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È morto Alberto Bolaffi il re del collezionismo

È scomparso all’età di 89 anni, nella notte a Torino, il Cavaliere del Lavoro Alberto Bolaffi, presidente onorario della storica società Bolaffi. L’annuncio della sua morte è stato dato con “immenso dolore” attraverso un comunicato ufficiale dell’azienda, attiva da oltre un secolo nel settore dei beni da collezione e considerata un punto di riferimento nel mercato dei beni rifugio. Nel 1955 Alberto Bolaffi entracome manager nella società guidata dal padre. Intuisce il cambiamento dei consumi collezionistici e culturali degli anni Sessanta, allargando l’attività ad ambiti inesplorati fino ad allora.Nel 1986 fonda il Collector Club, il settore di vendita per corrispondenza, e nel 1990 la casa d’aste diventata celebre. Grazie alla sua guida l’azienda ha ampliato la propria attività anche alla numismatica e alle  medaglie. Ha pubblicato prestigiosi  volumi e instaurato collaborazioni con musei, fondazioni e istituzioni della cultura.

Regione Piemonte e Fondazione CRT per il rilancio del territorio. In arrivo 8 milioni di euro

Unire le forze per promuovere lo sviluppo sociale, culturale e formativo del Piemonte attraverso interventi condivisi e azioni coordinate: è questo il cuore del Protocollo d’Intesa siglato  tra la Regione Piemonte e la Fondazione CRT, rappresentate rispettivamente dal Presidente Alberto Cirio e dalla Presidente Anna Maria Poggi.

L’accordo sancisce una collaborazione strategica tra i due enti per il biennio 2025-2026, con un investimento complessivo da 8 milioni di euro da parte della Fondazione CRT. Le risorse saranno destinate a progetti nei settori della cultura, dell’inclusione sociale, della formazione e della valorizzazione del territorio, in linea con le priorità condivise.

Nel dettaglio, 5,5 milioni di euro saranno destinati al sostegno degli enti culturali che ricevono già il supporto o la partecipazione della Regione Piemonte, con l’obiettivo di garantire l’eccellenza del sistema culturale regionale e aumentarne l’attrattività complessiva.

I restanti 2,5 milioni di euro andranno invece a finanziare interventi di carattere strategico, individuati congiuntamente da Regione e Fondazione, facendo leva sulle esperienze virtuose già realizzate. Particolare attenzione sarà riservata alla promozione del territorio, all’inclusione sociale e culturale, all’educazione, al contrasto alla povertà e al rafforzamento del settore culturale.

“La firma di questo protocollo d’intesa rappresenta un nuovo, importante impegno che la Fondazione CRT assume insieme alla Regione Piemonte, con cui da sempre condivide un percorso di collaborazione capace di moltiplicare le opportunità e le energie del territorio, valorizzando le esperienze positive maturate da entrambe – dichiara la Presidente della Fondazione CRT, Anna Maria Poggi –. Questo accordo, che prevede un impegno della Fondazione CRT pari a 8 milioni di euro, ci consente di lavorare in modo ancora più sinergico, sostenendo progetti legati alla cultura come motore di coesione sociale, all’inclusione, all’educazione, con una particolare attenzione alle fragilità e alle povertà, per promuovere lo sviluppo della nostra regione e affrontare al meglio le sfide del nostro tempo”.

“Desidero ringraziare la presidente Poggi per l’attenzione alla comunità e il profondo senso delle istituzioni mostrate fin dai primi giorni del suo insediamento alla guida della Fondazione – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Il Piemonte è una regione fortunata perché può contare sul supporto di realtà straordinarie, che sono un punto di riferimento prezioso e costante e la firma di questo protocollo ne è una nuova testimonianza. Grazie alle risorse messe a disposizione da Fondazione CRT rafforzeremo il nostro comparto culturale, dando supporto a tantissime realtà che rappresentano l’anima di questo settore e sosterremo progetti condivisi di valenza sociale ed educativa, ma anche rivolti alla valorizzazione della storia e delle eccellenze del nostro territorio”.

A garantire la coerenza e l’efficacia degli interventi sarà il Comitato Strategico previsto dal Protocollo, composto dai due Presidenti, che avrà il compito di definire priorità, indirizzi e valutare gli interventi. A livello operativo, saranno inoltre istituiti Comitati Tecnici incaricati dell’attuazione concreta dei progetti.

Foto Paolo Liguori

Ragazzo adescato su sito di incontri e rapinato

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L’episodio a Torino a fine aprile. Gli autori un uomo e una donna
I Carabinieri della Stazione di Torino Po Vanchiglia hanno eseguito i giorni scorsi un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un uomo e di una donna che lo scorso 26 aprile si sono resi responsabili di una rapina aggravata nei confronti di un ragazzo ventitreenne.
La donna – una quarantaseienne di Torino – era riuscita ad “adescare” la vittima, torinese e di ventitré anni, su un sito di incontri, invitandola nella sua abitazione dopo aver concordato la consumazione di una prestazione sessuale. Il giovane, arrivato a casa della quarantaseienne, oltre lei, si era trovato in camera anche una seconda persona, un ragazzo ventenne che con in mano un coltello da cucina lo aveva minacciato di consegnare il cellulare e il bancomat.
La vittima, costretta poi a dare anche i vestiti che indossava, comprese le scarpe, era stata obbligata a seguire la coppia in due sportelli ATM presenti in zona. Il primo era risultato chiuso, mentre con il secondo la coppia era riuscita a fargli prelevare 900 euro. Entrata in possesso di cellulare, denaro e vestiti, il ventitreenne era infine stato “liberato” dai due.
Gli investigatori, dopo aver ricostruito l’intera vicenda, sia a seguito del racconto della vittima che dall’acquisizione dei filmati di videosorveglianza dell’istituto di credito, sono riusciti ad individuare la coppia dei presunti autori della rapina, constatando altresì che il
ventenne, all’epoca dei fatti, era inoltre gravato dalla misura di prevenzione del “foglio di via” irrogata dal Questore di Torino.
La misura cautelare, emessa dalla Sezione dei Giudici per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino, è stata eseguita direttamente in carcere, dove i due soggetti erano già detenuti per altra causa.

Torino tra le migliori città universitarie al mondo secondo la classifica QS Best Student Cities 2025

La tredicesima edizione della classifica internazionale QS Best Student Cities, pubblicata da Quacquarelli Symonds, leader globale nella valutazione dei sistemi universitari, conferma Torino tra le migliori città universitarie al mondo. Il capoluogo piemontese guadagna due posizioni rispetto all’edizione precedente, classificandosi al 66° posto a livello globale, grazie all’ottima reputazione tra gli studenti e all’elevata convenienza economica.

La città si distingue infatti come la più conveniente d’Italia per gli studenti, con un punteggio di 62,5/100, posizionandosi al 48° posto al mondo per l’indicatore Affordability, che tiene conto di costi come le tasse universitarie, il costo della vita e i prezzi al dettaglio. Anche l’esperienza studentesca viene valutata positivamente: l’indicatore Student View, basato sulle opinioni di studenti ed ex studenti, assegna a Torino un punteggio di 71,2/100, collocandola al 67° posto globale.

Ottimo anche il risultato ottenuto per la composizione della popolazione studentesca (Student Mix), con un punteggio di 74,2/100 e un posizionamento al 58° posto, che riflette un buon livello di internazionalizzazione e diversità tra gli studenti presenti in città.

Torino soddisfa pienamente i criteri richiesti per entrare nella classifica: una popolazione superiore ai 250.000 abitanti e almeno due università presenti nel QS World University Rankings. La classifica 2025 è guidata da Seul, Tokyo e Londra.

I criteri valutati includono anche:

  • University Rankings, legato alla qualità degli atenei locali

  • Student Mix, per la varietà della popolazione studentesca

  • Desirability, ovvero l’attrattività della città

  • Employer Activity, che misura la domanda di laureati nel mercato del lavoro

  • Affordability, legata ai costi

  • Student View, basata sulle opinioni raccolte tra studenti ed ex studenti

Torino si conferma una destinazione sempre più attrattiva per studenti italiani e internazionali, grazie a un mix unico di qualità della vita, offerta formativa e accessibilità economica. Un ruolo fondamentale è stato svolto dalla collaborazione tra atenei, istituzioni locali, Edisu e CUS Torino, che hanno contribuito a fare del capoluogo piemontese un luogo dove studiare, praticare sport e vivere un’esperienza universitaria ricca e inclusiva.

La città offre anche ottime prospettive post-laurea grazie a un solido tessuto produttivo, alla presenza di settori emergenti, a una lunga tradizione di innovazione e a una posizione geografica strategica.

Campionati del Mondo Open di Sci Nautico: Piemonte protagonista

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A fine agosto Recetto ospita i Campionati del Mondo 2025

 

L’Italia si prepara ad accogliere il gotha dello sci nautico. Dal 26 al 31 agosto, infatti, il nostro Paese ospiterà i Campionati del Mondo Open di Sci Nautico, massimo appuntamento della disciplina nella categoria assoluta.

A fare da cornice sarà il Centro Tecnico Federale FISSW del Parco Nautico del Sesia a Recetto, in Piemonte, nella provincia di Novara: una struttura all’avanguardia, riconosciuta tra le migliori al mondo per le “discipline classiche” – così è tradizionalmente definito lo sci nautico. Non è la prima volta che l’Italia ospita un mondiale di sci nautico: questa sarà la quinta edizione nel nostro Paese, a 24 anni di distanza dall’ultima, organizzata sempre a Recetto nel 2001.

L’evento sarà curato dalla FISSW Servizi con il contributo del Dipartimento dello Sport, della Regione Piemonte e della FISSW, sotto l’egida del CONI e della IWWF – International Waterski & Wakeboard Federation.

Il campionato è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa ufficiale presso il Circolo del Tennis del Foro Italico di Roma, alla presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, del Ministro del Turismo Daniela Santanchè, dei vertici federali e delle istituzioni locali. Nella Foto l’intervento del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Saranno giorni intensi per Recetto e per tutto il territorio. Al Centro Tecnico Federale FISSW sono attesi oltre 200 atleti da 35 nazioni, accompagnati da staff, delegazioni e familiari: si stima la presenza di oltre mille persone, molte delle quali già presenti dal 10 agosto per i primi allenamenti. A tutto ciò si aggiungerà il pubblico delle grandi occasioni, per uno spettacolo che si preannuncia unico.

In gara ci saranno le migliori sciatrici e i migliori sciatori del mondo, pronti a sfidarsi nelle tre specialità tecniche: slalom, figure e salto, oltre alla combinata e alla gara a squadre.

Il Parco Nautico del Sesia, costruito appositamente per lo sci nautico, con tre laghi artificiali, sponde calibrate e batimetria tecnica, è considerato il miglior impianto europeo e uno dei più performanti al mondo. Proprio qui, nell’estate 2024, la FISSW aveva già organizzato con successo gli Europei Giovanili delle discipline classiche.

I Mondiali 2025 promuovono un modello di sport sostenibile e inclusivo: l’evento sarà a basso impatto ambientale, con raccolta differenziata, riduzione della plastica, mobilità condivisa, uso di energie rinnovabili e materiali riciclati. Il sito di gara è completamente accessibile e ospiterà anche atleti paralimpici, con momenti dedicati alla valorizzazione dello sport per tutti.

Il Campionato del Mondo genererà inoltre ricadute significative sull’economia locale, attivando l’intera filiera dell’accoglienza e dando visibilità a un’area fuori dai circuiti turistici tradizionali. Recetto accoglierà migliaia di persone, con benefici concreti per strutture ricettive, ristorazione, servizi e commercio. Un’occasione per promuovere il Piemonte e l’Italia dello sport su scala globale.

 

Un’estate speciale al Museo Egizio di Torino: serate estive gratuite

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Visto il successo delle precedenti edizioni, ritorna lo “Speciale Estate al Museo Egizio”, che aprirà le porte al pubblico gratuitamente ogni sabato, dal 5 luglio al 9 agosto. Le serate gratuite estive del Museo Egizio sono in programma dalle 18.30 alle 22.30 e gli ingressi sono offerti da Francorosso e disponibili esclusivamente tramite prenotazione online, necessaria per accedere al percorso museale. Nel corso delle serate, sarà possibile approfittare di una pausa alla caffetteria del museo, dove sarà servito un aperitivo a prezzo promozionale: 6 euro per un calice di prosecco accompagnato da salatini. Inoltre, i visitatori potranno usufruire gratuitamente dell’audioguida tramite il proprio smartphone, semplicemente scansionando un QR code. A luglio, agosto e settembre il Museo Egizio proporrà anche 6 concerti speciali, in programma la domenica alle ore 11, a cura dell’Orchestra Filarmonica di Torino, del Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino e di Fondazione Merz. Il pubblico potrà assistere ai concerti e visitare gratuitamente la Galleria delle Sekhmet, in Galleria dei Re. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito della Biglietteria Online.

Bonifica amianto: oltre 3 milioni di euro dalla Regione per gli edifici pubblici

La Giunta regionale ha approvato l’avvio del nuovo bando per la rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici di proprietà di Comuni, Province e della Città Metropolitana di Torino. Il bando, che sarà operativo entro la fine di luglio, dispone di una dotazione complessiva di 3 milioni e 141mila euro provenienti da fondi regionali, destinati al triennio 2025-2027.

Questa misura si inserisce nel quadro più ampio del piano regionale di bonifica ambientale, attivo da anni. L’obiettivo è quello di agevolare interventi prioritari in edifici dove, a seguito di una valutazione tecnica che tiene conto del degrado e del rischio di esposizione, sia stata riconosciuta l’urgenza di intervenire per tutelare la salute pubblica e l’ambiente.

«Continua il nostro impegno per combattere questo annoso problema sul quale da anni siamo fortemente impegnati – commenta l’assessore all’Ambiente ed Energia Matteo Marnati – Quello di oggi è un altro passo in avanti per risanare il territorio della nostra regione. Parallelamente proseguiamo con l’attività di mappatura dell’amianto rispetto alla quale intendiamo fare ricorso anche a nuove modalità e tecnologie e, grazie alla riorganizzazione della struttura della Regione, è stato individuato un settore che a breve avvierà i lavori per la redazione del nuovo Piano Regionale Amianto».

Oltre a sostenere la rimozione dell’amianto, la Regione Piemonte, attraverso l’Assessorato all’Ambiente e con il supporto di Arpa Piemonte, è impegnata sin dal 2004 nell’attività di mappatura della presenza di amianto, sia di origine antropica sia naturale. In particolare, la rilevazione dell’amianto di origine antropica si concentra sulle coperture, identificate tramite tecniche di telerilevamento e l’impiego di reti neurali artificiali in grado di riconoscere e classificare quelle in cemento-amianto.

La Regione è inoltre attiva nella bonifica dei Siti di Interesse Nazionale (SIN), come Casale Monferrato e Balangero, dove continua a fornire il proprio contributo operativo.

Nel corso dell’ultima riunione del Comitato strategico Amianto è emersa, per i prossimi anni, la volontà della Regione di estendere gli incentivi anche agli edifici privati. L’intento è promuovere interventi combinati che prevedano la rimozione delle coperture in amianto e, contemporaneamente, l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare impianti fotovoltaici.

Esplosione via Nizza: a Torino e Mazzè i funerali di Jacopo

Il funerale di Jacopo Peretti, 33 anni, vittima dell’esplosione avvenuta nel palazzo di via Nizza 389 a Torino, si tiene oggi a Torino, nella parrocchia Assunzione Maria Vergine di via Nizza 355.

Domani cerimonia funebre anche presso la Chiesa Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio di Mazzè.

 

Quel che resta degli Agnelli

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Sono stato in cordiali rapporti con Marella Agnelli che sapeva  apprezzare la cultura, anche quella libera. Le vicende giudiziarie dei suoi eredi e la causa della figlia Margherita contro i suoi tre figli appaiono davvero una delle pagine più tristi della dinastia Agnelli. I tre eredi non avrebbero pagato la tassa di successione in Italia, sostenendo che Marella vivesse in Svizzera, cosa che risulterebbe non vera. Adesso “Il Fatto” rompe il silenzio ovattato, garantito alla famiglia Elkann da una stampa servile e omertosa. Non avrebbero versato al fisco italiano quanto dovuto (circa 175 milioni di euro), per evitare un processo o se esso fosse inevitabile per chiedere l’attivazione dell’istituto giuridico  della messa alla prova, come per le marachelle del sindaco di Moncalieri rag. Montagna, tanto per avere un’idea. Una messa alla prova per estinguere il reato, senza ammettere di averlo compiuto, come  precisa in modo asciutto  un portavoce sconosciuto della famiglia, magari lavorando gratis in strutture ospedaliere, benefiche o culturali. Mi metto dalla parte degli operai Fiat senza lavoro e mi domando perché tanti riguardi verso tre personaggi che certo non sono benefattori dell’umanità. I diritti di tutti vanno tutelati, compresi quelli dei tre fratelli  e di  mamma Margherita. E’ chiaro che dopo questo versamento di soldi, le ragioni di Margherita sono in ascesa. In discesa precipitosa è invece  la dignità di una famiglia che pure ha fatto  per un certo periodo la storia di Torino sia pure passando dal giolittismo al fascismo, dalla Dc al partito repubblicano. Da anni ormai non è più torinese la Fiat e meno che mai quello che resta degli Agnelli, se si esclude  Allegra, la vedova di Umberto Agnelli che si dedica a Candiolo. Il resto dell’intera famiglia ha scritto la parola fine ad una storia che solo i comunisti giudicavano totalmente  indecente.

SAFE TRAM, più controlli serali sulla linea 4

Prende il via da lunedì 14 luglio il progetto “Safe Tram”, un’iniziativa sperimentale di GTT che prevede il rafforzamento dei controlli serali sui titoli di viaggio lungo l’intera linea 4. L’obiettivo è chiaro: aumentare la sicurezza percepita e reale a bordo dei mezzi pubblici, in particolare sulla principale arteria tranviaria della città.

Nelle ore serali, dalle 18.00 a mezzanotte circa, il personale GTT addetto ai controlli sarà affiancato da due operatori di un’azienda specializzata in sicurezza. Una collaborazione fondamentale per accrescere la tranquillità di passeggeri e dipendenti durante i viaggi.

L’iniziativa, che si protrarrà fino alla fine dell’anno, sarà inizialmente focalizzata sulla linea 4, da Drosso (Mirafiori) a Falchera. Al termine del periodo sperimentale, i risultati ottenuti saranno analizzati per valutare la replicabilità del modello e la sua estensione anche ad altre linee della re