Senza Categoria- Pagina 228

Next Generation Mobility, dalla mobilità delle persone alla mobilità per le persone

Ha preso il via questa mattina Next Generation Mobility, la nuova manifestazione organizzata da Clickutility Team e da Studio Comelli, in live streaming dallo studio appositamente realizzato all’UrbanLab Torino e che proseguirà sino a giovedì 20.

La prima giornata, che sarà dedicata alla mobilità come servizio nelle sue varie forme e vista da diverse angolazioni, è stata aperta dai saluti dell’assessore alla mobilità Maria Lapietra e della sindaca Chiara Appendino. Entrambe hanno posto l’attenzione sulla collaborazione e la condivisione da parte di tutti gli attori della mobilità, pubblici, privati e le cittadine e i cittadini, affinché sia possibile riprendere il discorso di una mobilità come servizio che consenta un’alternativa al mezzo privato, integrandola nello stesso tempo in un sistema sostenibile e accessibile per tutti.

Maria Lapietra ha sottolineato come il momento dell’emergenza sanitaria abbia messo tutti di fronte alla necessità di collaborare per obiettivi comuni. “Dopo un parentesi di oltre un anno, il ritorno di una manifestazione come Next Generation Mobility ci consente di riprendere il filo di un discorso. Tutto è cambiato. Oggi, in primo luogo, la necessità della collaborazione è ormai accettata – ha commentato l’Assessore – e ci permette di ripartire su basi nuove e meno conflittuali nella costruzione della mobilità come servizio, in cui Torino è da sempre pioniere in Italia”.

“Il secondo fattore di novità è dato dalla disponibilità di risorse – ha proseguito Maria Lapietra – che ci permette di pianificare meglio gli interventi, anche se ci pone di fronte alla grande responsabilità di valorizzare al massimo questo momento”.

“Gli investimenti materiali, pubblici e privati, meglio se in partenariato, sono fondamentali – ha concordato Chiara Appendino – ma dobbiamo insistere anche su quelli immateriali. Costruire bellissime piattaforme tecnologiche e di servizio che poi non vengono utilizzate quanto dovrebbero e potrebbero, non avrebbe senso. Da questo punto di vista il compito più gravoso ma necessario che ci aspetta – ha proseguito la Sindaca – è ricostruire e trasmettere la fiducia verso l’uso dei mezzi e dei servizi di trasporto pubblico e in sharing. La fiducia di condividere uno strumento è il fondamento di tutto quello che stiamo facendo e intendiamo fare per la mobilità a Torino”.

 

Nuova Rsa in Santa Maria Mazzarello, sistemazione delle aree esterne e viabilità di accesso. Lavori per 165mila euro. Approvato il progetto

Approvato dalla Giunta Comunale nella sua riunione di questa mattina il progetto esecutivo per le opere di sistemazione delle aree esterne e di parziale modifica delle viabilità di accesso alla nuova residenza sanitaria assistenziale in via Santa Maria Mazzarello.

In particolare è prevista la sistemazione del tratto terminale di via Lesna con l’introduzione di una nuova rotatoria e l’adeguamento del tratto viabile, oggi a senso unico, da via S. Maria Mazzarello verso corso Trattati di Roma, finalizzato alla realizzazione di due rotonde funzionali all’introduzione del doppio senso di marcia.

Questi interventi, a ridosso della ferrovia su un’area di viabilità pubblica, completano quello relativo alla realizzazione della nuova viabilità e dei parcheggi previsti su area privata, anch’essa a ridosso della ferrovia, tra le vie Mazzarello e Lesna.

E’ infatti importante garantire idonee condizioni di accessibilità alla nuova struttura che una volta ultimata potrà accogliere fino a 200 ospiti e ricevere ogni giorno, oltre ai parenti degli ospiti, il personale impegnato con continuità tutto l’anno sulle 24 ore e pari a 135 persone.

Un nuovo accesso da corso Trattati di Roma assicurerà un collegamento diretto con le direttrici di grande viabilità esistenti nei pressi ed in particolare corso Brunelleschi e, oltre, corso Trapani verso Nord e corso Siracusa verso Sud, mentre  verso Grugliasco l’accesso da via Lesna e la realizzazione di un passaggio viario interno all’area della Rsa è funzionale a dare continuità ai due accessi previsti per la nuova struttura.

Gli interventi previsti sulla viabilità pubblica riguardano la sistemazione del tratto tra via Mazzarello e corso Brunelleschi, con la realizzazione di due rotatorie in corrispondenza degli incroci e l’introduzione del doppio senso di marcia lungo il tratto di corso Trattati di Roma al di sotto del cavalcavia.

La nuova viabilità veicolare interna al lotto privato denominato tratto 2, oggetto di un altro titolo abilitativo, sarà aperta al passaggio del pubblico ini orari stabiliti.

La nuova rotatoria al fondo di via Lesna, consentirà l’inversione di marcia nel caso in cui il varco di accesso alla strada privata sia chiuso.

L’illuminazione pubblica esistente sarà integrata e oggetto, in alcuni puntuali casi, di spostamenti di apparecchi su palo esistenti, così come sarà puntualmente modificata la rete di raccolta delle acque piovane, per adeguare il posizionamento dei pozzetti di ispezione e caditoie alle nuove geometrie stradali.

L’importo per i lavori è di 165.633,27 euro e sarà a carico del gruppo Santa Croce, proprietario della struttura in costruzione in via Santa Maria Mazzarello.

Piazzetta Antonicelli (Polo del ‘900), si sperimenta la pedonalizzazione

La Giunta Comunale ha approvato questa mattina la pedonalizzazione a titolo sperimentale, da fine maggio al 31 ottobre 2021, della piazzetta Antonicelli limitatamente alla parte circoscritta dai Palazzi Juvarriani del Polo del ‘900.

L’area – che ospita il Polo ‘900, il Museo della Resistenza, i 26 enti partner e che ha una posizione centrale rispetto ad altre importanti realtà culturali ed educative tra cui, la Biblioteca civica Centrale del Sistema bibliotecario urbano, le scuole del territorio come il Convitto Umberto I, la Scuola Primaria Sclopis, il Liceo Passoni e prossimamente anche  l’Ordine Architetti e la Fondazione per l’Architettura la cui nuova sede è prevista in via Bligny – per le sue peculiarità si presta ad essere attrezzata per sviluppare un vasto programma di iniziative culturali, soprattutto estive, che coinvolgano i cittadini in un luogo ampio e sicuro.

Con questo obiettivo gli Assessorati alla Mobilità e alla Cultura della Città, in collaborazione con il Polo 900, le Biblioteche civiche torinesi, la Circoscrizione 1 e con l’avallo della Prefettura (che ha sede in via del Carmine 12), hanno concordato un periodo di sperimentazione della pedonalizzazione di Piazzetta Antonicelli e definito un programma di iniziative (modificabile in base all’evoluzione pandemica) che sarà presentato prossimamente nel corso di una conferenza stampa.

“Dal 2 giugno una nuova area sarà pedonalizzata in via sperimentale e animata con numerose attività culturali e momenti di svago all’aperto. La pedonalizzazione di Piazza Antonicelli è stata costruita insieme al Polo del 900, alle Biblioteche Civiche, alla Circoscrizione 1, al Convitto Umberto I, all’Ordine degli Architetti, coinvolgendo i soggetti che lavorano sull’area – affermano Francesca Leon e Maria Lapietra, rispettivamente assessore alla Cultura e ai Trasporti della Città di Torino –. Con questo intervento l’Amministrazione vuole ribadire l’importanza di dare spazio ai cittadini e alle cittadine, soprattutto in vista dell’estate e con l’emergenza sanitaria ancora in corso, in modo da riappropriarsi dello spazio pubblico anche attraverso la cultura. Questa sperimentazione consentirà al Comune di riprendere il progetto di riqualificazione dell’area, insieme alla Soprintendenza, per un intervento in grado di valorizzare la porta di accesso juvarriana, restituendo in modo definitivo questo spazio alla cittadinanza”.

“Il Polo del ‘900 è uno spazio aperto alla cittadinanza che negli anni ha visto crescere spazi e servizi a partire dal cortile esterno di palazzo San Daniele, la caffetteria, la Portineria di comunità in piazza della Repubblica, il Dirittibus nelle circoscrizioni, gli enti partner fuori da Torino cercando quindi connessioni con il territorio, i quartieri e le comunità – afferma Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900 -. Questa volta portiamo il Polo fuori nella adiacente Piazzetta Franco Antonicelli per tornare a vivere gli spazi urbani e i luoghi della cultura anche all’aperto in sicurezza, proponendo dal 2 giugno, insieme alla biblioteche civiche e agli enti del Polo, diverse attività culturali con particolare attenzione ai ragazzi e alle famiglie”.

La sperimentazione avrà inizio nell’ultima settimana di maggio in modo da poter organizzare un lancio simbolico in occasione delle celebrazioni del 2 giugno per la festa della Repubblica.

Nuovo comitato Nitto Atp Finals Torino

Si sono incontrati oggi nella splendida cornice del Foro Italico i quattro rappresentanti del costituendo Comitato per le Finali ATP di Torino (che nella foto appaiono in compagnia del Presidente della FIT Angelo Binaghi).

Nel Comitato, che per legge sarà presieduto dal Sindaco di Torino o da un suo delegato, Saranno rappresentate tutte e quattro le Istituzioni coinvolte.
Oltre alla Sindaca Chiara Appendino ne faranno dunque parte:
• Fabrizio Ricca, Assessore allo Sport, in rappresentanza della Regione Piemonte
• L’onorevole Simone Valente, in rappresentanza dell’Autorità di Governo competente in materia di Sport
• L’avvocato Fabrizio Tropiano, in rappresentanza della Federazione Italiana Tennis

Il Comitato svolgerà funzioni di coordinamento e monitoraggio in ordine alla promozione della città e del territorio, favorendo anche lo sviluppo delle locali attività economiche, sociali e culturali. Anche grazie al suddetto Comitato, le Nitto ATP Finals costituiranno sempre di più un argomento strategico nell’agenda promozionale di Torino, della Regione e dell’Italia tutta.

La costituzione del Comitato avverrà a Torino il 20 maggio 2021 alle ore 17:00 presso Palazzo Civico, dinnanzi al Notaio incaricato. Nella medesima data, a seguito della firma dell’atto costitutivo, il Comitato si riunirà per la prima volta affrontando i primi importanti argomenti in ordine alla promozione del territorio e definendo le relative linee d’azione.

Mobilità urbana. Torino su Moovit, rinnovata la partnership con Gtt

Moovit, app per la mobilità urbana già utilizzata da oltre 950 milioni di persone, e Gtt, società di trasporto pubblico che opera nel territorio di Torino, annunciano il rinnovo della partnership per fornire informazioni in tempo reale ai cittadini.

Una partnership rinnovata questa mattina in piazza Palazzo di Città, nella sede del Comune di Torino, alla presenza di Samuel Sed Piazza, direttore europeo delle partnership di Moovit, Maria Lapietra, Assessora alla viabilità, trasporti, Infrastrutture e mobilità sostenibile della Città di Torino e Claudio De Consoli, responsabile Marketing e Vendite di Gtt.

Una collaborazione che permette agli utenti del trasporto pubblico di individuare velocemente tramite l’app Moovit le soluzioni migliori per raggiungere la propria destinazione, di conoscere in tempo reale l’orario di arrivo del mezzo pubblico alla fermata, di conoscere il livello di capienza del mezzo e di ricevere le comunicazioni su eventuali modifiche improvvise o pianificate alla rete di trasporto pubblico. Un unico strumento per ricevere informazioni aggiornate a 360° su tutto ciò che accade in città.

All’interno dell’app Moovit sono state completamente rimappate e inserite le oltre 200 linee urbane, extraurbane e scolastiche operate da Gtt e le oltre 3500 fermate presenti sul territorio della provincia di Torino.

Sono oltre 250 i milioni di passeggeri annui serviti da Gtt (dato riferito al 2019 pre-covid) che accedono a un servizio innovativo e gratuito attivo nelle principali aree metropolitane italiane. Un servizio comodo per lavoratori e studenti ma anche per i turisti che spesso hanno difficoltà a muoversi con il trasporto pubblico in un territorio che non conoscono. L’app è infatti disponibile in 45 lingue differenti e, grazie alla posizione Gps individuata dal dispositivo, imposta automaticamente l’area in cui si ci si trova.

L’app Moovit è progettata per essere utilizzata con una sola mano grazie all’aumento della dimensione dei caratteri e dei principali tasti di navigazione, inoltre può essere facilmente utilizzata da utenti con disabilità visive grazie alle funzioni di VoiceOver e TalkBack che le guidano fino alla conclusione del viaggio.

«Quando due realtà come Moovit e Gtt decidono di proseguire la collaborazione vincente avviata negli scorsi anni non può che essere una buona notizia» dichiara Samuel Sed Piazza, direttore europeo delle partnership di Moovit. «La visione globale e l’esperienza tecnica di Moovit si uniscono alla territorialità di Gtt. Un connubio importante per continuare a offrire a pendolari, turisti e viaggiatori business strumenti innovativi per spostarsi in maniera veloce ed efficiente a Torino e provincia».

«Gtt ha investito ingenti risorse nel controllo informatizzato e nella geolocalizzazione dei mezzi, precondizione per garantire lo sviluppo dell’infomobilità come parte integrante del servizio di trasporto. Sono stati inoltre attuati interventi anche organizzativi» sottolinea Giovanni Foti, Amministratore Delegato di GTT. «Meno di 2 anni fa è nata la Centrale di Comunicazione, una struttura interna che connessa con le Centrali Operative GTT, comunica e rende disponibile in tempo reale l’informazione sullo stato del servizio ai clienti tutti i giorni dell’anno. Siamo particolarmente soddisfatti di rinnovare questa partnership: è proprio grazie a partner tecnologici innovativi come Moovit che riusciamo a valorizzare la nostra attività di trasporto e di infomobilità e offrire ai clienti servizi d’informazione all’avanguardia e attenti alle esigenze dei singoli».

«La Città di Torino ha da sempre sostenuto l’innovazione tecnologica nel mondo dei trasportI grazie a professionalità interne tutte torinesi come quelle di 5T e GTT» dichiara Maria Lapietra, Assessora alla viabilità, trasporti, Infrastrutture e mobilità sostenibile della Città di Torino «abbiamo sviluppato importanti tecnologie per il controllo semaforico, per l’infomobilità e abbiamo il primato di aver dato vita alla prima metropolitana completamente automatica in Italia. Realtà come Moovit, che ci permettono di confrontarci con scenari internazionali, sono per noi di forte stimolo a rimanere aggiornati e promuovere progetti innovativi per la mobilità sostenibile».

A proposito di Moovit

Moovit (www.moovit.com) è l’app per la mobilità urbana più utilizzata al mondo e società di Intel leader per le soluzioni MaaS, Mobility as a Service.

L’app Moovit è gratuita e disponibile su iOS, Android e web. Lanciata nel 2011, è oggi utilizzata da oltre 950 milioni di utenti in più di 3200 aree metropolitane di 106 nazioni differenti. L’app Moovit combina e offre tutte le soluzioni di spostamento possibili: autobus urbani ed extraurbani, tram, metropolitane, treni regionali, taxi, bike sharing, car sharing e monopattini elettrici.

Per le città, le amministrazioni locali e le aziende di trasporto, Moovit oggi offre la piattaforma MaaS utile a analizzare, pianificare e migliorare l’efficienza del servizio.

Le più grandi aziende tecnologiche al mondo, come Microsoft e Uber, si affidano a Moovit per integrare soluzioni di mobilità urbana.

Contro i discorsi d’odio. Il 17 maggio la giornata internazionale contro omofobia, lesbofobia, transfobia e bifobia

Anche quest’anno la Città di Torino e la Rete READY aderiscono alla Giornata Internazionale contro omofobia, lesbofobia, transfobia e bifobia (in inglese IDAHOTB, International Day against homophobia, transphobia and biphobia), lanciando la campagna con un duplice claim “Io non uso parole d’odio e tu?” e “Qui non c’è posto per le parole d’odio”, selezionati durante l’incontro annuale della rete Ready.

Attraverso questa campagna, le amministrazioni pubbliche aderenti alla rete vogliono quindi lanciare un messaggio chiaro: i discorsi d’odio – hate speech in inglese – alimentano e giustificano fenomeni di violenza e vanno quindi contrastati. La campagna si articola su due canali: uno fisico, attraverso l’affissione di cartelloni e poster curati dalle stesse amministrazioni pubbliche; e uno digitale, attraverso la condivisione social di materiali a cui potranno partecipare anche cittadini e cittadine adottando per il 17 maggio una cornice per le foto profilo su Facebook (come partecipare: tenere premuto sulla propria immagine di profilo, selezionare “aggiungi motivo”, cercare “READY 17 maggio”).

Ogni amministrazione pubblica declinerà le immagini della campagna secondo testimonial, monumenti o altre immagini significative del contesto di riferimento. Per quanto riguarda Torino, l’immagine scelta è il murale realizzato nell’ambito del progetto B. ART dell’artista Millo (Camillo Giorgino), riprodotta su 400 manifesti affissi su tutto il territorio cittadino, sulle locandine poste nei punti informativi delle Circoscrizioni amministrative, e attraverso i social della Città.

“Le parole d’odio pesano nella vita di tante persone, come catene che le tengono legate senza dar loro la possibilità di esprimersi, di essere se stesse, di contribuire alla vita sociale, culturale ed economica della nostra società. Non è più tempo di sorridere, di far finta di niente: le parole umiliano, giustificano la violenza, talvolta uccidono.”. Così Marco Alessandro Giusta, Assessore ai Diritti della Città di Torino. Che prosegue: “Per questo READY ha sostenuto il ddl ZAN, approvando in cinquanta consigli comunali e provinciali ordini del giorno a sostegno della legge. Per questo oggi la Rete READY riafferma che non c’è posto per le parole d’odio – un tema questo che tocca non solo le persone LGBT, ma anche le altre minoranze che subiscono discriminazioni e che va affrontato in ottica intersezionale.”

La prima Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia ha avuto luogo il 17 maggio 2005, a 15 anni esatti dalla storica data del 17 maggio 1990 in cui l’omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dalla World Health Organisation, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nonostante siano passati più di trent’anni da quella storica data, però, orientamento di genere e identità sessuale sono ancora ai primi posti fra le causa di discriminazione negli spazi pubblici, sul luogo di lavoro, e persino in famiglia. I discorsi d’odio, seppur non in aumento in numeri assoluti, sono un fenomeno ormai endemico su tutto il territorio nazionale (dati della quinta edizione della Mappa dell’intolleranza pubblicata da Vox – Osservatorio Italiano sui Diritti).

L’anno appena trascorso ha reso ancora più evidente, ove ve ne fosse necessità, l’importanza che la comunicazione digitale riveste per la nostra quotidianità. Proprio per questo motivo, nell’incontro annuale 2020, la RE.A.DY ha individuato nel contrasto ai discorsi e alle comunicazioni di odio una priorità per il 2021.

RE.A.DY è la Rete Nazionale delle Regione e degli Enti locali per
prevenire e superare l’omotransfobia; fondata nel 2006 da 12 città, ora conta 210 partner (46 nuove adesioni da gennaio 2020) e ha come segreteria il Servizio LGBT della Città di Torino. Per maggiori informazioni, visita il sito http://www.reteready.org/

Progetti strategici: cabina di regia per ‘costruire la Torino di domani’

Una cabina di regia allo scopo di accompagnare e seguire passo dopo passo la realizzazione dei progetti ritenuti strategici per il futuro di Torino e della sua area metropolitana, cioè il Parco della salute della ricerca e dell’innovazione, l’MTCC (Polo dell’automotive e Cittadella dell’aerospazio), l’I3A (Istituto italiano per l’intelligenza artificiale), CTE NEXT (Casa delle tecnologie emergenti di Torino), il Campus Valentino, la Città delle scienze a Grugliasco oltre ai progetti di più ampia portata quali il Piano urbano della mobilità sostenibile e il Piano di resilienza climatica.

Il gruppo di lavoro è costituito da Città di Torino, Città metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino (a cui sono affidate anche funzioni di coordinamento), Unione industriale di Torino, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino.

Per Marco Pironti, assessore all’Innovazione e Smart City della Città di Torino, “Il claim “Costruiamo la Torino di domani”, ideato per la neonata cabina di regia, ben definisce l’impegno assunto dalle istituzioni e dagli altri attori del territorio che l’hanno costituita.
Infatti, dopo aver identificato i progetti prioritari e a rilevante impatto per lo sviluppo economico locale e la vita quotidiana di chi risiede nel capoluogo piemontese e nella sua area metropolitana, obiettivo comune e condiviso da perseguire – aggiunge Pironti – è per tutti quello di operare insieme per far sì che vengano rispettati i cronoprogrammi, verificato costantemente lo stato di avanzamento dei lavori e assicurata continuità, nei mesi e negli anni a venire, ai percorsi definiti per quei progetti ritenuti fondamentali in chiave di rilancio di Torino e del torinese, anche tenendo conto della possibilità di impiegare per la loro realizzazione le risorse europee del recovery fund”. Fondamentale – conclude l’assessore – l’azione sinergica di tutti gli attori per un’azione di responsabilità di lungo periodo”.

Per Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle attività produttive della Regione Piemonte: “le Istituzioni collaborano tutte insieme per progetti di lungo respiro e di rilevanza non solo regionale ma nazionale”. Questi progetti – aggiunge l’Assessore Tronzano – rappresentano sfide su cui c’è una grande convergenza di visione nel costruire la Torino del futuro, attraverso luoghi emblematici presenti nell’area metropolitana; paradigmi di una regione che si sta trasformando Progetti che troviamo a Torino ma i cui benefici saranno a vantaggio di tutti i piemontesi”.

La cabina di regia sui progetti strategici, coordinata dalla Camera di Commercio di Torino, si riunirà con cadenza mensile al fine di far convergere le capacità progettuali convogliando gli sforzi dei principali attori di sistema verso obiettivi di rilancio e di sviluppo dai quali dipenderà il futuro del nostro territorio.

Centro di formazione musicale, pubblicato il bando per incarichi per l’insegnamento

È stato pubblicato oggi sul sito ufficiale di Fondazione per la Cultura Torino www.fondazioneperlaculturatorino.it  e su quello del Centro di Formazione Musicale della Città di Torino www.comune.torino.it/corsimusica il bando di selezione per il conferimento di incarichi professionali per l’insegnamento nel Centro di Formazione Musicale della Città (CFM).

Il CFM, attivo sul territorio da oltre 40 anni, dà a tutti i cittadini la possibilità di avvicinarsi alla musica attraverso una didattica pensata su misura per ciascuno e, da quest’anno, come deliberato dalla Giunta comunale, i suoi corsi saranno realizzati in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino.

Ai fini dell’avvio dell’anno formativo, per poter individuare docenti di qualificata e riconosciuta esperienza didattica, la Fondazione per la Cultura Torino, nuovo soggetto attuatore dei corsi, ha indetto una selezione per esperti in ambito musicale ai quali affidare incarichi professionali per l’insegnamento o la supplenza nel CFM.

Il bando è strutturato secondo tre ambiti di insegnamento: a) corsi per l’infanzia; b) corsi non professionali (libero); c) corsi preaccademici. Per ciascuno degli ambiti sono definiti corsi di tipo individuale e di tipo collettivo di natura teorica o di natura pratica. Gli indirizzi di insegnamento sono di tipo classico e jazz e, per ciascuna tipologia di corso, sono individuabili le relative materie di insegnamento.

In relazione ai titoli posseduti è possibile candidarsi su uno o più ambiti e su una o più materie di insegnamento.

Al fine del conferimento degli incarichi saranno valutati titoli di studio, di servizio e artistico-professionali e, relativamente ai primi due ambiti (a,b) sarà inoltre oggetto di valutazione un programma didattico appositamente pensato in relazione alla ‘mission’ del CFM e alle specificità della materia di insegnamento per la quale ci si candida.

Le candidature dovranno essere inviate entro e non oltre le ore 24.00 del 13 Giugno 2021 secondo le modalità dettagliate nel bando reperibile sui siti www.fondazioneperlaculturatorino.it  e www.comune.torino.it/corsimusica

INFO: fct@fondazioneperlaculturatorino.it.

‘Spazio Portici – Percorsi Creativi’ Edizione 2

Questa mattina sotto i portici di via Nizza tra corso Vittorio Emanuele II e via Berthollet – si è inaugurata l’Edizione 2 di ‘Spazio Portici – Percorsi Creativi’, un progetto di  Fondazione Contrada Torino Onlus  in collaborazione con Città di Torino e Torino Creativa, grazie al quale lungo i 12 chilometri porticati si potranno sviluppare  installazioni, esposizioni, mostre temporanee e happening creativi, un vero e proprio percorso artistico itinerante che contribuirà a dare nuova vita alle arcate.

In via Nizza, selezionati dal curatore Roberto Mastroianni, sono stati coinvolti 3 artisti e una artista (due provenienti dall’arte urbana e due dall’arte contemporanea), Giada Giulia Pucci, Carlo Gloria, UfoCinque e Xel che, durante la pandemia, hanno lavorato sul tema dello spazio urbano, creando 36 opere (8 Ufocinque, 8 Xel, 8 Giada Giulia Pucci e 12 Carlo Gloria) che mostrano architetture fantastiche o razionali che si confrontano e dialogano con le immagini destrutturate di figure umane. Gli artisti scelti, che hanno lavorato con quattro approcci diversi, sono accomunati da una ricerca sulla città e sulle sue espressioni fisico temporali.

Come per l’Edizione 1 di via Po, le opere sono state allestite lungo le arcate e sono accompagnate da totem sui quali sono indicati i QR code che permetteranno di scoprire le pagine social degli artisti.

“Spazio Portici è parte di una visione politica e strategica che mette al centro l’arte, la creatività e i/le giovani a servizio della valorizzazione della città, delle comunità che la abitano, del commercio e del turismo. – dichiara Marco Giusta assessore ai diritti, giovani creatività della Città di Torino -. Una galleria pubblica, dove il contemporaneo, l’arte e la creatività giovanile trovano la loro collocazione all’interno di uno spazio di bellezza storica e ne arricchiscono il contenuto giocando sul contrasto delle similitudini e delle differenze. Vogliamo attraverso il progetto far emergere i temi sociali e civili che prima erano confinati tra le scritte sulle colonne e dare loro una nuova collocazione là, in alto, raggiungibili da tutte e tutti semplicemente alzando lo sguardo. Nella sua naturale evoluzione Spazio Portici si connette al quartiere e alle sue gallerie d’arte andando a costituire l’ossatura di una galleria a cielo aperto. La Fondazione Contrada ha elaborato una prospettiva per il futuro di questi portici, con il sostegno di Città, Circoscrizione 8 e il Comitato Rilanciamo i Portici di via Nizza, che diventeranno dedicati alla video art e al video mapping, miglioreranno l’illuminazione e installeranno l’infrastruttura necessaria per trasformare questo angolo di città. Luci, arte, persone: così rinasceranno i portici di via Nizza.”

“Il secondo atto di Spazio Portici – Percorsi Creativi si compie sotto le arcate di via Nizza – dichiara Germano Tagliasacchi, Direttore della Fondazione Contrada Torino Onlus -. Uno spazio centrale ma ‘periferico’, dove la persistente crisi sociale ed economica mostra maggiormente i suoi effetti. Tuttavia proprio queste condizioni suggeriscono di provare, insieme con le comunità e con il loro coinvolgimento, a innescare un processo di riappropriazione di un irrinunciabile pezzo di città, attraverso un’esposizione temporanea di capacità immaginative e di visioni alternative come solo gli artisti sanno proporre. Una mostra che vuole essere il viatico per prossime più strutturate trasformazioni sempre nel segno della creatività così che via Nizza possa rientrare a pieno titolo nel cuore delle cittadine e dei cittadini”.

Dopo il successo di via Po, la scelta curatoriale è caduta nuovamente su Roberto Mastroianni. “In questa edizione ‘temporary’ della galleria a cielo aperto dell’Urban Art torinese si è deciso di ospitare due artisti contemporanei, Giada Pucci e Carlo Gloria, e due street artist, Xel e Ufocinque, attorno al concept curatoriale dello spazio urbano e dei/delle suoi/sue abitanti- dichiara il curatore critico d’arte -. Assistiamo così a una carrellata di immagini che mettono assieme i ‘portici’ di Carlo Gloria con le ‘mappe urbane’ di Ufocinque e la vita in movimento degli abitanti della città in una situazione pandemica, Giada Pucci, e pre-pandemica, Carlo Gloria. L’Edizione 2 rivendica il valore della creatività urbana come parte essenziale dell’arte contemporanea. Sono contento che tre gallerie di territorio ospitino alcune opere degli artisti rivendicando proprio questa connotazione”.

 

CONCEPT ARTISTI

CARLO GLORIA

“I portici sono importanti non solo per ripararsi dalle intemperie o come sede di negozi. Ad Atene servirono anche all’amministrazione della giustizia e alle conversazioni dei filosofi nell’Agorà ed erano costruiti intorno ai templi o nelle loro immediate vicinanze. Ecco quindi il senso di questo progetto: i portici servono a ripararsi e a stare insieme e quindi a sviluppare la vita civile. Sono dentro il nostro subconscio di cittadini di Torino e del mondo”.

GIADA GIULIA PUICCI

“‘Umano’ è un progetto nato nel 2018 con una serie di performance casalinghe. Nel 2019 ho realizzato una performance all’interno dell’ex circolo PD di via Montanaro (TO), che si è poi estesa per strada. Nel 2020 ho realizzato un’altra serie di performance durante il look down e una performance ad ottobre al mercato suk di Torino, sempre sul finire del mercato. Il materiale utilizzato per le vestizioni è quello che trovo nei luoghi, materiale di scarto. Durante l’azione c’è un continuo slittamento di significati, a seconda del materiale utilizzato e del suo posizionamento sul mio corpo”.

UFOCINQUE

“Dal cardo e decumano romano che dettano la scacchiera del quadrilatero, ai videogiochi anni ’80 di word building tipo sim-city, un sottile filo rosso lega questi due estremi. Un impianto grafico scandisce una griglia che diventa isometrica: il risultato è un pattern di ripetizioni di portici e palazzi, all’interno dei quali spiccano gli elementi architettonici topici, frazionati in dettagli sospesi, in un gioco di riflessi, di una città che racconta se stessa”.

XEL

“Xel ha trasferito il linguaggio del writing su tela cercando di non essere didascalico. La sua esigenza è stata quella di cercare di evolvere, trasformando pezzi di lettere in altre forme più illustrative in grado di veicolare una poetica. Ha caratterizzato quindi la produzione di un tratto semplice, riconoscibile, pulito, quasi grafico, con un accenno al 3d che deriva dagli anni del writing e di alcuni elementi e rappresentazioni ricorrenti, come nel caso dei paesaggi urbani surreali che in questa mostra sono ben rappresentati con i lavori più recenti”.

 

TORINO E LA GALLERIA A CIELO APERTO

Torino ha avviato una serie di politiche di relazioni istituzionali, i cui contenuti sono descritti in una delibera sul sistema dell’arte urbana in città. Le linee operative dettate da una cabina di regia, permetteranno l’interazione tra la Città e la Soprintendenza delle Belle Arti, gli Atenei, l’Accademia di Belle Arti, soggetti pubblici e privati locali, nazionali e internazionali, rafforzando e ufficializzando il ruolo delle opere di arte urbana.

La Galleria a cielo aperto dell’Urban Art torinese si presenta come un’esposizione di opere di Graffiti-Wiriting, Street Art e muralismo metropolitano, sedimentate sul territorio negli ultimi 20 anni.

Il capoluogo piemontese dispone, infatti, di una serie di opere – equivalenti a più di 5mila mq di superficie muraria dipinta – che testimoniano l’evoluzione del fenomeno negli ultimi 20 anni, a partire dalla sua nascita underground e contro culturale, fino all’attuale esplosione come fenomeno artistico di massa, inserito nel circuito mainstream dell’arte contemporanea.

La loro presenza, frutto della libera espressione e dell’azione istituzionale, è il risultato di un’eccezionalità rappresentata dal “modello Torino” che permette di disporre di una serie di lavori rappresentativi di periodi storici, stili e artisti che hanno caratterizzato il movimento dagli anni ’90 dal secolo scorso a oggi.

La volontà di dare valore a questo patrimonio ha portato a ideare un ‘Museo a cielo aperto’ – che integra la fruizione tradizionale con quella multimediale – di cui Spazio Portici e Parco Dora costituiscono le sezioni temporanee.

L’Edizione 2 in via Nizza, rispetto a quella di via Po, è caratterizzata dalla condivisione dei percorsi creativi degli artisti con tre spazi espositivi presenti in San Salvario.

Hanno aderito a questa iniziativa: A pick Gallery (via Bernardino Galliari 15/C), una galleria d’arte dedicata alla ricerca dei linguaggi dell’arte contemporanea; Galo Art gallery (via Saluzzo 11), galleria che nel marzo 2010 ha portato ufficialmente il movimento dell’arte urbana a Torino e che da quest’anno è diventata l’atelier dello stesso artista Galo; Just Goat (via Ormea, 10) un laboratorio creativo fondato nel 2020 da Gwladys Martini e Simone Bonzano.

Un nuovo modello di housing sociale per ridurre l’emergenza abitativa

Questa mattina a Barriera di Milano è stato consegnato un alloggio a una famiglia egiziana beneficiaria di Homes4All, la startup innovativa che favorisce la rigenerazione urbana attraverso l’intervento di una rete di investitori privati.

Hanno partecipato, tra glia altri, la sindaca Chiara Appendino e la vicesindaca, con delega al welfare, Sonia Schellino.

Con la collaborazione di UniCredit – attraverso il programma di Social impact banking – e dopo le prime acquisizioni immobiliari in aree differenti della città di Torino, tra cui Aurora, Barriera di Milano, Falchera, Madonna di campagna, Homes4All ha accompagnato le prime 3 famiglie beneficiarie negli appartamenti e nel mese di giugno è previsto l’inserimento di altri nuclei familiari.

Il divario crescente tra i valori del mercato immobiliare e i redditi, il cambiamento dei bisogni e le crescenti difficoltà acuite dalla pandemia Covid hanno generato un aggravamento dell’emergenza abitativa a cui le città fanno fatica a dare risposta. I dati evidenziano una situazione in cui nel 2020 il 58% degli italiani ha avuto difficolta economiche (+12% rispetto al 2019, come emerge dai numeri dell’Osservatorio sul bilancio del welfare delle famiglie italiane) e quasi 6 famiglie su 10 hanno difficoltà a pagare le rate del mutuo o i canoni di locazione.

L’impatto che questa situazione genera sul sistema abitativo pubblico è elevato, poichè esercita un’ulteriore pressione da parte dei nuclei sfrattati sulle liste di attesa dell’Edilizia Residenziale Pubblica mentre, paradossalmente, aumenta il numero degli appartamenti vuoti nelle città.

È proprio su questo patrimonio inutilizzato che sta intervenendo Homes4All, un nuovo modello di housing sociale finalizzato a ridurre l’emergenza abitativa generando un forte impatto sociale sul territorio: provvede alla acquisizione e gestione degli immobili, li ristruttura mettendoli a norma e accompagna le famiglie negli alloggi assegnati ad un affitto sostenibile.

La collaborazione con i servizi sociali e il terzo settore permette l’inserimento degli inquilini in un percorso di rafforzamento dell’autonomia economica generando un impatto positivo sulle città e riducendo il peso delle emergenze abitative sui servizi di accoglienza. Il percorso è poi ulteriormente facilitato dalla piattaforma Solidali4All dove si attivano campagne di raccolta beni, tempo o denaro per le famiglie in difficoltà.

Il modello Homes4All si è dimostrato utile e replicabile in altri ecosistemi cittadini, come Genova e sono in corso i lavori per la replicabilità in Lombardia.