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Juventus, esonerato Igor Tudor: squadra affidata a Massimo Brambilla

La Juventus ha annunciato ufficialmente l’esonero di Igor Tudor dal ruolo di allenatore della Prima Squadra maschile. Insieme al tecnico croato lasciano anche i suoi collaboratori Ivan Javorcic, Tomislav Rogic e Riccardo Ragnacci.
La società bianconera ha comunicato che la guida tecnica sarà affidata momentaneamente a Massimo Brambilla, attuale allenatore della formazione Under 23, che siederà in panchina già mercoledì sera nella sfida contro l’Udinese.
Nel comunicato ufficiale, il club ha ringraziato Tudor e il suo staff per “la professionalità e la dedizione dimostrate in questi mesi”, augurando loro il meglio per il futuro.
La decisione arriva in un momento delicato della stagione, con la Juventus alla ricerca di nuova stabilità e di un rilancio immediato in campionato.

Enzo Grassano

Cuore Reale, rimonta da -22 e batte Milano

Torino, venerdì 24 ottobre 2025 – La reazione d’orgoglio che ci voleva dopo la sonora sconfitta ad Avellino. Così la Reale Mutua Basket Torino ritrova il successo davanti al proprio pubblico, una vittoria che fa benissimo al morale dell’ambiente gialloblù, maturata dopo un’altra grande rimonta, simile a quella dell’esordio stagionale contro Cividale. Infatti, dopo un inizio preoccupante, con un atteggiamento timoroso e sfiduciato che si era visto anche ad Avellino, capitan Schina e compagni hanno cambiato faccia nella seconda metà di gara, con una progressiva rimonta da -22 che ha portato poi al primo sorpasso a soli 28 secondi dalla sirena finale. Una vittoria al fotofinish per 70-67 che ha fatto esplodere di gioia il Pala Gianni Asti. Decisivi gli adattamenti difensivi schierati da coach Moretti, con una zona per contenere Alessandro Gentile, dominante per tre quarti (34 punti alla fine), e la grande energia di Robert Allen (27 punti e 13 rimbalzi).

QUINTETTI
Torino: Schina, Teague, Tortù, Allen, Bruttini
Milano: Sabatini Taylor Cavallero Gentile D’Almeida

Un inizio complicato per la Reale Mutua che subisce la partenza agguerrita da parte di Gentile e del grande ex Kevion Taylor. I gialloblù fanno anche fatica a trovare concretezza in attacco, dopo cinque minuti di gioco coach Moretti chiama timeout sul 4-13. Un accenno di reazione torinese con l’ingresso in campo di Massone viene subito interrotto dagli Wildcats che continuano a controllare e incrementano il gap portandolo in doppia cifra. Il primo quarto si chiude sul 10-23.

Torino continua ad accusare i colpi del duo Gentile-Taylor, mentre dall’altra parte prosegue la produzione offensiva insufficiente degli uomini di coach Moretti. L’enorme fatica in costruzione di gioco è evidente e i gialloblù affondano sul -22 dopo la tripla di Cavallero (16-38). Gentile è impossibile da contenere e sale a quota 20 punti ancora prima della pausa lunga. Si va negli spogliatoi sul 29-44.

La Reale Mutua rientra in campo con il piglio giusto, affidandosi ad Allen e a un finalmente sbloccato Teague per provare ad accorciare le distanze, ma l’Urania risponde con l’energia di Cavallero e soprattutto un immarcabile Gentile. Torino però sembra più intraprendente e inizia a prendere fiducia: ancora Allen e Severini portano i torinesi sul -10 alla chiusura del terzo periodo: 50-60.

Cambia la musica in apertura di ultimo quarto: Torino rientra definitivamente in partita, con la difesa sempre più attenta, schierata a zona da coach Moretti, oltre la precisione di Severini e la solita energia nel pitturato di Allen. Di colpo, la Reale Mutua si ritrova a un solo possesso di distanza dalla Wegreenit (61-64), con il pubblico del Pala Gianni Asti che inizia a scaldarsi. L’attacco milanese si inceppa e arriva il primo sorpasso torinese proprio a 30 secondi dalla fine, con un tap-in vincente di Allen per il 68-67. La difesa gialloblù regge, Teague è glaciale in lunetta e arriva così la vittoria al fotofinish. Finisce 70-67.

Coach Moretti in sala stampa: “Nel primo tempo sembravamo la squadra scesa in campo ad Avellino. Sono molto contento di questa reazione d’orgoglio che poi si è riversata anche sul piano tecnico. Abbiamo cambiato marcia dal punto di vista dell’intensità, abbiamo controllato i rimbalzi. Non è una cosa banale aver rimesso in piedi una partita del genere, ci siamo riusciti come con Cividale, sono davvero soddisfatto di questa vittoria.”

Reale Mutua Torino – Wegreenit Urania Milano 70-67 (10-23, 19-21, 21-16, 20-7)

Reale Mutua Torino: Robert Allen 27 (11/14, 0/4), Macio Teague 14 (2/6, 2/6), Federico Massone 11 (4/7, 0/5), Giovanni Severini 6 (0/1, 2/3), Marco Cusin 4 (2/4, 0/0), Lorenzo Tortu’ 3 (0/0, 1/5), Davide Bruttini 2 (1/4, 0/0), Umberto Stazzonelli 2 (1/2, 0/0), Matteo Schina 1 (0/2, 0/1), Dario Zucca 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 13 / 15 – Rimbalzi: 30 9 + 21 (Robert Allen 13) – Assist: 17 (Robert Allen 5).

Wegreenit Urania Milano: Alessandro Gentile 34 (15/21, 0/0), Ion Lupusor 9 (4/6, 0/4), Kevion Taylor 7 (3/7, 0/3), Matteo Cavallero 7 (2/3, 1/2), Gherardo Sabatini 5 (1/2, 1/8), Karl Gamble 3 (1/2, 0/1), Ursulo D’almeida 2 (1/4, 0/0), Morgan Rashed 0 (0/0, 0/0), Lionel Abega 0 (0/0, 0/1), Luca Rossi 0 (0/0, 0/0), Giovanni Lo martire 0 (0/0, 0/0), Stefano Bracale 0 (0/0, 0/0). Tiri liberi: 7 / 11 – Rimbalzi: 35 10 + 25 (Alessandro Gentile 9) – Assist: 9 (Alessandro Gentile 6).

Reale Mutua Basket Torino

Juve sempre più giù: terza sconfitta in una settimana

Ottava giornata amara per la Juventus, battuta all’Olimpico da una Lazio concreta e determinata. Finisce 1-0 per i biancocelesti, che con una prestazione ordinata e intensa conquistano tre punti meritati davanti al proprio pubblico.
Per i bianconeri è la terza sconfitta consecutiva in soli sette giorni: prima il ko shock contro il Como in campionato, poi la delusione europea contro il Real Madrid, e ora la caduta a Roma. La squadra di Tudor appare spenta, senza idee e senza reazione.
La crisi è ormai evidente e il tecnico croato è sempre più a rischio esonero. Dall’altra parte, Sarri può sorridere: la sua Lazio ritrova compattezza e cinismo, risalendo la classifica e accendendo di nuovo l’entusiasmo dei tifosi.
La Juve, invece, sprofonda. Crisi nera in casa juventina.

Enzo Grassano

Il Karate nel segno dei fratelli Dainotti. La scuola Dojo Sugiyama Torino 

Il Monferrato sportivo degli anni ’70, oltre alle discipline tradizionali che continuano ancora oggi ad essere protagoniste, vide la nascita di antiche pratiche agonistiche meno popolari. Tra queste nuove realtà figura il Karate, percorso sportivo educativo che richiede costante allenamento, molto coraggio e grande determinazione. I fratelli Edoardo e Francesco Dainotti, affermati campioni di valore nazionale e internazionale, sono i protagonisti di questa affascinante e vertiginosa ascesa sportiva.

Da ragazzo Edoardo era il playmaker delle formazioni Junior Basket, Faema Junior, Derthona Basket e Casale Basket, attività abbandonata nel 1974 diventando allievo di Karate di Sergio Ceresa, maestro di quasi tutti i Karateka di Casale che nel 1967 tenne il primo corso nel seminterrato dell’Acli sotto la guida del maestro Bottero di Voghera. A Verbania, Edoardo fu il primo atleta casalese in assoluto a diventare campione piemontese delle cinture marroni e nere al limite dei 65 kg, battendo nella finale del 1976 il padrone di casa e campione d’Italia Roberto Guerra che aveva come coach il maestro Yoshioka, allenatore della Nazionale Italiana.

Nelle eliminatorie Edoardo aveva già ottenuto un grande risultato battendo Angelo Quattrini, vincitore della Coppa Italia. Gli insegnamenti dei maestri giapponesi Soshi Masaru Miura, direttore tecnico SKI Italia ed Europa e Shoji Sugiyama, fondatore della scuola Shoji Sugiyama Torino, furono fondamentali per Sergio Ceresa e per l’allievo Edoardo che arricchì il suo curriculum con cinque titoli piemontesi conquistati con la federazione Filpjk e due terzi posti, due quinti posti e due settimi posti in campionati nazionali. Il 2 gennaio 1982 i fratelli Dainotti fondarono in completa autonomia la scuola Dojo Kendo Karate, con sede nella palestra  della scuola IV Novembre ed in seguito nella palestra dell’Istituto Lanza. L’impatto dei valori in pedana e il fascino dell’insegnamento consentirono di interpretare perfettamente il passato come scuola del futuro.

Francesco Dainotti, maestro di Kendo cintura nera quarto dan, frequentò l’Accademia Nazionale di Scherma come allievo di Luciano Bergamini e iniziò l’attività agonistica con la forte formazione del Novara, conquistando nel 1987 e nel 1992 il titolo italiano a squadre e nel 1994 la Coppa Italia, gareggiando con la Confederazione Italiana Arti Marziali. Queste vittorie gli consentirono di debuttare con la Nazionale Italiana a squadre, conquistando un terzo posto agli Europei di Malmoe nel 1987 e partecipando ai Mondiali di Seul nel 1988, agli Europei di Amsterdam nel 1989 e ai Mondiali di Parigi nel 1995, la maggior gloria che Casale abbia avuto nel settore.
Nel 1978 Edoardo fu l’atleta che a Pisa si  aggiudicò la cintura nera agonistica nel corso di una gara a livello nazionale svolta annualmente, gareggiando per l’Accademia Arti Marziali di Casale. Maestro di Karate cintura nera settimo dan, partecipò a diverse finali nazionali ottenendo ottimi risultati. In palestra conobbe la futura moglie Rosanna Sabatini, maestra di Karate cintura nera con il grado di sesto dan, consegnata per l’occasione da Aldo Garofalo, presidente della Federazione GIAKAM-ASI. Parallelamente all’attività sportiva, negli anni ’60 Edoardo intraprese l’altra grande passione, la musica, esibendosi con eccellenti doti da solista nei gruppi rock amatoriali utilizzando le sei chitarre elettriche che custodisce gelosamente. Dagli anni ’90 si dedica alla pittura e disegni digitali.
Armano Luigi Gozzano 

Serie A, Ottava Giornata: Torino-Genoa 2-1 — Cuore Toro e rimonta da sogno

Il Torino di Baroni firma una vittoria dal sapore speciale contro il Genoa: sotto di un gol, i granata reagiscono con orgoglio e ribaltano la partita imponendosi 2-1. A segno per il Grifone Thorsby, ma il Toro non si arrende e pareggia grazie a una sfortunata autorete di Sabelli. Poi, a completare la rimonta, arriva il gran gol del difensore Maripán, che da vero attaccante finalizza l’azione del sorpasso.
Nel finale, Paleari si erge a protagonista assoluto: due parate straordinarie nei tre minuti di recupero mantengono il risultato e consegnano ai granata tre punti pesantissimi.
Con questa vittoria il Torino vola in classifica e può iniziare a sognare traguardi più ambiziosi. Male invece il Genoa di Vieira, che resta ultimo e dovrà cambiare marcia per uscire dalla crisi.
Cuore, grinta e spirito di squadra: il Toro di Baroni convince e infiamma i suoi tifosi.

Enzo Grassano

Daniel Grassl conquista l’argento alla Cup of China: primo podio stagionale per l’Italia nel Grand Prix

 
26 ottobre 2025 – Uno straordinario Daniel Grassl ha regalato all’Italia il primo podio stagionale nel circuito internazionale del Grand Prix di pattinaggio di figura, conquistando la medaglia d’argento alla prestigiosa “Cup of China” di Chongqing.
Il ventitreenne di Merano, campione nazionale in carica, si allena stabilmente a Torino presso l’Ice Club Torino, tra il Palavela e il Palazzoli, sotto la guida del tecnico e coreografo di fama internazionale Edoardo De Bernardis. Proprio a Torino, città che lo ha accolto e sostenuto nel suo percorso in queste ultime stagioni, Grassl ha costruito i programmi che lo hanno portato sul secondo gradino del podio nella seconda tappa del più importante circuito mondiale.
Dopo aver superato la barriera dei 90 punti nel programma corto — pattinato sulle musiche di Stefano Lentini “Tango per la Libertà” — Grassl ha mantenuto alta la tensione e la concentrazione anche nel segmento lungo, esibendosi sulla colonna sonora del film “Conclave” realizzata da Volker Bertelmann. Impeccabile nell’esecuzione di più salti quadrupli, ha chiuso la gara con un punteggio complessivo di 269.43, alle spalle del giapponese Sato Shun.
Con questo risultato, Grassl diventa il primo italiano a collezionare cinque podi negli eventi maschili del Grand Prix, confermandosi tra i protagonisti assoluti della scena internazionale.
“Questo argento è il frutto di tanto lavoro e di grande determinazione di Daniel e di tutto il team che lo segue insieme a me” ha commentato Edoardo De Bernardis che ha aggiunto: “In questa gara Daniel ha pattinato bene in entrambi i programmi e ha ancora margini di miglioramento.”
Il prossimo appuntamento agonistico per Grassl sarà Skate America, dove l’atleta tornerà a rappresentare l’Italia con ambizione e determinazione.

Come saranno organizzati i play-off di qualificazione per il FIFA World Cup 2026

Il contesto
Per il Mondiale 2026, il torneo si svolgerà con 48 nazionali finaliste, un ampliamento rispetto alle edizioni precedenti.
Ciò implica che ogni confederazione continentale ha una propria ripartizione di posti diretti + posti riservati ai play‐off.
Il format dei play-off
I play-off si dividono in due grandi tipologie, a seconda della zona geografica:

I play-off all’interno della confederazione (soprattutto per l’Europa)
Si qualificano direttamente 12 nazioni, ovvero i vincitori dei 12 gruppi della fase di qualificazione europea.
I play-off europei vedono 16 squadre: i 12 secondi posti dei gruppi + le 4 migliori squadre della UEFA Nations League (o più precisamente i migliori «non qualificati» tramite il gruppo) che non sono già tra i primi due.
Il formato sarà: quattro “percorsi” indipendenti, ciascuno con 4 squadre. Ogni percorso prevede una semifinale in gara unica e una finale in gara unica, e il vincitore di ogni percorso ottiene il posto mondiale.
Le partite sono programmate nel marzo 2026.

Enzo Grassano

Il trofeo delle Nitto ATP Finals in mostra al Grattacielo Piemonte

Dal 24 al 26 ottobre 2025 – orario 9 – 18

Una mattinata all’insegna dello sport, della partecipazione e dell’entusiasmo in piazza Piemonte, ieri, di fronte al Grattacielo della Regione, dove si è tenuta l’inaugurazione della tre giorni di “Tennis in Città 2025”.

L’area antistante il palazzo regionale si è trasformata in un vero campo di gioco a cielo aperto, accogliendo studenti e appassionati che hanno preso parte all’evento, cimentandosi sui campi allestiti per l’occasione.

A dare il via alla manifestazione sono stati il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Paolo Bongioanni, insieme ai rappresentanti della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) e della Federazione Italiana Tennistavolo, che hanno salutato i tanti giovani presenti e sottolineato l’importanza di iniziative capaci di avvicinare lo sport alle persone.

L’iniziativa, promossa dalla FITP in collaborazione con la Regione Piemonte, la Città di Torino e l’Ufficio Scolastico Regionale, porta gli sport da racchetta nel cuore urbano del territorio, trasformando le piazze e i parchi in spazi di socialità, movimento e inclusione. L’obiettivo è favorire la diffusione della pratica sportiva, in particolare tra bambini e ragazzi, offrendo loro un’occasione per scoprire il tennis e il tennistavolo in un contesto informale e accessibile.

Nel percorso di avvicinamento alle Nitto ATP Finals di Torino, Tennis in Città rappresenta ormai una tradizione consolidata: un progetto che unisce promozione sportiva, educazione e coinvolgimento del territorio.

In questa tappa conclusiva del 2025, piazza Piemonte ospiteràper tre giorni 1 campo da tennis e 4 aree dedicate al tennistavolo, aperte a tutti e animate da maestri e tecnici federali.

Tutti i cittadini potranno cimentarsi gratuitamente con racchetta e pallina venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 ottobre, dalle ore 9 alle 18, grazie alla presenza costante di maestri professionistipronti a guidare i partecipanti di ogni età, dai principianti ai più esperti. Un’occasione per provare il tennis e il tennistavolo in modo divertente e sicuro, immersi nell’atmosfera delle grandi competizioni.

La giornata inaugurale è stata impreziosita dall’arrivo al Grattacielo Piemonte della coppa delle Nitto ATP Finals, simbolo del grande tennis mondiale. Il prestigioso riconoscimento rimarrà esposto nell’atrio del Palazzo della Regione Piemontenelle giornate dal 24 al 26 ottobre, dalle 9 alle 18, offrendo a cittadini e visitatori la possibilità di ammirare da vicino l’ambito trofeo che verrà assegnato ai migliori tennisti del mondo nel torneo di fine stagione.

Con Tennis in Città abbiamo voluto portare lo sport fuori dai palazzetti e dentro la vita quotidiana delle persone – ha dichiarato il presidente Alberto Cirio –. Piazza Piemonte e il Grattacielo rappresentano la casa di tutti i piemontesi, e oggi diventano anche la casa del tennis. È emozionante vedere tanti giovani avvicinarsi a questa disciplina: significa seminare cultura sportiva e investire sul futuro. Lo sport è crescita, educazione e inclusione, e continueremo a sostenerlo con convinzione.”

L’assessore Paolo Bongioanni ha aggiunto: “Il successo di questa edizione conferma la forza del movimento sportivo piemontese. Tennis in Città entusiasma e coinvolge, facendo scoprire lo sport a nuovi appassionati, soprattutto tra i ragazzi. I campioni che vedremo alle Finals ispirano, ma sono giornate come questa a trasformare l’ispirazione in passione vera. Portare il tennis tra la gente significa costruire una comunità più sana, più unita e più consapevole.”

Addio a Giuliano Besson, campione e uomo vero

E’ trascorso meno di un anno da questa foto, dal momento felice della presentazione del libro sulla vita straordinaria di Giuliano Besson, il discesista della Valanga Azzurra, l’eterno ribelle che si era erto paladino dell’intera squadra, insieme a Stefano Anzi, e con Anzi era stato radiato per aver osato mettere in dubbio lo strapotere della Federazione.

Leggi l’articolo:

Addio a Giuliano Besson. Campione della Valanga Azzurra, imprenditore e uomo vero

Torino tra le migliori città italiane per attività  sportive dei residenti

Nonostante il lavoro da remoto ci abbia reso tutti più sedentari, alcune città italiane spiccano sulle altre per i livelli di attività. Torino è al nono posto, con un numero incredibile di percorsi per il running o per la camminata, e il 28% dei residenti che si spostano a piedi o in bici. Quali altri dati confermano i livelli di attività e quali altre città si classificano tra le più attive? Per rispondere a queste domande, la piattaforma per uno psicologo online “Unobravo” ha creato un Indice delle Città in Movimento, classificando le 33 città più grandi d’Italia in base alle opportunità per l’attività fisica. La valutazione si basa su diversi fattori tra cui: densità delle palestre, abitudini di camminate e ciclismo, percorsi per correre, spazi verdi e interesse online per il fitness.

Le dieci città più attive d’Italia risultano essere Padova, Bergamo, Prato, Monza, Milano, Rimini, Brescia, Bolzano, Torino, Firenze e Verona. Torino è nona in classifica con più di 2 mila ricerche mensili da parte dei residenti su temi riguardanti il fitness; un numero incredibile di percorsi per il running e per la camminata, piu di 2 mila, e il 25% dello spazio urbano occupato da aree verdi; nella regione c’è anche un tasso di obesità molto basso, di circa il 10%, e il 28% delle persone viene definito “attivo”, ovvero che pratica attività motoria regolare. Padova si posiziona come la città più attiva d’Italia grazie a numerosi spazi verdi, estesi percorsi per correre, fare escursioni e una significativa percentuale di persone che si spostano a piedi o in bicicletta per recarsi al lavoro. Foggia risulta essere la città meno attiva d’Italia, con il minor numero di percorsi per correre o camminare e tassi ridotti di mobilità tra i cittadini.
Nonostante la crescente attenzione verso il benessere fisico, il lavoro da remoto ha ridotto i livelli di movimento quotidiano per molte persone, aumentando i rischi di effetti negativi sulla salute mentale. Attività semplici come camminare o andare in bicicletta possono aiutare, ma mantenersi attivi non dipende solo dall’impegno personale, ma anche l’ambiente in cui viviamo è determinante. Città con spazi verdi e luoghi accessibili in cui praticare sport, facilitano il movimento durante le attività quotidiane. Per analizzare come le città italiane favoriscano stili di vita attivi e salvaguardino il benessere dei propri residenti, Unobravo, piattaforma per uno psicologo online, ha creato un Indice delle Città in Movimento, classificando le 33 città più grandi d’Italia in base alle opportunità per l’attività fisica. La valutazione si basa su diversi fattori fra cui densità delle palestre, abitudine alla camminata, al ciclismo, percorsi per correre, spazi verdi e interessi online per il fitness.
La psicologa e psicoterapeuta Valeria Fiorenza Perris, direttrice di Unobravo, spiega l’importanza del design urbano nel promuovere l’attività fisica e i motivi per cui lo sport migliori il benessere mentale. Contrariamente a quanto si possa pensare, l’attività fisica non deve per forza richiedere grandi sforzi.
Integrando il movimento nella routine quotidiana, l’attività fisica diventa una routine naturale che contribuisce al benessere fisico e mentale.

“Il fattore ambientale gioca un ruolo cruciale nel determinare i livelli di attività e benessere mentale – ha dichiarato la dottoressa Valeria Fiorenza Perris – città con pochi percorsi pedonali sicuri, spazi verdi limitati, infrastrutture minime per ciclismo o attività all’aperto contribuiscono a una diminuzione dell’attività fisica per tutti i residenti. Promuovere il movimento attraverso spazi urbani ben progettati non solo favorisce la salute fisica, ma sostiene anche la resilienza mentale, riducendo lo stress e fungendo da fattore protettivo contro ansia e burnout. Il movimento quotidiano può influire sul nostro stato d’animo, incidendo positivamente su stress e ansia (l’attività fisica regola gli ormoni dello stress contribuendo a un regolare funzionamento del sistema nervoso), qualità del sonno, ciclo naturale sonno-veglia, favorendo un sonno più profondo e rigenerante, umore e autostima (le endorfine rilasciate durante il movimento possono migliorare l’umore), mentre abitudini mantenute a lungo termine rafforzano la fiducia in sé stessi.
Ritmi interiori: l’attività fisica può creare uno spazio mentale lontano dalle pressioni quotidiane, aiutando a ridurre i pensieri negativi; interazione sociale e attività di gruppo possono generare un senso di connessione rafforzando la resilienza mentale e riducendo il senso di isolamento”.

Gian Giacomo Della Porta