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Bollettino Covid: due morti e 259 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

28.416 PAZIENTI GUARITI E 403 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 28.416(+86 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3494 (+8) Alessandria, 1645 (+0) Asti, 895 (+2) Biella, 2763(+6) Cuneo, 2619 (+11) Novara, 14.430 (+56) Torino, 1346 (+5) Vercelli, 1027 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 197 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 403 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4170

2 decessi di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione,nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4170 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 683 Alessandria, 256 Asti, 209 Biella, 401 Cuneo, 381 Novara, 1842 Torino, 225 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 36.571(+259 di cui 185 sono asintomatici.74 screening, 132 contatti di caso, 53 con indagine in corso. Ambito: 26 RSA, 21 scolastico, 212 popolazione generale. I casi importati sono 7 su 259) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4478 Alessandria, 2016 Asti, 1209 Biella, 3622 Cuneo, 3493 Novara, 18.270 Torino, 1699 Vercelli, 1229 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 306 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 249 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 15 (+0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 293(+20 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3274

I tamponi diagnostici finora processati sono 756.165 di cui 416.276 risultati negativi.

A Torino nascerà la Casa dell’Architettura

La posa della prima pietra 
alla futura Casa dell’Architettura di Torino

Martedì 6 ottobre la futura Casa dell’Architettura di Torino, che ospiterà la sede dell’Ordine degli Architetti di Torino e della Fondazione per l’architettura / Torino, in Via Piave 3, cuore degli antichi quartieri militari a pochi passi da via Garibaldi, ha visto la posa della prima pietra alla presenza di consiglieri e partner.
Lo spazio in locazione conta 1200 metri quadri disposti su 4 piani (di cui uno interrato), una corte interna e un affaccio su strada, adeguato a criteri minimi come l’accessibilità ai disabili. Il futuro degli architetti lo si immagina tutti i giorni e il senso è progettare un luogo dove i professionisti e gli studenti, la comunità creativa, di impresa e tutti i cittadini, possano incontrarsi per conoscere e aggiornare il canone dell’architettura di Torino. A seguito dei lavori di ristrutturazione, nel 2023, l’edificio si animerà di spazi per il lavoro, per offrire servizi aggiuntivi agli iscritti, luoghi aperti agli architetti per forme di coworking, la formazione e il tempo libero, prestandosi come punto di riferimento per la progettazione, la creatività e l’innovazione, aperto ad architetti e cittadini.
“L’avvio del cantiere per noi architetti significa iniziare a pensare a una nuova vita, a una nuova forma, è immaginare il futuro. La prima pietra di un futuro che vogliamo ideare e progettare insieme, istituendo un nuovo spazio dedicato all’architettura, una casa aperta all’internazionale, alla città e al quartiere.” dichiarano Alessandra Siviero, presidente Fondazione per l’architettura/ Torino e Massimo Giuntoli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino.
Entro fine anno la Fondazione e l’Ordine lanceranno un bando per pensare all’identità della Casa dell’Architettura con un concorso per la brand identity. Ma intanto, il luogo inizia a vivere e creare connessioni. Tra i partner presenti martedì figura il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco. Grazie al recente accordo tra il Politecnico di Torino e l’Ordine degli Architetti, la Casa sarà la sede anche di Polito Studio, il programma che permette agli architetti di fare esperienze professionali in Cina e America Latina.

https://www.fondazioneperlarchitettura.it/la-fondazione/casa-dell-architettura/
https://www.oato.it/ordine-di-torino/futura-sede/

Cene, degustazioni, visite: i primi cinque giorni di Terra Madre Salone del Gusto

Torino e in Piemonte/ In tram, tra i filari di vite, nei palazzi storici: un appuntamento per ogni gusto

 

Cinque giorni di kick-off di un evento che durerà sei mesi e che, anche se si svolgerà in modalità differenti dal solito, mette come sempre Torino e il Piemonte al centro del proprio programma. E così, fin dall’8 ottobre, sono tanti gli appuntamenti rivolti al pubblico della regione e della città che, fin dal 1996, sono il simbolo di Terra Madre Salone del Gusto. Ecco quelli che sono segnare in agenda nei primi cinque giorni della 13esima edizione del più importante evento dedicato al cibo buono, pulito, sano e giusto e all’agricoltura di piccola scala in tutto il mondo. Punto di riferimento della manifestazione per consultare il programma (in continuo aggiornamento) e per partecipare agli appuntamenti digitali trasmessi on line è www.terramadresalonedelgusto.com.

 

Le cene e le degustazioni organizzate da Eataly

Cominciamo da un grande classico: gli Appuntamenti a Tavola, cioè le cene che vedono ai fornelli grandi chef che ogni giorno si impegnano a offrire ai propri clienti non solo piatti deliziosi, ma anche un’idea di cibo pulito e giusto, che tuteli la biodiversità, che rispetti la stagionalità dei prodotti, che assicuri condizioni di lavoro e di retribuzione eque a chi fornisce le materie prime. Le cene, che si svolgeranno presso Eataly Torino Lingotto, per cui è ancora possibile accaparrarsi uno degli ultimi posti disponibili sono:

A Trucco, agli inizi della Valle Roja, troviamo Casa Buono, dove Antonio chef con un passato in cucine tristellate, come braccio destro di Mauro Colagreco del Mirazur, ha deciso di aprire il suo ristorante. Insieme a lui, in questo appuntamento, Giuseppe (Beppe per tutti) Rambaldi, che ha lasciato i fornelli del Combal Zero per aprire Cucina Rambaldi ad Almese, all’imbocco della Val Susa.

Protagonisti di questo Appuntamento a Tavola chef di città che fanno parte dell’Alleanza Slow Food dei cuochi e premiati con la Chiocciola da Osterie d’Italia. Arriva da Milano Cesare Battisti del ristorante Ratanà, un locale immerso in un piccolo parco ai piedi dei nuovi grattaceli meneghini, punto di riferimento per chi vuole mangiare una cucina semplice ma di estrema qualità. Sono radicati a Bologna Tommaso e Flavio della Trattoria Via Serra, prototipo dell’osteria moderna, il luogo ideale per gustare la cucina bolognese e i sapori degli Appennini Emiliani.

 

Altro classico di Terra Madre Salone del Gusto sono i Laboratori del Gusto, cioè le degustazioni di salumi, formaggi, birre, vini e caffè. A Torino, da Eataly, Lingotto sono già 12 gli appuntamenti in programma, consultabili a questo link e ancora prenotabili fino al 7 ottobre. In particolare, segnaliamo tre appuntamenti per gli appassionati di salumi:

Una soppressata per ogni gusto: da quella al pistacchio a quella assai rara di suino di razza cinta senese, dalla salsiccia stagionata dolce di Monte San Biagio alla soppressata di Gioi, inclusa tra i Presìdi Slow Food: un laboratorio che è un viaggio per l’Italia, accompagnati da due diversi Franciacorta.

Che cosa distingue un salume naturale da uno che non lo è? Semplice: il modo in cui si fanno vivere gli animali – all’aria aperta, in allevamenti che ne tutelino il benessere – e l’assenza di nitriti e di nitrati. Quattro prodotti differenti, di cui tre Presìdi Slow Food, e due vini in abbinamento: il Grillo sulle Bucce di Valdibella, dalla Sicilia, e il “Triple A” Marche Rosato Rebecca 2017 di Di Giulia.

Prosciutto, lardo, pancetta e ventricina. Quattro salumi differenti, uniti però dall’essere di suino nero. Ottime carni che conservano un sapore per molti inedito, assicurato anche dal tradizionale allevamento brado.

Abbiamo pensato anche a chi non può fare a meno dei formaggi: il 9 ottobre è in programma il Laboratorio del Gusto intitolato Latti e caci di Sardegna: un omaggio alla Sardegna e alla sua straordinaria tradizione casearia.

 

Concludiamo la rassegna delle degustazioni con due Laboratori dedicati alle birre:

Alcuni ritengono che le Flemish Red Ales siano l’anello di congiunzione tra birra e vino: di certo c’è che la maturazione in botti di rovere assicurano un sapore molto particolare, da provare.

Sei birre italianissime, caratterizzate dal ricorso a lieviti autoctoni: una garanzia certificata anche dalla Guida alle birre d’Italia 2021 di Slow Food.

 

Le occasioni di convivialità a tavola non sono finite qui

– Le sere del 9 e del 10 ottobre, sul tram storico della GTT, sono in programma due Cene in movimento. Gli avventori potranno mangiare a bordo del tram, scoprendo la città di Torino semplicemente guardando dal finestrino e viaggiando tra i sapori della cucina piemontese. Peperone corno di bue di Carmagnola, mustardela delle valli Valdesi, gallina bionda di Saluzzo, sedano rosso di Orbassano, paste di meliga del Monregalese… Un itinerario tra storia e gusto, al grido di “cambiamo il clima cominciando dalla tavola”.
La sera del 9 ottobre, all’interno del Ristorante Piazza dei Mestieri di via Durandi, a Torino è in calendario anche la Cucina a misura di birra: lo chef Maurizio Camilli realizzerà cinque piatti utilizzando diversi prodotti dei Presìdi Slow Food abbinandoli a birre presenti sulla Guida alle Birre d’Italia 2021.
– Sempre il 9 ottobre, presso il Ristorante Il Giardino di via Barbaroux, ecco la cena dal titolo Il miele, la tavola, la cucina circolare: un pasto firmato dalla chef Maria Zingarelli, che proporrà piatti vegetariani usando come ingrediente principale il miele e mettendo in mostra la sua idea di cucina circolare, ovvero senza sprechi e sfruttando al meglio gli stessi ingredienti.
Il 10 ottobre, invece, si va a Cressa, nel novarese, per la Merenda sinoira: appuntamento alle 18.30 per assaggiare due specialità del Piemonte orientale, il tipico insaccato Duja Nuaresa e i formaggi della Val Borbera.
– Sempre sabato e sempre alle 18.30, ma in Piazza dei Mestieri a Torino, è in programma la degustazione dei Ravioli cosmopoliti. Dai ravioli cinesi di funghi shiitake a quelli di gamberi, curcuma e lemongrass, dagli agnolotti ai tre arrosti a quelli armeni, passando per le ricette siberiane, ucraine e polacche. Il tutto accompagnato da vermouth, sakè e vini rossi.
Domenica 11 ottobre, presso la Trattoria Decoratori e Imbianchini di via Francesco Lanfranchi 28, sono in programma un pranzo e una cena per salvare la Terra a tavola, a base di prodotti a km0 selezionati dai produttori Slow Food.
– Ancora domenica 11 ottobre, ma a Dogliani (nel Cuneese) si terrà la degustazione di formaggi caprini e ovini, in abbinamento al vino Dogliani Docg.
Pane, grissini e olio extravergine d’oliva saranno protagonisti invece della degustazione in programma il 12 ottobre alle 18.30 in Piazza dei Mestieri, a Torino.

 

Feste e concerti

Il 9 ottobre, alle 21, ci si ritrova all’Hiroshima Mon Amour di via Bossoli, a Torino, per divertirsi (sempre a distanza di sicurezza) accompagnati dalla musica dell’Orchestra Terra Madre, un ensemble di musicisti, cantanti, percussionisti da ogni latitudine del mondo diretti da Simone Campa.
La sera di sabato 10 ottobre, dalle 20 presso gli Orti Generali in via Strada Castello di Mirafiori, ecco il Gran Galà Miraorti: una bella occasione di festa, prima a cena (menù interamente realizzato con verdure dell’orto e cucinato dagli ortolani di Orti Generali), compresa la degustazione di distillati, poi con la musica degli Avanzi di Balera e infine con l’asta di beneficenza destinata a raccogliere fondi per riqualificare un’area di sei ettari di orti in questa zona a sud di Torino. Ah, attenzione al dress code: si raccomanda cappello e scarpe da orto!
– Grande festa anche l’indomani, domenica 11 ottobre alle 17. Ci si ritrova in piazza Vittorio dove i commercianti della Piazza offriranno una selezione enogastronomica di degustazioni, drink e menù realizzati in collaborazione con Slow Food e dedicati alle tematiche di Terra Madre Salone del Gusto 2020.
– Il pomeriggio di domenica, nuova occasione per ascoltare l’Orchestra di Terra Madre, questa volta nei giardini della Trattoria Decoratori e Imbianchini di via Francesco Lanfranchi 28. Aperitivo musicale compreso!
Lunedì 12 ottobre, dalle 15, la festa si sposta in Piazza Emanuele Filiberto, sempre a Torino, con degustazioni proposte dai commercianti tra piatti, drink e abbinamenti realizzati in collaborazione con Slow Food.

 

Le visite guidate, tra mercati e palazzi storici

Non mancheranno occasioni per girovagare per qualche angolo di Torino magari già conosciuto, ma guardandolo con occhi diversi. Ecco le visite guidate in programma:

Il 9 ottobre è la prima occasione per camminare tra i filari della Vigna delle Delitiae, l’antica vigna di Villa della Regina alle spalle della Gran Madre. Al termine, per chi desidera, sarà possibile assaggiare le deliziose “bacche rosse” di uva Freisa.
– Il 10 e l’11 ottobre apre le porte il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano per una visita molto particolare: si rileggerà la storia dell’Ottocento che ha portato all’unificazione d’Italia attraverso riferimenti culinari e ricette del XIX secolo, per andare alla scoperta dei sapori e dei piatti, e anche dei mutamenti dell’alimentazione, degli usi e delle abitudini vissuti in quell’epoca così importante.
Venaria Reale: l’11 ottobre, a partire dalle 11, si aprono le porte del capolavoro dell’architettura riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Sarà possibile visitare il Potager Royal, il Boschetto delle curiosità botaniche e il Patio dei Giardini e assistere a un concerto dell’Orchestra di Terra Madre nei Giardini di fronte alla Sala di Diana.
Pinacoteca Albertina: qualche ora più tardi, alle 15, la Pinacoteca di via Accademia Albertina ospiterà un workshop su come cibo e alimenti possono diventare soggetti principali nella pittura.
Alle 15.30 dell’11 ottobre si va a Superga: attraverso una visita alla Basilica, al chiostro, al monumento di Vittorio Amedeo II e alla sala del Re, si racconterà la sua vita e il suo legame con l’invenzione del grissino torinese.

 

Con il progetto Migrantour, invece, si esplorano le città lungo itinerari interculturali di turismo responsabile venendo accompagnati da cittadini migranti. Sono due i tour già in calendario nei primi giorni di Terra Madre Salone del Gusto a Torino:

 

Attività per famiglie

Il 10 ottobre sarà la Festa dei Contadini: tanti gli appuntamenti in programma nel piazzale antistante Eataly Lingotto, in Via Nizza 230. Eccone alcuni, pensati per le famiglie e i più piccoli.

  • Gastronomica: i frutti della biodiversità, 10 ottobre alle 10.30, in occasione della Festa dei Contadini organizzata sul piazzale di Eataly. Un incontro per parlare di biodiversità, stagionalità e il lavoro del contadino/produttore insieme all’esperto Eric Vassallo.
  • Stesso giorno e stessa ora per Mani in terra… contadini si diventa!, un laboratorio rivolto ai bambini tra i 6 e gli 11 anni. Insieme a Davide Lobue, naturalista e apicoltore, impareranno cosa significano biodiversità, stagionalità e orticoltura biologica, provando le tecniche di semina e piantumazione. Nasceranno tanti piccoli orticelli in miniatura, che i bambini partecipanti e i loro genitori potranno poi portare a casa per continuare a coltivarli.
  • Alle 11.30, ecco Il Produttour, tour guidato a cura dei ragazzi dello Slow Food Youth Network di Torino, la rete giovane di Slow Food in città, per conoscere contadini, artigiani e apicoltori e conoscere i loro prodotti.

Sempre il 10 ottobre, alle 15, ecco Mani e ceci a Nucetto, in provincia di Cuneo. Un evento per sensibilizzare i più piccoli a variare la propria dieta e alternare carne e legumi: lo chef Paolo Pavarino, insieme alla nutrizionista Chiara Porta, coinvolgerà quindi i bambini e i loro genitori nella creazione e realizzazione di una ricetta a base di ceci.

Il virus entra a Palazzo Civico. Contagiato consigliere comunale

Dopo i casi in Senato ora  anche a Palazzo Civico uno dei consiglieri del gruppo Cinque Stelle, Marco Chessa, e’ stato contagiato dal Covid 19

La conferenza dei capigruppo ha così scelto di sconvocare la seduta odierna del Consiglio comunale. Verrà poi deciso se tenere riunioni in presenza o riprendere le sedute on-line come avveniva durante il lockdown e ancora oggi per le commissioni consiliari.

Covid 19: una vittima e 129 contagi in più

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

28.330 PAZIENTI GUARITI E 391 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 28.330(+69rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3486 (+12) Alessandria, 1645 (+2) Asti, 893 (+2) Biella, 2757(+3) Cuneo, 2610 (+11) Novara, 14.374 (+35) Torino, 1341 (+1) Vercelli, 1027 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 197 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 391sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4168

1 decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione,nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4168deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 683 Alessandria, 256 Asti, 209 Biella, 401Cuneo, 380 Novara, 1841 Torino, 225 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 36.312(+ 129rispetto a ieri, di cui 92 asintomatici. Dei 129 casi,26 sono screening, 79 contatti di caso, 24 con indagine in corso. Ambito: 6 RSA, 11 scolastico, 112 popolazione generale. I casi importati sono 1 su 129 ) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4441 Alessandria, 2016 Asti, 1201 Biella, 3586 Cuneo, 3455 Novara, 18.144 Torino, 1691 Vercelli, 1228 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 303 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 247 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 15 (+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono273(+57 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3135

I tamponi diagnostici finora processati sono 748.061di cui 411.032 risultati negativi.

Coronavirus: una nuova vittima e 173 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

28.261 PAZIENTI GUARITI E 385 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 28261 (+86 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3474 (+14) Alessandria, 1643 (+1) Asti, 891 (+2) Biella, 2754(+9) Cuneo, 2599 (+13) Novara, 14.339 (+30) Torino, 1340 (+16) Vercelli, 1025 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 196 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 385sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4167

1 decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione,nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale rimane quindi 4167 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 683 Alessandria, 256 Asti, 209 Biella, 401Cuneo, 380 Novara, 1840 Torino, 225 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 36.183(+ 173 rispetto a ieri di cui 126 asintomatici. Dei 173 casi, 62 sono screening, 73 contatti di caso, 38 con indagine in corso. Ambito: 19 RSA, 20 scolastico, 134 popolazione generale. I casi importati sono 6 su 173 ) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4428 Alessandria, 2014 Asti, 1189 Biella, 3574 Cuneo, 3442 Novara, 18.076 Torino, 1691 Vercelli, 1225 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 301 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 243 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 13 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 216 (+2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3141

I tamponi diagnostici finora processati sono 744.159 di cui 410.291 risultati negativi.

Pioggia, superato il record storico

Chiesto lo stato di emergenza insieme alla Liguria per gli enormi danni al territorio.  In 24 ore la pioggia caduta ha superato il record storico dal 1958. Domenica sopralluogo del Presidente della Regione in alcune delle aree colpite

3 ottobre – Il duro bilancio della calamità che nelle scorse ore ha colpito il Piemonte è di una vittima e un disperso.

Il Presidente della Regione Alberto Cirio , a nome di tutto il territorio, si stringe alla famiglia di  Samuel Pregnolato, il giovane di 36 anni, residente a Quarona, il cui corpo è stato recuperato sul greto del fiume Sesia a Borgosesia, in provincia di Vercelli. La sua auto è finita nel fiume venerdì notte. Il fratello di anni 21 che era con lui si è salvato aggrappandosi ad alcuni rami.

Proseguono in queste ore le ricerche del margaro caduto con la sua auto in un torrente in provincia di Cuneo.

Sono per fortuna vivi e stanno bene, invece, gli altri 21 dispersi sul Col di Tenda (19 italiani e 2 tedeschi) rimasti bloccati a Vievola, sul fronte francese. È in corso il loro recupero da parte di Vigili del fuoco, Guardia di Finanza e Soccorso alpino.

L’evento alluvionale che ha colpito il Piemonte è stato caratterizzato da precipitazioni eccezionali su gran parte del territorio regionale, con punte di 630 mm a Sambughetto (VB), 610 mm a Piedicavallo (BI) e 580 mm a Limone Piemonte (CN) in 24 ore. Il valore di pioggia giornaliera ragguagliato sull’intera regione ha superato il record storico della serie dal 1958.
Le piogge intense e concentrate hanno prodotto estese e diffuse esondazioni dei corsi d’acqua, erosioni spondali ed in alcuni casi il crollo di ponti. Sui versanti attivazioni di diffuse frane, colate di fango e trasporto di materiale che hanno causato danni a infrastrutture viarie e centri abitati.

Il Presidente della Regione Piemonte, insieme al Governatore ligure Toti ha firmato una lettera congiunta trasmessa al Governo per chiedere lo stato d’emergenza.

Domani mattina il Presidente della Regione Piemonte sarà in sopralluogo in alcune delle aree colpite.

Nel pomeriggio, in frazione Terranova di Casale Monferrato, sono state evacuate 55 persone per l’esondazione del Sesia e sono ora ospitate al Palafiera di Casale.

Per alcune ore è stata interrotta l’autostrada Torino-Milano, ora riaperta, mentre rimane chiusa la Torino-Aosta, tra Scarmagno e Quincinetto.

Per ora permane l’allerta arancione sulle aree interessate dai corsi d’acqua principali dove è atteso il transito dell’onda di piena che potrà dar luogo a locali allagamenti e per l’incremento dei livelli del Lago Maggiore. Le aree interessate sono: nel cuneese in Valle Tanaro, Belbo e Bormida, nel novarese e verbano lungo il fiume Toce, e nella pianura settentrionale.

Confermata l’allerta gialla nel torinese.

Rovesci e isolati temporali sono attesi stasera e nella giornata di domani e considerando le precipitazioni antecedenti viene mantenuta la condizione di rischio per fenomeni franosi sul settore settentrionale.

La situazione della viabilità risulta critica a causa della chiusura di alcuni ponti e strade provinciali.

Si consiglia ove possibile di evitare di viaggiare ed attendere che la situazione generale torni ad uno stato di normalità, in caso di necessità si invita a contattare preventivamente le Provincie e le Prefetture di zona e di usare la massima cautela nell’attraversamento dei ponti e delle strade colpite dal maltempo.

Sono stati attivati circa 80 Centri Operativi Comunali (COC) ed oltre 700 volontari sono in attività su tutto il territorio piemontese.

Prosegue la modalità H24 della Sala Operativa della Protezione Civile di corso Marche 79 a Torino aperta dalle ore 08.00 di ieri.

Coronavirus, 279 nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

28.175 PAZIENTI GUARITI E 392 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 28.175 (+59 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3460 (+5) Alessandria, 1642 (+1) Asti, 889 (+4) Biella, 2745 (+3) Cuneo, 2586 (+10) Novara, 14.309 (+25) Torino, 1324 (+11) Vercelli, 1024 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 196 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 392 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RESTANO 4166

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione,nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale rimane quindi 4166 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 683 Alessandria, 256 Asti, 209 Biella, 401 Cuneo, 379 Novara, 1840 Torino, 225 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 36.010 (+279, di cui 212 asintomatici; dei 279: 63 screening, 169 contatti di caso, 47 con indagine in corso, 12 importati, 60 Rsa, 27 ambito scolastico, 192 popolazione generale) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4418 Alessandria, 2010 Asti, 1176 Biella, 3540 Cuneo, 3424 Novara, 17.990 Torino, 1689 Vercelli, 1225 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 301 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 236 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 12 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 21(3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3051.

I tamponi diagnostici finora processati sono 739.155 di cui 406.500 risultati negativi.

Aborto farmacologico, la circolare di indirizzo della Regione

Sulle criticità giuridiche delle Linee ministeriali / A seguito dell’emanazione, ad agosto, da parte del Ministero della Salute delle Linee di indirizzo sull’interruzione farmacologica volontaria di gravidanza, come noto, la Regione Piemonte ha avviato una verifica di carattere giuridico sulla compatibilità di tali Linee con la legge 194/1978 che disciplina la materia.

Alla luce dei nodi critici emersi dagli approfondimenti, la Regione ha voluto confrontarsi, in questi giorni, con esponenti delle diverse realtà sanitarie e sociali, tra le quali la Federazione Federvi.PA.

e il dott. Silvio Viale, responsabile del Servizio Unificato IVG dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, con i quali è stata condivisa l’opportunità di emanare una circolare di chiarimento e indirizzo destinata ad ASO e ASL piemontesi, che nei contenuti prevede:

  • il divieto di aborto farmacologico direttamente nei consultori piemontesi, riservando l’attuazione dell’interruzione di gravidanza – anche farmacologica – alle strutture tassativamente elencate nell’art. 8 della legge 194, ovvero in ambito ospedaliero;
  • in attuazione dell’art. 2 lett. d della Legge 194, l’attivazione di sportelli informativi all’interno degli ospedali piemontesi, consentita ad idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita (a titolo esemplificativo: il Progetto Gemma avviato da Movimento per la vita e Centri di aiuto alla vita (CAV) con aiuto economico mediante adozione prenatale a distanza, il servizio telefonico SOS Vita, etc);
  • per quanto riguarda l’aborto farmacologico le modalità di ricovero sono valutate dal medico e dalla direzione sanitaria.

Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità Luigi Icardi e l’Assessore agli Affari legali  MAurizio Marrone sottolineano che “tali indirizzi rispondono alla volontà, unanimemente condivisa dalla Giunta regionale e dai Presidenti dei Gruppi Consiliari di maggioranza, di garantire il pieno rispetto di tutte quelle disposizioni della legge nazionale 194/1978 poste a:

  • garanzia della piena libertà di scelta della donna se interrompere volontariamente la gravidanza o se proseguirla superando le cause che potrebbero indurre all’interruzione con la tutela sociale della maternità;
  • garanzia del perseguimento di pratiche abortive rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna, della sua dignità personale e meno rischiose per l’interruzione della gravidanza”.

 

I commenti

“La circolare di chiarimento e indirizzo alle aziende sanitarie piemontesi sulle criticità giuridiche delle linee ministeriali sull’aborto farmacologico non è altro che l’esito di un braccio di ferro di uomini senza scrupoli. Il solito compromesso tra falchi oltranzisti e TeoCon. Non posso gioire che siano tornati indietro sui day ospital negli ospedali perché questa campagna rimane un attacco alla libertà delle donne, il cui corpo è usato solo per una battaglia elettorale” – è il commento di Marco Grimaldi capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

“La scelta del Ministero della Sanità era il punto di partenza per applicare una legislazione regionale volta a garantire maggiore sicurezza per le donne, e un percorso di vero supporto ad una scelta che è sempre dolorosa. La destra in Regione, invece, apre la strada agli sportelli pro-vita e alla solita litania contro i consultori”.

***

Con un comunicato stampa, datato 2 ottobre, la Regione Piemonte ha annunciato una circolare indirizzata alle Asl che, solo in parte, andrà a correggere le gravi indicazioni fornite dalle linee guida ministeriali sull’aborto praticato con RU486. Queste ultime, ignorando la legge 194 e i rischi maggiori per le donne, avevano consentito di ricorrere all’aborto “farmacologico” sino alla nona settimana di gestazione (anziché fino alla settima), anche senza ricovero e al di fuori delle strutture ospedaliere, addirittura nei consultori o in totale solitudine a casa.
Il Piemonte ristabilisce il divieto di assumere mifepristone nei consultori e rimanda l’eventuale ricovero a una valutazione medica. Non si cancellano però totalmente né il pericolo di un aborto a domicilio né, con l’innalzamento alle 9 settimane, il rischio statisticamente raddoppiato di ricorso successivo a raschiamento. Viene invece prevista, in linea con la stessa legge 194, la presenza all’interno degli ospedali di sportelli informativi gestiti dai nostri Centri di Aiuto alla Vita che potranno così offrire un supporto diretto e alternative concrete all’aborto. Non possiamo dirci pienamente soddisfatti perché, finché anche una sola donna non sarà libera di NON abortire e non sarà riconosciuto il diritto alla vita a ogni essere umano sin dal concepimento, continuerà a realizzarsi sotto gli occhi di tutti un crimine contro l’umanità. Siamo però certamente molto sollevati dal fatto che l’assessore Marrone abbia accolto alcune delle nostre proposte condivise in un cordiale incontro e che si sia posto così un fondamentale argine al grave indirizzo dato dal Governo. Speriamo che l’aver escluso la pratica diretta dell’aborto nei consultori sia solo il primo passo perché queste strutture non rimangano meri distributori di certificati, ma inizino finalmente a svolgere il servizio di aiuto e rimozione delle cause assegnatogli dalla stessa 194 e che il Piemonte, con queste scelte coraggiose, diventi esempio virtuoso, seguito da molte altre regioni. Ci auguriamo sia solo l’inizio di una fruttuosa collaborazione per il bene delle donne e dei nascituri e chiediamo che la questione non si estingua per sterili risse politiche e ideologiche, perché si commetterebbe l’imperdonabile errore di ignorare coloro che hanno bisogno di attenzione e aiuto: la mamma e il figlio concepito appunto.

Claudio Larocca
Presidente Federvi.P.A.
Federazione Centri di Aiuto alla Vita e Movimenti per la Vita– Piemonte e Valle d’Aosta

 

 

Coronavirus, i contagi superano quota 200 Ancora una vittima

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

28.116 PAZIENTI GUARITI E 389 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 28.116(+44 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3455 (+4) Alessandria, 1641 (+2) Asti, 885 (+0) Biella, 2742 (+3) Cuneo, 2576 (+7) Novara, 14.284 (+27) Torino, 1313 (+0) Vercelli, 1024 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 196 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 389sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4166

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione,nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è quindi di 4166 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 683 Alessandria, 256 Asti, 209 Biella, 401Cuneo, 379 Novara, 1840 Torino, 225 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 35.731 (+219, di cui 58 sono riallineamenti riferiti alla giornata di ieri; dei 219: 163 asintomatici, 55 screening, 120 contatti di caso, 44 con indagine in corso, 9 importati, 42 Rsa, 16 ambito scolastico, 161 popolazione generale) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4407 Alessandria, 1993 Asti, 1130 Biella, 3522 Cuneo, 3388 Novara, 17.861 Torino, 1676 Vercelli, 1224 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 300 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 230 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 13 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 217(+14 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2830.

I tamponi diagnostici finora processati sono 732.585 di cui 403.170 risultati negativi.