già pochi giorni dopo, si è diffusa la notizia secondo cui una sentenza della Corte di Cassazione rischierebbe di obbligare i gestori degli impianti di risalita delle stazioni sciistiche a vedersi recapitare l’IMU sulle funivie e sulle seggiovie. Un’ulteriore tassa patrimoniale, dunque, che avrebbe come conseguenza un aumento dei prezzi per l’utilizzo degli impianti, da cui deriverebbe una contrazione del numero dei turisti sulle nostre montagne; quindi strutture ricettive, alberghi e ristoranti meno frequentati e, fatalmente, l’ennesimo aumento della disoccupazione. Tutto ciò in un settore colpito più di altri in questi anni dalla crisi economica.

 

In una situazione del genere ci si aspetterebbe una netta presa di posizione, ad esempio, della Città Metropolitana di Torino che, ricordo, comprende tutto il territorio di quella che fu la Provincia di Torino, aree montane e agricole incluse. Invece, niente. Anzi, lo stesso Sindaco metropolitano di Torino, attraverso l’Anci nazionale da lui stesso presieduta, si distingue per l’originalità con cui propone di risolvere i problemi finanziari delle neonate e già fallimentari Città metropolitane. Come? Chiedendo di inserire nel decreto enti locali proposto dal Governo una norma finalizzata all’istituzione di un nuovo e ulteriore balzello a carico dei passeggeri che si imbarcheranno su aerei e navi in partenza da aeroporti e porti situati nel territorio delle maggiori città italiane. L’ennesima tassa sui turisti, insomma. Che in sede di prima applicazione non potrà superare i due euro a testa, ma che inevitabilmente sarà destinata a salire.

 

In una situazione del genere, in cui i contribuenti e le loro attività sono considerati come una sorta di bancomat da parte del legislatore nazionale e dagli amministratori locali, e in assenza di soluzioni politiche, è necessario mobilitarsi per sostenere quelle azioni collettive finalizzate ad abolire le tasse patrimoniali che generano solo recessione economica e per scongiurare l’introduzione di nuovi e inaccettabili balzelli”.

 Carlo Giacometto – Commissario FI

M5S: "Consiglio surreale alla Circoscrizione 5"

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“Ennesimo consiglio circoscrizionale surreale si è svolto  in via Stradella, nella circoscrizione piu’ indagata d’Italia”

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

Il Presidente Rocco Florio, plurindagato per le “giunte fantasma” della circoscrizione 5 e per le “firme false” in relazione alla presentazione delle liste del PD alle ultime elezioni regionali, si è reso protagonista di un’altra azione discutibile nell’ultimo consiglio. L’ Ordine del Giorno del Consiglio prevedeva ben 28 punti (http://www.comune.torino.it/circ5/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2839), con alcune interpellanze, ordini del giorno e mozioni in attesa di essere discusse da mesi. Al primo punto si prendeva atto delle dimissioni del consigliere Vincenzo Buda (Comunisti Italiani – F.d.S.) e della relativa surroga con Antonio Trimani. Al secondo punto si discuteva della nomina del nuovo coordinatore Lidia Andolfatto (PD) della prima commissione dopo le dimissioni di Alberto Formichella (Sel), dimessosi dopo i recenti avvisi di garanzia ricevuti dalla giunta della circoscrizione 5, pur non essendo  indagato.

 

Terminata la discussione dei punti precedenti, il Presidente Florio ha chiuso inspiegabilmente il Consiglio alle 18 circa, dopo un’ora scarsa di assemblea.Nonostante gli altri 26 punti all’ordine del giorno, con interpellanze richieste dai cittadini che attendono una risposta da mesi, il Presidente ha sostituito i due dimissionari per garantire la poltrona ai subentranti e si è ben guardato dal continuare il lavoro per cui veramente siamo stati eletti: cercare di risolvere i tanti problemi che ci sono nei quartieri di Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lucento e Vallette.

 

Alcuni cittadini presenti al Consiglio sono rimasti sorpresi per l’ennesimo episodio di arroganza del pluri-indagato Presidente Florio e hanno inscenato una piccola protesta al termine del Consiglio di Circoscrizione (vedi foto allegata). Non si può continuare così. Non è bastata la figuraccia nazionale andata in onda sulla trasmissione Ballarò di RAI3 martedì scorso, con il Presidente Florio, il Vice Agostino e altri consiglieri del PD che scappavano davanti alle domande legittime del giornalista. La giunta degli indagati continua ad intascare i gettoni e garantire poltrone, per i problemi dei cittadini ci sarà un’altra occasione, forse.

 

 

Antonino Iaria
Consigliere di Circoscrizione 5 del Movimento 5 Stelle

Santander Mezza Maratona, trionfa Youssef

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Tra i tanti gruppi sportivi partecipanti si notava la nutrita presenza dei corridori della Scuola di Applicazione dell’Esercito accompagnati dal comandante dell’Istituto, il  Gen. D. Claudio Berto

 

Erano proprio tanti questa mattina i podisti che hanno accolto l’appello di Base Running a correre a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: più di  3000 runners si sono impegnati sulle due distanze, 10 km (1600 partecipanti) e 21,097 km (1500), in un tracciato che esaltava le bellezze storiche, architettoniche e naturali di Torino. “Voglio ringraziare tutti i podisti che hanno reso possibile la giornata di oggi: un grande momento di solidarietà” queste le parole di Alessandro Giannone direttore tecnico di Base Running.

 

LE GARE

 

Per Youssef Sbaai è bello “vincere facile”. Il trentacinquenne marocchino tesserato per la Tranese, è stato il trionfatore della Santander Mezza Maratona Città di Torino – Corri per la ricerca. Il portacolori della Tranese è reduce, con questo podio, da 5 vittorie colte in nemmeno tre settimane e vanta un personale sulla distanza di 1h06’56” conquistato ad ottobre. Al via prende subito il comando il terzetto formato da Sbaai, il compagno di squadra Rachhi El Mostafà e  Igor Martello, quest’ultimo compete per la gara più breve. All’altezza di viale Boiardo nel Valentino dove è situato il 5° km., incomincia ad esserci l’incremento dell’andatura. Ma al 9° km. Sbaai abbandona gli avversari, Rachhi si ritira dopo il primo giro e dopo aver fatto il vuoto, va a tagliare il traguardo in 1h08’09”. Al secondo posto Luca Cerva della Libertas Forno ritardato di oltre 4′ in 1h12’51” e dietro di lui in 1h13’02” Alex Zulian del G.P. Solvay. Anche in campo femminile la competizione si è risolta senza difficoltà per  la valdostana Catherine Bertone. L’atleta della Calvesi reduce da allenamenti in altura,   è in fase di preparazione per i Mondiali di corsa in montagna a luglio. La gara è stato un test di preparazione, che ha concluso in 1h17’31”. Le piazze d’onore sono andate ad Arafj Khadija del Città di Genova in 1h19’34” e Lara Giardino dell’Atletica Saluzzo 1h26’37”. I vincitori della 10 km sono stati Sanchez Juan David Orozco tesserato per il Monterosa in 31’27” e la giovane Sarah Aimee L’Epee della Settimese in 39’12”.  

I risultati sul sito www.mysdam.net      

 

LE NOTE DI COLORE

 

A trasformare il cuore di Torino per due giorni in una palestra a cielo aperto ci hanno pensato più di 300 volontari, impegnati dalla registrazione dei partecipanti alla consegna dei pacchi gara e all’assistenza sui tracciati. Tra i tanti gruppi sportivi partecipanti si notava la nutrita presenza dei corridori della Scuola di Applicazione dell’Esercito accompagnati dal comandante dell’Istituto, il  Gen. Claudio Berto: “ E’ sempre un piacere collaborare con Base Running, ed oggi ancor di più, viste le finalità della gara”. Tra i veterani Robino Francesco, 79 anni del gruppo Cedas Fiat, alle spalle 113 maratone: “Ho partecipato alla maratona di New York, a quella di Boston, Parigi, Leningrado, Londra e persino a quella di Cuba, a L’Avana ci hanno fatto correre in mezzo alle auto alle 4 del pomeriggio. Ed ora sono qui per solidarietà verso Candiolo e per rendere omaggio alla nostra bella Torino”. Il gruppo più rosa della giornata sono le Running Mummies, podiste accomunate dalla passione per la corsa e dall’essere tutte mamme: “Il nostro è un gruppo che conta più di 1500 iscritte in tutta Italia – raccontano Silvana ed Elena di Cameri (No) – e siamo sempre pronte a correre per le cause giuste”.“Io ho partecipato ad almeno 4 corse per Candiolo” racconta Francesca Esposito, 67 anni, della Podistica Torino e non è l’unica a correre spinta dalla voglia di sostenere il polo di eccellenza della ricerca, il settantaduenne Bartolomeo Canavese del gruppo Avis Podismo ribadisce con fermezza “Io sono qui per Candiolo”.Obiettivo raggiunto quindi per Base Running, una prova che il mondo del podismo risponde ‘Presente!’ quando si può fare la cosa giusta.

 

 

Borgo Aurora, i cittadini incontrano il sostituto procuratore Borgna

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degrado gft2degrado natale4degrado natale2INCONTRO CON IL PROCURATORE AGGIUNTO PAOLO BORGNA PER ESPORRE PREOCCUPAZIONI SULLO SPOSTAMENTO DEL SUK ALLE EX OGM

 

Dalla consigliera di Fratelli d’Italia alla circoscrizione 7, Patrizia Alessi, riceviamo e pubblichiamo:

 

“Ho accompagnato i cittadini in Procura dal dott.Borgna che gentilmente li ha ascoltati. Erano presenti il presidente dell’associazione Giolio Cesare sig. Panetta, il presidente del Comitato di corso Vercelli sig. Colucci e alcuni cittadini di Via Damiano e corso Vercelli. Cosa devono ancora fare i cittadini del Quartiere Aurora? Il Comune ha sempre risposto picche ai cittadini che esponevano  i loro  problemi quotidiani con la delinquenza del Borgo. Ringrazio invece il dott. Borgna e le Forze dell’Ordine per le azioni che hanno messo in atto e per le azioni future …..certo che la decisione irremovibile del Sindaco e della Giunta sul trasferimento del Suk alle ex OGM non aiuta!”

 

 

Comunicato dei Cittadini:

 

“Siamo un gruppo di cittadini del quartiere Aurora, uno dei più critici della città riguardo alla sicurezza, ed oggi abbiamo incontrato il procuratore aggiunto dott. Borgna per esporre le forti preoccupazioni per lo spostamento del mercato di libero scambio nell’area ex-OGM. 

Abbiamo ribadito le problematiche che persistono da tempo nel quartiere: 

– zone di spaccio di droga (giardini ex-GFT, corso principe Oddone, giardino Alimonda, …) 

– zone dove spesso accadono tafferugli tra ubriachi, scippi, atti vandalici 

– forte presenza di stranieri (anche irregolari) 

– presenza di case occupate e di gruppi di anarchici

– presenza diffusa di camper dove vivono rom e persone di altre nazionalità continuativamente da oltre due anni 

– alta concentrazione di case popolari e famiglie con difficoltà

– degrado generalizzato con accumulo di rifiuti che stazionano per lunghi periodi (trincerone via Saint Bon, ex Astanteria Martini, via Carmagnola e via Cuneo, …) 

Siamo convinti che la giunta comunale non abbia valutato l’impatto negativo che avrà l’inserimento, in questo contesto, del mercato di libero scambio per ben due giorni a settimana con: 

– vendita di merce rubata e contraffatta 

– contorno di abusivi che vendono ai margini del mercato 

– persone che bivaccano nei dintorni (soprattutto nei giardini adiacenti) dal venerdì sera alla domenica 

Secondo noi sarà la decisione che farà perdere per sempre la partita della riqualificazione del quartiere e lo renderà ancor più un ghetto e una zona franca dalla legalità.”

Suk Ogm, Fratelli d'Italia: "Fassino ascolti i cittadini"

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MARRONE-ALESSI (FDI): LA GIUNTA  ASCOLTI I CITTADINI SU SISTEMAZIONI ALTERNATIVE, IN BANDO LIBERO SCAMBIO, ZERO OBBLIGHI SICUREZZA, SOLO MEDIATORI CULTURALI ED EDUCATORI. SARÀ CAOS!

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

<<Il bando del cosiddetto libero scambio che gli Assessori Mangone e Curti impongono alle ex OGM, contro il parere dei residenti di Borgo Aurora in rivolta, conferma le nostre peggiori preoccupazioni: non è previsto alcun obbligo di dotarsi di un’organizzazione di sicurezza privata per impedire l’abusivismo, è invece imposta l’assunzione di due “mediatori culturali” ed “educatori”: secondo l’ideologia buonista dell’Amministrazione comunale Fassino dovrebbero essere queste figure ad impedire la vendita abusiva di merce rubata, contraffatta, nuova ed alimentare? Sarà un caos!>>, attaccano Maurizio Marrone e Patrizia Alessi, Capigruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino e Circoscrizione 7, che esortano <<Il Comune ascolti le proposte dei cittadini su sistemazioni alternative che indicano Torino Esposizioni o l’ex Tyssen o ancora Parco Dora. Aurora ha bisogno invece della riqualificazione promessa è mai mantenuta! Inutile audire i comitati che hanno presentato la petizione popolare in Comune il giorno successivo alla pubblicazione del bando, anzi una presa in giro bella e buona!>> Lunedì 16 marzo il Sindaco Fassino ha ascoltato i cittadini, che gli hanno descritto i problemi del Borgo Aurora e avevano proposto di rivedere la nuova area per il suk .Alla fine dell’incontro Fassino aveva detto che ci pensava e avrebbe dato loro una risposta…..la risposta è l’uscita del Bando?

Baby calciatori israeliani e palestinesi ambasciatori di Pace

calcio pace1calcio pace 3calcio pace 4calcio pace2La delegazione è stata formata dal sindaco della città ebraica di Afula e dal sindaco della città Araba di Iksal, con il sostegno del Ministero della Pubblica Istruzione Israeliano.Mercoledì 25 Marzo si gioca a Torino il Derby della Pace

 

 

Dal 20 al 25 Marzo Torino è protagonista di un grande evento internazionale per la pace e la riconciliazione: UN CALCIO PER LA PACE. Un evento storico, anche per chi non è appassionato di sport. 7 bambini arabo-israeliani e 7 bambini ebreo-israeliani di 11 anni, provenienti da piccoli villaggi del nord, non lontani dai Territori Occupati, tutti appassionati di calcio, saranno i piccoli ambasciatori di questo progetto, organizzato da UPF (Universal Peace Federation) e WFWP-Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo Italia. La delegazione è stata formata dal sindaco della città ebraica di Afula e dal sindaco della città Araba di Iksal, con il sostegno del Ministero della Pubblica Istruzione Israeliano.

 

Il 21 Marzo ricorre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione delle Discriminazioni Razziali indetta dalle Nazioni Unite.  UN CALCIO PER LA PACE, attraverso i Peace Dreamers, si inserisce nel progetto congiunto di Juventus FC e Centro UNESCO di Torino “Un Calcio al Razzismo: Gioca con me” e sarà l’occasione per dimostrare come valori sani, educativi e universali come la pace, la fratellanza ed il rispetto reciproco possano essere testimoniati in modo semplice, anche grazie ad una partita di calcio.

 

Shahar, Sahar, Din, Minoy, Menachem, El Roei, Eyal, Ward, Abed Elmagid, Ahmad, Mahdi, Moemen, Mohammad, Abdallah. Si conosceranno in aereo e impareranno a stare insieme in armonia, visiteranno la città, incontreranno i giocatori e il Mister del Torino F.C. e ne ascolteranno i consigli “tattici”, si alleneranno con i bambini della Soccer School Juventus F.C. a Vinovo e saranno in tribuna per la partita Juventus – Genoa. Formeranno una squadra – “Peace Dreamers” – sfidando i loro coetanei, portando a tutti un forte messaggio: Pace è anche un calcio al pallone.

 

Saranno 5 giorni a Torino (ma anche a Moncalieri e in Val di Susa) densi di incontri e di appuntamenti sportivi e culturali – v. programma allegato – che si concluderanno, grazie alla collaborazione di Angelo Frau, Presidente del Cit Turin, con un grande evento presso il suo stadio (Cit Turin. Torino, Corso Ferrucci 63) il 25 Marzo. Un torneo a 6 squadre – IL PRIMO DERBY DELLA PACE – durante il quale i Peace Dreamers si confronteranno con i coetanei di Torino, all’insegna dell’amicizia e della fratellanza.

 

Il progetto, patrocinato da Comune di Torino, Torino Capitale dello Sport 2015, Comune di Bruzolo, Regione Piemonte, Consiglio Regionale, Centro UNESCO di Torino, SIOI, Partita del Cuore, realizzato in collaborazione con Juventus FC, Torino FC, Union Valle di Susa Calcio, Palio dei Quartieri e Cit Turin, ha l’obiettivo di promuovere i principi di fratellanza e condivisione attraverso il potenziale comunicativo dello sport e del calcio in particolare.

 

Così il Sindaco di Torino, Piero Fassino, che ha appoggiato e sostenuto il progetto sin dalla sua nascita: “Semi di pace: chi meglio dei bambini può rappresentare la speranza che possa esserci un futuro senza conflitti? Quale strumento meglio del gioco di squadra può rappresentare  la capacità di superare le fratture, le divisioni? E’ questa l’immagine che crediamo debba accompagnare l’iniziativa “Un calcio per la pace”, con la quale Torino Capitale Europea dello Sport guarda fuori dai propri confini e getta- appunto- un seme di amicizia. Lo sport può e sa essere dialogo, accoglienza, coscienza civica e solidarietà. Una partita che veda insieme bambini israeliani e palestinesi rappresenta un motivo di fiducia. Quella stessa fiducia che guida l’impegno di molti di noi per raggiungere la pace in quella terra”.

 

Coinvolto attivamente nel progetto, l’Assessore allo Sport della Regione Piemonte Giovanni Maria Ferraris dichiara: “Esprimo il mio apprezzamento ed i miei complimenti agli organizzatori, che dimostrano come anche lo sport possa essere fucina di dialogo e di conoscenza e veicolo di valori sani tra comunità appartenenti a differenti religioni od etnie. La manifestazione “Un Calcio per la Pace” è infatti l’esempio di come lo sport assolva egregiamente la propria funzione sociale di aggregazione, di inclusione e di condivisione, imprescindibile per la formazione psico-fisica dei giovani”.

 

 “Il Centro UNESCO di Torino – prosegue la Presidente Azzario – sin dalla sua fondazione, opera contro qualsiasi forma di razzismo e discriminazione. In particolare, dal 2009, insieme alla Juventus F.C., ha sviluppato un’iniziativa, denominata “Un Calcio al Razzismo”, rivolta a scuole e giovani della Regione Piemonte e non solo. Il Programma ha anche attirato, per la sua originalità ed efficacia, l’attenzione dell’UNESCO che, nel marzo 2014, l‘ha premiato definendolo il migliore d’Europa. Quest’anno il Centro UNESCO celebrerà, il 21 marzo, la Giornata Internazionale contro le Discriminazioni Razziali con la squadra di ragazzi palestinesi ed israeliani che saranno a Torino per giocare “Un Calcio per la Pace” (progetto cui il Centro UNESCO ha concesso il Patrocinio) per consolidare quindi il proprio impegno”.

 

“Juventus  – dichiara il Presidente della Juventus Andrea Agnelli – ha accolto con grande piacere l’invito del Sindaco di Torino, Piero Fassino, a collaborare per questa importante iniziativa, che ci è sembrata fin da subito molto coerente con il progetto Gioca con me. L’integrazione attraverso il gioco ed il divertimento sui più giovani, rappresenta una chiave fondamentale per aprire alle nuove generazioni la porta di un futuro con maggiore tolleranza e senza alcuna discriminazione”.

 

Il calcio è e deve essere strumento di pace. E a questo proposito il Presidente del Torino Urbano Cairo dichiara: “La nostra adesione al progetto “UN CALCIO PER LA PACE” è fortemente motivata dal desiderio di contribuire in maniera concreta al processo di riconciliazione tra i popoli, convinti come siamo che ciò possa e debba avvenire anche attraverso lo sport. La storia e i valori del Toro spingono tutti noi ad impegnarci affinché il calcio sia un elemento di unione indissolubile, nel segno della solidarietà e della pace”.

 

 

Per gli alti contenuti sportivi e solidali UN CALCIO PER LA PACE ha sensibilizzato anche la Nazionale Italiana Cantanti nella persona di Gianluca Pecchini, da anni impegnato nell’organizzazione di eventi sportivi con finalità benefiche; uno tra tutti la PARTITA DEL CUORE che verrà disputata a Torino il prossimo 2 giugno. Intervenendo sul progetto Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte dichiara: “Lo sport fa bene a farci ritrovare parole come pace, che terrorismo, assassinii di gruppo e di massa, Ucraina, Siria, Libia e altri conflitti in Africa e in Asia rischiano di farci dimenticare”.

 

Ringraziando gli intervenuti, Maria Gabriella Mieli, anima e coordinatrice del progetto, conclude: “La Women’s Federation for World Peace e la Universal Peace Federation sono 2 ONG presso la Commissione economica e Sociale delle Nazioni Unite, presenti in molte nazioni nel mondo. Da circa 20 anni sono impegnate anche nel Medio Oriente con svariate iniziative di pace. Come Presidente della sezione di Torino di WFWP sono onorata che il nostro progetto, partito da una iniziativa femminile, si sia potuto realizzare e grata a tutti quelli che nei prossimi giorni ci aiuteranno a costruire la pace.  Il nostro progetto vuole essere un piccolo passo avanti per permettere all’umanità di vivere in un mondo migliore, promuovendo e costruendo una pace duratura, in un contesto internazionale e soprattutto intergenerazionale”.

 

Perché Torino

Torino vanta una grande tradizione sportiva in generale e una gloriosa tradizione calcistica, riconosciuta a livello internazionale. I valori che i giovani della città imparano partecipando alle molteplici attività delle tante associazioni sportive sul territorio sono un patrimonio importantissimo per affrontare le sfide sociali del nostro tempo. Ed è per questo motivo che oltre alle due società di Juventus e Torino, sono state coinvolte realtà come il Palio dei Quartieri, l’Union Val di Susa e il Cit Turin. Vogliamo parlare di sport per la pace evidenziando l’importanza dello sport, e del calcio in particolare, nel processo di abbattimento delle barriere culturali, religiose e nazionali. In questo senso nasce il nostro progetto verso il Medio Oriente, unico a livello mondiale nel suo genere. La partecipazione della Città di Torino nell’anno in cui è Capitale Europea dello Sport, costituisce un’occasione unica per lasciare un segno importante.

 

Dopo Torino

Il progetto nasce a Torino ma ha l’ambizione di proseguire dopo la partenza dei Peace Dreamers dall’Italia. L’obiettivo a medio termine è la realizzazione di una Accademia di Calcio per la Pace in Israele.  Il primo appuntamento al quale si sta lavorando è la visita di alcuni allenatori italiani in Israele per incontrare i loro colleghi israeliani e cominciare insieme un’attività congiunta per allenare le realtà giovanili locali.

 

 

 

 

 

Marrone (FdI): "L'Ue in soccorso degli zingari abusivi"

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CAMPO ROM LUNGO STURA LAZIO, MARRONE (FDI-AN): UE IN SOCCORSO DEGLI ZINGARI ABUSIVI BLOCCA SGOMBERO, CAMPO DI LUNGO STURA RIMARRÀ LÌ DOV’È PER FINE ATTIVITÀ DEL PROGETTO, A DISPETTO DELLE PROMESSE DELLA GIUNTA FASSINO

 

<<C’era da aspettarselo: la Corte europea per i diritti dell’uomo ha sospeso lo sgombero del campo nomadi di Lungostura Lazio a Torino, accogliendo un ricorso di cinque famiglie rom, bloccando le procedure di rimozione coattiva fino al 26 marzo: se consideriamo che le coop sociali di CITTA’ POSSIBILE, che ha in appalto le operazioni di svuotamento assistito del campo nomadi, sostiene che rimangono ben 30 famiglie rom abusive escluse dal progetto e che le attività delle coop sociali (compresa la sorveglianza di Croce Rossa contro la ricostruzione delle baracche) su quell’insediamento termineranno il 31 di marzo, è evidente che grazie all’intervento buonista dell’Europa gli zingari abusivi rimasti ripopoleranno tutto il vecchio campo. Risultato oltre un milione di euro buttati>> attacca Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino, che riflette <<Spero proprio che l’Amministrazione Comunale e la Prefettura siano consapevoli del rischio della permanenza del campo abusivo in Lungo Stura Lazio e garantiscano un piano di sgombero totale prima del 31 di marzo oppure sarà stato tutto inutile, come avevamo previsto purtroppo molto tempo addietro>>.

A Valperga la "bacheca a 5 stelle"

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“Il Movimento è comunicazione ed informazione, la posa di questa bacheca, è un ulteriore strumento per consentire ai cittadini di informarsi in libertà e Democrazia”

 

 

“Nella mattinata di Sabato 14 Marzo a Valperga in via Alessandro Volta, angolo piazza della Chiesa, è stata inaugurata la prima bacheca a 5 stelle del canavese, una prima importante vittoria dei Gruppi Canavesani che potranno illustrare direttamente ai cittadini di Valperga la loro attività, senza filtri televisi o editoriali. – Una grande soddisfazione -, la definisce il Portavoce Cittadino Diego Gastaldi ed – un punto di partenza… -, ribadisce Mauro Zurra Portavoce del gruppo M5S Favria, affermando che i Gruppi locali, hanno presentato presso buona parte dei comuni Canavesani la stessa richiesta; – la libertà di informazione – continua, – è un diritto costituzionale contemplato dall’articolo 21-. Alberto Airola, Portavoce al Senato e ospite dell’evento conferma: – il Movimento è comunicazione ed informazione, la posa di questa bacheca, è un ulteriore strumento per consentire ai cittadini di informarsi in libertà e Democrazia -.”

 

 

Nella foto il Sen. Alberto Airola da sinistra ed il Portavoce del Gruppo locale Diego Gastaldi a destra