SPORT- Pagina 307

Coppa Tokyo 2020, Eduard Timbretti Gugiu oro nella piattaforma sincro

Tuffi / I campioni torinesi a Bolzano

Sabato scorso nella seconda giornata della Coppa Tokyo 2020 di tuffi terminata oggi a Bolzano, Eduard Timbretti Gugiu è salito sul gradino più alto del podio nella gara sincro dalla piattaforma. Il 17enne atleta cuneese tesserato per la Blu 2006 Torino ha gareggiato in coppia con Andreas Sargent Larsen (Circolo Canottieri Aniene); i due hanno totalizzato 375 punti netti, precedendo i fratelli Maicol e Julian Verzotto (360,93), padroni di casa e tesserati rispettivamente per Fiamme Oro e Carabinieri, al termine di una gara incerta fino all’ultimo salto. Due settimane fa Eduard e Andreas si erano tuffati ai campionati britannici, chiudendo in seconda posizione; ieri hanno concluso la prova con una quarantina di punti in più, mostrando un buon miglioramento a livello individuale e di sincro. L’articolo completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20200209002229&area=3&menu=agonismo&read=tuffi

Ronaldo va in rete ma è deluso dalla sconfitta bianconera

Cristiano Ronaldo è amareggiato, dopo la seconda sconfitta esterna consecutiva della Juve, a Verona per 2-1

 

E’ stata peraltro la decima partita consecutiva in cui CR7 ha segnato.

Il campione scrive su Instagram: “Questo non era il risultato che volevamo. Dobbiamo continuare a lavorare sodo per raggiungere i nostri obiettivi”.

 

(Foto Claudio Benedetto)

Longo dopo la sconfitta: “I problemi del Toro sono reali”

Torino-Sampdoria 1-3  “Le problematiche? Ci sono e  sono reali”

Parola del nuovo ct granata, Moreno Longo, che rilascia un’amareggiata dichiarazione all’Ansa dopo la sconfitta del Toro.

“Eravamo convinti  di guarire già oggi, ma quando subisci gol riaffiorano le paure. Bisogna essere concreti, – aggiunge l’allenatore – dobbiamo fare punti e  muovere al più presto la classifica, ferma da qualche giornata. Dobbiamo  lavorare sulla testa. Abbiamo approcciato bene, poi  abbiamo sprecato l’occasione e regalato due gol”.

Calcio a 11, parte il campionato!

La vincitrice della kermesse parteciperà alle finali nazionali di Salsomaggiore

 

A partire dall’11 Febbraio prende il via il campionato regionale di calcio a 11.

Prenderanno parte alla kermesse la ascd Ruffini (Vallesusa), us Montechiaro (Bra Cuneo), Survivor (Torino) e ss Alarm Fusion (Alessandria). La vincitrice della kermesse parteciperà alle finali nazionali di Salsomaggiore Tabiano Terme dal 26 al 28 Giugno 2020.

info piemonte@uisp

CR7: “35 anni, ma la mia età biologica è 25”

Cristiano Ronaldo, 35 anni appena compiuti, vuole conquistare per la sesta volta la Champions

“E’ difficile, dipende da molti fattori, però  è possibile: abbiamo la squadra per riuscirci,  e comunque dobbiamo procedere un passo per volta”

Così CR7 in un’intervista rilasciata  a Canal 11, il canale tematico portoghese. “La mia età biologica è  di 25 anni. A 35 non pensavo di vincere tutto quello che ho vinto, e non ho mai pensato di ritrovarmi a quest’età a pescare a Madeira! Il gol più bello della mia carriera non è facile sceglierlo, certo il più difficile è stata la rovesciata allo Stadium”. Allora giocava ancora nel Real.

 

(Foto Claudio Benedetto)

Basket Torino Reale Mutua: prova di maturità

Stasera si gioca la partita tra Reale Mutua e Napoli in quel del capoluogo campano. E’ una prova di maturità vera

 

Torino, domenica scorsa, ha vinto bene contro una squadra in emergenza fisica come Agrigento (ma non è una colpa, è un merito vincere quando si deve), ed ha dimostrato una discreta dose di serenità in campo pur quando qualcosa non andava come nei primi minuti.

Un po’ di sana isteria in panchina, che è ormai consuetudine, non ha comunque compromesso il risultato e i giocatori hanno risposto bene senza scomporsi ma sgretolando piano piano le resistenze avversarie.

Torino è sempre in testa ed ora ha quattro punti di vantaggio, sempre che anche stasera vinca. E’ sicuramente la meno debole del girone ovest e speriamo divenga la più forte. E’ un passaggio sottile ma fondamentale. Vuol dire avere la consapevolezza dei propri mezzi e non temere nessuno. Imporsi giocando e non adattandosi agli altri. E speriamo che avvenga.

In ogni caso Basket Torino dovrebbe concentrarsi sul Killer Instinct. Quando si è sopra di punteggio in maniera decisa ma non decisiva, proprio in quell’istante non ci si riposa, non si ferma l’inerzia per dare fiato a qualcuno, ma si affossa la partita. Il riposo, di ragazzi tra i 20 e i 30 anni, non dovrebbe avvenire in campo… . Poi si vince lo stesso, ma le energie risparmiate alla fine della partita, magari te le ritrovi nei playoff, e magari negli ultimi minuti, sopra di venti punti, qualche giovane potrebbe fare esperienza… . Ma tant’è e chi vince, secondo me, ha sempre ragione, e la mia, dopotutto, resta comunque una opinione da spettatore.

I giocatori: tutti bene, Marks, Pinkins, Alibegovic e forse una nota in più di merito per Cappelletti. Diop in buona condizione e Bushati e Toscano che adempiono al loro compitino. Si potrebbe sperare di più da Campani, ma vedremo in futuro. In questa squadra esistono 6 buoni giocatori di A2 con spazi passati o futuribili in serie A, ed è questa la differenza con le altre squadre dove comunque il numero massimo di giocatori con le stesse caratteristiche non supera mai le 3 – 4 unità. E Torino può fare la differenza proprio in questo ambito.

L’onore a Kobe Bryant, con le magliette commemorative e il video iniziale è stato qualcosa di dovuto ma non per questo meno meritevole di encomio da parte mia. Ciò che sembra scontato non sempre accade ma quando accade e accade bene è doveroso e giusto considerarlo, anche se spero di non vedere più tali scene, come ben si può intuire il perché. Addio Kobe, Mamba in.

E stasera, contro Napoli prova ulteriore di maturità. Dai Torino, la strada sembra quella giusta.

Paolo Michieletto

Assoluti Invernali, 15 sincronette piemontesi a Riccione

La stagione di gare nazionali di nuoto sincronizzato si apre con il Campionato Italiano Assoluto Invernale, in programma da giovedì 6 a domenica 9 febbraio allo Stadio del Nuoto Riccione

Quattro giorni di gara, con i primi due dedicati alle eliminatorie e il week end che invece metterà in pista tutte le finali, assegnando di conseguenza i titoli e le medaglie tricolori.
Sono 15 le atlete piemontesi in partenza per la cittadina romagnola, in rappresentanza di cinque società: Federica Di Venere, Bianca Salierno, Cristina Sartore, Ilaria Sacco, Giulia Valentini, Martina Faccio, Elisa Mattio e Beatrice Mulatero (Aquatica Torino), Elsa Busca e Carlotta Mosole (SM Taurus Nuoto), Aurora Pasero e Carolina Brunetta (Polisportiva UISP River Borgaro), Elisa Princi e Veronica Colombo (Libertas Nuoto Novara) e Bianca Puppo (Aquafit). Tutte saranno impegnate negli obbligatori e alcune di loro si tufferanno in acqua anche per i balletti (il dettaglio al fondo dell’articolo). L’Aquatica Torino, inoltre, prenderà parte alla prova di squadra con tutte le proprie atlete. Il programma e i link utili su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20200205073631&area=4&menu=agonismo&read=sincro

Scherma in Piemonte, un futuro di successo

Dal 7 al 9 febbraio 2020 Torino ospiterà il Grand Prix Fie

La scherma italiana torna a casa in Piemonte. La nostra Regione, infatti, sarà chiamata ad ospitare l’appuntamento internazionale più importante ospitato in Italia sarà il Grand Prix Fie – trofeo “Inalpi” – di fioretto maschile e femminile, in programma al Pala Alpitour Torino dal 7 al 9 febbraio. Si tratta della tappa europea del circuito internazionale di fioretto, che vedrà in pedana nella tre giorni torinese, i maggiori interpreti della specialità, a caccia di punti importanti per la qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo2020.

Se n’è parlato alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi nella sala stampa del Palazzo della Giunta regionale del Piemonte.

La strada verso l’appuntamento a cinque cerchi, passa quindi da Torino e ciò aumenterà il valore tecnico e l’impegno agonistico della tappa torinese che, lo scorso anno, vide per le fasi finali oltre 2mila persone assiepare la tribuna dell’impianto, registrando il plauso convinto della scherma internazionale. La scherma piemontese oggi è una delle realtà più attive del panorama nazionale, capace di portare un numero importante di atleti nelle Nazionali giovanili ed assolute, sia di scherma olimpica e paralimpica. Su tutti, spiccano i nomi di Federica Isola e di Andrea Mogos, scelte quali testimonial dello sport in Piemonte.

«È un onore ospitare eventi del calibro di quelli che presentiamo oggi, competizioni agonistiche che vedranno sulle pedane atleti eccezionali lanciati verso traguardi internazionali di grande prestigio. La scherma, in Piemonte, ha una lunga e radicata storia che volgiamo aiutare a consolidare anche nel futuro – afferma l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca. Saranno migliaia gli schermitori che arriveranno a Torino e vogliamo che la nostra regione rimanga nel loro cuore per le capacità che ha di accogliere e di organizzare grandi eventi».

Il presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, ha rilevato che «il Piemonte continua a rappresentare una terra fertile per la scherma italiana. Non solo per la capacità delle società piemontesi di formare talenti che oggi rappresentano il presente ed il futuro della scherma azzurra, ma anche per la capacità di avviare sinergie istituzionali che permettono di ospitare grandi eventi schermistici Sono due gli appuntamenti più importanti che il Piemonte ospiterà: la Prima prova nazionale del circuito under 14 di spada a Vercelli e, soprattutto il Grand Prix Fie di fioretto maschile e femminile a Torino. Proprio quest’ultimo è un evento che l’Italia ha potuto richiedere, grazie non solo al Comitato organizzatore, ma anche in virtù della disponibilità istituzionale dell’assessorato regionale allo Sport che, oggi, individuando Federica Isola ed Andrea Mogos come testimonial, fa un altro regalo alla scherma italiana. Siamo grati di ciò ed il nostro impegno sarà volto a rinsaldare il rapporto, con quello che è nelle nostre possibilità: risultati ed orgoglio».

Dice Michele Torella, presidente dell’Accademia Scherma Marchesa: «All’apice del calendario sportivo di scherma si posiziona anche per il 2020 la prestigiosa competizione internazionale “Fencing Grand Prix – Trofeo Inalpi” di fioretto maschile e femminile organizzato dall’Accademia Scherma Marchesa di Torino. Ringrazio la Regione Piemonte per la fattiva collaborazione e l’importante partecipazione economica alla realizzazione del Grand Prix che permette alla Città di Torino e alla Regione Piemonte di vantare di essere sede della prima dei tre appuntamenti mondiali del circuito Fencing Grand Prix».

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Federica Isola, classe 1999, è “l’enfant prodige” della spada femminile italiana. Nella scorsa stagione agonistica ha conquistato il titolo italiano under20 ed il titolo italiano Assoluti, oltre ad essersi laureata campionessa europea under20 e campionessa del Mondo under20.

Ha anche vinto la Coppa del Mondo di specialità, ricevuta proprio sabato scorso (30 novembre) nel corso del Congresso della Federazione Internazionale svoltosi a Losanna.

Nonostante l’età, è entrata in Nazionale e con la squadra azzurra ha conquistato la medaglia di Bronzo ai Mondiali Budapest 2019 ed agli Europei Dusseldorf 2019. Ètuttora impegnata con la squadra azzurra, in cui figura anche l’altra piemontese, Alice Clerici, nella corsa al pass di qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

Andrea Mogos, classe 1988, d’origine romena ma oramai italiana e torinese d’adozione, è una delle colonne portanti della Nazionale italiana di scherma paralimpica.

Nel suo curriculum spicca la medaglia di bronzo conquistata ai Giochi Paralimpici di Rio 2016 con la squadra di fioretto femminile composta anche da Bebe Vio e Loredana Trigilia.

Le tre azzurre hanno anche inanellato successi in Coppa del Mondo e sono state campionesse del Mondo a Roma2017 e campionesse europee a Strasburgo 2014 e Terni2018. E’ stata anche medaglia d’argento agli Europei Terni2018 nel fioretto femminile.

Al fioretto abbina anche la sciabola con la quale ha conquistato podi in Coppa del Mondo ed è stata vicecampionessa del Mondo a squadre a Roma 2017 e vicecampionessa europea a Terni 2018

La Regata sul Po l’8 e 9 febbraio

Il l’8 febbraio il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia sarà presente all’apertura dei due giorni della manifestazione, che vedrà scendere nelle acque del Po tanti canottieri italiani e stranieri che indosseranno le magliette con il logo del 50esimo della Regione

 

La 37esima regata internazionale di fondo “D’INVERNO SUL PO”, organizzata dalla Società Canottieri Esperia di Torino insieme ad AIRC (Fondazione italiana per la ricerca sul cancro) con il sostegno del Consiglio regionale, è uno degli appuntamenti inseriti nel calendario delle celebrazioni per i 50 anni della Regione: l’8 febbraio il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia sarà presente all’apertura dei due giorni della manifestazione, che vedrà scendere nelle acque del Po tanti canottieri italiani e stranieri che indosseranno le magliette con il logo del 50esimo.

“Un evento che non poteva mancare per festeggiare un anno speciale per il Piemonte – ha detto Allasia – la ricorrenza del 2020 è un’opportunità di bilancio sul ruolo e le attività svolte fino a oggi dalla Regione e permetterà di ripercorrere lungo tutto l’arco dell’anno gli avvenimenti salienti e riscoprire personaggi e tradizioni che fanno parte della storia e della cultura piemontese.

Lo faremo promuovendo numerosi eventi pubblici in cui saranno coinvolti cittadini, amministratori locali, aziende, associazioni, istituzioni universitarie e scolastiche e media – ha sottolineato il presidente -. Abbiamo pensato anche alla trazionale regata sul Po, un bell’esempio di come lo sport, praticato ad ogni livello, sia ambasciatore di valori positivi e di stili di vita corretti. E’ bene che le istituzioni se ne facciamo promotrici,  affinché sempre più giovani apprendano anche dalla pratica sportiva i principi alla base del vivere comune”.

Stadi del Torino: ecco dove hanno giocato i Granata

Stadi del Torino? Il Toro ha spesso cambiato casa, ma dove ha giocato esattamente dal 1907 ad oggi? 

 

Per lungo tempo, Juventus e Torino (in ordine rigorosamente alfabetico, ndr) hanno condiviso gli impianti sportivi cittadini, come nel caso dello Stadio Comunale e dello Stadio delle Alpi. Ma per altrettanti lunghi periodi, i due clubs rivali hanno preferito ospitare le partite casalinghe in un proprio spazio esclusivo, alimentando un forte legame di appartenenza con i propri tifosi, e in un certo senso “marchiando” i quartieri adiacenti.

Ma ora torniamo indietro nella storia, esplorando tutti gli Stadi del Torino, dai nostri tempi fino alla sua fondazione.

Stadio Comunale (1958-1959, 1963-1990 e dal 2006)

Tra gli stadi del Torino, lo Stadio Comunale, inaugurato come Stadio Mussolini (prima della seconda guerra mondiale) è quello più longevo.  Ribattezzato Olimpico “Grande Torino“, ospita le partite casalinghe del Toro dal 2011.

Situato nel quartiere S. Rita, vide l’inizio dei lavori nel settembre 1932, in pieno ventennio fascista, e in soli 9 mesi venne inaugurato per i Giochi Littoriali della Gioventù. Avendo a disposizione stadio, campo di atletica e piscina olimpica, l’area scelta poteva ospitare una grande varietà di eventi sportivi.

Stadio Mussolini
Stadio Mussolini

Riqualificato integralmente per ospitare i Giochi olimpici invernali del 2006, al progetto degli anni Trenta si aggiunsero la copertura completa degli spalti e un terzo anello di gradinate. La capienza risultò così di soli 26.000 posti seduti, ma decisamente più confortevoli dei precedenti 70.000 spettatori in piedi sulle gradinate.

Stadio Comunale
Stadio Comunale

Vi giocarono simultaneamente Juve e Toro tra gli anni ’60 ed il 1990, per poi farvi ritorno nel 2006. Dal 2011, la Juventus gioca stabilmente allo Stadium, suo nuovo impianto di proprietà.

Stadio Delle Alpi (1990-2006)

Situato nel quartiere Vallette, lo Stadio delle Alpi non fu certamente tra gli stadi del Torino più apprezzati. Casa di Juve e Torino per circa 15 anni, fu progettato allo scopo di ospitare i Campionati del Mondo 1990 ed eventi di Atletica leggera.

Contava su una capienza di quasi 70.000 spettatori, su 3 anelli interamente coperti.

Stadi del Torino - Stadio delle Alpi
Stadi del Torino – Stadio delle Alpi

A cominciare dal preventivo per la sua costruzione, lievitato dai 60 a circa 200 miliardi di lire, lo stadio alternò vari problemi di natura tecnica e di confort, senza citare quello capitale, relativo alla pessima visibilità delle partite di calcio.

Per farsi un’idea, basterebbe ricordare il giudizio tranchant dell’Avvocato Gianni Agnelli: “Al Delle Alpi è come giocare sempre fuori casa“. E così, già nel 1994, la Juventus cominciò a pensare ad un nuovo stadio di proprietà, mentre il Torino covava il sogno di tornare alla sua vera casa, lo stadio Filadelfia.

Se i bianconeri riuscirono a veder nascere il nuovo Stadium sulle ceneri del Delle Alpi, il Torino dovette “accontentarsi” del Comunale opportunamente rinnovato dopo le Olimpiadi.

Stadio Filadelfia (1926-1943, 1945-1958, 1959-1963)

Costruito in soli 5 mesi di lavoro nel 1926, per volere del presidente granata, il conte Enrico Marone Cinzano, lo stadio Filadelfia è, nei cuori del popolo granata, semplicemente “il Fila“, la casa madre, l’anima del Toro.

Stadi del Torino - Il Vecchio Filadelfia
Stadi del Torino – Il Vecchio Filadelfia

Non a caso, qui giocò il Grande Torino, la squadra degli Invincibili, che rivoluzionò il gioco del calcio negli anni ’40 e che fece sognare l’Italia intera, in ginocchio dopo la guerra. Rimasta tragicamente vittima nell’incidente aereo di Superga, quella squadra leggendaria sembra ancora aleggiare sul campo principale, dove sono tornati ad allenarsi i giocatori della prima squadra granata.

Fulgido esempio di architettura liberty applicata al calcio, il Filadelfia nacque con due sole tribune, per una capienza di 15.000 persone. Negli anni successivi, furono aggiunte la biglietteria e nuove gradinate che lo portarono ad ospitare 25.000 persone.

Stadi del Torino - Il Nuovo Filadelfia
Stadi del Torino – Il Nuovo Filadelfia

Il nuovo Fila, nonostante i ripetuti tentativi di ricostruzione e la quasi sparizione negli anni Novanta, riapre i cancelli nel maggio 2017, ad opera della Fondazione Stadio Filadelfia.

Motovelodromo Fausto Coppi (1925-1926)

In attesa della costruzione del nuovo Filadelfia, il Torino giocò una sola stagione al “motovelodromo di Corso Casale”. 

Progettato dall’architetto Ballatore di Rosana, eroe del liberty torinese ed esperto di grandi impianti sportivi dell’epoca (lo Stadium 1911, le torri esterne del Filadelfia 1926), il Velodromo ebbe una vita travagliata, determinata da costi di gestione spropositati che lo costrinsero ad ospitare svariate discipline sportive.

Stadi del Torino - MotoVelodromo Coppi
Stadi del Torino – MotoVelodromo Coppi

Circoscritto da due tribune, dotate di copertura in legno, accoglieva circa 7.500 posti. All’interno dell’anello di 393 metri in cemento, troviamo il campo in erba, poi impiegato per attività sportive e spettacoli teatrali e musicali.

Campo Stradale Stupinigi (1913-1925)

Sull’attuale corso Unione Sovietica, nei pressi dell’attuale zona del Combi, il Campo Stupinigi fu inaugurato nel 1913. In grado di ospitare 1500 persone, disponeva di gradinate popolari e una tribuna coperta di 500 posti.

Campo Sebastopoli (1907-1910)

Con il trasferimento della Piazza d’Armi dal centro città, un nuovo quartiere ricco di campi sportivi sorgeva tra la Crocetta e S. Rita. Dapprima venne utilizzato il c.d. “Lato Ferrovia“, dal 26 febbraio 1911 quello chiamato “Lato Crocetta“.

Velodromo Umberto I (1907-1910)

Eretto nel 1895, il velodromo Umberto I (che sorgeva tra corso De Gasperi e Corso Duca degli Abruzzi, all’altezza di via Vespucci) ospitò le prime partite di Torino e Juventus, oltre che le gare ciclistiche.

La prima partita ufficiale nella storia granata, il 13 gennaio 1907, fu proprio un derby contro i cugini juventini, vinto 2-1.

Stadi del Torino - Velodromo Umberto I
Stadi del Torino – Velodromo Umberto I

L’8 maggio 1898 vi si tenne il primo Campionato di calcio italiano, che si tenne in una sola giornata, con tre squadre torinesi ed una genovese, il Genoa Football & Cricket club, che vinse la storica edizione.