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Delitto Rosboch: interrogato, Gabriele piange. E spunta il dna di una quarta persona

defilippi rosbochNel corso del colloquio è scoppiato più volte in crisi di pianto. Secondo la sua versione a strangolare la professoressa che lo aveva denunciato per la truffa da 187 mila euro è stato il suo complice-amante Roberto Obert, il quale a sua volta smentisce dando la colpa a Gabriele
 

Gabriele Defilippi, il 22enne incarcerato per il delitto dell’insegnante Gloria Rosboch ha parlato per sette ore nell’interrogatorio davanti  al pm Giuseppe Ferrando. Nel corso del colloquio è scoppiato più volte in crisi di pianto. Secondo la sua versione a strangolare la professoressa che lo aveva denunciato per la truffa da 187 mila euro è stato il suo complice-amante Roberto Obert, il quale a sua volta smentisce dando la colpa a Gabriele. Presto i due saranno sottoposti a un faccia a faccia presso la procura a Ivrea. Anche questo interrogatorio, come il precedente, è stato secretato.  Mercoledì prossimo verrà ascoltata Caterina Abbattista, la madre di Gabriele, in carcere anche lei. Il figlio dice che la donna non sapeva nulla della truffa erosboch tantomeno dell’assassinio. In qualche modo implicata nel caso potrebbe essere Efisia Rossignoli, la donna che chiamò la povera Gloria fingendosi funzionaria di banca per rassicurarla sui suoi soldi: avrebbe avuto 11 contatti telefonici con Gabriele proprio il giorno dell’omicidio. Infine Sofia Sabhou, la fidanzatina di Gabriele che le avrebbe raccontato del piano per uccidere l’insegnante. Nonostante ciò la ragazza non ha messo in allarme nessuno, neppure dopo la scomparsa della Rosboch. Intanto, sull’auto usata per l’ultimo viaggio fdi Gloria prima di morire è stata rinvenuta traccia del dna di una quarta persona, oltre alla vittima, a Gabriele e a Obert. Di chi si tratta?

 
 

Giocattoli e gioielli: sequestrati 4 milioni di pezzi contraffatti e dannosi alla salute

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Le analisi  effettuate dal laboratorio specialistico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno infatti riscontrato  la presenza di nichel in dosi 40 volte superiori

Toccano i quattro milioni i pezzi di prodotti sequestrati dalla Guardia di Finanza,  di cui circa la metà contenenti elevate percentuali di nichel molto superiori alla soglia di legge consentita. In tutto 14 persone denunciate nell’operazione anti-contraffazione delle fiamme gialle di Torino. Sono stati controllati  giocattoli e articoli di bigiotteria, come orecchini, collane e bracciali potenzialmente dannosi alla salute. Le analisi  effettuate dal laboratorio specialistico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno infatti riscontrato  la presenza di nichel in dosi 40 volte superiore a quanto consentito. Ciò può provocare a lungo andare, patologie cancerogene e allergiche. Tra i soggetti  denunciati anche due imprenditori che hanno introdotto sul mercato  prodotti contenenti metalli pesanti nocivi per la salute dell’uomo.

Partecipate regionali, si risparmiano 15 milioni di euro. E non finisce qui

BANDIERE REGIONEE sono previsti significativi  obiettivi strategici: la ridefinizione del ruolo di Finpiemonte, con l’iscrizione all’albo degli intermediari finanziari, la relativa ricapitalizzazione e il processo di integrazione con Finpiemonte Partecipazioni, che entro giugno 2016 vedrà la definizione delle modalità operative; e il riordino del settore Ict, che ha visto come prima tappa l’avvio del “dialogo competitivo” per il Csi

Tempi di vacche magre per le finanze degli enti pubblici. E un risparmio di 15 milioni di euro sulle società partecipate regionali, rispetto alla gestione 2014, rappresenta una boccata di ossigeno per le casse  regionali. Il Piano di razionalizzazione delle società partecipate, approvato dalla Regione Piemonte nel marzo 2015 presenta questo risultato. “Il dato – spiegano in piazza Castello – suscettibile di ulteriori miglioramenti, considerati i risparmi che arriveranno dai processi di liquidazione in atto e da quelli in fase di avvio”. «In questo primo anno e mezzo di lavoro – commenta l’assessore Giuseppina De Santis – abbiamo in buona parte anticipato quello che il Governo ci chiede di fare in termini di spending review. Dall’attuazione dei decreti Madia, tuttora in fase di studio, margini di manovra sono ancora possibili e il monitoraggio trimestrale del Piano continuerà anche nei prossimi mesi, nonostante la legge lo prevedesse solamente per il primo anno: un modo per informare in modo puntuale sulle operazioni in atto e su quelle che intendiamo avviare per rendere il sistema più efficiente». Da dove sono stati ricavati i risparmi? Per la maggior parte dalla riduzione dei costi per i Consigli di amministrazione e dei servizi. Le partecipate di Finpiemonte, ad esempio, hanno visto un taglio delle spese per i Cda pari al 22%, mentre quella per i servizi è diminuita del 25%. A proposito di partecipazioni dirette della Regione è da segnalare il minor costo dei servizi di Ceip (-37,3%, dei quali 41,4% spese per consulenze), insieme al taglio delle spese di amministratori e consulenze dell’Ipla (rispettivamente -32,9 e -37,1%), e alla diminuzione dei costi di funzionamento di Scr, cheregione giunta ha fatto registrare anche un meno 20 per cento nelle retribuzioni dei dirigenti.E sono previsti significativi  obiettivi strategici: la ridefinizione del ruolo di Finpiemonte, con l’iscrizione all’albo degli intermediari finanziari, la relativa ricapitalizzazione e il processo di integrazione con Finpiemonte Partecipazioni, che entro giugno 2016 vedrà la definizione delle modalità operative; e il riordino del settore Ict, che ha visto come prima tappa l’avvio del “dialogo competitivo” per il Csi, grazie al quale individuare un progetto di esternalizzazione da mettere a gara, affidandolo a un soggetto operante sul mercato. Va inoltre sottolineato  il recesso della società Icarus dalla partecipata Altec con relativo pagamento delle quote, e la vendita di Cic (partecipata di Csi) a Csp Spa. Altre operazioni effettuate sono le liquidazioni di Nordind, Snos, Villa Gualino, Tecnoparco Lago Maggiore, Virtual Reality & Multi Media Park. Si è inoltre completato il percorso di fusione di Creso e Tenuta Cannona nella nuova Fondazione Agrion.

 

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foto: il Torinese

Il pm Spataro: "Si proceda contro Salvini per vilipendio ai magistrati"

salvini giavenoGli accertamenti sono già conclusi ma il codice, per procedere, prevede l’autorizzazione  da parte del ministero.

Si deve procedere contro il leader leghista Matteo Salvini per vilipendio dell’ordine giudiziario. La decisione è della procura di Torino che ha fatto la richiesta al ministro della giustizia su iniziativa del procuratore capo Armando Spataro. Salvini e’ indagato per aver detto che la  “magistratura è un schifezza” il 14 febbraio scorso durante un suo intervento  a Collegno, in occasione del congresso della lega  piemontese. Gli accertamenti sono già conclusi ma il codice, per procedere, prevede l’autorizzazione  da parte del ministero.

(Foto: il Torinese)

Turismo e cultura monopolizzano la Pasqua di torinesi e turisti (italiani e stranieri)

giardini23Sono state 3.100 le persone che durante le festività pasquali hanno invece visitato il Museo Nazionale del Risorgimento

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La riapertura dei Giardini reali, con rievocazioni storiche, sfilate di figuranti in costume e danze del Settecento,  una “caccia all’uovo con coniglietto pasquale”: ecco la principale attrazione pasquale sotto la Mole per migliaia di torinesi e turisti italiani e stranieri che hanno preso parte alle iniziative organizzate in giardini33collaborazione con la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. Le presenze hanno superato quota 30 mila. Sono state 3.100 le persone che durante le festività pasquali hanno invece visitato il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino: 1.100  sabato 26 marzo, 1.050 domenica 27 marzo e circa 950 oggi, lunedì 28 marzo. Molto apprezzata anche la mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918”, che resteràgiardini reali3 aperta fino al 22 maggio 2016.Un successo che premia l’impegno del Museo per una sempre maggiore offerta di contenuti ed iniziative per il pubblico. Ma anche la Venaria Reale con i suoi 11.273 ingressi  registrati solo a Pasquetta, dopo i settemila e rotti di Pasqua, grazie ai giardini e alle mostre in corso nella residenza sabauda alle porte di Torino ha fatto la parte del leone, confermando che arte, storia e cultura sono il nuovo motore per il rilancio di Torino.

(Foto: il Torinese)

Nosiglia: "Patto sociale e rispetto della dignità, soprattutto delle persone deboli e indifese"

serena 1“Dare vita a un patto sociale e generazionale per una più stretta condivisione di intenti e di esperienza di fede tra giovani, adulti e anziani, disponibili a operare insieme per il bene comune e la collaborazione fraterna, sia nella Chiesa che nella società” Questo il messaggio di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, in occasione dell’omelia di Pasqua, “E infine resta determinante nell’animo di ogni uomo la speranza di un mondo di giustizia e di pace verso tutti, di rispetto e promozione della dignità di ogni persona soprattutto dei più deboli, indifesi, discriminati ed emarginati. Sì, dobbiamo con forza testimoniare il sì di Dio che in Gesù Cristo risorto ha dato il via a una umanità nuova, meno egoista e protesa solo al proprio tornaconto sia personale che sociale e più disposta a costruire dei ponti e non dei muri tra le persone, le culture”, ha aggiunto l’arcivescovo

(foto: il Torinese)

OMELIA DELL’ARCIVESCOVO DI TORINO, MONS. CESARE NOSIGLIA, ALLA S. MESSA DEL GIORNO DI PASQUA (Torino, Cattedrale, 27 marzo 2016)

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«Non avevano ancora compreso la Scrittura che egli cioè doveva risuscitare dai morti». Più volte nei racconti pasquali delle apparizioni di Gesù egli svolge una catechesi sulla Bibbia per svelare ai suoi apostoli, stupiti e increduli che quanto è accaduto era scritto e in Lui si attua il sì di Dio a tutte le promesse e le attese del suo popolo e dell’umanità intera. La Pasqua è l’annuncio di questo sì di Dio a quanto ogni uomo porta dentro il cuore: la ricerca di un senso della vita che vada oltre le miserie e le sofferenze che affliggono l’esistenza di tanti e si apra alla fede in Colui che ha detto: io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me non morrà in eterno. Un’altra speranza umana profondissima che la Pasqua accoglie e rilancia con forza è quella di sperimentare l’amore nella sua pienezza di fedeltà e di relazione profonda con Dio e con le persone con cui ci si sente uniti da vincoli strettissimi di un progetto comune di vita come è il matrimonio nella famiglia, o l’amicizia o il comune impegno di servizio solidale. Cristo risorto ha vinto la morte con la forza dell’amore che lo ha sorretto sino alla fine, un amore di perdono, di dono di sé e di gratuità. La speranza in Lui è dunque fonte perenne di questo amore che lui ci offre e che malgrado le difficoltà e carenze proprie della nostra debolezza umana, possiamo gustare anche su questa terra in attesa della sua pienezza nella comunione con Dio. Fa parte delle attese e speranze che la Pasqua aiuta a realizzare anche il lavoro, che in questi tempi rappresenta un problema vitale per tante persone e famiglie. Cristo che ha lavorato con mani di uomo e ha sperimentato la fatica e l’importanza del lavoro accoglie e accompagna con la forza della sua risurrezione il cammino per uscire da questo tunnel che rende precaria la vita e il futuro. Anche qui il sì di Dio all’uomo mediante il suo Figlio si fa vicino e dà vigore alla fiducia di superare le presenti difficoltà e ritrovare coraggio e intraprendenza nell’impegno personale, ma anche nell’azione solidale degli altri. Penso anche ai giovani da un lato e adulti e anziani dall’altro, età che oggi sono spesso divaricate da valori, stili di vita, modelli di riferimento molto diversi e perfino contrapposti che accentuano la separatezza, la solitudine e le difficoltà di dialogo e incontro. Come ben ci descrive il Vangelo di oggi, Giovanni il giovane discepolo del Signore corre veloce verso il sepolcro, Pietro più avanti negli anni va più adagio… ma entrambi guardano alla stessa meta, vedono il sepolcro vuoto e credono, sono uniti dunque nella stessa esperienza del risorto. È questo l’impegno della  comunità cristiana del nostro tempo: dare vita a un patto sociale e generazionale per una più stretta condivisione di intenti e di esperienza di fede tra giovani, adulti e anziani, disponibili a operare insieme per il bene comune e la collaborazione fraterna, sia nella Chiesa che nella società. E infine resta determinante nell’animo di ogni uomo la speranza di un mondo di giustizia e di pace verso tutti, di rispetto e promozione della dignità di ogni persona soprattutto dei più deboli, indifesi, discriminati ed emarginati. Sì, dobbiamo con forza testimoniare il sì di Dio che in Gesù Cristo risorto ha dato il via a una umanità nuova, meno egoista e protesa solo al proprio tornaconto sia personale che sociale e più disposta a costruire dei ponti e non dei muri tra le persone, le culture, le religioni. Una umanità dove l’amore scaccia ogni paura e sa lottare insieme contro ogni forma di violenza e di morte con le forze positive della cultura e dell’ educazione, della giustizia e della fraternità, del rispetto e della promozione della dignità e dei diritti e doveri di ogni uomo, donna, bambino, malato, immigrato, povero. Tutto questo non è utopia o sogno irrealizzabile, ma concreta possibilità ed è fondato sulla fede e sulla comunione con Cristo. È la certezza che animava l’Apostolo Paolo quando afferma: tutto posso in Colui che mi dà forza. Perché sappiamo bene che senza Cristo le speranze umane pure belle e importanti, si infrangono contro gli scogli del peccato e dell’egoismo e da ultimo in quello definitivo della morte. Quante volte e questo avviene anche oggi nel nostro mondo, ci si è illusi che l’uomo moderno avesse in mano le chiavi del Paradiso su questa terra; la scienza, la tecnica, la finanza, la medicina più avanzata possibile, la libertà assoluta del proprio io non più condizionato da regole estrinseche a se stessi, il costante e irreversibile progresso economico e sociale… insomma l’illusione che il regno dell’uomo potesse scalzare quello di Dio. Ma ben presto ci si è resi conto che nessun regno terreno dura a lungo e si regge senza Dio e ogni progresso dell’umanità, ogni speranza, se sono privi di riferimento a Lui,conducono alla morte dell’uomo e a nuove più pesanti duomo1schiavitù. Solo la grande speranza, quella che è veramente affidabile e definitiva, non solo per se stessi ma per tutti, non solo per oggi o domani, ma per sempre, può rompere il cerchio dell’assolutezza che regola le speranze umane e di fatto le vanifica: è la speranza che la Pasqua del Signore rivela possibile e si radica nel cuore e nella vita di coloro che la credono realizzabile. Noi viviamo ogni giorno di piccole o più grandi speranze che ci sorreggono nell’affrontare il cammino della vita. Ma senza la grande speranza pasquale nel cuore, esse non bastano a dare serenità e gioia. 3 Dio è il fondamento di tale speranza, non un Dio qualunque però, ma quel Dio che possiede un volto umano e che ci ha amati sino alla fine ed è Padre e Salvatore di ogni uomo e di tutta l’umanità. Il suo regno non è qualcosa di immaginario e lontano in un futuro che non arriverà mai, ma è qui tra noi oggi nella presenza del suo Figlio risorto da morte e dunque vincitore dell’ultimo nemico dell’uomo, il più invincibile. È il suo amore ha vinto anche la morte ci dà la garanzia di poter essere vincitori insieme con lui; è la sua vita che dà la speranza della vita eterna; è la sua azione misteriosa, ma reale nel tempo e nelle vicende della storia che la conduce verso la sua realizzazione secondo il progetto di Dio. Per questo niente di ciò che è veramente umano è al di fuori di questo nuovo umanesimo che nasce dalla Pasqua e orienta ogni realtà della nostra vita al suo fine: il lavoro come la sofferenza, la famiglia, come la società, la cultura e l’educazione, la cittadinanza e i grandi valori della pace e della giustizia. Di questo nuovo umanesimo che è Cristo morto e risorto, noi credenti siamo testimoni e annunciatori e siamo chiamati a farci carico nel tessuto concreto dei comportamenti e delle scelte di ogni giorno. Cari fratelli e sorelle, Questa luce del Cero pasquale acceso durante la notte santa che è qui davanti a voi ricorda che Cristo è la luce che illumina le tenebre del peccato e della morte; egli è a luce di verità e di amore che rende luminosa la sua Chiesa e ogni suo discepolo perché siano portatori nel mondo di quella fede che hanno professato e che si sono impegnati a vivere nel Battesimo, nella Cresima e nelle diverse vocazioni che hanno scelto. È la stessa fede che da duemila anni ha aperto il cuore di tante persone alla speranza affidabile della risurrezione, li ha uniti a Cristo e alla sua Chiesa e li ha resi martiri, santi, confessori della fede e coraggiosi testimoni di fronte a tutti e in ogni ambiente di vita. Di questa schiera facciamo oggi parte anche noi, con tutte le nostre debolezze e peccati, ma anche con la coscienza di essere stati prescelti per grazia ad annunciare il Vangelo della Pasqua vivendolo con gioia in famiglia, come in ogni situazione. A tutti confessiamo con le labbra, crediamo con il cuore e testimoniamo con la carità la preghiera della sequenza pasquale:Cristo mia speranza è risorto.
Sì, ne siamo certi, Cristo è davvero risorto. Tu Re vittorioso portaci la tua salvezza.

La città è in lutto, centinaia di torinesi alla Gran Madre per l'ultimo saluto a Serena

Questa mattina, nella Chiesa della Gran Madre -dove la ragazza era stata battezzata 22 anni fa- Serena è diventata figlia, amica, allieva di tutti; simbolo di terribili tragedie che non dovrebbero capitare

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serena 8serena 1serena2 serena 5Celebrati questa mattina i funerali di Serena Saracino, la giovane studentessa di Farmacia che, insieme ad altre sei ragazze italiane, ha perso la vita nel tragico schianto del bus, avvenuto in Catalogna all’alba di domenica 20 marzo. La cerimonia funebre nella Chiesa della Gran Madre, celebrata dall’arcivescovo Cesare Nosiglia, insieme al parroco don Alessandro Menzio. Ad attendere il feretro, con i familiari della ragazza c’era il sindaco Piero Fassino. Una chiesa gremita di persone per dareserena 4
serena 3 l’ultimo saluto a Serena; un’intera città che, in silenzio, ha avvolto in un enorme e commovente abbraccio, quei due genitori straziati e lacerati dal più grande dolore che si possa provare.  Chi invece non ha potutoserena 6 essere presente al funerale è Annalisa Riba, l’altra ragazza torinese rimasta, fortunatamente, solo ferita nel terribile incidente del bus . La ragazza è ancora ricoverata nell’ospedale catalano a causa delle sue delicate condizioni di salute; è cosciente ma i genitori non se la sono sentita ancora di dirle la verità su quanto è accaduto alla sua amica Serena e alle altre ragazze sedute vicino a lei.

A Torino è stato proclamato il lutto cittadino, voluto dal sindaco come segno di vicinanza e rispetto per quella vita spezzata troppo in fretta e così improvvisamente. Oggi la città piange Serena e si rammarica per la tragica e prematura scomparsa di sette giovani studentesse, partite per un comune Erasmus e non tornate più. Questa mattina, nella Chiesa della Gran Madre -dove la ragazza era stata battezzata 22 anni fa- Serena è diventata figlia, amica, allieva di tutti; simbolo di terribili tragedie che non dovrebbero capitare.

Simona Pili Stella

(Fotoservizio Essepiesse – il Torinese)

Rafforzate le misure di sicurezza all'aeroporto e nelle stazioni dopo l'attacco al Belgio

alpini sicurezzaSINDONE SICUREZZAIl  questore Salvatore Longo, che ha preso parte al presidio contro il terrorismo promosso dal Comune davanti a Palazzo Civico ha detto  che si stanno rafforzando le misure di sicurezza già in atto

Gli attentati a Bruxelles hanno indotto anche le autorità italiane a innalzare il livello di guardia. Mentre il premier Matteo Renzi riunisce il comitato di sicurezza, anche a Torino si stanno prendendo provvedimenti. Il  questore Salvatore Longo, che ha preso parte al presidio contro il terrorismo promosso dal Comune davanti a Palazzo Civico ha detto  che si stanno rafforzando le misure di sicurezza già in atto, e già rodate positivamente in occasione della visita di papa Francesco e di eventi come l’ostensione della Sindone. Particolare attenzione a obiettivi sensibili come l’aeroporto e le stazioni ferroviarie. In programma una riunione in prefettura del Comitato per l’ordine e la sicurezza allargata a polizia ferroviaria e polizia aeroportuale. Il prefetto Paola Basilone dice all’Ansa: “abbiamo dei dispositivi elevati da novembre dopo gli attentati di Parigi. Certo non è mai abbastanza , le sensibilizzazioni sono quotidiane. Vedremo se arriveranno nuove indicazioni e se si debba passare a un livello diverso di allerta”.

Presidio davanti a Palazzo civico: i torinesi contro l'infamia degli attentati di Bruxelles

parigi4parigi1Alle 18 un presidio di fronte  al Municipio. Fassino rivolge  un appello ai torinesi per ritrovarsi in piazza per manifestare

Il sindaco di Torino Piero Fassino ha commentato gli attacchi terroristici di Bruxelles: “Si rinnova l’orrore di un terrorismo cieco e assassino.I pacchi bomba all’aeroporto, la stazione centrale bloccata, le esplosioni nella metropolitana raccontano ancora una volta di una pianificazione di morte. Seguiamo con sgomento le notizie che si susseguono in modo angosciante e siamo vicini ai cittadini e alle autorità di Bruxelles in queste ore di immenso dolore”. La Città di Torino  ha deciso di promuovere per questa sera in piazza Palazzo di Città alle 18 un presidio di fronte  al Municipio. Fassino rivolge  un appello ai torinesi per ritrovarsi in piazza per manifestare  “lo sdegno contro gli atti di terrore che hanno insanguinato Bruxelles e la vicinanza e il cordoglio per le vittime innocenti di questo ennesimo barbaro attentato al cuore dell’Europa. Seguiamo con sgomento – conclude – le notizie che si susseguono in modo angosciante”.

Il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino aderisce all’appello del sindaco Fassino e invita a ritrovarsi questa sera alle 18 in Piazza Palazzo di Città per manifestare contro gli atti terroristici che hanno colpito la città di Bruxelles. “Vogliamo esprimere la nostra vicinanza alle vittime della barbarie del fondamentalismo islamico, che ancora una volta sceglie di colpire il cuore d’Europa. Fortunatamente nessun nostro concittadino è stato colpito – compresi i dipendenti della nostra sede di Bruxelles che stanno tutti bene – ma non possiamo sentirci in nessun modo lontani o estranei a quanto sta succedendo in Belgio.”

(Foto: il Torinese)

Elezioni comunali, la corsa dei seimila alla conquista di Palazzo Civico e dei quartieri

palazzo civicoLe liste potrebbero essere una trentina. Nel centro-destra è ancora caos, con il notaio Alberto Morano unico punto fermo in quanto candidato di Lega e Fratelli d’Italia, (oltre ad un possibile sostegno nei suoi confronti del consigliere regionale azzurro Vignale) e Osvaldo Napoli in stand by per la candidatura in solitario di Forza Italia

Un migliaio di candidati aspiranti al seggio di consigliere comunale e circa 5mila per la “poltroncina” di consigliere delle 8 circoscrizioni (due in meno con la recente riforma). Insomma, la carica dei seimila sta per partire alla conquista del Comune.  Le liste potrebbero essere una trentina. Nel centro-destra è ancora caos, con il notaio Alberto Morano unico punto fermo in quanto candidato di Lega e Fratelli d’Italia, (oltre ad un possibile sostegno nei suoi confronti del consigliere regionale azzurro Vignale) e Osvaldo Napoli in stand by per la candidatura in solitario di Forza Italia. Poi c’è Roberto Rosso con le sue liste civiche: ne vuole fare una decina. Nel centrosinistra, tutto regolare con Fassino che si ripresenta, appoggiato dal Pd e da qualche lista di sostegno. I Cinque Stelle forti dei sondaggi più che incoraggianti, corrono da soli con Chiara Appendino. Scendono in pista a sinistra-sinistra Giorgio Airaudo e il comunista Marco Rizzo che avrà  tre liste a sostenerlo. Per la Destra Nazionale scede in campo Roberto Salerno, mentre l’Italia dei Valori corre con il candidato  Mario Cornelio Levi che non appoggia Fassino. Poi la lista “La piazza” che candida Pier Carlo Devoti.  Si calcola che il rapporto tra candidati e cittadini (questi ultimi quasi 900 mila)  sia di un candidato ogni 150-160 abitanti. In un clima di antipolitica mai visto prima d’ora.

Cristiano Bussola

(Foto: il Torinese)