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Genova, trovati i corpi dei tre dispersi piemontesi

Anche  i corpi dei tre novaresi dispersi che ancora mancavano al triste appello dopo il crollo del viadotto Morandi, sono stati ritrovati dai vigili del fuoco. La loro Hyundai è stata recuperata sotto le macerie. Era schiacciata sotto il peso di un enorme blocco di cemento nei pressi del torrente Polcevera. A bordo la famiglia Cecala: il papà Cristian, la moglie Dawna e la piccola Kristal di 9 anni. Abitavano a Oleggio e quel giorno dovevano andare in vacanza su un traghetto per l’Elba.

 

Sanità, la Regione vuole ridurre le liste d’attesa

L’Assessorato regionale  alla Sanità ha avviato un monitoraggio allo scopo di valutare le criticità esistenti negli ospedali e ridurre le liste d’attesa per esami e visite specialistiche nelle Asl, che spesso arrivano a mesi interi. La Giunta ha così messo a disposizione 10 milioni di euro  per aumentare l’offerta delle prestazioni nel sistema sanitario piemontese. Asl Città di Torino  potenzierà  le visite dermatologiche, ortopediche, endocrinologiche, otorinolaringoiatriche, urologiche, oculistiche. Miglioreranno anche esami come la colonscopia e la mammografia.

In forma privata i funerali di sei vittime del ponte

funerali di Andrea Vittone, della moglie Claudia Possetti e dei figli Manuele e Camilla, di 16 e 12 anni, si terranno domani alle 15 in Duomo a Pinerolo. I familiari delle vittime pinerolesi del crollo del ponte Morandi hanno deciso di non aderire alle esequie di Stato che si terranno nel piazzale della Fiera diGenova. Ancora domani, alle 10.30, Ad Arquata Scrivia, nell’Alessandrino, si celebreranno  i funerali di Alessandro Robotti e della moglie Giovanna Bottaro.  Intanto proseguono le ricerche dei dispersi Cristian Cecala, 42 anni, della moglie Dwana Munroe e della piccola  Kristal di 9 anni.

Musei in agosto: calano i turisti alla Reggia di Venaria

Un eccellente risultato al Museo Egizio, con 16 mila visitatori, bene anche al Museo Nazionale del Cinema, con 10 mila, scende invece, rispetto allo scorso anno, da 44 mila a 21 mila la Reggia di Venaria. Sono stati 8468 i visitatori che hanno deciso di accogliere l’invito alle aperture straordinarie dei Musei Reali di Torino in questo lungo ponte di Ferragosto, in particolare quelle serali, visitando a partire da venerdì le collezioni, passeggiando nei Giardini e scoprendo le varie mostre temporanee. 1636 i biglietti staccati per la preziosa e rara esposizione dedicata alla natura morta spagnola allestita in Galleria Sabauda fino al 30 settembre, Il silenzio sulla tela con quadri provenienti da musei di tutta Europa e dall’America. Questi alcuni dei dati delle presenze di turisti a ferragosto nei musei cittadini. Numerosi gli stranieri: soprattutto francesi e spagnoli. Il turismo culturale è una delle ricette giuste per superare la crisi. Certo il calo di presenze a Venaria fa pensare che si debba rinvigorire la promozione  turistica con nuove idee e progetti per far sì che l’allure internazionale conquistata da Torino con le Olimpiadi invernali del 2006 non venga a mancare.

 

 

(foto: il Torinese)

Le vittime piemontesi del crollo di Genova

Sono sei le vittime piemontesi fino ad ora accertate nella tragedia  del ponte crollato sull’autostrada di Genova. Distrutte una famiglia del Pinerolese e una di Arquata Scrivia. Morta anche un’infermiera siciliana, Marta Danisi, che da alcuni mesi si era trasferita in Piemonte e lavorava all’Asl di Alessandria. Andrea Vittone, di 49 anni, con la fidanzata  Claudia Possetti di 48 anni e i due figli di lei, Manuele e Camilla Bellasio, di 16 e 12 anni, abitavano a Pinerolo. I loro corpi sono stati recuperati senza vita tra le macerie. Gli alessandrini invece erano Alessandro Robotti, 50enne, e Giovanna Bottaro, 43 anni. Quest’ultima è ufficialmente ancora dispersa.  Risultano altri tre dispersi, una coppia di Oleggio con la loro bambina di 9 anni.

 

 

Per il controllo dei ponti c’è anche la “scatola nera”

Dopo la tragedia di Genova anche in Piemonte le società autostradali avvieranno una serie di controlli aggiuntivi su ponti e viadotti. Si attiveranno anche le istituzioni e gli enti territoriali, per quanto di loro competenza. Da un paio di mesi sul raccordo autostradale Torino-Caselle e’ già  stata avviata la sperimentazione della prima scatola nera ideata dalla  Sysdev, in collaborazione con l’Anas. Un primo strumento è stato attivato sotto il ponte del torrente Stura al confine tra Torino e Mappano. La centralina  dispone di una serie di sensori wireless per misurare in tempo reale la deformazione, l’eventuale spostamento, la variazione di temperatura e l’inclinazione della struttura. Tutti i dati sono trasmessi direttamente  a una piattaforma software dedicata.

 

 

(Foto di Mario Alesina)

La carica dei 101. Assunzioni all’Asl To4

Nuove assunzioni annunciate dalla direzione generale dell’Asl To4 di Chivasso, Ivrea e Settimo,  che ha disposto l’inserimento di 101 operatori sanitari per far fronte alla carenza di personale. Si tratta di 85 infermieri, 6 medici urgentisti, 5 medici anestesisti e 5 pediatri. Per quanto riguarda gli infermieri, sono assunti a tempo indeterminato con il concorso pubblico attivato dall’azienda. I medici sono  assunti a tempo determinato in attesa dello svolgimento del concorso. Sono state predisposte le procedure concorsuali, che “necessitano di tempi più lunghi per assumere urgentisti, anestesisti e pediatri in modo indeterminato”, afferma il direttore generale dell’azienda, Lorenzo Ardissone.

 

(foto Asl To4)

Genova, dalla Regione Piemonte centrale remota soccorsi

La Regione Piemonte si mobilita per aiutare Genova. Subito dopo il crollo del viadotto sull’autostrada A10  ha aperto la Centrale remota per l’organizzazione dei soccorsi sanitari (Cross). Il compito della centrale, una delle due esistenti in Italia insieme alla centrale di Pistoia, gestita dal 118 di Torino,  è quello di coordinare per conto del Dipartimento di Protezione civile di Roma l’allerta e l’attivazione di qualsiasi tipo di soccorso sanitario richiesto dalla regione colpita. “In questo caso la centrale contatta tutti i referenti sanitari e i gruppi di intervento delle varie regioni, – spiega la Regione Piemonte attraverso una nota – partendo da quelle più vicine, per accertare in tempo reale la disponibilità dei moduli sanitari, dei mezzi di soccorso, degli elicotteri e dei posti letto nei reparti di terapia intensiva dei principali ospedali. Ricevuti i dati, li trasmette al Dipartimento di Protezione civile di Roma e al responsabile sanitario regionale della regione interessata”. La centrale è in funzione già dalle ore 13. Non sono pervenute fino ad ora richieste specifiche di implementazione dei soccorsi da parte della Regione Liguria. La centrale resta in ogni caso aperta e operativa.

(foto archivio il Torinese)

Crollo del viadotto a Genova: soccorsi anche da Torino

Verso mezzogiorno  sono crollati 100 metri del ponte Morandi, il viadotto che tutti abbiamo percorso più volte nella vita, uno di quegli “svincoli micidiali”  di Genova nelle canzoni di De Gregori. Sarà l’inchiesta ad appurare le cause del crollo. Il ponte, tra i più imponenti d’Europa, lungo oltre un chilometro, si trova  sulla A10 a Genova Sampierdarena, sul torrente Polcevera. Sotto, industrie e abitazioni. Ci sarebbero “decine di morti”, dice il direttore del 118 di Genova. Sotto  le macerie, probabilmente,  una ventina di mezzi e si registrano fughe di gas. Sul posto tutti i mezzi di soccorso disponibili nel capoluogo ligure, le squadre cinofile e Usar, professionisti della ricerca  tra le macerie urbane. Stanno arrivando anche squadre di soccorso dal Piemonte. Gruppi di vigili del fuoco sono partiti da Torino e Alessandria. Gli ospedali torinesi hanno attivato il piano di maxi emergenza, pronti ad accogliere eventuali feriti dalla Liguria. La sindaca di Torino Chiara Appendino ha telefonato al primo cittadino di Genova, Marco Bucci, esprimendogli vicinanza e solidarietà e rendendosi disponibile ad inviare aiuti. Su Twitter interviene il presidente francese Macron, solidale con i genovesi e gli italiani.

 

(foto archivio Di Bbruno)

Aria di rottura tra No-Tav e M5S?

Aria di rottura tra No-Tav e grillini? Mentre “i Si Tav e Telt fanno i fatti, vanno avanti e lanciano gli appalti, i Cinque stelle continuano solo con sterili proclami invece di produrre atti amministrativi”. Sembra lo abbia scritto  in una lettera il leader No Tav Alberto Perino, figura storica della contestazione alla Torino-Lione, missiva che sarebbe stata fatta circolare in ambienti No Tav. La notizia giunge dal segretario provinciale torinese di Rifondazione comunista, Ezio Locatelli,(del quale riportiamo un intervento nella sezione “Politica” del Torinese). Locatelli parla di “scontro frontale tra Movimento No Tav e Cinque Stelle”. Secondo quanto riporta l’Ansa Perino avrebbe scritto: “E pensare che di cartucce da sparare ne avrebbero tantissime per bloccare gli ingranaggi della grande opera. Basta volerlo fare. Ma per non disturbare il manovratore queste cose non vengono fatte da chi è stato mandato a Roma per bloccare la Tav”.

 

(foto: il Torinese)