In poche ore in Piemonte si sono registrati due casi di meningite ma sono di origine pneumococcica, ovvero la forma meno grave e non contagiosa. Primo caso all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, dove è stata ricoverata un’anziana, accompagnata dai parenti al Pronto Soccorso. L’asl di Vercelli rassicura la popolazione comunicando che in questi casi non è necessaria profilassi, né per i parenti, né per le persone che eventualmente possono essere venute a contatto con la malata. Secondo caso, invece, all’ospedale di Chivasso, dove è ricoverata una donna di 72 anni, in condizioni stabili dopo l’inizio della terapia apposita.
In poche settimane in Piemonte ben 300mila persone si sono ammalate di influenza, soprattutto nelle ultime due settimane di dicembre e nella prima di gennaio: un picco che non veniva raggiunto da almeno dieci anni. E’ di 13 malati ogni mille assistiti l’incidenza, di molto più elevata di quella nazionale c
he è invece pari a 9,11 ogni mille assistiti. I dati sono stati resi noti dall’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, parlando nell’aula del Consiglio regionale. “L’influenza si è presentata questa volta in forma più virulenta rispetto agli anni passati. La regione ha promosso una campagna di vaccinazione antinfluenzale, è arrivata a coprire oltre 614mila persone, con un dato in crescita rispetto alle 603mila dell’anno scorso.” ha detto l’assessore, aggiungendo che “sono stati vaccinati tutti i soggetti a rischio per patologie e le persone over65 e i bambini sotto i sei mesi, tutti individui che possono sviluppare gravi complicazioni”.
Già nel 2015 l’abbonamento mensile della Torino-Milano era salito da 295 a 340 euro. ora la notizia di una vera e propria stangata: da febbraio il prezzo sale addirittura a 459 euro. I pendolari che ogni giorno usano l’alta velocità per recarsi a Milano sono sul piede di guerra. Tutto era nato da quando i comitati pendolari avevano protestato per gli aumenti e per la prenotazione obbligatoria sui treni Frecciarossa. Mentre Italo-Ntv ha deciso di cancellare gli abbonamenti da settembre Trenitalia li ha mantenuti
aumentando le tariffe nelle ore di punta. Ora si dovranno pagare 119 euro in più con un aumento del 35%. Trenitalia prevede anche un secondo tipo di abbonamento valido in tutte le fasce orarie ma per solo 5 giorni, dal lunedì al venerdì. Il documento verrà messo in vendita a 408 euro, 68 in più di quanto pagato oggi con un aumento percentuale del 20. Trenitalia cerca anche di dare un contentino aiutando chi può viaggiare tra le 9 e le 17: per sette giorni il costo è di 323 euro, o 289 dal lunedì al venerdì. Intanto il capogruppo di Forza Italia al Comune, Osvaldo Napoli, chiede alla sindaca Appendino di intervenire presso Trenitalia e di interfacciarsi con il sindaco di Milano “per evitare questo aumento inaccettabile che penalizza chi usa il treno per ragioni di lavoro”.
(foto: il Torinese)
Sergio Marchionne è alle prese con le autorità americane per i presunti taroccamenti delle emissioni da parte dei veicoli del gruppo automobilistico, ma non ha voluto
mancare all’appuntamento con la sindaca di Torino, Chiara Appendino, e il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, che hanno visitato lo storico stabilimento di Mirafiori, dove
si producono il suv Maserati Levante e l’Alfa Romeo Mito. Ad accoglierli, insieme con l’ad, il presidente di Fca, John Elkann, l’amministratore delegato, Sergio
Marchionne, rientrato dagli Stati Uniti, e il responsabile per l’area Emea, Alfredo Altavilla, che hanno fatto da ciceroni tra i reparti della fabbrica. Hanno mostrato alla sindaca e al presidente della Regione le nuove linee di lastratura e di montaggio del Levante, e non sono mancate le occasioni per salutare i lavoratori, nel reparto prototipi e nella sede della Wcm Accademy. Nel corso della visita è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Fca e Fondazione per la Cultura di Torino a supporto delle grandi iniziative culturali della città: Salone del Libro, Festival dell’estate, Artissima e Torino Film Festival.
Al termine della visita il presidente Chiamparino ha dichiarato: “Ho visto uno stabilimento vivo, con grandi potenzialità, in cui si respira un diffuso clima innovativo e un forte senso di appartenenza e di identità. Mi sembra che i fatti dimostrino che ha avuto ragione chi in passato ha voluto investire a Mirafiori e nell’innovazione, e quello che c’è oggi rappresenta una indubbia potenzialità di sviluppo per il futuro.”
(Foto grande: Regione Piemonte. Altre foto: il Torinese)
Il sindaco (o la sindaca) di Torino, la pentastellata Chiara Appendino,è il vincitore del “Governance Poll 2016”. Si tratta della classifica relativa al gradimento degli amministratori pubblici stilata dall’Istituto Ipr Marketing per il quotidiano economico il Sole 24 Ore. La prima cittadina di Torino conquista una crescita di 7 punti e mezzo rispetto al consenso ottenuto lo scorso anno e sale al 62%. In seconda posizione Dario Nardella, Pd, sindaco di Firenze (61%) al terzo Federico Pizzarotti, sindaco di Parma con il 60,5%. Perdono posizioni Virginia Raggi, sindaco di Roma, che registra un forte calo perdendo un terzo del consenso ottenuto alle elezioni (-23,2%) e collocandosi al penultimo posto con il 44%. Tra i governatori regionali vince il Veneto con Luca Zaia (Lega) al primo posto col 60% dei consensi, seguito da Enrico Rossi (Pd), dal presidente della Lombardia Roberto Maroni (Lega) . Quarto il piemontese. Sergio Chiamparino.
Allerta attentati sui treni da Ventimiglia, anche verso Torino. Il quotidiano romano “il Messaggero” dà notizia che è stato trovato dalla polizia francese a Cannes un presunto messaggio dell’Isis: nel mirino sarebbero stati due convogli diretti al capoluogo piemontese e a Milano, Genova e Firenze. L’allarme è datato 14 gennaio e ha fatto scattare i controlli dal questore di Imperia. Il messaggio era in lingua francese, firmato “Repentis Daesh Nice-Grasse”, in cui la parola
repentis, potrebbe voler dire pentiti, ma anche redenti. Il testo : «Demain samedi 14 janvier 2 attentats sur le trains h.6.41 – Vintimille-Turin – train 505 – h.11.05 Vintimille-Milan – train 745». Venivano quindi annunciati due attentati su convogli in partenza dalla stazione ferroviaria della città italiana di confine. Il primo, della mattina alle 6.41 numero 505, diretto a Torino, l’altro, delle 11.05 numero 745, con destinazione Milano. Poi la Digos ha accertato che il treno delle 6.41 non arrivava a Torino ma a Roma. Comunque l’allerta è scattato nelle città potenzialmente coinvolte nella minaccia: Genova, Milano, Torino (dove a Porta Nuova erano presenti pattuglie della polizia in assetto da combattimento), Firenze e Roma. Sul messaggio stanno lavorando anche gli investigatori francesi, per verificare se sia autentico o invece si tratti di un falso. Nessun attentato, per fortuna, nella data indicata. Ma l’attezione è atissima.
(foto: il Torinese)
La sindaca Chiara Appendino ha annunciato sulla propria pagina Facebook che gli Agenti di Polizia Municipale saranno presenti costantemente nei punti strategici della Città “per ascoltare i cittadini, prevenire e rilevare illegalità e disagi: si parte lunedì. Ogni giorno ricevo segnalazioni di degrado e accorate richieste di maggiore sicurezza, – dice la prima cittadina – soprattutto da parte di cittadini residenti in zone decentrate di Torino. E mi colpiscono sempre, e vorrei poter aiutare tutti, subito. Ma il lavoro, quello serio ed efficace, richiede sempre tempo per essere organizzato”.
Nelle prossime 5 settimane in ben 25 luoghi diversi di Torino sosterà l’Ufficio Mobile della Polizia Municipale: un camper con un equipaggio di 4 agenti esperti pronti ad ascoltare e aiutare i cittadini.
Una presenza, afferma la sindaca che “contribuirà a migliorare le condizioni generali di sicurezza intercettando direttamente, sul posto, i problemi e dando assistenza immediata e pratica alle persone. Sarà anche utile a migliorare i rapporti tra i torinesi e gli agenti della Polizia Municipale, permettendo ai vigili di svolgere appieno il loro ruolo primario: rappresentare il primo aiuto per i cittadini, un punto di riferimento per tante loro necessità”.
(foto: il Torinese)
Ecco le zone in cui si troverà l’Ufficio Mobile la prossima settimana.
Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha siglato per motivi di sicurezza dello Stato, il provvedimento con il quale è stato espulso ieri dal Cie di Torino un tunisino di 32 anni. A seguito di indagini svolte dai servizi di sicurezza e di prevenzione, anche su scala internazionale, l’uomo avrebbe avuto contatti con un estremista connazionale, membro dell’Isis, entrato in collegamento con il terrorista di Berlino Anis Amri (nella foto, durante il suo passaggio alla stazione torinese di Porta Nuova) . Il giovane espulso abitava ad Ancona, Il Viminale fa sapere che era già segnalato per la sua propensione alla violenza e denunciato all’autorità giudiziaria nel marzo 2015 per rapina e lesioni personali aggravate. La sua pagina Facebook ha rivelato contenuti di stampo jihadista con tanto di proclami e immagini inneggianti lo Stato Islamico. E’ stato individuato a Falconara Marittima il 24 dicembre, poi trasferito presso il Cie di Torino e ieri è stato rimpatriato dalla frontiera aerea di Malpensa: volo diretto solo andata per Tunisi.
Lunedì al via le preiscrizioni per 60 mila studenti a Torino, per tutte le scuole, dalla primaria alle superiori e formazione professionale compresa. Da quest’anno però il tempo per inoltrare la domanda sarà molto più ridotto rispetto agli altri anni: soltanto fino alle ore 20 del 6 febbraio. Si spera che questa accelerazione serva anche ad essere pronti per un anno
scolastico meno caotico e problematico dell’attuale, che veda l’organico a posto in tempo utile. Solo 20 giorni, quindi, invece del mese e mezzo degli ultimi anni. Il provveditore Antonio Catania dice alla cronaca torinese della Stampa che è comunque importante per ragazzi e genitori «usare tutto il tempo a disposizione, non fare scelte affrettate. Gli studenti che devono decidere la scuola superiore, lo facciano cercando di capire realmente quali sono le loro passioni e inclinazioni». Inoltre, da qualche giorno si può provvedere alla fase preliminare della registrazione sul portale www.iscrizioni.istruzione.it. Ma le difficoltà tecniche non sono poche.
Al termine dell’incontro del Tavolo regionale sull’Immigrazione tenutosi in Prefettura a Torino ( in videoconferenza, con il capo del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, del Viminale, Mario Morcone), parla Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte: «È stata l’occasione per fare il punto sull’accoglienza in Piemonte e definire le modalità per rendere operativo sul territorio regionale il piano stilato dall’ANCI» . «Il dato significativo – prosegue Cerutti – è che dei 1.201 comuni piemontesi, in 902 non è attivo alcun progetto di accoglienza, nė SPRAR né CAS. La Regione Piemonte è disponibile ad accompagnare un processo di graduale redistribuzione, come per altro ha già fatto nel corso del 2016. A oggi l’accoglienza sul territorio piemontese conta 13.077 migranti coinvolti in progetti CAS di gestione
prefettizia e solo 1.250 in progetti SPRAR gestiti da 46 comuni» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte.
Nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) al dieci gennaio 2017 i migranti erano 13.077 distribuiti in modo equo sul territorio regionale: il 40% sulla provincia di Torino, circa 5.247, e il 60% sulle altre province, circa 7830. Nel dettaglio: 1.594 in provincia di Alessandria, 1.062 in provincia di Asti, 622 in provincia di Biella, 2.070 in provincia di Cuneo, 1.201 in provincia di Novara, 700 in provincia di Vercelli, 582 nel VCO.
Secondo l’assessora «Uno dei nodi da affrontare è quello dei piccoli comuni che devono essere necessariamente accompagnati nell’attivazione di percorsi di accoglienza, o favorendo la loro unione o tramite la gestione da parte dei consorzi socio assistenziali. La notizia positiva è che finalmente il meccanismo degli incentivi, richiesto da tempo sul tavolo nazionale al Viminale, porterà alle amministrazioni comunali piemontesi più di 7.000.000 di euro per spese senza vincolo di destinazione» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte.
Ecco come saranno distribuite le risorse: 3.773.000 alla Città Metropolitana; 1.112.000 alla provincia di Cuneo; 937.000 alla provincia di Alessandria; 608.000 alla provincia di Asti; 638.000 alla provincia di Novara; 358.000 alla provincia di Biella; 324.000 al VCO; 360.000 alla provincia di Vercelli.
«La novità che annunciamo oggi ci permette dunque di parlare di accoglienza come opportunità per le comunità che decidono di ospitare» conclude Cerutti.