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“Seminiamo sicurezza”: studenti in corteo per ricordare Vito Scafidi, morto a 17 anni

scafidi-2“Seminiamo sicurezza. Un fiore per Vito”  è lo slogan del corteo di studenti che  ha sfilato per le vie del centro di Torino, in memoria di  Vito Scafidi, 17 anni, lo studente morto nel 2008 a causa del  crollo di un controsoffitto al liceo Darwin di Rivoli. La giornata di oggi,  anniversario della morte, è  Giornata Nazionale per la Sicurezza Scolastica,  promossa da Fondazione Benvenuti in Italia, Libera Piemonte, Acmos, Fondo Vito Scafidi, in collaborazione col Miur. Tante altre manifestazioni si sono tenute in tutta Italia per sensibilizzare sul tema della sicurezza nelle scuole. La morte del giovane avvenne  il 22 novembre di otto anni fa, mentre  la Cassazione ha confermato lo scorso anno  le condanne d’appello, a pene comprese tra i quattro anni e i due anni e due mesi, per i sei imputati, tre funzionari della Provincia e tre insegnanti responsabili della sicurezza. Il tribunale di Torino ha riconosciuto alla famiglia dello studente un risarcimento di 2 milioni di euro.

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Il giornale Sicurezza e Lavoro a Casale Monferrato

Come annunciato lo scorso dicembre, in occasione dell’edizione 2015 delle Settimane della Sicurezza, quest’anno il giornale torinese Sicurezza e Lavoro partecipa alla prima Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. In particolare, con le attività didattiche “Scuole Sicure”, rivolte a un centinaio di studenti e studentesse dell’Istituto alberghiero Artusi di Casale Monferrato (AL), tenute dal professor Massimo Iaretti, collaboratore di Sicurezza e Lavoro e responsabile nazionale Apidge per la Sicurezza sul lavoro. “Il 22 novembre abbiamo scelto di intervenire a Casale Monferrato – dichiara Massimiliano Quirico, direttore del giornale – nella città simbolo della lotta mondiale all’amianto per avviare un percorso di sensibilizzazione tra studenti, docenti, dirigenti scolastici e Istituzioni sul tema della sicurezza negli edifici scolastici e della prevenzione dei rischi”.

 

Librolandia anno 30°: dopo la sfida milanese “sarà il simbolo di Torino che alza la testa”

Nel Gran Salone di Palazzo Madama oggi alle 11,30 si è svolta la conferenza stampa che ha presentato il XXX Salone Internazionale del Libro di Torino. Molte sono le novità di questa nuova edizione della kermesse che vuole essere un Salone dell’accoglienza e della narrazione, obiettivi che verranno raggiunti attraverso la sensibilizzazione su alcune tematiche e attraverso diverse iniziative internazionali.

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Come era già emerso da un comunicato del mese passato, il nuovo direttore editoriale del Salone è Nicola Lagioia, scrittore vincitore del premio Strega nel 2015 con “La Ferocia”. Inoltre, ecco alcune delle azioni strategiche che sono state prese per l’edizione 2017: in collaborazione con il Politecnico di Torino il layout del Salone è in fase di studio, gli arredi scenografici saranno realizzati in collaborazione con il Teatro Regio, sono stati presi accordi strategici con la Fiera di Bologna per quanto riguarda l’editoria per ragazzi, sono in fase di definizione centinaia di incontri con enti e persone che a vario titolo si interfacceranno con il Salone, è stata pensata una collaborazione con le Unioni Industriali di Torino e Cuneo.

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Il Salone possiede un know-how di grandissimo valore che deve essere messo a disposizione del mondo della cultura e non solo. A chi si domanda come sarà l’edizione del Salone 2017, la risposta non tarda ad arrivare: “Sarà il simbolo di Torino che alza la testa e vede coinvolto il territorio, i suoi abitanti, i lettori, gli editori, gli autori, le società di servizi editoriali, i librai, le biblioteche, le scuole, le istituzioni scientifiche e culturali”. Quando alle 20 si spegnerà la luce negli spazi del Lingotto, la kermesse si trasferirà in città per alimentare il Salone Off, lasciando spazio al dialogo tra l’evento e la città.

Nicola Lagioia, direttore editoriale in carica, cita il poeta premio Nobel Iosif Brodskij, che avevasalone 667 definito la prima edizione del Salone del Libro di Torino: “Un’idea luminosa, con un pizzico di follia”. In trent’anni il mondo è cambiato profondamente e uno dei compiti del Salone sarà proprio quello di aiutare il pubblico a capire, attraverso il mondo del libro, il mondo in cui viviamo. L’appuntamento per il Salone Internazionale del Libro di Torino è fissato dal 18 al 22 maggio 2017.

 

Elisa Speroni

(foto: il Torinese)

SALONE 569LA SQUADRA DEL SALONE Giuseppe Culicchia, Loredana Lipperini, Alessandro Grazioli, Alessandro Leogrande, Vincenzo Trione , Eros Miari, Fabio Geda, Andrea Bajani, Valeria Parrella, Mattia Carratello, Rebecca Servadio, Ilide Carmignani, Giulia Blasi, Giorgio Gianotto. Sono  i nomi della squadra di direzione del Salone annunciati dal direttore Lagioia.

Appendino come Giuliani: “tolleranza zero” sulla sosta selvaggia. Raddoppiati i civich

polizia municipale 33Uno dei più famosi sindaci di New York, Rudolph Giuliani, tornato in auge con le ultime presidenziali americane, era il fautore della “tolleranza zero”. Se si lasciava che anche un solo vetro rotto non fosse riparato .- diceva – da lì in poi sarebbe stata una degenerazione progressiva. E così, seppur su un altro fronte, anche sotto la Mole la sindaca Chiara Appendino ha deciso di applicare la teoria (e la pratica) della tolleranza zero: contro la malasosta, in particolare quella natalizia. Infatti , nel mese di dicembre, verranno raddoppiati i vigili in servizio sulle strade cittadine, mobilitati contro il parcheggio selvaggio. I civich saranno 300 rispetto ai 150 di solito adibiti a tale compito. Già ieri,  terza giornata del Tff e prima domenica di acquisti natalizi, le vetture della polizia municipale erano molte nel centro cittadino. In servizio per la prova generale ben  230 agenti in servizio. Anche il ballerino Roberto Bolle è rimasto vittima della malasosta. A causa di una vettura parcheggiata male è arrivato in ritardo alla conferenza stampa del Torino Film festival.

(foto: il Torinese)

Lavoro, Chiamparino risponde a Nosiglia: “Un nuovo welfare per sostenere l’occupazione”

chiampa scrivaniaL’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, all’assemblea dell’Agorà del Sociale di Torino, organizzata dalla Diocesi, ha tirato le orecchie ai politici (leggi nostre servizio in Prima Pagina). “Ci vuole una strategia, non basta la politica dei voucher”, questo il succo del discorso. La sua risposta l’ha data il presidente della regione, Sergio Chiamparino, intervenuto allo stesso incontro. Il governatore ha evidenziato la necessità di predisporre un nuovo tipo di welfare. Nel suo intervento ha detto che “non basta dire crescita per risolvere i problemi legati ai posti di lavoro, anche la manifattura 4.0 non accrescerà automaticamente l’occupazione, anzi dove verrà applicata tendenzialmente li ridurrà. Quello che bisogna fare è concentrarsi su come si danno le risposte”.Ha quindi dichiarato che uno dei punti fondamentali è il welfare: sua la proposta di ristudiarne l’applicazione così che “si dia qualcosa in meno da qualche parte e qualcosa in più al sostegno ai percorsi educativi e di accompagnamento al lavoro”.

Lavoro, Nosiglia chiede allo Stato una strategia sui giovani. I voucher non bastano

papa reale2L’arcivescovo di Torino scende in campo a favore dei giovani e chide che “lo Stato abbia una strategia sui giovani meno assente” per quanto riguarda le programmazioni nazionali”. Monsignor Cesare Nosiglia ritiene che certi  provvedimenti a volte siano anche utili ma solo come soluzioni provvisorie. E’ il caso dei voucher che danno al massimo un lavoro saltuario . L’arcivescovo  ha parlato nel suo  intervento in apertura dell’assemblea pubblica dell’Agora’ del Sociale. Secondo Nosiglia, se è vero che  politicamente  privilegiare gli anziani e le fasce intermedie sembra più proficuo dal punto di vista del consenso, in realtà ciò può essere ” miope e destinato a fallire privando i giovani della possibilità di costruire la propria vita con il lavoro” Senza quest’ultimo, dice l’arcivescovo,  “qualunque progetto personale futuro è destinato a fallire”.

Il nuovo corso di Fiat-Fca passa dal web. Le auto vendute in rete con Amazon

lingoto fiatIl nuovo corso di Fca passa dal web “Con Amazon si apre una finestra su un nuovo orizzonte,  una rivoluzione nel modo di scegliere le vetture Fiat”. A parlare è il responsabile Fca per il mercato italiano, Gianluca Italia, che  annuncia ,  in una conferenza online – riporta così l’agenzia Ansa – il nuovo accordo commerciale per vendere in rete  alcuni modelli Fiat sulla piattaforma di Amazon. Si tratta di Fiat 500, 500L e Panda:fca lingottoqueste le auto al momento acquistabili online, con  il vantaggio di sconti che variano  dal 20 al 33%. “Amazon serve ad innovare,  perché riteniamo  necessario un nuovo stile  di vendita trasparente e chiaro”.

 

(foto: il Torinese)

Sanità piemontese fuori dal piano di rientro, Chiamparino: “Senza altre tasse”

chiampa laus“Dopo cinque anni, la sanità piemontese esce dal piano di rientro, senza alcun inasprimento fiscale. Ciò consente ora alla Regione di agire in autonomia e di guardare avanti nella gestione della sanità regionale”. Sono le parole del  presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, a proposito dell’intesa raggiunta con il governo, che consentirà alla Regione di portare in sei anni i pagamenti del settore a 60 giorni, in linea con le richieste europee, e di saldare  in dieci anni i debiti pregressi:  885 milioni di euro nei primi sette pichettoanni. Soddisfatto l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta: “E’ un passo molto importante che mette la sanità regionale nelle condizioni di navigare a regime e di riprendere le assunzioni”. Replica l’opposizione, attraverso il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris, Gilberto Pichetto “Non si può che essere soddisfatti che la Regione Piemonte sia uscita dal Piano di Rientro del Tavolo Massicci. Questa notizia serve alla politica locale per riappropriarsi del proprio ruolo ma soprattutto serve ai piemontesi”.  “Sono altrettanto soddisfatto – aggiunge l’azzurro – che si sia riconosciuto in conferenza stampa che in questi anni l’opposizione è stata responsabile. Aggiungo però che per essere seri e responsabili bisogna anche ricordare che l’uscita dal Piano di Rientro di oggi è il frutto di un lavoro che è partito nellamolinette scorsa legislatura con la Giunta di centrodestra e che già nel 2013 aveva permesso di raggiungere sostanzialmente il pareggio dei bilancio sanitario. Giusto ricordarlo e altrettanto giusto che il centrosinistra ce lo riconosca .Conclude Pichetto: “Proprio per questo, troviamo fuori luogo il tentativo maldestro dell’assessore Saitta di vantare meriti personali spacciando il nostro piano di risanamento come una mera operazione di tagli mentre quello da lui adottato come un atto indolore per i piemontesi. Basterebbe osservare il numero di comitati spontanei nati, le raccolte firme, le proteste dei sindaci anche di centrosinistra per comprendere l’imbarazzante bluff dell’assessore. A dimostrazione che noi abbiamo lasciato una sanità di ottima qualità suggeriamo all’assessore di riguardarsi la classifica Agenas degli anni 2013/2014 e 2015. Forse un ripasso a volte servirebbe per evitare certi scivoloni a fini elettorali”.

(foto: il Torinese)

Studenti in piazza contro la buona scuola. Sacchi di letame davanti a Mc Donald’s

studenti corteoAnche a Torino centinaia di studenti sono scesi in piazza  contro la buona scuola del governo e il recente accordo sulla alternanza scuola-lavoro tra Miur e grandi aziende . All’insegna dello slogan “Non saremo schiavi”, presente sullo striscione che ha aperto il corteo per le vie del centro città,  il corteo non ha mancato di procurare disagi al traffico. Diversi manifestanti hanno scaricato sacchi di letame in piazza Castello, davanti al ristorante McDonald’s, una delle aziende che hanno sottoscritto l’accordo con il ministero. “E’ un regalo fatto alle imprese, invece  a noi studenti resta solo la fregatura di lavorare gratis e senza  tutela”, spiega all’agenzia Ansa Silvia Basano, responsabile scuola provinciale della Fgc. “Lo scopo della protesta è ottenere la cancellazione dell’accordo”.

Il Senato ratifica l’accordo italo-francese per la realizzazione della Tav Torino-Lione

TUNNEL2Il Senato ha approvato il ddl di ratifica dell’accordo tra Italia e Francia per la linea ad Alta velocità Tav Torino-Lione: i sì sono stati 187, 43 i no e 4 gli astenuti. A favore tutti i gruppi tranne M5S e Sinistra italiana. Il provvedimento va ora alla Camera. “Sono molto  soddisfatto dell’esito di questa votazione, per l’ampiezza dei consensi che ha registrato e per la loro trasversalità. In un momento in cui le forze politiche si stanno duramente confrontando su altri temi, vuol dire che su questo c’è una convergenza molto larga”, dice all’Ansa Mario Virano, direttore generale di Telt, la società  che cura la realizzazione la linea ad alta velocità.

Appendino-Sala, alleanza da MiTo. I due sindaci: “Più collaborazione tra le nostre città”

milano e torinoDopo le rivalità tra la città della Mole e il capoluogo lombardo sulla querelle del Salone del Libro, oggi la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, insieme all’assessora alla Cultura, Francesca Leon, hanno incontrato a Palazzo di Città il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala e l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno. Si è trattato di un appuntamento calendarizzato a margine dell’ultimo viaggio a Londra durante il World Travel Market. Oggetto del dibattito la rassegna bilaterale MITO, da anni simbolo delle relazioni tra le due città . “Si è discusso del futuro della manifestazione confermando la direzione artistica a Nicola Campogrande per il 2017 e 2018,- afferma una nota di Palazzo Civico –  prendendo comunque atto che la programmazione del 2017 è già in corso”. Le indicazioni dei Sindaci Appendino e Sala convergono verso il potenziamento di MITO con la volontà di coinvolgere il governo a far parte di questo percorso di crescita di un festival che si pone come obiettivo nel 2018 di essere riconosciuto come la più importante manifestazione di musica classica italiana. “Un’occasione questa per rinforzare la collaborazione fra due città che vedono nella cooperazione un valore aggiunto, – prosegue il comunicato del Comune – un’opportunità di crescita finalizzata a realizzare un’offerta culturale e turistica che dia il segno di strategie condivise e sinergie tali che rafforzino il ruolo nazionale di un’area vasta rappresentata dalle due città”. L’ascia di guerra sembra (almeno per ora) nuovamente sotterrata.