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Senza biglietto, picchia il controllore Gtt

Ha preso a calci e pugni  uno dei controllori che  lo avevano sorpreso senza biglietto  a bordo di un autobus, ed è stato arrestato dalla polizia. Già noto  alle forze dell’ordine, l’uomo viaggiava su un mezzo della linea 30. in  corso Casale. Ai piedi della collina è stato controllato da tre operatori della Gtt che con lui sono poi scesi per le formalità della sanzione amministrativa. Ma  il passeggero ha mostrato dei documenti falsi e, alle rimostranze dei controllori, li ha minacciati colpendone uno con pugni al torace. L’aggressore è scappato verso la zona della Gran Madre, dove gli agenti della squadra volante lo hanno rintracciato e arrestato per resistenza, violenza e lesioni a P.U. e denunciato per minacce e false attestazioni sull’identità personale. Il controllore è stato giudicato guaribile in tre giorni.

Giornate Europee del Patrimonio: aperture straordinarie

Nei siti culturali dell’intera città metropolitana

Le GEP — Giornate Europee del Patrimonio rappresentano un imperdibile appuntamento per la valorizzazione dell’arte, della storia e della cultura del vecchio continente. Perché essere europei non è solo un problema di ordine economico e politico, ma è soprattutto una questione culturale. Lo sanno bene anche i musei, le istituzioni e i siti storico-archeologici italiani che, da molti anni, organizzano visite esclusive e aperture straordinarie in occasione delle GEP. 

Le Giornate Europee del Patrimonio 2019 si terranno domani e dopodomani e avranno come filo conduttore il tema Un due tre… Arte! Cultura e intrattenimento. Per l’occasione, anche a Torino saranno molte le iniziative speciali proposte al grande pubblico. Domani, sabato 21 settembre, numerosi siti della cultura e musei prolungheranno l’orario di apertura. A Palazzo Carignano partiranno tour guidati alle 18, alle 19 e alle 20, mentre ai Musei Reali di Torino e alla Pinacoteca Albertina l’ingresso a un solo euro sarà concesso sino alle 22.30. Resteranno aperti sino alla tarda serata anche il Museo Egizio, in cui partiranno rapidi tour guidati ogni venti minuti alla tariffa unica di 5€ (dalle 18.30 alle 22), il Museo Storico Reale Mutua, che organizzerà visite gratuite dalle 14.30 sino alle 22.30, e lo Spazio La Stampa. Quest’ultimo propone un esclusivo tour serale, con la possibilità di accedere nello stabilimento di via Giordano Bruno e di osservare da vicino le rotative al lavoro (prenotazione obbligatoria al numero 0116568319; costo 10 €). Anche al Teatro Regio e alla Palazzina di Caccia di Stupinigi domani sarà possibile accedere a luoghi solitamente preclusi al grande pubblico. Se del primo sarà possibile visitare le stanze e gli ambienti che si celano dietro le quinte (costo 5 €; partenza ore 11, 11.45, 15, 15.45),  della seconda saranno accessibili le grandi cucine (intero 8€, visita alle 15.30, prenotazione obbligatoria al numero 0116200634). Ancora, sia domani che domenica 22 (dalle 10 alle 18), il Museo della Radio e della TV sarà eccezionalmente aperto per offrire gratuitamente al pubblico visite presso lo studio TV1 del Centro produzione Rai di Torino. 

Gli eventi delle Giornate del Patrimonio, dei quali è consultabile l’elenco completo sul sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, non interesseranno solo Torino. Ad essere coinvolta sarà l’intera area metropolitana. Fuori dai confini cittadini, meritano di essere segnalate le aperture eccezionali e gratuite, nel pomeriggio di domenica 22 settembre, dell’Abbazia di Fruttuaria a San Benigno Canavese e del Castello di Foglizzo. Lo stesso giorno, in Valle di Susa saranno ben dodici i siti aperti. Lì la festa sarà doppia: oltre a celebrare le Giornate Europee del Patrimonio, si festeggerà anche la decima Giornata del Patrimonio Archeologico. Sarà così possibile riscoprire storia e tradizioni visitando gratuitamente luoghi come il Parco Archeologico di Bardonecchia, la Villa Romana di Almese, l’Abbazia di Novalesa, il Castello della Contessa Adelaide di Susa, l’Antica Fucina di Bruzolo e il Museo Laboratorio della Preistoria di Vaie.

Insomma, per sentirsi tutti un po’ più europei, non resta altro che scegliere tra la molteplicità di proposte e partecipare alle iniziative culturali.

Giulia Amedeo 

Blitz della polizia: anarchici arrestati per i disordini all'”Asilo”

La Polizia di Stato di Torino, dalle prime ore della mattina, ha dato inizio ad una vasta operazione per i gravi episodi di violenza verificatisi lo scorso 9 febbraio, in occasione della manifestazione organizzata dai gruppi anarchici a seguito dell’operazione “Scintilla” che ha condotto allo sgombero e al sequestro dello storico centro sociale Asilo. 

Le indagini della Digos di Torino, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno visto la collaborazione delle Questure di Milano, Ravenna, Sassari, Trento e Cuneo.

Sono state adottate numerose misure cautelari nei confronti di militanti anarchici – provenienti dal Piemonte, dalla Lombardia e dalla Sardegna – indagati per i reati di lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e imbrattamento.

Sono in corso inoltre, con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, diverse perquisizioni delegate dall’Autorità Giudiziaria di Torino.

IL COMUNICATO DELLA QUESTURA

Nella mattinata di venerdì 20 settembre, nell’ambito di articolate
indagini della Digos della Questura di Torino, coordinate dalla locale
Procura della Repubblica, sono state messe di esecuzione
n.14 misure
cautelari, con la collaborazione anche delle Digos di Milano, Bologna,
Ravenna, Sassari, Trento, Livorno e Cuneo, nei confronti di militanti
anarchici di diversi contesti territoriali resisi responsabili, a vario
titolo, dei reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni
aggravate, danneggiamento ed imbrattamento, commessi in
occasione della manifestazione nazionale svoltasi a Torino lo scorso 9
febbraio per protestare contro lo sgombero del centro sociale “Asilo” e
solidarizzare con i “libertari” tratti in arresto per associazione eversiva
nell’ambito dell’operazione “Scintilla”.
In particolare,
3 militanti libertari sono stati sottoposti alla misura
della custodia in carcere
(un 23enne di Como, un 24enne di Torino ed
un terzo soggetto in fase di rintraccio), mentre altri 11 anarchici di
Sassari, di Savona, di Livorno, di Ravenna, di Torino, della Svizzera,
della Slovacchia e della Serbia sono stai invece interessati dalla
misura cautelare del divieto di dimora a Torino
.
Nel medesimo contesto operativo, coordinato dalla Direzione Centrale
della Polizia di Prevenzione, sono state eseguite
17 perquisizioni
delegate dall’Autorità Giudiziaria
di Torino, alcune delle quali ancora
in corso di svolgimento.
L’attività di indagine fa riferimento ai
gravissimi episodi di violenza
verificatisi a Torino lo scorso 9 febbraio, durante la manifestazione
nazionale organizzata alcuni giorni dopo l’operazione “Scintilla” ed il
contestuale sgombero e sequestro dello storico centro sociale “Asilo”.
In quella circostanza,
circa 500 facinorosi, perlopiù a volto coperto
,
dopo che il corteo dei circa 1000 anarco-antagonisti
(provenienti da
tutta Italia e dall’Estero: tra cui anche Francia, Spagna, Germania e
Croazia)
aveva percorso alcune
vie del centro con l’obiettivo di
raggiungere l’“Asilo”,
si erano resi responsabili, per oltre due ore, di
ripetuti attacchi ai contingenti dei Reparti Mobili
fatti oggetto di lanci
di
sassi, bottiglie, aste di ferro, batterie di razzi multipli, artifici
esplodenti di altissima potenzialità, con diversi blocchi stradali
realizzati con cassonetti della nettezza urbana ribaltati ed incendiati
al fine di rendere complicata l’avanzata dei reparti inquadrati.

Il crollo dell’auto

Nell’area Ue più Efta, lo scorso agosto sono state immatricolate 1.074.169 auto, ovvero l’8,6% in meno dello stesso mese del 2018. Non è un buon clima per l’agognato rilancio del settore a Torino. Dall’ inizio  dell’anno le auto vendute sono 10.830.899, pari a un calo del 3,2% sullo stesso periodo del 2018. I dati sono stati resi noti dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’auto. Fca ha immatricolato in agosto 54.100 vetture: calo del 26,5% rispetto allo stesso mese dell’anno prima. La quota è del 5% rispetto al 5,7%. Negli otto mesi le vendite complessive di Fca sono 671.300,con una caduta del 12,1% sullo stesso  periodo dell’anno scorso. La quota è del 6,2%.contro il 6,8%.

Furti seriali di bagagli ai turisti, arrestati i ladri professionisti

Colpiti gli ospiti degli alberghi torinesi
Torino, 18 settembre  Alla fine di agosto, i  carabinieri della Stazione San Salvario avevano  eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino israeliano di 31 anni, ritenuto il capo di una banda che rubava i bagagli dagli alberghi di Torino. Il gruppo criminale è ritenuto responsabile di decine di furti, commessi tra il 2017 e il 2019, all’interno e all’esterno di un Hotel, nel centro di Torino.  Altri due complici sono stati rintracciati e arrestati pochi giorni fa perché  erano sfuggiti al blitz di fine agosto. Si tratta di un tunisino di 29 anni  e di un marocchino di 21 anni, entrambi  senza fissa dimora.
Ladri di valigie in azione a Torino / modus operandi
Un israeliano di 31 anni era stato arrestato dai carabinieri della stazione San Salvario e ora i militari hanno fermato altri due complici.
La banda, che si coordinava tramite auricolari e ricetrasmittenti, si confondeva tra i clienti di un albergo del centro città, il Concord di via Lagrange, per portare via i bagagli. Controllavano sia la hall che l’area davanti all’hotel, per capire quando entrare in azione
In un’occasione, la banda ha rubato dalla navetta i bagagli di  tre turisti in partenza per gli aeroporti di Caselle e Milano Malpensa. In un’altra circostanza, la banda ha preso la borsa che una turista italiana aveva appoggiato su un divano della hall. E poi ancora: un uomo è stato derubato mentre effettuava il check-in, un altro appena sceso dal taxi.

Malagò stronca le speranze olimpiche di Torino

La doccia fredda era attesa, ma la speranza è l’ultima a morire. “Sarei molto scorretto e poco serio se dicessi sì”, afferma Giovanni Malagò presidente del Coni a margine dell’inaugurazione di una scuola di ballo per disabili nel torinese, rispondendo  ai giornalisti che gli chiedono se Torino,e il Piemonte torneranno in corsa per le Olimpiadi invernali del 2026 in abbinamento con Milano-Cortina. “Abbiamo vinto una competizione presentando un dossier con due candidature – aggiunge – Se a distanza di due mesi uno inizia a dire ‘sposta quello metti quello’ non è serio. Salvo che non ci siano elementi oggettivi che a questo momento non esistono”.

Il Consiglio regionale dà un taglio ai vitalizi

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge che ricalcola i vitalizi  con il metodo contributivo. Un provvedimento sollecitato dalla legge statale di bilancio 2019 e concordato nella Conferenza Stato-Regioni del 3 aprile scorso. Il ricalcolo dei vitalizi, che entrerà in vigore il 1 gennaio 2020, porterà a un risparmio di circa 550 mila euro l’anno. Un emendamento sottoscritto da tutti i gruppi ha poi introdotto una ulteriore riduzione per chi percepisce un doppio vitalizio, con un taglio che andrà dal 20% al 67% sulla quota regionale. Riguarderà 15 percettori, con un risparmio di circa 145 mila euro.

Con un ordine del giorno presentato dal presidente Stefano Allasia e approvato all’unanimità, il Consiglio ha impegnato la Giunta regionale a investire quest’ultimo risparmio in interventi per mettere in sicurezza le scuole. “E’ un segnale importante perché impegna le risorse risparmiate per un obbiettivo concreto in un settore come quello scolastico che ha tanto bisogno di interventi e che si occupa di formare i cittadini di domani”, commenta Allasia.

Soddisfazione è stata espressa dai relatori di maggioranza e minoranza del provvedimento, Sara Zambaia (Lega) e Sean Sacco (M5s).

Giorgio Bertola (M5s) ha sottolineato che “abbiamo eliminato un privilegio, uno degli elementi che ha allontanato i cittadini dalla politica, vista come un mondo a parte. In questa legge abbiamo avuto un importante ruolo di stimolo”.

Alberto Preioni (Lega) si è detto soddisfatto per “un provvedimento di equità, di taglio dei privilegi, in cui abbiamo creduto con convinzione e che continua l’azione già compiuta a livello nazionale con il taglio dei vitalizi dei parlamentari”.

Per Domenico Ravetti (Pd) la nuova legge è “giusta ed equilibrata. Rimane aperto il dibattito sui costi della democrazia, su come premiare i migliori che si assumono la responsabilità della politica senza creare privilegi”.

Maurizio Marrone (FdI)  ha parlato di “un provvedimento giusto, che elimina privilegi, impegnando i risparmi in interventi di cui si sente la necessità. Resta da  vedere se i cittadini preferiscono una politica che costa poco a una politica che funziona, che dà risposte concrete”.

Per Carlo Riva Vercellotti (FI) “è giusto ridurre i costi della politica, purchè si faccia con buon senso. Ora impegniamoci nella riduzione della spesa improduttiva, su cui c’è ancora molto da fare”.

Torino “adotta” il Po d’aMare

Al via  la prima sperimentazione di prevenzione del river litter progettata anche per grandi nuclei urbani.
Il progetto pilota fortemente voluto da Iren e Amiat è stato predisposto da Fondazione per lo sviluppo
sostenibile, i Consorzi Castalia e Corepla con il Coordinamento dell’Autorità di Bacino distrettuale del
fiume Po, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, dell’AIPO e la collaborazione della Città di Torino
Parola d’ordine: prevenzione. Fiumi puliti per mari puliti e il Po con i suoi 652 km, 4
Regioni e 13 Province attraversate, è il corso d’acqua che meglio si presta a operazioni di raccolta, recupero e
riciclo dei rifiuti, in plastica in particolare, prima che arrivino al mare.
Gran parte dei rifiuti marini (circa l’80%) proviene infatti dalla terraferma
e raggiunge il mare prevalentemente
attraverso gli scarichi urbani e i corsi d’acqua.
La presenza di rifiuti sulle spiagge e nei mari disincentiva il turismo, colpisce la pesca e la nautica con un
impatto economico stimato dall’Unep (United Nations Environment Programme) in 13 miliardi di dollari l’anno.
La messa in opera del progetto Il Po d’aMare a Torino è l’evoluzione della precedente attività di intercettazione,
raccolta e riciclo svoltasi in prossimità del delta del fiume nel 2018, ma con un elemento strategico ulteriore: è
il primo caso di sperimentazione localizzata all’interno di un grande nucleo urbano. Le barriere infatti sono
posizionate in zona Murazzi, proprio in prossimità del centro storico, fra i ponti Vittorio Emanuele I e Umberto I.
Il progetto pilota realizzato grazie al contributo di Amiat, Iren e Corepla, è stato predisposto dalla Fondazione
per lo sviluppo sostenibile, i Consorzi Castalia e Corepla con il Coordinamento dell’Autorità di Bacino
distrettuale del fiume Po, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e la collaborazione della Città di Torino.
Le modalità di intercettazione e raccolta dei rifiuti previste dal progetto torinese sono a cura della società
Castalia Operations nell’ambito del progetto Seasweeper che vede l’installazione di un dispositivo composto da
barriere galleggianti che consentono di raccogliere le plastiche e gli altri rifiuti galleggianti trasportati dal fiume.
Il sistema è composto da due moduli progettati per restare posizionati fino a dicembre 2019. Le barriere non
interferiscono con la flora e la fauna del fiume.
Tramite un’imbarcazione “Sea hunter” e operatori da terra, i rifiuti verranno raccolti in appositi cassoni gestiti
da Amiat, che provvederà a sua volta a conferire le plastiche presso un impianto Corepla che si occuperà della
successiva valorizzazione dei materiali.
Il materiale riciclato verrà quindi utilizzato per la realizzazione di arredi urbani che verranno regalati dai partner
del progetto alla Città di Torino.
I risultati di questa seconda sperimentazione, inoltre, verranno messi a confronto con la precedente attività di
intercettazione, raccolta e riciclo dei rifiuti plastici del fiume Po presso Ferrara. Sarà così possibile valutare la
fattibilità di un sistema nazionale di prevenzione dei rifiuti marini tramite sistemi di raccolta nei principali fiumi
italiani e nel contempo la possibilità di creare una filiera virtuosa di riciclo e recupero delle plastiche raccolte.

Lavoro e formazione alla vicesindaco Schellino

Da Palazzo Civico

Al centro del dibattito oggi in Sala Rossa il  nuovo assetto della Giunta. La sindaca Chiara Appendino ha illustrato il riordino delle deleghe in materia di Lavoro.

La formazione professionale, le politiche attive del lavoro, la promozione per l’occupazione giovanile e femminile saranno in capo all’Assessore e Vicesindaco Sonia Schellino – ha spiegato Appendino.

L’obiettivo – ha precisato – è collegare le materie del Welfare al sostegno dei lavoratori disoccupati sia nel sostegno al reddito che allo sviluppo di misure per la rioccupazione, compresa la gestione del Reddito di cittadinanza.

All’assessore Alberto Sacco sono confermate le deleghe attuali, alle quali sono estese le misure di salvaguardia dei posti di lavoro e di sostegno al reddito, le attività di gestione delle crisi aziendali, gli strumenti di salvaguardia salariale, lo sviluppo economico (cassa integrazione e contratti di solidarietà) e il progetto delle aree di crisi che coinvolge il territorio.

I due assessorati dovranno lavorare in piena sinergia – ha concluso – ma non ho dubbi che questo accadrà.IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

Stefano Lo Russo (PD): Non abbiamo ben capito l’impostazione della Sindaca e perché abbia tolto le deleghe al lavoro all’assessore Sacco: come potrebbe aumentare l’efficienza? Le deleghe ad attività produttive e strumenti di gestioni delle crisi lavorative storicamente sono sempre state insieme. Speriamo almeno questo permetta all’assessore Sacco di occuparsi meglio delle deleghe rimastegli.

Andrea Russi (M5S): Sono molto contento dello spostamento delle deleghe, al di là dell’ottimo lavoro sinora svolto dall’assessore Sacco. Con la globalizzazione e la grande rivoluzione tecnologica in atto e un numero sempre minore di posti di lavoro disponibili, sono necessarie nuove forme di re-distribuzione della ricchezza, sempre più nelle mani di poche persone. Servono percorsi assistenzialistici – come il reddito di cittadinanza – che accompagnino la ricerca del lavoro.

Eleonora Artesio (Torino in Comune): Le politiche attive del lavoro concorrono alla piena occupazione ed è difficile distinguere tra chi persegue il mantenimento dell’occupazione con politiche industriali e chi con politiche di welfare e re-distribuzione del reddito. In Europa, il reddito di cittadinanza non è uno strumento per le politiche attive del lavoro, per i 5 Stelle sì. È incomprensibile questa distinzione di competenze nelle deleghe della Giunta.

Maria Grazia Grippo (PD): La mossa della Sindaca è chiara: l’unica politica attiva del lavoro che questa Amministrazione si dichiara in grado di fare è quella di dare attuazione al reddito di cittadinanza. Con questa impostazione, la condizione di disoccupazione rischia di diventare permanente.

Osvaldo Napoli (Forza Italia): Prendo atto della corrispondenza di amorosi sensi tra M5S e PD e, al di là di chi ha le deleghe, l’importante è che vengano esercitate in maniera positiva

In manette 12 capi ultrà. Ricattavano la Juve per ottenere biglietti

E’ in corso dalle prime ore della mattina una vasta operazione della Polizia di Stato di Torino, coordinata dal Gruppo Criminalità Organizzata della locale Procura della Repubblica, nei confronti delle frange ultrà della Juventus. Nell’ambito dell’operazione denominata “Last Banner”, la DIGOS di Torino sta eseguendo 12  misure cautelari nei confronti dei capi e dei principali referenti dei “Drughi”, di “Tradizione-Antichi Valori”, dei “Viking”, del “Nucleo 1985” e di “Quelli … di via Filadelfia”, indagati a vario titolo per associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. Sono in corso – con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – 39 perquisizioni con la collaborazione delle DIGOS di Alessandria, Asti, Como, Savona, Milano, Genova, Pescara, La Spezia, L’Aquila, Firenze, Mantova, Monza, Bergamo e Biella, nei riguardi di 37 fra i principali referenti dei summenzionati gruppi ultrà (ed anche del “N.A.B. – Nucleo Armato Bianconero”), anch’essi indagati nell’ambito della medesima indagine.

L’indagine della DIGOS – svoltasi per oltre un anno – è scaturita da una  denuncia sporta dalla Juventus ed ha consentito al Gruppo Criminalità Organizzata della Procura di Torino di acquisire incontrovertibili elementi probatori in merito ad una precisa strategia estorsiva posta in essere dai leader dei principali gruppi ultrà bianconeri nei confronti della citata società calcistica.

L’interruzione, alla fine del campionato 2017/18, di alcuni privilegi concessi ai gruppi ultrà ha infatti determinato, sin da subito, una “reazione” dei leader storici, che hanno definito una capillare strategia criminale per “ripristinare” quei vantaggi soppressi ed affermare nuovamente la posizione “di  forza”  nei riguardi  dellaJuventus.