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La stevia: un dolcificante naturale facile da ottenere in casa

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Rubrica a cura de La Cuoca Insolita

Chi avrebbe mai pensato che un giorno si potesse fare a meno dello zucchero per preparare qualcosa di dolce? Dalle bibite alla pasticceria, fino ad arrivare ad alcune preparazioni salate, lo zucchero è quasi sempre presente. Se pensiamo che lo zucchero bianco una volta non esisteva e che si usava solo frutta secca o frutta di stagione per dolcificare, oggi ci sembra impossibile fare a meno di questo ingrediente. Eppure, un’alternativa c’è, ed è anche alla portata di tutti. Parliamo della stevia. La stevia (Stevia rebaudiana) è una pianta originaria dell’America Latina che si usa come dolcificante naturale. Da qualche anno si impiega anche nella nostra cucina ed è un’ottima alternativa allo zucchero, perché è a zero calorie.

Chi è attento alla lettura delle etichette, avrà certamente notato che questo ingrediente inizia ad essere usata anche nei prodotti che si trovano sugli scaffali dei supermercati. Per chi ha bisogno di perdere peso o non dovrebbe impiegare troppi zuccheri semplici nella sua dieta, è davvero utilissimo. Tutto questo grazie ad un gruppo di molecole presenti nella pianta: i glicosidi steviolici. Si tratta di principi attivi, contenuti soprattutto nelle foglie: quando vengono fatte essiccare, hanno un potere dolcificante fino a 250-300 volte superiore rispetto allo zucchero! Questo significa che, pur essendo molto dolce, la stevia non fa alzare la glicemia. Inoltre, rispetto allo zucchero e ad altri dolcificanti alternativi, non favorisce la formazione di placca e carie e non provoca disturbi intestinali.

Come dolcificante si usano più spesso le foglie essiccate, ma anche le foglie fresche possono dare molta soddisfazione: sono così dolci che sembra siano appena state immerse nello zucchero. Provate a prenderne una dalla pianta (tra poco vi spiegherò come coltivarla) e a masticarla: quel sapore dolce resta in bocca per tantissimo tempo, anche dopo che avrete finito di mangiarla. Un po’ come il caffè. Oppure come se aveste mangiato un pasticcino: alla fine vi resta il senso di soddisfazione in bocca, ma con le foglie di stevia la cosa bella è che questa sensazione si ottiene a zero calorie!

L’unico inconveniente è che la stevia ha un retrogusto che ricorda un po’ la liquirizia, per cui si sconsiglia di fare un dolce interamente con questo tipo di dolcificante. In ogni caso è un buon compromesso usarla insieme ad altri dolcificanti, per abbassare le calorie totali della ricetta. Inoltre, a differenza di altri dolcificanti, non si degrada con la cottura, come l’aspartame, né perde il suo potere dolcificante, come il fruttosio.

stevia dalla foglia fresca alla polvere

Come coltivare la stevia in casa e come usarla in cucina

L’habitat naturale della stevia è l’America Latina, dove questa pianta non muore in inverno. In Italia cresce anche bene, ma solo nella stagione calda. Per coltivarla, si inizia in primavera, partendo da una sola piantina di circa 10 cm. Tutti i consigli per l’acquisto della stevia a questo link. Dopo un paio di mesi si otterrà un cespuglio alto quasi un metro. Tra metà agosto e metà settembre è possibile raccogliere le foglie (si possono fare anche due raccolti a distanza di un mese): basta staccare le foglie dai rami e metterle in uno strato sottile su un panno pulito. L’ideale è al sole, al riparo dalla pioggia.

Nell’arco di qualche giorno, le foglie saranno già secche, ma ancora un po’ verdi (non è ancora ora di tritarle). È necessario aspettare qualche settimana, affinché diventino color marrone chiaro e non abbiano più residui di umidità.

Sminuzzando le foglie nel mortaio, un pochino alla volta, si ottiene una polverina piuttosto fine, che va separata quindi dalle parti più fibrose della foglia con un setaccio.

Il lavoro è fatto! Ora non resta che usarla per preparare qualche dolcino delizioso o qualche bibita. Ovviamente, a pochissime calorie!

Come calcolare la dose

Se è vero che il potere dolcificante rispetto allo zucchero può essere superiore di quasi 300 volte, in generale per le foglie ottenute in casa il rapporto è interiore (diciamo circa 50-70 volte di più). E’ comunque una proporzione molto vantaggiosa. Un cucchiaio di zucchero equivale più o meno a un quarto di cucchiaino di foglie essiccate e tritate. Quindi, se in una torta sono previsti 100 g di zucchero, si possono sostituire con un solo cucchiaino di foglie secche di stevia. Per avere qualche idea di come impiegare in cucina la stevia basta cliccare qui  o seguire un corso di cucina con La Cuoca insolita (i corsi ripartono da settembre 2020).

La stevia è perfetta non solo per la pasticceria, ma anche per le bibite. Forse non tutti hanno notato che in mezzo litro di bibita può esserci l’equivalente di 10 bustine di zucchero. Basta leggere qualche etichetta.
Si sente dire spesso che è necessario bere tanto, per mantenere una buona idratazione (specialmente in estate). Ma come fare a dissetarsi se non si ama l’acqua? Ecco quindi due idee, utilizzando la stevia.

Ricetta del tè freddo di menta e stevia

Questo tè freddo di menta e stevia è buonissimo, è super-rinfrescante e facile da preparare. Un tè freddo senza zucchero, a zero calorie.

Sciacquate la menta (circa 20 foglie) e la stevia (circa 10 foglie) velocemente sotto all’acqua (se la stevia è essiccata non è necessario sciacquarla). Mettete in una grossa pentola insieme a 2 litri di acqua e portate a bollore, coperto. Una volta preso il bollore fate sobbollire a fuoco basso, coperto, per circa 10-15 minuti.

Lasciate raffreddare, filtrate per eliminare le foglie e trasferite in bottiglie (meglio se di vetro se il tè è ancora un po’ caldo). Bevete fresco.

Ricetta té freddo stevia e menta

Ricetta dell’infuso di stevia

Se invece volete usare la stevia per una bevanda calda, potete ottenere un fantastico infuso: versate una piccola manciata di foglie (fresche o secche) in una tazza di acqua bollente e lasciate in infusione per 10 minuti. Otterrete una bevanda dolcissima che vi riappacificherà con voi stessi e il resto del mondo, senza bisogno di zuccherarla come forse siete abituati a fare con il tè o una tisana!

Controindicazioni

Per molti anni l’Europa ne ha vietato l’uso (è stata ammessa nell’elenco dei dolcificanti naturali solo dal 2011). Nei primi studi degli anni ’80 si temeva infatti che i principi attivi responsabili del sapore dolce potessero avere effetti dannosi sull’uomo, ma l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha sconfessato questa ipotesi nel 2011. È stato tuttavia fissato un limite massimo di 4 mg/kg al giorno di glicosidi steviosilici (per chi pesa ad esempio 60 kg si possono consumare meno di 1 g di steviosidi al giorno). Facciamo due calcoli: in una torta da 1 kg circa basta usare 4 g di stevia secca macinata. È facile capire quindi che è improbabile che si possa superare la dose giornaliera raccomandata dall’EFSA.

In caso di allergie…

Allergeni presenti: la Stevia non è considerata un allergene

Allegre bruschette tricolori

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Bastano davvero pochi minuti per realizzare uno sfizioso aperitivo o un antipasto estivo allegro e colorato con ingredienti freschi di stagione dal sapore mediterraneo. La bruschetta e’ la soluzione ideale, un piatto estremamente semplice e gustoso, sempre gradito, dalle infinite combinazioni, secondo il vostro gusto e fantasia, perfette anche per accompagnare una bella grigliata di carne da gustare con gli amici.

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Ingredienti

 

Fettine di pane tostato

1 pomodoro maturo

1 peperone giallo

4 champignons

1 spicchio di aglio

Prezzemolo

Caciotta fresca

Olio evo, sale

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Strofinare con l’aglio le fettine di pane tostato. Lavare le verdure. Tagliare il pomodoro, svuotarlo dei semi, lasciar scolare poi, tagliare a cubetti. Preparare una dadolata di peperone, tagliare a fettine sottili i funghetti, la caciotta, mettere tutto in una terrina e condire con olio, sale e prezzemolo. Distribuire su ogni fetta di pane e servire.

Paperita Patty

Frittelle golose con salsa allo yogurt

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Sempre appaganti e golose le frittelle, a chi non piacciono ?

Sono perfette per ogni occasione, saporite e croccanti stuzzicano l’appetito di tutti. Provatele con la salsina allo yogurt per rinfrescare la vostra cena.

Ingredienti

4 zucchine chiare medie
1 cipolla bianca piccola
3 uova
50gr. Parmigiano grattugiato
poca farina, sale,pepe, prezzemolo
1 vasetto di yogurt naturale
erba cipollina
Olio per friggere

Grattugiare le zucchine e lasciarle scolare per una mezz’ora. Affettare sottilmente le cipolle.
In una terrina sbattere le uova intere con il parmigiano, il sale, il pepe, il prezzemolo tritato, qualche cucchiaio di farina, poco latte. Mescolare bene e aggiungere le zucchine e le cipolle. In una larga padella scaldare l’olio e versare a cucchiaiate l’impasto. Lasciar cuocere e rosolare bene da ambo le parti. Preparare la salsina mescolando lo yogurt con erba cipollina, sale, pepe e poco olio
Servire caldo o tiepido.

Paperita Patty

Cotswolds. Un viaggio tra i villaggi più belli della campagna inglese

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PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani

Cotswolds significa “recinti di pecore sulle colline”, si tratta di un’area molto vasta che si estende per circa 800 miglia attraverso cinque contee: Gloucestershire, Oxfordshire, Warwikshire, Wiltshire and Worcestershire.
Un viaggio organizzato dall’agenzia Viaggi Chiara in corso Vittorio Emanuele nota ai torinesi per la scelta di luoghi di nicchia e per i viaggi molto particolari ed interessanti che da sempre offre ai suoi clienti.
Pochi giorni indimenticabili lontano dal frastuono delle nostre città , un panorama fiabesco con piccoli villaggi incantati , giardini e fiori meravigliosi, ruscelli e vecchi manieri.
Questa parte d’Inghilterra non è molto conosciuta all’estero e si trova a 130 chilometri ad ovest di Londra; famosa per i suoi paesini con i prati verdissimi e i cottages costruiti con la tipica pietra del posto color miele, la Golden Cotswolds Stone, le chiese medievali con annesso cimitero e le antiche locande che ricordano miti e leggende.
Famosissimi i cottages con il tetto di paglia, simbolo oggi di un mondo idealizzato, le cosiddette “tatched house”,  una volta umili dimore, umide, abitate dalla servitù fino agli anni ‘50-‘60, quando iniziarono a diventare sempre più ricercate da chi voleva fuggire dal trambusto delle città per arrivare ad essere considerate attualmente una sorta di status symbol, ambite ed esclusive abitazioni per attori, politici e nobiltà inglese.
Per tre giorni di affitto si possono pagare anche 850 sterline (circa 1000,00 euro) e la lista di attesa è lunghissima!
Il nostro viaggio inizia a Moreton-in-Marsh, sede del famoso pub The Bell Inn che fu d’ispirazione a Tolkien quando scrisse Il Signore degli Anelli; si tratta di un villaggio che si snoda lungo la via principale da cui partono numerose stradine che conducono alle casette con i portoncini colorati e a giardini fatati, fino ad arrivare alla chiesa di St. David, immersa in uno scenario romantico, con il suo piccolo cimitero di campagna.
Da qui il paesaggio si snoda attraverso alcuni villaggi che incarnano lo spirito del Romanticismo inglese: Chipping Campden, un tempo conosciuta per il commercio della lana, esploso nel 1066 dopo la conquista normanna, le pecore del luogo sono chiamate “Cotswolds Lions “ , i leoni dei Cotswolds, proprio per il loro vello particolarmente consistente e per il famoso mercato coperto del 1627.
Snowhill, piccolissimo villaggio dalla tipica atmosfera british, immortalato in  alcune scene del film “Il diario di Bridget Jones”, circondato da splendidi ed inaspettati campi di lavanda.
Stow-on-the-Wold può essere considerata quasi una cittadina, ha diverse sale da the’, negozi di antiquariato e gallerie d’arte, ancora oggi si tiene un mercato con i prodotti tipici della zona come miele e formaggi.
La Venezia d’Inghilterra è il soprannome attribuito a Bourton on the Water per i canali e i piccoli ponti che collegano i due lati della cittadina.
Poco distante si trova Bibury, una fiaba nella fiaba, con la sua stradina Arlington Row disseminata di cottages risalenti al XIV secolo e il fiumiciattolo che scorre lento.
Il viaggio prosegue verso Winchcombe, vicoli e vicoletti con storici edifici in pietra per arrivare al Sudeley Castle, castello dove abitò l’ultima moglie di Enrico VIII, circondato da meravigliosi giardini, uno di questi con 69 tipi di rose.
Dopo qualche chilometro troviamo Hailes Abbey, un’abbazia del 1246, luogo di grande fascino storico.
Infine arriviamo a Bath, famosa per le sue terme romane, Patrimonio dell’Umanita’ dell’UNESCO, con la sua architettura georgiana appare spesso nella nota serie televisiva “Bridgerton”.
Lacock, minuscolo villaggio fuori dal tempo dove un tempo si lavorava la lana, sede di una bella abbazia e Castle Combe, uno dei borghi più belli della zona, sono le ultime due mete di questo viaggio nella meravigliosa ed incantata campagna inglese.

La Cuoca Insolita propone: gnocchi di ceci saltati in padella

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Si può immaginare un piatto di gnocchi fatti in casa senza patate e senza uova, con un condimento povero di grassi e adatti anche a chi ha bisogno di tenere sotto controllo gli sbalzi di glicemia?

Questa ricetta di gnocchi di ceci saltati in padella è proprio così. Ma cosa ci sarà dentro allora? Tutta quella verdura non è lì solo per dare colore. Verdura di stagione. Fresca e piena di vitalità. Gnocchi molto saporiti, che piaceranno anche ai bambini. E c’è anche un altro vantaggio: sono compatti al punto giusto e, quando si mescolano, non si attaccano mai tra di loro.

Tempi: Preparazione 30 minuti;

Cottura 2-3 minuti;

Attrezzatura necessaria: Minipimer o robot tritatutto, pelapatate, tagliere legno grande per fare gli gnocchi, coltello a lama liscia, forchetta, schiumarola, pentola per cuocere gnocchi, matterello (non essenziale), padella antiaderente di circa 30 cm diam., 1 cucchiaio di legno

Difficoltà (da 1 a 3): 1

Costo totale: 2,71 € (3,31 €/kg)

Ingredienti (per 4 persone – circa 200 g a testa):

Per gli gnocchi di ceci:

  • Farina di tipo 2 (o metà 00 e metà integrale) – 240 g
  • Zucchine cotte con olio e aglio – 160 g
  • Piselli cotti in padella – 100 g
  • Ceci lessati o in scatola – 100 g
  • Sale fino integrale di Sicilia – 1 cucchiaino
  • Farina semola per spianatoia

Per il condimento:

  • Zucchine cotte in padella – 120 g
  • Carote crude tagliate finissime – 40 g
  • Pangrattato – 40 g
  • Foglie di basilico – una decina grandi
  • Olio e.v.o. – 3 cucchiai
  • Aglio – 1 spicchio
  • Sale, pepe

Perché vi consiglio questa ricetta?

  • Problemi di colesterolo alto? Questa ricetta ha il 95% in meno di grassi saturi rispetto ai classici gnocchi di patate conditi con burro e parmigiano!
  • Altro vantaggio: hanno il triplo delle fibre (guardate la tabella nutrizionale sotto).
  • Gli gnocchi sono preparati solo con farina integrale e senza patate!!! Usiamo invece tanti legumi, più adatti al controllo della glicemia e ricchi di proteine. Il nostro primo piatto è più completo dal punto di vista nutrizionale.
  • Non usiamo latte né uova: perfetta quindi per chi ha allergie o non vuole mangiare prodotti di origine animale.

Approfondimenti e i consigli per l’acquisto degli “ingredienti insoliti” a questo link: https://www.lacuocainsolita.it/ingredienti/).

In caso di allergie…

Allergeni presenti: Cereali contenenti glutine

Preparazione

Fase 1: GLI INGREDIENTI PER IL SALTO IN PADELLA

Lavate e asciugate le foglie di basilico e tritatele finemente insieme al pangrattato. Se avete del pane secco, potete mettere pane e basilico insieme nel robot tritatutto.

Pelate le carote e con il pelapatate formate delle listarelle sottili.

Tenete tutto da parte, per il condimento degli gnocchi.

Fase 2: L’IMPASTO DEGLI GNOCCHI

Mettete zucchine, piselli e ceci nel contenitore del robot tritatutto e frullate fino a quando avrete ottenuto un impasto omogeneo, il più possibile senza pezzi. Aggiungete ora la farina di tipo 2 (o altra farina, ad esempio metà farina 00 e metà farina integrale di grano o di farro integrale) e il sale e amalgamate fino a quando si formerà una palla omogenea. Aggiungete altra farina (poca alla volta) se la palla risulta ancora un pochino appiccicosa. Chiudete in un foglio di pellicola e lasciate riposare mezz’ora.

Infarinate la spianatoia con la semola e formate un rettangolo di spessore di circa 1 cm (potete usare un matterello per rendere lo spessore più omogeneo). Con il coltello a lama liscia tagliate a listarelle parallele, di 2 cm di larghezza. Ora separate leggermente tra loro le strisce, giratele su un lato e cospargetele leggermente di farina di semola. Con il coltello tagliate tutte le listarelle insieme, formando degli gnocchi di forma circa quadrata. Ora, se volete e avete tempo, rigateli con la forchetta, aiutandovi con il polpastrello del pollice. Se non ne avete voglia, potete anche lasciarli a forma di quadrato!

Fase 3: LA COTTURA E IL SALTO IN PADELLA

Intanto portate a bollore l’acqua nella pentola e poi salate. Buttate gli gnocchi, rigirateli con la schiumarola e aspettate che vengano a galla (ci vorranno circa 2-3 minuti). Scolateli con la schiumarola e poneteli nella padella antiaderente, dove avete già fatto scaldare l’olio extra vergine e avete fatto insaporire lo spicchio d’aglio. Girate velocemente gli gnocchi con il cucchiaio di legno, quindi unite il pangrattato aromatizzato al basilico, le strisce finissime di carote crude e le zucchine cotte. Mescolate bene per un paio di minuti, quindi unite sale e pepe. Mangiateli subito!

CONSERVAZIONE

Gnocchi crudi: 6 mesi in congelatore. Separateli tra loro, ben infarinati con la semola. Una volta induriti potete metterli in un sacchetto gelo e tenerli per 6 mesi. Per usarli, buttateli ancora gelati direttamente nell’acqua di bollitura.

In frigorifero: 2 giorni

Chi è La Cuoca Insolita

La Cuoca Insolita (Elsa Panini) è nata e vive a Torino. E’ biologa, esperta in Igiene e Sicurezza Alimentare per la ristorazione, in cucina da sempre per passione. Qualche anno fa ha scoperto di avere il diabete insulino-dipendente e ha dovuto cambiare il suo modo di mangiare. Sentendo il desiderio di aiutare chi, come lei, vuole modificare qualche abitudine a tavola, ha creato un blog (www.lacuocainsolita.it) e organizza corsi di cucina. Il punto fermo è sempre questo: regalare la gioia di mangiare con gusto, anche quando si cerca qualcosa di più sano, si vuole perdere peso, tenere a bada glicemia e colesterolo alto o in caso di intolleranze o allergie alimentari.

Tante ricette sono pensate anche per i bambini (perché non sono buone solo le merende succulente delle pubblicità). Restando lontano dalle mode del momento e dagli estremismi, sceglie prodotti di stagione e ingredienti poco lavorati (a volte un po’ “insoliti”) che abbiano meno controindicazioni rispetto a quelli impiegati nella cucina tradizionale. Usa solo attrezzature normalmente a disposizione in tutte le case, per essere alla portata di tutti.

Calendario corsi di cucina ed eventi con La Cuoca Insolita alla pagina https://www.lacuocainsolita.it/consigli/corsi/