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Il mese di maggio del nuoto sincronizzato si è aperto a Civitavecchia con i Tricolori Junior e si chiuderà al centro federale di Ostia con il Campionato Italiano Assoluto Estivo, in programma da giovedì 23 a domenica 26. Si tratta dell’evento più importante del calendario nazionale; assegnerà cinque titoli e per le atlete delle nazionali assoluta e giovanile sarà un test importante in vista degli appuntamenti internazionali dell’estate; in particolare i Mondiali (Gwangju, 12-20 luglio) e gli Europei Junior (Praga, 18-23 giugno). Per quanto riguarda i numeri, sono iscritti alla manifestazione circa 300 atleti, impegnati in 44 esercizi di solo, 39 di duo, 23 di squadra, 24 di libero combinato e ben 8 di duo misto, nel solco tracciato dai plurimedagliati iridati Manila Flamini e Giorgio Minisini. Sono invece 31 le società in gara e tra queste c’è l’Aquatica Torino, rappresentata da Federica Di Venere nel solo, dalla stessa Federica Di Venere e da Bianca Salierno nel duo. Il programma e i link per seguire l’evento su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190522100209&area=4&menu=agonismo&read=sincro
Il Giro d'Italia arriva in quattro tappe
Quattro tappe del Giro d’Italia 2019 arrivano e partono in Piemonte. Un viaggio nella storia e nelle tradizioni ciclistiche piemontesi che inizia mercoledì 22 maggio con la tappa 11 Carpi (Mo) – Novi Ligure(Al): 221 km con arrivo nell’Alessandrino e nella città natale di Costante Girardendo.
Sulle strade dei due Campionissimi, anche l’omaggio a Fausto Coppi nel centenario della sua nascita. Il 23 maggio la tappa 12 Cuneo – Pinerolo (To), 158 km su un percorso intenso dove si affronta la prima salita a Montoso, nel Cuneese a 1.276 m. Venerdì 24 maggio il Giro riparte da Pinerolo (To) con la tappa 13 Pinerolo – Ceresole Reale (To): i ciclisti valicheranno il Col del Lys e attraversando le Valli di Lanzo giungeranno in Valle Orco, per poi salire a oltre 2200 metri di quota fino all’inedito arrivo al Lago Serrù, sopra il Comune di Ceresole Reale (To). 196 km con tre GPM – Gran Premio della Montagna. Dopo la tappa n.14 in Valle d’Aosta, il Giro torna in Piemonte domenica 26 maggio con la tappa 15 Ivrea (To) – Como: 232 km che attraversano Biellese, Vercellese e Novarese da dove i ciclisti lasceranno il Piemonte Orientale per dirigersi in Lombardia. Ad ogni edizione il grande appuntamento ciclistico diventa occasione di promozione turistica del territorio piemontese e rientra nei progetti strategici di valorizzazione sportiva, turistica e culturale che la Regione Piemonte sostiene insieme alle realtà locali. Inoltre la Regione ha organizzato un anno di eventi dedicati alla leggenda del ciclismo “Storia di un Campione. 100 anni di Fausto Coppi“
Le tappe in Piemonte:
22 maggio Tappa 11 Carpi – Novi Ligure
23 maggio Tappa 12 Cuneo-Pinerolo
24 maggio Tappa 13 Pinerolo-Ceresole Reale Lago Serrù
26 maggio Tappa 15 Ivrea-Como
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Torino-Lazio, i precedenti
Torino-Lazio di domenica pomeriggio (ore 15) sarà il confronto numero 64 in Serie A nella città piemontese tra il Toro e i bianco-celesti capitolini. Nei precedenti 63 incontri si contano 27 affermazioni granata e 13 laziali, con il “contorno” di 23 pareggi (e i torinesi avanti per 95-70 nel computo delle reti)
Il primo confronto in assoluto risale al 12 gennaio 1930 (tredicesima giornata della Serie A 1929-’30, cioè la prima a girone unico): successo granata per 1-0, grazie a una prodezza di Julio Libonatti al 41′. L’ultima affermazione torinista risale, invece, alla stagione 2013-’14 (quella della qualificazione in Europa League, per intenderci), quando l’8 dicembre 2013, alla tredicesima giornata, i capitolini s’inchinano a un acuto di Kamil Glik al 19′: 1-0. Per quanto riguarda la Lazio, la prima vittoria della “squadra che ha portato il calcio a Roma” è il 2-0 della decima giornata della stagione 1935-’36 (8 dicembre 1935), mentre la più recente è l’1-0 della scorsa stagione (trentacinquesima giornata, 29 aprile 2018). La più netta affermazione del Toro è il 5-1 col quale il Grande Torino schianta gli “aquilotti” il 23 febbraio 1947 (ventunesima giornata della stagione 1946-’47), mentre il più corposo successo capitolino è il 4-0 con cui la Lazio espugna Torino il 30 settembre 2006 (quinta giornata del 2006-2007). L’ultimo pareggio, infine, risale alla stagione 2016-’17: 2-2 alla nona giornata (23 ottobre 2016). Oltre alla Serie A a girone unico, le due compagini si sono incontrate anche nel girone eliminatorio della Divisione Nazionale 1927-’28 (penultima edizione prima del girone unico): netto successo 3-0 di un Toro destinato a vincere il suo primo scudetto (in teoria il secondo, se si prende in considerazione anche quello della stagione precedente, revocato per motivi mai del tutto chiariti e finora rimasto non assegnato). Granata e bianco-celesti si sono, inoltre, incontrati nella città sabauda anche in Coppa Italia: quattro volte, nelle edizioni 1979-’80, 1991-’92, 1992-’93 e 2014-’15. La prima occasione vede il Toro bloccato sullo 0-0 nell’andata dei quarti di finale, ma poi in grado di passare il turno vincendo per 4-3 ai rigori la gara di ritorno, anch’essa terminata sul nulla di fatto: è un Torino che può ancora contare sui “gemelli del goal” Paolino Pulici e Francesco “Ciccio” Graziani, un Toro destinato a battere ai rigori la Juventus in semifinale, perdendo però la finale con la Roma, sempre nella “lotteria” dei penalty. Granata e “aquilotti” si ritrovano nella Coppa nazionale per due edizioni di fila all’inizio degli Anni Novanta, con il pimpante Toro di Emiliano Mondonico che ha la meglio in entrambi i casi: 2-0 nell’andata degli ottavi di finale nella prima occasione (e passaggio del turno grazie al successivo 0-0 al ritorno nell’Urbe) e sofferto 3-2 nel ritorno dei quarti dell’edizione successiva (dopo il 2-2 dell’andata nella Capitale), cioè quella vinta dai granata nell’indimenticabile doppia finale con la Roma. L’ultimo confronto è, infine, quello degli ottavi di finale dell’annata 2014-’15, conclusosi col successo laziale per 3-1. Il bilancio in Coppa Italia vede, quindi, 4 confronti, con 2 vittorie granata, una laziale e un pareggio, con il Torino avanti per 6-5 nel computo delle reti. In totale, tra i vari campionati e la Coppa Italia, il Torino ha ospitato la Lazio 68 volte: si contano 30 vittorie granata, 14 laziali e 24 pareggi, col Toro avanti per 104-75 nel conteggio delle realizzazioni.
Giuseppe Livraghi
Torino 81 promossa alle semifinali
Si è concluso alla piscina Monumentale di Torino il girone 1 dei quarti di finale del Campionato Nazionale Under 20 “B”, concentramento che ha visto in campo Reale Mutua Torino 81 Iren (campione regionale del Piemonte), NC Monza (terza del campionato lombardo), Nuoto Livorno (seconda del campionato regionale Toscana/Liguria) e Spazio Rari Nantes Camogli (quarta del campionato ligure). Ai primi due posti – e di conseguenza promosse alle semifinali – si sono piazzate Nuoto Livorno e Torino 81, appaiate a 7 punti ma con i toscani davanti grazie alla miglior differenza reti. Entrambe le squadre hanno vinto senza troppi affanni i rispettivi incontri con NC Monza e Camogli, pareggiando poi 7-7 nello scontro diretto. Una sfida equilibrata e giocata punto a punto, nella quale i gialloblu padroni di casa hanno tenuto bene il confronto con la maggior fisicità degli avversari, trovandosi sotto di una rete nel finale ma riuscendo ad agguantare il pari a circa quaranta secondi dalla sirena. “I ragazzi non hanno mollato fino alla fine e hanno conquistato un buon punto” commenta coach Ivan Vuksanovic, “in generale, per quanto riguarda il gioco possiamo sicuramente crescere, ma sappiamo che non è semplice viste le poche occasioni che questa squadra ha per allenarsi al completo”. La categoria under 20 comprende infatti giocatori già inseriti in prima squadra e altri che invece si allenano ancora nei gruppi giovanili. È così anche per i gialloblu; alcuni ragazzi sono impegnati nei campionati di categoria, altri in serie A2 con la Torino 81 o in C con la Sa-Fa 2000. Obiettivo raggiunto, in ogni caso, per i piemontesi, che sabato 1 e domenica 2 giugno giocheranno le semifinali (sede da definire). Saranno inseriti nel girone B e incontreranno Rari Nantes Bologna (seconda nel girone 2 dei quarti), la romana Zero9 e Rari Nantes Salerno (prime nei gironi 3 e 4 rispettivamente). L’obiettivo sarà ancora classificarsi nelle prime due, per accedere alle finali del Campionato Nazionale Under 20 “B” in programma il 16 e 17 giugno.
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Risultati del girone 1 disputato alla Monumentale
Domenica 19 maggio
Torino 81 – NC Monza 11-8
Nuoto Livorno – RN Camogli 11-2
Lunedì 20 maggio
Torino 81 – RN Camogli 10-5
Nuoto Livorno – NC Monza 9-7
Torino 81 – Nuoto Livorno 7-7
NC Monza – RN Camogli 13-7
Classifica finale: Nuoto Livorno 7, Torino 81 7, NC Monza 3, RN Camogli 0.

Juve, tempo di saluti e tributi
Ieri sera allo Stadium è andato in scena uno spettacolo meraviglioso, dove la partita è risultata l’ultima delle comparse; invece, la prima stella è stata premiata all’inizio, ovvero Andrea Barzagli, che ha dato l’addio al calcio giocato nel suo stadio, davanti al suo pubblico
Quel pubblico che l’ha visto arrivare in punta di piedi, nel 2011, per poi vederlo trasformarsi, partita dopo partita, in uno dei difensori più forti del calcio italiano, perno insostituibile della leggendaria BBC, con Bonucci e Chiellini, nella Juve ed in Nazionale: un ragazzo eccezionale, mai una parola di troppo, serio professionista e autentico uomo-spogliatoio, si è tatuato la Juventus nel DNA e detiene, insieme a Chiellini, un record inarrivabile: 8 scudetti consecutivi. Chapeau.
Gioca un’ora, poi Allegri lo toglie per fargli ricevere il doveroso tributo, e i tifosi si spellano le mani, acclamandolo a gran voce; esce dal campo ed abbraccia il Mister, sciogliendosi in lacrime: ma sono anche le lacrime del popolo bianconero e di tutta l’Italia calcistica, perchè di fronte a campioni come lui, non ci sono colori, solo tanto rispetto.
La cronaca della partita, finita sull’1-1, non dice molto, soprattutto da parte della Juventus, mentre l’Atalanta si gioca l’accesso alla Champions e la conferma del terzo posto in classifica; dunque, dopo qualche tentativo a vuoto di CR7 (ieri sera stranamente impreciso), la prima a passare in vantaggio è proprio la squadra di Gasperini: dormita collettiva della difesa bianconera e Ilicic, indisturbato sul secondo palo, buca l’incolpevole Szczesny.
La Juve cerca di reagire con qualche buona azione nello stretto, Ronaldo si dà da fare sulla sinistra e serve i compagni, ma Pjanic e Dybala non trovano la porta.
Il secondo tempo inizia con la sostituzione di Alex Sandro per Bernardeschi, e la manovra bianconera si fa più aggressiva, anche perchè Cancelo si sposta a sinistra; l’Atalanta non molla e si rende pericolosa in varie occasioni, Ilicic sfiora addirittura il raddoppio ma Szczesny devia la sua punizione sopra la traversa.
Al 79′ giunge il pareggio della Juve con Marione Mandzukic, che raccoglie un lancio lungo di Cuadrado a sinistra e, da posizione angolatissima, riesce a toccare di esterno destro, infilando la porta sul secondo palo. A questo punto la Signora prova a vincerla, Allegri manda in campo anche Kean negli ultimi minuti, ma il risultato rimane sull’1-1.
Arriva così il tempo della festa, dei saluti e del sacrosanto tributo a Massimiliano Allegri, che lascia la Juventus dopo 5 scudetti consecutivi, 4 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane; eredità pesantissima, quella che lascia il tecnico livornese, i numeri sono dalla sua parte: non li dimenticheremo.
Ora la società faccia la scelta giusta, soprattutto in chiave Champions. I tifosi vogliono quella, si sa. E nel frattempo, aspettando di conoscere il nome del nuovo tecnico, si godono lo spettacolo allo Stadium, che pare un cielo stellato, illuminato anche dai riflettori che emanano raggi di luce tricolore, dai fuochi d’artificio che s’alzano alti nel cielo di Torino: la sfilata dei giocatori verso il palco d’onore, CR7 che saluta il pubblico alla sua maniera, Capitan Chiellini che alza la Coppa dell’ottavo scudetto, poi le famiglie in campo, le foto, la felicità. Ovunqueecomunque.#finoallafine
Rugiada Gambaudo
(foto. Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)
I granata incappano in una pesante sconfitta al “Carlo Castellani”, campo sul quale in 17 confronti (tra Serie A, Serie B e Coppa Italia) sono usciti vincitori in un’unica occasione: una partita di Coppa Italia della stagione 1984-’85
Il Torino si è fermato a Empoli. Dopo il bel filotto di risultati utili, che avevano permesso ai granata d’inserirsi addirittura nella corsa per la Champions League, gli uomini di Walter Mazzarri escono sconfitti per 4-1 dal confronto con l’Empoli, risultato che, alla luce della successiva vittoria del Milan sul Frosinone, decreta la fine delle velleità europee del Toro. Un Toro che, dopo aver incassato lo 0-1 al 27′ (autore l’ex di turno Afriyie Acquah, che beffa Salvatore Sirigu con un destro debole ma preciso), sfiora il pari in tre occasioni con Andrea Belotti (che colpisce un palo al 43′), per poi trovarlo al 56′ con Iago Falque: il talentuoso numero 14 torinista (entrato da soli tre minuti in sostituzione di Ola Aina) insacca con un preciso sinistro da fuori area, con la sfera che incoccia sul montante per poi entrare in porta, beffando l’incolpevole estremo difensore locale Bartlomiej Dragowski. Quando sembra che il vantaggio piemontese sia ormai prossimo, sale in cattedra la compagine toscana (affamata di punti per la conquista di una salvezza assolutamente inimmaginabile fino a poche settimane or sono), che trova il 2-1 al 65′ con Matteo Brighi (entrato da appena un minuto, in sostituzione di Acquah), bravo nel farsi trovare pronto al centro dell’area di rigore per insaccare un tiro di Giovanni Di Lorenzo deviato da Daniele Baselli. A quel punto, sulle ali dell’entusiasmo, gli empolesi triplicano al 70′ con lo stesso Di Lorenzo (che, da pochi passi, batte l’incolpevole Sirigu dopo essersi liberato di Armano Izzo), per poi realizzare il definitivo 4-1 all’88’ col loro bomber Francesco Caputo. Il Toro, quindi, deve dire addio (per questa stagione) ai sogni europei, aritmeticamente infranti poche ore dopo a causa della vittoria (2-0) del Milan sul Frosinone, successo che lancia i rosso-neri a quota 65, rendendoli irraggiungibili dai granata (che, in linea teorica, potrebbero agganciare la Roma, ma inutilmente, in quanto in svantaggio negli scontri diretti). Empoli, quindi, si conferma “fatale” per il Torino, che su 17 confronti (nove in Serie A, sei in Serie B e due in Coppa Italia) al “Carlo Castellani” ha avuto la meglio in un’unica occasione: nella partita del primo turno di Coppa Italia 1984-’85 (primo confronto in assoluto tra le due compagini), disputatasi il 9 settembre 1984 e conclusasi col successo del Toro per 1-0, con rete di Leo Junior al 56′. Per il resto, solo pareggi (nove) e sconfitte (sette). Il prossimo e conclusivo impegno dei granata sarà domenica alle ore 15, quando al “Grande Torino” sarà ospite la Lazio, in una gara che avrebbe potuto consistere in un autentico spareggio europeo e che, invece, sarà solamente una specie di “passerella”: per i laziali (vincitori della Coppa Italia), ma anche per il Torino, che in questa stagione ha offerto molte prestazioni davvero “da Toro” (Empoli a parte, ovvio). Purtroppo, proprio nell’anno in cui i granata si sono dimostrati in grado di raggiungere il settimo posto, tale piazzamento non sarà sufficiente per conseguire la tanto agognata qualificazione europea.
Giuseppe Livraghi
Le Porte di Pietra, un’edizione "eroica"
L’edizione più epica de Le Porte di Pietra è quella andata in scena in questo fine settimana a Cantalupo Ligure (AL). Pioggia e freddo hanno caratterizzato l’ultratrail piemontese, giunto alla sua 14esima edizione ma mai affrontato in condizioni così difficili, con temperature prossime allo zero nei punti più alti del percorso. Chi ha portato a termine la gara, in particolare sui tracciati più lunghi, ha compiuto un’autentica impresa e il fatto che nel complesso i ritirati siano stati meno del 15% è un risultato clamoroso.
Gli arrivi si sono susseguiti per tutta la giornata, a cominciare da quelli della prova più lunga, I Villaggi di Pietra che con i suoi 106 km era iniziata addirittura la sera precedente, con gli oltre 112 concorrenti in corsa per tutta la notte. Inizialmente ha preso il comando Simone Tucci, ma Fabio Di Giacomo (Runners Valbossa) è rimasto sempre vicinissimo, per poi operare il sorpasso a metà gara e andare a vincere in 15h13’10″ con 31’22″ su Tucci, gli altri molto distanti, con Maurizio Gualeni che in forte rimonta ha agguantato il terzo posto a 42’54″. Fra le donne prima Danila Alessandra Barone in 20h42’33″ e un vantaggio di 42’40″ su Maura Tasin.
Sabato mattina, poco dopo l’alba, ha preso il via Le Porte di Pietra, su 72 km e qui è emersa la classe di Fulvio Dapit, ultratrailer di fama internazionale, che ha disputato una corsa solitaria sin dalle primissime battute. Il portacolori de La Sportiva, protagonista delle tappe del World Tour, è volato verso il traguardo in 8h11’58″ per attendere poi l’arrivo di sua moglie, un’altra grande campionessa dello skyrunning italiano, Stephanie Jimenez prima nel percorso di 44 km. Dapit ha preceduto di 26’13″ Erik Pinet (Sci Club Chanois) e di 58’43″ Andrea Beoldo (Sisport) unici a tenere il distacco sotto l’ora. Bellissima la prova delle donne, inizialmente vissuta sul confronto fra Chiara Bertino, ritiratasi dopo un terzo di gara e Monica Francesca D’Urso (Sisport), superata prima del giro di boa da Daniela Bonnet (Sc Angrogna), prima al traguardo in 10h55’35″ con 26’16″ sulla rivale.
C’era grande attesa per Le Finestre di Pietra, sui 44 km con la sfida fra il campione uscente Manuel Bonardi e l’azzurro Davide Cheraz, che sin dall’inizio ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari. 4h07’17″ il tempo finale del runner dell’Atl.Sandro Calvesi, già convocato per i Mondiali di trail del prossimo 8 giugno in Portogallo. Secondo Davide Cavalletti (Sisport) a 14’19″, terzo Bonardi (Atl.Pidaggia 1528) a 15’32″. Come detto, vittoria al femminile per l’ex regina delle World Series di vertical kilometer Stephanie Jimenez (Salomon) in 5h16’21″, alle sue spalle Enrica Gouthier (TRM Team) a 32’28″ e la rumena Mihaela Gerogiana Marinescu (Ass.Pro San Pietro) a 1h08’40″.
Al di là dei risultati finali, tutti comunque sono meritevoli di lode, come anche i circa 100 volontari presenti ai check point e gli altrettanti paramedici sempre in giro sul percorso per eventuali soccorsi. Un’edizione quella andata in archivio al cui successo hanno contribuito le amministrazioni comunali di Cantalupo Ligure e Alessandria, la Provincia, le Pro Loco del territorio, la Guardia Forestale, l’Associazione Albergatori della Val Borbera, tutti uniti nel supporto all’Asd Gli Orsi che ha portato a termine un altro evento dal sapore leggendario.
Empoli-Torino, i precedenti
La partita Empoli-Torino di questa giornata di campionato (ore 15) sarà il confronto numero 9, in Serie A in casa dei toscani, tra gli empolesi e il Toro: il bilancio vede avanti i padroni di casa, con due vittorie a zero (sei, invece, i pareggi)
L’Empoli è, ovviamente, in vantaggio anche nel computo delle reti realizzate: 6-3. Il primo “incrocio” tra le due compagini ha luogo nella stagione 1986-’87 (la prima degli empolesi in massima divisione), alla ventesima giornata (1° marzo 1987), concludendosi col successo dei padroni di casa per 2-0, grazie alle realizzazioni di Francesco “Ciccio” Baiano al 5′ e di Corrado Urbano al 15′. Cinque pareggi nei successivi cinque confronti: allo 0-0 della stagione successiva (ventiseiesima giornata, 17 aprile 1988) fanno seguito l’1-1 del 2002-2003 (sedicesima giornata, 11 gennaio 2003) e tre 0-0 consecutivi, nelle stagioni 2006-2007 (trentatreesima giornata, 22 aprile 2007), 2007-2008 (tredicesima, 25 novembre 2007) e 2014-’15 (quindicesima, 15 dicembre 2014). Gli empolesi tornano alla vittoria nel 2015-’16, con un 2-1 alla trentottesima (ultima) giornata (15 maggio 2016, con rete granata opera di Joel Obi al 56′), mentre nel 2016-’17 si registra un nuovo pareggio: 1-1 alla ventitreesima giornata (5 febbraio 2017), col Toro avanti all’11’ con Andrea Belotti, ma raggiunto al 45′ da un guizzo di Manuel Pucciarelli. Le due compagini si sono, inoltre, affrontate in Toscana anche in Serie B (sei volte) e in Coppa Italia (due). Anche il computo delle sfide in Serie B vede i toscani condurre: quattro vittorie a zero, col “contorno” di due pareggi. I successi empolesi sono il 2-0 del 1996-’97 (quarta giornata, 29 settembre 1996), il 2-1 del 2000-2001 (trentacinquesima, 20 maggio 2001), il 3-0 del 2004-2005 (undicesima, 30 ottobre 2004) e l’1-0 del 2011-’12 (trentatreesima, 31 marzo 2012). I due pareggi sono, invece, lo 0-0 del 2009-2010 (ventitreesima, 22 gennaio 2010) e l’1-1 del 2010-’11 (quarantunesima, 20 maggio 2011, con la realizzazione granata opera di Antimo Iunco al 3′). Il conteggio delle reti vede, quindi, i padroni di casa condurre per 9-2. Ed eccoci alla Coppa Italia, manifestazione nella quale si registra l’unico successo granata in casa degli azzurri di Toscana. L’unica vittoria del Toro sul campo degli empolesi risale, infatti, all’edizione 1984-’85 della Coppa nazionale, per la precisione alla quinta giornata del girone eliminatorio: 1-0, datato 9 settembre 1984, con rete di Leo Junior al 56′. Parità, invece, nel successivo confronto, valido quale gara d’andata del secondo turno dell’edizione 2002-2003: il 26 settembre 2002 termina 1-1, coi padroni di casa a segno al 18′ con Massimiliano Cappellini, ma raggiunti al 91′ da Simone Vergassola. I due confronti di Coppa, quindi, vedono il Torino imbattuto, con una vittoria e un pareggio, con due reti realizzate e una sola subita. In totale, tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, in quel di Empoli si contano 16 confronti tra azzurri e granata, coi toscani nettamente avanti: 6 vittorie, contro l’unica dei torinisti (9, invece, i pareggi). Gli empolesi conducono largamente anche nel conteggio delle marcature: 16-7.
Giuseppe Livraghi
“Sono qui per celebrare Allegri, allenatore che ha fatto da solo la storia della Juventus”, ha detto il presidente bianconero, Andrea Agnelli alla conferenza stampa congiunta con il tecnico che lascerà la società a fine stagione. Aggiunge Cristiano Ronaldo sui social: “Grazie mister! Abbiamo vissuto un solo anno insieme ma eccezionale, oltre a essere un grande allenatore sei un grande uomo. È stato un piacere lavorare con te!”
(foto Claudio Benedetto – www.fotoegrafico.net)