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Turismo: collaborazione tra Regione e imprese per il nuovo Piano Strategico

Nuovo focus tra Regione Piemonte e imprese: al centro il tema del turismo per un action plan comune in vista del Piano Strategico Regionale. L’incontro tra l’assessore Vittoria Poggio e Federico De Giuli, Confindustria Piemonte, per lavorare insieme su priorità e proposte progettuali.

Prosegue il percorso di confronto tra amministrazione regionale e sistema delle imprese quale strumento per mettere insieme competenze e azioni nei diversi ambiti di attività.
Focus del nuovo incontro è stata l’Industria del Turismo e ha visto coinvolti l’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio e il presidente della Commissione Industria del Turismo di Confindustria Piemonte, Federico De Giuli.
“Credo fortemente nello sviluppo e nella crescita del comparto turistico – ha affermato l’assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio Vittoria Poggio -, che considero una delle leve per lo sviluppo della nostra regione. Nel mio programma di mandato ho infatti inserito un obiettivo chiaro, tangibile e certamente ambizioso: portare il settore turistico dall’attutale 7.4% del Pil regionale al 10%. Per passare dalle parole alle azioni attuative che ci permetteranno di raggiungere questo risultato, ritengo imprescindibile il confronto con gli imprenditori, con i territori e con le associazioni che in modo collettivo ne rappresentano le istanze. Per questo non solo accetto sempre volentieri, ma ricerco con costanza e continuità, il confronto sincero e costruttivo con tutti gli stakeholder, per costruire insieme il piano strategico per lo sviluppo del comparto turistico. Anche perché, la mia provenienza è proprio dal mondo delle imprese, e quindi so bene quanto la collaborazione pubblico-privato sia essenziale per una progettualità che risulti davvero efficace”.

“Crediamo molto in questo metodo di collaborazione tra amministrazione regionale e sistema di rappresentanza delle imprese – sottolinea Federico De Giuli – e siamo lieti che anche l’assessore Poggio abbia voluto accogliere questa nostro approccio e siano emersi significativi punti di convergenza sui principali argomenti trattati e sulla necessità di dare continuità al lavoro fin qui svolto nel settore turistico. Siamo pronti a dare tutto il supporto necessario in un’ottica, auspichiamo, di area vasta, allargata a tutto il Nord Ovest”.
Nel corso dell’incontro sono stati discussi alcuni punti che potranno diventare oggetto di un action plan comune tra Regione Piemonte e Confindustria Piemonte:
Supporto alla Regione (cabina di regia) per la definizione delle strategie e delle linee operative del Piano Strategico Regionale, con particolare attenzione alle dinamiche di governance, alle progettualità dei territori e alla trasversalità dei settori e delle tematiche. Confindustria Piemonte si è resa disponibile alla costituzione di un tavolo tecnico di imprenditori del settore appartenenti alle Associazioni Territoriali, espressione delle specificità tematiche del settore legate all’Industria del Turismo.
Implementazione del Progetto per lo Sviluppo Turistico del Nord Ovest, con le Confindustrie regionali di Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria e Federturismo , in collaborazione con le 4 Regioni e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Definizione di una strategia di attrazione turistica connessa alle dinamiche di internazionalizzazione e contestuale e progressiva individuazione di alcuni Paesi target.
Focus in tema di Formazione e ITS Turismo, per l’individuazione di una strategia condivisa con la Regione Piemonte e la valorizzazione di percorsi formativi innovativi e legati alla domanda dell’Industria del Turismo.
Predisposizione di un Testo Unico di settore che raccolga, razionalizzandola, tutta la regolamentazione diretta agli operatori economici interessati.
Anche sulla base di questi spunti, la Regione Piemonte si appresta nei prossimi mesi a definire il Piano Strategico Regionale che verrà poi condiviso con tutti gli operatori per raccogliere osservazioni e pareri e in seguito finalizzato.

Emergenza maltempo: 130 strade chiuse e 570 sfollati

L’assessore Gabusi comunica in Aula le cifre dell’emergenza maltempo; toccati numeri più alti nelle scorse ore.
“In Piemonte ci sono almeno 130 strade chiude, oltre 570 gli sfollati (sino a qualche ora fa erano 620) e altre 395 persone isolate, che nel momento di crisi più forte avevano toccato quota 560. Purtroppo abbiamo ancora una vittima, che si unisce alle due di un mese fa. Mentre possiamo dire che sta finendo l’emergenza per quanto riguarda i bacini idrogeologici, continua quella dei movimenti franosi che sono ancora in atto”. Queste le informazioni fornite dall’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi, nella comunicazione all’Aula in Consiglio regionale di martedì 16 novembre, dopo le ultime giornate di forte maltempo.

Gabusi ha sottolineato come sia in fase di stabilizzazione l’ondata di pioggia che ha devastato parte del Basso Piemonte, risparmiando le aree del Novarese e del Verbano Cusio Ossola.

“Lo scenario che si sta delineando è certamente preoccupante, ma è molto difficile poter fare stime dei danni ora che l’evento meteorologico è appena terminato. I tecnici hanno incominciato a svolgere i sopralluoghi nelle aree colpite, mentre il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha firmato e inviato, purtroppo, una nuova richiesta di stato di emergenza. Uno dei problemi da risolvere nell’immediato è quello di evitare l’isolamento viario di diverse aree, che crea anche danni dal punto di vista delle attività economiche” ha aggiunto.

Il sistema della Protezione civile ha funzionato bene, nonostante un lavoro pressoché ininterrotto, estenuante e di enorme responsabilità.

“Bene anche il sistema della comunicazione, che ha permesso, tra l’altro, di rimanere in collegamento con le comunità isolate e con molte persone in difficoltà. Accanto all’efficienza dei soccorsi  vanno sottolineati anche lo sforzo di comunicazione da parte di tutti gli enti e la buona condotta dei cittadini” ha concluso Gabusi, annunciando si sta lavorando ad un bando regionale per poter destinare alcune somme di denaro ai gruppi di Protezione civile operanti sui territori.

Intervenendo nel dibattito successivo alle comunicazioni, Domenico Ravetti (Pd) ha invitato a passare subito all’azione sul dissesto idrogeologico, individuando priorità e aumentando le risorse a disposizione e ha sottolineato come la richiesta di fondi contro il dissesto sia arrivata proprio dalle opposizioni. Per Ravetti è necessaria una nuova legge sull’uso del suolo.

Un aumento delle risorse è stato sollecitato anche da Sean Sacco (M5s), che ha chiesto un’accelerazione sui cantieri per la messa in sicurezza del territorio.

Alberto Preioni (Lega) ha riconosciuto la necessità di aumentare i fondi e ha invitato a tornare alla pulizia dei fiumi, dragando i letti e liberando le rive. Una seria riflessione su questi temi è stata annunciata dal capogruppo della Lega.

Per Marco Grimaldi (Lev) la maggioranza avrebbe dovuto votare in Aula la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale. Grimaldi ha annunciato una proposta di legge organica sul tema.

Paolo Bongioanni (Fdi) ha chiesto interventi di messa in sicurezza dei versanti e ha sottolineato i rallentamenti che deriverebbero dal regime di vincoli sul territorio.

Silvio Magliano (Moderati) ha auspicato meno parole e più fatti, invitando tutti ad accettare la sfida e ad aumentare di fronte ad essa il senso di responsabilità.

Secondo l’assessore Roberto Rosso, se si superano i pregiudizi culturali e politici, maggioranza e opposizione possono operare insieme per trovare proposte efficaci nella lotta al dissesto.

Per Paolo Demarchi (Lega) occorre tornare alle sane pratiche dei nostri padri nella pulizia dei fiumi e dei rivi secondari, delle sponde e dei versanti.

La complessità degli interventi e la necessità di superare le risposte facili e spesso inefficaci di fronte all’emergenza sono state sottolineate da Sarah Disabato.

Per Carlo Riva Vercellotti sono necessari interventi complessi e su più fronti. Per questo occorre rivendicare e ottenere maggiori risorse statali

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mb-pr dal Consiglio regionale

Staffetta al femminile per la Giornata del No alla violenza contro le donne

Tante le testimonial  che hanno voluto affiancare le consigliere regionali nell’iniziativa “I volti raccontano la violenza”, organizzata a palazzo Lascaris in occasione del 25 novembre, GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE. Una staffetta fotografica con tanti volti noti di donne piemontesi del mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura, della politica e delle professioni:  Marita Ballesio (giornalista), Elena Barolo (attrice, showgirl, blogger), Stefania Bertola (scrittrice), Chiara Benedetto (direttore Struttura complessa a direzione universitaria Ostetricia e Ginecologia 1 Sant’Anna di Torino), Rosanna Caraci (giornalista), Jessica Costanzo (parlamentare), Barbara De Toma (dirigente Divisione Anticrimine Polizia di Stato), Patrizia Durante (scrittrice), Antonella Elia (attrice, showgirl), Giovanna Feola (vicepresidente Telefono Rosa Piemonte), Chiara Foglietta (consigliera comunale), Anna Franco (assessore Comune di Pianezza), Margherita Fumero (attrice), Paola Fuggetta (coordinatore dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Torino), Stefania Gerbino (staff legale Telefono Rosa Piemonte),Sabrina Gonzatto (scrittrice, giornalista), Simona Grabbi (presidente Consiglio Ordine avvocati Torino), Elena Maccanti (parlamentare), Cesarina Manassero (presidente Pari opportunità Ordine avvocati Torino), Augusta Montaruli (parlamentare), Giada Russo (campionessa italiana pattinaggio artistico), Patrizia Saccà (atleta paralimpica), Maria Costanza Trapanelli (presidente Unicef Piemonte), Ornella Toselli (presidente consulta femminile regionale). A dare sostegno all’iniziativa sono intervenuti anche numerosi  consiglieri regionali.

Sedute sulla panchina rossa simbolo delle vittime di femminicidio le testimonial sono state ritratte con uno specchio in mano con su scritta una frase che invita a mostrare il proprio volto, a  guardare in faccia il proprio dolore.  Proprio a quelle donne che restano in silenzio si è ispirata l’iniziativa di quest’anno del Consiglio regionale, un invito ad uscire allo scoperto semplicemente mostrando il proprio viso.

“Rispondere alla violenza contro le donne è un dovere civile, un imperativo etico a cui anche le istituzioni devono rispondere – ha dichiarato Gianluca Gavazza, componente dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale – nel corso della conferenza stampa che si è svolta al termine della staffetta fotografica – I dati sono drammatici e indicano un fenomeno che non accenna a diminuire: in Italia, il 30% delle donne ha subito nel corso della sua vita violenza e il 90% non l’ha denunciata. Negli ultimi anni, i progressi nelle politiche nazionali volte a ridurre la violenza sulle donne sono stati significativi, ma molto rimane ancora da fare. Dobbiamo tenere gli occhi aperti su questo fenomeno, intervenendo attivamente per quanto possibile e segnalando casi di sospetta violenza alle Forze dell’Ordine, alla Magistratura, ai tanti sportelli di ascolto delle diverse associazioni presenti sui nostri territori.  Ne va del futuro delle nuove generazioni, del benessere delle donne e degli uomini e dell’equilibrio della nostra società”.

“Il pensiero che spesso la violenza, fisica e non solo, avvenga fra le mura domestiche è tremendo ma le donne hanno un importante ruolo educativo. Dobbiamo instillare nei nostri figli maschi il rispetto verso il genere femminile, non dandolo mai per scontato. Il 64% delle donne vittime di violenza è italiana, un dato che deve farci riflettere”, ha affermato l’assessore regionale alle pari Opportunità, Chiara Caucino.

“Contrastare la violenza di genere è una rivoluzione innanzitutto culturale, che deve essere fatta insieme, facendo rete fra pubblico e privato, fra istituzioni e associazioni, ma innanzitutto coinvolgendo e sensibilizzando gli uomini”, ha dichiarato l’assessore regionale alla cultura, Vittoria Poggio.

“Si parla spesso di emergenza ma bisogna riconoscere che questo è un problema strutturato, radicato, che si può manifestare in diverse forme, anche dietro a un commento sui social network”, ha commentato la consigliera Sarah Disabato. “E’ fondamentale per questo che le donne abbiano la certezza di poter ricevere soccorso, di essere supportate se escono allo scoperto e denunciano”.

“Chi ti ama non ti picchia”, è il messaggio che bisogna diffondere, ricordando alle donne di non arrendersi, dando loro sostegno e risposte, quotidianamente”, è intervenuta la consigliera Letizia Nicotra, che ha ricordato anche il Codice rosso, il provvedimento voluto dal Governo e approvato nel luglio scorso che aggiorna e amplia le tutele per le vittime di violenza domestica e di genere.

“Oltre ai simboli e al doveroso ricordo è importante che si mettano in campo anche leggi e strumenti che consentano alle donne di uscire dalla paura, di ottenere un’effettiva autonomia, aumentando inoltre i fondi a supporto di chi trova il coraggio di denunciare”, è intervenuta la consigliera Monica Canalis.

“Mai confondere la violenza con l’amore: è il messaggio che il Consiglio regionale vuole veicolare fra i giovani attraverso la proiezione del film “La verità è che non gli piaci abbastanza”, una pellicola che pur col sorriso fa riflettere ed è così che vogliamo sottolineare come – in quest’opera di sensibilizzazione – sia importante partire dall’educazione dei ragazzi”, ha affermato la consigliera Alessandra Biletta.

Dell’istituzione, in collaborazione con la Giunta regionale, di uno sportello dedicato all’ascolto e alla consulenza, attraverso gli Urp regionali, ha infine parlato la consigliera Sara Zambaia precisando che “si tratta di uno sportello rivolto non solo alle donne, ma anche agli uomini che sono a conoscenza di situazioni di violenza o soprusi da porre all’attenzione, uno strumento in più perché si diffonda sempre più la cultura del rispetto reciproco”.

Tra le altre iniziative organizzate in collaborazione con il Consiglio regionale:

PALAZZO LASCARIS CONTRO LA VIOLENZA

Palazzo Lascaris illuminato di rosso per ricordare le vittime di femminicidio, a partire dalla sera di venerdì 22 novembre, sino alla mattina di martedì 26 novembre. Di rosso è stata illuminata anche la statua di Eva presente nel Cortile d’onore.

SPORTELLO DEDICATO ALLA VIOLENZA DI GENERE

Istituzione, in collaborazione con la Giunta regionale, di uno sportello dedicato all’ascolto e alla consulenza, attraverso gli URP regionali. Si prevede inoltre la collaborazione con gli Ordini degli avvocati e degli psicologi. L’obiettivo è quello di consentire un percorso diretto e immediato a consulenze professionali gratuite a disposizione di tutte le donne.

RINNOVO DELLA COLLABORAZIONE AL PROGETTO CAMPER CON LA POLIZIA DI STATO

L’iniziativa ha lo scopo di mettere a disposizione punti di ascolto avanzati in cui sia possibile non solo ricevere informazioni, ma anche avvalersi della professionalità e competenza degli operatori specializzati della Polizia di Stato affiancati da personale dei servizi sociali.

Lo scorso anno il Camper è venuto a contatto con circa 2000 cittadini. A seguito dell’attività svolta sono stati emessi dal Questore di Torino 25 ammonimenti per stalking e 103 ammonimenti per violenza domestica.

Per quest’anno la Polizia di Stato – Questura di Torino Divisione Polizia Anticrimine, in collaborazione con i Centri Antiviolenza e le Associazioni firmatarie del protocollo d’intesa in materia di stalking e violenza domestica, sarà presente:

25 novembre: 11-15 Main Hall Campus Einaudi, Università di Torino

30 novembre: 12-18 Shopville LE GRU, Grugliasco (TO)

Il Consiglio regionale, nell’ambito della collaborazione all’iniziativa, provvederà alla stampa indicativamente di n. 1000 copie del pieghevole e di n. 100 copie della locandina, che saranno distribuiti presso gli uffici di Polizia di Stato e nei punti informativi in cui sarà presente il camper.

PROIEZIONE DI UN FILM IN COLLABORAZIONE CON AGIS

In collaborazione con Agis scuola, si è svolta la proiezione del film “La verità è che non gli piaci abbastanza” adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Greg Behrendt e Liz Tuccillo. La pellicola, nel suo essere una tranquilla commedia sentimentale, in realtà rivolge un messaggio semplice ma efficace: OGNUNO ACCETTA L’AMORE CHE PENSA DI MERITARE. La proiezione ha coinvolto gli studenti degli Istituti di istruzione secondaria di II grado del Piemonte, in contemporanea a Torino e Provincia, il giorno 25 novembre a partire dalle h. 9.30.

SALE CINEMATOGRAFICHE  COINVOLTE:

AMBROSIO Cinecafè,Torino  – hanno partecipato le consigliere regionali Alessandra Biletta

CINEMA MASSAUA Cityplex, Torino  – ha partecipato la consigliera regionale Sarah Disabato

CINEMA LUMIERE Pianezza  – ha partecipato la consigliera regionale Sara Zambaia

CINEMA BOARO Ivrea

CINEMA DON BOSCO Cuneo

CINEMA VITTORIA Bra

CINEMA SOCIALE Omegna

CINEMA SOTTORIVA Varallo

LE DONNE CHE SCALDANO IL CUORE

Il progetto, nato da un’idea del Gruppo Rete Donne di Pianezza, è incentrato sulla figura femminile, non solo in ambito familiare, ma in quanto simbolo di vita, speranza, coraggio, conforto come una coperta che avvolge e scalda il cuore.

Si tratta di coperte realizzate assemblando PIASTRELLE in lana 30×30 fatte con i ferri o all’uncinetto, per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Il progetto, che ha una valenza sociale, è partito l’8 marzo 2019, giornata dedicata alla festa della donna e proseguirà con l’esposizione delle coperte a Pianezza il 23 novembre e a Palazzo Lascaris il 25 novembre, previa verifica delle specifiche tecniche e della fattibilità dell’allestimento.

RILANCIO CAMPAGNE SOCIALI

#uomoimparaperdere #nemmenoconunfiore #nonsologgi #guardainfacciailtuodolore

Anche quest’anno in occasione della Giornata il Consiglio regionale rinnova la campagna sociale sulla prevenzione e il contrasto della violenza. La campagna sarà veicolata, attraverso i canali istituzionali Facebook, Twitter, Youtube e Linkedin.

Aerospace & Defense Meetings, decolla la due giorni dell’aerospazio

26 e 27 novembre – Torino

 

Oltre 900 gli operatori presenti e più di 7.500 gli incontri B2B. Conferenze, seminari, mostre e workshop arricchiranno il programma del 26 e 27 novembre all’Oval Lingotto, finalizzato a presentare le novità messe in campo dalle aziende italiane del settore e in particolare quelle piemontesi, che rappresentano il 17% dell’export nazionale

 Il 26 e il 27 novembre 2019 l’Oval Lingotto di Torino apre le porte alla 7° edizione degli Aerospace & Defense Meetings, l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale e della difesa in Italia che rappresenta l’occasione per costruire relazioni di business e sviluppare nuovi progetti con imprese provenienti da tutto il mondo. L’iniziativa, che vede la collaborazione della Camera di commercio di Torino, rientra tra le attività della Regione Piemonte a sostegno dell’internazionalizzazione del settore tra cui il Progetto Integrato di Filiera e le azioni di attrazione investimenti gestiti da Ceipiemonte. La business convention è organizzata ogni due anni a Torino in alternanza con l’Aeromart di Tolosa da ABE BCI Aerospace, leader mondiale nell’organizzazione di incontri d’affari per il settore aerospazio e difesa, con la collaborazione di Ceipiemonte.

Con più di 900 operatori iscritti, tra grandi gruppi multinazionali, PMI, start up e centri di ricerca, e oltre 7.500 incontri B2B con gli uffici acquisti delle principali aziende aerospaziali straniere e italiane in cerca di fornitori e soluzioni, l’evento di Torino si conferma un appuntamento irrinunciabile per il settore, dove 9 partecipanti su 10 incontrano il contatto giusto per firmare nuove commesse, come testimoniano i dati delle precedenti edizioni. Hanno già confermato la partecipazione tutti i big del settore, oltre alla grande industria presente in Piemonte: Leonardo, industrial supporter, e le aziende partner Thales Alenia Space, Avio Aero, Collins Aerospace e ALTEC.

La forte attrazione di investimenti esteri, la presenza di un sistema completo di eccellenze produttive e scientifiche, con la combinazione di grandi, piccole e medie imprese (circa 280), Università e diversi centri di ricerca, 14.800 addetti, 3.9 miliardi di fatturato e quasi 970 milioni di euro di export, pari al 17% del totale nazionale (soprattutto diretto verso gli USA e la Germania), attestano il Piemonte come uno dei più importanti distretti aerospaziali a livello mondiale, e il successo degli Aerospace & Defense Meetings 2019 a Torino, che ha già fatto registrare un incremento del 5% del totale delle iscrizioni rispetto alla precedente edizione e addirittura un +60% di presenza delle aziende buyer, ne è la conseguenza.

Il programma delle due giornate

Alla parte più strettamente business e di scambio di affari degli incontri B2B si aggiunge un ricco calendario di eventi, workshop, sessioni sulle politiche degli acquisti e gestione della supply chain, seminari sull’innovazione e conferenze internazionali di alto livello tecnico.

Nella giornata dell’apertura, martedì 26 novembre:

Ø  Alle ore 11 inaugurazione con il taglio del nastro e gli interventi delle autorità.

Nel primo pomeriggio sono previsti due focus specifici sul settore Spazio, grazie alla partecipazione significativa di top player nazionali e internazionali:

Ø  Dalle 14 alle 14,30 si terrà il seminario “Cross Techonlogies: from Space to Earth”, in collaborazione con Thales Alenia Space e altre aziende testimonial, per un focus sulle tecnologie spaziali che trovano applicazione anche in altri settori produttivi

Ø  Dalle 14,35 alle 15,40 si terrà il workshop “Space talk – Aggregation and Collaboration Experiences with Piemonte Companies”, che mira ad approfondire i risultati raggiunti attraverso l’aggregazione delle PMI piemontesi e sulla particolare sinergia stabilita con le grandi aziende presenti sul territorio. Verrà analizzato il processo di trasformazione di un’azienda no-space in fornitore qualificato della filiera spaziale

Ø  Alle 16,20 sono in programma:

o  l’intervento di Johan Stein, presidente di CAMASA, Commercial Aerospace Manufacturing Association of South Africa, per la prima volta presente agli Aerospace and Defence Meetings, che offrirà una panoramica su produzioni e player di questo territorio

o  la presentazione della partnership di Leonardo con ELITE e di SACE Simest (Gruppo Cassa depositi e prestiti ) a sostegno dei supplier del settore

Il 27 novembre la business convention si aprirà con la conferenza internazionale sul tema della trasformazione della Supply Chain 2020+, che vedrà alternarsi le voci di grandi player internazionali nell’illustrare alle PMI come trasformare i propri processi produttivi per soddisfare le esigenze della committenza e quali sono i trend principali che la supply chain deve considerare per soddisfare le aspettative dei Prime Contractor. Sempre nella mattinata la Presentazione dell’iniziativa “Città dell’aerospazio di Torino” promossa da Leonardo e Politecnico di Torino.

Ø  Dalle 14,35 alle 15,05 l’appuntamento è con “Centre for Near Space – Thesis Awarding Ceremony”, cerimonia di premiazione di due tesi universitarie realizzate nel contesto della collaborazione tra la Regione Piemonte, il Politecnico di Torino, Thales Alenia Space e l’azienda Ellena specializzata nella produzione additiva

Ø  Alle 15,10-15,40 è previsto il workshop “Additive Manufacturing Maturity, Evolution and Perspectives” a cura di Ceipiemonte

Nel pomeriggio del 27 novembre è in programma l’Assemblea Generale dell’EACP – European Aerospace Cluster Partnership, rete composta da 46 partner che prevede la continuazione e successiva chiusura dei lavori al Centro Congressi Torino Incontra nei giorni del 28 e 29 novembre.

L’evento sarà inoltre animato dalla presenza di un’area espositiva finalizzata a mettere in evidenza le competenze tecnologiche più innovative esistenti in Piemonte. Quest’area rappresenta la vetrina di tecnologie e prodotti utilizzabili in ambito aerospaziale sviluppati da aziende, fra cui molte PMI, che operano in settori non solo o non prevalentemente connessi all’aerospazio, come ad esempio i settori automotive, meccatronica, tessile, agroalimentare e design. Trasversalmente a questi ambiti, sono esposti prodotti e componenti per uso aerospaziale realizzati in additive manufacturing, tecnologia in cui il Piemonte è leader nel mondo.

Accanto a questa zona dedicata a soluzioni e tecnologie trasversali del tessuto produttivo regionale, trovano spazio i progetti del Politecnico di Torino, dell’Università degli Studi di Torino, dell’Università del Piemonte Orientale, degli Incubatori e delle start-up che testimoniano la sinergia tra il mondo accademico, imprenditoriale e le istituzioni e la vivacità del territorio in termini di nuove idee e soluzioni all’avanguardia pronte per essere sviluppate e implementate nel settore aerospaziale.

Cede anche la Torino-Piacenza. Una voragine blocca il traffico

Dopo la Torino – Savona un’altra arteria autostradale è stata interessata nella giornata di domenica da un gravissimo cedimento. Intorno alle 21, causa le abbondanti precipitazioni che hanno interessato la zona si è aperta una voragine sull’autostrada Torino – Piacenza, direzione Torino, che ha costretto all’interruzione della viabilità sul tratto della A21, il casello di Asti Ovest e la barriera di Villanova d’Asti, in entrambe le direzioni. Non ci sono veicoli coinvolti. In direzione di Torino si sono formate lunghe code e per la giornata di lunedì, il Comune di Asti, d’intesa con la Provincia di Asti, in previsione del possibile intasamento delle provinciali, ha disposto la chiusura delle scuole superiori di secondo grado (non delle primarie e delle secondarie di primo grado). Sul posto sono intevenuti la Polizia, i Vigili del fuoco di Asti ed in tecnici dell’autostrada.

Massimo Iaretti

Crolla la Torino-Savona e infuria la polemica politica

Una trentina di metri del tratto di viadotto della Torino-Savona è crollato. Si tratta della A6, tra l’innesto con la A10 e Altare verso Torino. Sul posto i vigili del fuoco. Il crollo non ha per fortuna coinvolto persone. Ora la A6 Torino-Savona è interrotta tra Savona e Altare. La causa del crollo potrebbe essere legata a una frana che si era riversata sul viadotto. Infuria già la polemica tra le forze politiche sulla gestione dell’assetto idrogeologico e delle opere pubbliche. Il deterioramento della dotazione infrastrutturale nazionale e’ un dato economico di fatto. Il rapporto congiunturale Ref -Ricerche rileva che nell’ultimo decennio  si è verificata una diminuzione della dotazione del capitale pubblico di circa 70 miliardi di euro.

Tentato omicidio: uomo ferito da colpi di arma da fuoco

Questa mattina a Moncalieri  via Sestriere, su segnalazione 112, i Carabinieri hanno rinvenuto in strada un uomo 45enne, già noto alle forze dell’ordine ferito alle gambe e gluteo da 3 o 4 colpi di arma da fuoco, esplosigli contro da sconosciuto, dileguatosi vie limitrofe. È stato portato in  ambulanza alle  Molinette di Torino. Non si conosco al momento le condizioni delle ferite riportate.
Sul luogo del tentato omicidio i carabinieri che stanno ricostruendo l’episodio delittuoso.

Maltempo, pronta la richiesta di stato di emergenza

Torino, lunedì 25 novembre 2019, h. 10.30

Maltempo in Piemonte: aggiornamento della situazione dalla Sala operativa di Corso Marche

L’aggiornamento delle 9.00 dell’Arpa segnala un esaurimento completo delle precipitazioni nel corso della mattinata sul settore orientale del Piemonte, mentre permangono fenomeni deboli residui sul settore occidentale. Nel pomeriggio si prevedono schiarite sempre più ampie e, nella notte, foschie sulle pianure.

Permangono i disagi per i danni provocati del maltempo in questi giorni. Oltre 130 le strade secondarie chiuse, 653 gli evacuati, di cui 234 nell’Alessandrino e 258 nel Cuneese. Sono aperti circa 120 Centri operativi comunali (Coc), ma la Sala operativa regionale sta ricevendo comunicazione di una loro progressiva chiusura. Sono ancora al lavoro sul territorio 2620 volontari per il ripristino delle condizioni di normalità.

Sul fronte dei fiumi, i livelli del reticolo principale e secondario a nord del Po risultano in generale diminuzione. Il Po si mantiene stazionario, con livelli al di sopra della soglia di pericolo a Moncalieri e a Torino e al di sopra della soglia di guardia nelle restanti sezioni. Anche il Tanaro si mantiene stazionario ad Asti e Alessandria, al di sopra della soglia di guardia e in generale diminuzione nelle restanti sezioni. La Bormida, in diminuzione, presenta ancora livelli superiori alla soglia di guardia. Nel Cuneese si mantengono al di sopra del livello di guardia il Varaita, l’Ellero e il Ghiandone. Nell’Astigiano è in lieve crescita il Belbo. I laghi d’Orta e Maggiore sono stazionari, al di sopra del livello di guardia.

Riaperto il tratto dell’autostrada A5, tra Ivrea e Pont-Saint-Martin, ai mezzi sia leggeri sia pesante. Dalle 10 è stata ripristinata la normale viabilità sulla A21 Torino-Piacenza.

 Si invitano i cittadini ad adottare le buone pratiche di autoprotezione:

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/allertamento-monitoraggio/cosa-fare-caso-allerta-alluvione

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/allertamento-monitoraggio/cosa-fare-caso-allerta-frana

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/allertamento-monitoraggio/cosa-fare-caso-allerta-neve

e seguire l’evoluzione del maltempo sui siti

http://www.arpa.piemonte.it/bollettini/elenco-bollettini

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile

MALTEMPO IN PIEMONTE: AGGIORNAMENTO 

delle ore 20.30 di domenica 24 novembre 

DALLA SALA OPERATIVA DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE

La Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte continua a monitorare l’evoluzione del maltempo che si sta abbattendo sul Piemonte.

Si è dovuto purtroppo riscontrare che nel pomeriggio i vigili del fuoco, con l’ausilio dei carabinieri, hanno recuperato il cadavere della donna travolta dal fiume Bormida e dispersa da questa mattina a Sezzadio (AL).

Il sistema di Protezione civile piemontese continua l’attività di vigilanza e supporto alle situazioni critiche ancora in corso sul territorio, con particolare attenzione alla provincia di Alessandria e alle zone poste lungo l’asta del Po a monte di Torino.

I Comuni che hanno aperto il Centro operativo e stanno vigilando sul proprio territorio sono al momento 187.

Ai Comuni che ne hanno fatto richiesta sono stati forniti 700 sacchetti di sabbia per il contenimento dell’acqua e 160 barriere antinondazione.

Le persone che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione per motivi di sicurezza sono al momento circa 520: 232 in provincia di Alessandria, circa 150 in provincia di Torino (120 a Chiaverano, gli altri a Pianezza), 130 in provincia di Cuneo, 10 a Villadossola (VCO), 5 ad Asti. Coloro che non hanno potuto trovare una sistemazione in maniera autonoma sono ospitati presso centri comunali appositamente allestiti.

I cittadini residenti in frazioni isolate sono 360 in provincia di Alessandria (di cui 200 a Cassinelle, 70 ad Acqui Terme, 60 a Molare, 30 ad Alice Bel Colle), un centinaio nel Torinese (a Ceresole Reale, Luserna San Giovanni e Settimo Vittone), 250 in Valsesia (Carcoforo, Rimasco, Rima).

Sono circa 2.100 i volontari che stanno prestando il loro contributo sul territorio: circa 1.250 appartengono al Coordinamento regionale di Protezione civile, 500 al Corpo Antincendi boschivi, gli altri ad Associazione nazionale alpini, Croce Rossa e Associazione nazionale carabinieri.

Per quanto riguarda il livello dei fiumi, il Po è in moderata crescita nella serata con valori che si manterranno al di sopra dei livelli di guardia nelle sezioni da Carignano (TO) a Crescentino (VC). Al di sopra del livello di pericolo si riscontrano il Bormida, il Tanaro e il Chisola, mentre il Malone è in evidente diminuzione.

Il lago d’Orta ad Omegna è al di sopra del livello di guardia, in moderata crescita.

Resta alta la criticità dovuta alle valanghe, attualmente ai livelli di pericolo più elevati su tutto l’arco alpino.

L’autostrada A6 Torino-Aosta rimane chiusa per il rischio legato alla frana di Quincinetto. La Regione Valle d’Aosta ha disposto il divieto di ingresso dei mezzi pesanti provenienti da Francia, Svizzera e Piemonte, che vengono deviati verso il tunnel del Frejus fino a nuove disposizioni.

 

 L’Assessore regionale Gabusi: «Bene lo sforzo di comunicazione da parte di tutti gli enti e la buona condotta dei cittadini»

 

Torino, 24 novembre 2019

È in fase di stabilizzazione l’ondata di maltempo che da due giorni sta devastando parte del Piemonte, ma i timori restano alti. Le Valli Orco, Lanzo, bassa Valsusa e Sangone, Varaita, Tanaro, Belbo e Bormida restano sorvegliati speciali. «Lo scenario che si sta delineando è certamente preoccupante – sottolinea l’assessore della Regione Piemonte alla Protezione civile Marco Gabusi -, ma è estremamente difficile poter fare stime dei danni ora che l’evento meteorologico è ancora in corso. Appena le condizioni lo consentiranno i tecnici faranno i sopralluoghi nelle aree colpite, mentre la Regione Piemonte procedepurtroppo, con una nuova richiesta di ‘stato di emergenza’.

Ho ricevuto tantissime manifestazioni di gratitudine da parte dei cittadini nei confronti dei soccorritori: è grazie a loro che eventi come questo non degenerano più in tragedia come accadde nel 1994. Il sistema della Protezione civile sta funzionando bene, anche nelle condizioni difficili imposte da mesi di maltempo, durante i quali è stato sottoposto ad un lavoro pressoché ininterrotto, estenuante e di enorme responsabilità».

Bene anche il sistema della comunicazione, che ha permesso, tra l’altro, di rimanere in collegamento con le comunità isolate e con molte persone in difficoltà. «Accanto all’efficienza dei soccorsi – spiega l’assessore Gabusi – vanno sottolineati anche lo sforzo di comunicazione da parte di tutti gli enti e la buona condotta dei cittadini, che hanno imparato o stanno imparando ad attenersi alle norme di comportamento che diffondiamo attraverso tutti i canali a disposizione».

 

Numerosi i mezzi di informazione attivi:

I siti

http://www.arpa.piemonte.it/bollettini/elenco-bollettini

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile

I Canali social

@ProCivPiemonte; @regionepiemonte; @PiemonteInforma

I Consigli di autoprotezione

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/allertamento-monitoraggio/cosa-fare-caso-allerta-forti-temporali

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/allertamento-monitoraggio/cosa-fare-caso-allerta-alluvione

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/allertamento-monitoraggio/cosa-fare-caso-allerta-neve

MALTEMPO IN PIEMONTE: ANCORA ALLERTA ROSSA IN TRE ZONE

aggiornamento delle ore 14 di domenica dalla sala operativa della protezione civile regionale

Ancora allerta ROSSA in Piemonte: il Centro funzionale di Arpa Piemonte l’ha dichiarata per le Valli Orco, Lanzo, bassa Valsusa e Sangone (TO), Varaita, Tanaro, Belbo e Bormida; allerta ARANCIONE per tutte le altre zone.

Il Po è in crescita e toccherà il livello di pericolo tra Carignano e Crescentino. Bormida e Belbo sono al di sopra della soglia di pericolo, ma il livello diminuirà durante la giornata. Sopra la soglia di pericolo anche il Tanaro a Montecastello e i torrenti Malone, Chisola e Cervo. Il lago Maggiore sta arrivando al livello di guardia.

Il centro abitato di Cardè (Cuneo) è stato allagato dall’esondazione di alcuni rii minori. All’opera vigili del fuoco, forze dell’ordine e Protezione civile.

Numerose le strade provinciali chiuse al traffico a causa di frane e/o allagamenti (la situazione sempre aggiornata è consultabile su www.muoversinpiemonte.it/page/strade-chiuse-per-maltempo A Moncalieri è stato bloccato il ponte Barauda.

La perturbazione che sta interessando l’Italia si sta spostando gradualmente verso est. Pertanto oggi il tempo rimane ancora instabile, con precipitazioni moderate diffuse con valori ancora forti o molto forti su Pinerolese e Cuneese, ma da domani mattina si verificherà una graduale attenuazione dei fenomeni con esaurimento nel pomeriggio. La quota neve è in ulteriore aumento fino a 1800 m.

Dall’inizio dell’evento alla Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte sono giunte dal territorio circa 300 segnalazioni.

“Continuiamo a lavorare e a non perdere d’occhio nulla, perché la prima preoccupazione è la sicurezza delle persone, e si raccomanda pertanto la massima prudenza – commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – A Sezzadio purtroppo è dispersa una donna, la cui auto è stata travolta dalla corrente per l’esondazione del Bormida. Solo per renderci conto della portata dell’attuale evento atmosferico, questo fiume ha avuto un’ondata di piena di 20 cm superiore a quella di un mese fa”.

“Nonostante le condizioni meteorologiche stiano volgendo al miglioramento, la situazione rimane critica in diverse aree del Piemonte e nelle prossime ore e nei prossimi giorni ci aspettiamo problemi di allagamenti, frane e smottamenti – aggiunge l’assessore alle Opere pubbliche, Difesa del Suolo e Protezione civile, Marco Gabusi – Ribadiamo il consiglio ai cittadini di limitare il più possibile gli spostamenti e di seguire i consigli sui canali ufficiali della Protezione civile e della Regione Piemonte”.


MALTEMPO IN PIEMONTE: DOMENICA, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 9.30

DALLA SALA OPERATIVA DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE

Nelle ultime ore si sono verificate piogge forti sulla fascia nord-occidentale, sulla pianura torinese e sui settori appenninici ai confini con la Liguria. In provincia di Torino si sono registrati 20-/30 cm di neve sopra quota 1600 metri.

Situazione fiumi e laghi: Bormida sopra il livello di pericolo ma non ci si aspettano incrementi significativi, Belbo in incremento ha raggiunto la soglia di pericolo. Scrivia a livello di guardia, Tanaro sulla soglia di pericolo vicino a Montecastello e livello di guardia ad Asti, Chisola e Malone hanno superato il livello di pericolo, livelli di guardia superati da Po, Stura di Lanzo, Ceronda, Cervo, Elvo, Varaita e Ghiandone. Il lago d’Orta è alla soglia di guardia.

Previsioni: per le prossime ore si verificheranno precipitazioni diffuse su basso Alessandrino e Cuneese orientale. Nel pomeriggio tenderanno ad attenuarsi. La quota neve si innalzerà fino a 1700-1800 m.

Possibile un incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua nelle pianure torinesi e in alcune sezioni del Po a valle di Torino, ed un aumento del livello idrometrico del lago Maggiore fino al livello di guardia.

Nelle ore centrali della giornata sono attesi la piena del Tanaro ed il mantenimento di permanere per l’intera giornata di livelli critici.

In provincia di Torino si segue con attenzione l’evoluzione delle portate dei torrenti Ceronda, Chisola e Malone.

Dall’inizio dell’evento alla Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte sono giunte dal territorio 267 segnalazioni.

I volontari attivati sono finora 1832, di cui 1123 del Coordinamento regionale, 520 del Corpo Antincendi boschivi, 58 dell’Associazione nazionale Carabinieri.

Maltempo, in Piemonte frazioni isolate e famiglie evacuate. A Torino chiusi i Murazzi

IN PIEMONTE SITUAZIONE  IN EVOLUZIONE. LA PROTEZIONE CIVILE MOBILITATA SU TUTTO IL TERRITORIO

Sabato 23 novembre ore 20,30 aggiornamento dalla Sala Operativa di Corso Marche

Le rilevazioni Arpa evidenziano che le precipitazioni delle ultime ore hanno determinato un incremento generalizzato dei livelli idrometrici di tutti i corsi d’acqua del reticolo principale e secondario, con superamento della soglia di pericolo per i torrenti Bormida e Orba, e il Tanaro alla sezione di Montecastello (AL).
Sul settore settentrionale i corsi d’acqua sono in crescita, ma ancora al di sotto delle soglie di pericolo. Si segnala il raggiungimento del livello di guardia del Ceronda, del Malone e del Cervo ( Biellese e Torinese).

La situazione più critica si registra in provincia di Alessandria, dove si registrano 115 evacuati in via precauzionale, 22 ad Acqui Terme, 6 Cremolini, 20 ad Ovada, 8 a Prasco, 10 ad Alessandria, 3 a Gavi, 40 a Chiaverano nel torinese e 6 a Ormea nel cuneese, si segnalano notevoli disagi alla viabilità locale legati a smottamenti o allagamenti.

Sono aperti 80 Coc ( Centri Operativi comunali),20 COM , (Centri Operativi misti), 4 Ccs, (Centri coordinamenti soccorsi), e 6 Sop, (Sale operative di Protezione civile).

In sede di Ccs (Centro coordinamento soccorsi) della Prefettura di Torino è stata decisa l’attivazione del livello 3 del piano speditivo (piano di gestione dell’emergenza) per la frana di Quincinetto. Di conseguenza dalle 17.30 l’autostrada A5 è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni da Ivrea a Pont-Saint-Martin per tutti i mezzi.

Aipo (Agenzia interregionale del fiume Po) ha comunicato che nelle prossime 24 ore il Po potrebbe superare la soglia 2 di criticità (moderata, colore arancione) nel tratto piemontese ed entrare, nell’arco delle 36 ore, nel livello 3 di criticità (elevata, colore rosso) in alcune sezioni a valle di Torino.

Sono al lavoro sul territorio oltre 1000 volontari del Coordinamento regionale e 192 del Corpo Aib; sono stati richiesti alla Protezione civile oltre 8000 sacchetti di sabbia, motopompe e 1 cisterna per acqua potabile.

Per la viabilità si segnalano circa 60 Strade provinciali chiuse per smottamenti ed allagamenti, sopratutto nell’alessandrino, mentre RFI ha attivato fra Acqui ed Alessandria un servizio sostitutivo

 

 

 


AGGIORNAMENTO
La piena del Po è imponente anche a Torino e nel  pomeriggio la zona dei Murazzi è stata chiusa, a veicoli e persone, con un’ordinanza firmata dalla sindaca Chiara Appendino. Il divieto di transito è esteso al Borgo Medievale. Sospese tutte le attività sul fiume, come le  società di canottaggio già avvisate ieri dell’arrivo dell’emergenza

Assessore Gabusi: «Limitare gli spostamenti e seguire i canali informativi»

Torino, 23 novembre 2019

«Oggi avremmo dovuto essere ad Alba, dove quasi mille persone ci aspettavamo per celebrare i 25 anni dalla grande alluvione del 1994. Invece stiamo vivendo una nuova emergenza maltempo; una delle più importanti degli ultimi anni». Così l’assessore della Regione Piemonte alla Protezione civile Marco Gabusi, che sta seguendo costantemente la situazione meteo con la sala operativa, aperta da ieri sera a mezzanotte fino al termine dell’emergenza.

«Il contesto non è semplice – sottolinea l’assessore Gabusi –. Il quadro è in continua evoluzione e al momento non possiamopurtroppo dare notizie di miglioramento. Il numero delle persone evacuate è alto ed è in continuo aumento. Ci sono frazioni isolate, ma comunque in contatto con la protezione civile per eventuali operazioni di assistenza. Anche le strade stanno subendo chiusure, mentre le ferrovie per il momento sembrano meno danneggiate. Tutti i centri operativi di protezione e soccorso sono allertati, tantissimi Centri Operativi Comunali sono aperti e man mano che riescono altri aprono per il primo soccorso alle popolazioni».

«Consigliamo, anzi chiediamo, ai cittadini di limitare il più possibile gli spostamenti. E soprattutto di seguire gli aggiornamenti e i consigli sui canali ufficiali. Abbiamo la migliore protezione civile d’Italia, ma anche i cittadini possono fare la differenza seguendo le norme di comportamento corrette. Appena le condizioni lo permetteranno mi recherò sui territori colpiti, come fatto per i passati eventi metereologici, e avvierò le richieste di stato di emergenza per il post alluvione».

I siti:

http://www.arpa.piemonte.it/bollettini/elenco-bollettini

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile

I Canali social

@ProCivPiemonte; @regionepiemonte; @PiemonteInforma

I Consigli di autoprotezione:

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/allertamento-monitoraggio/cosa-fare-caso-allerta-forti-temporali

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/allertamento-monitoraggio/cosa-fare-caso-allerta-alluvione

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/allertamento-monitoraggio/cosa-fare-caso-allerta-neve

 

Le sardine e la democrazia

Di Pier Franco Quaglieni
Idea davvero curiosa quella di definirsi sardine, un pesce spesso destinato a finire in bocca ad un pesce più grande. Hanno riempito le piazze ed  hanno invaso i giornali. Le sardine seguono l’esempio delle madamine torinesi e del madamino che riuscirono a portare in piazza trentamila persone,illudendole su una apartiticità  bipartisan che non ci fu. I madamini ebbero l’appoggio di partiti e sindacati oltre che di alcuni poteri forti e dei giornali. Le sardine, che non sono affatto trasversali ma dichiaratamente esclusivamente  contro il sovranismo e il populismo di destra, non si affidano solo ai social, ma hanno l’appoggio, neppure mascherata,  della militanza di sinistra e di estrema sinistra. Sono una versione rinnovata dei vecchi girotondi che si opposero a Berlusconi senza neppure scalfirlo, anzi rafforzandolo. Anche le sardine ripetono slogan antifascisti e cantano “Bella ciao”  in contesti politici in cui il fascismo c’entra poco o nulla, come ha detto di recente Raffaele Fiano che è un fierissimo antifascista. La lezione che ritorna è che non si deve fare abuso della parola fascista perché la storia non si ripete e il fascismo è morto e sepolto. Solo per degli eccentrici e i patetici  come Vauro esso è ben vivo e presente. Il problema della deriva populista è mondiale e come tale va studiato e combattuto. Il populismo in ogni caso è anche un fenomeno di sinistra, come dimostra Grillo. Occorre cultura, calma e sangue freddo per analizzarlo e per  combatterlo come un pericolo per la democrazia liberale. Le teste calde, sardine o girotondi, servono a fare un po’ di ginnastica in piazza, quella che piaceva tanto, guarda un po’, proprio ai fascisti. Le piazze non sono di per sé democrazia, ma possono anche essere sovversione, come lo fu la Marcia su Roma. Sono le elezioni a rappresentare l’atto democratico per eccellenza. Bisogna ricordarlo, senza per questo necessariamente invocare un voto anticipato che comunque si sta profilando come quasi ineludibile per il non-governo di Conte e dei suoi compari.