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Torna l'inverno? Allerta valanghe in montagna, pioggia e neve anche in pianura

neve1neve2Nella seconda parte della giornata di mercoledì il distacco di valanghe spontanee potrà coinvolgere  le strade di fondovalle

L’Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale ha emesso ieri un bollettino di allerta arancione per le probabili nevicate sulle montagne nella zona a sud-ovest del Piemonte, fino a circa un metro in poche ore. E’ invece allerta gialla sulla rimanente parte della regione, con possibili accumuli di 30 cm sulle pianure el Cuneese Il rischio di valanghe salirà al grado 4, ovvero forte, su una scala che arriva a un massimo di 5, per le copiose nevicate e le forti raffiche di vento. Neve mista a pioggia sulle zone pianeggianti compresa Torino. Si prevedono  disagi alla viabilità. Nella seconda parte della giornata di mercoledì il distacco di valanghe spontanee potrà coinvolgere  le strade di fondovalle.

 
(Foto: il Torinese / archivio)

La Corte dei Conti bacchetta la Pubblica Amministrazione

PALAZZO DI GIUSTIZIAGli attuali assetti organizzativi della pa sono sempre più caratterizzati dalla esternalizzazione e da un frequente quanto  ingiustificato ricorso a “logiche gestionali di emergenza”. Tutto ciò implica troppo spesso la deroga alle regole di contabilità pubblica

Inefficienza e corruzione sembrano essere ancora peculiarità della  pubblica amministrazione, che è tornata – sulle cronache e nell’immaginario collettivo – a rappresentare il capro espiatorio di tutti i mali del bel paese. L’analisi della Corte dei Conti del Piemonte, in apertura dell’anno giudiziario, sostiene infatti che gli attuali assetti organizzativi della pa sono sempre più caratterizzati dalla esternalizzazione e da un frequente quanto  ingiustificato ricorso a “logiche gestionali di emergenza”. Tutto ciò implica troppo spesso la deroga alle regole di contabilità pubblica, secondo  il presidente Luigi Gilli durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario.   Questo fenomeno è maggiore nei meandri della attività amministrativa dove “sembrano prevalere le amicizie, le conoscenze e gli aiuti rispetto ai diritti e ai doveri”, così la Stampa riporta le parole del procuratore generale Giancarlo Astegiano. Lo scorso anno sono state 267 le persone portate in giudizio dalla Corte dei Conti con relative condanne per quasi 18 milioni di euro. Da sottolineare le endemiche carenze di organico, tanto che la sezione giurisdizionale opera  con circa il 50 per cento dei magistrati rispetto alla pianta organica e in procura ci sono solo 4 magistrati per smaltire più di 3 mila procedimenti-

Istigazione al suicidio? Ragazza ingerisce farmaci perché presa in giro sui social

computer webPotrebbe trattarsi di un caso di bullismo su cui si stanno svolgendo le verifiche

La procura dei minori di Torino ha aperto un”inchiesta per istigazione al suicidio, a carico di ignoti, sul tentativo di togliersi la vita di una ragazza 14enne che ha ingerito  farmaci  mentre si trovava nel bagno di una scuola a Venaria Reale. Le indagini sono condotte dalla polizia municipale del comune del Torinese. Sembra che i vigili abbiano individuato dei ragazzi che avrebbero preso in giro la giovane a proposito  di alcune fotografie postate sui  su social network con il cellulare. Potrebbe trattarsi di un caso di bullismo su cui si stanno svolgendo le verifiche.

Metropolitana di Torino linea 2, al via il bando per 25 stazioni su un tracciato di 14 km

metro 1metro scioperoI cantieri dovrebbero partire tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018

Torino si avvia alla realizzazione della linea 2 della metropolitana. E’ stato infatti pubblicato il bando di gara, che rimarrà aperto fino al 9 maggio, per il progetto preliminare dell’opera su un tracciato di 14 chilometri e mezzo, da realizzare nella zona nord della città. Ad una commissione di esperti sarà affidata la scelta del vincitore cui affidare  l’incarico: valore circa 7 milioni di euro. Il bando richiede ai partecipanti di progettare una metropolitana con 25 stazioni, funzionante 24 ore su 24, e completamente automatica come la linea 1 già in funzione. I cantieri dovrebbero partire tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. “Così partirà una delle grandi opere che segna un nuovo ciclo di trasformazione di Torino. Ho avuto assicurazioni dal governo – dice il  sindaco  Piero Fassino – che verrà  considerata prioritaria nella legge di Stabilità del prossimo anno”.

(Foto: il Torinese)

Cristiano Bussola

A Venezia siglato l'accordo tra Italia e Francia per l'avvio dei lavori della Torino-Lione

tav 333Il documento porta la firma del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal segretario di stato francese per i trasporti Alan Vidalies. Hollande: “Matteo può essere quello che ha messo fine a tutte le discussioni propedeutiche a questi lavori”

Il 33esimo vertice bilaterale franco-italiano di Venezia permetterà il lancio della fase di lavori della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Così nel testo diffuso dall’Eliseo in occasione del summit tenutosi ieri a Venezia, dove Italia e Francia hanno siglato, al termine del vertice, il protocollo “addizionale per l’avvio dei lavori dell’alta velocità Torino Lione”. Il documento porta la firma del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal segretario di stato francese per i trasporti Alan Vidalies. Per quanto riguarda i lavori della Torino-Lione  due questioni erano ancora in sospeso dalla firma dell’accordo per il lancio definitivo della sezione transfrontaliera del tunnel all’ultimo vertice bilaterale di febbraio: la firma di un accordo sulla certificazione dei costi e la ripartizione di questi  tra Francia e Italia. Tale accordo è quello scaturito dall’incontro a Venezia, che consentirà di avviare gli appalti e i finanziamenti europei. “SI tratta di un grande passo avanti che permetterà il lancio della fase dei lavori”, dicono i rappresentanti dei due Paesi. “La Torino-Lione è un tema che anima i vertici franco-italiani da una ventina d’anni. Matteo può essere quello che ha messo fine a tutte le discussioni propedeutiche a questi lavori”. Così l’agenzia Ansa riporta le parole del presidente Francois Hollande in conferenza stampa con il premier Matteo Renzi al termine del vertice . “Comunque – ha concluso – questo progetto diventa realtà”. I manifestanti no Tav e No Grandi Navi hanno inscenato una “battaglia navale” su piccole imbarcazioni che, nella Laguna, hanno fronteggiato le barche della polizia.

Cristiano Bussola

(foto: il Torinese – archivio)

In 10mila per tingere di rosa piazza San Carlo e aiutare la ricerca sul cancro

just woman donnaLo sport universitario è ancora una volta in prima linea con lo scopo di comunicare i propri valori formativi, di strumento di prevenzione e salvaguardia della salute

Una domenica tinta di rosa con JUST THE WOMAN I AM, evento organizzato dal Sistema Universitario torinese a sostegno della ricerca universitaria sul cancro. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione ha riscosso un grande successo e risonanza su tutto il territorio con adesioni da tutto il nord Italia, partecipazioni provenienti da Roma e dalla Francia. L’edizione 2015 ha visto oltre 60.000 presenze in piazza e più di 8.000 partenti alla corsa non competitiva e camminata (5,5 km):. Quest’anno le “donne che corrono per le donne”, allo scopo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza per la lotta contro il cancro, erano in 10 mila, ma tanti anche gli uomini che hanno deciso di sostenere l’iniziativa. Tutti i partecipanti alla corsa non competitiva indossavano i tradizionali pettorali rosa, che hanno colorato piazza San Carlo, il salotto della città trasformatosi per un giorno in luogo di partenza ed arrivo della manifestazione.

Lo sport universitario è ancora una volta in prima linea con lo scopo di comunicare i propri valori formativi, di strumento di prevenzione e salvaguardia della salute dell’individuo e soprattutto, grazie alla componente aggregativa, di sensibilizzare l’opinione pubblica e di diventare veicolo di cultura a sostegno dell’eliminazione della violenza di genere. Corsa o camminata: l’importante non è stato il risultato ma esserci e “scegliere di non mancare”. L’iscrizione ha rappresentato il modo concreto per sostenere la ricerca universitaria 

 

Tragico scontro mortale all'alba con un Tir: quattro vittime e cinque feriti sulla A21

soccorsi ambulanzaSul pullmino  viaggiava un gruppo musicale piemontese, la ‘Tony Mac Music Show’
 

Quattro morti e cinque feriti, questo il tragico il bilancio dell’incidente  avvenuto nella notte sull’autostrada A21,Torino-Piacenza-Brescia nel tratto compreso tra Brescia Sud e Manerbio: un tir ha saltato la carreggiata e ha travolto un pullmino su cui viaggiava un gruppo musicale piemontese, la ‘Tony Mac Music Show’. La band era specializzata in concerti per matrimoni e feste di paese. Le vittime erano residenti a Cuneo: P.P. di 32 anni, L.A. di 40 anni, G.G. di 46 anni e I.M. di 40 anni.La banda musicale era stata impegnata in una tournee in Val di Sole, in Trentino alto Adige, E’ probabile che stesse rientrando a casa, sulla Brescia-Torino fino al tragico scontro con il tir al km 226.

(foto: archivio)

Bulli di 15 anni chiedono il pizzo a coetaneo. "Non paghi? Allora spacci droga per noi"

bulli giovaniMa la cifra richiesta dai due delinquentelli cresceva sempre più, fino ad arrivare a 500 euro, somma che il giovane non poteva raccogliere in una sola volta. Così gli estorsori lo hanno costretto a fare il pusher

Per  non essere picchiato ha dovuto pagare somme sempre più alte a due suoi giovani coetanei. L’estorsione è stata praticata da due quindicenni ai danni di un compagno di scuola che, per evitare di essere malmenato, per tre mesi ha dovuto pagare  con cadenza settimanale somme di denaro. I  carabinieri hanno colto in flagranza di reato a Rivara i due bulli, mentre si apprestavano a ritirare l’ultima rata. I due mini-taglieggiatori ora saranno affidati alla procura e al tribunale per i minorenni, è già stato disposto “l’obbligo di permanenza in casa”. Una storia incredibile, se si pensa che – oltre al pizzo – il ragazzo quando non è più riuscito a procurarsi il denaro, è stato costretto con le minacce a spacciare hashish. I maltrattamenti sono iniziati nel dicembre del 2015 e sono andati avanti fino a febbraio. La vittima ha sborsato in tutto 2.500 euro. Ma la cifra richiesta dai due delinquentelli cresceva sempre più, fino ad arrivare a 500 euro, somma che il giovane non poteva raccogliere in una sola volta. Così gli estorsori lo hanno costretto a fare il pusher. E’ stato allora che  la vittima si è rivolta ai carabinieri.

Sofia: "Gabriele mi disse che sua mamma sapeva tutto e Gloria doveva sparire"

Sofia  ha dichiarato anche di non avere dato importanza alle parole del fidanzato: “Credevo fosse una scusa per lasciarmi”. Il ragazzo le avrebbe infatti  detto: “Non cercarmi, devo sparire per un po’ “

sofia gabriele rosbochInquietanti nuovi particolari sull’assassinio di Gloria Rosboch, l’insegnante di Castellamonte uccisa e gettata nel canale di scolo di una discarica. Qualche giorno prima della scomparsa della sua  professoressa, l’ex allievo Gabriele Defilippi, probabilmente ubriaco, avrebbe confidato alla fidanzata, Sofia Sabhou, (nella foto) di avere il timore di “passare tre anni in galera”  (in realtà ne passerà molti di più) per la truffa da 187mila euro ai danni della vittima che, invaghita del suo futuro carnefice, glieli aveva consegnati. defilippi rosboch“Dobbiamo farla sparire, anche mia mamma sa tutto”, ha detto alla fidanzata – citando un coinvolgimento della madre Caterina Abbattista – .secondo quanto riporta l’agenzia Ansa. La ragazza  avrebbe detto nell’interrogatorio che l’idea di far sparire Gloria, secondo quanto dettole da Defilippi, era stata dell’amico-amante di Gabriele, Roberto Obert. Sofia ne ha parlato, in veste di testimone, al procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando. Sofia  ha dichiarato anche di non avere dato importanza alle parole del fidanzato: “Credevo fosse una scusa per lasciarmi”. Il ragazzo le avrebbe infatti  detto: “Non cercarmi, devo sparire per un po’”.

Migranti in Piemonte: sì all'accoglienza, ma più poteri e risorse agli enti locali

fassino contestaz2Il primo cittadino: “ci troviamo di fronte a un fenomeno che è ormai strutturale per ragioni economiche o legate a crisi e conflitti”

Consiglio regionale aperto dedicato all’Agenda europea sulla migrazione. Il presidente dell’Assemblea regionale, Mauro Laus, aprendo i lavori ha sottolineato “è un tema del massimo rilievo: la rivendicazione, di fronte alle istituzioni nazionali ed europee, del riconoscimento del ruolo degli enti locali e regionali nella gestione ed accoglienza dei profughi. In una situazione di fatto che vede gli enti locali in prima linea nella gestione dell’accoglienza, deve corrispondere una adeguata rappresentatività all’interno dei processi decisionali, oltre che una altrettanto adeguata disponibilità di risorse finanziarie”.

fassino tvE ‘intervenuto anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, in qualità vicepresidente per l’Italia del Comitato delle Regioni:“ci troviamo di fronte a un fenomeno che è ormai strutturale per ragioni economiche o legate a crisi e conflitti”. ha detto il primo cittadino.

Fassino è stato contestato da un gruppo di manifestanti di Fratelli d’Italia. Il consigliere Maurizio Marrone ha commentato: ” in Consiglio Regionale ha parlato dei massimi sistemi, ma ancora una volta si è dimenticato di essere Sindaco metropolitano di Torino: non una parola sull’ondata di immigrati imposta a Torino dalla Prefettura senza nemmeno informare i presidenti delle Circoscrizioni o i sindaci dei comuni di Provincia, sull’insostenibilità dei costi di accoglienza a scapito del welfare destinato a tutti, sulla disorganizzazione del sistema di identificazione anche penale dei richiedenti asilo e sulle espulsioni-lumaca dei clandestini>> . Davanti a Palazzo Lascaris un centinaio di sfrattati italiani che hanno improvvisato un simbolico “campo profughi per Italiani” per protestare contro “un welfare ormai razzista al contrario”.fassino contestazione

Marrone, che è anche consigliere comunale, ha annunciato di aver presentato i punti programmatici di Fratelli d’Italia sull’immigrazione per le elezioni comunali di Torino 2016: parere vincolante delle Circoscrizioni sulla realizzazione di centri profughi nei loro quartieri, esclusione dai programmi di assistenza degli immigrati che delinquono, stop allo SPRAR di Torino e investimento degli 800.000 euro comunali recuperati nel welfare per tutti.

Ai lavori ha preso parte anche l’assessore regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti, che ha parlato della “consapevolezza che nessuno stato può affrontare da solo il problema dell’immigrazione. La prima delle azioni ed elemento ampiamente condiviso dell’Agenda è salvare vite umane e poi combattere i trafficanti . Necessario creare una governance multilivello, dalle istituzioni europee sino ai comuni, in una logica che sottolinei che l’Europa si sta giocando la sua sopravvivenza politica”.

 

con reg lascarisIL DIBATTITO IN AULA

La vicepresidente Daniela Ruffino, delegata alla Consulta regionale europea ha parlato della necessità di “coniugare le politiche di sicurezza con quelle di accoglienza. Contrastare l’ingresso illegale e prevedere fondi per l’integrazione sociale. Gli stanziamenti della Commissione europea sono insufficienti”.

Secondo il responsabile dell’area immigrazione e vicesegretario della Federazione piemontese dell’Aiccre (Associazione italiana per il Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa), Davide Rigallo “la rivendicazione rispetto al sistema di asilo che viene definito comune, debba diventare unitario e superare le 28 differenza che esistono nei diversi stati” in base al parere della Commissione cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (Civex) del Comitato delle regioni e dei poteri locali.

Michele Pacciano, presidente nazionale dell’Aiccre, ha sottolineato la necessità che “all’interno della Conferenza Stato-Città, voluta dalla legge del 2012 siano previste annualmente due sessioni sulle politiche europee e il ruolo degli enti locali”.

Il segretario regionale dell’Aiccre, Alfonso Sabatino, ha lamentato che “anche causa la crisi economica le decisioni vengono prese a livello centralizzato mentre i poteri regionali e locali rivendicano la priorità degli interventi umanitari rispetto alle esigenze di sicurezza”.

Sergio Pistone, in rappresentanza del Movimento federalista europeo, ha manifestato preoccupazione per “una Ue sull’orlo del disfacimento causa la sfida del processo migratorio che mette in crisi l’accordo di Schengen. Ci vorrebbe un piano Marshall per l’Africa”.

Lamine Saw, in rappresentanza della Cgil, ha rivendicato “il contributo dei migranti come soggetti attivi nella costruzione del Paese e del suo futuro”.

Paolo Pozzo della Cisl ha rilevato “il necessario contributo degli enti locali per l’accompagnamento dei migranti”.

Il rappresentante del Coordinamento dei comuni per la pace, Edoardo Daneo, si è focalizzato “sull’incapacità di prendere decisioni senza il contributo degli enti locali”.

Il segretario generale del Comitato italiano città unite, Paolo Morello, ha sottolineato “l’importanza di rendere operativi i pilastri su cui si fonda l’Agenda”.

Tra i diversi consiglieri intervenuti Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia) ha perorato la causa di “un riesame del Regolamento Dublino III che penalizza particolarmente l’Italia” ed ha stigmatizzato “il business dei profughi che si sta sviluppando” oltre a mettere in guardia contro quel “razzismo al contrario” di alcune amministrazioni, come quella della Città di Torino, che in tema di welfare rischia di “causare guerre tra poveri”.

Daniele Valle (PD) ha parlato di “assenza e dimenticanza delle questioni di politica internazionale nel dibattito in atto nel nostro Paese” ed ha sottolineato la necessità di “solidarietà tra gli stati e di solidarietà tra le persone”.

Gian Luca Vignale (FI) ha osservato che “l’Agenda, votata nel maggio 2015 è già ampiamente superata dagli avvenimenti, rimane valido il principio della salvaguardia della vita umana” ed ha sottolineato come nel documento dell’Aiccre si dica “dell’impossibilità di avere successo se i processi decisionali avvengono solo a livello centrale nei vari stati”.

Mauro Campo (M5S) ha criticato il “regalare soldi alla Turchia, in quanto parte in causa nella crisi siriana che provoca flussi migratori” e la cattiva gestione italiana a fronte di “numeri di migranti molto inferiori rispetto alla Grecia”.

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