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Torino Pride 2024: “d’amore e di lotta”, in piazza per i diritti

 

Le strade di Torino torneranno a colorarsi il 15 giugno, quando la parata per i diritti e l’orgoglio delle persone LGBTQIA+ sfilerà per le vie del centro cittadino, portando con sé istanze e rivendicazioni di una comunità dalle tante sfaccettature e realtà, ma unita nella richiesta verso un modello di società più aperta, plurale e inclusiva.

Con il claim “d’amore e di lotta”, a sintesi del manifesto politico dell’iniziativa,  è stata presentata in conferenza stampa al Polo del ‘900 l’edizione 2024, luogo scelto dall’organizzazione in quanto riconosciuto come uno dei  punti di riferimento torinesi nei campi della ricerca culturale, storica e sociale, nonché nella diffusione dei valori della Resistenza, dell’antifascismo e della democrazia, valori che per il Pride costituiscono una guida su cui costruire la società del futuro e sui quali da sempre orienta la sua attività. Per la Città di Torino erano presenti il Sindaco Stefano Lo Russo, che ha ricordato l’importanza della lotta per i diritti, con particolare riferimento a quella portata avanti dai comuni italiani a favore delle famiglie omogenitoriali, e l’assessore alle Politiche Sociali.

La parata del Torino Pride si terrà sabato 15 giugno, con partenza prevista alle ore 16.30 da corso Principe Eugenio; da qui il percorso si snoderà lungo corso San Martino, via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello, viale I° Maggio, viale dei Partigiani, corso San Maurizio, lungo Po Luigi Cadorna, per concludersi in Piazza Vittorio, dove su un palco allestito per l’occasione si terranno gli interventi di promotori, istituzioni e ospiti chiamati a dare voce alle istanze di tutta la comunità. Tra gli ospiti dell’edizione 2024 ci sarà Michele Bravi, cantautore italiano diventato popolare dopo la sua vittoria a X-Factor nel 2013, qui chiamato per portare il suo saluto e il suo supporto.

La manifestazione è organizzata dal Coordinamento Torino Pride, che anche quest’anno, in collaborazione con l’organizzazione del Disability Pride, ha posto particolare attenzione al tema dell’accessibilità: lungo tutto il percorso della parata è infatti prevista sia la presenza di staff volontario a disposizione dei partecipanti, sia quella del servizio della Croce Rossa Italiana mobile; sempre sul tragitto del corteo sono inoltre previsti dei punti di scarico sensoriale, più silenziosi e tranquilli; inoltre, per le persone che hanno difficoltà motorie, in testa alla parata ci sarà il bus City Sightseeing di Torino, oltre ad un servizio di navetta, allestito con la collaborazione di GTT, che da Piazza Vittorio riporterà i partecipanti al punto di partenza; infine davanti al palco sarà predisposta una zona a basso affollamento con posti a sedere, mentre tutti gli interventi che su di esso si susseguiranno potranno contare sull’interpretariato in LIS.

Infine, dalla collaborazione con Torino Fast Track City, anche quest’anno viene ripresa l’iniziativa che vedrà nella zona di arrivo della parata la presenza di un’area dedicata al test rapido per HIV e Sifilide, con personale sanitario specializzato. Verranno inoltre distribuiti materiali informativi e profilattici per promuovere l’accesso sicuro e senza stigmi alla sessualità in tutte le sue forme.

TORINO CLICK

Festival Internazionale dell’Economia, dal 30 maggio a Torino la terza edizione

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Chi possiede la conoscenza: è questo il tema della 3° edizione del Festival Internazionale dell’Economia che si svolgerà a Torino dal 30 maggio al 2 giugno 2024.

 

Un argomento di straordinaria attualità che coinvolge ogni singolo settore della vita pubblica: dalle imprese al commercio, dalla salute alle politiche urbane, dai trasporti alla comunicazione oltre, naturalmente, al mondo della ricerca e della formazione.

Dopo il successo delle prime due edizioni, che si sono occupate rispettivamente di “Merito, diversità e giustizia sociale” (2022) e di “Ripensare la globalizzazione” (2023), il Festival tornerà in
alcune delle più belle sale del centro del capoluogo piemontese, ospitando i più grandi economisti del mondo che su questo tema lavorano alla frontiera, oltre che ricercatori che lo studiano in tante altre discipline.

Il Festival Internazionale dell’Economia è ideato, progettato e organizzato dagli Editori Laterza con la direzione scientifica di Tito Boeri. La manifestazione è promossa dal TOLC (Torino Local
Committee), che riunisce Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Unione Industriali Torino e Legacoop, coordinati dalla Fondazione Collegio Carlo Alberto.

Il digitale ha completamente trasformato il modo con cui prenotiamo un aereo, scegliamo un ristorante, guardiamo un film o ascoltiamo la musica. Ha rivoluzionato il modo con cui ci
informiamo, comunichiamo, facciamo acquisti, troviamo lavoro e incontriamo nuove persone. Tutte queste scelte generano informazioni, ossia conoscenza. Ma chi controlla e sfrutta queste immense fonti di dati? E a che scopo?

Le economie di scala raggiungibili con l’aggregazione delle informazioni hanno aumentato la concentrazione del potere economico. Basti pensare alle piattaforme che tutti ormai conosciamo: Netflix, Spotify, Airbnb, Amazon etc.  In maniera simile, i social media − Instagram, TikTok, X e le altre − hanno reso possibile a miliardi di persone comunicare quasi a costo zero.

La concentrazione, l’esistenza di poche reti dominanti, il fatto di poter fare tutto su una sola piattaforma: sono tutti elementi che facilitano la nostra vita. Più scelta, più comodità, più
informazioni, a prezzi spesso più bassi. Eppure la concentrazione riduce anche la concorrenza e l’innovazione e può lasciare molti indietro. E c’è il rischio che le diseguaglianze nell’accesso e nella
capacità d’uso della tecnologia aumentino le tensioni sociali già esistenti.

Le piattaforme guadagnano vendendo alle aziende spazi pubblicitari ma anche parte dell’enorme mole di informazioni raccolte sui comportamenti di chi le utilizza. Fin dove è lecito l’utilizzo della
conoscenza socialmente prodotta? In che misura è possibile esercitare diritti di proprietà su quest’ultima? Quali restrizioni occorre imporre per tutelare la privacy?

Altri interrogativi fondamentali riguardano gli aspetti etici e l’origine delle informazioni generate da macchine (fra i casi più celebri ChatGPT) e dunque l’autenticità nell’era digitale.
Il problema di fondo è governare, anziché subire, il progresso tecnologico e regolamentare l’accesso a questa immensa fonte di dati. Ma come farlo? E hanno i governi la forza necessaria?

A questi e a molti altri argomenti saranno dedicati gli incontri in programma al Festival Internazionale dell’Economia, che si terranno nei luoghi più suggestivi di Torino, con i più
autorevoli studiosi di questi temi. Economisti, internazionali e italiani, ma come sempre anche storici, sociologi, giuristi, informatici, scienziati e studiosi dei media. Con loro al Festival si
confronteranno i protagonisti del mondo economico, esponenti di spicco del mondo dell’impresa, del commercio e delle professioni, insieme ad esponenti di istituzioni e associazioni.

Il Festival, come sempre, si strutturerà attraverso lezioni magistrali ma si articolerà poi in tanti diversi formati: dalle parole chiave ai dialoghi, dagli interventi di grandi ‘testimoni del tempo’ ai
forum tra studiosi e protagonisti della vita economica. Nel processo di avvicinamento al Festival saranno coinvolti le università e il mondo delle scuole e saranno organizzati incontri sul territorio,
a Torino e in diverse città del Piemonte.

Maggiori informazioni e aggiornamenti: www.festivalinternazionaledelleconomia.com

Arrestato attivista “torinese” dell’Isis: pianificava attentati?

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Per partecipazione ad associazione terroristica internazionale Halili Elmahdi, cittadino marocchino di 29 anni residente a Lanzo torinese, è stato nuovamente arrestato dalla Questura di Torino.

L’indagine della digos di Torino, coordinata dalla Procura ha fatto emergere che lo straniero ha dichiarato di continuare ad appartenere all’Isis, architettando più volte propositi bellicosi e violenti.

Era già stato arrestato alcuni anni fa sempre con l’accusa di appartenere all’Isis e per propaganda dello stato islamico su internet.

Leggi l’articolo su “L’identità”:

Arrestato a Torino Elmahdi Halili, il terrorista-filosofo dell’Isis

La 500 ibrida per dare un futuro a Mirafiori

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Nuove prospettive per l’industria dell’auto  a Torino? Mirafiori potrebbe rinnovarsi con una versione ibrida della 500 da produrre insieme alla versione elettrica, usando la stessa piattaforma modificata per ospitare il motore termico. Il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, lo ha prospettato ai sindacati dei metalmeccanici. L’intento è di aumentare la produzione a Mirafiori per arrivare a circa 200mila 500 fra elettriche e ibride, e contribuire al raggiungimento di un milione di veicoli da produrre in Italia. Se ne discute al tavolo automotive organizzato dal Mimit con le principali associazioni di categoria, enti locali e sindacati. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sabato al Festival dell`Economia di Trento ha detto che il tavolo si concluderà a giorni. “Sono convinto che siamo alle fasi finali del tavolo e che sia possibile realizzare questo piano di sviluppo di Stellantis in Italia, che punti  a un milione di veicoli, con nuovi modelli elettrici ma anche ibridi a Mirafiori, Melfi, Pomigliano e Cassino”.

Il Sigillo civico di Torino a don Luigi Ciotti, Mina Sharifi, Hassan Khorzom

Tre Sigilli Civici (la più alta onorificenza della Città di Torino, insieme alla Cittadinanza onoraria) sono stati oggi conferiti dal Consiglio comunale a don Luigi Ciotti, Mina Sharifi e Hassan Khorzom.

Don Luigi Ciotti, veneto di nascita ma torinese fin dai primi anni dell’infanzia, è il notissimo fondatore del Gruppo Abele e dell’associazione Libera contro le mafie. Da decenni è l’instancabile promotore di valori quali la solidarietà e la legalità, nonché di iniziative concrete per la realizzazione di questi valori fondanti della nostra società.

Mina Sharifi, fuggita dall’Afghanistan tornato sotto il regime fondamentalista e oppressivo dei Talebani, è studentessa di Informatica a Torino: animatrice dell’Associazione Studenti Afghani, ha lanciato una petizione internazionale per il diritto allo studio nel suo paese di origine, in particolare per le ragazze, creando anche un’applicazione educativa per lo studio on line.

Hassan Khorzom, profugo dalla Siria nel 2011, laureato in letteratura inglese e guida turistico-culturale, lavora presso il Museo Egizio nel campo dei progetti di inclusione sociale e archivio digitale. Collabora anche con altre istituzioni culturali quali il FAI e le Biblioteche Civiche torinesi, oltre che come interprete per una delle moschee della nostra città.

(C.R.- Ufficio stampa del Consiglio comunale)

Voucher scuola, al via le domande

Dalle ore 12 di domani, 28 maggio, e fino alle ore 12 del 28 giugno 2024 sarà possibile presentare la domanda per il voucher scuola 2024/25, il buono virtuale per gli acquisti legati al diritto allo studio.

Due le tipologie previste, non cumulabili:

“iscrizione e frequenza”, da utilizzare nelle scuole paritarie primarie o secondarie di primo e secondo grado;

acquisto di libri di testo, materiale didattico e dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione, attività integrative previste dal piano dell’offerta formativa, trasporti.

La misura ha una dotazione finanziaria di oltre 19 milioni di euro grazie all’integrazione tra risorse regionali e contributo statale per i libri di testo.

Chi può fare domanda

La domanda può essere presentata dai genitori dello studente e anche da componenti maggiorenni del nucleo familiare individuato ai fini Isee.

In caso di presentazione della domanda da parte di altro componente del nucleo familiare delegato alla compilazione dal genitore, è obbligatorio indicare il codice fiscale del genitore delegante e allegare il suo documento di identità.

La residenza del richiedente e dello studente deve essere la stessa: entrambi devono appartenere al nucleo familiare indicato in sede di dichiarazione sostitutiva Isee.

In caso di richiesta di maggiorazione del voucher per studenti disabili, con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) o con esigenze educative speciali (EES), occorre indicare gli estremi della certificazione. La maggiorazione sarà riconosciuta solo in presenza di certificazioni rilasciate dal Servizio sanitario nazionale.

Come effettuare la richiesta

Le domande vanno presentate esclusivamente online tramite l’applicazione disponibile su https://www.piemontetu.it/home alla voce Istruzione.

Per accedere occorre disporre di Spid (sistema per l’identità digitale della Pubblica amministrazione), carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Non sono più valide altre credenziali.

Info utili e tempistiche di erogazione

Scaduti i termini di presentazione delle domande, gli uffici dell’Assessorato regionale all’Istruzione procederanno all’istruttoria e alla definizione della graduatoria, in modo da rendere disponibile l’importo sulla tessera sanitaria in tempo utile per gli acquisti relativi all’anno scolastico 2024-2025.

Per informazioni e assistenza è attivo il numero verde gratuito 800.333.444 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 18), oppure ci si può rivolgere agli Uffici relazioni con il pubblico della Regione Piemonte o ancora consultare il sito della Regione Piemonte.

Per i giovani di Terra Madre – Salone del Gusto appuntamento a Torino

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“La rigenerazione si fa con la gioia, o non si fa!”

Al MAXXI di Roma 150 giovani riuniti da Slow Food discutono di cibo, clima e bellezza futura, per tornare nei loro territori con una missione: mappare le realtà virtuose di tutta Italia e raccontarle a Terra Madre Salone del Gusto, dal 26 al 30 settembre, a Torino, Parco Dora

Connessioni e ispirazione, relazioni e fiducia, speranza e pace, entusiasmo e rigenerazione, ma anche rabbia e rivoluzione: per 150 giovani, riuniti a Roma da Slow Food Italia per l’Anteprima di Terra Madre, a discutere intorno a cibo, clima e bellezza futura, la transizione da un modello estrattivista che sfrutta le risorse naturali e relazionali è possibile oltre che necessaria. Realtà diverse si sono ritrovate al MAXXI, dal 24 al 26 maggio, e hanno costruito ponti a partire da un sentimento positivo e di gioioso slancio rivoluzionario nell’affrontare le sfide che abbiamo davanti.

«In questo evento non abbiamo voluto dire né fare, ma favorire: la partecipazione civile, l’autodeterminazione, la riflessione condivisa, l’elaborazione, la sintesi. Il nostro impegno stavolta è stato farci da parte, creare uno spazio vuoto e un tempo silenzioso per lasciar parlare e ascoltare ciò che le ragazze e i ragazzi vogliono dire» sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. «Abbiamo ascoltato ciò che pensano del presente come intendono disegnare il futuro. Queste giornate non vogliono essere un punto di arrivo ma una partenza per una transizione che le giovani generazioni possono ispirare, avviare e guidare. Sono espressione di fiducia e speranza, e simboleggiano la nostra idea di impegno e partecipazione per il bene comune nella prospettiva del diritto di tutti a una vita di pace e prosperità e al cibo che la nutre» conclude Nappini.

La mappatura delle buone pratiche e l’appuntamento a Terra Madre Salone del Gusto

A partire dai lavori di questi giorni, segnati dalla condivisione dei desideri e dalle azioni virtuose da compiere per realizzarli, sarà elaborato un documento di sintesi. Per quattro mesi i giovani attivisti saranno impegnati a condividerlo con le associazioni di appartenenza per farlo proprio e a misurarlo con la realtà,  individuando buone pratiche, iniziative e aziende che già le applicano in tutta Italia. Il risultato sarà una mappatura di chi sta già rigenerando i territori, presentata ufficialmente in occasione di Terra Madre Salone del Gusto a Torino, dal 26 al 30 settembre 2024.

Oltre 30 le associazioni che hanno partecipato alla tre giorni, tra cui Agesci, AGIA-CIA Agricoltori Italiani,  Agroecology Europe, Arci, LVIA, CNG Consiglio Nazionale Giovani, Coldiretti Giovani, Comunità di Sant’Egidio, Demeter, Giovani cuochi dell’Alleanza Slow Food e produttori dei Presìdi Slow Food, Giovani delle Acli, I.I.S.S. “V. Cardarelli” di Tarquinia, I.P.S.E.O.A. “Tor Carbone – A. Narducci” di Roma, Legambiente, Libera, Liminal, Marevivo, Modavi, Navdanya International Onlus, Oltreterra, Recup Roma,  Slow Food Youth Network Italia, UCI – Unione Coltivatori Italiani, UNISG – Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, WWF.

All’ospedale Regina Margherita di Torino un Centro di simulazione per i piccoli pazienti vittime di violenza

Sono circa 200 i casi di bambini che ogni anno vengono visitati presso il Centro BAMBI dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino per sospetto abuso e maltrattamento, talvolta in situazioni di estrema emergenza, che il personale medico ed infermieristico deve saper affrontare. Per essre sempre pronti in ogni evenienza e per insegnare al personale il miglior approccio anche in questi casi è nato il Centro di simulazione del Regina Margherita, unico in Piemonte ed uno dei pochi in Italia.   La dotazione tecnologica del Centro, ideato e fortemente voluto dalla professoressa Franca Fagioli (Direttore Dipartimento Patologia e cura del bambino ospedale Infantile Regina Margherita) è di ultima generazione e dedicata in modo esclusivo al paziente pediatrico, dal neonato prematuro, al piccolo lattante, fino al bambino ed all’adolescente, con manichini che riproducono i pazienti nelle varie fasce di età. Ci sono poi numerosi dispositivi per permettere agli operatori di acquisire manualità nelle manovre più frequenti ed invasive per il bambino, come il prelievo venoso o la puntura lombare. A disposizione anche un simulatore ecografico che riproduce i principali quadri patologici dell’età evolutiva. Il Centro è stato realizzato tramite il contributo fondamentale di Adisco sezione regionale Piemonte ODV e Compagnia di San Paolo, con un impegno di spesa di circa € 400.000. Ma l’unicità di questo Centro deriva dalla casistica trattata in questo ospedale. Tutti gli scenari simulati sono la rielaborazione di casi clinici realmente gestiti e che hanno insegnato qualcosa. Gli istruttori, la dottoressa Manuela Pagano, Barbara Lauria, Irene Tardivo e Virna Carmellino, sono medici ed infermieri che mettono a disposizione la loro lunga esperienza di lavoro presso il pronto soccorso pediatrico del Regina Margherita (diretto dalla dottoressa Claudia Bondone) per coinvolgere i discenti in casi realistici e particolari. Le urgenze nel bambino sono eventi fortunatamente rari, ma ogni pediatra, in ospedale o sul territorio, può trovarsi a dover gestire una situazione di questo tipo. Proprio per questo è fondamentale potersi “allenare” in un ambiente sicuro come quello della simulazione. Il Centro attualmente è sfruttato prevalentemente da medici e specializzandi del Regina Margherita, ma l’obiettivo è poterlo aprire a tutti gli operatori del Piemonte per poter fare scuola ai pediatri di tutta la regione, affinchè siano pronti ad affrontare in urgenza i casi più estremi di emergenza.   Il valore della simulazione è enorme. Fin da piccoli giochiamo a “far finta di”, perché la simulazione è una modalità di apprendimento esperienziale innata nell’essere umano. Poi con la scuola l’apprendimento diventa improvvisamente solo teorico, ma medici ed infermieri hanno bisogno di altro. In una simulazione l’allievo si trova a tu per tu con il paziente e deve saper applicare le sue conoscenze per gestire il problema clinico, unendo capacità pratiche ed abilità comunicative per interagire efficacemente con gli altri membri dell’équipe. Al termine dello scenario la fase di debriefing permette di rivivere il caso clinico e focalizzarne gli aspetti salienti in un clima disteso e costruttivo. Questa fase è fondamentale: l’esperienza vissuta sedimenta nella mente dell’allievo e si trasforma in apprendimento. Al di là delle difficoltà cliniche, l’elemento che domina il vissuto di tutti gli operatori che gestiscono un’urgenza pediatrica è l’alto impatto emotivo cui si accompagna. Oltre al bambino in sala rianimazione ci sono i genitori ed anche su questo aspetto si lavora nel Centro di simulazione. Nei vari scenari possibili viene sempre chiesto ad un allievo di interpretare la mamma o il papà del bambino. Durante la fase di debriefing viene data voce al vissuto dell’allievo “genitore” e si esplora quale possa essere di volta in volta la strategia migliore per supportare un papà o una mamma che assistono alla rianimazione del loro bambino. Ovviamente non c’è una ricetta standard, ma anche attraverso questo gioco di ruolo gli allievi affinano la loro capacità di comunicare in modo empatico e prendersi cura di tutto il nucleo famigliare, dote fondamentale per chi si occupa di bambini. Tra i casi  più difficili da affrontare ci sono i bambini vittima di abusi e maltrattamenti. Anche questi casi hanno ispirato alcuni scenari che vengono proposti agli allievi. In queste simulazioni il genitore – maltrattante viene spesso interpretato da una delle psicologhe che operano nel servizio Bambi dell’ospedale dedicato al bambino vittima di abuso e maltrattamento, le dottoresse Sara Simona Racalbuto e Elaine Zanini. L’esperienza vissuta dall’allievo è molto coinvolgente e durante il debriefing è frequente che gli allievi condividano casi analoghi già vissuti o che hanno il dubbio di non aver riconosciuto. Aumentare la consapevolezza degli operatori nel riconoscere e trattare nel modo corretto i bambini vittima di abuso e maltrattamento è fondamentale: interrompere il prima possibile la violenza a cui è sottoposto un bambino è l’unica speranza che si ha per salvarlo.

Dopo la grandinata, il bilancio degli interventi: al lavoro su buche stradali e tombini intasati

Il forte maltempo che si è abbattuto nel tardo pomeriggio di venerdì ha richiesto l’attivazione straordinaria in tempi rapidi di interventi che hanno coinvolto polizia locale, protezione civile e Amiat.

Centinaia le chiamate arrivate in poche ore alla centrale operativa della polizia locale che ha visto oltre 30 pattuglie impegnate per fronteggiare i rallentamenti del traffico dovuti ad alberi caduti (in corso Belgio, Lungo Dora Voghera, corso Regio Parco, corso Novara, corso Giulio Cesare), allagamenti (il sottopasso Donat Cattin) e alla forte caduta di grandine nella zona nord della città, in modo particolare nell’area di piazza Baldissera. Qui si sono registrati i disagi maggior e gli agenti sono rimasti fino dopo la mezzanotte per coadiuvare il lavoro di protezione civile e spartineve resosi necessario per rimuovere i residui di ghiaccio e liberare le strade.

22 gli uomini e donne della Protezione Civile che si sono concentrati in quest’area e più in generale tra le Circoscrizioni 6 e 7 per rimuovere ghiaccio e grandine.
Quattro squadre da due, per un totale di otto persone, si sono occupate invece del monitoraggio percorsi collinari e fiumi.

Nelle zone interessate da accumuli di ghiaccio e gradine hanno lavorato fino a tarda notte e poi nuovamente dalle prime ore del mattino, anche uomini e mezzi di Amiat. Ieri in serata erano in azione tre mezzi spartineve con lama ed una pala meccanica. Questa mattina sono entrati in azione due spandisale, una pala meccanica e un mezzo con lama sgombera neve insieme a dieci addetti che si sono occupati dello spargimento manuale di sale e della pulizia dei tombini. Due le tonnellate di sale consumate da venerdì.

Cinque infine le squadre di Smat attualmente al lavoro per pulire le caditoie, oltre all’intervento nel sottopasso Donat Cattin.

E’ stato attivato  un monitoraggio del suolo nei quartieri maggiormente colpiti per individuare le buche più urgenti da mettere in sicurezza su cui saranno attivate le squadre di intervento.

TORINO CLICK

Alla scoperta di 130 edifici aperti gratuitamente al pubblico: torna Open House Torino

 

Il primo weekend di giugno 2024, Torino ospiterà la settima edizione di un evento gratuito che celebra punti di interesse storico locale. Si tratta di Open House Torino, che consente al pubblico di esplorare gratuitamente abitazioni, edifici e siti normalmente chiusi ai visitatori, offrendo la possibilità di immergersi nella varietà architettonica del tessuto urbano cittadino. Si tratta di costruzioni storiche come design di interni e vedute della metropoli. Durante questo weekend annuale si avrà la possibilità di conoscere strutture di rilievo storico, moderno e contemporaneo, residenze private, uffici, aree verdi e spazi comunitari e progetti di restauro urbano di particolare pregio. Al 2017 risale la prima edizione di Open House a Torino, che si è rivelata subito un grande successo, con oltre 38mila visite e circa 15mila visitatori su oltre cento edifici. Nella seconda edizionel’evento è cresciuto, superando le 55mila visite e 18mila visitatori in più di 140 luoghi. La terza edizione, del 2019, ha visto 60mila visite e 25mila visitatori, oltre alla creazione di un sistema di registrazione via web. L’evento è stato annullato nel 2020 a causa della pandemia da Covid 19. La quarta edizione, del 2021, secondo una formula in linea con la situazione pandemia ancora in corso, con prenotazioni e limiti di capienza. La quinta edizione ha proposto un programma di cento luoghi e ha potuto contare su 30mila visite. La sesta edizione ha coinvolto più di 20mila visitatori per oltre 40mila visite, confermando l’interesse e la partecipazione di pubblico a Open House Torino.

Obiettivo dell’evento è quello di conoscere insieme al pubblico un grande patrimonio comune e riflettere sul fatto che una città progettata meglio negli edifici, negli interni e nello spazio pubblico è capace di farci vivere meglio.

Tra le location aperte al pubblico si segnalano Villa Bria, Villa Rey ( sede dell’AutoMoto Club), Castello di Lucento, Casa Dora, Casa Baretti, Casa Flores, Villa D’Agliè, Casa Luzzi, Società Canottieri Armida, Palazzo Biandrate Aldobrandino di San Giorgio, Palazzo Nobile Valfrè, Villino Raby, Casa Crescent, Scala Merci Vallino e Cascina Fossata.

Per partecipare è necessario registrarsi a Open House Torino . Le prenotazioni saranno attive da martedì 28 maggio alle ore 21.

 

Mara Martellotta