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Contro i discorsi d’odio. Il 17 maggio la giornata internazionale contro omofobia, lesbofobia, transfobia e bifobia

Anche quest’anno la Città di Torino e la Rete READY aderiscono alla Giornata Internazionale contro omofobia, lesbofobia, transfobia e bifobia (in inglese IDAHOTB, International Day against homophobia, transphobia and biphobia), lanciando la campagna con un duplice claim “Io non uso parole d’odio e tu?” e “Qui non c’è posto per le parole d’odio”, selezionati durante l’incontro annuale della rete Ready.

Attraverso questa campagna, le amministrazioni pubbliche aderenti alla rete vogliono quindi lanciare un messaggio chiaro: i discorsi d’odio – hate speech in inglese – alimentano e giustificano fenomeni di violenza e vanno quindi contrastati. La campagna si articola su due canali: uno fisico, attraverso l’affissione di cartelloni e poster curati dalle stesse amministrazioni pubbliche; e uno digitale, attraverso la condivisione social di materiali a cui potranno partecipare anche cittadini e cittadine adottando per il 17 maggio una cornice per le foto profilo su Facebook (come partecipare: tenere premuto sulla propria immagine di profilo, selezionare “aggiungi motivo”, cercare “READY 17 maggio”).

Ogni amministrazione pubblica declinerà le immagini della campagna secondo testimonial, monumenti o altre immagini significative del contesto di riferimento. Per quanto riguarda Torino, l’immagine scelta è il murale realizzato nell’ambito del progetto B. ART dell’artista Millo (Camillo Giorgino), riprodotta su 400 manifesti affissi su tutto il territorio cittadino, sulle locandine poste nei punti informativi delle Circoscrizioni amministrative, e attraverso i social della Città.

“Le parole d’odio pesano nella vita di tante persone, come catene che le tengono legate senza dar loro la possibilità di esprimersi, di essere se stesse, di contribuire alla vita sociale, culturale ed economica della nostra società. Non è più tempo di sorridere, di far finta di niente: le parole umiliano, giustificano la violenza, talvolta uccidono.”. Così Marco Alessandro Giusta, Assessore ai Diritti della Città di Torino. Che prosegue: “Per questo READY ha sostenuto il ddl ZAN, approvando in cinquanta consigli comunali e provinciali ordini del giorno a sostegno della legge. Per questo oggi la Rete READY riafferma che non c’è posto per le parole d’odio – un tema questo che tocca non solo le persone LGBT, ma anche le altre minoranze che subiscono discriminazioni e che va affrontato in ottica intersezionale.”

La prima Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia ha avuto luogo il 17 maggio 2005, a 15 anni esatti dalla storica data del 17 maggio 1990 in cui l’omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dalla World Health Organisation, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nonostante siano passati più di trent’anni da quella storica data, però, orientamento di genere e identità sessuale sono ancora ai primi posti fra le causa di discriminazione negli spazi pubblici, sul luogo di lavoro, e persino in famiglia. I discorsi d’odio, seppur non in aumento in numeri assoluti, sono un fenomeno ormai endemico su tutto il territorio nazionale (dati della quinta edizione della Mappa dell’intolleranza pubblicata da Vox – Osservatorio Italiano sui Diritti).

L’anno appena trascorso ha reso ancora più evidente, ove ve ne fosse necessità, l’importanza che la comunicazione digitale riveste per la nostra quotidianità. Proprio per questo motivo, nell’incontro annuale 2020, la RE.A.DY ha individuato nel contrasto ai discorsi e alle comunicazioni di odio una priorità per il 2021.

RE.A.DY è la Rete Nazionale delle Regione e degli Enti locali per
prevenire e superare l’omotransfobia; fondata nel 2006 da 12 città, ora conta 210 partner (46 nuove adesioni da gennaio 2020) e ha come segreteria il Servizio LGBT della Città di Torino. Per maggiori informazioni, visita il sito http://www.reteready.org/

Progetti strategici: cabina di regia per ‘costruire la Torino di domani’

Una cabina di regia allo scopo di accompagnare e seguire passo dopo passo la realizzazione dei progetti ritenuti strategici per il futuro di Torino e della sua area metropolitana, cioè il Parco della salute della ricerca e dell’innovazione, l’MTCC (Polo dell’automotive e Cittadella dell’aerospazio), l’I3A (Istituto italiano per l’intelligenza artificiale), CTE NEXT (Casa delle tecnologie emergenti di Torino), il Campus Valentino, la Città delle scienze a Grugliasco oltre ai progetti di più ampia portata quali il Piano urbano della mobilità sostenibile e il Piano di resilienza climatica.

Il gruppo di lavoro è costituito da Città di Torino, Città metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino (a cui sono affidate anche funzioni di coordinamento), Unione industriale di Torino, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino.

Per Marco Pironti, assessore all’Innovazione e Smart City della Città di Torino, “Il claim “Costruiamo la Torino di domani”, ideato per la neonata cabina di regia, ben definisce l’impegno assunto dalle istituzioni e dagli altri attori del territorio che l’hanno costituita.
Infatti, dopo aver identificato i progetti prioritari e a rilevante impatto per lo sviluppo economico locale e la vita quotidiana di chi risiede nel capoluogo piemontese e nella sua area metropolitana, obiettivo comune e condiviso da perseguire – aggiunge Pironti – è per tutti quello di operare insieme per far sì che vengano rispettati i cronoprogrammi, verificato costantemente lo stato di avanzamento dei lavori e assicurata continuità, nei mesi e negli anni a venire, ai percorsi definiti per quei progetti ritenuti fondamentali in chiave di rilancio di Torino e del torinese, anche tenendo conto della possibilità di impiegare per la loro realizzazione le risorse europee del recovery fund”. Fondamentale – conclude l’assessore – l’azione sinergica di tutti gli attori per un’azione di responsabilità di lungo periodo”.

Per Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle attività produttive della Regione Piemonte: “le Istituzioni collaborano tutte insieme per progetti di lungo respiro e di rilevanza non solo regionale ma nazionale”. Questi progetti – aggiunge l’Assessore Tronzano – rappresentano sfide su cui c’è una grande convergenza di visione nel costruire la Torino del futuro, attraverso luoghi emblematici presenti nell’area metropolitana; paradigmi di una regione che si sta trasformando Progetti che troviamo a Torino ma i cui benefici saranno a vantaggio di tutti i piemontesi”.

La cabina di regia sui progetti strategici, coordinata dalla Camera di Commercio di Torino, si riunirà con cadenza mensile al fine di far convergere le capacità progettuali convogliando gli sforzi dei principali attori di sistema verso obiettivi di rilancio e di sviluppo dai quali dipenderà il futuro del nostro territorio.

Centro di formazione musicale, pubblicato il bando per incarichi per l’insegnamento

È stato pubblicato oggi sul sito ufficiale di Fondazione per la Cultura Torino www.fondazioneperlaculturatorino.it  e su quello del Centro di Formazione Musicale della Città di Torino www.comune.torino.it/corsimusica il bando di selezione per il conferimento di incarichi professionali per l’insegnamento nel Centro di Formazione Musicale della Città (CFM).

Il CFM, attivo sul territorio da oltre 40 anni, dà a tutti i cittadini la possibilità di avvicinarsi alla musica attraverso una didattica pensata su misura per ciascuno e, da quest’anno, come deliberato dalla Giunta comunale, i suoi corsi saranno realizzati in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino.

Ai fini dell’avvio dell’anno formativo, per poter individuare docenti di qualificata e riconosciuta esperienza didattica, la Fondazione per la Cultura Torino, nuovo soggetto attuatore dei corsi, ha indetto una selezione per esperti in ambito musicale ai quali affidare incarichi professionali per l’insegnamento o la supplenza nel CFM.

Il bando è strutturato secondo tre ambiti di insegnamento: a) corsi per l’infanzia; b) corsi non professionali (libero); c) corsi preaccademici. Per ciascuno degli ambiti sono definiti corsi di tipo individuale e di tipo collettivo di natura teorica o di natura pratica. Gli indirizzi di insegnamento sono di tipo classico e jazz e, per ciascuna tipologia di corso, sono individuabili le relative materie di insegnamento.

In relazione ai titoli posseduti è possibile candidarsi su uno o più ambiti e su una o più materie di insegnamento.

Al fine del conferimento degli incarichi saranno valutati titoli di studio, di servizio e artistico-professionali e, relativamente ai primi due ambiti (a,b) sarà inoltre oggetto di valutazione un programma didattico appositamente pensato in relazione alla ‘mission’ del CFM e alle specificità della materia di insegnamento per la quale ci si candida.

Le candidature dovranno essere inviate entro e non oltre le ore 24.00 del 13 Giugno 2021 secondo le modalità dettagliate nel bando reperibile sui siti www.fondazioneperlaculturatorino.it  e www.comune.torino.it/corsimusica

INFO: fct@fondazioneperlaculturatorino.it.

‘Spazio Portici – Percorsi Creativi’ Edizione 2

Questa mattina sotto i portici di via Nizza tra corso Vittorio Emanuele II e via Berthollet – si è inaugurata l’Edizione 2 di ‘Spazio Portici – Percorsi Creativi’, un progetto di  Fondazione Contrada Torino Onlus  in collaborazione con Città di Torino e Torino Creativa, grazie al quale lungo i 12 chilometri porticati si potranno sviluppare  installazioni, esposizioni, mostre temporanee e happening creativi, un vero e proprio percorso artistico itinerante che contribuirà a dare nuova vita alle arcate.

In via Nizza, selezionati dal curatore Roberto Mastroianni, sono stati coinvolti 3 artisti e una artista (due provenienti dall’arte urbana e due dall’arte contemporanea), Giada Giulia Pucci, Carlo Gloria, UfoCinque e Xel che, durante la pandemia, hanno lavorato sul tema dello spazio urbano, creando 36 opere (8 Ufocinque, 8 Xel, 8 Giada Giulia Pucci e 12 Carlo Gloria) che mostrano architetture fantastiche o razionali che si confrontano e dialogano con le immagini destrutturate di figure umane. Gli artisti scelti, che hanno lavorato con quattro approcci diversi, sono accomunati da una ricerca sulla città e sulle sue espressioni fisico temporali.

Come per l’Edizione 1 di via Po, le opere sono state allestite lungo le arcate e sono accompagnate da totem sui quali sono indicati i QR code che permetteranno di scoprire le pagine social degli artisti.

“Spazio Portici è parte di una visione politica e strategica che mette al centro l’arte, la creatività e i/le giovani a servizio della valorizzazione della città, delle comunità che la abitano, del commercio e del turismo. – dichiara Marco Giusta assessore ai diritti, giovani creatività della Città di Torino -. Una galleria pubblica, dove il contemporaneo, l’arte e la creatività giovanile trovano la loro collocazione all’interno di uno spazio di bellezza storica e ne arricchiscono il contenuto giocando sul contrasto delle similitudini e delle differenze. Vogliamo attraverso il progetto far emergere i temi sociali e civili che prima erano confinati tra le scritte sulle colonne e dare loro una nuova collocazione là, in alto, raggiungibili da tutte e tutti semplicemente alzando lo sguardo. Nella sua naturale evoluzione Spazio Portici si connette al quartiere e alle sue gallerie d’arte andando a costituire l’ossatura di una galleria a cielo aperto. La Fondazione Contrada ha elaborato una prospettiva per il futuro di questi portici, con il sostegno di Città, Circoscrizione 8 e il Comitato Rilanciamo i Portici di via Nizza, che diventeranno dedicati alla video art e al video mapping, miglioreranno l’illuminazione e installeranno l’infrastruttura necessaria per trasformare questo angolo di città. Luci, arte, persone: così rinasceranno i portici di via Nizza.”

“Il secondo atto di Spazio Portici – Percorsi Creativi si compie sotto le arcate di via Nizza – dichiara Germano Tagliasacchi, Direttore della Fondazione Contrada Torino Onlus -. Uno spazio centrale ma ‘periferico’, dove la persistente crisi sociale ed economica mostra maggiormente i suoi effetti. Tuttavia proprio queste condizioni suggeriscono di provare, insieme con le comunità e con il loro coinvolgimento, a innescare un processo di riappropriazione di un irrinunciabile pezzo di città, attraverso un’esposizione temporanea di capacità immaginative e di visioni alternative come solo gli artisti sanno proporre. Una mostra che vuole essere il viatico per prossime più strutturate trasformazioni sempre nel segno della creatività così che via Nizza possa rientrare a pieno titolo nel cuore delle cittadine e dei cittadini”.

Dopo il successo di via Po, la scelta curatoriale è caduta nuovamente su Roberto Mastroianni. “In questa edizione ‘temporary’ della galleria a cielo aperto dell’Urban Art torinese si è deciso di ospitare due artisti contemporanei, Giada Pucci e Carlo Gloria, e due street artist, Xel e Ufocinque, attorno al concept curatoriale dello spazio urbano e dei/delle suoi/sue abitanti- dichiara il curatore critico d’arte -. Assistiamo così a una carrellata di immagini che mettono assieme i ‘portici’ di Carlo Gloria con le ‘mappe urbane’ di Ufocinque e la vita in movimento degli abitanti della città in una situazione pandemica, Giada Pucci, e pre-pandemica, Carlo Gloria. L’Edizione 2 rivendica il valore della creatività urbana come parte essenziale dell’arte contemporanea. Sono contento che tre gallerie di territorio ospitino alcune opere degli artisti rivendicando proprio questa connotazione”.

 

CONCEPT ARTISTI

CARLO GLORIA

“I portici sono importanti non solo per ripararsi dalle intemperie o come sede di negozi. Ad Atene servirono anche all’amministrazione della giustizia e alle conversazioni dei filosofi nell’Agorà ed erano costruiti intorno ai templi o nelle loro immediate vicinanze. Ecco quindi il senso di questo progetto: i portici servono a ripararsi e a stare insieme e quindi a sviluppare la vita civile. Sono dentro il nostro subconscio di cittadini di Torino e del mondo”.

GIADA GIULIA PUICCI

“‘Umano’ è un progetto nato nel 2018 con una serie di performance casalinghe. Nel 2019 ho realizzato una performance all’interno dell’ex circolo PD di via Montanaro (TO), che si è poi estesa per strada. Nel 2020 ho realizzato un’altra serie di performance durante il look down e una performance ad ottobre al mercato suk di Torino, sempre sul finire del mercato. Il materiale utilizzato per le vestizioni è quello che trovo nei luoghi, materiale di scarto. Durante l’azione c’è un continuo slittamento di significati, a seconda del materiale utilizzato e del suo posizionamento sul mio corpo”.

UFOCINQUE

“Dal cardo e decumano romano che dettano la scacchiera del quadrilatero, ai videogiochi anni ’80 di word building tipo sim-city, un sottile filo rosso lega questi due estremi. Un impianto grafico scandisce una griglia che diventa isometrica: il risultato è un pattern di ripetizioni di portici e palazzi, all’interno dei quali spiccano gli elementi architettonici topici, frazionati in dettagli sospesi, in un gioco di riflessi, di una città che racconta se stessa”.

XEL

“Xel ha trasferito il linguaggio del writing su tela cercando di non essere didascalico. La sua esigenza è stata quella di cercare di evolvere, trasformando pezzi di lettere in altre forme più illustrative in grado di veicolare una poetica. Ha caratterizzato quindi la produzione di un tratto semplice, riconoscibile, pulito, quasi grafico, con un accenno al 3d che deriva dagli anni del writing e di alcuni elementi e rappresentazioni ricorrenti, come nel caso dei paesaggi urbani surreali che in questa mostra sono ben rappresentati con i lavori più recenti”.

 

TORINO E LA GALLERIA A CIELO APERTO

Torino ha avviato una serie di politiche di relazioni istituzionali, i cui contenuti sono descritti in una delibera sul sistema dell’arte urbana in città. Le linee operative dettate da una cabina di regia, permetteranno l’interazione tra la Città e la Soprintendenza delle Belle Arti, gli Atenei, l’Accademia di Belle Arti, soggetti pubblici e privati locali, nazionali e internazionali, rafforzando e ufficializzando il ruolo delle opere di arte urbana.

La Galleria a cielo aperto dell’Urban Art torinese si presenta come un’esposizione di opere di Graffiti-Wiriting, Street Art e muralismo metropolitano, sedimentate sul territorio negli ultimi 20 anni.

Il capoluogo piemontese dispone, infatti, di una serie di opere – equivalenti a più di 5mila mq di superficie muraria dipinta – che testimoniano l’evoluzione del fenomeno negli ultimi 20 anni, a partire dalla sua nascita underground e contro culturale, fino all’attuale esplosione come fenomeno artistico di massa, inserito nel circuito mainstream dell’arte contemporanea.

La loro presenza, frutto della libera espressione e dell’azione istituzionale, è il risultato di un’eccezionalità rappresentata dal “modello Torino” che permette di disporre di una serie di lavori rappresentativi di periodi storici, stili e artisti che hanno caratterizzato il movimento dagli anni ’90 dal secolo scorso a oggi.

La volontà di dare valore a questo patrimonio ha portato a ideare un ‘Museo a cielo aperto’ – che integra la fruizione tradizionale con quella multimediale – di cui Spazio Portici e Parco Dora costituiscono le sezioni temporanee.

L’Edizione 2 in via Nizza, rispetto a quella di via Po, è caratterizzata dalla condivisione dei percorsi creativi degli artisti con tre spazi espositivi presenti in San Salvario.

Hanno aderito a questa iniziativa: A pick Gallery (via Bernardino Galliari 15/C), una galleria d’arte dedicata alla ricerca dei linguaggi dell’arte contemporanea; Galo Art gallery (via Saluzzo 11), galleria che nel marzo 2010 ha portato ufficialmente il movimento dell’arte urbana a Torino e che da quest’anno è diventata l’atelier dello stesso artista Galo; Just Goat (via Ormea, 10) un laboratorio creativo fondato nel 2020 da Gwladys Martini e Simone Bonzano.

Un nuovo modello di housing sociale per ridurre l’emergenza abitativa

Questa mattina a Barriera di Milano è stato consegnato un alloggio a una famiglia egiziana beneficiaria di Homes4All, la startup innovativa che favorisce la rigenerazione urbana attraverso l’intervento di una rete di investitori privati.

Hanno partecipato, tra glia altri, la sindaca Chiara Appendino e la vicesindaca, con delega al welfare, Sonia Schellino.

Con la collaborazione di UniCredit – attraverso il programma di Social impact banking – e dopo le prime acquisizioni immobiliari in aree differenti della città di Torino, tra cui Aurora, Barriera di Milano, Falchera, Madonna di campagna, Homes4All ha accompagnato le prime 3 famiglie beneficiarie negli appartamenti e nel mese di giugno è previsto l’inserimento di altri nuclei familiari.

Il divario crescente tra i valori del mercato immobiliare e i redditi, il cambiamento dei bisogni e le crescenti difficoltà acuite dalla pandemia Covid hanno generato un aggravamento dell’emergenza abitativa a cui le città fanno fatica a dare risposta. I dati evidenziano una situazione in cui nel 2020 il 58% degli italiani ha avuto difficolta economiche (+12% rispetto al 2019, come emerge dai numeri dell’Osservatorio sul bilancio del welfare delle famiglie italiane) e quasi 6 famiglie su 10 hanno difficoltà a pagare le rate del mutuo o i canoni di locazione.

L’impatto che questa situazione genera sul sistema abitativo pubblico è elevato, poichè esercita un’ulteriore pressione da parte dei nuclei sfrattati sulle liste di attesa dell’Edilizia Residenziale Pubblica mentre, paradossalmente, aumenta il numero degli appartamenti vuoti nelle città.

È proprio su questo patrimonio inutilizzato che sta intervenendo Homes4All, un nuovo modello di housing sociale finalizzato a ridurre l’emergenza abitativa generando un forte impatto sociale sul territorio: provvede alla acquisizione e gestione degli immobili, li ristruttura mettendoli a norma e accompagna le famiglie negli alloggi assegnati ad un affitto sostenibile.

La collaborazione con i servizi sociali e il terzo settore permette l’inserimento degli inquilini in un percorso di rafforzamento dell’autonomia economica generando un impatto positivo sulle città e riducendo il peso delle emergenze abitative sui servizi di accoglienza. Il percorso è poi ulteriormente facilitato dalla piattaforma Solidali4All dove si attivano campagne di raccolta beni, tempo o denaro per le famiglie in difficoltà.

Il modello Homes4All si è dimostrato utile e replicabile in altri ecosistemi cittadini, come Genova e sono in corso i lavori per la replicabilità in Lombardia.

Al via i lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell’area centrale del Parco Michelotti

Con la consegna formale del cantiere alla ditta incaricata sono iniziati oggi i lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza della porzione centrale del Parco Michelotti, che restituiranno alla fruizione pubblica l’area verde di oltre 19 mila metri quadrati coincidente con l’ex Giardino Zoologico.

L’importo complessivo dei lavori, compresi gli oneri per la sicurezza, è di poco superiore ai 410 mila euro. Gli interventi si concluderanno entro la fine dell’anno, e completeranno il percorso di recupero del Parco avviato con la riapertura dell’area “Parco Giò” posta a sud verso il Ponte della Gran Madre (estate 2018) e proseguito con la riqualificazione dell’area “Punta Nord” verso il Ponte Regina Margherita (ottobre 2019), per una superficie complessiva del Parco che sarà pari a circa 31 mila 600 metri quadrati.

“Al termine dei lavori sarà completata la riqualificazione del Parco Michelotti e restituito alla città questo importante polmone verde, che sarà finalmente accessibile e fruibile nella sua totalità in completa sicurezza – ha sottolineato l’assessore al Verde della Città di Torino Alberto Unia –. Le linee di indirizzo per il recupero del Parco sono frutto di un avvincente e stimolante percorso di consultazione partecipativa, coordinato dal Tavolo di Progettazione Civica e dall’assessorato. Ringrazio tutti i cittadini che hanno partecipato a questo percorso, un modello virtuoso di condivisione con il territorio che auspico possa essere applicato in futuro in contesti simili”.

Le opere previste consistono in interventi di demolizione e di rimozione degli elementi di superfetazione, con la bonifica dei manufatti edilizi contenenti amianto e FAV. Si procederà quindi con la demolizione dei fabbricati e dei manufatti accessori, con la rimozione degli elementi di arredo urbano e delle staccionate rustiche vetuste e con le opere di salvaguardia e messa in sicurezza dei cinque fabbricati reliquati dell’ex Giardino Zoologico, che saranno conservati e non coinvolti nel progetto di fruizione dell’area in quanto vincolati dalla Soprintendenza.

Il Parco sarà dotato di un nuovo ingresso, in posizione intermedia tra l’ingresso principale e quello del Parco Giò, e di tre nuovi varchi nella recinzione per il collegamento, mediante scalinate con gradoni in legno, con il sentiero lungo il fiume Po che corre parallelo al Parco. Le recinzioni e i new jersey posti a separazione delle due aree del Parco confinanti, precedentemente aperte al pubblico, verranno rimosse.

Saranno realizzati nuovi percorsi e camminamenti pedonali in pavimentazione drenante, con aree di sosta e relax con sedute e tavoli, e verrà realizzata una nuova sistemazione dei camminamenti della collinetta, con il rifacimento della passerella di attraversamento dell’ex vasca.

Completeranno l’intervento opere a verde, con il piantamento di nuovi alberi a completamento del viale dei Ginkgo Biloba che corre sul lato lungo il fiume e la sistemazione delle aree verdi prative, e il posizionamento di nuovi elementi di arredo urbano: panchine, cestini porta-rifiuti, archi portabici, tavoli con sedute, paletti dissuasori, pannelli didattico-informativi sulla storia del sito e cartelli di segnaletica verticale informativa.

L’impianto di illuminazione pubblica sarà infine rinnovato e implementato a cura di Iren Smart Solutions S.p.A..

Dagli interventi è escluso il fabbricato dell’ex acquario Rettilario e della sua area verde di pertinenza, su cui è attualmente in esame una proposta di concessione, che prevede il recupero dell’edificio per destinarlo ad attività teatrali e museali.

Alloggio comunale occupato abusivamente, tre persone denunciate

A seguito di una segnalazione relativa a una presunta occupazione abusiva di un alloggio ubicato all’interno di uno stabile di via Revello di proprietà del Comune di Torino, gli agenti del Comando Territoriale III della Polizia Municipale, hanno effettuato una serie di servizi mirati alla registrazione dei movimenti degli eventuali occupanti.

Dopo i primi appostamenti di osservazione a distanza, i ‘civich’ hanno rilevato l’effettiva presenza di movimenti in entrata e uscita di tre persone adulte e due bambini e, dopo avere concordato con i funzionari degli uffici comunali dell’Area Patrimonio la necessità di generalizzare gli occupanti e denunciarli per invasione di edificio pubblico, ieri mattina, gli agenti della Polizia Municipale si sono presentati alla porta di casa degli abusivi.

All’interno dell’alloggio, come ipotizzato durante gli appostamenti, c’erano 5 persone di nazionalità marocchina, un uomo e una donna di 40 anni con i loro due figli, entrambi minorenni, e una conoscente di 26 anni.

Gli agenti hanno constatato che all’interno dell’abitazione erano state fatte alcune modifiche impiantistiche eseguite in maniera sommaria e non professionale, finalizzate all’utilizzo di luce e gas. In cucina, i ‘civich’ hanno trovato delle bombole a gas, mentre il contatore elettrico è risultato manomesso e bypassato per rifornirsi di corrente elettrica senza registrare i consumi.

Al fine di ripristinare le normali condizioni di sicurezza, gli agenti hanno attivato la squadra di tecnici della Società IRETI che, giunta sul posto, ha constatato il furto di corrente e provveduto immediatamente a mettere in sicurezza e disalimentare l’intero stabile.

I tre adulti sono stati denunciati in concorso e a piede libero per i reati di cui agli Artt. 633 e 639/bis (invasione di edificio pubblico), 635 (danneggiamento) 624 e 625 (furto aggravato di corrente elettrica) del Codice Penale.

Al momento, in considerazione del fatto che tra gli occupanti vi erano due minori in età scolare, nessuna delle persone identificate è stata allontanata, in attesa di definire con gli uffici competenti la situazione degli occupanti e le future azioni e provvedimenti finalizzati allo sgombero.

Estate Ragazzi: aperte le preiscrizioni dal 19 maggio al 1 giugno

Da mercoledì 19 maggio al 1 giugno le famiglie potranno preiscrivere i propri figli online a Estate Ragazzi. Le attività – rivolte alle bambine e ai bambini, anche non residenti, che frequentano la scuola primaria a Torino – partiranno il 14 giugno e si concluderanno il 30 luglio 2021.

I centri estivi sono un servizio tradizionalmente offerto alle mamme e ai papà dalla Città di Torino attraverso ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Ufficio Pio e la collaborazione dei dirigenti scolastici.

L’edizione 2021 propone alcune novità.

Le attività educative e ludiche in programma per le bambine e ai bambini prevedono il potenziamento degli apprendimenti acquisiti durante l’anno scolastico e la frequenza a musei, istituzioni culturali e laboratori offerta dall’iniziativa “La Bella Stagione”, un progetto promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con il Consorzio Xké? ZeroTredici e con l’Associazione Abbonamento Musei. Tutti i bambini iscritti a Estate Ragazzi riceveranno gratuitamente un abbonamento Musei Junior (che durante l’estate garantirà l’accesso alle proposte de La Bella Stagione e, fino alla fine dell’anno scolastico 2021-2022, ai musei del circuito Abbonamento Musei).

Tale iniziativa si inserisce nell’ambito del programma “2021. Un’ estate insieme”, promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo insieme ai suoi enti strumentali Ufficio Pio, Consorzio Xké? ZeroTredici e Fondazione per la Scuola. Quest’ultima svilupperà un percorso di riflessione formativa sui temi educativi con gli enti gestori e le scuole.

I centri estivi sono ospitati dalle scuole e per quest’anno molte istituzioni scolastiche  hanno aderito al progetto: saranno 45 i centri diffusi nelle 8 Circoscrizioni che metteranno a disposizione 2.700 posti a settimana dalle 8.30 alle 17.00.

 

Anche quest’anno la Città, grazie alla collaborazione di Fondazione Compagnia di San Paolo, Ufficio Pio, Associazione Abbonamento Musei e istituzioni scolastiche, può offrire alle famiglie un’opportunità educativa e ludica tanto attesa per i mesi estivi, con alcune novità importanti che migliorano il servizio – sottolinea Antonietta Di Martino, assessora all’Istruzione della Città di Torino. Le bambine e i bambini avranno la possibilità di poter visitare musei, istituzioni culturali e usufruire delle attività laboratoriali chiuse al pubblico nei lunghi mesi invernali a causa della pandemia. Non solo gioco, dunque, ma attività che propongono, attraverso un approccio ludico, la conoscenza dell’arte e della bellezza insieme al potenziamento degli apprendimenti acquisiti durante questo difficile anno scolastico”.

 

I centri estivi avranno una durata di 7 settimane, una in più rispetto allo scorso anno. Il costo settimanale per le famiglie residenti a Torino è calcolato in base alla fascia ISEE.

Ogni famiglia potrà preiscrivere ogni figlio a uno o più turni settimanali ed esprimere 2 preferenze sul Centro da frequentare:

 

  1. settimana 14 giugno – 18 giugno
  2. settimana 21 giugno – 25 giugno
  3. settimana 28 giugno – 2 luglio
  4. settimana 5 luglio – 9 luglio
  5. settimana 12 luglio – 16 luglio
  6. settimana 19 luglio – 23 luglio
  7. settimana 26 luglio – 30 luglio

Per iscriversi sarà indispensabile possedere un’identità digitale, SPID di livello 2, conoscere e autodichiarare il valore del proprio ISEE 2021 per coloro che richiederanno la quota agevolata.

 L’iscrizione sarà confermata solo dopo il pagamento della quota di partecipazione.

Le bambine e i bambini con disabilità certificata verranno inseriti nei gruppi (1 ogni 8 bambini) fino all’esaurimento dei posti disponibili e a ciascuno sarà dedicato un educatore.

La Città, inoltre, garantirà ai bambini con disabilità residenti a Torino il trasporto di andata e ritorno al centro estivo.

Tutte le attività sono state organizzate in sicurezza come richiesto dalle linee guida nazionali e regionali per il contenimento della diffusione del Covid 19.

Per informazioni sulle sedi e indicazioni sulla partecipazione a Estate Ragazzi è possibile consultare il sito web www.estateragazzitorino.it

Manutenzione di vie, strade e piazze della città: interventi per 5 milioni e 800mila euro

La Giunta Comunale ha approvato stamani il progetto di fattibilità tecnica ed economica che prevede interventi straordinari di manutenzione e riqualificazione di vie, strade e piazze cittadine.

Suddiviso in 5 lotti manutentivi – quattro di carattere territoriale, che raggruppano le ex-Circoscrizioni amministrative della Città, e un quinto mirato alla manutenzione delle pavimentazioni lapidee, in particolare della zona centrale aulica della Città – sono stati inseriti gli interventi per rifacimento di carreggiate, marciapiedi, banchine, aree di parcheggio e rete di smaltimento delle acque meteoriche su tutto il territorio cittadino.

L’elenco dei lavori da effettuare è stato elaborato sulla base di una mappatura realizzata grazie a segnalazioni di altri servizi comunali, di cittadini, commercianti, associazioni e delle Circoscrizioni: la spesa prevista è di 5 milioni e 800 mila euro.

Le Biblioteche civiche torinesi e TorinoReteLibri integrano i propri cataloghi

A partire da mercoledì 12 maggio gli utenti delle Biblioteche civiche torinesi e di TorinoReteLibri Piemonte (rete di biblioteche scolastiche) potranno accedere a nuovi servizi, usufruendo di una modalità di ricerca innovativa integrata fra i due sistemi, che consentirà di verificare immediatamente la presenza del libro desiderato.

Per richiedere in prestito i titoli posseduti da TorinoReteLibri occorrerà compilare l’apposito modulo, indicando il numero d’inventario e verificando che la copia richiesta appartenga a una delle dieci biblioteche scolastiche interessate da questa prima fase di avvio del servizio: Licei M. D’Azeglio, V. Alfieri, Giordano Bruno; Istituti Comprensivi R. Levi Montalcini (primaria Pascoli), Vittorino Da Feltre (secondaria Fermi), Alberti-Salgari (secondaria Alberti), Alighieri Kennedy (primaria Dewey); Istituti Istruzione Superiore Bosso – Monti, Curie – Levi, Plana.

Per i titoli delle Biblioteche civiche torinesi è invece possibile effettuare il prestito in una biblioteca civica, effettuando la prenotazione direttamente dal catalogo. Chi ancora non fosse iscritto, può farlo utilizzando il modulo di preiscrizione online.

Il progetto, idealmente dedicato ad Antonella Biscetti, anima e storica referente di TorinoReteLibri Piemonte scomparsa prematuramente lo scorso 17 aprile, è inserito nelle azioni previste dal Protocollo di intesa fra la Città di Torino e TorinoReteLibri.

La collaborazione per il 2021 prevede inoltre l’inserimento nella rete delle biblioteche scolastiche di Libri per tutti, caratterizzati dai simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA); di ‘silent book’, libri con inserti tattili e sonori; audiolibri; libri ad alta leggibilità; storie tradotte nella lingua dei segni italiana (LIS); libri raccolti nella BILL – La biblioteca della Legalità, promossa da IBBY Italia, nata per diffondere la cultura della legalità e della giustizia fra le giovani generazioni, attraverso la promozione del libro e della lettura.

INFO

Biblioteche civiche torinesi: https://bct.comune.torino.it

TorinoReteLibri Piemonte:

https://trlpiemonte.biblioteche.it/