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Misure Antismog, prosegue lo stop per i diesel euro5

A seguito dei rilevamenti curati da Arpa Piemonte proseguirà fino a lunedì 20 dicembre (compreso) il livello rosso delle misure antismog a tutela della salute.

Per la circolazione veicolare, in aggiunta alle limitazioni strutturali è quindi confermato il blocco dei mezzi diesel (trasporto persone e merci) con omologazione fino a euro 5, valido tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 8 alle 19.

Lo stop riguarda anche gli automezzi dotati di dispositivo “Move In”.

Lunedì i nuovi rilevamenti ci diranno se le limitazioni temporanee proseguiranno o saranno revocate.

L’elenco completo delle misure antismog, delle esenzioni previste e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina: www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

Da sabato riaperto il parcheggio di San Pietro in Vincoli

A partire da sabato 18 dicembre – per agevolare l’accesso al centro vaccinale allestito al Sermig, attivo dallo scorso 9 dicembre –  sarà temporaneamente riaperto il parcheggio per autoveicoli di San Pietro in Vincoli, con ingresso da via Cirio.

La riapertura sarà  come detto, temporanea per rispondere ad esigenze determinate dall’attuale situazione emergenziale, poiché l’area sarà oggetto di una futura riqualificazione prevista in primavera nell’ambito del progetto complessivo di  “Valdocco Vivibile”.

Presso l’Hub vaccinale sono stati inoltre predisposti parcheggi riservati alle persone con disabilità in prossimità degli accessi e, più precisamente, in strada del Fortino al limite dell’area pedonale del canale Molassi, all’interno dell’area pedonale del canale Molassi e in via Andreis interno 18, in prossimità dell’ingresso all’Hub vaccinale”.

Sindone: contemplazione in Duomo giovedì 30 dicembre

L’incontro europeo dei giovani di Taizé a Torino si svolgerà, come annunciato, in due fasi: il pellegrinaggio vero e proprio, con la partecipazione di migliaia di giovani europei, sarà dal 7 al 10 luglio 2022, ma nei giorni dopo Natale i Frères della Comunità ecumenica saranno a Torino per guidare la preghiera e animare i «workshop» su temi spirituali e sociali. Come già annunciato, ci sarà anche un momento di contemplazione della Sindone: non una ostensione ma l’opportunità, offerta ai giovani iscritti ai workshop, di una meditazione sul Telo. Infine torna la Marcia della pace, tradizionale appuntamento della notte di Capodanno.

Gli incontri di Taizé

Il «pellegrinaggio di fiducia sulla Terra», promosso da decenni dalla Comunità di Taizé, si articola in due momenti principali: la preghiera, gli incontri biblici del mattino dei giovani e i workshop pomeridiani. Nella prima fase di dicembre queste opportunità sono ridotte perché l’emergenza sanitaria in tutta Europa non consente i grandi assembramenti. Soprattutto non è possibile offrire l’accoglienza dei giovani nelle famiglie e negli Oratori torinesi. L’invito è perciò rivolto a tutto il Piemonte, la Valle D’Aosta e alle Regioni più vicine. I momenti di preghiera sono aperti a tutti (giovani e adulti, torinesi e no) e si svolgeranno secondo il programma che si trova in calce a questo comunicato e sul sito www.taizetorino.it.

La contemplazione della Sindone

Quando venne annunciata la scelta di Torino come sede del Pellegrinaggio di fiducia sulla Terra del 2020, l’arcivescovo Nosiglia decise anche di offrire ai giovani che lo avessero voluto un momento di contemplazione della Sindone. Poi l’emergenza sanitaria ha impedito lo svolgimento del 2020, e obbligato a scegliere un cammino in due tappe per il 2021-2022. Ma l’offerta dell’arcivescovo rimane: nel pomeriggio di giovedì 30 dicembre alcuni giovani, iscritti ai workshop, potranno anche partecipare a un momento di preghiera in Duomo e contemplare la Sindone. È una opportunità riservata a questi giovani, e ad alcuni invitati in rappresentanza delle istituzioni e delle diocesi italiane. In Cattedrale con l’arcivescovo ci sarà Frère Alois, priore di Taizé. La preghiera sarà trasmessa in diretta televisiva su TV2000 (canale 28) dalle 17.25 alle 17.50. Viene preceduta, alle 17, da una «anteprima» che illustra il cammino compiuto in questi anni verso l’incontro europeo dì Taizé a Torino, ora fissato nel luglio prossimo. I due momenti di preghiera saranno trasmessi anche sui social @sindoneofficial e @taizetorino. L’accesso al Duomo sarà consentito solo agli iscritti e agli invitati, sempre nel rispetto delle norme sanitarie. In Cattedrale si trova anche, in questi giorni, il grande «Presepe della Basilicata», visitabile tutti i giorni (ad eccezione del pomeriggio di giovedì 30 dicembre).

Marcia della pace a Capodanno

Torna la Marcia della Pace animata dal Sermig, a cui quest’anno sono invitati a partecipare, insieme con tutti i torinesi, i giovani dell’incontro di Taizé. L’appuntamento è per le 22.30 all’Arsenale della Pace. La Marcia raggiungerà la chiesa di Maria Regina della Pace in Barriera di Milano, dove alle 23.15 ci sarà un tempo di preghiera, animato dalla comunità dì Taizé, fino alla mezzanotte.

Incontri di Taizé, il programma dettagliato

Mercoledì 29 dicembre – Alle 20.30: preghiera della sera nella chiesa del Santo Volto. . Giovedì 30 dicembre – Alle 9.00: accoglienza a Valdocco; alle 9.30: preghiera del mattino. A seguire: introduzione biblica, scambio in piccoli gruppi. Alle 12.30: preghiera comune nella Basilica di Maria Ausiliatrice; Nel pomeriggio, alle 15.15 e 17.30: Workshop, su questi temi: «È possibile dare tutta la tua esistenza per Dio e gli altri?»; «’Ero straniero e mi avete accolto’: essere solidali con il mondo dei migranti»; «Agire insieme per prendersi cura della nostra casa comune». I workshop si terranno a Valdocco; Alle 20.30: preghiera della sera nella Chiesa del Santo Volto. In osservanza delle norme di prevenzione, per la partecipazione alle preghiere, ai gruppi e ai workshop sono obbligatorie l’iscrizione sul www.taizetorino.it e la presentazione del green pass. Il programma completo delle preghiere e degli incontri si trova sul medesimo sito.

Un polo formativo della Scuola Nazionale dell’Amministrazione al complesso cavouriano di Santena

 

È stato siglato oggi a Palazzo Vidoni il protocollo d’intesa per realizzare un polo formativo della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (Sna) presso il Complesso Cavouriano di Santena, in provincia di Torino. A firmarlo, il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, la presidente della Sna, Paola Severino, il presidente della Fondazione Cavour, Marco Boglione, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e la vicesindaca Michela Favaro (a destra nella foto), su delega del sindaco, Stefano Lo Russo, intervenuto in videocollegamento insieme al sindaco di Santena, Ugo Baldi.

Il nuovo polo formativo Sna permetterà di attivare programmi di formazione in raccordo con gli enti territoriali e con specifico riferimento al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e potrebbe diventare un vero “Campus Cavour”, sviluppando collaborazioni con le Università locali, a partire dall’ateneo di Torino e dal Politecnico.

“Per Torino e il Piemonte, l’apertura a Santena della nuova sede per la Scuola Nazionale dell’Amministrazione – evidenzia la vicesindaca Michela Favaro – arricchisce, integra e contribuisce a irrobustire un sistema universitario e della conoscenza che conta già su importanti atenei e centri di alta di formazione di riconosciuta e assoluta eccellenza. Peraltro, considerando l’attuale contesto che richiede alte capacità progettuali per mettere concretamente a frutto le opportunità di rilancio e sviluppo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Pubblica amministrazione è chiamata a svolgere un ruolo chiave, da esercitare anche attraverso il potenziamento dell’offerta formativa per i propri funzionari e dirigenti”.

Per il sindaco Stefano Lo Russo, “portare a Santena, nell’area metropolitana di Torino, la seconda sede della Scuola nazionale di amministrazione pubblica è un grande risultato, frutto di un lavoro svolto in sinergia con tutti i livelli dell’amministrazione locale, il ministro e il Dipartimento della funzione pubblica. In quella prestigiosa sede si porterà una delle funzioni principale dello Stato: la formazione del proprio personale. Dovremo investire sempre più nel capitale umano, è una necessità a tutti i livelli per affrontare al meglio sfide sempre più complesse”.

Basso San Donato e Borgo San Secondo diventano “Quartieri Resilienti”: dalla Giunta via libera al progetto

La Giunta comunale, su proposta dall’assessore Francesco Tresso, ha approvato nella seduta di martedì i progetti di fattibilità tecnica ed economica di due interventi che cambieranno profondamente il volto dei quartieri Basso San Donato e Borgo San Secondo, i cui spazi saranno ripensati e trasformati in ottica “resiliente”.

Il progetto “Quartieri resilienti” – che può contare su un finanziamento di 3 milioni di euro proveniente da fondi Pon Metro React EU – è stato pensato e costruito con riferimento ai principi e alle linee guida del “Piano di Resilienza Climatica” della Città, al fine di adattare lo spazio pubblico dei due quartieri ai nuovi scenari climatici. Si tratta di realizzare soluzioni innovative volte a contrastare l’effetto “isola di calore” e a gestire al meglio le acque meteoriche in occasione degli eventi di precipitazione intensa, sempre più frequenti nei centri urbani, creando allo stesso tempo un ambiente urbano più vivibile.

Nello specifico si prevede di ridurre le superfici asfaltate e impermeabili, convertendole in infrastrutture verdi in grado di fornire ombreggiamento e raccogliere le acque piovane riducendo i flussi in rete ed eventuali allagamenti. Complessivamente, nei due quartieri, verranno realizzati oltre 1100 mq di verde e di 1650 mq di pavimentazione drenanti per spazi pedonali.

Nell’ambito delle aree interessate verranno inoltre realizzati interventi di moderazione o di eliminazione del traffico per permettere la coabitazione di auto, biciclette e pedoni, come restringimenti di carreggiata e chicane. L’introduzione di verde e di alberature sarà un ulteriore elemento di disegno della viabilità rallentata.

Commenta l’assessore Tresso: “I fondi React sono una eccezionale opportunità per realizzare progettualità importanti che cambieranno il volto delle nostre città. Grazie a questo intervento possiamo testare soluzioni innovative in due quartieri, da considerarsi quindi come casi pilota che forniranno indicazioni per interventi maggiormente diffusi a livello cittadino. A questo scopo – continua l’assessore – ho avviato un tavolo di lavoro dove i nostri uffici si confrontano con SMAT e Politecnico, per valutare come realizzare progetti che, oltre a rendere i quartieri più attrattivi, realizzino soluzioni di drenaggio e di abbattimento dei carichi inquinanti volte a mitigare la vulnerabilità della città nei confronti dei cambiamenti climatici”.

Inaugurata a Torino la prima Casa Natura del WWF

L’Aula Natura WWF dell’IC Salvemini, inaugurata questa mattina, coniuga due parole chiave, educazione e ambiente: il tradizionale giardino naturale, l’oasi a scuola, diventa una vera e propria aula a cielo aperto.

E’ stata consegnata a una rappresentanza degli alunni della scuola primaria affinchè questo spazio possa fin da subito stimolare la loro curiosità e arricchire la loro formazione. In un’area di 230 metri quadrati, per consentire il distanziamento, l’Aula è stata realizzata riproducendo ambienti naturali del territorio, con l’intento di creare la biodiversità attraverso la costruzione di casette-nido, mangiatoie e attirando insetti impollinatori. Gli alunni potranno cimentarsi in numerose attività, stimolare i loro sensi scoprendo un mondo a loro sconosciuto attraverso il divertimento e il gioco.

Nel giardino di via Coggiola – in cui è stato creato un laghetto, bordure di arbusti e aiuole di piante aromatiche e piante ad alto fusto – i bambini potranno, in uno spirito autenticamente green, recuperare il contatto con la natura in città, secondo la filosofia che l’IC Salvenini sta promuovendo da tempo: la valorizzazione dei propri spazi esterni per consentire agli allievi di trascorrere del tempo in attività didattiche all’aperto.

Siamo felici che Torino ospiti una tra le prime 12 Aule Natura in Italia, rafforzando così l’impegno della città e della scuola nella sensibilizzazione ambientale delle generazioni più giovani”. Ha dichiarato Carlotta Salerno, assessora alle Politiche educative della Città di Torino. E rivolgendosi alle bambine e ai bambini presenti ha ricordato che “la natura è un’insegnate perchè ci educa ad avere pazienza. Dobbiamo rispettare i suoi tempi e suoi spazi, ha una vita propria e ha bisogno di collaborazione.  Dobbiamo imparare a vivere in sintonia con essa: per questo l’Aula Natura è un bellissimo regalo!”.

Con la realizzazione di questo spazio all’interno dei cancelli scolastici – ha spiegato Barbara Floris, dirigente scolastica dell’IC Salvemini – vogliamo far diventare la scuola una vera palestra di esperienze e di conoscenze, uno stimolo a sollecitare la curiosità di apprendere e di essere protagonisti del percorso educativo-didattico”.

L’Aula è nata grazie al progetto WWF, con il quale l’associazione si propone di promuovere e valorizzare spazi verdi per bambini e ragazzi nelle scuole italiane, e il supporto di Procter & Gamble, nell’ambito del programma di cittadinanza d’impresa con cui l’azienda intende realizzare azioni concrete di sostenibilità ambientale e sociale.

Lo spazio inaugurato a Torino è il dodicesimo dei cinquanta che saranno realizzati in tutta Italia entro il 2024 e, per l’occasione sono state annunciate dal WWF altre 20 scuole italiane vincitrici del bando per la realizzazione di un’Aula Natura entro l’anno scolastico 2021-22. L’elenco si può consultare sul sito del WWF https://www.wwf.it/area-stampa/sempre-piu-verde-per-le-scuole-italiane/

Incendio di Beinasco, proseguono i controlli ambientali. A Torino la situazione rimane sotto controllo

La Città di Torino continua a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione ambientale che si è generata a seguito dell’incendio che ha interessato domenica un capannone in cui venivano riciclate materie plastiche nel comune di Beinasco.

Questa mattina Francesco Tresso, assessore della Città con delega alla Protezione Civile, insieme a funzionari del settore Ambiente e della Protezione Civile comunale, hanno partecipato a un tavolo tecnico di coordinamento con Arpa Piemonte e Asl Torino, per fare il punto della situazione a tre giorni dal rogo. Sempre in mattinata la Città di Torino ha partecipato alla riunione operativa del COC (Centro Operativo della Protezione Civile) attivato dal Comune di Beinasco per gestire l’emergenza.

Proseguono i controlli degli inquinanti aeriformi a cura di Arpa Piemonte in diverse zone della città di Torino, che per un cambio della direzione dei venti è stata esclusa dalla situazione di criticità già dalla prime ore di lunedì, e nel territorio di Beinasco, sul quale continuano a concentrarsi le ricadute delle sostanze di combustione.

Dai controlli effettuati a Torino il quadro restituisce una situazione con valori di COV – composti organici volatili – non critici e coerenti con il periodo invernale e la situazione meteorologica attuale, caratterizzata da alta pressione e inversione termica nelle ore più fredde della giornata. Condizioni che possono portare alla stagnazione degli inquinanti negli strati inferiori dell’atmosfera nelle zone più prossime all’incendio, inducendo comunque a mantenere elevato il livello di attenzione.

L’attività di controllo e di monitoraggio continuerà anche nei prossimi giorni, con analisi sul campo e in laboratorio. In caso di variazione del quadro attuale verrà data tempestivamente comunicazione alla cittadinanza.

Per essere aggiornati sugli ultimi monitoraggi e sull’evoluzione invitiamo a consultare il sito Arpa Piemonte (www.arpa.piemonte.it).

Photo: Arpa Piemonte

Misure antismog, da venerdì scatta il livello rosso. Domani limitazioni sospese causa sciopero TPL

Le misure di limitazioni del traffico passano al livello rosso, che scatta in caso di previsione di superamento, per la media giornaliera, del valore di 75 microgrammi mcg/mc di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi. Il nuovo semaforo sarà attivo solo a partire da venerdì 17 dicembre; nella giornata di domani, infatti, a Torino è previsto uno sciopero del trasporto pubblico locale per cui saranno sospese automaticamente tutte le limitazioni strutturali e permanenti, come previsto dall’ordinanza n° 5406/2021.

Alle limitazioni già in vigore con il livello arancio, da venerdì quindi si aggiungerà per il trasporto merci (N1, N2, N3) il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19.

Si ricorda che lo stop riguarderà anche agli automezzi dotati di dispositivo ‘Move In’( MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti).

Venerdì i nuovi rilevamenti curati da Arpa Piemonte ci diranno se le limitazioni temporanee proseguiranno o saranno revocate.

L’elenco completo delle misure antismog, delle esenzioni previste e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina: www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

Torino Mobility Lab, approvato il progetto di adeguamento e messa in sicurezza di percorsi protetti pedonali e ciclabili in San Salvario

La Giunta comunale, su proposta dell’assessora Chiara Foglietta, ha approvato questa mattina il progetto esecutivo per l’adeguamento e la messa in sicurezza  di percorsi protetti pedonali e ciclabili all’interno del quartiere di San Salvario.

Il costo dei lavori, il cui importo ammonta a 390 mila euro, è finanziato con il contributo del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, nell’ambito del “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”.

Il progetto complessivo denominato “Torino Mobility Lab – Progetto di mobilità sostenibile nel quartiere di San Salvario” presentato dalla Città di Torino nel 2017 e classificatosi al terzo posto nel bando nazionale, ha come obiettivo il costruire azioni tra loro coordinate per favorire la mobilità alternativa al veicolo privato.

Ad essere interessata dai lavori, sarà un’area ampia e centrale ricompresa tra gli assi di corso Vittorio Emanuele II, via Nizza, corso Bramante e corso Massimo D’Azeglio, nonché caratterizzata da forte densità abitativa e dalla presenza di luoghi di polarizzazione quali la stazione ferroviaria di Porta Nuova, vari istituti scolastici e sedi universitarie, sedi di servizi pubblici, oltre che numerose attività terziarie e commerciali.

“Gli interventi si inseriscono nel quadro più generale di una politica di redistribuzione dello spazio stradale a beneficio delle utenze più deboli”, spiega l’assessora Chiara Foglietta -. Tra gli obiettivi del progetto: riduzione del traffico di attraversamento dell’area, utilizzo multifunzionale delle strade, a favore della mobilità locale, con positive ricadute sulla qualità ambientale dello spazio pubblico e aumento della sicurezza degli spazi antistanti le scuole, in modo da favorire accoglienza e socializzazione”.

Sono pertanto previsti l’attuazione di interventi di pedonalizzazione e creazione di strade scolastiche, con chiusure, allargamento ed adeguamento dei marciapiedi, rallentamenti veicolari e/o rialzi anche parziali della carreggiata, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, oltre al ripristino dello strato superficiale della pavimentazione stradale.

E’ inoltre in programma la posa di arredi urbani ed interventi cromatici sulle superfici orizzontali ripristinate, per una chiara connotazione delle funzioni e per una migliore fruizione degli spazi, con geometrie da concordare in fase esecutiva con la competente Soprintendenza, oltre alla fornitura e posa di segnaletica orizzontale e verticale per la definizione di spazi protetti, quali le piazze/strade scolastiche e le aree/spazi pedonali.

I lavori interesseranno via Principe Tommaso, nel tratto fronte la scuola Bay; via Cesare Lombroso, da via Principe Tommaso a via Sant’Anselmo; le fermate del TPL di via Madama Cristina, all’intersezione con via Giacosa e via Bidone; via Valperga Caluso, sul piazzale fronte Liceo statale Regina Margherita; corso Dante, sulla banchina alberata fronte scuola Silvio Pellico; via Ernesto Lugaro, ampliamento marciapiede fronte scuola dell’infanzia.

Il prossimo step, dopo l’aggiudicazione della gara di appalto, sarà l’avvio dei lavori nella primavera del 2022 con ultimazione delle opere entro l’anno in corso.

La Città di Torino adotta la “Carta per l’integrazione dei rifugiati” rinnovando l’impegno all’accoglienza e all’integrazione

La Città di Torino ha adottato su proposta dell’UNHCR (Alto Commissariato ONU per i Rifugiati), la “Carta per l’integrazione dei rifugiati”.

La delibera è stata licenziata questa mattina dalla Giunta Comunale, su proposta di Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità. Il documento, frutto di un percorso condiviso, sarà adottato da altre cinque grandi città: Roma, Milano, Napoli, Bari e Palermo con l’obiettivo di promuovere e favorire l’integrazione e l’inclusione di rifugiati e richiedenti asilo sul territorio.

Con la Carta il Comune di Torino rinnova l’impegno ad essere una città della buona accoglienza in cui l’integrazione delle persone migranti rappresenta un valore fondamentale sul quale investire le migliori energie attraverso un processo dinamico in cui tutti gli attori sociali e le persone rifugiate partecipano. A tale fine è necessario costruire una rete per lo scambio di esperienze e conoscenze, avviare un confronto con le istituzioni nazionali e individuare soluzioni operative nel solco di una cooperazione rafforzata tra le amministrazioni locali.

Alle persone con vulnerabilità socio-sanitaria, donne sole con bambini, minori stranieri non accompagnati è necessario offrire soluzioni concrete ai loro bisogni lavorativi,  formativi e abitativi.

Il documento impegna le città aderenti ad operare per obiettivi, in particolare, promuovere l’accoglienza diffusa in piccoli gruppi e in famiglia; ricercare soluzioni abitative post-accoglienza favorendo percorsi di accompagnamento all’abitare; integrare i sistemi di welfare locale e di accoglienza; facilitare la rapida acquisizione dei documenti essenziali; promuovere il coordinamento coi servizi sanitari per la tutela della salute, soprattutto mentale; consolidare i servizi rivolti alle persone rifugiate adottando un approccio one-stop-shop ossia il superamento degli ostacoli burocratici per fornire un servizio migliore.