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Non nevica così poco da quasi un secolo: tra il 50 e il 90% delle precipitazioni in meno

neve3neve1Sole  eccezioni alcune zone di confine sui settori settentrionali ed occidentali. Il paradosso è che la situazione fa crescere il rischio di gravi incidenti per valanghe

 

Non solo in pianura, ma anche e soprattutto sulle Alpi piemontesi, da 90 anni non nevica così poco. L’analisi è dell’Arpa – Agenzia regionale per la Protezione Ambientale, che sottolinea come a “tutte le quote”, manca tra il 50 ed il 90% della neve che, di solito, scende in media  in questo periodo. Sole  eccezioni alcune zone di confine sui settori settentrionali ed occidentali. Il paradosso è che la situazione fa crescere il rischio di gravi incidenti per valanghe. Si calcola che negli inverni con poca neve il numero delle vittime è triplo. E anche nei prossimi giorni neve e pioggia continueranno ad essere assenti sulla nostra regione: l’alta pressione regnerà assoluta fino al 14 febbraio.

 

(Foto: il Torinese)

Torino da record, è stata la meta più visitata d'Italia durante le festività invernali

mole vittorioTra i motivi del successo, vengono citati il rinnovo del Museo Egizio e la mostra di Monet, che  hanno richiamato a Torino nel 2015 un numero imponente di turisti: un trend che dura dal 2013

 

Ancora un record per Torino, che risulta essere la meta più visitata d’Italia durante le festività invernali. Il dato è della società Res Hospitality Business Developers che, come riporta l’agenzia Ansa,  è ritenuta  la fonte indipendente più autorevole per quanto riguarda i dati alberghieri nel nostro Paese. Questa ha diffuso i risultati sui flussi turistici registrati nelle strutture ricettive nel periodo delle festività natalizie.

 

Tra i motivi del  nuovo successo, vengono citati il rinnovo del Museo Egizio e la mostra di Monet, che  hanno richiamato a Torino nel 2015 un numero imponente di turisti: un trend che dura dal 2013.

 

Quest’anno  si sono registrati un +5,7% in occupazione, +17% nella tariffa media e +23,8% nel ricavo medio per camera disponibile. Ricorda Vincenzo Ilotte , presidente della camera di Commercio, che la nostra città si piazza al 31° posto tra i 52 luoghi da visitare nel mondo, che  la guida Lonely Planet ci considera al 6° posto tra le destinazioni turistiche europee ed Enit ci colloca al 5° posto tra le attrazioni italiane del 2015″.

 

(Foto: il Torinese)

Corsi e ricorsi: nella "ripresina" è ancora l'auto a trainare l'economia piemontese

500x fiatIn crescita anche elettrodomestici grandi e piccoli,  la spesa per i quali è di 362 milioni (+8,8%). In flessione i prodotti informatici: 157 milioni, ovvero  -6,5%

 

 

L’auto, storico simbolo produttivo, è il comparto che  ripresa dei consumi in Piemonte. lo dicono i  dati dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli, secondo i quali l’economia regionale ha iniziato a crescere nel 2015. Certo, lentamente, ma il reddito pro capite per abitante è pari a 20.782 euro, lo 0,8% in più del 2014. Cresce il consumo di auto nuove (la quota è 1,46 milioni di euro, +16,3%), anche se la spesa maggiore è per acquistare una vettura a usata (1,57 milioni di euro, +5,9%). In crescita anche elettrodomestici grandi e piccoli,  la spesa per i quali è di 362 milioni (+8,8%). In flessione i prodotti informatici: 157 milioni, ovvero  -6,5%. La provincia più ricca? E’ Biella che si piazza settima a livello nazionale con un reddito di 22.550 euro per abitante. Fanalino di coda il Verbano Cusio Ossola,  all’ultimo posto con 17.387 euro.

 

(Foto: il Torinese)

Semafori flash, da corso Vittorio a piazza Rebaudengo: manca il tempo per attraversare

PEDONI SEMAFOROE’ vero che è possibile anche utilizzare il sottopasso della metropolitana, ma la durata del verde del semaforo è davvero troppo limitata

 

Poche manciate di secondi per attraversare Corso Vittorio Emanuele II: questo il tempo concesso alle migliaia di persone (tra cui molti anziani o disabili) che attraversano l’importante arteria stradale di Torino, ogni giorno, all’altezza della Stazione di Porta Nuova. E’ vero che è possibile anche utilizzare il sottopasso della metropolitana, ma la durata del verde del semaforo è davvero troppo limitata. La segnalazione di questo problema, giuntaci da un lettore, ha indotto altri torinesi a informarci su casi analoghi. Ad esempio, in piazza Rebaudengo, in corso Giambone o piazza Statuto. Ecco alcuni dei commenti postati dai nostri lettori sulla pagina Facebook del “Torinese”.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

Livia Racca
Livia Racca Ciao sono di Torino effettivamente è vero che la loro durata è 1po breve anche xké il corso è abbastanza largo da attraversare e capita a volte che lo si debba fare di corsa
Alberta Vai
Alberta Vai Si in qualcuno devi metterti le gambe in spalla. Pza Rebaudengo ad esempio

Piero Luigi Bottino

 Piero Luigi Bottino In parecchi semafori, anzi tantissimi, io corro , ma a volte penso alle persone anziane o ai portatori di handicap, li vedo obbligati a fermarsi a metà attraversamento ….. e i pulsanti per i pedoni facciamoli funzionare …..

Franca Arrobbio
ranca Arrobbio Sì non si riesce ad attraversare x chi ha problemi e non corre. .io sto camminando con la stampella x problemi ad un ginocchio e rimango in mezzo al traffico
 
Bruno Devalle
Bruno Devalle Secondo me e’ troppo breve il verde alla fine di c.so Francia in piazza Statuto. Nelle ore di punta si forma sempre la coda.

 
Mario Fracchia
Mario Fracchia Anche in piazza Crispi il pedone non ce la fa ad attraversare tutto in una volta a meno che non abbia dei razzi alle scarpe

 
Sabrina Prandelli
Sabrina Prandelli Attraversare corso Giambone angolo corso Cosenza idem…gli anziani non riescono a farcela (e nemmeno noi di 50…)
 
Libera Daga

Libera Daga Verissimo! Fare controviale viale e controviale di corsa e col pericolo dei mezzi che svoltando! Proprio su corso Vittorio molto pericoloso
 
Maria Dogliani
Maria Dogliani Sì è vero anke piazza Carducci corso Bramante

Margherita Chiaramello

Margherita Chiaramello Si direi proprio di si …troppo brevi non riesci nemmeno ad attraversare se non corri… Un po’ troppo direi.!!!!!!!
 
Silvio Favero
Silvio Favero Vedete di fare qualcosa dare 30 secondi in più grazie!!

 
Anna CapelloAnna Capello Sì vero anche se non abito a torino ma ci vengo spesso mi è successo in corso Vittorio
 
Carla Silano
rla Silano si ..anche altri semafori sono molto brevi

Giovanni Boggione

Giovanni Boggione Verissimo

 

 

Una favola reale: dona al Comune 50 mila euro per aiutare i senzatetto

clochard 63clochard imbrunireIl progetto di potenziamento dell’ambulatorio Gamba, alla cui realizzazione contribuirà la somma ricevuta dalla Città come donazione, – informa il Comune – prevede l’ulteriore coinvolgimento di personale sanitario specialistico (in particolare negli ambiti di salute mentale, dipendenze, malattie infettive e metaboliche)

 

Sembrerebbe una favola di Natale, ma è realtà. Un anziano torinese di più di 80 anni ha donato alla Città 50 mila euro, a patto che siano utilizzati per aiutare l’ambulatorio Roberto Gamba, vicino a Porta Nuova che ogni anno si prende cura di centinaia e centinaia di persone senza fissa dimora.

 

Per il vicesindaco di Torino, Elide Tisi, Tisi, quello dell’anziano concittadino è “un atto di generosità che assicura risorse preziose a un servizio pubblico di grande utilità. L’ambulatorio Roberto Gamba – sottolinea il vicesindaco – è oggi punto di riferimento per centinaia di senza dimora. Grazie al lavoro quotidiano svolto in quella sede da medici e operatori sanitari e sociali, vengono garantiti colloqui, controlli e quell’indispensabile assistenza sanitaria di base a un gran numero di persone che vivono in condizione di difficoltà ed estrema marginalità”. 

 

Il progetto di potenziamento dell’ambulatorio Gamba, alla cui realizzazione contribuirà la somma ricevuta dalla Città come donazione, – informa il Comune – prevede l’ulteriore coinvolgimento di personale sanitario specialistico (in particolare negli ambiti di salute mentale, dipendenze, malattie infettive e metaboliche), l’ampliamento degli orari di apertura del centro, l’incremento delle attività socio-sanitarie di tipo extra ambulatoriale (in strada e nei luoghi dove i senza dimora trascorrono la giornata) e il rafforzamento della rete di assistenza sanitaria gratuita con particolare riferimento alle cure dentistiche e oculistiche.

 

“Un gesto significativo che dà il segno di una sensibilità che sta crescendo”, sottolinea il vicesindaco  che ha presentato la delibera con cui la giunta ha accettato l’offerta che verrà impiegata  per il progetto di potenziamento dell’ambulatorio nell’ambito del Piano Freddo, in particolare “per l’impiego di personale specialistico nel settore della salute mentale, delle dipendenze e delle malattie infettive e metaboliche”. L’iniziativa prevede anche l’incremento delle attività socio sanitarie extra ambulatoriali, soprattutto su strada.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Librolandia, il Salone 2016 sarà quello delle "Visioni" (e dei progetti)

salone 483SALONE 569Testimonial di Librolandia sarà Roberto Cingolani, giovane scienziato genovese, “genio” della nanotecnologia

 

Il tema dell’edizione 2016 è “Visioni”. Alla conferenza stampa di  presentazione del Salone del Libro, – la kermesse è in programma al Lingotto dal 12 al 16 maggio – sono stati svelati i progetti del “nuovo corso”, dopo tensioni e dispiaceri legati alle vicende giudiziarie sul passato. 

 

Visioni? Sì, ma “Non generiche velleità utopistiche, ma la capacità di darsi progetti realizzabili. Vogliamo parlare di gente che sta andando lontano perché capace di questa visione”, sono le parole riportate dall’agenzia Ansa, del direttore editoriale della Fondazione, Ernesto Ferrero, rimasto dalla precedente era Picchioni. Testimonial di Librolandia sarà Roberto Cingolani, giovane scienziato genovese, “genio” della nanotecnologia. Il pittore-scultore Mimmo Paladino realizzerà l’immagine dell’evento.

 

Quest’anno la buona notizia per i conti in affanno della Fondazione Salone del Libro è l’ ingresso di soci importanti come Intesa Sanpaolo e Unicredit. Dice Ferrero  che questo aspetto “permette di andare aventi con maggiore serenità e di migliorare il prodotto. Innovazione nella continuità, e una formula collaudata che ha funzionato per 20 anni e funzionerà ancora. Solo una sana manutenzione più agevole con soci forti alle spalle”.

 

(Foto: il Torinese)

Ecco l'Atlante del vino italiano

Un grande racconto geografico di ben 240 pagine a colori

 

VINO PREGIATOArriva l’Atlante del Vino Italiano edito per i tipi di Libreria Geografica. L’importante realizzazione è stata presentata in Galleria San Federico a Torino nello spazio Lux del Fiorfood Coop  da Monica Mantelli e dagli autori, Vittorio Manganelli ed Alessandro Avataneo. Il primo, già direttore dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, si occupa di didattica del vino, critica enologica ed è il massimo esperto dei vini di Langhe e Borgogna. Avataneo, regista cinematografico e teatrale è autore del romanzo “Una storia delle colline”. Il volume presenta la grande ricchezza e varietà del vino italiano, attraverso un grande racconto geografico di ben 240 pagine a colori.

 

Massimo Iaretti

Chiamparino: "Mi gioco la faccia e la credibilità se non parte la nuova Città della Salute"

molinettechiampa scrivania“E’ fondamentale fare più in fretta possibile – ha aggiunto Chiamparino – perché bisogna evitare uno scarto temporale troppo grande fra la progettazione e la realizzazione”

 

Il Chiampa lancia la scommessa: “I lavori per la futura Città della Salute e della Scienza di Torino dovranno partire entro i tre anni e mezzo che mancano alla scadenza del mio mandato”.  E’ l’agenzia Ansa a riportare le parole di Chiamparino, pronunciate all’inaugurazione della nuova Tac alle Molinette. Dice il governatore del Piemonte: “Il mio obiettivo è compiere l’atto simbolico dell’avvio del cantiere, su questo mi gioco la faccia e la credibilità politica, che per un amministratore pubblico è il bene più prezioso”.  “E’ fondamentale fare più in fretta possibile – ha aggiunto Chiamparino – perché bisogna evitare uno scarto temporale troppo grande fra la progettazione e la realizzazione”. Tale aspetto, secondo il presidente della Regione, renderebbe la nuova struttura non più all’avanguardia, ma superata,  una volta costruita. Insomma, per fare un ospedale i tradizionali venti anni necessari nel passato non sono più ipotizzabili: la progettazione va realizzata in modo che la costruzione sia edificabile in 4 o 5 anni al massimo.

Allarme del Corpo Forestale: in montagna rischio valanghe livello "Marcato 3"

soccorsO SCI MONTAGNAA volte, purtroppo, l’imprudenza di alcuni sciatori ed escursionisti (anche esperti) prevale sul buonsenso

 

Le morti dei giorni scorsi sulle montagne al confine con la Francia e la Svizzera a causa delle valanghe fanno pensare che, purtroppo, l’imprudenza di alcuni sciatori ed escursionisti (a volte anche esperti) prevale sul buonsenso. E’ molto alto, infatti, il rischio valanghe che in queste ore è classificato  “Marcato 3” su tutto l’arco alpino. L’allarme è diramato dal Corpo Forestale dello Stato. E’ risaputo che il pericolo è rappresentato in particolare dal manto nevoso “caratterizzato da debole coesione”. Ha impressionato un po’ tutti mercoledì scorso il “soffio” di una immensa  valanga staccatasi dalle Grandes Murailles che  ha completamente avvolto per qualche minuto, fortunatamente senza conseguenze, l’abitato di Cervinia. E ora il pericolo valanghe in Valle è al massimo livello sulle Alpi Pennine, sul Cervino, sul Rosa, sulle Alpi Graie, il Monte Bianco e il Gran Paradiso. Le valanghe che potranno formarsi saranno di media grandezza per la neve “friabile” e i lastroni ghiacciati in superficie. Elevatissimo pericolo in tutte le montagne del Piemonte, dalle Alpi Pennine, alle Graie e alle Cozie, con probabilità alta di valanghe di neve asciutta.

 

Innovazione, turismo e cultura sono le password per il rilancio di Torino e del Piemonte

turisti 1REGIONE PALAZZO“Per sostenere i primi segnali di ripresa economica, seppur ancora incerti, ma che sembrano coinvolgere anche la nostra regione, si è convenuto che la capacità di “fare sistema” tra settore privato e settore pubblico rappresenti un fattore insostituibile dal quale partire per superare le difficoltà che tuttora interessano il Piemonte”

 

La Regione ha incontrato  le associazioni economiche e produttive per fare il punto sulla situazione e sulle prospettive di sviluppo in Piemonte. L’incontro è avvenuto tra il governatore Sergio Chiamparino e il coordinamento delle Associazioni Imprenditoriali piemontesi  rappresentato da Maria Luisa Coppa.

 

Per sostenere i primi segnali di ripresa economica, seppur ancora incerti, ma che sembrano coinvolgere anche la nostra regione, si è convenuto che la capacità di “fare sistema” tra settore privato e settore pubblico rappresenti un fattore insostituibile dal quale partire per superare le difficoltà che tuttora interessano il Piemonte”, ha dichiarato la Presidente Maria Luisa Coppa, portavoce delle tredici Associazioni Imprenditoriali Piemontesi. Abbiamo pertanto apprezzato – continua la Presidente Coppa – la disponibilità del Presidente Chiamparino e della Sua Giunta a rafforzare l’interlocuzione con il mondo delle imprese su tematiche strategiche per il rilancio del Piemonte, a partire da progettualità concrete su internazionalizzazione, innovazione, binomio turismo e cultura, enogastronomia, logistica e territorio, prevedendo momenti di verifica trimestrale con le Associazioni Imprenditoriali Piemontesi“.

 

“Ho molto apprezzato il metodo proposto dalla presidente Coppa – ha dichiarato il presidente Sergio Chiamparino – un confronto periodico con le associazioni di categoria non può che aiutare il nostro lavoro a sostengo della crescita del Piemonte. In questo primo incontro, alla luce di una valutazione complessiva sulla situazione economica e produttiva della nostra Regione, ci siamo impegnati ad accompagnare i segni positivi che vengono dall’economia, e ad affrontare con determinazione le criticità sociali che rimangono come code della crisi degli scorsi anni. Abbiamo inoltre individuato come prioritario per il Piemonte il tema dell’internazionalizzazione, intesa sia come sostegno alla promozione delle nostre eccellenze sia come miglioramento della capacità di attrarre investimenti da parte delle nostre aziende. E su questo abbiamo deciso di costituire un gruppo di lavoro che elaborerà al più presto un progetto condiviso per avviare precisi piani di intervento.”

 

Un incontro che ha preso in esame anche i temi legati a quella che si può definire la nuova “industria” del turismo e della cultura, che sta ottenendo eccellenti riscontri a Torino (si pensi al record di visite al Museo Egizio e al sold out che si verifica spesso negli hotel), sulla quale è necessario puntare per il rilancio territoriale. Si spera che alle dichiarazioni ufficiali seguano i fatti.

 

(Foto. il Torinese)