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Eurovision Song Contest 2023, passaggio di consegne tra Torino e Liverpool

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È stato compiuto il primo passo ufficiale verso il 67° Eurovision Song Contest che si terrà il 9, l’11 e il 13 maggio a Liverpool.

Nella città inglese, alle 20 ora locale, è infatti avvenuto il tradizionale scambio delle insegne tra il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo e la sindaca di Liverpool, Joanne Anderson.

Successivamente, tramite un’estrazione a sorte (Allocation Draw), è stata decisa la composizione del cartellone delle prime due serate che vedranno 31 Paesi competere in due semifinali. A questi si aggiungeranno i cosiddetti Big Five: Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, il cui accesso alla finale è diretto. Anche l’Ucraina, in qualità di paese vincitore della scorsa edizione, a maggio seguirà la procedura dei 5 paesi Big.

In totale i concorrenti di ESC 2023 saranno 37.

Durante l’Allocation Draw sono state anche sorteggiate le serate in cui verrà trasmesso un video dei Big Five in gara oltre a quello dell’Ucraina.

Sono onorato di consegnare le chiavi, simbolo delle tante città che hanno ospitato l’Eurovision Song Contest, alla Città di Liverpool, nella persona della sua Sindaca Joanne Anderson – afferma Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino -. Ringrazio tutti coloro che ogni anno rendono possibile questo grande evento, un appuntamento musicale ma anche una manifestazione che sottolinea i valori di pace, democrazia e solidarietà, gli stessi ai quali noi ci ispiriamo quotidianamente. La musica è da sempre uno strumento formidabile per educare, integrare, divertire e unire. Vorrei inoltre rivolgere un pensiero al popolo ucraino perché questa edizione avrebbe dovuto svolgersi nel loro Paese che da quasi un anno vive l’orrore di una guerra ingiusta e devastate. Desidero esprimere loro solidarietà, sostegno e vicinanza”.

L’esperienza dello scorso anno ha permesso alla nostra azienda di dimostrare il valore produttivo e artistico del servizio pubblico – dichiarano Simona Martorelli e Claudio Fasulo, Executive Producer dello show torinese e attuali membri del Reference Group –, un valore espresso anche a livello di audience, che in Italia ha raggiunto vette altissime. Un grazie ancora alla città di Torino per la splendida organizzazione apprezzata anche dalle delegazioni. Aspettiamo con trepidazione la finale del Festival di Sanremo dell’ 11 febbraio per conoscere il nostro portabandiera”.

Zone scolastiche, tre diventano definitive. Al via nuove sperimentazioni

Prosegue l’impegno dell’Amministrazione per aumentare la vivibilità delle aree davanti alle scuole cittadine e renderle a misura di studenti e ragazzi, incentivando la mobilità dolce e allontanando potenziali situazioni di rischio. Va in questa direzione la delibera approvata oggi dalla Giunta Comunale, su proposta dell’Assessora Chiara Foglietta, che ha reso definitive tre delle “Zone Scolastiche” per le quali era stata avviata la sperimentazione il 16 settembre dello scorso anno.

Le scuole interessate da questo provvedimento sono l’Istituto Comprensivo Anna Frank di via Cavagnolo (chiusura al transito della carreggiata perimetrale nord tra via Tempia e via Cavagnolo , area parcheggio) nel territorio della Circoscrizione 6; l’Istituto Comprensivo di via Sidoli (chiusura al transito del tratto di via antistante l’ingresso della scuola, tra il n° 10 e via Berruti e Ferrero) e la Scuola dell’Infanzia Europea di via Lodovica (chiusura al transito del tratto di via antistante l’ingresso della scuola, tra le vie Verrua e Cosmo), entrambe nella circoscrizione 8.

Per l’Istituto Comprensivo Gobetti di via Romita, nel territorio della Circoscrizione 2 è stata invece decisa la prosecuzione della sperimentazione  con chiusura al transito della carreggiata ovest nel tratto antistante l’ingresso della scuola tra le vie Balla e Panizza fino al 30 giugno 2023, per valutarne meglio gli effetti.

A seguito degli incontri avuti in questi mesi con istituti scolastici, circoscrizioni e cittadini, e alla luce degli esiti favorevoli ottenuti dalle sperimentazioni avviate, oltre che dalla valutazione positiva emersa in termini di sicurezza stradale, migliore fruibilità degli spazi a vantaggio dei pedoni, maggiore tutela della mobilità pedonale e ciclabile e di tutela dell’ambiente sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico e acustico, con la delibera vengono istituite, a titolo sperimentale e fino al 30 giugno 2023, inoltre quattro nuove “zone scolastiche” con apposizione della relativa segnaletica orizzontale e verticale.

Si tratta dell’ Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci di via degli Abeti; della Scuola Primaria Giuseppe Perotti di via Mercadante che verrà chiusa al transito per fasce orarie ingresso e uscita degli studenti; della Scuola Primaria Anna Frank di via Vallauri e della Scuola secondaria Bernardo Chiara di via Colonna dove sono previste la modifica del regime di sosta con la realizzazione della sosta a spina di pesce su alcuni tratti in ambo i lati della via per rallentare i veicoli e uno spazio a fronte della scuola dedicato alla sosta bici con la posa di archetti portabici.

Un nuovo auditorium nella ex caserma De Sonnaz

E’ stata approvata questa mattina, su proposta dell’Assessore Mazzoleni, la delibera  che autorizza la realizzazione di nuovo Auditorium all’interno della ex Caserma Ettore De Sonnaz, oggi headquarter in costruzione di Reply spa, azienda leader nel settore IT da oltre 12 mila dipendenti.

Il recupero e la rifunzionalizzazione della Caserma è avvenuto in seguito alla sottoscrizione, nel 2014, di un Protocollo d’Intesa tra il Comune di Torino, il Ministero della Difesa e l’Agenzia del Demanio per la razionalizzazione e la valorizzazione di alcuni immobili militari presenti nel territorio comunale, e successivamente con l’utilizzo dello strumento dell’Accordo di Programma in variante al PRG. La Proprietà ha quindi presentato istanza per l’intervento di ristrutturazione e rimessa in funzione di tutto il complesso immobiliare secondo quanto prescritto dalla scheda normativa derivante dalla citata variante urbanistica. La società Reply ha scelto di affidare il progetto di rinascita della caserme a un primario studio di progettazione internazionale.

La proposta di delibera al Consiglio, approvata oggi in Giunta, permetterà la realizzazione di un nuovo auditorium all’interno di questo compendio. Commenta l’Assessore Paolo Mazzoleni: “Si tratta di un intervento molto interessante: una eccellenza a livello internazionale nel settore dell’innovazione digitale, che ha recuperato un importante edificio storico nel centro di Torino per farne la propria sede direzionale, si doterà di un Auditorium per la realizzazione di eventi legati al suo core business. Con questa convenzione, la Città ne permette non solo la realizzazione, ma ne dichiara l’interesse pubblico e potrà organizzare eventi a tema digital, con il supporto di un apposito comitato paritetico. Una forma innovativa di partnership pubblico/privato, che supporta l’attrazione e l’investimento sulla nostra città a partire da un realtà di primo piano, nata a Torino e che a Torino ha deciso di rimanere. “

Il nuovo Auditorium avrà 100 posti e verrà realizzato nel piano interrato dell’edificio.

© studio ACPV architects.

Contrasto al commercio abusivo. La Polizia Locale sequestra merce contraffatta e generi alimentari deperibili

Continuano gli interventi della Polizia Locale per contrastare il  commercio abusivo in città.

Sabato pomeriggio, all’interno del mercatino settimanale del Balòn, gli agenti del Comando di Porta Palazzo e del Reparto Operativo Speciale sono intervenuti per fermare un uomo che vendeva merci contraffatte  senza peraltro risultare tra gli elenchi dei venditori autorizzati.  L’improvvisato venditore, che vanta numerosi precedenti per reati analoghi, è stato indagato a piede libero per vendita di merci recanti marchio di fabbrica contraffatto e ricettazione.

I ‘civich’ hanno posto sotto sequestro 90 diversi capi di abbigliamento fra i quali piumini, giubbotti, felpe, pantaloni, cappellini e borsette, tutti recanti marchi di famose case di moda, quali Monclair, Armani, Lacoste, Adidas, Louis Vuitton, oltre a 5 orologi, tra cui 3 Rolex e un Patek Philippe.

Domenica pomeriggio è stata la volta del Comando Territoriale VII che, in collaborazione con il  Reparto Operativo Speciale, ha effettuato un intervento mirato in Corso Giulio Cesare, nel tratto compreso tra Corso Emilia e Lungo Dora Napoli, dove solitamente si posizionano lungo il marciapiede una serie di venditori improvvisati.

Alla vista degli agenti, i venditori abusivi si sono dati alla fuga, abbandonando tutta la merce sulla strada  pur di far perdere le proprie tracce e di non essere identificati. Sono ben 140 i capi di abbigliamento e accessori sequestrati dai ‘civich’, tra cui occhiali, cinture, portafogli e rasoi elettrici, oltre a 4 carrelli della spesa pieni di generi alimentari di vario tipo e di cibi deperibili, tra cui contenitori di latte fermentato, dolci variegati, bevande speziate, thermos contenenti bevande calde, sacchetti di spezie e stufati con verdure chiusi in vaschette in plastica.

Le ricadute economiche di Eurovision Song Contest 2022

Sono stati presentati oggi i dati relativi all’indagine svolta dall’Osservatorio Culturale del Piemonte per conto della Camera di commercio di Torino sulle ricadute economiche di Eurovision Song Contest 2022.

Come spiegato da Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino: “I numeri – anche calcolati su logiche prudenziali – confermano un successo che avevamo già ampiamente percepito: 22,8 milioni tra impatti diretti, indiretti e indotti, senza considerare l’enorme ricaduta mediatica, valutata oltre 66 milioni di euro: quest’ultima rappresenta un patrimonio particolarmente significativo, perché l’immagine positiva e la credibilità conquistate da Torino hanno sicuramente una durata maggiore nel tempo”.

Come commentato da Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della Città di Torino: “Lo scambio delle chiavi simbolo dell’Eurovision Song Contest tra il nostro sindaco e la prima cittadina di Liverpool, rappresenta appieno lo spirito della rassegna, che è anche quello di unire i paesi europei attraverso la musica, favorendo un reciproco e fecondo scambio culturale. La città dei Beatles – che abbracciano quattro generazioni passate e future nel nome della musica – ha uno splendido museo dedicato alla band e sono certa che il nostro sindaco, adesso a Liverpool, potrebbe regalarci la grande opportunità di ospitare a Torino una mostra che renda omaggio alla beat generation. I numeri della rassegna restituiscono l’immagine di una città attrattiva e capace di emozionare i visitatori, il fatto che più del 70% dei turisti abbia visitato almeno uno dei nostri musei non può che confermare la qualità della nostra offerta museale, così come i 25mila download della guida Torino Pocket Lonely Planet denotano un grande interesse per la nostra Torino”.

Questi dati sulle ricadute che l’Eurovision ha avuto sono la dimostrazione pratica del perché scegliamo di investire sui grandi eventi come motore di turismo ed economia e come strumento per promuovere la bellezza e l’eccellenza del nostro territorio – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Sarebbe stata necessaria una campagna di comunicazione da decine di milioni di euro per ottenere una copertura mediatica come quella che l’Eurovision ha portato al Piemonte e lo dimostra il fatto che per avere visibilità durante l’evento di Torino altri Paesi hanno acquistato spazi promozionali. Questi numeri, poi, sono solo una parte della ricaduta che manifestazioni come Eurovision, ma anche le Atp, il Giro d’Italia, il Tour de France, offrono. Perché accanto all’impatto nell’immediato ci sono anche i risultati che si manifestano nel tempo, frutto del passaparola e della forza di una destinazione che entra nell’immaginario del pubblico internazionale”.

L’indagine

L’indagine campionaria è stata condotta fra il 9 e il 14 maggio 2022; i questionari sono stati somministrati in modalità MAPI (Mobile Assisted Personal Interview) a un campione casuale di pubblico presente negli spazi dell’Eurovision Village e all’esterno del PalaOlimpico, durante l’apertura e la chiusura dei cancelli. Sono stati raccolti 735 questionari utili.

I risultati

Le presenze

Eurovision Song Contest 2022, evento di punta della scorsa primavera torinese, è andato in scena dal 9 al 14 maggio 2022: 63mila i posti riempiti al PalaOlimpico, in occasione dei nove eventi in programma, e 220mila le persone che hanno assistito alle 55 ore di spettacoli all’Eurovision Village del Parco del Valentino.

Il pubblico

Per conteggiare il pubblico effettivo, dalle presenze registrate occorre sottrarre chi ha partecipato a più di un evento e i biglietti offerti a sponsor e delegazioni. A fronte di queste stime, si quantifica in oltre 128mila persone il pubblico complessivo dell’Eurovision Song Contest: più di 58mila provenienti da fuori Torino, di cui quasi 25mila dall’estero, in particolare da Spagna, Regno Unito, Germania e Francia. Il tratto più significativo è la giovane età del pubblico, con il 75,6% fra i 18 e i 35 anni.

 

 

Singoli partecipanti PalaOlimpico

Singoli partecipanti Eurovillage

Partecipanti a entrambi gli eventi (da sottrarre)

Totale Singoli partecipanti

Torino e Provincia

16.051

63.324

(9.267)

70.108

Piemonte (altre province)

2.540

4.632

(737)

6.435

Italia (altre regioni)

13.641

20.411

(7.027)

27.025

Estero

10.632

21.110

(7.060)

24.682

Totale

42.864

109.477

24.091

128.250

Tabella 1: Distribuzione del pubblico per evento e provenienza. Elaborazione OCP su dati questionario e fonti secondarie.

Per quanto riguarda i turisti, il 52% era presente a Torino per la prima volta. In generale molto alto il livello di apprezzamento registrato sia per gli spettacoli visti sia per la città come meta turistica. Il 59% ha dichiarato di essere intenzionato a visitare di nuovo la città in futuro.

La spesa dei turisti

Se 58mila persone provenienti da fuori Torino hanno assistito agli show di Eurovision, circa 3mila di questi erano in città per motivi diversi dall’evento. Poiché il viaggio sarebbe avvenuto a prescindere da Eurovision, la spesa di questi turisti viene esclusa dal conteggio complessivo, che quindi si basa su 55mila turisti.

Tra questi, particolarmente alta la percentuale di escursionisti senza pernottamento (28,3%) mentre valgono il 7,1% i turisti che hanno trovato ospitalità presso parenti e amici. Tra chi ha dormito presso le strutture cittadine, l’extralberghiero, con il 41,3% dei pernottamenti, supera l’ospitalità in hotel (23,3%).

Escursionisti

Stima totale: 15.652 (28,3%)

Età mediana: 27 anni

Media visitatori per gruppo: 2,3

Non hanno pernottato a Torino l’84% dei piemontesi, il 41% degli italiani, il 6% degli stranieri

Spesa complessiva stimata

€ 338 mila

Ospitalità da parenti o amici

Stima totale: 3.928 (7,1%)

Età mediana 24 anni

Media visitatori per gruppo: 2,4

Media pernotti: 3,6

Sono stati ospitati il 13% degli italiani e il 2% degli stranieri

Spesa complessiva stimata

€ 160 mila

Strutture extra-alberghiere

Stima totale: 22.847 (41,3%)

Età mediana 27 anni

Media visitatori per gruppo: 3

Media pernotti: 3,7

Scelti dal 53% degli stranieri, dal 29% degli italiani, dal 13% dei piemontesi

Spesa complessiva stimata

€ 6 milioni

Hotel

Stima totale: 12.894 (23,3%)

Età mediana: 28 anni

Media visitatori per gruppo: 2,7

Media pernotti: 3,2

Scelti dal 39% degli stranieri, dal 17% degli italiani, dal 3% dei piemontesi

Spesa complessiva stimata

€ 4,4 milioni

Box 1: Stima della spesa diretta sul territorio dei quattro segmenti turistici. Elaborazione OCP su dati questionario.

Nel complesso la spesa totale dei turisti sul territorio si stima pari a 11 milioni di euro, che rappresentano l’impatto diretto dell’evento.

Impatto indiretto

La spesa diretta attiva ulteriori settori dell’economia. Le imprese “in prima linea” – quelle che assorbono direttamente la spesa aggiuntiva dei turisti e degli organizzatori – acquistano input intermedi (beni, forniture, servizi) per soddisfare la nuova domanda, con ripercussioni positive sull’intera economia del territorio: questo livello viene definito impatto indiretto. A fronte di un’iniezione di risorse pari a 11 milioni di euro, si stimano – secondo i parametri di studi similari– effetti indiretti attorno ai 7,8 milioni di euro.

Impatto indotto

Un ulteriore moltiplicatore calcola gli effetti della crescita dei consumi dovuta alla variazione dei redditi, consentendo di stimare l’impatto indotto. Le famiglie residenti, infatti, ricevono un reddito in cambio dell’input che forniscono al sistema produttivo (lavoro) e il reddito viene poi speso parzialmente per nuovi consumi. La stima, in questo caso, è di 4 milioni di euro.

Sommando questa cifra agli effetti diretti e indotti si arriva a stimare un impatto economico totale pari a 22,8 milioni di euro: ogni euro speso dai turisti ha quindi generato complessivamente sul territorio di Torino 2,08 euro.

Impatto mediatico

Anche la portata mediatica è stata notevole. Le tre serate trasmesse in televisione hanno coinvolto 161 milioni di persone in 34 paesi, toccando il 56,7% di share in occasione della finale, mentre i contenuti pubblicati sul canale YouTube sono stati visualizzati 74 milioni di volte (EBU – Media Intelligence Service, 2022).

Solamente in Italia sono stati pubblicati oltre 9mila articoli (1.492 su stampa e 7.801 su web) per un valore pubblicitario equivalente (AVE) stimato in 66 milioni di euro.

Tra le uscite di stampa e sul web il reach totale, ovvero il numero di lettori complessivi, è stimato in 429 milioni di persone, cui si aggiunge l’importante impatto comunicativo sui canali social istituzionali della manifestazione e non solo.

Le ricadute economiche di Eurovision Song Contest 2022

Sono stati presentati oggi i dati relativi all’indagine svolta dall’Osservatorio Culturale del Piemonte per conto della Camera di commercio di Torino sulle ricadute economiche di Eurovision Song Contest 2022.

Come spiegato da Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino: “I numeri – anche calcolati su logiche prudenziali – confermano un successo che avevamo già ampiamente percepito: 22,8 milioni tra impatti diretti, indiretti e indotti, senza considerare l’enorme ricaduta mediatica, valutata oltre 66 milioni di euro: quest’ultima rappresenta un patrimonio particolarmente significativo, perché l’immagine positiva e la credibilità conquistate da Torino hanno sicuramente una durata maggiore nel tempo”.

Come commentato da Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della Città di Torino: “Lo scambio delle chiavi simbolo dell’Eurovision Song Contest tra il nostro sindaco e la prima cittadina di Liverpool, rappresenta appieno lo spirito della rassegna, che è anche quello di unire i paesi europei attraverso la musica, favorendo un reciproco e fecondo scambio culturale. La città dei Beatles – che abbracciano quattro generazioni passate e future nel nome della musica – ha uno splendido museo dedicato alla band e sono certa che il nostro sindaco, adesso a Liverpool, potrebbe regalarci la grande opportunità di ospitare a Torino una mostra che renda omaggio alla beat generation. I numeri della rassegna restituiscono l’immagine di una città attrattiva e capace di emozionare i visitatori, il fatto che più del 70% dei turisti abbia visitato almeno uno dei nostri musei non può che confermare la qualità della nostra offerta museale, così come i 25mila download della guida Torino Pocket Lonely Planet denotano un grande interesse per la nostra Torino”.

Questi dati sulle ricadute che l’Eurovision ha avuto sono la dimostrazione pratica del perché scegliamo di investire sui grandi eventi come motore di turismo ed economia e come strumento per promuovere la bellezza e l’eccellenza del nostro territorio – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Sarebbe stata necessaria una campagna di comunicazione da decine di milioni di euro per ottenere una copertura mediatica come quella che l’Eurovision ha portato al Piemonte e lo dimostra il fatto che per avere visibilità durante l’evento di Torino altri Paesi hanno acquistato spazi promozionali. Questi numeri, poi, sono solo una parte della ricaduta che manifestazioni come Eurovision, ma anche le Atp, il Giro d’Italia, il Tour de France, offrono. Perché accanto all’impatto nell’immediato ci sono anche i risultati che si manifestano nel tempo, frutto del passaparola e della forza di una destinazione che entra nell’immaginario del pubblico internazionale”.

L’indagine

L’indagine campionaria è stata condotta fra il 9 e il 14 maggio 2022; i questionari sono stati somministrati in modalità MAPI (Mobile Assisted Personal Interview) a un campione casuale di pubblico presente negli spazi dell’Eurovision Village e all’esterno del PalaOlimpico, durante l’apertura e la chiusura dei cancelli. Sono stati raccolti 735 questionari utili.

I risultati

Le presenze

Eurovision Song Contest 2022, evento di punta della scorsa primavera torinese, è andato in scena dal 9 al 14 maggio 2022: 63mila i posti riempiti al PalaOlimpico, in occasione dei nove eventi in programma, e 220mila le persone che hanno assistito alle 55 ore di spettacoli all’Eurovision Village del Parco del Valentino.

Il pubblico

Per conteggiare il pubblico effettivo, dalle presenze registrate occorre sottrarre chi ha partecipato a più di un evento e i biglietti offerti a sponsor e delegazioni. A fronte di queste stime, si quantifica in oltre 128mila persone il pubblico complessivo dell’Eurovision Song Contest: più di 58mila provenienti da fuori Torino, di cui quasi 25mila dall’estero, in particolare da Spagna, Regno Unito, Germania e Francia. Il tratto più significativo è la giovane età del pubblico, con il 75,6% fra i 18 e i 35 anni.

 

 

Singoli partecipanti PalaOlimpico

Singoli partecipanti Eurovillage

Partecipanti a entrambi gli eventi (da sottrarre)

Totale Singoli partecipanti

Torino e Provincia

16.051

63.324

(9.267)

70.108

Piemonte (altre province)

2.540

4.632

(737)

6.435

Italia (altre regioni)

13.641

20.411

(7.027)

27.025

Estero

10.632

21.110

(7.060)

24.682

Totale

42.864

109.477

24.091

128.250

Tabella 1: Distribuzione del pubblico per evento e provenienza. Elaborazione OCP su dati questionario e fonti secondarie.

Per quanto riguarda i turisti, il 52% era presente a Torino per la prima volta. In generale molto alto il livello di apprezzamento registrato sia per gli spettacoli visti sia per la città come meta turistica. Il 59% ha dichiarato di essere intenzionato a visitare di nuovo la città in futuro.

La spesa dei turisti

Se 58mila persone provenienti da fuori Torino hanno assistito agli show di Eurovision, circa 3mila di questi erano in città per motivi diversi dall’evento. Poiché il viaggio sarebbe avvenuto a prescindere da Eurovision, la spesa di questi turisti viene esclusa dal conteggio complessivo, che quindi si basa su 55mila turisti.

Tra questi, particolarmente alta la percentuale di escursionisti senza pernottamento (28,3%) mentre valgono il 7,1% i turisti che hanno trovato ospitalità presso parenti e amici. Tra chi ha dormito presso le strutture cittadine, l’extralberghiero, con il 41,3% dei pernottamenti, supera l’ospitalità in hotel (23,3%).

Escursionisti

Stima totale: 15.652 (28,3%)

Età mediana: 27 anni

Media visitatori per gruppo: 2,3

Non hanno pernottato a Torino l’84% dei piemontesi, il 41% degli italiani, il 6% degli stranieri

Spesa complessiva stimata

€ 338 mila

Ospitalità da parenti o amici

Stima totale: 3.928 (7,1%)

Età mediana 24 anni

Media visitatori per gruppo: 2,4

Media pernotti: 3,6

Sono stati ospitati il 13% degli italiani e il 2% degli stranieri

Spesa complessiva stimata

€ 160 mila

Strutture extra-alberghiere

Stima totale: 22.847 (41,3%)

Età mediana 27 anni

Media visitatori per gruppo: 3

Media pernotti: 3,7

Scelti dal 53% degli stranieri, dal 29% degli italiani, dal 13% dei piemontesi

Spesa complessiva stimata

€ 6 milioni

Hotel

Stima totale: 12.894 (23,3%)

Età mediana: 28 anni

Media visitatori per gruppo: 2,7

Media pernotti: 3,2

Scelti dal 39% degli stranieri, dal 17% degli italiani, dal 3% dei piemontesi

Spesa complessiva stimata

€ 4,4 milioni

Box 1: Stima della spesa diretta sul territorio dei quattro segmenti turistici. Elaborazione OCP su dati questionario.

Nel complesso la spesa totale dei turisti sul territorio si stima pari a 11 milioni di euro, che rappresentano l’impatto diretto dell’evento.

Impatto indiretto

La spesa diretta attiva ulteriori settori dell’economia. Le imprese “in prima linea” – quelle che assorbono direttamente la spesa aggiuntiva dei turisti e degli organizzatori – acquistano input intermedi (beni, forniture, servizi) per soddisfare la nuova domanda, con ripercussioni positive sull’intera economia del territorio: questo livello viene definito impatto indiretto. A fronte di un’iniezione di risorse pari a 11 milioni di euro, si stimano – secondo i parametri di studi similari– effetti indiretti attorno ai 7,8 milioni di euro.

Impatto indotto

Un ulteriore moltiplicatore calcola gli effetti della crescita dei consumi dovuta alla variazione dei redditi, consentendo di stimare l’impatto indotto. Le famiglie residenti, infatti, ricevono un reddito in cambio dell’input che forniscono al sistema produttivo (lavoro) e il reddito viene poi speso parzialmente per nuovi consumi. La stima, in questo caso, è di 4 milioni di euro.

Sommando questa cifra agli effetti diretti e indotti si arriva a stimare un impatto economico totale pari a 22,8 milioni di euro: ogni euro speso dai turisti ha quindi generato complessivamente sul territorio di Torino 2,08 euro.

Impatto mediatico

Anche la portata mediatica è stata notevole. Le tre serate trasmesse in televisione hanno coinvolto 161 milioni di persone in 34 paesi, toccando il 56,7% di share in occasione della finale, mentre i contenuti pubblicati sul canale YouTube sono stati visualizzati 74 milioni di volte (EBU – Media Intelligence Service, 2022).

Solamente in Italia sono stati pubblicati oltre 9mila articoli (1.492 su stampa e 7.801 su web) per un valore pubblicitario equivalente (AVE) stimato in 66 milioni di euro.

Tra le uscite di stampa e sul web il reach totale, ovvero il numero di lettori complessivi, è stimato in 429 milioni di persone, cui si aggiunge l’importante impatto comunicativo sui canali social istituzionali della manifestazione e non solo.

La differenziata, fatta male, genera mostri

Il “Pizzone”, nato dall’insieme di organico e carta, il “Peperattolo”, frutto di organico e latta non differenziati, la “Tazziglia”, ibrido tra ceramica e vetro: sono questi i rifiuti “anomali” protagonisti della nuova campagna di sensibilizzazione di Amiat Gruppo Iren, dal titolo “La differenziata, fatta male, genera mostri”.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Città di Torino, vuole stimolare i cittadini nell’adottare comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti, con un messaggio chiaro: gettare i materiali separati negli appositi contenitori permette di realizzare una raccolta differenziata migliore, evitando la creazione di “mostri” di rifiuti che non è possibile differenziare.

La campagna è declinata su tre soggetti rappresentativi di errori comuni nella separazione dei rifiuti, dal cartone della pizza gettato sporco nella raccolta carta alla ceramica conferita erroneamente nel vetro.

La campagna, che verrà diffusa dal 30 gennaio 2023, verrà declinata su molteplici canali: affissioni statiche e dinamiche in vari formati, advertising e contenuti digitali.

“Gli sforzi che la Città e AMIAT hanno fatto e faranno per aumentare la raccolta differenziata sono inutili senza la fattiva collaborazione dei Cittadini, – commenta Paola Bragantini, Presidente Amiat Gruppo Iren –  per questo è importante non dare per scontato nulla, e tornare a spiegare che i cattivi comportamenti generano mostri. La raccolta differenziata fatta bene aiuta la Città ad essere più bella e sostenibile”.

“Rafforzare la coscienza civica e l’attenzione all’ambiente è un tassello indispensabile nel percorso intrapreso verso una città più sostenibile  – commenta l’assessora alle Politiche per l’Ambiente Chiara Foglietta –. Per questo è importante continuare a creare occasioni per sensibilizzare la cittadinanza su questi temi e insieme lavorare d’intesa con AMIAT, come stiamo facendo, per migliorare l’efficienza del servizio. Una raccolta di qualità – conclude l’Assessora – è imprescindibile per il recupero, il  riciclo e il futuro reimpiego dei materiali, che ne estenda il ciclo di vita”.

La differenziata, fatta male, genera mostri

Il “Pizzone”, nato dall’insieme di organico e carta, il “Peperattolo”, frutto di organico e latta non differenziati, la “Tazziglia”, ibrido tra ceramica e vetro: sono questi i rifiuti “anomali” protagonisti della nuova campagna di sensibilizzazione di Amiat Gruppo Iren, dal titolo “La differenziata, fatta male, genera mostri”.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Città di Torino, vuole stimolare i cittadini nell’adottare comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti, con un messaggio chiaro: gettare i materiali separati negli appositi contenitori permette di realizzare una raccolta differenziata migliore, evitando la creazione di “mostri” di rifiuti che non è possibile differenziare.

La campagna è declinata su tre soggetti rappresentativi di errori comuni nella separazione dei rifiuti, dal cartone della pizza gettato sporco nella raccolta carta alla ceramica conferita erroneamente nel vetro.

La campagna, che verrà diffusa dal 30 gennaio 2023, verrà declinata su molteplici canali: affissioni statiche e dinamiche in vari formati, advertising e contenuti digitali.

“Gli sforzi che la Città e AMIAT hanno fatto e faranno per aumentare la raccolta differenziata sono inutili senza la fattiva collaborazione dei Cittadini, – commenta Paola Bragantini, Presidente Amiat Gruppo Iren –  per questo è importante non dare per scontato nulla, e tornare a spiegare che i cattivi comportamenti generano mostri. La raccolta differenziata fatta bene aiuta la Città ad essere più bella e sostenibile”.

“Rafforzare la coscienza civica e l’attenzione all’ambiente è un tassello indispensabile nel percorso intrapreso verso una città più sostenibile  – commenta l’assessora alle Politiche per l’Ambiente Chiara Foglietta –. Per questo è importante continuare a creare occasioni per sensibilizzare la cittadinanza su questi temi e insieme lavorare d’intesa con AMIAT, come stiamo facendo, per migliorare l’efficienza del servizio. Una raccolta di qualità – conclude l’Assessora – è imprescindibile per il recupero, il  riciclo e il futuro reimpiego dei materiali, che ne estenda il ciclo di vita”.

Confermato il livello 0 per il semaforo antismog: in vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a mercoledì 1 febbraio 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Universiadi 2025, è partito il conto alla rovescia. Al Pala Alpitour la festa per l’arrivo della bandiera

Sabato 28 gennaio 2023
Pala Alpitour – Torino
Cerimonia di presentazione della bandiera FISU per i Giochi Mondiali Universitari Invernali di Torino 2025 e il lancio della campagna di reclutamento per i Volontari

Grande affluenza al Pala Alpitour per la festa di ieri notte, con la presentazione della bandiera FISU nel foyer del palazzetto olimpico. Duemila persone hanno festeggiato l’arrivo del vessillo dagli Stati Uniti dopo che è stato consegnato dalla federazione internazionale al CUSI e poi al primo cittadino del capoluogo piemontese Stefano Lo Russo.

Gli interventi delle numerose autorità intervenute sono stati intervallati dallo splendido show realizzato con la produzione di Masters of Magic, nota realtà torinese che si è recentemente aggiudicata l’onore di organizzare a Torino le due manifestazioni più importanti del mondo dell’illusionismo: il Campionato Europeo di Magia 2024 e il Mondiale del 2025. Un cast straordinario composto da artisti internazionali, Campioni mondiali e performer del Cirque du Soleil, si è esibito sul palco guidato da Walter Rolfo – Presidente di Masters of Magic – che ha condotto la serata in qualità di Master of Ceremony.  Si è trattato di uno spettacolo innovativo che ha utilizzato l’arte magica come mezzo di comunicazione per raccontare i valori cardinali dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Torino 2025, legando tutti gli interventi in un unico grande show.

Una festa che ha coinvolto tutta la città, non soltanto il Pala Alpitour (che sarà sede della Cerimonia d’apertura dei FISU Games), perché alle 17,45 è stata illuminata la Mole Antonelliana coi colori di Torino 2025, mentre alle 21 è stato accesso sulla Torre Maratona antistante allo Stadio Olimpico Grande Torino il countdown ufficiale con i pittogrammi delle discipline sportive che saranno protagoniste tra meno di due anni. I FISU Games saranno in programma dal 13 al 23 gennaio 2025 a Torino, Torre Pellice, Pinerolo, Pragelato e Bardonecchia.

Edisu Piemonte ha inviato tutte le sue studentesse e i suoi studenti a partecipare alla cerimonia di arrivo della bandiera Fisu al Pala Alpitour e per l’occasione ha messo a disposizione delle navette gratuite per permettere a studentesse e studenti del Piemonte Orientale di poter tranquillamente prendere parte all’evento. Inoltre, è già al lavoro con il Comitato organizzatore per l’ospitalità degli atleti e atlete che gareggeranno ai Giochi potenziando e migliorando la rete delle residente universitarie.

Una serata ricca di eventi perché, prima che il caloroso pubblico presente potesse scatenarsi nel dj set andato in scena fino a tarda notte, è stata lanciata la campagna di reclutamento per i volontari, che rappresenteranno un prezioso supporto per il successo del massimo evento sportivo universitario su scala mondiale: Don’t miss the call! ovvero non perdetevi la chiamata, come recita lo slogan della campagna.




 

Qui le dichiarazioni delle autorità:

Alice Cometti (Consigliere federale nazionale del CUSI, in rappresentanza del presidente della FederCUSI Antonio Dima): «Nel corso degli anni, il CUSI si è impegnato nella promozione dello sport universitario a tutti i livelli, in collaborazione con i vari CUS distribuiti su tutto il territorio nazionale. A tali progetti si sono affiancate le iniziative di molte Università in Italia, volte a favorire la conciliazione della pratica sportiva da parte di atleti di  alto livello con lo studio, e mi riferisco ai percorsi dual carrier nei quali i singoli atenei propongono dei percorsi che prevedono sia agevolazioni economiche, anche in collaborazione con gli Enti per il Diritto allo studio, sia servizi dedicati di tutoraggio e percorsi dedicati nella carriera universitaria per conciliare le esigenze sportive con lo studio. Gli atenei piemontesi ormai da anni hanno aperto le porte agli atleti di alto livello e ne sono esempio i ragazzi tornati dall’ Universiade appena conclusa a Lake Placid. Il presidente Dima mi ha delegato per rappresentarlo in questo importante momento per lo sport universitario italiano e sono molto contenta di far parte del consiglio federale Cusi che ha riportato in Italia l’Universiade».

Augusta Montaruli (Sottosegretario di Stato e Ministro dell’Università e della Ricerca): «Torino 2025 è una grandissima opportunità che coniuga il mondo dello sport con quello degli atenei e che rappresenta come tutti gli studenti universitari debbano avere una possibilità di vivere un percorso completo all’interno degli atenei, che permetta di viverlo come un campus, ovvero di seguire la didattica, passare il tempo con i propri coetanei e praticare lo sport. Avere le Universiadi a Torino è una grandissima occasione, nel luogo in cui sono nate: sarà una grande occasione per Torino, il Piemonte e per l’Italia. Il binomio tra sport e mente deve essere rafforzato e diffuso tra i giovani».

Fabrizio Ricca (assessore allo Sport della Regione Piemonte): «Siamo contenti di riportare questa bandiera a Torino e in Piemonte dopo la grande rassegna del 2007, perché rappresenta un orgoglio per tutta l’Italia. È la dimostrazione della forza del Piemonte nell’organizzare grandi eventi come è già stato nel 2006, incrociando le dita per il futuro».

Stefano Lo Russo (sindaco della Città di Torino): «È sicuramente una straordinaria occasione per Torino, siamo davvero molto contenti dell’entusiasmo di questa serata. Le Universiadi tornano a Torino e saranno un grandissimo evento internazionale, per cui ci prepareremo al meglio per accogliere le delegazioni, gli studenti e gli atleti che arriveranno e per far diventare la Torino una città universitaria internazionale, uno degli obiettivi principali delle Universiadi».

Domenico Carretta (assessore allo Sport della Città di Torino): «La bandiera è tornata a casa, in una città e in un territorio che hanno sempre dimostrato una grande competenza, capacità organizzative, ma soprattutto un amore per lo sport invidiabile. Il 2025 sarà un anno importante, ma noi iniziamo a vivere di emozioni da adesso e le abbiamo già vissute la settimana scorsa a Lake Placid. Siamo pronti e ci sarà tanto da lavorare in una Torino città universitaria e costruita a misura d’uomo».

Alessandro Ciro Sciretti (presidente del Comitato organizzatore di Torino 2025 e di Edisu Piemonte): «C’è stata una grande adesione della città e Torino 2025 si fa sentire. Il nostro obiettivo principale, ben oltre le competizioni sportive e gli eventi ufficiali, è il coinvolgimento del territorio. Abbiamo qui gli amministratori, ma soprattutto i cittadini di Torino e delle città che ospiteranno il grande evento che ci aspetta. È solo l’inizio e da qui al gennaio 2025 il nostro obiettivo è di riempire le agende dei torinesi con queste iniziative perché i Giochi Mondiali Universitari invernali devono essere prima di tutto una grande festa per Torino e tutto il Piemonte». 

Riccardo D’Elicio (presidente del CUS Torino e vicepresidente dei Giochi di Torino 2025): «Che bello sentire il calore di questa città per un evento che coinvolgerà tutti gli studenti universitari, il mondo universitario e mi auguro che tutti vivano una grande esperienza formativa grazie a Torino 2025. Abbiamo bisogno dell’entusiasmo di una città come Torino, abbiamo scoperto che la buona politica ci ha aiutato a portare l’Universiade a Torino grazie al grande supporto del CUSI.  Ora tocca a noi, saranno in discesa verso l’evento, abbiamo bisogno di tutti voi e la squadra del CUS Torino sarà in prima vista. Abbiamo avuto grandi riscontri negli Stati Uniti e l’augurio è che i Giochi 2025 si tengano in un momento di pace del mondo e mi auguro che non manchi nessuno. Fare le Universiadi anche con la Russia presente a Torino renderebbe unica la nostra manifestazione, come simbolo di unione globale».