La coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova ritiene che lo stop alla Tav sia “il peggior scenario che si possa immaginare”, con un costo elevatissimo che non sarebbe coperto dai fondi europei. Vero, a suo parere, che la Torino-Lione è un’opera costosa, ma produrrà “benefici molto alti”. Lo ha detto alla visita al cantiere francese dell’opera , annunciando che il finanziamento europeo per la tratta internazionale passerà dall’attuale 40% al 50%”. “Ci sono state sette analisi costi-benefici – ha aggiunto – ne possiamo aspettare anche un’ottava”.
Ieri e oggi, martedì 20 e mercoledì 21 novembre, gli Agenti del Reparto Minoranze Etniche con l’ausilio degli Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale hanno provveduto all’abbattimento dei rifugi di fortuna e a rimuovere le roulotte nell’insediamento non autorizzato del Campo nomadi di via Germagnano. Tutto è avvenuto nella più ordinata modalità, senza particolare opposizione dei nomadi presenti. Durante l’operazione sono stati denunciati 4 cittadini di nazionalità slava per violazione dei sigilli e occupazione del suolo. L’operazione è ancora in corso e porterà alla geolocalizzazione delle porzioni di territorio poste sotto sequestro.Il sequestro di aree all’interno dei campi abusivi di via Germagnano è cominciato giovedì 15 novembre. Nelle aree denominate “Amiat”, “Ponte”, “Slavi” c’erano 28 rifugi di fortuna e roulotte abbandonate, sempre utilizzate come abitazione.
(foto archivio)
A proposito di fascia tricolore
Il vice sindaco di Torino Guido Montanari, guru della decrescita felice, parteciperà alla manifestazione no-tav dell’8 dicembre indossando la fascia tricolore. Una scelta sbagliata che rivela poco senso delle istituzioni perché il vicesindaco , facente le funzioni del sindaco , quando indossa la fascia tricolore, rappresenta tutta la Città, non solo la maggioranza. Montanari è in buona compagnia perché molti sindaci valsusini indossano la fascia per manifestare contro l’alta velocità ferroviaria, ormai da anni. A mio modo di vedere un abuso che andrebbe sanzionato. Forse questi sindaci dovrebbero rileggere le norme che regolano l’uso della fascia che riguarda esclusivamente le occasioni ufficiali, istituzionali. In una parola , le iniziative promosse dal Comune o altre manifestazioni di carattere istituzionale a cui partecipano in rappresentanza della loro città. Una circolare del Ministero degli interni ai prefetti richiama il dovere di indossarla “con consapevolezza e decoro” il che toccherebbe anche l’abito indossato da chi porta la fascia. Certi abbigliamenti casual non appaiono infatti consoni. Chi ricopre una carica pubblica , dice l’articolo 54 della Costituzione , deve ispirarsi a “disciplina e onore”. È in quel contesto che va considerato anche l’uso della fascia che ,dopo la infausta riforma del titolo V della Costituzione, consente di aggiungere al simbolo della Repubblica, quello del Comune. Ma i sindaci non devono mai dimenticare la loro funzione di capi dell’amministrazione e di ufficiali di governo. Quest’ultima funzione e’ caduta nel dimenticatoio.

Quella sciarpa rappresenta l’unità giuridica dello Stato. Aver sottratto i sindaci al giuramento prestato davanti al prefetto, che ha rappresentato un’affermazione delle autonomie locali, ha forse fatto perdere di vista che il Sindaco deve saper esercitare una funzione pubblica senza appiattirsi nel settarismo di parte e nel localismo tanto amato dai leghisti. Altrimenti quella fascia tricolore possiamo utilizzarla anche per avvolgere gli asparagi di Santena, durante la fiera, spesso cinti da un nastro tricolore. In cinque anni di mandato solo due volte ho indossato la fascia: il matrimonio di un amico che sposò la donna sbagliata e ricordò quel giorno con fastidio fino a che non riuscì a divorziare. Un’altra volta, quando andai ad una manifestazione del IV novembre che allora non veniva di norma celebrato perché considerato festa della Vittoria e quindi da rifiutare in quanto militarista e nazionalista. Ma allora, anche negli anni terribili del nascente terrorismo e della contestazione violenta, i sindaci, anche quelli comunisti, avevano il senso delle istituzioni barcollanti che oggi mi pare ci sia molto meno.
La sindaca Appendino ha presentato il tracciato di 26 km e mezzo, per un totale di 33 fermate tra le stazioni di Anselmetti e Rebaudengo, della linea 2 della metropolitana di Torino. E’ stato ritenuto il migliore tra i sette analizzati da Systra, il gruppo incaricato della progettazione preliminare. Sono previsti prolungamenti a Sud Ovest fino a Orbassano e a Nord Est a San Mauro, con una deviazione in
via Bologna. La prima cittadina ha detto che “la linea 2 è una priorità e si procede affinché l’opera possa essere finanziabile già a settembre 2019. E’ un tassello importante per la riqualificazione di una parte della città”.
(foto: il Torinese)
Nell’ambito di una inchiesta della Procura di Torino relativa a presunte raccomandazioni e agevolazioni nei concorsi dei dirigenti sanitari sono in corso diverse perquisizioni. Gli accertamenti interessano docenti universitari e ricercatori di Medicina dell’Università di Torino e della Città della Salute e dell’azienda ospedaliera San Luigi Gonzaga di Orbassano. Sono 25 gli indagati, ai quali sono contestati i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso ideologico e turbata libertà degli incanti. L’indagine ha preso il via da accertamenti su sospette certificazioni mediche relative a un funzionario pubblico coinvolto in altro procedimento penale. La diagnosi specialistica gli attribuiva la pensione d’invalidità, in seguito revocata dopo una visita medica straordinaria dell’Inps. Poi le indagini si sono allargate a psicologi e dirigenti della sanità.
Il vice sindaco nella piazza no-Tav
La capogruppo M5S a Palazzo Civico, Valentina Sganga, ha spiegato che il movimento parteciperà alla manifestazione no-Tav dell’8 dicembre senza bandiere, con consiglieri e assessori. Presente anche il vicesindaco Montanari con fascia tricolore, su delega della sindaca Appendino. La Città di Torino non sarà invece rappresentata dai simboli ufficiali: stemma, gonfalone e bandiera”. In un primo tempo, dopo le dichiarazioni del consigliere grillino Carretto, secondo il quale la sindaca sarebbe stata in piazza con i simboli della Città, aveva suscitato polemica da parte delle opposizioni in Sala Rossa.
Neve in arrivo, forse anche in collina
Fiocchi di neve in arrivo dai 400 metri sul Piemonte, possibili anche sulla collina torinese. A Torino prosegue la pioggia, ma ancora per poco: la perturbazione di questi giorni lascerà spazio al sereno ma anche alle prime gelate notturne. Le piogge in pianura e la neve in montagna saranno protagoniste il prossimo weekend, poi nuova fase soleggiata e stabile, con temperature nella norma stagionale.
La Regione Piemonte e la Conferenza Episcopale hanno raggiunto un accordo triennale per un milione di euro, per la valorizzazione del sistema ecclesiastico regionale di archivi, musei e biblioteche. “Un patrimonio spesso poco conosciuto soprattutto sotto il profilo turistico, che è giusto divulgare anche grazie alla digitalizzazione e ai nuovi strumenti tecnologici”, spiega all’Ansa monsignor Derio Olivero, delegato ai Beni Culturali Ecclesiastici dei Vescovi del Piemonte. E’ anche previsto lo sviluppo delle aperture automatizzate, già in funzione alla Cappella di San Sebastiano di Giaveno e in quella di San Bernardo d’Aosta a Piozzo, il censimento dei fondi storici delle parrocchie, il riordino dei fondi documentari e la digitalizzazione dei giornali diocesani.
Nuove polemiche sulla tav dopo l’annuncio del consigliere comunale dei pentastellati, Damiano Carretto: all corteo No Tav dell’8 dicembre la Città di Torino, scrive su Facebook l’esponente grillino “sarà sicuramente rappresentata in veste ufficiale come in tutte le manifestazioni NoTav da quanto Appendino è Sindaca. Ciò in relazione a un preciso programma elettorale e ad atti votati dal Consiglio Comunale. I rappresentanti della città sfilano con la fascia assieme ai sindaci della valle di Susa e di altre città”. Ma la sindaca Chiara Appendino fa sapere subito che al momento “non sono previsti simboli della Città”. La politica cittadina reagisce: “La Città non vada al corteo No Tav dell’8 dicembre. In un momento delicato come quello attuale in cui il dibattito sulla Tav non solo e’ aperto, ma vede tantissimi torinesi metterci la faccia e scendere in piazza per la continuazione dei lavori sulla Torino-Lione, la presenza del gonfalone del Comune ad una manifestazione di parte e’ uno sfregio istituzionale senza precedenti alla cittadinanza, una
mancanza di rispetto verso chi si sta schierando per il sì, l’ennesima forzatura a cinque stelle” così commentano Maurizio Marrone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, e Augusta Montaruli, parlamentare FDI, che aggiungono: “Non pretendiamo che Appendino rinunci alla sua ottusità, ma quantomeno che dimostri rispetto per il dibattito in corso. Il Sindaco non solo non sta ascoltando il popolo Si’ Tav, ma fa di peggio: le dichiarazioni sull’apertura al dialogo, seguite dall’adesione ufficiale in fascia tricolore al corteo No Tav dell’8 dicembre, sono una presa in giro. Ad una disponibilità reale al confronto, infatti, non sarebbe mai seguito un simile affronto”.
(foto: Il Torinese)
Contro la tav: manifestazione l’8 dicembre
Alberto Perino, il leader del movimento No Tav a Venaus è intervenuto all’assemblea nazionale “contro le grandi opere inutili”, a proposito della manifestazione dell’8 dicembre contro la Torino-Lione: “dobbiamo dare una dimostrazione che non è vero che tutti i torinesi, tutti i piemontesi e tutti gli italiani vogliono quella stupida cosa che gli altri continuano a chiamare la Tav e noi, correttamente, chiamiamo il Tav. Ci mobiliteremo in modo civile: non siamo facinorosi, terroristi, fancazzisti”.
(foto: il Torinese)

