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“Politiche della notte”, le prime mosse della Task Force della Città

Si è riunita oggi la task force degli assessori per individuare e dare corso a idonee “politiche della notte” per la Città di Torino e assumere decisioni che consentano di tutelare il diritto al riposo dei residenti e individuare soluzioni che rispondano alla richiesta di convivialità e divertimento della cittadinanza.

Alla riunione erano presenti l’assessora alle Politiche per la sicurezza, Gianna Pentenero, l’assessora alle Politiche giovanili, Carlotta Salerno, l’assessora alle Politiche per l’ambiente, Chiara Foglietta, e l’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino.

“Un tema così complesso va affrontato in sinergia” hanno dichiarato in chiusura gli assessori presenti, che settimanalmente faranno il punto della situazione sull’avanzamento delle proposte che verranno messe in campo.

Entro la fine di dicembre la task force incontrerà i Presidenti delle Circoscrizioni interessate dai maggiori disagi, insieme ai quali verranno scelte le migliori modalità di interazione e decisi i successivi passi per confrontarsi con i territori, i comitati di cittadini e le associazioni.

Si avvia fin da subito, intanto, la ricognizione di tutti gli spazi cittadini decentrati dove innestare progettualità di natura aggregativa giovanile. Aumentare l’offerta giovanile, dislocando i luoghi del divertimento in più posti nella città, sarà una delle attività a lungo termine per trovare una soluzione che vada nel solco di un miglioramento della qualità della vita per tutte e tutti.

Nel frattempo sarà intensificata l’attività di controllo e adottati provvedimenti in materia di vendita e asporto di bevande alcoliche, le cui specifiche verranno presentate nei prossimi giorni.

Poliziotto suicida in ufficio trovato dai colleghi

Dolore e shock in questura a Torino per un agente della Digos  che si è ucciso nel suo ufficio sparandosi un colpo con la propria pistola d’ordinanza. Il corpo senza vita dell’agente è stato scoperto dai colleghi, ieri sera. I poliziotti sono arrivati in serata  e hanno trovato la porta dell’ufficio chiusa, anche se la morte potrebbe risalire ad alcune  ore prima. L’uomo, 50 anni, potrebbe aver compiuto il drammatico gesto dopo aver terminato il turno. Ha scritto  una lettera lasciata sulla scrivania in cui  si fa capire che il suicidio è dovuto a motivazioni sentimentali. L’agente prestava spesso servizio in tribunale.  Aveva quattro figli.

Piscine, una situazione difficile e insostenibile

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Presidente FIN Piemonte Gianluca Albonico scritta ai sindaci dei comuni che ospitano impianti natatori

Caro Sindaco,
riceve questa nostra richiesta di aiuto in quanto la sua amministrazione negli anni ha avuto la sensibilità sportiva nel credere che un impianto natatorio sia necessario, utile, indispensabile per la propria collettività dotando il proprio comune di una piscina coperta.
Le piscine rappresentano un patrimonio pubblico non solo economico ma soprattutto sociale, rappresentano un polo aggregativo dalle caratteristiche uniche, sono frequentate da numeri elevatissimi di utenti provenienti da tutte le fasce di età e tutte le fasce sociali. Hanno progetti in essere con le scuole, con i centri disabili, i centri anziani, università della terza età, SUISM, centri di recupero, utenti del nuoto libero, master, scuola nuoto e diverse attività dello sport di base e agonistiche legate ad almeno cinque federazioni Sportive (FIN-FINP-FITRI- FIPSAS-FIPM) ed a numerosi ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA.
La storia di questi impianti vede negli ultimi trent’anni un sostanziale passaggio da gestioni dirette del comparto pubblico verso delle gestioni di società private di cui la maggioranza sono società sportive i cui utili hanno contribuito alla crescita di tanti atleti e alla divulgazione dello sport di base per migliaia di sportivi. Lo sport in Italia si pratica attraverso le società sportive. Negli anni le condizioni contrattuali sono mutate, merito soprattutto dell’aumento di utenti verso queste attività. Si è arrivati in moltissimi casi alla totale gestione degli impianti da parte del privato, manutenzioni comprese, a volte anche con investimenti impiantistici sostanziali. Questo è stato possibile grazie alla crescita dei numeri di frequentatori degli impianti, agli utenti del nuoto libero, alle scuole nuoto, allo sport di base, allo sport agonistico, alle scuole. Grazie anche al lavoro svolto dai gestori.
Oggi la pandemia ha portato ad una riduzione di questi numeri del 40/50%, con limitazioni in fatto di capienza impianti fino a poco tempo fa del 70% , oggi del 50%(dove ci stavano 10 persone oggi ce ne possono stare 5).
In questi lunghi mesi di lock down (oltre 300 giorni di chiusura completa) i gestori delle piscine hanno pagato energia (luce, gas e acqua) senza la possibilità di svolgere attività su impianti di proprietà pubblica. Anche se i consumi sono stati ridotti i costi fissi hanno inciso pesantemente e le manutenzioni e la conduzione affinché non ci siano stati deperimenti degli impianti è stata molto onerosa.
Purtroppo, queste difficoltà sono avvertite in maniera drammatica da quei gestori che hanno a proprio carico tutte le utenze, cha hanno operato investimenti sugli impianti sottoscrivendo mutui, che hanno impianti con bacini di utenza ridotti da mandare avanti, che hanno oltretutto tariffe imposte dal comparto pubblico.
Oggi a tutto questo si aggiunge il caro energia con aumenti delle utenze elettriche e termine in percentuali devastanti dal 70 al 100% di rincari sul costo totale delle bollette. Le piscine sono impianti energivori per eccellenza e questa situazione, se non si interviene immediatamente, porterà al default la maggior parte delle strutture. Molti impianti chiuderanno e le amministrazioni purtroppo si ritroveranno a gestire delle situazioni molto complicate. Oltre che il gravissimo danno per la perdita di anni di lavoro, di professionalità, di servizi sociali e sportivi consolidati sul territorio, ci saranno ripercussioni pesanti anche sul patrimonio impiantistico pubblico. Una piscina chiusa ha un deperimento strutturale e tecnologico velocissimo, dopo mesi di chiusura ha bisogno di interventi pesantissimi in termini di manutenzione. Il Piemonte ha un patrimonio impiantistico natatorio di oltre 150 milioni di euro.
I ristori ricevuti sono stati pari a qualche migliaio di euro, quelli messi in atto dallo stato hanno tenuto conto solo del bilancio commerciale che in una società sportiva rappresenta il 20-30% del volume espresso. Assolutamente non sufficienti per volumi di costi così alti. Purtroppo, oggi le cifre dei passivi da sopportare sono su importi maggiori di 100.000 euro/anno
Il nostro appello alle vostre amministrazioni è quello di aiutarci a rappresentare tutto questo alle istituzioni, istituendo un fondo per calmierare gli aumenti energetici ed istituire un tavolo di confronto con la Regione Piemonte sulla base di scelte già operate da altre regioni (una su tutte la Sardegna). Non lasciamo che questo patrimonio si disperda, il Piemonte ha milioni di utenti nelle piscine, non lasciamo chiudere realtà che svolgono servizi di eccellenza sul territorio

Giornalista molestata, senatrici Lega: episodio indegno, orrore da giornalista in studio

“Quanto accaduto a Greta Beccaglia, giornalista di Toscana Tv molestata in diretta da un gruppo di tifosi, non è degno di un Paese civile. A pochi giorni dalla Giornata contro la violenza sulle donne non dovremmo solo indignarci ma pretendere che un fatto del genere sia fermamente condannato da uomini e donne come atto di violenza, mentre fa orrore che un collega sminuisca l’episodio in diretta definendolo un momento di crescita. Sia fatta chiarezza nelle sedi opportune sulla posizione del giornalista, da parte nostra ci sarà la massima collaborazione per andare in fondo alla vicenda e pretendere che tali episodi, in qualsiasi contesto, non restino impuniti”.

Così le senatrici della Lega in Commissione d’inchiesta sul femminicidio Valeria Alessandrini, Marzia Casolati e Lina Lunesu.

“Inaceta” al Calamandrei di Trino

MOSTRA INSECTA AL CALAMANDREI DI CRESCENTINO

 

Nella sede di Via Dappiano dell’Istituto Tecnico Agrario di Crescentino è ospitata fino a fine febbraio “Insecta XXL  still life” meglio conosciuta come “Mostra Insecta”.

La prima volta è stata allestita nel 2007 dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e dal Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola; la mostra itinerante consiste in 40 gigantografie raffiguranti esemplari reali delle collezioni entomologiche dei due musei.

Le fotografie, realizzate da Franco Borrelli, consentono uno sguardo curioso su un mondo misterioso, affascinante e a volte invisibile ai nostri occhi attraverso un’esplosione di colori.

Insecta XXL è aperta al pubblico: su prenotazione è possibile una visita guidata con i docenti delle materie tecniche e, soprattutto, con gli studenti del triennio agrario. 

E’ possibile prenotare contattando l’Istituto Calamandrei al numero 0161/843615.

Per le visite è necessario essere muniti di Green Pass ai sensi della niormativa vigente.

Un nuovo bosco urbano in strada del Portone

Il verde pubblico di Torino si arricchisce di un nuovo bosco urbano in strada del Portone, grazie all’intervento realizzato da alcune aziende – Bitron, Lyreco, Saint Gobain, Sekurit e Collins – con il coordinamento di Rete Clima, ente non profit che supporta le Aziende in progetti di Corporate Social Responsibility, di sostenibilità e di decarbonizzazione.

Alla presenza dell’assessore al Verde della Città di Torino, Francesco Tresso, questo pomeriggio si è svolta un’attività di piantagione sulle banchine del tratto di strada interessato, nell’ambito di un intervento che prevede la realizzazione di fasce di forestazione urbana e la messa a dimora di alberi all’interno delle aiuole e rotatorie verdi in prossimità di strada del Portone. Con l’aiuto dei professionisti di Rete Clima, i volontari delle aziende coinvolte hanno ultimato la messa a dimora di 600 piantine forestali e di 30 alberi ad alto fusto, in un’area che è stata identificata insieme ai responsabili dell’Unità Operativa Alberate dell’Area Verde della Città di Torino.

Obiettivo del progetto, oltre che abbellire l’area, è di ridurre l’inquinamento legato al traffico veicolare e beneficiare dei “servizi ecosistemici” forniti dal verde, come lo stoccaggio di CO2, la riduzione delle temperature e l’aumento della biodiversità urbana.

Commenta l’assessore Tresso: “Ringrazio tutti i soggetti coinvolti in questo progetto, le volontarie e i volontari che sono oggi presenti per questa attività. La nostra amministrazione continua nel suo impegno di coinvolgimento di partner e di aziende del territorio su azioni e iniziative concrete di sostenibilità ambientale. Le sfide ambientali sono una priorità da affrontare nell’immediato, e iniziative come questa sono un tassello importante di una strategia più ampia, che mira a valorizzare e incrementare la ‘foresta urbana’ con l’obiettivo di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici nei centri urbani”.

L’attività è inserita all’interno del Protocollo tecnico Forestazione Italiana® di Rete Clima, che prevede l’utilizzo di specie arboree ed arbustive autoctone, coltivate in vivai italiani e attività di cura post impianto per tre anni.

Per la Città di Torino, da tempo attenta e sensibile alle tematiche di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici, è una opportunità di riqualificazione della zona e di sviluppo del verde che va ad arricchire un patrimonio arboreo importante costituito da circa 147 mila piante su alberate urbane e in parchi e giardini, e da oltre 233 mila alberi presenti nei boschi collinari di proprietà della Città.

Per le aziende coinvolte l’iniziativa climate-friendly è l’occasione per contribuire, in modo concreto, agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs 13 e 15) fissati dall’Agenda 2030 che, insieme al Protocollo di Kyoto, mirano a proteggere e ripristinare gli ecosistemi terrestri, mitigando l’impatto umano sull’ambiente, contrastando il cambiamento climatico e tutelando la salute delle persone.

Il progetto prevede l’utilizzo di piante scelte nei vivai italiani, di provenienza certificata, accompagnate dal nuovo Passaporto delle piante, in vigore dal 2019, che garantisce il controllo e la salute delle piante. In questo modo, oltre che a promuovere la filiera florovivaistica italiana, si ostacola l’introduzione e la diffusione di malattie e organismi nocivi particolarmente pericolosi per i vegetali, che potrebbero causare danni ecologici, sociali ed economici

Completato il Sacrario per le vittime della tragedia Thyssenkrupp

È terminata la realizzazione del sacrario per le vittime della tragedia ThyssenKrupp che verrà inaugurato durante la cerimonia di commemorazione del 6 dicembre al Cimitero monumentale, in occasione del quattordicesimo anniversario del grave incendio sviluppatosi tra il 5 e 6 dicembre 2007.

La Giunta comunale questa mattina ha preso atto del completamento delle attività di realizzazione del Sacrario per le vittime della tragedia ThyssenKrupp e per tutti i caduti sul lavoro.

La prossima settimana verranno realizzate le operazioni di traslazione delle salme per cui le famiglie hanno dato il consenso.

Il Sacrario prevede un’opera artistica a ricordo e memoria di tutti i caduti sul lavoro.

“Finalmente diventa realtà il luogo della memoria di uno degli eventi più tragici avvenuti in città. Rimane una ferita sociale, avremo però oggi un posto dove tutta la comunità si può stringere in loro memoria” dichiara il sindaco Stefano Lo Russo.

“È stata la prima situazione di cui mi sono occupata da quando ho assunto le deleghe da assessora. La scorsa settimana ho incontrato, insieme ad AFC e agli uffici comunali, i familiari delle vittime con i quali abbiamo affrontato questo delicato momento. È un onore per la Città donare alle famiglie – che non hanno ricevuto giustizia per quello che hanno dovuto subire – e alla cittadinanza tutta un’opera che ricorderà per sempre quanto è accaduto” ha affermato l’assessora della Città di Torino Chiara Foglietta.

Saranno traslate 5 delle 7 salme delle vittime.

Due famiglie hanno scelto di mantenere i congiunti nelle sepolture attuali, presso il Cimitero Parco di Torino e presso il Cimitero della Città di Nichelino, ma potranno in ogni momento richiedere la traslazione delle salme al Memoriale.

750 mila euro per interventi di riassetto idrogeologico nei parchi Fioccardo e Meisino, approvato il progetto definitivo

La Giunta comunale – su proposta dell’assessore con delega al Verde, ai parchi e alle sponde fluviali, Francesco Tresso – ha approvato nella seduta odierna il progetto definitivo per alcuni interventi di riassetto idrogeologico lungo le sponde del fiume Po, nel Parco del Fioccardo e in quello del Meisino. La spesa totale dei lavori, pari a 750 mila euro, sarà interamente finanziata da un contributo del Ministero dell’Interno.

Nel dettaglio, in zona Fioccardo l’intervento riguarderà il ripristino del collegamento ciclopedonale verso il comune di Moncalieri, con la realizzazione di una nuova passerella di collegamento sul rio Sappone a la sostituzione di quella divelta dall’ondata di piena alluvionale dell’ottobre 2016. L’intervento nel parco del Meisino riguarderà la sostituzione della passerella ciclo-pedonale Alex Langer, che scavalca il rio Costa Parigi al confine comunale tra Torino e San Mauro, ormai degradata e interdetta alla fruizione pubblica dal mese di agosto.

I nuovi ponti ciclopedonali verranno realizzati in acciaio Cor-Ten, e innalzati in quota al fine di evitare danni da future ondate di piena. Verranno inoltre realizzate delle rampe di raccordo tra le nuove quote delle passerelle e la ciclopista esistente, con il ripristino delle tratte di pista interrotte e degli arredi (staccionate rustiche, cestini, panchine).

Nel centro città sosta a pagamento anche l’8, il 12 e il 19 dicembre

Via libera questa mattina dalla Giunta comunale a un provvedimento che in via temporanea, dall’8 al 19 dicembre, estende il pagamento della sosta nel centro città (strisce blu) anche ai giorni festivi, cioè nelle giornate dell’8, del 12 e del 19 dicembre.

“Una misura – spiega l’assessora alla Viabilità, Chiara Foglietta – adottata per favorire la rotazione delle auto negli spazi di parcheggio delle aree centrali nel periodo delle festività natalizie, che coincide con l’apertura degli esercizi commerciali anche nel giorno dell’Immacolata e nelle due successive domeniche e in un momento dell’anno in cui, tradizionalmente, si verifica un maggior afflusso di persone nelle strade e nei negozi del centro”.

E proprio per raggiungere le vie dello shopping nel cuore della città “il consiglio – aggiunge l’assessora Foglietta – è quello di non utilizzare l’auto privata ma, preferibilmente, di far ricorso al trasporto pubblico e ad altri mezzi di mobilità alternativa all’auto: una scelta – evidenzia Foglietta – che può favorire il miglioramento della circolazione e contribuisce a ridurre nel centro città i livelli di inquinamento acustico e dell’aria”.

L’assessore Tresso ha incontrato i volontari delle associazioni di Protezione Civile

Il neoassessore con delega alla Protezione Civile Francesco Tresso ha incontrato i volontari delle associazioni di Protezione Civile convenzionate con la Città di Torino, L’incontro si è tenuto nella sede di via delle Magnolie 5, in occasione di una delle sessioni di “Pillole di formazione”, percorso formativo per i volontari organizzato dall’Area Protezione Civile e Gestione delle Emergenze della Città.

“Con grande piacere finalmente ho l’opportunità di incontrare le volontarie e i volontari che collaborano attivamente con il Servizio di Protezione Civile della Città – ha dichiarato l’assessore Tresso – e che mettono a disposizione della comunità tempo, competenze e professionalità fornendo un supporto indispensabile nelle situazioni di emergenza e di difficoltà. Il loro operato si è rivelato ancora più prezioso durante l’emergenza pandemica, evento imprevisto che ha sconvolto la vita di tutti e che ha accresciuto situazioni di disagio e di sofferenza”.

Negli ultimi due anni la Protezione Civile della Città è stata chiamata ad operare in situazioni diversificate, con particolare attenzione alle attività di sostegno e informazione in relazione allo stato di emergenza Covid-19. Per affrontare al meglio l’emergenza durante il lockdown è stato attivato il C.O.C. – Centro Operativo Comunale di Protezione Civile e si è aderito al progetto “Resto a casa”, che ha coinvolto i volontari e il personale in oltre 500 servizi a sostegno di persone fragili e anziani, per fornire un concreto supporto in alcune attività essenziali del quotidiano. A seguito della riapertura di parchi e giardini i volontari sono stati coinvolti nel servizio di informazione e presidio delle aree, e nel periodo estivo le associazioni hanno partecipato alle attività nell’ambito del progetto “Estate Ragazzi” del Comune, con dimostrazioni pratiche ai bambini e ai ragazzi partecipanti. Nel 2021 è continuata, in collaborazione con la Città, l’attività di assistenza alla collettività: i volontari sono stati attivamente impegnati nei punti vaccinazioni, nella consegna di tamponi e mascherina alle RSA, nei controlli periodici delle tende poste davanti ai principali ospedali cittadini e, in una prima fase, in un servizio di informazione alla popolazione davanti alle scuole.