Un’ opera che segnerà il futuro del Piemonte e che fa parte di un disegno infrastrutturale complessivo moderno e sostenibile per il nostro territorio e l’intera Europa. Ecco cos’è la Tav per il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. Ne ha parlato nel corso di un incontro in vista della imminente ratifica del trattato bilaterale tra Italia e Francia, in calendario alla Camera nei prossimi giorni. “Il Piemonte attende la decisione del Parlamento ormai da anni e sarebbe una delusione se spuntasse qualche escamotage per allungare ulteriormente i tempi”, commenta. Se tutto andrà come previsto potranno iniziare i lavori per le opere definitive della linea ferroviaria. Le gare per l’affidamento dei progetti sono predisposte. Interviene anche la vicepresidente dell’Assemblea regionale piemontese, Daniela Ruffino: “ci sarà una pluralità di cantieri aperti che occuperanno molti lavoratori, in particolare della Valsusa, impegnati nella costruzione dell’opera. Un’occasione per contrastare la crisi, riqualificando il personale con un sistema formativo adeguato, per ridare respiro al settore dell’ edilizia che ha perso 13.000 lavoratori. Le istituzioni e le associazioni di categoria si devono attivare al massimo per garantire l’ occupazione locale e partire al più presto con le opere di compensazione. Non bisogna indugiare e non è più consentito concedersi ritardi”. Contrari all’opera i pentastellati che saranno presenti oggi con una delegazione di parlamentari all’Anfiteatro di Susa per dire il proprio no all’opera.
Su delega della Procura della Repubblica di Torino, i carabinieri hanno notificato una decina di avvisi di garanzia, con perquisizioni presso società legate alla gestione dei servizi cimiteriali come Afc e Socrem. E’ stata acquisita documentazione anche negli uffici del comune di Torino. I reati ipotizzati sono falso in bilancio, peculato, truffa aggravata ai danni dello Stato e turbativa d’asta L’indagine prese il via da una denuncia per truffa aggravata presentata nel 2014 dal presidente e amministratore delegato di Afc. La vicenda riguardava presunti rimborsi illeciti per trasferte. Sono state individuate altre anomalie a carico di alcuni amministratori e dirigenti. L’ accusa sosterrebbe che il bilancio non sarebbe stato realizzato correttamente producendo negli anni 2013-2014-2015 una distribuzione di utili in realtà inesistenti. C’è anche l’accusa di avere turbato la gara per la cremazione aggiudicata alla Socrem. La sindaca Appendino ha precisato che si tratta di fatti precedenti l’attuale amministrazione comunale.
(foto: il Torinese)
Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo Stato di emergenza per gli eventi calamitosi verificatisi in Piemonte nelle scorse settimane nelle province di Cuneo e Torino e in Liguria (Province di Savona e Imperia). Lo ha annunciato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Enrico Costa, che nei giorni scorsi, con il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, ha effettuato sopralluoghi nei comuni colpiti dall’alluvione. “È stata stabilita – dice Costa all’agenzia Ansa – una previsione iniziale per i primi interventi in Piemonte di 51 milioni di euro, individuando 36.902.647 euro a valere da subito sul Fondo per le emergenze nazionali che verranno integrati, appunto, fino al complessivo ammontare di 51 milioni”. E’ poi stata definita una previsione iniziale per la Regione Liguria di 11 milioni di euro, che consentirà di intervenire sulle situazioni più complesse.
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In circa mezzo secolo, dal 1970 ad oggi, la speranza media di vita dei torinesi è salita da 72 a 80 anni per gli uomini e da 78 a 86 anni per le donne. La media è superiore rispetto a quella delle altre città non solo piemontesi ma italiane. I dati emergono dallo ‘Studio longitudinale torinese’ realizzato dal Servizio di epidemiologia della Regione su un periodo che va dal 1972 al 2011. La ricerca sarà presentata a gennaio ma è stata in parte anticipata dall’epidemiologo Giuseppe Costa, responsabile del servizio dell’Asl To3, alle Commissioni Sanità del Consiglio regionale e del Comune. Permangono comunque disuguaglianze dovute alle differenze sociali ed economiche.
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Da gennaio a ottobre 2016 i biglietti di cinema e musei piemontesi sono significativamente cresciuti rispetto all’anno precedente . Il dato incoraggiante emerge dalla relazione annuale sulla cultura in Piemonte presentata all’appuntamento finale degli Stati Generali della Cultura. I biglietti e gli incassi ai botteghini cinematografici sono aumentati rispettivamente del 5,4% e del 4,6%. Nei primi sei mesi dell’anno la crescita è stata persino maggiore, con i musei e i beni culturali dell’area metropolitana torinese che hanno registrato 2,6 mln di ingressi, vale a dire con un incremento del 13%, (300 mila visite in più nei 5 principali musei dell’area metropolitana). Nel 2015 si evidenzia una leggera ripresa della partecipazione culturale dei piemontesi, che resta però su percentuali ancora contenute.
Scatta domani, Mercoledì 14 a Torino, per contrastare l’inquinamento atmosferico, il blocco dei veicoli privati diesel Euro 3. La fascia oraria è dalle 8 alle 19 festivi compresi, e dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 per il trasporto merci. Come si prevedeva, la giunta comunale ha deliberato il provvedimento, adottato in base al protocollo regionale antismog, che prevede lo stop ai veicoli diesel euro 3 al superamento dei 50mg/m3 per più di 7 giorni consecutivi. I veicoli Euro 0, 1 e 2, invece, saranno interessati dall’estensione del blocco nella fascia dalle 8 alle 19 e non dale 9 alle 17 come previsto in un primo momento. Il provvedimento è revocato in caso di sciopero dei mezzi pubblici. Quindi non sarà in vigore venerdì.
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Sono rimaste soltanto in 6 le città del Piemonte fuori dalla cosiddetta zona a ‘semaforo giallo’ per la concentrazione di smog. Si tratta del livello in cui l’aria è meno inquinata e riguarda Biella, Cuneo, Mondovì, Saluzzo, Domodossola e Omegna. La regione nei giorni scorsi ha richiamato i Comuni affermando che l’applicazione delle misure antismog, dopo la segnalazione regionale di “rischio”, spetta loro. I dati che risparmiano le sei città citate sono contenuti nel bollettino per l’attuazione delle misure antismog pubblicato lunedì 12 dalla Regione, che comprende 42 centri urbani. Ma in un paio di giorni la concentrazione di Pm10 salirà sopra la soglia di 50 microgrammi al metro cubo in tutte le città monitorate dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale).
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Nonostante il dibattito sulla qualità (pessima) dell’aria rinfocolato in questi giorni, la città della Mole migliora nettamente e sale di ben venti posizioni, collocandosi al 35/esimo posto, nella classifica del quotidiano ilSole24Ore sulla qualità della vita nelle province del bel paese con 490 punti. E’ però Verbania la provincia piemontese dove si vive meglio: è 16/esima, rispetto al 38/esimo posto dello scorso anno. Vanno meglio anche le altre province piemontesi, tranne Cuneo, che in un anno scende dal 7° al 18° posto. Poi le province di Biella (26esima), Vercelli (46esima), Novara (56esima), Alessandria (66esima) e Asti (70esima). Gli indicatori della prestigiosa indagine del Sole 24 Ore sono stati aggiornati al 2015 e al 2016 e sono articolati in sei settori: Affari, lavoro e innovazione; Reddito, risparmi e consumi; Ambiente, servizi e welfare; Demografia, famiglia, integrazione; Giustizia, sicurezza, reati; Cultura, tempo libero e partecipazione.
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Non solo il tutto esaurito nelle stanze degli hotel di Torino, ma anche il pienone nei musei. La Reggia di Venaria nel ponte dell’Immacolata ha registrato circa 28 mila ingressi, grazie alla presenza di turisti provenienti da tutta Italia e dall’estero per visitare le mostre: dalle Meraviglie degli zar ai capolavori dall’arte fiamminga, o per ammirare la Reggia e i suoi giardini. La residenza reale resterà aperta anche durante le festività di fine anno, tranne il giorno di Natale. Tanti biglietti staccati anche al Museo nazionale del Risorgimento. Con i 690 ingressi registrati domenica salgono a circa 3.700 i visitatori che durante il ponte si sono recati al Museo di piazza Carlo Alberto. Numerose anche le visite al Polo reale, tra Palazzo Madama e palazzo Reale, oltre che all’Egizio e al Museo del Cinema.
Alla fine tra Torino- e Juventus è 1-3, nell’attesissimo derby della Mole allo Stadio Olimpico – Grande Torino. Il tenore della partita si è visto già nello straordinario primo tempo giocato alla grande da entrambe le squadre . Le reti da parte dei giocatori idolo di ciascuna squadra: Belotti e Higuain. Il primo va in vantaggio al 16′ grazie al cross dalla destra di Baselli. Al 29′ arriva il pari di Higuain, che riceve palla da Mandzukic, Ammoniti Castan e Mandzukic. Nessun incidente fuori dallo stadio. Poi la Juve termina il derby con i gol al 37′ della ripresa di Higuain e allo scadere di Pjanic. In classifica i bianconeri sono a 39 punti, +7 rispetto a Roma e Milan, impegnate nella sfida lunedì nel posticipo per il secondo posto. Granata al settimo posto con 25 punti.
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Qualche dato e curiosità sul derby
- Tra gli abbonati Granata (11.468) e chi ha acquistato il biglietto per la partita contro la Juventus, sono stati più di 26.300 i tifosi che si sono assicurati un posto , superando la partita del il 26 aprile 2015, derby appena superiore alle 24 mila presenze.
- Anche Kamil Glik, ex capitano granata, ceduto in estate al Monaco, era allo stadio Olimpico, accolto dagli applausi granata.
. 200 gli uomini delle forze dell’ordine impegnati per la sicurezza in occasione del derby.
- Il servizio d’ordine e’ stato aumentato per l’arrivo dei bus delle due squadre. Per evitare il lancio di sassi e lattine contro il pullman juventino (come avvenuto in passato) nell’ultimo tratto di via Filadelfia è stata vietata la sosta delle auto. Anche un elicottero ha sorvolato lo stadio e le vie limitrofe dalla mattinata.
- . “Vinca il migliore. E’ una festa di sport per tutta la città, in campo e fuori”. Questo l’appello su Twitter da parte della sindaca di Torino, Chiara Appendino.