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Massimiliano, nuovo consulente del presidente Cirio per le tematiche della disabilità

Primo giorno di lavoro, oggi, per Massimiliano Caramazza che il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha voluto nella sua squadra come esperto di tematiche relative alla disabilità.
Per svolgere la sua collaborazione, Caramazza ha da oggi un ufficio al 40esimo piano del Grattacielo Piemonte, all’interno degli spazi della segreteria del presidente, dove si occuperà in particolare di analizzare le forme di assistenza, il rispetto dei parametri per le possibilità di cumulo dei sussidi e della possibilità di ampliare la sfera di interventi da parte degli operatori socio sanitari. «Si tratta di temi specifici che Caramazza mi ha posto quando ho raccolto il suo invito a trascorrere una giornata con lui, alla fine dello scorso anno. In quell’occasione Caramazza ha ricordato quanto la Regione Piemonte già fa per il sostegno alle persone con disabilità, e mi ha posto una serie di questioni puntuali di cui ho chiesto a lui di occuparsi offrendogli un contratto di lavoro qui – ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Questa è un’iniziativa professionale: chiediamo a Massimiliano di occuparsi in modo istituzionale di ciò di cui si è occupato tutta la vita. Noi abbiamo bisogno della competenza che lui ha acquisito vivendo e che può mettere a disposizione della nostra azione amministrativa e di governo».

«Sono qui perché vogliamo cambiare le cose, senza stravolgerle, ma migliorandole.
I disabili sono i più deboli tra i deboli e devono avere un’assistenza adeguata e personalizzata – ha spiegato Caramazza – Per ora non ho intenzione di chiedere più fondi, ma di migliorarne la loro destinazione. Fino ad ora non è stato così. Ringrazio il presidente Cirio per avermi voluto qui nel suo staff. Sono certo che faremo un gioco di squadra utile a tutti».

«Poter offrire servizi ancor più mirati, un’assistenza migliore e un supporto sia alle persone con disabilità sia a chi opera quotidianamente al loro fianco è un importante valore aggiunto che da oggi la Regione potrà garantire con la preziosa collaborazione di Massimiliano Caramazza; che ringraziamo sentitamente per aver accettato di dare il proprio contributo non solo alla nostra Amministrazione, ma a tutti i cittadini piemontesi», hanno sottolineato gli assessori alla Sanità Federico Riboldi e alle Politiche Sociali Maurizio Marrone.

Verso il Parco della Salute, gli Ospedali Sant’Anna e Regina Margherita in un’unica struttura

“Un’unica struttura con due aziende è più agile ed efficiente dal punto di vista  clinico e non causa aggravio di costi in quanto può utilizzare i servizi orizzontali. Per essere concreti, un unico service per la gestione del personale, guardiania, pulizie, parte energetica e molti altri servizi non clinici permettendo cosi di risparmiare ed investire il risparmio con il vantaggio di essere più efficienti dal punto di vista clinico”. È quanto emerso nel corso dell’informativa dell’assessore Federico Riboldi in Commissione Sanità, presieduta da Daniele Valle, in merito alla possibilità di accorpare in un’ unica azienda l’Ospedale ginecologico Sant’Anna e l’Ospedale infantile Regina Margherita nel  Parco della Salute.

“Per il Sant’Anna intendiamo approfondire in quarta Commissione il percorso che prevede il rafforzamento dell’Ospedale ginecologico comprensivo anche dell’Ospedale dedicato al percorso mamma-bambino”.

“Il Parco della Salute – ha aggiunto Riboldi – sarà una struttura sovraterritoriale, non solo per Torino e il Piemonte ma per tutt’Italia”.

Per il M5s Sarah Disabato ha condiviso la necessità di trattenere il Sant’Anna all’interno del Parco della Salute e chiesto dettagli sui costi e sui fondi a disposizione mentre Alberto Unia ha interrogato sull’importanza di interventi di sicurezza per il Regina Margherita.

Per il Pd Nadia Conticelli ha sottolineato che le scelte di oggi avranno conseguenze sulla salute delle generazioni future, mentre Monica Canalis ha chiesto ragguagli sui tempi di bonifica del sito su cui sorgerà il Parco. Gianna Pentenero ha evidenziato il rischio di creare tanti contenitori senza una reale visione d’insieme e chiesto se ci siano studi per la determinazione dei posti letto. Valle ha chiesto chiarimenti sulla sostenibilità del partenariato e sui risparmi attesi dalla realizzazione del Parco mentre Domenico Ravetti si è soffermato sull’importanza e l’eventuale necessità della qualificazione a Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs).

Alice Ravinale (Avs) ha domandato quale sarà il futuro della medicina di genere se il Sant’Anna verr staccato dal Parco della Salute e unito al Regina Margherita mentre Vittoria Nallo (Sue) ha chiesto chiarimenti tecnici sulla cosiddetta struttura “a torre”.

 

Ufficio Stampa CRP

15 km di nuove piste ciclabili a Torino e Grugliasco

Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori per la realizzazione di una rete di piste ciclabili che migliorerà la mobilità sostenibile a Torino e a Grugliasco.
Il progetto, finanziato con fondi PNRR, vede la Città metropolitana di Torino come responsabile della progettazione e dei lavori, in quanto soggetto attuatore di II livello.
L’intervento – che sarà completato entro l’anno 2025 – consiste nella realizzazione di circa 15 km di nuove piste su 8 diversi assi che garantiscono una rete di collegamenti più sicuri ed efficienti per raggiungere le sedi universitarie cittadine, connettendole con le principali stazioni ferroviarie.
I lavori sono partiti a Torino dall’asse di via Filadelfia, nel tratto compreso tra via Giordano Bruno e corso Unione Sovietica, dove è prevista una significativa riqualificazione per migliorare la percorribilità in bicicletta: la nuova pista ciclabile garantirà maggiore sicurezza per ciclisti e pedoni, integrandosi con il sistema viario esistente senza penalizzare la circolazione degli altri mezzi di trasporto.
L’iniziativa, in linea con gli obiettivi del PNRR, conferma l’impegno della Città metropolitana nella promozione della mobilità sostenibile e nella riduzione dell’impatto ambientale: l’ampliamento della rete ciclabile non solo agevolerà gli spostamenti quotidiani di studenti e lavoratori, ma contribuirà anche a migliorare la qualità dell’aria e il benessere urbano.
Il progetto complessivo riguarda otto tratte, di cui la quinta nel territorio di Grugliasco.
Questi i percorsi interessati:
– Percorso 1: Stazione Porta Susa – Facoltà di Informatica corso Umbria;
• Percorso 2: Stazione Porta Susa – Facoltà di Scienze Motorie e Facoltà di Informatica corso Tassoni;
• Percorso 3: Stazione Porta Nuova – Facoltà di Medicina corso Bramante;
• Percorso 4: Stazione Lingotto – Politecnico corso Cosenza, corso Eusebio Giambone e corso Corsica;
• Percorso 5: Stazione San Paolo – Facoltà di Agraria e Facoltà di Veterinaria a Grugliasco, corso Tirreno;
• Percorso 6: Stazione Lingotto – Facoltà di Economia – Stazione San Paolo corso Siracusa;
• Percorso 7: Stazione Lingotto – School of Management corso Maroncelli
• Percorso 8: Stazione metropolitana Bengasi – Politecnico Via Nizza, Lingotto.

Mirafiori, cambi “made in Stellantis”: obiettivo 600mila pezzi

Stellantis annuncia l’acquisizione del pieno controllo della joint venture per la produzione di trasmissioni elettrificate eDCT. I sindacati: “La decisione strategica porta lo stabilimento produttivo sotto il completo controllo di Stellantis, segnando un passo importante per il polo industriale di Mirafiori.

Leggi l’articolo su lineaitaliapiemonte.it:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2025/01/29/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/a-mirafiori-i-cambi-per-motori-ibridi-diventano-completamente-made-in-stellantis-obiettivo-60.html

No Tav, incendio e fuochi d’artificio al cantiere di Chiomonte

Il movimento No Tav è entrato nuovamente in azione nella notte al cantiere di Chiomonte. Sono stati esplosi fuochi d’artificio ed è scoppiato un incendio che ha colpito un gruppo elettrogeno. Gli attivisti hanno poi lasciato il luogo della dimostrazione. Sul posto la  polizia e  i vigili del fuoco  che cercano di verificare le origini del rogo.

“Un altro vile attacco al cantiere di Chiomonte in Val di Susa con l’ennesimo lancio di fuochi d’artificio da coloro che spesso sono definiti ‘attivisti’ ma che, invece, hanno come obiettivo la devastazione delle infrastrutture. Mi auguro che si accertino le cause di quanto accaduto, poiché, da quanto si è appreso, è anche divampato un incendio a un gruppo elettrogeno, e che le forze dell’ordine risalgano al più presto ai responsabili di questo ennesimo gesto”.
E’ il commento della deputata torinese e commissaria di Azione in Piemonte, Daniela Ruffino.
(foto archivio)

Metropolitana di Torino: torna l’orario ridotto

A seguito del proseguimento dei lavori di migrazione al nuovo sistema digitale operati da Infra.To, il servizio della metropolitana modifica gli orari da domenica 2 febbraio a mercoledì 16 aprile 2025.

Orari in vigore dal 2 febbraio al 16 aprile 2025

 Inizio
servizio
 Ultima partenza
da Fermi
 Ultima partenza
da Bengasi
Bus sostitutivo
(linea M1S)
Lunedì 5.30 21.30 21.30 22.00 – 00.30*
Dal martedì al giovedì 5.30 21.30 21.30 22.00 – 00.30*
Venerdì e sabato 5.30 1.00 1.00
Domenica e festivi  7.00 21.30 21.30 5.30 – 7.00
22.00 – 00.30*
* Ultime partenze dei bus della linea M1S dai capolinea Fermi e Bengasi alle ore 00.00.

Mirafiori, futuro incerto ma boccata d’ossigeno di un anno per 250 lavoratori

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Una notizia positiva per i 250 lavoratori del reparto mascherine di Mirafiori: sul finire della scadenza degli ammortizzatori sociali Stellantis ha prorogato di un anno i contratti di solidarietà.

Il nuovo anno di ammortizzatori sociali partirà dal  14 febbraio in base all’accordo  siglato da azienda e sindacati per i lavoratori del reparto Preassembly & Logistic Unit a Mirafiori.

Per i sindacati l’intesa, seppur positiva, è una soluzione temporanea per  consentire in un anno di individuare  una collocazione definitiva per questi lavoratori.

E c’è da pensare anche agli altri 2800 lavoratori ancora in cassa integrazione, sperando che arrivino nuove produzioni.

Un pronto soccorso più umano: insediato il gruppo di lavoro regionale

Si è insediato nel Grattacielo della Regione il gruppo di lavoro che dovrà predisporre il progetto di umanizzazione in pronto soccorso con il quale l’Assessorato alla Sanità intende conseguire una presa in carico globale della persona, inclusi gli aspetti sociali e relazionali, in modo che la riqualificazione, il riammodernamento e una corretta informazione ai pazienti e ai familiari permettano di vivere in modo migliore le varie fasi della presa in carico.

«L’obiettivo principale – puntualizza l’assessore alla Sanità Federico Riboldi – è dotare tutti i pronto soccorso di schermi informativi, distributori di generi di conforto, postazioni per la ricarica dei cellulari e anche permettere ai parenti, dove possibile, di rimanere accanto ai propri cari presi in carico dal personale sanitario. Per questo motivo è stata consegnata ai direttori una scheda dettagliata delle azioni da intraprendere quanto prima».

Il gruppo di lavoro è coordinato da Federico Nardi, direttore della Cardiologia dell’ospedale di Casale Monferrato e coinvolge alcuni direttori di pronto soccorso.

«Tutti i direttori saranno inseriti in gruppi di lavoro per affrontare le criticità che affliggono i nostri pronto soccorso – chiarisce Riboldi – perché solo coinvolgendo direttamente chi lavora quotidianamente in loco si potranno dare risposte concrete e tangibili. Se oggi si è affrontata l’umanizzazione dei pronto soccorso attraverso interventi strutturali, organizzativi e comunicativi, nei prossimi incontri si metteranno sul tavolo il tenere i pazienti su barelle in attesa di un posto letto e il sovraffollamento, coinvolgendo altri direttori di struttura».

CS

Dazi USA, Confartigianato: “una nuova minaccia per l’export manifatturiero del Piemonte”

 Tra le regioni più esposte, il Piemonte con oltre 5,1 miliardi di euro, pari al 7,9% del totale nazionale verso gli USA (Torino 2,7 miliardi) 

La nuova stagione amministrativa del neo eletto Presidente Donald Trump, ha già creato un certo sconquasso economico globale con l’annuncio di possibili dazi sulle importazioni. Le imprese italiane che hanno investito e potenziato l’export verso gli Usa (Gli Stati Uniti sono il primo mercato nel mondo per 43 prodotti italiani) stanno già tremando e tra le regioni più esposte figura proprio il Piemonte e Torino.

 

Secondo i dati riferiti a settembre 2024, il Piemonte contribuisce con oltre 5,1 miliardi di euro, pari al 7,9% del totale nazionale con l’export verso gli USA.

Per quanto riguarda le province, al primo posto per export negli Stati Uniti nel 2024 si colloca Milano con 6,1 miliardi di euro, seguita da Firenze (5,7 miliardi), Modena (3,1 miliardi), Torino (2,7 miliardi).

 

Guardando più in generale al dato nazionale, gli Usa, che nel 2022 hanno superato la Francia, sono il secondo mercato del Made in Italy dietro alla Germania, con esportazioni che negli ultimi 12 mesi a settembre 2024, ammontano a 66,4 miliardi di euro, pari al 10,7% del totale. Se Trump decidesse di applicare dazi tra il 10% e il 20% sulle importazioni causerebbe un calo dell’export Italiano verso gli Usa rispettivamente del -4,3% e del -16,8%.

“È chiaro che ne pagherebbero le conseguenze anche le imprese del nostro territorio, soprattutto quelle manifatturiere che già stanno soffrendo un mercato globale ed una situazione geopolitica molto complessa – afferma Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino -. Sono principalmente le piccole e medie imprese, anche artigiane, che hanno una maggiore incidenza sull’export verso gli Usa, soprattutto nei settori degli alimentari, della moda, del legno e dei metalli, oltre a gioielleria e occhialeria. Ora però deve entrare in gioco l’Europa, non può essere un singolo Stato a contrastare queste dinamiche di commercio internazionale”.

Una strategia protezionistica che mira evidentemente a mitigare quell’eccesso di consumi interni rispetto alla produzione statunitense che obbliga il Paese americano ad importare la differenza dall’estero. Al contrario della Cina che si trova ad affrontare l’effetto opposto (più produzione rispetto al consumo interno), tanto da dover esportare le merci in eccedenza a prezzi stracciati e di bassa qualità.

“Se da un lato non possiamo far altro che tenere un atteggiamento attendista, conclude De Santis -le uniche azioni da adottare per il sistema delle piccole e medie imprese è quello di imparare a leggere le dinamiche del mercato e cercare di adattarsi, e molto rapidamente, strutturandosi e puntando ancor di più all’eccellenza e all’alta specializzazione, diversificando i mercati, investendo su quelli in via di sviluppo. Per le nostre imprese si potrebbe aprire una nuova fase critica da affrontare, occorre intensificare gli sforzi per assicurare l’alta qualità della manifattura made in Italy, arma vincente e distintiva che i mercati sanno riconoscere e apprezzare.”

Permessi di soggiorno, per ridurre le code nuovo sportello in via Botticelli

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Da martedì prossimo, 4 febbraio 2025, sarà attivo lo sportello delocalizzato dell’Ufficio Immigrazione presso il Commissariato di P.S. “Barriera Milano”, sito in via Sandro Botticelli n. 116.

Detto sportello riceverà l’utenza, dal lunedì al venerdì, con orario 8.30 – 13.30, e sarà dedicato esclusivamente alla consegna dei permessi di soggiorni, elettronici e cartacei, nonché dei titoli di viaggio.

L’apertura di questa nuova sede distaccata dell’Ufficio Immigrazione rientra tra le iniziative elaborate dalla Questura per delocalizzare le attività dello sportello di Corso Verona, afflitto dalle note criticità strutturali, e attenuare i correlati disagi per l’utenza.