
Al momento l’infermiera è ricoverata in una struttura psichiatrica
Una storia che tempo fa aveva fatto scalpore. La madre, forse per attirare su di sè l’attenzione per qualche strano meccanismo psicologico, diceva che il proprio piccolo stava sempre male. In realtà era lei ad avvelenarlo lentamente. La condanna è a sette anni di reclusione per l’infermiera arrestata lo scorso anno al Regina Margherita, accusata di aver iniettato per diversi mesi dosi di insulina al figlio di 4 anni. Il gup Gianni Macchioni ha accolto la richiesta della difesa di dichiarare la donna semi inferma di mente e, nel pronunciare la sentenza, ha però recepito la linea dell’accusa che le imputava il tentato omicidio. Al momento l’infermiera è ricoverata in una struttura psichiatrica.




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Su questi fronti, dunque, si muoveranno gli interventi che la Diocesi di Torino intende sostenere
La regina delle conserve e’ senza dubbio la “salsa di pomodoro”. Si prepara in estate quando il sole rende succosi e maturi i pomodori per ottenere una salsa densa, gustosa, naturale, meravigliosamente rossa, e portare in tavola il sapore dell’estate, da gustare tutto l’inverno. Una salsa semplice e genuina che richiede tempo ma, fatta in casa, ha tutto un altro sapore.
L’Europa sta facendo le bizze sull’emergenza profughi. il muro di filo spinato in Ungheria e la retromarcia della Merkel sono i casi più eclatanti di una situazione preoccupante soprattutto per l’Italia, in prima fila nell’accoglienza ai migranti per posizione geografica (e politica). Mentre il presidente degli industriali Squinzi invita a non perdere comunque di vista le esigenze dei “poveri”, ad incominciare dai giovani italiani disoccupati di casa nostra («Sarà una visione un po’ egoista ma cominciamo a ridare un futuro ai nostri giovani”), la Regione Piemonte si sta attivando per far sì che l’accoglienza dei rifugiati da emergenziale diventi strutturale. Sta a significare che si tratta di una realtà con cui si dovrà convivere a lungo. Per fare questo, dice il comunicato della Giunta: “occorrono trasversalità tra gli assessorati della Regione, offerta di servizi alle comunità locali e applicazione del “rifugio diffuso”.
approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a mobilitare le competenze interne ai vari assessorati per rafforzare il ruolo della Regione nell’accoglienza. “Abbiamo sempre detto -commenta Cerutti – che il Piemonte avrebbe fatto la propria parte applicando l’accordo Stato-Regioni del luglio 2014. Tutte le Regioni stanno adempiendo al proprio compito: il Piemonte ha accolto il 7% dei migranti il Veneto il 7% e la Lombardia il 15%. Il dovere dell’accoglienza ha superato le posizioni politiche e la distribuzione sul territorio nazionale è uniforme. Il Piemonte ha messo in campo iniziative per trasformare l’accoglienza da emergenziale a strutturale. Sarà necessario agire con un’azione trasversale tra diversi
assessorati, ed essere parte attiva nel coinvolgimento dei singoli in esperienze di accoglienza diffusa come da percorsi tracciati già a Torino o ad Asti”.
“Non si parla di un intervento salva Piemonte ma il Governo sta valutando come affrontare il problema in termini generali”
(+11,5%).
Piero Fassino ha lanciato un messaggio alla Festa dell’Unità, lasciando capire che la sua ricandidatura non è affatto scontata. Si tratta di tattica, certo, ma il Lungo non ha mai fatto mistero di vivere con insofferenza la faticosa esperienza di primo cittadino