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Semaforo antismog, prosegue il livello 0 (bianco). Fino a lunedì 20 marzo in vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a lunedì 20 marzo 2023 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Pian del Lot, iniziati i lavori per il restauro del Sacrario

Grazie alla cooperazione tra la Città di Torino, il CCR Centro Conservazione e Restauro ‘La Venaria Reale’ e l’Università degli Studi di Torinodal 28 febbraio al 31 marzo cinque studentesse del Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (settore manufatti lapidei e derivati, dipinti murali e superfici decorate dell’architettura), coordinate dal docente restauratore Francesco Brigadeci, partecipano al cantiere di manutenzione straordinaria del Sacrario di Pian del Lot in strada Revigliasco.

Realizzato sul luogo dell’eccidio del 2 aprile 1944, dove 27 giovani vennero fucilati dai nazisti per rappresaglia e gettati in una fossa comune, il Sacrario giungerà quest’anno nel modo migliore all’evento di commemorazione del 2 aprile (che sarà eccezionalmente celebrato il 3 aprile).

Il monumento è ormai circondato da una fitta vegetazione e presenta patine biologiche estese su tutta la superficie, compresa la grande lapide in granito sormontata dalla lastra con l’epigrafe commemorativa.

L’intervento ha lo scopo di rimuovere la patina verde e di effettuare una pulitura puntuale dei materiali lapidei e metallici di cui è composto. I piccoli frammenti instabili verranno consolidati e in corrispondenza dei giunti degli elementi lapidei saranno revisionate le stuccature per evitare infiltrazioni di acqua e depositi di materiale organico che potrebbero favorire nuovamente la crescita di vegetazione.

Quando quest’estate ho visitato il Sacrario con il Presidente della Circoscrizione 8 mi sono resa conto che mancava la segnaletica e serviva un intervento di manutenzione speciale, in supporto al grande lavoro svolto dall’ANPI – dichiara l’assessora alla Cultura della Città, Rosanna Purchia -. Grazie alla mobilitazione dei nostri uffici e alla generosa disponibilità del Centro di Conservazione e Restauro ‘La Venaria Reale’ e dell’Università di Torino, siamo riusciti a ottemperare al dovere di cura della memoria e delle sue tracce materiali, affinché siano davvero accessibili e in grado di guidare il nostro presente”.

“Siamo lieti di poter offrire alla Città, con il supporto dell’Università di Torino, il recupero di questo importante monumento in memoria delle 27 vittime dell’eccidio di Pian del Lot e rinnovare il nostro sostegno al territorio nella conservazione del patrimonio e della memoria”, afferma Stefano Trucco, presidente del Centro Conservazione e Restauro ‘La Venaria Reale’.                    

“La partecipazione delle studentesse del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali a questo intervento di manutenzione straordinaria rappresenta un’occasione preziosa di formazione volto a intervenire sulla vulnerabilità del nostro patrimonio culturale più recente, fondamentale per la conservazione della memoria”, confermano Daniele Castelli, direttore SUSCOR e Diego Elia, presidente del Corso di Laurea dell’Università degli Studi di Torino.

Il percorso di collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Città di Torino sul recupero e la valorizzazione del Pian del Lot vede, dopo la posa dei cartelli indicatori in città, finalmente il restauro del Sacrari – sottolinea Augusto Montaruli, presidente ANPI sezione Nicola Grosa -. Era dovuto ma non scontato che si facesse, soprattutto con le tempistiche previste. Ringrazio, a nome della sezione e dei nostri iscritti, l’assessora e i suoi collaboratori”.

Il lungo e proficuo lavoro di condivisione e concertazione avvenuto tra l’assessorato alla Cultura, la Circoscrizione 8 e l’ANPI ‘Nicola Grosa’ ha riportato all’attenzione cittadina, e non solo, la memoria di un luogo simbolo legato ai tragici fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale, il Pian Del Lot – commenta Massimiliano Miano, presidente della Circoscrizione 8 -. Sito a oltre 500 metri d’altezza, sulla collina torinese, l’eccidio del Pian del Lot è senza dubbio la più sanguinosa rappresaglia compiuta dai nazisti sul territorio torinese. Per non dimenticare, tra le numerose azioni concordate e avviate dall’assessora Rosanna Purchia, lo scorso anno è stata posizionata nei punti strategici e di interesse viario una nuova segnaletica idonea a indicare il raggiungimento del Sacrario dedicato alle Vittime del 1944, oggetto dell’importante intervento di manutenzione  a cura dell’Università di Torino e del ‘Centro Conservazione e Restauro ‘La Venaria Reale’. Azioni, queste ultime, riconducibili all’interesse di un’amministrazione, e in particolare di un assessorato alla Cultura, attenta alla salvaguardia di un’intera Comunità legata alla propria storia”.

Il recupero è stato possibile anche grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino.

Porta Palazzo, nuovo look espositivo per le bancarelle dell’ortofrutta. Presto il bando

Porta Palazzo avrà le nuove bancarelle dell’ortofrutta. La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – per dare continuità al percorso intrapreso negli scorsi anni e rallentato dalla crisi economica – ha approvato la sottoscrizione di una nuova Convenzione tra la Città e il Comitato ‘Progetto Porta Palazzo – The Gate’ per permettere la realizzazione di un nuovo look espositivo.

Le vecchie strutture di vendita in legno e ferro, pesanti e usurate dal tempo, potranno così finalmente andare in pensione, sostituite con allestimenti di maggior decoro, più leggeri, sicuri e che, a fine mercato, ne consentano il ricovero all’interno dei Bastioni.

Per la sostituzione delle attrezzature il Comune di Torino, insieme alla Camera di commercio, aveva deciso di supportare i circa 160 operatori del settore ortofrutta offrendo loro la possibilità, attraverso la partecipazione a un bando, di usufruire di un incentivo finanziario a fondo perduto – pari all’80 per cento della spesa sostenuta e per un ammontare massimo di 2mila euro – per il rinnovo delle proprie bancarelle di vendita.

L’iniziativa aveva ricevuto l’apprezzamento degli operatori che vi avevano aderito in misura consistente – ben 73 le domande presentate – ma la crisi economica conseguente alla pandemia ha finito per incidere pesantemente su tempi di consegna e prezzo dei manufatti, più che raddoppiati, impedendo di fatto l’acquisto dei banchi espositivi a un prezzo adeguato,

Oggi il trend di rincari ha subito un’inversione di tendenza che ha indotto la Città, in accordo con la Camera di Commercio, a proseguire il rapporto di collaborazione con The Gate per la pubblicazione di un nuovo bando accessibile a tutti gli operatori: chi aveva già presentato la propria istanza potrà  confermarla con una comunicazione formale , mentre chi ancora non l’aveva fatto potrà ora aderire.

Un nuovo bosco urbano nel quartiere Villaretto grazie a Nespresso

 

Gli abitanti del quartiere Villaretto, nella periferia nord di Torino, da oggi avranno un nuovo bosco urbano.

Questa mattina è stato infatti inaugurato l’intervento di forestazione su un’area di 10mila metri quadrati, con mille alberi messi a dimora nell’ambito del progetto di Nespresso Italia “Le città che respirano”, che rientra nella grande campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi “Mosaico Verde”, ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, per coinvolgere aziende ed enti pubblici con l’obiettivo di restituire valore al territorio e contrastare i cambiamenti climatici.

Il progetto nello specifico ha riguardato un’ampia area verde situata tra la tangenziale Nord e la strada comunale del Villaretto, che costituirà una vera e propria fascia boscata con la funzione di mascheramento visivo e acustico della vicina tangenziale e della discarica Amiat di Basse di Stura.

I benefici per il territorio saranno molteplici, a partire proprio dalla rinaturalizzazione della zona che vedrà nascere un bosco di mille alberi – appartenenti a diverse specie autoctone e coerenti con le condizioni climatiche della zona, tra le quali il carpino bianco, la rosa canina, il salice rosso e il melo – dove prima c’era un gerbido incolto. Il nuovo bosco contribuirà innanzitutto alla riduzione delle emissioni climalteranti, gli alberi sono infatti naturali “purificatori d’aria” che assorbono e filtrano numerose sostanze inquinanti, e andranno poi a creare delle zone d’ombra che, oltre a mitigare l’effetto isola di colore, renderanno maggiormente fruibile l’area da parte della cittadinanza che potrà così beneficiare di questo spazio verde rigenerato. Gli alberi e arbusti consentiranno di ripristinare il patrimonio di biodiversità del territorio.

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti Francesco Tresso, assessore alla Cura della città e al Verde pubblico della Città di Torino, Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana, Federica Sisti, Responsabile campagne Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Elena Piazza, responsabile dei progetti di forestazione di AzzeroCO2.




L’assessore Francesco Tresso ha dichiarato: “La Città continua nel suo programma di valorizzazione della foresta urbana, incrementando il suo patrimonio arboreo anche grazie alla collaborazione con importanti aziende come Nespresso, nell’ambito della campagna Mosaico Verde di Legambiente e AzzeroCO2. I boschi urbani sono un investimento fondamentale per rendere Torino una città più sostenibile e resiliente, capace di adattarsi ai cambiamenti climatici, attenta a valorizzare i benefici ambientali del verde per una migliore qualità della vita dei suoi cittadini. Sono particolarmente lieto di inaugurare questo intervento proprio nel quartiere Villaretto – conclude l’assessore –, da tempo i suoi abitanti hanno chiesto la realizzazione di un bosco urbano nei terreni che circondano la piccola borgata, che finalmente oggi diventa realtà”.

“L’intervento di rigenerazione ambientale che abbiamo portato avanti qui a Torino, insieme a Legambiente e AzzeroCO2, conferma il nostro impegno costante sul territorio italiano e verso le comunità, con la volontà di continuare a investire in attività di tutela ambientale e sostenibilità, come facciamo nei paesi di origine del caffè e fin qui in Italia. Il progetto “Le città che respirano” fa parte, infatti, del più ampio programma di iniziative “Nespresso per l’Italia” con l’obiettivo di rendere ogni tazzina di caffè sostenibile per l’ambiente, per la cultura e per le persone. Speriamo che questo progetto possa portare a nuova vita quest’area, sia da un punto di vista naturalistico, che per la cittadinanza che potrà usufruirne. Cerchiamo sempre di operare con responsabilità e cura, preservando le risorse, attivando processi di economia circolare per i nostri prodotti e intervenendo a supporto di territorio, un impegno confermato anche nel nostro statuto di Società Benefit acquisito nel 2022” ha dichiarato Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana.

“Insieme a Nespresso abbiamo potuto realizzare un importante intervento di forestazione a Torino che ha consentito di creare un polmone verde per la città che oltre a rafforzare il patrimonio di biodiversità del territorio costituirà un luogo di benessere per la comunità locale. Si tratta di un progetto che mira, attraverso la messa a dimora di nuovi alberi, a promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio e a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Un esempio di come dare una risposta tangibile alla necessità di proteggere e valorizzare l’ambiente in cui viviamo – ha dichiarato Elena Piazza, Responsabile dei progetti di forestazione di AzzeroCO2. “L’iniziativa rientra nel progetto europeo “LIFE Terra” che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”.

“Piantare alberi in città, soprattutto nelle aree più marginali e soggette a fragilità sociale, economica ed ambientale, e prendersene cura attraverso una comunità educante rappresenta la chiave di svolta per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, restituire aria pulita ai nostri cittadini e garantire una giustizia climatica che vada di pari passo con una giustizia sociale – ha dichiarato Federica Sisti, responsabile campagne di Legambiente Piemonte e Valle d’AostaL’iniziativa di oggi, posta all’interno di una collaborazione virtuosa a più ampio raggio tra realtà associative, aziendali ed amministrazioni, ne è un perfetto esempio e rappresenta un ulteriore tassello verso il raggiungimento dell’obiettivo ambizioso di nove milioni di alberi piantumati in Italia nel progetto Life Terra”.

Francesco Tamburello

La Città di Torino rinnova il Patto di Condivisione con i rappresentanti delle 26 comunità islamiche

Questa mattina, nella Sala Congregazioni di Palazzo Civico, il Sindaco Stefano Lo Russo, presente l’assessora al Coordinamento Politiche per la multiculturalità Gianna Pentenero, ha firmato il rinnovo del Patto di Condivisione con i rappresentanti delle 26 comunità islamiche.

Si rinnova così il patto tra i Centri Islamici e la Città di Torino che si pone l’obiettivo di valorizzare e promuovere il lavoro fatto insieme per affermare i valori della convivenza, del rispetto reciproco, della comune conoscenza e del dialogo. È necessario e importante sottolineare come la costruzione di una cittadinanza condivisa sia elemento fondante per abbattere i muri della diffidenza, della paura e dello scontro.

Nel 2016 Torino è stata la prima città in Italia a dotarsi di un patto di condivisione con i rappresentanti delle Comunità Islamiche. Il patto, firmato da venti associazioni presenti sul territorio torinese, anticipava su base locale il ‘Patto Nazionale per un Islam italiano’, siglato nel 2017 dal Ministro dell’Interno e dai rappresentanti delle comunità islamiche.

Con il patto tra Città e Associazioni si è istituzionalizzato il reciproco riconoscimento e si è ufficializzato il ‘Tavolo di Coordinamento’; quest’ultimo rappresenta uno ‘spazio fisico e istituzionale’ utile a promuovere la conoscenza reciproca, il confronto, la prevenzione e la gestione di eventuali conflitti e problematiche. Continuando su queste basi, si intende ora proseguire in questo percorso di collaborazione, rinnovando l’accordo ed estendendo il Patto alla Città Metropolitana, che ha dichiarato la propria adesione all’iniziativa.

‘Torino è la nostra città e con lei condividiamo il presente ed il futuro’. Con questa prima frase il patto ribadisce come Torino voglia essere sempre più Città Plurale, dove le identità non diventano steccati, ma fonte di arricchimento degli uni per gli altri.

Dal 2006 in città è attivo il Comitato Interfedi che, avviato in occasione delle Olimpiadi invernali, raccoglie i rappresentanti delle principali fedi presenti a livello locale ed è una sede significativa di confronto.

Da oltre 20 anni nelle scuole pubbliche è riconosciuta la possibilità di avvalersi di regimi alimentari specifici per gli alunni di fedi diverse. Inoltre sono tante le opportunità offerte alle scuole sul tema dell’educazione interculturale e del pluralismo religioso.

Sono molte infatti le occasioni di dialogo interreligioso, iniziative comuni, momenti culturali legati alle particolari festività religiose, che coinvolgono le diverse fedi impegnate a diverso titolo nell’accompagnamento al dialogo interreligioso. Soprattutto nei quartieri e nei territori cittadini dove sono attivi i Centri Islamici sono numerose le occasioni di dialogo e confronto con le Istituzioni locali, le parrocchie, le scuole, i centri religiosi di altre comunità.

Tutto questo rappresenta un capitale sociale e culturale importante di cui ci si deve sentire orgogliosi e sul quale la Città vuole continuare a lavorare, attraverso questo ‘patto di condivisione’ che rende evidente, leggibile e strutturato il lavoro fin qui fatto.

 

Eliana Bert


Innovazione sociale: le competenze e l’esperienza di Torino per le città del Sud

Sala piena questa mattina all’Openincet, sede del Policy Lab sull’innovazione sociale costituito grazie al progetto europeo SEED: presenti un centinaio di invitati rappresentanti di 39 città medie del Sud Italia che si tratterranno a Torino anche domani e venerdì per il Cities Forum in programma alle Ogr.

Ad accogliere i partecipanti impegnati in una serie di workshop che li vedranno coinvolti nella simulazione di un percorso di progettazione sociale, con l’obiettivo di condividere tecniche di co-progettazione e di coinvolgimento degli stakeholders e di approfondire alcune proposte progettuali sotto la lente dell’innovazione sociale, l’Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta.

L’appuntamento di oggi è la seconda tappa – il primo incontro si è svolto a Roma gli scorsi 6 e 7 febbraio – del percorso di accompagnamento e coinvolgimento di queste città (Avellino, Benevento, Brindisi, Campobasso, Caserta Catanzaro, Crotone, Marsala, Matera, Olbia, Potenza, Salerno, Sassari, Taranto, solo per citarne alcune), beneficiarie di 327 milioni di euro di fondi Pon Metro per azioni che promuovano l’inclusione, l’innovazione sociale e il miglioramento della qualità della vita in contesti fragili e degradati.

La giornata si è aperta con un momento di discussione e confronto e la presentazione di buone pratiche – tra queste i progetti Homes4All e Tonite -, per poi proseguire con la visita ad alcune tra le più importanti esperienze di innovazione sociale della città di Torino: le portinerie di quartiere, via Baltea e i bagni pubblici di via Agliè.


Metropolitana, sabato 18 e domenica 19 marzo modifiche al servizio per manutenzione straordinaria

A seguito di lavori di manutenzione straordinaria non rinviabili, nel fine settimana saranno attuate alcune modifiche al servizio della metropolitana di Torino.

Nel dettaglio, sabato 18 marzo la chiusura sarà anticipata alle ore 22.00, con ultime partenze alle ore 21.30 da entrambi i capolinea; durante la chiusura sarà in servizio sull’intera tratta Fermi – Bengasi la linea metrobus M1S.

Nella giornata di domenica 19 marzo invece, dalle ore 07.00 (inizio del servizio) alle ore 12.30, la metropolitana sarà attiva solo nella tratta Porta Nuova-Bengasi; da Fermi a Porta Nuova, nelle ore di sospensione del servizio, il collegamento sarà garantito tramite navette bus sostitutive.

La normale ripresa del servizio è prevista entro le ore 12.30, quando la metro tornerà a circolare con regolarità sull’intero percorso Fermi-Bengasi.

Eventuali aggiornamenti saranno disponibili sul sito di GTT

 

Christian Ruggeri

Semaforo antismog, prosegue il livello 0 (bianco). Fino al 17 marzo in vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a venerdì 17 marzo 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Omogenitori, Lo Russo: grave diseguaglianza verso i minori, serve legge nazionale

Si riaccende l’attenzione sul tema delle registrazioni anagrafiche dei figli di coppie dello stesso sesso. Anche a Milano, così come era avvenuto a Torino il 22 maggio scorso, il Comune è stato costretto a sospendere la registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali a seguito di una circolare della Prefettura che recepisce le indicazioni diffuse dal Ministero dell’Interno.

Il Sindaco Stefano Lo Russo, che già allora aveva definito iniqua quella misura, oggi ha ribadito come il caso del capoluogo lombardo sia “solo l’ennesima conferma

che la legge italiana, purtroppo, non considera le bambine e i bambini in modo eguale”. “Continuo a ritenere questa  non solo un’insostenibile diseguaglianza, ma una vera e propria ingiustizia. La situazione giuridica dei figli delle coppie omogenitoriali italiane è oramai diventata insostenibile” ha sottolineato il Sindaco.“In continuità con chi mi ha preceduto  – ha proseguito Lo Russo – ho attivato tutte le risorse della Città di Torino e ho accolto neomamme e neopapà che chiedevano solo una giusta tutela per i loro figli. Dopo l’ultima sentenza della Cassazione a sezioni unite, le circolari del Ministero dell’Interno e l’attivazione delle Prefetture, è diventato impossibile proseguire nel tentativo di tutelare e rispettare quelle bambine e quei bambini”.

“Come padre e come Sindaco – ha rimarcato il primo cittadino – sostengo che sia il momento di dire basta. È giunto il momento di organizzare una grande alleanza tra tutte e tutti coloro che, come me, sono in prima linea e si trovano a dover respingere le corrette richieste e le aspettative di genitori che nulla vogliono se non il bene delle nuove e dei nuovi cittadini delle nostre città e del nostro Paese”.

Il Sindaco ha concluso lanciando un appello a  tutte le amministratrici e agli amministratori pubblici ad unirsi “in una battaglia di civiltà non più rinviabile chiedendo insieme al Parlamento, come indicato dalla Corte Costituzionale, di legiferare, con la massima urgenza, risolvendo questa inaccettabile situazione.”

Permessi ZTL, dematerializzazione per i contrassegni Arancione, Blu, Blu-A e Blu-B

Per accedere alla Zona a Traffico Limitato non sarà più rilasciato alcun supporto cartaceo.  La Giunta Comunale, su proposta dell’Assessora alla Transizione Digitale Chiara Foglietta, ha approvato questa mattina la delibera che dispone la dematerializzazione dei contrassegni di circolazione in ZTL.

Oggetto del provvedimento i permessi di circolazione Blu e Arancione, destinati rispettivamente ai possessori di aree private di sosta in ZTL centrale o di posti auto in aree pedonali o in ZTL 24h, rilasciati da Gtt su incarico e per conto della Città, e i Blu-A e Blu-B che consentono di transitare e sostare all’interno della ZTL, rilasciati invece direttamente dalla Città.

La dematerializzazione dei permessi – attualmente rilasciati dagli uffici competenti al termine dell’istruttoria, in formato cartaceo su cartoncino plastificato che il richiedente ritira presso le rispettive sedi – consentirà una serie di vantaggi per richiedenti,  GTT e  Città di Torino.

Innanzitutto si potranno richiedere e ottenere i permessi senza muoversi da casa (con la possibilità, per i contrassegni Arancione e Blu, di procedere all’acquisto sul canale e-commerce del Gruppo Torinese Trasporti) e ridurre i costi per l’emissione del contrassegno.