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L’allarme degli autotrasportatori: i ritardi del Frejus danneggiano la competitività dell’economia

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MOLTE IMPRESE GIÀ IN DIFFICOLTÀ

 Le notizie della Prefettura della Savoia e delle Ferrovie francesi Sncf, secondo le quali i lavori di ripristino della circolazione ferroviaria tra Italia e Francia, previsti entro ottobre, non termineranno prima dell’estate 2024, sono motivo di grande preoccupazione per gli operatori dei trasporti e della logistica torinesi.

Il traffico ferroviario tra Italia e Francia lungo il corridoio del Frejus è infatti bloccato dallo scorso 27 agosto a causa di un’importante frana. Inoltre, anche il traffico stradale è rallentato da una protezione provvisoria dai rischi di nuovi smottamenti.

“La Regione Piemonte, appreso della situazione si è mossa per scongiurare questo scenario. Abbiamo trovato molta attenzione nel Governo quando si è posto il problema della chiusura del Monte Bianco, e crediamo che allo stesso modo individueremo insieme le soluzioni migliori affinché a pagare non sia l’economia della nostra regione”, affermano il presidente Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti  Marco Gabusi.
Venerdì 6 ottobre l’assessore Gabusi incontrerà il vice ministro Rixi per la Cig Alpi del Sud e a margine dell’evento porterà la tematica alla sua attenzione per rappresentare le difficoltà che economia e viabilità piemontese correrebbero nella prospettiva di una chiusura così prolungata.

Il presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani FAI di Torino, aderente ad AscomEnzo Pompilio, sottolinea: «I lavori di messa in sicurezza della frana, che causano lo stop della linea ferroviaria e problemi al traffico autostradale sull’adiacente autostrada della Maurienne, devono essere accelerati, utilizzando senza indugio tutte le tecniche disponibili. È fondamentale accelerare i lavori data l’importanza cruciale della linea ferroviaria e dell’autostrada per la nostra economia. Il trasferimento del traffico su linee alternative, più costose e meno efficienti in funzione dei tempi di percorrenza, ha un impatto significativo sulla competitività del nostro territorio».

«La lunga interruzione – prosegue il presidente Pompilio – potrebbe comportare il definitivo abbandono del corridoio del Frejus, sancendo di fatto la morte dell’intermodalità ferroviaria delle merci su questa linea, già molto penalizzata da un’infrastruttura ultracentenaria. L’impatto economico sulla logistica torinese è già palpabile e molte imprese sono in difficoltà».

Il danno per l’economia transfrontaliera è ingente a partire dalle imprese di trasporto e per tutto l’indotto logistico torinese, che stanno già subendo forti danni economici. «Alcune imprese – specifica il presidente Pompilio – sono state costrette ad attivare la Cassa Integrazione e gli altri ammortizzatori sociali disponibili, ma non potranno essere sostenute per un periodo così lungo».

«Chiediamo – conclude il presidente Pompilio – un’azione decisa del Governo Italiano nei confronti delle autorità francesi per garantire un pronto ripristino della linea ferroviaria e la riapertura totale al traffico della carreggiata autostradale».

Metro, presentata la livrea dei nuovi treni della linea 1

Alstom e Infra.To, società di proprietà della città di Torino e concessionaria della linea 1 della metropolitana, hanno presentato oggi a EXPO Ferroviaria a Milano – il nuovo treno Metropolis che entrerà in servizio sulla Linea 1 della metropolitana di Torino con l’attivazione del prolungamento Ovest “Collegno-Cascine Vica” a partire dal 2025. Erano presenti l’assessora ai Trasporti della Città di Torino Chiara Foglietta, il presidente e amministratore delegato di Infra.To Bernardino Chiaia e il presidente Alstom Michele Viale.

Le caratteristiche del nuovo treno Metropolis
Esteticamente la livrea del nuovo treno richiamerà i colori della città di Torino: il giallo e il blu. Internamente i nuovi treni avranno una capacità totale di 320 passeggeri, saranno dotati di carrozze intercomunicanti che offriranno un maggiore comfort, una migliore accessibilità e la possibilità di spostarsi agevolmente all’interno del veicolo. I passeggeri potranno inoltre beneficiare di una migliore esperienza di viaggio grazie all’innovativo sistema di illuminazione a LED permanente e agli schermi multimediali che consentiranno una migliore diffusione delle informazioni. I treni della metropolitana includeranno inoltre aree dedicate alle persone a mobilità ridotta e un sistema di videosorveglianza integrato migliorerà la sicurezza dei passeggeri durante il viaggio. Grande sforzo è stato effettuato sotto il profilo della sostenibilità: i nuovi treni sono stati progettati per essere riciclabili al 96% e disporranno di apparecchiature di trazione ad alte prestazioni, contribuendo a migliorare l’efficienza energetica.

Nel febbraio 2022, Alstom si è aggiudicata un contratto chiavi in mano da 156 milioni di euro con Infra.To per la fornitura del sistema CBTC senza conducente di ultima generazione Urbalis destinato all’estensione e all’ammodernamento della Linea 1 della metropolitana di Torino, insieme a quattro nuovi treni Metropolis. Il contratto prevede anche un’opzione per ulteriori 12 treni per un valore di ulteriori 145 milioni di euro.

Il sistema CBTC
Questo contratto rappresenta un’innovazione per il trasporto pubblico della città di Torino. La Linea 1 della metropolitana di Torino sarà infatti potenziata con un nuovo sistema di segnalamento digitale, che incorpora la tecnologia CBTC centrata sul treno e la comunicazione treno-treno, in sostituzione dell’attuale sistema analogico VAL. Questo sistema consentirà, grazie ad una significativa riduzione delle apparecchiature di terra, una maggiore efficienza per le operazioni di manutenzione ed una maggior disponibilità di orario di esercizio. Il sistema CBTC consentirà il controllo remoto completo del sistema, il monitoraggio della circolazione dei treni in sicurezza attraverso il controllo dei sistemi di trazione e di frenata, e la gestione automatica della circolazione della metropolitana con diversi livelli di automazione a vantaggio della frequenza dei treni che potrà arrivare anche a meno di 70 secondi tra un treno e l’altro, garantendo al contempo la sicurezza della circolazione.

Disordini a Torino per la visita di Giorgia Meloni

Questa mattina un cordone delle forze dell’ordine in piazza Castello, a Torino, di fronte alla prefettura, ha arginato il corteo di protesta contro la visita in città della premier Giorgia Meloni,  composto da circa 300 giovani. Nella piazza si sono registrati momenti di tensione con lanci di uova verso la polizia. I manifestanti hanno detto che tra di loro ci sarebbe un ferito. “Meloni a Torino non sei la benvenuta”: questo lo striscione esposto davanti a Palazzo Nuovo.

Il 6 Ottobre Fridays for future Italia scende in piazza anche a Torino

I promotori: “La risposta spontanea al negazionismo del governo è la resistenza collettiva”

 

In piazza in tutta Italia il 6 ottobre perchè, dicono i promotori di FFF: “L’italia è a un nuovo capitolo della storia climatica: ondate di calore, alberi sradicati dal vento, chicchi di grandine come palle da tennis e alluvioni.  È il capitolo della devastazione, che rende l’azione collettiva indispensabile”. “Un governo che, all’indomani della catastrofe, nega ogni correlazione tra fenomeni estremi e crisi climatica è un governo negazionista. E per questo inadeguato a indicare risposte per prevenire i peggiori scenari prospettati dalla scienza climatica”, dice Giacomo Zattini, portavoce del movimento. Fridays For Future invita tutte le associazioni, i sindacati e i movimenti ad aderire e a partecipare attivamente allo sciopero in ogni città.

Lista delle piazze in tutta Italia

  • Alessandria, ore 9 piazzetta lega
  • Alto Vicentino, ore 8 via Tito Livio
  • Ancona
  • Avellino
  • Bari e Matera, ore 9 piazza Diaz
  • Bergamo, ore 9:30 piazza degli alpini
  • Bologna, ore 9:30 piazza san Francesco
  • Brescia, ore 9:30 largo formentone
  • Cagliari, ore 16 viale trento
  • Catania, ore 9 piazza Roma
  • Catanzaro 
  • Civitavecchia
  • Cuneo, ore 11 piazza Galimberti
  • Firenze
  • Forlì, flashmob ore 18 piazza Saffi
  • Genova
  • Gorizia, insieme a Trieste, lo sciopero sarà il 7 ottobre e sarà transfrontaliero, saranno collegate Gorizia e Nova Gorica. Concentramento alle 13.30 in piazza Vittoria
  • Lecce, ore 11 viale del Università, 2
  • Lucca, ore 9:30 piazzale Verdi
  • Mantova
  • Messina, ore 9 piazza Antonello
  • Milano, ore 9:30 largo Cairoli
  • Napoli, ore 9 piazza Garibaldi
  • Padova, ore 9 piazzale Stazione
  • Palermo, ore 9 piazza Verdi
  • Pavia, ore 17:30 climate parade da castello visconteo
  • Pesaro, ore 9 piazzale Collenuccio
  • Piacenza, ore 9 piazza Respighi
  • Pisa, ore 9 piazza Querrazzi
  • Pistoia, festival dalle ore 16 a Montuliveto
  • Rimini, ore 8:30 arco di Augusto
  • Roma, ore 9:30 piazza della Repubblica
  • Torino, ore 9:30 piazza Statuto
  • Trento,  ore 18 atrio sociologia
  • Varese, ore 17:30 piazza Repubblica
  • Venezia, 7 ottobre ore 17:30 sala San Leonardo
  • Ventimiglia, ore 10 piazza Colombo a Sanremo
  • Verona
  • Vicenza, ore 15:30 piazza Castello

Nella foto Greta a Torino

Erba alta nei parchi e manutenzione verde pubblico a Torino, il Comune promette nuove risorse

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Nella seduta di ieri del Consiglio Comunale è stata discussa l’interpellanza generale “Torino è una giungla” (primo firmatario: Pierlucio Firrao – Torino Bellissima), presentata per sapere come Sindaco e Giunta Comunale “intendono migliorare la situazione riguardante la manutenzione del verde e in che modo, attraverso quali interventi e impiego di risorse umane ed economiche”.

Torino è una giungla: lo dice la cittadinanza intera – ha denunciato Pierlucio Firrao – Torino Bellissima) – con strade pericolose per il verde che avanza e giardini con erba altissima e pieni di rifiuti. È una situazione che non può essere la normalità – ha detto – e che richiede un maggior numero di sfalci dell’erba e più risorse.

In risposta, l’assessore al Verde Pubblico Francesco Tresso ha precisato che la competenza è suddivisa tra la Divisione Verde e Parchi e le Circoscrizioni. Ha quindi spiegato che dei 130 km quadrati su cui si estende la città, 21 sono occupati da aree verdi pubbliche (il 16%), con 16 mq di verde pubblico per ogni abitante: uno dei valori più elevati nelle grandi città italiane – ha sostenuto. Ci sono poi 257 aree giochi e 53 aree cani, oltre a una trentina di parchi cittadini.

Ha però denunciato che dalla fine degli Anni Novanta c’è stato un depauperamento di risorse. All’epoca – ha detto – erano in servizio circa 300 giardinieri comunali, nel 2004 un centinaio, ora sono 35.

Ha quindi rivendicato un aumento delle risorse da parte di quest’Amministrazione, invertendo il trend.

Ha poi spiegato che nel 2023 è stato messo a bilancio per le 8 Circoscrizioni una cifra di poco superiore ai 2 milioni di euro e che ad agosto c’è stato un incremento di ulteriori 500 mila euro, arrivando a una somma di 2.588.000 euro.

L’anno scorso – ha detto – il prima sfalcio è partito a maggio, in ritardo, per questioni amministrative, ma anche atmosferiche, con piogge sopra la media stagionale. Quest’anno – ha affermato – è stato già terminato il secondo sfalcio e il terzo è previsto entro la fine dell’anno.

Infine, ha evidenziato che da questa estate è stato avviato un Tavolo di coordinamento cittadino per il verde orizzontale insieme ad Amiat e Gtt. La cabina di regia – ha precisato – presidia tutti gli interventi sulle aree verdi, per conoscere ampiezza e omogeneità di sfalcio e manutenzione e per favorire una maggiore flessibilità operativa e meglio definire le priorità.

Ha quindi annunciato che nel 2024 le risorse saranno allineate con l’anno in corso e che entro fine anno saranno ultimate le gare di appalto, con una gara divisa in 4 lotti. È anche previsto un lotto “centrale”.

Ha anche detto che verrà riattivata l’Agenda del Verde per informare la cittadinanza sugli sfalci, con cadenza quindicinale, e che si sta cercando di coinvolgere ulteriormente i privati per la manutenzione delle aree verdi.

Nel dibattito in aula, il consigliere Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) ha sottolineato come la città sia invasa dalle erbacce, evocando il salgariano “I misteri della Jungla Nera”, e si è chiesto se davvero sia così difficile programmare gli interventi di sfalcio, elencando le criticità in varie zone. Iannò ha quindi accusato assessore e maggioranza di essere latitanti nei confronti dei problemi della città.

Da parte sua, Giuseppe Catizone (Lega) ha evidenziato come gradirebbe che alle parole seguissero i fatti, ironizzando sul fatto che la maggioranza abbia dovuto riunirsi per capire che ci sono erba alta e buche. Per il consigliere è evidente come occorrano più stanziamenti per lo sfalcio, anche assumendo giardinieri.

Andrea Russi (M5S) ha affermato che l’incuria e il degrado del verde pubblico sono un problema, ma quello principale è costituito dalla mancanza di visione da parte della maggioranza e del sindaco, i quali – ha aggiunto – non hanno evidentemente simpatia per i parchi, vedasi Meisino e Pellerino.

Per Domenico Garcea (Forza Italia) Torino è una giungla, con erba alta oltre un metro. E sono sempre più numerose – ha affermato – le segnalazioni dei torinesi inferociti a causa del degrado di quartieri, marciapiedi, piste ciclabili e pensiline. Nei mesi scorsi – ha aggiunto – la maggioranza ha rivendicato con orgoglio lo stato di abbandono di strade, piazze e giardini con la necessità di tutelare la biodiversità e aumentare la resilienza climatica: uno straordinario esempio di delirio ecologista – ha concluso – che confonde la nostra città con l’Amazzonia.

Per Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) definire Torino una giungla è un’iperbole che trova però una sua ragione nella realtà di una città invasa per tutta l’estate dall’erba alta. Non si aspettava oggi – ha detto – le scuse di Tresso, ma nemmeno che non riconoscesse di avere avuto un problema con lo sfalcio del verde: un “totale fallimento” non soltanto gli elettori del centrodestra, ma per i torinesi tutti. Se poi l’erba alta è stata una scelta consapevole nel segno della biodiversità – ha rincarato – sarebbe un errore ancora più grave, perché il tema della biodiversità nulla ha a che vedere con lo sfalcio dell’erba e le graminacee alte due metri.

Secondo Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) la manutenzione del verde, nell’ottica di preservarlo, deve fare i conti con le mutate condizioni climatiche, utilizzando un sistema più flessibile. Sulla questione della biodiversità, ha respinto le polemiche, ricordando come l’assessore regionale Marnati abbia stanziato 20 milioni di euro per la creazione di corridoi ecologici in aree urbane e la tutela della biodiversità e degli insetti. Secondo la consigliera, la biodiversità in ambito urbano è importante da tutelare, per contrastare la crisi climatica.

Nadia Conticelli (PD), evidenziando come il taglio dell’erba sia un tema complesso, ha sottolineato come questa Amministrazione si sia concentrata sui progetti di visione, che vanno tenuti insieme alla quotidianità. È cambiata la percezione del verde da parte della cittadinanza – ha sostenuto – e c’è una nuova sensibilità, è cambiato il clima, sono cambiate le specie delle erbe. Per questo, ha osservato, sono accolti con favore la costituzione di una cabina di regia, la realizzazione di un appalto in tempi brevi e gli aspetti comunicativi della programmazione.

Secondo Tiziana Ciampolini (Torino Domani), sono necessarie risorse aggiuntive, poiché l’aumento delle temperature aumenta i costi di gestione del verde. Ha quindi valutato positivamente l’avvio di un coordinamento.

Per Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) il tema del verde è da affrontare in modo costruttivo. Il problema non viene negato e anzi sono stati previsti un aumento di risorse, un tavolo di coordinamento e un lotto unico centrale. Servono strumenti flessibili – ha concluso.

Secondo Claudio Cerrato (PD) la cifra stanziata è insufficiente, ma con gli incrementi le risorse potrebbero essere abbastanza. È però necessario – ha concluso – lavorare perché lo sforzo della Città, immane, sia adeguato alle necessità.

Per Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) occorre dare priorità ad alcune aree, come quelle giochi, tralasciandone altre, come le rotonde.

Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha ribadito di aver ricevuto numerosissime segnalazioni da cittadine e cittadini e che bisogna cercare di avere almeno uno sfalcio in più durante l’anno, per ridurre il malcontento.

Ironizzando su chi ha parlato di giungla urbana, Pierino Crema (PD) ha sostenuto che l’assessore ha tracciato un quadro preciso della situazione e delle difficoltà di bilancio. Per il consigliere, occorre evitare strumentalizzazioni e superare la vulgata secondo cui Torino avrebbe sostituito le fabbriche con condomini e supermercati, mentre invece sono state realizzatnuovi spazi di verde pubblico.

Infine, Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha sottolineato come l’ampio dibattito sia stato il riflesso della grande sensibilità da parte di cittadini e cittadine su questo tema, augurandosi maggiori stanziamenti per la manutenzione di prati e aiuole, con una seria presa di coscienza del problema.

Nella replica, l’assessore Francesco Tresso ha affermato che la città merita attenzione particolare alla cura dell’erba e che sono stati messi in atto accorgimenti che porteranno a risultati. Stiamo lavorando sul bilancio – ha concluso – e la questione viene affrontata seriamente, anche per quanto riguarda l’organizzazione e le metodologie di intervento.

Mattarella: “Da Torino un messaggio di unità e dialogo per il futuro”

Questa mattina il Capo dello Stato è intervenuto al Festival delle Regioni in corso a Torino. “Le Regioni rappresentano la colonna vertebrale del nostro Paese”. Ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Alla  due giorni torinese dedicata al ruolo delle Regioni e delle Province autonome sono presenti numerosi governatori delle regioni italiane. A fare gli onori di casa il presidente del Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. “Da una città che parla della storia d’Italia, un messaggio di grande significato: di unità, di dialogo con il Paese per il futuro dell’Italia”, ha aggiunto Mattarella.  In video sono giunti a Torino anche i saluti della Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Domani interverrà la premier Giorgia Meloni.

Il caldo continua, l’anticiclone ferma la pioggia. A Torino temperature estive

Un insolito anticiclone autunnale copre gran parte del Paese. Questo grande campo anticiclonico coinvolge l’Europa centro-occidentale,  salvando l’Italia dalle correnti atlantiche cariche di pioggia e umidità. Almeno fino alla prima decade di ottobre anche su Torino e Piemonte il meteo sarà caratterizzato pertanto da sole e caldo estivo con temperature fino ai 30 gradi.

Italia delle Regioni, a Torino il presidente della Repubblica Mattarella

Tra i numerosi eventi previsti in questi giorni a Torino per la rassegna delle Regioni italiane spicca la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ecco di seguito il programma delle iniziative.


LUNEDÌ 2 OTTOBRE

Palazzo Reale, Salone degli Svizzeri

Sessione Plenaria

Ore 10.30 Saluti istituzionali, Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo

Ore 10.35 Intervento del Presidente della Regione Piemonte,AlbertoCirio

Ore 10.45 Relazione del Presidente della Conferenza delle Regioni edelle Province autonome, Massimiliano Fedriga

Ore 11.00 Video saluto della Presidente del Parlamento Europeo,Roberta Metsola

Ore 11.05 Intervento del Ministro per gli Affari europei, il Sud e le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto

Alla presenza del Presidente della Repubblica

Ore 11.40 – Tavola rotonda – Le grandi manifestazioni internazionali: il ruolo dei territori per favorire lo sviluppo infrastrutturale del Paese

Con la partecipazione del Ministro per gli Affari europei, il Sud e le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto

Modera:

Massimo Giannini, Direttore La Stampa

Intervengono:

Vito Bardi, Presidente Regione Basilicata

Maurizio Fugatti, Presidente Provincia autonoma di Trento

Francesco Rocca, Presidente Regione Lazio

Renato Schifani, Presidente Regione Siciliana

Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria

Giampiero Massolo, Presidente del Comitato promotore di ExpoRoma 2030

Ore 12.25 – Tavola rotonda – Le grandi infrastrutture motore del Paese

Con la partecipazione in video collegamento del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Matteo Salvini

Modera:

Maurizio Molinari, Direttore La Repubblica

Intervengono:

Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana

Marco Marsilio, Presidente Regione Abruzzo

Roberto Occhiuto, Presidente Regione Calabria

Francesco Roberti, Presidente Regione Molise

Renzo Testolin, Presidente Regione autonoma Valle d’Aosta

Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria

Luca Zaia, Presidente Regione del Veneto

Ore 13.15 Conclusioni del Vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Michele Emiliano

Ore 13.30 Punto stampa e photo opportunity

Archivio di Stato

Sessione Tavoli tematici “Riconnettere il Paese, le proposte delle Regioni”

Ore 15.30 Intervento di apertura di Francesco Roberti, Presidente Regione Molise

Ore 15.40 Presentazione del Rapporto Ipsos-Regioni – Enzo Risso, Direttore scientifico Ipsos

Ore 16.00 Presentazione dei tavoli di lavoro – Alessia Grillo, Segretario Generale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

ORE 16.10 Avvio tavoli tematici in sessioni a porte chiuse con diretta streaming (vedere il programma allegato)

MARTEDÌ 3 OTTOBRE

Teatro Carignano

Sessione plenaria di chiusura

Ore 10.00 Apertura dei lavori del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio

Ore 10.10 Intervento del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli

Ore 10.25 Intervento in video collegamento del Ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti

Ore 10.40 – Tavola rotonda – Le Regioni per lo sviluppo economico e per i territori

Con la partecipazione del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, e in video collegamento del Ministro dell’Agricoltura,della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Modera:

Luciano Fontana, Direttore Il Corriere della Sera

Intervengono:

Francesco Acquaroli, Presidente Regione Marche

Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna

Christian Solinas, Presidente Regione Sardegna

Ore 11.20 – Tavola rotonda – PNRR e welfare nuove sfide per le Regioni

Con la partecipazione del Ministro della Salute, Orazio Schillaci

Modera:

Fabio Tamburini, Direttore Il Sole 24 Ore

Intervengono:

Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana

Arno Kompatscher, Presidente Provincia autonoma di Bolzano

Luca Zaia, Presidente Regione del Veneto

Ore 11.50 Passaggio di consegne dalla Regione Piemonte alla Regione Puglia che ospiterà la III Edizione del Festival delle Regioni 2024

Ore 11.55 Le proposte delle Regioni per l’ammodernamento del Paese

Intervento del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga

Ore 12,10 Intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni

Ore 12.30 Seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni nel PARLAMENTO SUBALPINO

Tutti i lavori delle due giornate saranno trasmessi in diretta streaming sui siti della Conferenza delle Regioni (https://regioni.it/) e di Adnkronos (https://www.adnkronos.com/). Anche la Regione Piemonte mette a disposizione gli streaming degli eventi al seguente link

Controlli di polizia nella movida torinese: identificate quasi 200 persone

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Nella scorsa notte hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale –  nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 del sabato sera, si è concentrata in aree maggiormente interessate dall’afflusso di persone: quartiere San Salvario, Piazza Santa Giulia, Piazza Vittorio Veneto e vie limitrofe.

Complessivamente l’attività ha portato:

all’identificazione di 184 persone;

al controllo di 9 esercizi pubblici;

all’emissione di 1 verbale di ispezione della Polizia Municipale per regolamento d’igiene.

I servizi di polizia continueranno con cadenza regolare.

Torino, le nuove tariffe dei mezzi pubblici urbani. Gtt consiglia il “digitale”

Da oggi, domenica 1 ottobre, scattano gli aumenti dei biglietti dei mezzi pubblici a Torino. Riportiamo di seguito il comunicato di Gtt.

Se comperi il biglietto in formato digitale, risparmi denaro e fai bene all’ambiente: acquista con TOMove e Tap&Go.
Cosa cambia dal 1° ottobre 2023 (Deliberazione del Consiglio Comunale di Torino n. 447 del 24/07/2023):

  • City (validità 100 minuti – una corsa in Metro) – se lo acquisti tramite app TOMove, direttamente a bordo mezzi con Tap&Go oppure ricaricando in Rivendita la tua smart card Bip, lo pagherai € 1,90 invece di € 2,00 del formato chip on paper
  • Multicity (carnet di 6 biglietti City con validità 100 minuti – una corsa in Metro) – lo acquisti con app TOMove e in formato chip on paper a € 11,80
  • Daily (biglietto valido fino al termine del servizio del giorno della prima validazione con viaggi in Metro illimitati) – lo acquisti con app TOMove e su smart card Bip a € 3,70 anzichè € 4,50 del formato chip on paper
  • MultiDaily (carnet elettronico composto da 7 biglietti Daily con viaggi in Metro illimitati) – lo acquisti esclusivamente in formato digitale (con app TOMove e su smart card Bip) a € 21,00
  • Biglietti Tour 48 / 72h (valido 48/72 h dalla prima validazione con viaggi in Metro illimitati) – sono disponibili in formato chip on paper rispettivamente a € 9,50 e € 12,50

Ricorda: i biglietti acquistati prima del 1° ottobre 2023 devono essere utilizzati entro il 30/10/2023, ti consigliamo quindi di acquistare solo i biglietti necessari.

< Per maggiori informazioni sui biglietti dal 1° ottobre 2023, vai alla pagina dedicata.

< Scarica il nuovo opuscolo “Tutti i vantaggi di viaggiare SMART! – Guida all’acquisto di biglietti singoli e abbonamenti per METRO, TRAM E BUS” (pdf)

< Tariffe per la sosta nelle strisce blu dal 1° ottobre 2023.