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Coppa Brema, i risultati della fase regionale

Come tradizione, la “festa pre-natalizia” del nuoto piemontese si è svolta al Palazzo del Nuoto di Torino ed è stata la fase regionale del Campionato Nazionale a Squadra – Coppa Caduti di Brema

 

La manifestazione dove ogni atleta non gareggia per vincere una medaglia ma per raccogliere il maggior numero di punti – in base al tempo nuotato – per la propria società. Per questo l’atmosfera è spesso quella di uno stadio, con gli atleti in acqua incitati con cori e tamburi, dai compagni di squadra a bordo vasca e dai genitori in tribuna. La fase regionale della Coppa Brema ha visto ai primi tre posti in campo maschile Centro Nuoto Torino, Rari Nantes Torino e Sisport Spa; in campo femminile le prime tre posizioni sono invece di Rari Nantes Torino, CSR Granda e Centro Nuoto Torino. Nei prossimi giorni saranno ufficializzate le classifiche nazionali, sulla base dei punteggi ottenuti dalle società d’Italia nelle varie fasi regionali. Le prime otto società maschili e femminili accederanno alla finale di A1, quelle classificate dalla nona alla 16esima alla finale di A2. Entrambe le finali nazionali si terranno a Riccione il 22 marzo. Le società classificate dalla 17esima alla 40esima posizione, infine, comporranno direttamente la graduatoria della serie B.

L’articolo completo con i risultati della fase regionale piemontese a questo link

Enigma Juve… e intanto la Supercoppa va alla Lazio

Enigma, sì. Perché non si comprende come la squadra bianconera abbia potuto sottovalutare in tal modo un’avversaria che già ben conosceva, e dalla quale si era fatta sconfiggere non proprio bellamente.

Misteri del calcio. Eppure nel primo tempo la Juve aveva fatto vedere buone cose: CR7 molto ispirato ed attivo, tanti scambi con Dybala che fruttano azioni pericolose, come la punizione dal limite al 28’.

 

Certo la Lazio non è stata a guardare, infatti è la squadra biancoceleste a passare in vantaggio al 16’: De Sciglio commette un erroraccio e permette a Lulic di crossare in area per Milinkovic, che fa arrivare il pallone a Luis Alberto e arriva il goal della Lazio.

 

La Juve si dà da fare, con qualche bella azione Dybala-Ronaldo cerca di spaventare gli uomini di Inzaghi, ma la Lazio si compatta e frena molto bene la manovra bianconera, puntando sul contropiede.
Ed al 32’ ancora un’occasionissima per la Lazio, quando Sandro prima sbaglia ma poi riesce a deviare la ribattuta di Szczesny sul tiro di Correa.

 

Il centrocampo bianconero però non fornisce la quantità adeguata di palloni al Tridente, tant’è che CR7 e Dybala tornano spesso indietro a prenderseli.
Al 45’, arriva il pareggio, su azione combinata di CR7 -Dybala: Ronaldo tira, il portiere laziale respinge ma non blocca e Dybala può girare in rete: pareggio tutto sommato giusto.

 

Nella ripresa però, la Juve si sgonfia, e la difesa bianconera va in affanno per contenere le incursioni laziali, che si fanno sempre più insistenti.
Per cercare più velocità, al 55’ Sarri toglie De Sciglio per Cuadrado e al 65’ fa entrare Ramsey, rinunciando al Pipita. Partita opaca la sua, comunque.

 

La Lazio però si compatta e non fa passare nulla, anzi si rende ancora più pericolosa con Immobile e poi con Lulic, che porta in vantaggio al 72’ la sua squadra: solo in area, riceve palla da sinistra e la mette dentro.Sarri prova a far entrare Costa al posto di Matuidi, e nel finale la Juve spinge con tiri di Dybala e Bonucci di testa.Ma ormai la Lazio, forte del vantaggio a pochi minuti dalla fine, segna su punizione con Cataldi il 3-1 e chiude il match.
E pensare che non era un’avversaria sconosciuta, tutt’altro. Ecco ciò che più fa ammattire.

 

Ovunqueecomunque#finoallafine#

 

Rugiada Gambaudo

Torino – Spal, sconfitta granata

 Il Toro perde  in casa dopo tre partite  utili consecutive

 

La  Spal  vince 2-1 in rimonta e il Genoa è all’ultimo posto in classifica. Rincon va  in gol al 4′,  ma prima della fine del primo tempo Strefezza segna l’1-1. Il Torino resta  in dieci per espulsione di Bremer dopo una  doppia ammonizione.  Mazzarri inserisce Zaza a fianco di Belotti e Verdi. E al 36′  Petagna segna per la Spal, e i granata non riescono più a recuperare.

Nel 2020 sotto la Mole le Finals Nations League di pallavolo maschile

Torino è sempre più capitale dello sport: ospiterà infatti le Finals della Nations League di pallavolo maschile del 2020

 

La notizia arriva dalla federazione internazionale e la fase conclusiva del torneo si terrà  al Pala Alpitour dall’1 al 5 luglio del prossimo anno. Dopo le Atp Finals di tennis (dal 2021 al 2025) dunque un altro prestigioso evento sportivo internazionale sarà ospitato sotto la Mole. Il partner organizzativo del torneo è  RCS Sports & Events.

Nuoto: Coppa Brema, la fase regionale chiude il 2019 di gare

A chiudere il 2019 di gare sarà la fase regionale del Campionato Nazionale a Squadre – Coppa Caduti di Brema, appuntamento importante nel calendario agonistico del nuoto in vasca corta, tradizionalmente fissato nell’ultimo week end prima di Natale

Si svolgerà al Palazzo del Nuoto di Torino sabato 21 dicembre e coinvolgerà come sempre un gran numero di società di Piemonte e Valle d’Aosta. In particolare saranno 19 in campo femminile e 17 in ambito maschile, suddivise in tre serie in base alla classifica generale della fase regionale della Coppa Brema della passata stagione.

Al Palazzo del Nuoto sono attesi tanti dei più forti nuotatori del panorama regionale, chiamati – con le loro prestazioni – a trascinare le rispettive società il più in alto possibile nelle classifiche nazionali, che saranno rese note nei giorni successivi alla manifestazione. Tali classifiche nazionali decideranno l’accesso alle finali di serie A1 e A2 (maschile e femminile), in programma il 22 marzo a Riccione all’indomani del Campionato Italiano Assoluto Primaverile (17-21 marzo a Riccione). Le prime otto società della classifica nazionale si qualificano per l’A1, quelle classificate dalle nona alla 16esima all’A2.
L’articolo completo con il programma, il regolamento della manifestazione e le società partecipanti a questo link

Il volo di CR7 riporta in vantaggio la Juve

Ancora una volta il Tridente dei Sogni, ancora una volta spettacolo

 

Stavolta a Genova, dove tutto accade nel primo tempo:la Joya apre le danze con un bellissimo sinistro al volo, poi Caprari pareggia ed a quel punto ci pensa Cristiano Ronaldo, che con un incredibile stacco di testa riporta in vantaggio la Juve.

La povera Samp ha fatto ciò che ha potuto, ma il 4-4-2 di Ranieri non ha offerto contromosse efficaci ad arginare la classe bianconera. Sarri risponde col 4-3-3: a centrocampo Rabiot, Pjanic e Matuidi. Danilo e Alex Sandro esterni, in difesa Demiral e Bonucci; nota interessante: Buffon ha raggiunto Maldini con 647 gare in Serie A. La Juve parte bene con un ottimo possesso palla, mentre i blucerchiati sembrano subire passivamente; la gara si sblocca al 19′: lancio lungo di Alex Sandro a destra dove trova Dybala, che di sinistro, al volo, infila Audero. Applausi.

Nonostante tutto, la Samp riesce a pareggiare: sbaglia Alex Sandro, poi una serie di rimpalli favorisce Caprari che segna, trovandosi praticamente da solo ed indisturbato. La partita però è ancora in mano alla Juve, che al 45′ trova il vantaggio, e sentite in che modo: ottimo cross di Alex Sandro dalla sinistra, Cristiano Ronaldo mette il turbo e vola in cielo, si ferma in aria come solo lui sa fare e infila la palla in rete: nessuno al mondo riesce a saltare 71 centimetri e colpire il pallone ad un’altezza di 2 metri e 56 centimetri: chapeau.

Nella ripresa il calo della squadra bianconera è fisiologico, e allora la Samp ci prova: Jankto calcia da fuori di sinistro, Buffon è pronto e blocca. Dopo pochi minuti un altro tentativo, ma Thorsby non inquadra la porta. Sarri a questo punto toglie Higuain per Ramsey e poi Dybala per Costa. Entrerà più tardi anche De Sciglio a sostituire Sandro, infortunato; la Juventus nel finale gestisce bene la gara, e ci sarebbe spazio ancora per un bel goal di CR7, peccato il fuorigioco.
Archiviato quindi il Campionato per la pausa natalizia, Sarri può concentrarsi sulla sfida di domenica contro la Lazio, per la Supercoppa italiana; e può farlo con il morale alto, due belle prestazioni nelle ultime due partite, con un CR7 ritrovato ai massimi livelli e un Dybala ormai indispensabile.
Ovunqueecomunque#finoallafine#
Rugiada Gambaudo

Softball: Asd Avigliana ripescata in A2

Al termine della seduta odierna il Consiglio Federale della FIBS – Federazione Italiana Baseball Softball ha ratificato la composizione dei gironi, approvando così il ripescaggio dell’ Avigliana Rebels al campionato di serie A2 di softball

Un risultato importante sia per la società diretta della presidentessa Bruna Mattea che per la Città di Avigliana, che approda così alla serie nazionale del batti e corri femminile, ma anche per la provincia di Torino che mantiene così due formazioni in A2.
Gli sforzi fatti nel passato, la competenza, la sinergia, il programma tecnico societario e la collaborazione iniziata lo scorso anno con l’Asd Jacks Torino baseball e softball, hanno fatto sì che l’Avigliana Rebels presentasse entro i termini stabiliti domanda di ripescaggio, per prendere parte alla seconda serie nazionale.
“Questo è solo un punto di partenza, ora l’Avigliana Rebels dovrà allestire una squadra in grado di competere con le altre, garantendo nello stesso tempo la continuità al florido settore giovanile”, questo il commento da parte di Luca Costa e Paolo Murgia i veri fautori di questa “impresa”.
All’ufficialità del ripescaggio è stata resa nota anche la composizione dei gironi del campionato, l’Avigliana Rebels è stata inserita nel girone A, che include in tutto 7 squadre, ossia: l’altro team torinese de La Loggia, le due squadre lombarde di Bollate e di Legnano, il Crocetta Parma e “le sorelle” sarde del Nuoro e del Supramonte Orgosolo.
Quello B invece è composto da 8 squadre: Stars Ronchi, Castionese, Rovigo, Old Parma, Massa, White Tigers Massa, Macerata e Unione Fermana.
L’inizio del campionato è previsto per il week-end del 4 e 5 del aprile 2020.

Reale Mutua Basket Torino, un momento di buona forma sportiva

Il Basket visto da vicino

Siamo al termine del girone d’andata e Torino, dopo un brutto momento passato attraverso crisi fisiche, di identità e di un minimo di sfortuna, sta ora vivendo un buon momento di forma che si è concretizzato in quattro “sonanti vittorie” contro squadre che palesemente sembrano di un livello inferiore, pur se nelle stesse posizioni o quasi di classifica.

Sicuramente la nuova attitudine vincente è passata attraverso un percorso di crescita anche dello staff tecnico che non è più incorso negli errori di “far riposare” i migliori nei momenti clou e che invece di consentire agli avversari di mettere a segno incredibili rimonte sono stati invece “seppelliti” da un sano istinct killer sportivo che ha permesso di vivere i dieci minuti finali sempre in maniera tranquilla e serena. E’ il passaggio dal timore dell’avversario al semplice rispetto che è la base dello sport, ma si deve avere consapevolezza dei propri mezzi. Torino è meglio delle altre squadre della categoria. Deve solo rendersene pienamente conto, e il resto sarà una preoccupazione degli altri.

Un’analisi al termine del girone di andata ha evidenziato che la Reale Mutua Basket Torino è l’unica squadra con sei giocatori “veri” di basket già passati o adatti ad un livello superiore di campionato (Cappelletti, Diop, Alibegovic, Campani, Pinkins e Marks) più due buoni giocatori della A2 (Toscano e Traini), mentre ogni altra squadra, alla meglio, non presenta più di tre o quattro giocatori “veri”.

E’ dunque la mentalità che deve consolidarsi. Torino è più forte, o anche meno brutta (a seconda dei punti di vista) di tutte le altre. Si vedrà se nel prosieguo del campionato tutto il bello sarà confermato anche se sarà difficile vincere sempre di venti (anche se a me, personalmente, sono le partite che piacciono di più…) .

Ci si troverà ovviamente contro delle squadre che, per carenza tecnica (vedi le prossime partite…), giocheranno sporco o sicuramente molto aggressivo per mettere in difficoltà chi è più tecnico, e, se l’arbitraggio consentirà il classico match di rugby che talvolta vediamo nei campi da basket, Torino dovrà dimostrare di essere più forte anche dei lividi appiattendo gli avversari con la qualità tecnica senza intimorirsi.

I molti infortuni del basket nascono anche da una crescente intensità difensiva condotta oltre i limiti di uno sport duro ma storicamente non violento che si devono provare in maniera oltremodo eccessiva durante la settimana. Non è un caso che gli infortuni, nella stragrande maggioranza si verifichino durante gli allenamenti. Eccessivo stress, conduzione al limite di movimenti se non oltre, alla lunga … dopo un’ora e più di allenamento intenso possono condurre a infortuni. Ma questa è un’altra storia che si dovrebbe leggere tra le pieghe di “protocolli” di allenamento che si ripetono simili se non uguali in tutte le squadre e di carenza di personalità anche di chi si occupa della preparazione fisica, ma tant’è…   e, al momento, lasciamo perdere ogni commento.

In conclusione, Basket Torino è una buona squadra, e, a mio parere, è la migliore con ampio margine del girone ovest. Cappelletti, se può giocare con continuità, ha dato ampi segni di ottima qualità e volontà di riscatto di quella massima serie che ha già vissuto e sfiorato ma che vorrebbe ritrovare da protagonista. Alibegovic e Campani a tratti si distinguono per qualità superiori ampiamente alla serie A2 e Diop è sicuramente un prospetto se accompagnerà la sua strapotenza fisica ad un’ottima crescita tecnica. Marks e Pinkins sono solidi giocatori di A2 versatili entrambi in più ruoli e ottimi per districare nodi difficili durante la partita. Toscano il suo lo fa sempre anche se talvolta effettua movimenti “curiosi”, mentre il buon Traini tra un errore allucinante e un assist illuminante crea quel colore e quella simpatia che lo connota come elemento comunque importante per l’equilibrio della squadra.

Il resto sarà da verificare. Da questa pagina, per quello che possa valere, arriva un’esortazione a rendersi sempre più consapevoli dei propri mezzi e a giungere sempre a rispettare gli avversari ma mai temerli. Siamo i più forti, dev’essere un problema loro. Dopodiché, se proprio vogliamo trovare un neo, è che il gioco è molto efficace ma poco spettacolare: i ragazzi giovani vedono sui vari canali tv e internet partite e giocate dell’NBA e Eurolega: al Parco Ruffini, vista la qualità dei giocatori, sarebbe importante apprezzare qualcosa di almeno vicino. Il pane è necessario per vivere, ma un sano “croissant alla crema” ogni tanto può contribuire ad emozionare il pubblico giovane e meno giovane. La passione nasce non solo dal vincere ma dal convincere, cioè vincere insieme. Go on Basket Torino, la strada sembra essere quella giusta.

Paolo Michieletto

 

Roma Archery Trophy, quattro medaglie per gli arcieri piemontesi

L’argento di Tatiana Andreoli, l’oro Junior di Alessandro Paoli, i bronzi di Giuliano Faletti e Alex Boggiatto, rispettivamente Senior e Junior

Sono quattro le medaglie conquistate dagli arcieri piemontesi nella seconda edizione del Truball/Axcel Roma Archery Trophy, disputato tra ieri e oggi nel Padiglione 1 della Fiera di Roma. Un evento internazionale di altissimo livello – terza tappa delle Indoor World Series targate World Archery – con olte 600 partecipanti sulla linea di tiro provenienti da 41 paesi. Tra loro i componenti della Nazionale Olimpica italiana e alcuni dei migliori arcieri del mondo.

 

Proprio la numero 1 dell’arco olimpico femminile, la coreana Chae Young Kang, ha strappato il titolo a Tatiana Andreoli, ventenne torinese tesserata per Fiamme Oro e Iuvenilia. Molto combattuta la finale, decisa soltanto allo shoot off, con la freccia di entrambe le atlete nel 10 ma con quella dell’asiatica più vicina al centro; 6-5 il punteggio finale, con parziali 29-29 30-29 30-30 29-29 29-28 10*-10. “Oggi ero molto tesa ma me la sono cavata ugualmente” ha dichiarato a caldo Tatiana, “ho fatto una grande gara per tutti i due giorni, tenendo una media punti molto alta”. La giovane azzurra ha anche ricevuto i complimenti della propria avversaria: “ha tirato davvero bene” ha sottolineato la Kang, “questo mi ha reso un po’ nervosa, sono stata fortunata a vincere all’ultimo tiro”. Quarta al termine delle 60 frecce di qualifica con 589 punti, Tatiana Andreoli ha superato in successione la britannica Davis (6-0), la statunitense Lorig (6-2) e la coreana Kim (6-2), tirando soltanto un 9 – tutti gli altri 10 – nei primi tre scontri diretti. In semifinale ha quindi battuto 6-4 l’altra azzurra Chiara Rebagliati, bronzo al termine della gara.

 

Sempre nell’arco olimpico, vittoria tra gli Junior per Alessandro Paoli (Iuvenilia), che in finale non ha lasciato scampo all’altro azzurrino Matteo Balsamo superandolo 7-1 (parziali 30-29 30-30 29-28 30-28). Nel tabellone, a partire dagli ottavi, Alessandro ha sconfitto lo slovacco Hanuliak (6-0) e gli azzurri Lovo (7-3) e Guerra (6-4). Da segnalare anche il suo primo posto nelle qualifiche di ieri, con 593 punti.

 

Nel longbow Senior è salito sul terzo gradino del podio Giuliano Faletti (Arcieri delle Alpi), a segno 6-2 nella finale per il bronzo contro Marco Pontremolesi, dopo la semifinale persa con analogo punteggio contro il danese Andersen. Agli ottavi e ai quarti Faletti aveva superato rispettivamente lo spagnolo Marcus Johannes (6-0) e il danese Lohmann (6-2), mentre in qualifica aveva centrato il primo posto con 506 punti.

 

Ottima prestazione anche per Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno), bronzo nel compound Junior grazie al successo 147-146 nella finale per il terzo posto contro l’estone Jaatma. In precedenza il giovane torinese aveva ottenuto due belle affermazioni contro il russo Zhulin (147-143 ai quarti) e sul greco Zantiotis-Chatzoudas (147-141 agli ottavi), prima di arrendersi in semifinale contro Antonio Brunello (147-143). Da segnalare anche il suo secondo posto in qualifica con 590 punti.

 

Da citare inoltre il quarto posto di Alessandro Di Nardo (Arcieri delle Alpi) nell’arco nudo Senior e i quarti di finale raggiunti nella stessa divisione da Ferruccio Berti (Arcieri Volpiano). Stop ai quarti di finale dell’arco olimpico per l’azzurro Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia) e per l’azzurrina Aiko Rolando (Iuvenilia).

 

Risultati completi a questo link

Trofeo di Natale, Timbretti argento e Borello bronzo dal metro

Due medaglie piemontesi nella giornata conclusiva del Trofeo di Natale, tradizionale competizione pre-natalizia ospitata dalla piscina Karl Dibiasi di Bolzano, appuntamento fisso per i più forti tuffatori d’Italia delle categorie Senior, Junior e Ragazzi.

A salire sul podio per il nostro comitato regionale sono stati Eduard Timbretti Gugiu e Matilde Borello, entrambi classe 2002 e categoria Junior, tesserati per la Blu 2006 Torino e allenati da Claudio Leone, rispettivamente argento e bronzo dal metro. Dopo la vittoria di venerdì nel trampolino 3 metri (l’articolo a questo link) e il quarto posto di ieri dalla piattaforma, nell’ultima prova del programma odierno il giovane atleta cuneese ha raccolto 428,70 punti e si è piazzato secondo alle spalle di Stefano Belotti (Bergamo Tuffi), a segno con un notevole score di 489,60. Molto buona la gara di Eduard, con un’unica insufficienza nel doppio e mezzo rovesciato. A completare il podio è stato Edoardo Semeria (Canottieri Milano, 406,55).

 

Matilde aveva già preso la sua medaglia in mattinata, con 342,40 punti alle spalle di Chiara Pellacani (MR Sport Fratelli Marconi, 399,55) e di Elettra Neroni (Carlo Dibiasi, 343,25). 85 centesimi di punto l’hanno separata dalla seconda posizione, occupata a lungo durante la gara e soffiatagli dalla Neroni in volata. Da sottolineare, in ogni caso, la buona prestazione della giovane torinese, protagonista di una gara molto regolare e priva di errori.

 

Con i punteggi odierni, entrambi gli atleti torinesi hanno superato il minimo imposto dal regolamento nazionale (nella gara dal metro) per poter concorrere alla selezione per i Campionati Europei Giovanili, in programma a Edimburgo dal 29 giugno al 5 luglio. Il Trofeo di Natale è stato la prima delle tre prove di selezione per l’appuntamento continentale; le altre due saranno i Campionati Italiani Invernali di Categoria e la finale del Gran Premio Azzurri d’Italia.

 

“Sia per Eduard sia per Matilde si tratta di un buon risultato, anche considerando che si trattava della prima gara della stagione” commenta Claudio Leone, “entrambi sono reduci da un periodo di carico intenso, in vista delle competizioni primaverili verso cui finalizzeremo la preparazione”.