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Emozionante weekend sportivo sulle nevi di Pragelato

È stato un weekend emozionante, quello che si è appena concluso a Pragelato, dove dopo anni è tornato il fondo internazionale, grazie alla tappa di Alpen Cup.

Pragelato, Torino, Italy. January, 19th, 2020. OPA Alpen Cup 2020. Interval Start Competition – Women 5 Km F – Interval Start Competition – Women U20 – 5 Km F – Interval Start Competition – Men 10 Km F – Interval Start Competition – Men U20 10 Km F. Damiano Benedetto/ staff photographer

La Pragelato Races, guidata dalla sapiente regia di Dante Roggia, la passione dei volontari e il grande lavoro dell’Amministrazione Comunale, presieduta dal Sindaco Giorgio Merlo, hanno dato vita a un evento ben riuscito, apprezzato da atleti, allenatori e dirigenti italiani e internazionali, colpiti da un’organizzazione di tale livello, poco abituale in Coppa Europa. “Tracciato e organizzazione da Coppa del Mondo” hanno ripetuto in tanti nel corso di queste giornate, che hanno sicuramente rilanciato Pragelato come località che merita uno spazio importante nel panorama internazionale dello sci di fondo.

Passando alla cronaca, l’individuale a cronometro in skating odierna non ha regalato successi all’Italia, che si può però accontentare degli ottimi secondi posti di Elisa Brocard (Senior femminile) e Davide Graz (Junior maschile). A vincere il francese Tiberghien nella 10km senior maschile, la canadese Stewart Jones nella 5km senior femminile, il tedesco Moch e la svizzera Weber tra gli junior.

Ha regalato tante emozioni la 10km senior maschile. Dopo la splendida tripletta conquistata ieri nella 30km, nessun italiano è riuscito a salire sul podio, anche se il padrone di casa Lorenzo Romano ci è arrivato vicino, chiudendo quarto ad appena 1”2 dal podio. La vittoria è andata al francese Jean Tiberghien, già in testa al termine del primo giro. Per lui è arrivato il successo con 11”8 di vantaggio sul connazionale Clement Arnault, ennesima conferma che in pattinato la Francia è oggi la squadra da battere, almeno in OPA Cup. Terzo posto per Candide Pralong, assente ieri nella trenta chilometri. Nella top ten altri due azzurri, Simone Daprà e Paolo Ventura, rispettivamente settimo e nono. Lusinghiere nei confronti di Pragelato le parole di Tiberghien: «Sono veramente felice, è la mia prima vittoria stagionale dopo un inizio un po’ complicato. Questo tracciato mi piace tantissimo, è veramente difficile con lunghe salite nelle quali devi stare attento a non esagerare ma nemmeno andare troppo piano. Mi auguro veramente di cuore che in futuro questa località possa ospitare la Coppa del Mondo». Dispiaciuto per il podio sfiorato, ma soddisfatto della sua prestazione che gli ha permesso di ricevere il premio di miglior Under 23, il cuneese Lorenzo Romano: «Essermi allenato qui è stato molto utile e di questo ringrazio Pragelato Races e l’Amministrazione Comunale. Una pista così dura si addice molto alle mie caratteristiche. Oggi ho fatto un’ottima gara, ho mantenuto bene anche il secondo giro, purtroppo per un secondo ho perso il podio da Pralong, che forse non avendo gareggiato ieri era anche più fresco. Sono soddisfatto di aver vinto tra gli Under 23, anche se avrei preferito salire sul podio assoluto. Comunque posso essere contento di quanto ho fatto».

È ancora Canada nella gara senior femminile. Dopo la doppietta di ieri, infatti, due atlete canadesi sono nuovamente salite sul podio. La 5km in skating è andata a Katherine-Stewart Jones, seconda nella 15km in classico di ieri, mentre Dahria Beatty, vincitrice sabato, ha concluso sul terzo gradino del podio a 10”4. Nel mezzo un’ottima Elisa Brocard, giunta seconda a 5”2 dalla vincitrice. Al quarto posto Enora Latuillere, ex biatleta, argento mondiale a Kontiolahti nel 2015 con la staffetta francese. Quattro le transalpine nella top ten, chiusa dall’azzurra Francesca Franchi. Molto felice la vincitrice, Katherine Stewart-Jones: «È andata molto bene, qui è stato divertente, c’era un ambiente internazionale e queste gare mi daranno molta fiducia in vista delle prossime gare di Coppa del Mondo. Le Olimpiadi del 2006? Non posso dimenticarle, mi hanno ispirata ed è stato un piacere essere qui per gareggiare e un onore vincere, così come ricevere il premio da Stefania Belmondo». Elisa Brocard: «Fin qui non mi sono mai trovata in condizione, oggi ho avuto qualche sensazione più positiva e il podio fa bene al morale. Pista veramente dura, per noi ieri è stato tanto complicato, una gara tosta, ma anche oggi le salite si sono fatte sentire. Su un tracciato del genere Johaug andrebbe a nozze».

Successo del giovane talento tedesco Friedrich Moch nella 10km maschile juniores. L’unico capace di tenerne le code è stato Davide Graz, partito prima di lui e capace di arrivare poi con lui al traguardo, una volta raggiunto, chiudendo così secondo a 29”. Addirittura il terzo classificato, Mathieu Goalabre, ha terminato la gara con un tempo di 1’09”5 più alto. Nei dieci anche Michele Gasperi, giunto quinto. Dopo il secondo posto di ieri e la vittoria di oggi è giustificata la soddisfazione del giovane talento tedesco: «È stata una gara molto dura, al punto che nel finale mi facevano male le gambe. Alla vigilia pensavo fosse più facile oggi, invece è stata una 10km durissima, il tracciato è difficile ma la gara veramente bella. Per noi è importante gareggiare su piste difficili come questa, bisogna essere sempre concentrati anche in discesa. Sono felice». Contento della propria prestazione anche il finanziere friulano Davide Graz: «È stato un weekend veramente duro. Ieri abbiamo percorso sei giri su questo anello di 5km difficile e tosto, che non perdona. Ieri ero lì con il gruppo dei primi fino all’ultimo ma mi è mancato lo spunto finale. Oggi ho ottenuto questo bel secondo posto alle spalle di Moch, che andava veramente forte. Meglio non potevo fare. Sono soddisfatto perché le gambe hanno risposto bene nonostante ieri fossi distrutto dopo la 30km».

Molto equilibrata la 5km junior femminile nella quale, dopo il secondo posto di ieri, è arrivata oggi la vittoria della svizzera Anja Weber, autrice di una gara di alto livello. Alle sue spalle il pettorale rosso della tedesca Lisa Lohmann, giunta a 9”4 dalla vincitrice e salita sul secondo gradino del podio per un solo decimo rispetto alla connazionale Amelie Hofmann. Nuovo quarto posto per un’ottima Martina Di Centa, che ha concluso a 12”2 dalla vincitrice e meno di tre secondi dal podio. Peccato, ma la friulana può sorridere per l’ottima condizione di forma raggiunta. Nelle dieci anche Valentina Maj, che ha fatto registrare l’ottavo tempo. Così ha commentato la svizzera Anja Weber: «Sono molto soddisfatta, pista bellissima e molto dura. Per me è stato un weekend davvero soddisfacente».

Oltre alla bellissima organizzazione dell’evento, tra pista battuta alla perfezione, cerimonia di consegna dei pettorali, premiazioni ed ospitalità, grande successo ha riscontrato anche la diretta Facebook prodotta dalla Beelab e trasmessa dalle pagine di Pragelato Races e Fondoitalia, seguita da migliaia di persone in tutta Europa, con diversa gente collegata da Francia, Germania e altri paesi dell’Alpen Cup, per seguire finalmente anche visivamente i propri atleti. Altra novità per questo circuito internazionale. Ancora una volta Pragelato ha dimostrato le sue enormi capacità e potenzialità. La Coppa del Mondo non sembra più soltanto un sogno.

In allegato: foto (credit Damiano Benedetto

Il Sassuolo batte i Granata 2-1

Vittoria del Sassuolo sul Toro Torino per 2-1 nel secondo anticipo della 20a giornata di Serie A,  nello stadio di Reggio Emilia

Il Torino era in testa al 20′ pt con Rincon, con il contributo di Locatelli. Ma nella ripresa la situazione cambia, con il  pari con Boga (61′) e  infine col sorpasso di Berardi (73′). A nulla vale il forcone granata  nell’ incrocio con Millico in finale di match. Il Sassuolo conquista tre punti vitali  e arriva a quota  a 22 punti. Il Toro si ferma  a 27

Alpen Cup: tripletta italiana

Una splendida giornata di sole ha salutato il ritorno dello sci di fondo internazionale a Pragelato, dove si sono disputate le mass start in tecnica classica valide per l’Alpen Cup

 

Il giusto premio per gli organizzatori dell’evento, che sono stati costretti a battere la pista a notte fonda dopo una copiosa nevicata scesa in Val Chisone a partire dal tardo pomeriggio di venerdì. A vincere le gare sono stati Paolo Ventura nella 30km senior maschile, Dahria Beatty nella 15km senior femminile, Jan-Friedrich Doerks nella 15km junior maschile e infine Nadja Kaelin nella 15km junior femminile.

È stato trionfo azzurro nella 30km senior maschile, nella quale è arrivata una splendida tripletta, firmata dai trentini Paolo Ventura e Simone Daprà, entrambi nazionali Under 23 (l’atleta del CS Esercito ne fa parte nonostante sia classe ’96), giunti rispettivamente primo e secondo, e Gilberto Panisi, l’Italiano di Svezia, che vive, studia e si allena in Scandinavia, seguendo la sua grande passione per il fondo. Benissimo anche i due cuneesi Lorenzo Romano e Daniele Serra, ospitati la settimana scorsa da Pragelato Races e il Comune di Pragelato, giunti quinto e sesto. Per Romano è anche il miglior risultato in carriera a livello internazionale. Nel mezzo lo svizzero Capelli, giunto quarto, mentre Jouve ha chiuso ottavo alle spalle del connazionale Chautemps. Vittoria netta quella di Ventura, capace addirittura di andare in fuga già nel corso del terzo giro, e fare gara solitaria in testa. Un successo che potrebbe proiettarlo presto in Coppa del Mondo. «Questa gara fa bene al morale e significa che sono in ottima forma, soprattutto perché arrivata su una pista molto difficile con salite lunghe e discese nelle quali lavorare tanto sugli sci – ha affermato l’atleta trentino del CS Esercito – ora spero di aver dimostrato che ci sono e di meritare un posto in Coppa del Mondo». Soddisfatto anche Daprà«Ci tenevo molto a questa gara – ha affermato il poliziotto – sono felice di aver fatto bene e per la doppietta trentina. Mi alleno spesso con Paolo e sono contento per lui, oggi ne aveva più di tutti». Commosso Gilberto Panisi per il suo miglior risultato internazionale, tanto da abbracciare il suo skiman, che era in lacrime: «Lui è lo skiman di un team privato francese, sono qui con un team svizzero, io sono italiano e vesto la tuta di una squadra svedese, ma siamo competitivi con un nazionale. Vivo e studio in Svezia, ma il mio cuore è italiano. Ora sono commosso».

Doppietta canadese nella 15km senior femminile. Con una splendida azione sull’ultima salita Dahria Beatty ha staccato la sua connazionale Katherine Stewart-Jones, andandosi a prendere così il successo con 8” di vantaggio sulla compagna. Le due canadesi hanno spesso tirato il gruppo nel corso della gara, mettendo in evidenza un’ottima condizione, fino ad andare all’attacco e staccare tutte le altre già nel corso del secondo dei tre giri. Terzo posto per una brava Sara Pellegrini, staccata di 38” dal duo di testa, ma capace di prendersi comunque un posto sul podio.

 

Quarta Caterina Ganz che ha avuto la meglio nel rettilineo finale sulla svizzera Steiner. Nelle dieci anche le Under 23 azzurre Cristina Pittin, Francesca Franchi e Martina Bellini, giunte tra il sesto e l’ottavo posto. Felice la vincitrice Beatty«È straordinario aver vinto su questa pista, dove le atlete canadesi ottennero dei risultati fantastici nel 2006, mi hanno ispirato. Il tracciato è bellissimo, ci sono delle salite dure dove si può fare un buon classico. Nelle discese non puoi riposare perché ci sono tante curve e tornanti, bisogna lavorare tanto sugli sci. Qui se stai in forma voli, ma se stai giù fisicamente puoi andare molto male. Io stavo molto bene». Soddisfatta anche l’azzurra Sara Pellegrini«Adesso sono distrutta ma anche contentissima del risultato, le canadesi avevano qualcosa in più e hanno fatto differenza già nel secondo giro. Ho provato a restargli attaccata ma mi hanno staccato e ho fatto l’ultimo giro da sola».

Tripletta svizzera nella 15km junior femminile, che si è risolta in volata a favore di Nadja Kaelin, che ha beffato di mezzo scarpone la compagna di squadra Anja Weber. Al terzo posto Anja Lozza, capace di mettersi alle spalle allo sprint finale un’ottima Martina Di Centa, autrice veramente di una bellissima gara, su una pista speciale per la sua famiglia, visto il papà Giorgio qui vinse due ori nel 2006. Bene anche Valentina Maj e Nicole Monsorno, entrambe nelle dieci rispettivamente in settima e nona posizione. Particolarmente felice Nadja Kaelin, premiata dalla madrina dell’evento, l’olimpionica Stefania Belmondo«Sono molto felice, mi sentivo in forma e speravo proprio di fare una bella gara. È stato un onore essere premiata da Stefania Belmondo, ho sentito tanto parlare di lei, una straordinaria atleta». Felice Martina Di Centa, alla sua miglior gara stagionale proprio su una pista difficile come questa: «Ho lottato fino alla fine per il podio, non è arrivato, ma sono ugualmente soddisfatta perché più del risultato cercavo delle buone sensazioni».

Finale molto emozionante nella quarta e ultime delle gare in programma, la 30km junior maschile, che si è decisa sul rettilineo d’arrivo. Nella volata a tre si è imposto di un soffio il tedesco Jan-Friedrich Doerks, che ha beffato il connazionale Jakob Milz e il francese Kevin Lancia. Un risultato che ha dato una grande gioia al tedesco per il suo primo successo in Alpen Cup Junior, arrivato con grande caparbietà, se si considera che il ragazzo aveva anche rotto il bastoncino sull’ultima salita: «È stata la miglior gara della mia carriera e mi è valsa anche la qualificazione per il Mondiale Juniores. Sono felice». Non distante dal podio Davide Graz, rimasto con i migliori fino a pochi chilometri dal traguardo, che ha chiuso in sesta posizione a 17”6 dal vincitore. Ottavo il pettorale rosso di Gaspard Rousset, giunto a 1’44” dal primo.

Grande soddisfazione degli organizzatori per l’ottima riuscita della competizione, in particolare per Dante Roggia, presidente della Pragelato Races, e Gino Peyrot, oltre che per il Sindaco Giorgio Merlo, presente in loco. A premiare gli atleti Gabriella Paruzzi, consigliere della FISI e responsabile dello sci nordico, insieme a Stefania Belmondo, l’italiana più medagliata nella storia delle Olimpiadi Invernali. Le gare sono state trasmesse anche in diretta su facebook, sulle pagine di Fondoitalia e Pragelato Races, grazie alla produzione di Beelab con la regia di Enrico Beltramo. Domani si ripeterà con le individuali in skating, 10km per le gare maschili e 5km per quelle femminili.

 

Slalom gigante al Sestriere, vittoria ex aequo per Brignone

AGGIORNAMENTO

Nello slalom gigante di Coppa del Mondo l’azzurra Federica Brignone  è risultata prima a pari merito con la slovacca Vlhova.

 


Federica Brignone in 1.10.28 è prima dopo la prima manche dello slalom gigante di cdm al Sestriere

Segue la slovacca Petra Vlhova in 1.10.45 e terza la tedesca Viktoria Rebensburg in 1.10.64. Solo quarta in 1.10.70 la campionessa americana Mikaela Shiffrin. Sulla pista olimpica Giovanni Alberto Agnelli, anche Sofia Goggia con il 10/o tempo in 1.11.66. La piemontese Marta Bassino ha invece commesso una serie di errori chiudendo in 1.16.68,  alle spalle di Goggia. In classifica, dopo la prova delle prime 30 atlete,  anche Irene Curtoni al momento 23a in 1.12.75. La decisiva manche alle 14:05.

Nuoto per salvamento, Campionato di Categoria a Torino

Il 2020 del nuoto per salvamento piemontese comincia con l’importante appuntamento del  Campionato Regionale di Categoria , in programma sabato 18 (pomeriggio) e domenica 19 gennaio al Palazzo del Nuoto di  Torino 

337 atleti sono attesi nell’impianto di via Filadelfia, in rappresentanza di 14 società e per un totale di oltre 1200 presenze gara, di cui 138 staffette. Si contenderanno i titoli e le medaglie a livello regionale e si metteranno alla prova in vista del primo evento nazionale del nuovo anno: il Campionato Italiano Invernale di Categoria, in calendario dal 12 al 16 febbraio a Riccione. Articolo completo a questo link

A Pragelato 280 atleti da 13 nazioni

La prestigiosa Alpen Cup sabato 18 e domenica 19 gennaio

 

GRANDI NUMERI A PRAGELATO: 260 ATLETI DI 13 DIFFERENTI NAZIONALITÁ SONO ISCRITTI PER LE GARE DI ALPEN CUP DEL 18 E 19 GENNAIO; 66 UNDER 18 PARTECIPERANNO ALLA TAPPA DI COPPA ITALIA RODE DI SABATO POMERIGGIO  

Ultimi preparativi a Pragelato per la due giorni di Alpen Cup, che sabato 18 e domenica 19 gennaio riporterà lo sci di fondo internazionale sulle nevi olimpiche del 2006. Per l’occasione è stato preparato un anello di 5km, che unisce i due tracciati delle Olimpiadi. Un percorso duro, che gli uomini ripeteranno ben sei volte nella mass start di 30km del sabato, mentre le donne faranno tre giri. Il dislivello della pista è di 178 metri, per un totale di 1068 metri per gli uomini e 534 metri per le donne.

Una rarità per l’Alpen Cup, come ha sottolineato Gino Peyrot, direttore di pista per l’evento organizzato dalla Pragelato Races, che ha così descritto il tracciato: «È una pista molto tecnica, perché le discese sono impegnative, comprendendo anche la famosa compressione che diede qualche pensiero atleti di alto livello alle Olimpiadi del 2006. Sarà anche un tracciato molto selettivo, in particolare la salita della chiesa a due chilometri dall’arrivo è molto impegnativa. Come Pragelato siamo soddisfatti perché domenica scorsa due atleti che hanno gareggiato per l’Italia nelle precedenti gare di OPA Cup, Lorenzo Romano e Daniele Serra, hanno espresso la loro soddisfazione nel gareggiare finalmente su una pista con salite e discese, non soltanto in piano. Ci tengo poi a sottolineare quanto sia emozionante per me avere questo ruolo nel giorno del ritorno internazionale del fondo a Pragelato. L’augurio è iniziare oggi con l’Alpen Cup per poi arrivare un giorno ad ospitare la Coppa del Mondo».

Esperto il direttore di gara, Andrea Roggia, che soltanto la passata settimana ha svolto questo ruolo nella tappa della Coppa del Mondo di combinata nordica, che si è disputata in Val di Fiemme: «A livello organizzativo siamo molto avanti, abbiamo già inquadrato tutte le problematiche. A Pragelato torna un evento che per la prima volta dalle Olimpiadi riporta qui atleti internazionali e strutture che non vedevamo da tempo. Siamo pronti e ci auguriamo vada tutto bene».

Molto alto il numero degli iscritti alla gara: 260 atleti gareggeranno nelle due gare di OPA Cup, provenienti da tredici nazioni, comprese tre squadre extra OPA come Australia, Estonia, Belgio e Canada. Presenti in totale 161 uomini (90 under 20) e 94 donne (55 Under 20). Sabato mattina, alle 9.30, partiranno le quattro mass start di Alpen Cup, mentre nel primo pomeriggio, attorno alle 14.30, si disputeranno le due mass start Under 18, valida per la Coppa Italia Rode, alle quali sono iscritti 66 atleti, 42 maschile e 24 ragazze. La domenica invece le individuali in skating, nella quale gli Under 18 gareggeranno in Alpen Cup.

 Tra gli iscritti diversi atleti da seguire con attenzione. La Francia si presenterà al via delle due gare del weekend con un contingente piuttosto competitivo, nel quale spiccano Richard Jouve, Baptiste Gros e Tom Mancini. Il primo, reduce da un weekend di Dresda piuttosto turbolento, ha regalato alla staffetta francese uno splendido bronzo ai Mondiali di Seefeld della passata stagione, mentre quest’anno è salito sul podio nelle sprint di Ruka e Lenzerheide. Attenzione anche a Jean Tiberghien e Arnaud Chautemps,rispettivamente  secondo e quarto nella classifica di Alpen Cup. L’Italia vedrà al via tre atleti che hanno partecipato ai Mondiali di Seefeld della passata stagione, come Simone Daprà, Stefano Gardener e Mirco Bertolina, oltre ai piemontesi Lorenzo Romano e Daniele Serra, mentre va tenuto d’occhio anche Paolo Ventura, ottimo protagonista nelle ultime gare di Alpen Cup. Tra le donne le azzurre più attese saranno Caterina Ganz ed Elisa Brocard, entrambe atlete della Squadra A, ma occhi puntati anche su Francesca Franchi e Sara Pellegrini, seconda nella classifica di OPA Cup. Attenzione anche alle francesi, che bene si stanno comportando quest’anno, oltre alla svizzera Désirée Steiner.

Tra gli Under 20 l’Italia ha in Davide Graz il proprio fiore all’occhiello, mentre per la 10km in skating è atteso anche Giovanni Ticcò. La Francia avrà due giovani molto competitivi come Gaspard Rousset, leader della classifica generale, e Mathieu Goalabre. Atteso anche il tedesco Friedrich Moch, secondo in OPA Cup. Tra le donne partirà con l’obiettivo di ottenere un altro grande risultato la tedesca Lisa Lohmann, leader della generale Junior, che si è anche allenata a Pragelato la scorsa settimana insieme alla sua nazionale. Tanto talento nella squadra svizzera, fin qui grande protagonista, in particolare con Anja Weber e Nadja Kaelin. L’Italia ha in Nicole Monsorno l’atleta più attesa nella 5km in skating, mentre un nome che non può passare inosservato a Pragelato, è quello di Martina Di Centa, figlia del grande Giorgio che proprio sul tracciato della Val Chisone vinse l’oro olimpico nella 50km delle Olimpiadi del 2006.

Il campione azzurro sarà presente nel ruolo di skiman del CS Carabinieri, essendo presenti tutti i corpi sportivi militari oltre ai sette comitati. Con l’oro olimpico di Torino 2006, ci sarà anche Stefania Belmondo, l’atleta italiana più medagliata nella storia delle Olimpiadi.

 

(foto di gruppo: Flavio Becchis)

Prato Nevoso: l’emozione continua

A Prato Nevoso proseguono le emozioni con la seconda giornata di gara della Coppa del Mondo Paralimpica di Sci Alpino 2020. La prima manche è iniziata alle ore 9.30, la seconda intorno alle ore 12 e a seguire si è svolta la premiazione degli atleti vincitori.

Per il settore maschile, l’Italia vola ancora con Giacomo Bertagnolli che si riprende l’oro con la guida Andrea Ravelli nella categoria Vision Impaired, seguito dal francese Hyacinthe Deleplace con la guida Maxime Jourdan e dall’australiano Patrick Jensen con la guida Amelia Hodgson, che bissa il bronzo della prima gara. Nella categoria Sitting si conferma il podio di ieri, con il norvegese Jesper Pedersen, seguito dall’olandese Jeroen Kampschreur e dal giapponese Takeshi Suzuki. Il finlandese Santeri Kiiveri vince la seconda medaglia d’oro nella categoria Standing e replicano anche l’austriaco Nico Pajantschitsch con l’argento e il russo Alexander Alyabyev con il bronzo.

 

Per quanto riguarda il settore femminile risale sul primo gradino del podio nella categoria Vision Impaired l’austriaca Veronika Aigner con la guida Elisabeth Aigner e anche l’argento e il bronzo se lo riaggiudicano rispettivamente l’inglese Menna Fitzpatrick con la guida Gary Smith e la tedesca Noemi Ewa Ristau e la sua guida Paula Ella Brenzel. Stesso podio della prima gara anche nella categoria Standing, in cui trionfa ancora la cinese Mengqiu Zhang, seguita dalla tedesca Anna-Maria Rieder e dalla russa Varvara Voronchikhina. Nella categoria Sitting sale sul primo gradino del podio la Germania con Anna-Lena Forster, seguita dalle cinesi Wenjing Zhang e Sitong Liu, oggi medaglia di bronzo.

 

Ora, dopo l’ultimo captain’s meeting della kermesse sportiva, l’attenzione si sposta sull’evento in quota “Raccontiamo le nostre montagne” alla Baita del Rosso, con salita gratuita sulla nuovissima cabinovia del Rosso a 10 posti e ideata da “Porsche studio design” per Prato Nevoso Spa. Domani ultima giornata di gara per gli atleti: tutti gli aggiornamenti, le dirette video e la possibilità di rivedere le gare sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di DiscesaLiberi.

Olimpiadi Giovanili di Losanna: bilancio positivo per Tornaghi e Coraducci

Si stanno concludendo a Losanna i Giochi Olimpici Giovanili ai quali hanno preso parte i giovani talenti internazionali degli sport invernali

La milanese Alessia Tornaghi (Agorà Skating Team), allenata da Edoardo De Benardis e Claudia Masoero dell’Ice Club Torino nel capoluogo piemontese, ha rappresentato l’Italia nella categoria singolo femminile ed è stata la portabandiera della nazionale italiana nella cerimonia di apertura dei Giochi

La Tornaghi, 16 anni, si è recentemente confermata campionessa italiana assoluti, bissando il titolo vinto lo scorso anno all’esordio nella categoria senior.

Nella gara olimpica individuale l’allieva di Edoardo De Bernardis ha conquistato un ottimo sesto posto con il punteggio di 178.60.

Nel Team Event misto, competizione a squadre nella quale si sono confrontati otto team formati da rappresentanti delle quattro discipline del pattinaggio artistico e della danza sul ghiaccio, Alessia Tornaghi ha pattinato un programma eccellente, ottenendo dai giudici un grado di esecuzione positivo in tutti gli elementi e atterrando perfettamente tutti i salti previsti. Il punteggio di 125.22 ottenuto è stato il suo personal best e le ha consentito di posizionarsi alle spalle delle rivali russe Sinitsyna e Frolova, conquistando, però, un punteggio tecnico superiore a quello delle due atlete russe.

Buona prestazione anche per  Anaïs Coraducci, pattinatrice svizzera allenata dallo stesso team, in patria ha chiuso la classifica posizionandosi nelle prime dieci.

La Coraducci, portabandiera della sua nazionale, ha ottenuto il punteggio di 150.89.

“Il bilancio di questi Giochi  è positivo per le nostre atlete – commenta Edoardo de Bernardis, allenatore di Tornaghi e Coraducci. E’ stata una bella esperienza per tutta la squadra. Adesso ci concentriamo sugli Europei della prossima settimana”.

Prato Nevoso 2020, tanti campioni paralimpici

Coppa del Mondo Paralimpica di Sci Alpino 

 

La prima giornata di Coppa del Mondo Paralimpica di Sci Alpino a Prato Nevoso, unica tappa italiana della stagione 2020, è cominciata con grande entusiasmo da parte di tutti gli organizzatori, degli atleti pronti a gareggiare e del numeroso pubblico presente.

 

La prima manche è iniziata alle ore 10 e la seconda intorno alle ore 12.30, per poi lasciar spazio alla premiazione finale nel primo pomeriggio.

 

Per quanto riguarda il settore maschile, l’Italia trionfa con Giacomo Bertagnolli che si aggiudica il primo posto nella categoria Vision Impaired insieme alla sua guida Andrea Ravelli, seguito dallo slovacco Miroslav Haraus con la guida Maros Hudik e dall’australiano Patrick Jensen con la guida Amelia Hodgson. Nella categoria Sitting il gradino più alto del podio va alla Norvegia, con Jesper Pedersen, seguito dall’olandese Jeroen Kampschreur e dal giapponese Takeshi Suzuki. Il finlandese Santeri Kiiveri vince la medaglia d’oro nella categoria Standing, con l’argento all’austriaco Nico Pajantschitsch e il bronzo al russo Alexander Alyabyev.

 

Per il settore femminile sale sul primo gradino del podio nella categoria Vision Impaired l’austriaca Veronika Aigner con la guida Elisabeth Aigner, mentre si aggiudica il secondo posto l’inglese Menna Fitzpatrick con la guida Gary Smith e il terzo posto va alla Germania con Noemi Ewa Ristau e la sua guida Paula Ella Brenzel. Nella categoria Standing trionfa la cinese Mengqiu Zhang, seguita dalla tedesca Anna-Maria Rieder e la russa Varvara Voronchikhina. La Cina conquista un secondo oro nella categoria Sitting con Sitong Liu, in compagnia della giapponese Yoshiko Tanaka che si aggiudica l’argento e dell’olandese Barbara Van Bergen, medaglia di bronzo.

 

La giornata si concluderà con dj set e degustazione di prodotti locali al Borgo Stalle Lunghe, all’insegna della convivialità e della buona musica, in attesa di rivivere grandi emozioni con la seconda gara prevista domani giovedì 16 gennaio. Domani pomeriggio, inoltre, dopo le premiazioni è in calendario l’evento in quota “Raccontiamo le nostre montagne” alla Baita del Rosso, con salita gratuita sulla nuovissima cabinovia del Rosso.

 

Alpen Cup: ci sarà anche Giorgio Di Centa

Si avvicina il ritorno di Pragelato nello sci di fondo internazionale

IL GRANDE PROTAGONISTA DEL FONDO ITALIANO ALLE OLIMPIADI DI TORINO 2006: “QUANDO VINSI LA 50KM, PENSAI DI POTER SMETTERE DI CORRERE, POI CONTINUAI ALTRI 11 ANNI”

La località della Val Chisone ospiterà il 18 e 19 gennaio prossimi la quarta tappa dell’Alpen Cup 2019/20. Per l’occasione la Pragelato Races ha preparato un anello di 5km, coinvolgendo il tracciato delle Olimpiadi del 2006, che tante soddisfazioni regalò all’Italia.

Proprio il più grande protagonista dello sci di fondo italiano ai Giochi di Torino 2006 sarà presente questo weekend. Giorgio Di Centa, oro in staffetta e soprattutto nella 50km in tecnica libera, preparerà e testerà gli sci dei fondisti del Centro Sportivo Carabinieri che parteciperanno all’evento. Ovviamente, per l’olimpionico friulano è sempre una grande emozione tornare sul luogo della sua più grande vittoria in carriera: «Pragelato avrà sempre un posto speciale nel mio cuore – ha affermato Di Centa – tornarci mi darà l’opportunità di ricordare e rivivere quel bellissimo momento tornando anche a sciare sul tracciato olimpico. Quelle Olimpiadi furono gratificanti, vissi due giornate meravigliose. Ripensandoci, sono contento soprattutto di essere stato in grado di trasmettere tante emozioni al pubblico italiano che seguì la gara da casa».

Una volta tagliato da trionfatore il traguardo della 50km, Di Centa si fece sfuggire anche la frase “posso anche smettere di correre”. In realtà l’ha poi fatto 11 anni dopo, soltanto nel 2017, perché la passione per questo sport l’ha portato a gareggiare fino 44 anni, riuscendo a conquistare fino all’ultimo anche delle convocazioni in Coppa del Mondo: «Quella frase uscì dal mio cuore, perché avevo appena realizzato il sogno più inimmaginabile. Invece ho poi continuato ancora tanti anni, perché volevo ancora dare il mio contributo all’Italia».

I ricordi di quel finale di gara sono confusi e anni dopo Di Centa ammette che tutto andò troppo veloce per rendersi realmente conto del momento: «Ricordo la festa finale, l’immediata premiazione floreale sul campo, persone che mi chiamavano da tutte le parti, quindi la partenza immediata per Torino e la cerimonia di premiazione. Sono riuscito a godermi poco quel momento, ore e minuti sono volati, non ho avuto il tempo di stare con la famiglia e gli amici, anche perché c’erano anche gli eventi con i media. Fu un vero e proprio tour de force, un momento bello ma troppo veloce. Avrei preferito poterlo vivere con maggiore calma». Madrina dell’evento di sabato e domenica sarà Stefania Belmondo, che si commosse in diretta televisiva sulla RAI in occasione dell’oro olimpico del friulano, fratello della sua rivale Manuela Di Centa«Ricordo la commozione di Stefania. In quel momento lei era consapevole dei sacrifici che da atleta avevo fatto, sognando un giorno di venire ripagato da un grande successo. Io vinsi la 50km olimpica, l’emozione più grande che possa vivere un fondista».

Da skiman Di Centa infilerà gli sci ai piedi testandoli per i suoi atleti e tornerà a sciare sul tracciato che lo incoronò campione olimpico: «Sarà bello tornare a sciare su quelle pista. Per altro, seguendo la squadra di biathlon, quest’anno ho sciato praticamente solo in skating, ma visto che qui ci sarà la mass start in classico, dovrò tornare a farlo anche in alternato».

A gareggiare sabato e domenica, nelle gare valide nel suo caso per l’Alpen Cup Junior e la Coppa Italia Rode, ci sarà anche sua figlia, Martina Di Centa, classe 2000, giovane talento della nazionale italiana juniores e capace già di collezionare diversi titoli italiani. Che effetto farà a papà Giorgio, vedere sua figlia gareggiare a livello internazionale sulla pista che gli ha regalato la gioia più grande? «Spero soltanto che stia bene, in buone condizioni e faccia la sua gare. Sono consapevole delle sue qualità, ha delle belle chance di far bene. Vediamo se le porto fortuna, visto che fin qui non ho potuto seguire le sue gare, essendo impegnato nel biathlon. Magari riuscirà a far fare il salto di qualità alla sua stagione, come spesso le capita nella sua seconda metà».

Il programma prevede sabato la mass start in classico (30km per gli uomini e 15km per le donne), mentre domenica si svolgerà l’individuale a cronometro in skating (10km per gli uomini e 5km per le donne).