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Attraverso lo specchio.. d’acqua

Continuano gli incontri allo spazio della Città e della Città metropolitana al Salone del libro. Ieri alle 14.30 un pubblico numeroso ha assistito alla presentazione del progetto della Città per valorizzare il sistema fluviale e verde, con una tavola rotonda a cui hanno partecipato, oltre all’assessore al Verde e alle Sponde fluviali Francesco Tresso: Mauro Crosio (presidente Comitato Piemonte Federazione Italiana Canoa Kayak), Maria Rita Minciardi (ricercatrice ENEA), Alberto Robiati (direttore di Forwardto – Studi e competenze per scenari futuri), Filippo Vecchio (Innovation Center Intesa Sanpaolo), Paolo Verri (manager culturale). A moderare l’incontro la giornalista del Sole 24 Ore, Filomena Greco.

L’immagine di Torino, “città dei quattro fiumi”, può essere un nuovo perno su cui costruire una nuova strategia di sviluppo della città e del suo territorio. Un’immagine – parafrasando il titolo dell’incontro – che vada oltre quello che c’è sul filo dell’acqua, che vada in profondità nel “sistema” fiume, coniugando diversi elementi: innovazione, sostenibilità, cultura, sport e benessere, partecipazione e cura.

La “scintilla” di questo progetto, come ha spiegato in apertura l’assessore Tresso, è costituita dall’importante finanziamento del PNRR grazie al quale, attorno alla realizzazione a Torino Esposizioni della nuova Biblioteca Civica, verrà profondamente revisionato il parco storico del Valentino e sarà ripristinata la navigazione sul Po, con modalità innovative e con l’utilizzo di battelli elettrici di nuova concezione.

Tresso ha ricordato come il fiume sia un dorsale che connette una serie di elementi, richiamati dalla presenza dei partecipanti alla tavola rotonda, e di come il ripristino della navigazione da piazza Vittorio a Moncalieri sia una grande occasione per recuperare connessione tra tante opportunità interessanti, sotto il profilo turistico ma anche ambientale. Un progetto globale in cui il fiume “che forse è poco percepito, che unisce ma non collega sufficientemente” avrà un ruolo forte, in una visione che metterà insieme tante competenze diverse. “Ai Murazzi, che è storicamente una realtà iconica legata al fiume, realizzeremo un River Centre, un hub dove si parlerà di tanti temi legati al fiumecultura, sport, innovazione – con spazi di coworking, una caffetteria, spazi per eventi temporanei”, ha spiegato l’assessore. L’idea di un fiume “vissuto” è scalabile e può essere replicata lungo tutto l’asse del Po: “Stiamo lavorando insieme alle autorità distrettuale del bacino del Po per realizzare un unico sistema di aree protette e identificare un’unica biosfera; il fiume può essere un unicum anche dal punto di vista turistico, penso ad esempio alla ciclovia Ven.To che unisce Venezia con Torino”, ha concluso Tresso.

La ricercatrice Maria Rita Minciardi è intervenuta per parlare dello stato di salute dei fiumi, tema quanto mai attuale nei giorni dell’alluvione in Emilia Romagna: “Il Po e i fiumi hanno bisogno di acqua in quantità sufficiente e di spazi dove possono allargarsi naturalmente. Territori che sono come una spugna, che assorbono l’acqua e la rilasciano in sicurezza, per salvare le zone antropizzate”.

Alberto Robiati ha spiegato come serva ragionare in termini di complessità per programmare il futuro – anzi, “i futuri” – anche partendo dall’analisi del passato. “Non applichiamo una metodologia con scenari alternativi di lungo periodo; per andare oltre il contingente cerchiamo anche di sognare, pensiamo a modalità che si presenteranno in futuro. Dobbiamo allargare lo sguardo, coinvolgere diverse anime e punti di vista – continua Robiati -, dobbiamo chiederci quali siano le diverse fruizioni e percezioni del fiume, che può essere un vero e proprio innesco di processi, non solo nella sua area urbana”.

Filippo Vecchio ha portato ad esempio la città di Parigi, che ha creato nuove un ecosistema di innovazione attorno al suo fiume. Un modello a cui Torino può guardare: “C’è il tema, importantissimo, della raccolta dei dati, del fiume come fornitore di informazione, grazie al nuovo sistema di imbarcazioni che verrà utilizzato sul Po; c’è il tema del racconto e della fruizione collettiva del fiume, con tanti soggetti interessati alla valorizzazione del fiume. Il fiume nel lessico della città divide, ma noi pensiamo che possa diventare una sintesi della città, un elemento che unisce, perché abbiamo sempre più bisogno di luoghi collettivi, di luoghi dove costruire la nostra storia quotidiana”.

Mauro Crosio ha ricordato come i canottieri e i remieri siano gli unici che non hanno mai “abbandonato” il fiume. Torino ha una grande tradizione in questo campo, con numeri importanti: sono 8 le società affiliate alle Federazione canoa e canottaggio, più di 2mila i frequentatori stabili, circa mille i bambini che ogni anno grazie alle attività per le scuole si cimentano nella pratica del canottaggio. Per Crosio, “La presenza dello sport in acqua è ricorrente in tante immagini di Torino, un’immagine di forte suggestione che è diventata parte integrante della vita di tutti i giorni del fiume e del paesaggio. Un presidio importante per il fiume, come attività agonistica ma anche come pratica quotidiana per tutti, molto inclusiva. E’ anche una proposta di turismo attivo, perché sono sempre più i non torinesi che fanno esperienza di attività sportiva sul fiume, con l’occasione, unica, di osservare la bellezza delle città dalle sue acque”.

Nel ricordare come la prima spiaggia fluviale urbana europea sia stata realizzata ai Murazzi, a fine anni novanta, Paolo Verri ha evidenziato come dal suo punto di vista “la sfida non dovrebbe essere soltanto quella del fiume Po, perché oggi, ad esempio, è il lungo Dora a essere diventato il luogo dei giovani, dove c’è un grande fermento, con attività non mappate ma molto visibili, con nuovi spazi lungo il campus Einaudi”. Il manager culturale ha ricordato “il ruolo fondamentale che possono avere il Po e gli altri fiumi torinesi, di ricucitura con l’area metropolitana, con grande potenzialità turistiche e commerciali nel lungo periodo che andrebbero programmate con un “Piano strategico dei fiumi”. Torino deve guardare a due città che le somigliano, continua Verri: “Lione, una città in cui il fiume è davvero di tutti, e Pittsburgh, esempio di città che ha portato sul fiume alcuni contenuti culturali innovativi, andando a riempire spazi vuoti dove prima c’erano le acciaierie, e creando un nuovo policentrismo”.

In chiusura, l’assessore Tresso ha ricordato come il fiume sia una risorsa straordinaria, di come sia storia ma anche futuro della città: “Le barche che remano ci restituiscono un’immagine potente, il messaggio che si voga tutti insieme e, partendo dal finanziamenti straordinari del PNRR, con una visione chiara di dove vogliamo andare, aggregando competenze diverse possiamo fare emergere nuove connessioni in un fiume che unisce e su cui costruire un percorso di progettualità”.

Oggi al Salone, gli appuntamenti dello stand della Città di Torino e della Città metropolitana

SABATO 20 MAGGIO
Ore 10.30
Torino contro il razzismo

 con Roberto Grieco (dirigente Servizio giovani e Pari opportunità), Jacopo Rosatelli (assessore Città di Torino), Luciano Scagliotti (presidente associazione Altera) e Valentina Spinu (presidente di FARMP e vicepresidente del Patto Antirazzista della Città di Torino)

La Città di Torino è impegnata nella tutela dei Diritti Umani e nel riconoscimento e valorizzazione delle differenze come motore di sviluppo sociale ed economico del proprio territorio. Per questo ha adottato un Piano di Azione Locale contro il Razzismo a seguito del progetto europeo SUPER (SUPporting Everyday fight against Racism), finalizzato al rafforzamento del ruolo delle autorità locali nel combattere il razzismo e la xenofobia. Durante l’incontro verranno presentate le azioni previste dal Piano alla presenza dei rappresentanti delle associazioni antirazziste che hanno contribuito alla sua stesura.

Ore 14
Donne e antimafia
Donne in prima linea per prevenire e contrastare mafie e corruzione

 con Maria José Fava (coordinatrice provinciale Avviso Pubblico), Michela Favaro (Vicesindaca Città di Torino), Valeria Scafetta (Donne e antimafia, Becco Giallo), Paola Di Nicola Travaglini (La Giudice – Una donna in magistratura, Harper Collins)
Modera Roberto Montà (presidente Avviso Pubblico)
in collaborazione con Avviso Pubblico – Enti locali e regioni contro mafie e corruzione

Democrazia, cittadinanza, règola, memòria: s. f.

La promozione della Legalità si declina al femminile – “Donne e Antimafia” è un libro, ma anche un dialogo al femminile per far conoscere la storia delle tantissime donne in prima linea, civilmente e professionalmente, per prevenire e contrastare i fenomeni mafiosi e corruttivi. Paola Di Nicola Travaglini, giudice della Corte di Cassazione e consulente giuridica della Commissione parlamentare sul femminicidio, la prima a definirsi “la giudice” anticipando il verdetto dell’Accademia della Crusca, è una delle dieci coraggiose protagoniste che si raccontano nel libro curato da Valeria Scafetta e Giulia Migneco.

 Ore 15.30
Il mondo reale e quello raccontato dalla serie “Mare Fuori”

 con Maurizio Careddu (sceneggiatore Mare Fuori), Cristiana Farina (sceneggiatrice Mare Fuori), Nicolò Galasso (attore, O’ Pirucchio di Mare Fuori), Rosanna Purchia (assessora Città di Torino), Simona Vernaglione (direttrice Istituto penale minorile Ferrante Aporti)
modera Massimiliano Nerozzi (giornalista, Corriere della Sera)
a cura di Assessorato alla Cultura
in collaborazione con Rai Fiction e Picomedia 

Mare fuori è una serie televisiva italiana prodotta da Rai Fiction e Picomedia, distribuita a partire dal 2020. La serie narra le vicende di vari detenuti e di alcuni membri del personale dell’immaginario IPM (istituto penitenziario minorile) di Napoli, liberamente ispirato al carcere di Nisida.

Ore 17
Festival letterario “Scritto misto di libri e musica”

 con Margherita Oggero (scrittrice), Davide Rosso (direttore Fondazione Centro Culturale Valdese), Deborah Severini (organizzatrice festival Scritto Misto), Jacopo Suppo (vicesindaco Città metropolitana), Dino Tron (musicista)
in collaborazione con Unione montana Valli Chisone e Germanasca e Comune di Perosa argentina
a cura di Città Metropolitana di Torino in collaborazione con Unione montana Val Chisone e Germanasca e Comune di Perosa Argentina

Il Festival letterario Scritto Misto libri e musica è giunto quest’anno alla sua XI edizione. Un festival itinerante in Val Chisone che ha la particolarità di mescolare la letteratura alla musica e alle bellezze del territorio montano. Ogni incontro è un’esperienza unica!

Ore 18
La grande occasione. Viaggio nell’Europa che non ha paura (Piemme)
di Mario Marazziti

 con Abdullahi Ahmed Abdullahi (consigliere comunale Città di Torino), Elena Apollonio (consigliera comunale Città di Torino), Domenico Quirico (giornalista), Daniela Sironi (responsabile della Comunità di Sant’Egidio per il Nord Italia)
modera Maria Teresa Martinengo (giornalista La Stampa)
a cura della Presidenza del Consiglio comunale della Città di Torino

I corridoi umanitari in Europa dal punto di vista di chi ha accolto. E’ possibile cambiare prospettiva e visione sulle migrazioni? L’ultimo libro di Mario Marazziti dà voce a chi ha scelto di “aprire le porte” superando paure e diffidenza. Un vero e proprio antidoto alle narrazioni che impediscono di riconoscere nell’altro la somiglianza con noi stessi ma anche l’occasione per avanzare proposte concrete di politiche europee, nazionali e locali affinché migranti e profughi, da problema, possano diventare una grande occasione.

Chiuso per un mese il minimarket della “malamovida” di Vanchiglia

Trenta giorni di chiusura per un minimarket di via Balbo finito sotto la lente di ingrandimento della Polizia Locale e della Circoscrizione 7. Numerose le violazioni contestate: dal disturbo della quiete pubblica, al mancato rispetto delle disposizioni per la vendita degli alcolici e delle norme per la tutela dell’ambiente.

Durante i controlli, proseguiti per oltre un mese, gli agenti hanno scoperto che all’interno del locale, in spregio delle regole, venivano consumati cibo e bevande. Inoltre il forte rumore provocato dagli avventori nelle ore notturne durante questi ‘pasti non autorizzati’ comprometteva la vivibilità della zona.

Maltempo: da questa sera chiusi i Murazzi, la Protezione civile monitora la situazione

La Protezione civile della Città di Torino sta monitorando attentamente le condizioni del tempo e le conseguenze del protrarsi delle precipitazioni sui fiumi.

La situazione meteo/idrogeologica in città e del fiume Po, secondo le previsioni offerte dall’Arpa, è ora in codice giallo (bassa criticità): un’allerta moderata dunque, con vigilanza e continuo monitoraggio sul suo evolversi.

Già da questa sera, intanto, verrà disposta la chiusura cautelativa dei Murazzi al transito veicolare e pedonale. Sospese tutte le attività sul fiume, a cominciare dalle società remiere già pre-allertate.

Il monitoraggio della Protezione civile interesserà tutte le aree lungo i fiumi tra corso Regina Margherita e Moncalieri, compreso il Borgo Medievale e una particolare attenzione verrà riservata all’area del Fioccardo e del torrente Sappone.

Eventuali aggiornamenti che in base alle previsioni meteo potessero rendersi necessari saranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione attraverso comunicati stampa, sulla home page del sito web della Città e sui suoi canali social (pagina Facebook e account Twitter).

Volley: tutto pronto al Pala Alpitour per le CEV Super Finals 2023

Conferenza stampa questa mattina al J Hotel con allenatori e capitani delle 4 squadre pronte a contendersi i due titoli continentali domani dalle 17.30 al Pala Alpitour: le turche VakifBank Istanbul e Eczacibasi Dynavit Istanbul, tra le ragazze, e le polacche, Jastrzebski Wegiel e Zaksa Grupa Azoty.

Lo Zaksa è la squadra della città di Kędzierzyn-Koźle la cui sindaca, Sabina Nowosielka, quasi negli stessi orari è stata ricevuta a Palazzo Civico dalla vice sindaca della Città di Torino, Michela Favaro. Fortissimo il legame della sindaca con la squadra di pallavolo della sua città, capace di vincere le ultime due edizioni della CEV Champions League, e della quale è stata presidente del consiglio di amministrazione, fino al 2015.



Intanto prosegue la vendita degli ultimi biglietti disponibili per assistere alle due sfide che incoroneranno le squadre più forti d’Europa: coloro che sono interessati ad acquistare i tagliandi residui possono farlo tramite il seguente link: https://tickets.cev.eu/superfinals2023



Oggi al Salone, gli appuntamenti dello stand della Città di Torino e della Città metropolitana

Ore 10.30

Scrittrici e Poetesse al Monumentale

con Andrea Araldi (presidente AFC), Chiara Foglietta (assessora Città di Torino), Renata Santoro (responsabile Accoglienza, Celebrazioni ed Eventi Cimiteri Torino)

con Elena Ruzza (attrice)

a cura dell’Assessorato ai Servizi Cimiteriali in collaborazione con l’associazione culturale Terra Terra

La storia e la cultura degli ultimi duecento anni della nostra Città, è raccontata con i ricordi e i simboli scritti nelle pietre del cimitero Monumentale di Torino, che è annoverato tra i più significativi tra i cimiteri europei e che si pregia essere una tappa nel circuito dell’European Cemeteries Route, itinerario europeo certificato dal Consiglio d’Europa dal 2010.

 

Ore 12

L’altra libertà – voci dal carcere

Presentazione Premio letterario nazionale “Emanuele Casalini” riservato ai detenuti – 21esima edizione – Firenze 2022

con Davide Casalini (presidente UniTre Carcere di Porto Azzurro), Gianna Pentenero (assessora Città di Torino), Luca Pidello (consigliere comunale Città di Torino), Piercarlo Rovera (presidente nazionale Unitre)

con Gianni Oliva (storico)

a cura dell’Assessorato ai Rapporti con il Sistema Carcerario, in collaborazione con Unitre e la Commissione Consiliare Speciale di promozione di iniziative per la legalità, i diritti delle persone private della libertà personale, la giustizia di comunità, il sostegno e la memoria delle vittime di reato.

La motivazione più profonda di questo premio è stato il proposito di offrire uno stimolo, un incentivo a tentativi di scrittura da sempre presenti nel mondo carcerario. In carcere si scrive per liberare la mente dai fantasmi della solitudine, dall’angoscia dell’essere confinati in luoghi tanto remoti dalla comprensione degli uomini, per ripercorrere con il linguaggio della memoria e della fantasia il proprio vissuto.

 

Ore 14.30

Attraverso lo specchio…d’acqua

con Mauro Crosio (Presidente Comitato Piemonte Federazione Italiana Canoa Kayak), Maria Rita Minciardi (ricercatrice ENEA – naturalista e esperta in ecologia fluviale), Alberto Robiati (direttore di Forwardto – Studi e competenze per scenari futuri),Francesco Tresso (assessore Città di Torino), Filippo Vecchio (Innovation Center Intesa Sanpaolo – Comunicazione cultura e marketing

dell’innovazione), Paolo Verri (manager culturale)

modera Filomena Greco (giornalista Sole 24 ore)

Tavola rotonda a cura dell’Assessorato alla Cura della città, Verde pubblico, Parchi e sponde fluviali

Torino, “città dei quattro fiumi”, un’ immagine forte e significativa che diventa strategia per i torinesi e per chi vuole comprendere passato e futuro del capoluogo piemontese. I fiumi diventano occasione di sviluppo per la Città e il suo territorio, coniugando innovazione e sostenibilità, cambiamento climatico e ricerca, cultura e eventi, sport e benessere, partecipazione e cura.

 

Ore 16.00

La corsa più antica del mondo Susa – Moncenisio (Susalibri)

di Marco Canavoso e Demetrio Vilardi

con Marco Canavoso (autore), Piero Genovese (sindaco di Susa), Mauro Scanavino (presidente Ancai), Angelo Panassi (edizioni Susa Libri), Marco Rey (sindaco di Giaglione), Jacopo Suppo (vicesindaco Città metropolitana di Torino)

a cura di Città metropolitana di Torino

Un incontro sulla gara automobilistica in salita più antica d’Italia. Una competizione famosa e leggendaria che ha visto la partecipazione di piloti come Vincenzo Lancia e Manuel Fangio. Oggi è gara di slalom cronometrata di 4 chilometri ma come non raccontare e celebrare le imprese sugli ultimi chilometri di tracciato: gli impegnativi tornanti della Gran Scala?

 

Ore 17.00

Piero Gobetti: attraverso lo specchio dell’editore ideale

con Caterina Arcangelo (saggista) e Marco Revelli (storico e sociologo).

modera: Marta Vicari (Centro Studi Piero Gobetti)

a cura dell’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Centro Studi Piero Gobetti

A cento anni di distanza dalla fondazione della sua casa editrice (1923), nella cornice del Salone del Libro di Torino, torniamo sulle riflessioni di Piero Gobetti e sul modello di editore ideale che il giovane torinese delineò sin dai 18 anni. L’editore – parafrasando Gobetti – doveva essere l’iniziatore di un movimento di idee e solo facendosi portatore di un questo movimento, egli poteva definire la propria funzione nella vita sociale del Paese. Ne parliamo a partire dalle parole stesse di Gobetti lette da Caterina Arcangelo e dalla lezione di Marco Revelli, con editori indipendenti che si richiamano idealmente al mondo gobettiano.

 

Ore 18.00

“Diari dal carcere” di Sepideh Gholian (Gaspari Editore)

con Fabrizio Foschini (ricercatore ISPI), Semir Garshasbi (presidente associazione culturale Italia-Iran di Torino), Maria Grazia Grippo (presidente Consiglio Comunale della Città di Torino)

modera Maria Teresa Martinengo (giornalista La Stampa)

a cura della Presidenza del Consiglio Comunale della Città di Torino

“Un diario di parole e immagini, che commuove prima ancora di indignare. Testimonianza straziante di come la libertà di pensiero, in troppi paesi, venga punita con la carcerazione e la tortura”. Sepideh Gholian racconta la quotidianità della vita nella sezione femminile del carcere di Sepidar in Iran. Condannata in prima istanza a 18 anni di reclusione per aver pubblicato un reportage giornalistico sulla protesta dei lavoratori di uno zuccherificio, si fa portavoce delle sue molte compagne di prigionia, di cui raccoglie le diverse testimonianze. Il 6 marzo 2023 la Città di Torino ha conferito la cittadinanza onoraria a Sepideh Gholian quale simbolo delle donne che in Iran lottano per la libertà.

Al Salone il carcere spiegato ai ragazzi

Raccontare la vita delle persone private della libertà ai più giovani. Questo l’obiettivo dell’appuntamento che, questa mattina, ha aperto il calendario di eventi nello stand istituzionale di Città di Torino al Salone internazionale del Libro.

La riflessione è partita dal volume “Il carcere spiegato ai ragazzi”, nato da un progetto dell’Associazione Antigone che si propone di far comprendere la quotidianità dei detenuti nella sua autentica e dolente realtà. Una realtà, questa, “di cui non si parla mai abbastanza” come si evince dalle parole di Monica Gallo, Garante della Città di Torino per i diritti delle persone private della libertà. “Le scolaresche – ha spiegato – visitano il carcere senza saperne molto prima” lasciando in queste visite poca dignità per i detenuti e poca attenzione verso i ragazzi. Per questo, spiega “da settembre abbiamo previsto cicli di incontri dedicati proprio ai ragazzi che decidono di entrare come visitatori negli istituti penitenziari”.
Ospite d’eccezione il regista Davide Ferrario, che nel 2008 con la pellicola “Tutta colpa di Giuda”, girata nel carcere delle Vallette di Torino con protagonisti veri detenuti e agenti di polizia carceraria dell’istituto, aveva già provato a portare fuori dalle mura del carcere la realtà del “dentro”, parlando in particolare ai più giovani.
La riflessione si allarga ovviamente al carcere come necessario luogo di riabilitazione sociale e non soltanto di pena.  Susanna Marietti, coautrice con Patrizio Gonnella del libro edito per Manifestolibri, ha raccontato delle presentazioni del libro nelle scuole della Capitale dove “nessuno tra i ragazzi sa quante siano le carceri in Città, quali le differenze tra loro o dove si collochino” per significare quanto poco effettivamente si conosca questa realtà. “Eppure –  ha aggiunto – rendere il carcere più trasparente è una necessità, dettata dal fatto che è uno dei luoghi con più bisogno di controllo sociale e, proprio in quanto luogo chiuso, con più facilità di abusi”.
Michele Miravalle, coordinatore Osservatorio di Antigone sul carcere, ha invece evidenziato l’importanza di rivolgersi prima di tutto ai giovani per cambiare la percezione culturale del carcere perché – ha detto – “alla loro età ancora non hanno solidificato il pregiudizio e non vivono di stereotipi. Fondamentale – ha aggiunto – far passare il messaggio che il carcere non è uno stigma e i detenuti, una volta fuori, non devono trovarsi a pagare di più della pena che hanno già finito di scontare”.
A chiudere i lavori l’intervento dell’Assessore della Città di Torino Francesco Tresso, che ha evidenziato come dalle carceri si noti il livello di avanzamento della società stessa. “La Città – ha detto – è costantemente al lavoro sul tema con la garante e l’Assessora alla Sicurezza Pentenero. Proprio recentemente è stata presentata un’indagine condotta proprio sulla popolazione giovanile del carcere ed è stato inaugurato uno sportello di accompagnamento al fine pena, momento delicato e fondamentale per il reinserimento sociale delle persone”. 
Il carcere e le difficoltà degli istituti penitenziari saranno al centro di altri tre incontri in programma nello stand della Città nei prossimi giorni. Tra i più attesi certamente quello di sabato 20 maggio, che vedrà ospiti alcuni membri del cast di Mare fuori, il grande successo di Rai Fiction che ha portato sul piccolo schermo le storie di vita quotidiana all’interno di un istituto

Grandi eventi, un’occasione per coinvolgere tutta la Città

Pietro Morello, musicista torinese, star del web che mette il suo talento al servizio delle missioni umanitarie e dei bambini in ospedale, uno che di giovani se ne intende – e che per loro è un vero e proprio modello – è stato ospite al Salone Internazionale del Libro di Torino nello stand istituzionale della Città.

“Gli eventi non devono essere organizzati a compartimenti stagni ma contaminati. E così deve essere per le Universiadi, nelle quali io mi sento coinvolto magari con una partecipazione collaterale. Ogni forma di espressione, che sia artistica, fisica o culturale, sta sotto il cappello della libertà culturale, quindi rendiamoci liberi partecipando“.

L’assessore comunale ai Grandi Eventi e allo Sport, Mimmo Carretta, presente all’incontro insieme al manager culturale Paolo Verri ha sottolineato “Questa è proprio la nostra sfida. Gli eventi sono di tutti e devono coinvolgere tutta la città. E per le Universiadi è necessario non perdere neanche un giorno per raggiungere l’obiettivo. Ogni aspetto della città deve parlare dell’evento”.

Al via il Salone del Libro

15mila metri quadrati di esposizione, 573 stand, 48 sale di incontri. Con questi numeri, riassunti dal presidente dell’associazione Torino Città del libro Silvio Viale, si è aperta l’edizione 2023 del Salone del Libro.

Un lungo e caloroso applauso ha salutato l’arrivo sul palco del direttore Nicola Lagioia, che dopo sette anni ne lascerà la guida: “questi anni- ha detto- sono stati una grande esperienza umana. Lascio un’istituzione molto più forte di come l’avevo trovata: la cosa importante è che il Salone abbia dato ogni anno risultato migliore di quello precedente. Il nostro è un paese ricchissimo di cultura dove gli indici di lettura hanno ampi margini di miglioramento”.

“Questo Salone è l’ennesima prova che la cultura, come la intendiamo noi, è un bene comune – ha sottolineato il Sindaco Stefano Lo Russo – al di là di qualsiasi colore politico. Sono contento di poter dire che il Salone di Torino ha attraversato amministrazioni locali e governi di diversi colori, crescendo anche di anno in anno”. Il primo cittadino ha ricordato Rolando Picchioni, a lungo presidente della kermesse, recentemente scomparso, rimarcandone lo stretto legame con la Città: “non dimentichiamoha aggiunto- come il Salone sia anche un grande volano economico per una città che lo ospita con orgoglio da trentacinque anni”. Anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha ricordato come il Salone “ha sempre avuto un supporto istituzionale ed economico. Noi in Piemonte -ha spiegato- vogliamo attrarre gli studenti di tutto il mondo”.

“Il valore delle idee non ha steccati” ha rimarcato il Ministro per Cultura Gennaro Sangiuliano “ai giovani dico di visitare musei, ascoltare buona musica e leggere tanti libri. La cultura è nutrimento per l’anima”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha osservato come il logo della kermesse veda il dorso di tanti libri, che simbolicamente sono di tutti i colori “perché deve e può ospitare ogni tipo di contaminazione, di diversità. Solo dall’assenza di steccati nasce una maggiore credibilità della cultura. E la cultura è la vera arma per far tornare una pace giusta in Ucraina e in Europa”.

Paese ospite di quest’anno è l’Albania. “Nel mio paese – ha commentato la Ministra della Cultura albanese Elva Margaritiall’ospite era riservato il posto più vicino al focolare e oggi mi sento così, al caldo dell ospitalità del Salone del Libro”.








 

 

 

Oggi al Salone, il programma dello stand della Città di Torino e della Città metropolitana

Ore 10.30
Il Carcere spiegato ai ragazzi
Come si racconta la detenzione tra dentro e fuori
con Davide Ferrario (regista), Monica Gallo (Garante della Città di Torino per i diritti delle persone private della libertà), Patrizio Gonnella e Susanna Marietti (Il carcere spiegato ai ragazzi, Manifestolibri), Michele Miravalle (coordinatore dell’Osservatorio di Antigone sul carcere), Gianna Pentenero (assessora Città di Torino)
a cura dell’Assessorato ai Rapporti con il Sistema Carcerario Città di Torino in collaborazione con l’Ufficio della Garante dei diritti delle persone private della libertà
Un volume nato da un progetto dell’Associazione Antigone per capire nella sua autentica e dolente realtà il carcere anche grazie alle illustrazioni. Un regista che ha raccontato la detenzione attraverso le immagini e le voci dei reclusi. Come portare fuori la realtà di “dentro” soprattutto parlando ai giovani.
Ore 12.00
L’assessore allo Sport e ai Grandi Eventi della Città di Torino Mimmo Carretta e Paolo Verri dialogano di Sport, Grandi Eventi e Universiadi 2025 con Pietro Morello
I Grandi Eventi sportivi sono ormai un fenomeno globale dal punto di vista mediatico e di costume, oltre a costituire importante occasione di traino e ispirazione per lo sport di base. L’Assessore Mimmo Carretta ne parla con Paolo Verri e con il musicista e tiktoker Pietro Morello.
Ore 14.30
Le stagioni di una residenza – Il castello di Moncalieri attraverso i secoli. Il piccolo mondo dei convittori – Il Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri
con Michele Ferraro e Luca Piovano
a cura di Città metropolitana di Torino in collaborazione con Associazione Amici del Real Castello e del Parco di Moncalieri
Un incontro per presentare i primi due volumi della collana dell’Associazione Amici del Real Castello e del Parco di Moncalieri dedicata alla “Città del Proclama”. Attraverso un’accurata ricerca tra gli archivi si ricostruisce, nel primo volume, l’evoluzione degli appartamenti reali del castello di Moncalieri e, nel secondo, la storia e le memorie di una delle più illustri istituzioni scolastiche del Piemonte sabaudo.
Ore 16.00
Torino e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati
con: Virginia Costa (responsabile SAI – Ministero dell’Interno -Servizio Centrale), Jacopo Rosatelli (assessore Città di Torino), Barbara Solari (dirigente Servizio Minori e Famiglie), ospiti e operatori/trici delle strutture SAI per MSNA
La Città di Torino, sin dagli inizi degli anni ’90, è impegnata nell’ambito dell’accoglienza e dell’inclusione dei Minori Stranieri Non Accompagnati. Nel corso del 2022 ha fatto fronte all’accoglienza straordinaria di 720 ragazzi, più del doppio rispetto ai nuovi ingressi del 2021 e con un numero triplo rispetto alla media annua degli anni precedenti. La rete di enti specializzati attivata dalla Città di Torino presenterà i percorsi finora realizzati per rispondere a questa situazione emergenziale e garantire la tutela dei diritti fondamentali delle persone accolte.
Ore 17.30
New European Bauhaus
Dal Manifesto della Città di Torino alla costruzione di una città più inclusiva
con Chiara Foglietta (assessora Città di Torino), Fabrizio Barbiero (responsabile progetti europei e innovazione Città di Torino), Andrea Bocco (direttore DIST), Elena Miglietti (giornalista), Cristiano Spadavecchia (fumettista)
reading Paola Caterina D’Arienzo (attrice)
con Gabriele Vacis (regista teatrale)
a cura della Città di Torino e dell’Assessorato Transizione Ecologica e Digitale
Il New European Bauhaus rappresenta una grande opportunità per ripensare le nostre città perché diventino luoghi accoglienti, rispettosi dei diritti delle persone e della natura, luoghi da cui partire per costruire una società più giusta, più equa, più inclusiva. Dopo un percorso partecipato, che ha preso il via con lo scorso Salone del Libro, la Città ha redatto il proprio Manifesto NEB per Torino, che viene presentato anche nella sua versione grafica a fumetti. Inizia il percorso di sottoscrizione del Manifesto e di realizzazione pratica in progetti cittadini.