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Contrordine, gli impianti di sci restano chiusi

STOP ALLA RIAPERTURA DEGLI IMPIANTI DI SCI_IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE CIRIO E L’ASSESSORE ALLO SPORT RICCA:

“A 12 ore dalla riapertura è una mancanza di rispetto inaccettabile. Chi pagherà i danni? Se questo è il modo con cui il nuovo Governo pensa di sostenere le nostre imprese c’è da preoccuparsi”

 

“Sono allibito da questa decisione che giunge a poche ore dalla riapertura programmata per domani – così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio commenta l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Speranza che blocca la riapertura degli impianti di sci prevista per domani -. Il Comitato tecnico scientifico nazionale soltanto dieci giorni fa, il 4 febbraio, aveva stabilito che in zona gialla da lunedì 15 si sarebbe potuto sciare. Su queste direttive il Piemonte si è mosso, nel rigoroso rispetto delle regole. Regole che non possono cambiare tutte le settimane. E, soprattutto, i dati aggiornati sulla situazione epidemiologica sono in possesso del Cts e del Governo da mercoledì. Mi chiedo se non fosse il caso di fare queste valutazioni prima, invece di aspettare la domenica sera. È una mancanza di rispetto inaccettabile da parte dello Stato che dovrebbe garantire i suoi cittadini, non vessarli. Parliamo di imprese che hanno già perso un intero anno di fatturato, messe in ginocchio dalla pandemia e che hanno usato gli ultimi risparmi, ammesso di averli ancora, per anticipare le spese necessarie alla riapertura. In questi giorni è stato assunto personale, sono state battute le piste, pre-venduti i biglietti e prese le prenotazioni. Come si può pensare di cambiare idea la sera prima? I palazzi romani sono ancora sulla terra o si sono trasferiti su un altro pianeta? La prudenza, fin dall’inizio di questa terribile emergenza sanitaria, è stata nella mia regione la guida, così come il rispetto delle regole. Abbiamo assunto spesso decisioni più restrittive, consapevoli del sacrificio che chiedevamo ma anche del bisogno di tutelare la vita. E anche in questo caso abbiamo atteso diligentemente le decisioni del governo, prima di intervenire con una mia ordinanza, che aveva comunque limitato la capienza degli impianti al 30%. Oggi cambia tutto. Ciò che contesto non è il merito, ma il metodo. Chi li pagherà i danni? Come se quelli già subiti non fossero abbastanza. Mi attiverò immediatamente per quantificarli e ho già convocato per domani una giunta straordinaria, perché il mondo della neve del Piemonte non può rimanere solo, merita rispetto. Mi aspetto che chi ha preso questa decisione in questo modo, a poche ore dalla riapertura, si faccia carico anche delle conseguenze economiche. Di certo se questo è il modo con cui il nuovo governo pensa di sostenere le nostre imprese e i nostri cittadini, c’è da preoccuparsi fortemente”.

“Assurda e vergognosa una decisione simile presa il giorno prima della riapertura degli impianti di risalita. Il ministro Speranza apra gli occhi e cerchi di capire che nel mondo reale le imprese sportive vivono di pianificazione e affrontano spese per la ripartenza. Dietro alla riapertura di domani ci sono attività che hanno investito soldi – aggiunge l’assessore allo sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca -. Se le realtà imprenditoriali dello sci decideranno di ricorrere a vie legali contro questa decisione piovuta dal cielo senza alcun preavviso, e senza tenere in considerazione il lavoro della gente, come Regione saremo al loro fianco”.

L’appello dei lavoratori Embraco a Mario Draghi

Con il progetto Italcomp si garantirebbe l’avvio dell’attività produttiva del sito Embraco di Riva di Chieri.

E’ quanto scrivono i lavoratori dell’ex Embraco in una lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi, scritta durante un presidio ai cancelli della fabbrica.

 Per rilanciare l’economia di Torino, affermano i sindacati,  è necessario non perdere altri posti di lavoro conservando il nostro tessuto industriale con un chiaro progetto di reindustrializzazione.

Covid: il bollettino di domenica 14 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE  16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 549nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 46 dopo test antigenico), pari al 5% dei 10.990 tamponi eseguiti, di cui 5.830 antigenici. Dei 549 nuovi casi, gli asintomatici sono 202 (37%).

I casi sono così ripartiti: 80 screening, 306 contatti di caso, 163 con indagine in corso; per ambito:  9 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 54 scolastico, 486 popolazione generale.  

Il totale dei casi positivi diventa quindi 237.434 così suddivisi su base provinciale: 21.107 Alessandria, 12.344 Asti, 8.120 Biella, 32.310 Cuneo, 18.575 Novara, 124.596 Torino, 8.757 Vercelli, 8.589 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.181 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.855 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 140 ( – 1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.913 (– 24 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.291

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.735.077 (+10.990 rispetto a ieri), di cui 1.086.471 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.131

Sono 6 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.131 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.380 Alessandria, 589 Asti, 376 Biella, 1.089 Cuneo, 756 Novara, 4.150 Torino, 409 Vercelli, 298 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 84 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

215.959 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 215.959 (+449 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.853 Alessandria, 11.135 Asti, 7.455 Biella, 29.993 Cuneo, 16.950 Novara, 112.960 Torino, 7.973 Vercelli, 7.833 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.091 extraregione e 1.716 in fase di definizione.

Commercio: tengono i negozi di vicinato e le attività organizzate con e-commerce e delivery

Nei primi nove mesi del 2020 le compravendite dei locali commerciali hanno registrato una contrazione del 21,5%: sono state scambiate 17.380 unità contro le 22.134 unità dello stesso periodo del 2019.

Le città dove nei primi nove mesi del 2020 si è avuto il maggiore numero di transazioni sono Milano e Roma: nella Capitale le transazioni sono state 1049, il capoluogo lombardo ne fa segnare 1046.

COMPRAVENDITE SETTORE COMMERCIALE
CITTÀ Primi nove mesi 2019 Primi nove mesi 2020
BARI 128 107
BOLOGNA 379 204
FIRENZE 323 205
GENOVA 251 195
MILANO 1359 1046
NAPOLI 433 355
PALERMO 234 208
ROMA 1419 1049
TORINO 637 551
VERONA 87 87
Nota: I dati si riferiscono all’intero settore commerciale del solo capoluogo (provincia esclusa)
Elaborazione Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa su dati Agenzia delle Entrate

 

Negli ultimi dieci anni i prezzi sono diminuiti del 37% nelle vie di passaggio e del 42,5% nelle vie non di passaggio.
Il segmento del retail è stato quello maggiormente impattato dalla pandemia.
 La ristorazione, che negli scorsi anni aveva trainato il mercato dei locali commerciali, e che è stata penalizzata dall’assenza di turismo e dal ricorso massiccio allo smartworking.

Sembrano tenere le attività che si sono riorganizzate attraverso piattaforme e – commerce integrando il canale on line con il punto vendita fisico, i negozi di vicinato e la grande e media distribuzione, grazie all’apertura di supermercati di prossimità.

Nelle vie di passaggio si ricorre sempre meno al pagamento con la key money; la liberazione di spazi sta portando, quando possibile, a riposizionamenti per quelle realtà del retail che possono permetterselo.
Nelle vie non di passaggio continua la ricerca di spazi da destinare ad uso ufficio e, ove possibile, per un cambio di destinazione d’uso in abitazione.

L’80% delle richieste inserite nella banca dati del Gruppo Tecnocasa sono indirizzate verso tipologie in locazione, mentre il 20% verso quelle in vendita. L’80% di chi cerca in locazione vorrebbe aprire un’attività di somministrazione e ristorazione. Si registra anche una buona domanda per avviare attività di servizi alla persona.
In questo scenario di incertezza gli investitori si muovono con cautela o provano a realizzare acquisti opportunistici anche se non sempre trovano riscontro. Si chiedono rendimenti più elevati (che arrivano anche al 10% annuo lordo) a fronte di un maggiore rischio di vacancy.
Il 45 % delle richieste di acquisto presenti nella banca dati del Gruppo Tecnocasa è finalizzata all’investimento immobiliare. Le metrature più richieste sono inferiori a 100 mq (raccolgono infatti l’80,8% in acquisto e il 75,6% in locazione).

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Il bollettino Covid di sabato 13 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 749 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 129 dopo test antigenico), pari al 3,1 % dei 23.834 tamponi eseguiti, di cui 17.273 antigenici. Dei 749 nuovi casi, gli asintomatici sono 299 (39,9%).

I casi sono così ripartiti: 135 screening, 412 contatti di caso, 202 con indagine in corso; per ambito: 13 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 70 scolastico, 666 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 236.885 così suddivisi su base provinciale: 21.078 Alessandria, 12.333 Asti, 8.116 Biella, 32.261 Cuneo, 18.553 Novara, 124.235 Torino, 8.750 Vercelli, 8.528 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.181 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.850 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 141 (3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.889 (– 35 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.220

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.724.087 (+23.834 rispetto a ieri), di cui 1.083.020 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.125

Sono 16 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.125 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.379 Alessandria, 588 Asti, 376 Biella, 1.087 Cuneo, 756 Novara, 4.149 Torino, 409 Vercelli, 297 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 84 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

215.510 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 215.510 (+811 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.829 Alessandria, 11.106 Asti,7.449 Biella, 29.954 Cuneo, 16.910 Novara, 112.685 Torino, 7.966 Vercelli, 7.805 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.091 extraregione e 1.715 in fase di definizione.

Il vento dell’Artico porta gelo e una spolverata di neve in città

Il vento ghiacciato dell’Artico  ha toccato anche Torino

All’ aumento della nuvolosità e ai freddi anche se deboli venti orientali si è aggiunta una spolverata di neve sulla città.

In 24 ore le temperature sono scese di 10 gradi e l’ondata di freddo giungerà al massimo nel fine settimana con gelate  anche in pianura domenica.

Temperature a  -10  sulle Alpi superati i 2000 metri e  di poco sopra lo zero a bassa quota.

Vaccini: da lunedì ultra ottantenni e personale scolastico

CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTI COVID-19 DEL PIEMONTE

La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 della Regione Piemonte taglierà lunedì 15 febbraio altri due importanti traguardi.

I medici di medicina generale inizieranno a raccogliere l’adesione alla vaccinazione degli assistiti con più di 80 anni (inclusi i nati nel 1941).

Sempre dal 15 febbraio anche il personale docente e non docente delle scuole e delle Università potrà esprimere la volontà di farsi vaccinare, utilizzando in questo caso l’apposito portale www.ilpiemontetivaccina.it dedicato proprio al personale scolastico.

Le modalità delle due fasi sono state illustrate dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, dal commissario generale dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, dal commissario dell’Area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo, dal consulente strategico Covid della Regione Pietro Presti e dal Capo di Gabinetto della Giunta Gian Luca Vignale.

Over80
Da lunedì 15 febbraio le persone con più di 80 anni (nati nel 1941 compresi) potranno segnalare la loro volontà di ricevere il vaccino al proprio medico di famiglia. Ogni medico indicherà eventuali priorità sulla base del quadro clinico dell’assistito e ne registrerà l’adesione sull’apposita piattaforma regionale. L’Asl di competenza provvederà a definire gli appuntamenti e a indicare luogo, data e ora della convocazione per la vaccinazione tramite sms o mail (si può indicare anche un cellulare/mail di un parente o altra persona fidata).

La somministrazione delle dosi avverrà a partire dal V-Day per gli over 80 del 21 febbraio nei 97 centri vaccinali finora individuati, aumentati rispetto ai 61 inizialmente previsti per raggiungere capillarmente tutte le zone del Piemonte. Chi non sarà in grado di spostarsi sarà vaccinato a domicilio a cura dell’Asl di appartenenza.

Personale scolastico e universitario

Sempre dal 15 febbraio il personale, docente e non docente, in servizio presso gli istituti scolastici e universitari pubblici e privati, compresi quelli di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) ed i servizi educativi privati e paritari potrà manifestare la propria volontà di aderire alla vaccinazione anti Covid-19 tramite il portale www.ilpiemontetivaccina.it Le prime inoculazioni verranno effettuate dal 19 febbraio. In questa fase per avviare la campagna verrà usato il vaccino AstraZeneca indicato per la popolazione con meno di 55 anni. Gli over 55 possono comunque manifestare la propria adesione sul portale e saranno convocati successivamente con le modalità e le tempistiche previste dal Piano nazionale.

Coloro che invece soffrono di particolari patologie non dovranno usare il portale per manifestare l’adesione perché saranno informate successivamente in modo specifico sulle modalità di vaccinazione loro riservate.

Covid, il bollettino di venerdì 12 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 869 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 117 dopo test antigenico), pari al 4,2 % dei 20.644tamponi eseguiti, di cui 13.465 antigenici. Degli 869 nuovi casi, gli asintomatici sono 306 (35,2%).

I casi sono così ripartiti: 149 screening, 433 contatti di caso, 287 con indagine in corso; per ambito: 22 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 77 scolastico, 770 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 236.136 così suddivisi su base provinciale: 20.998 Alessandria, 12.304 Asti, 8.090 Biella, 32.175 Cuneo, 18.487 Novara, 123.851 Torino, 8.727 Vercelli, 8.481 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.177 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.846 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 144 ( – 6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.924 (– 32 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.260

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.700.253 (+20.644 rispetto a ieri), di cui 1.078.162 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9109

Sono 20 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.109 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.377 Alessandria, 588 Asti, 376 Biella, 1.085 Cuneo, 754 Novara, 4.141 Torino, 408 Vercelli, 297 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 83 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

214.699 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 214.699 (+694 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.746 Alessandria, 11.062 Asti,7.328Biella, 29.857 Cuneo, 16.843 Novara, 112.350 Torino, 7.950 Vercelli, 7.771 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.089 extraregione e 1.703 in fase di definizione.

Un altro clochard muore al freddo a Torino

Un clochard è  morto in strada a Torino, in corso Taranto, dietro al Mercato.

E’ stata chiamata la polizia dopo il ritrovamento del corpo. L’’uomo è probabilmente morto per il freddo, o per un malore. Pochi giorni fa era già stato curato in ospedale per ipotermia. E’ il secondo senzatetto che muore all’addiaccio a Torino negli ultimi giorni.

Agenzie di viaggio, profondo rosso: crollo del fatturato del 90%

Nella seduta congiunta della Terza e della Sesta commissione in regione , presieduta da Paolo Bongioanni, l’assessore Vittoria Poggio ha svolto un’informativa sulla crisi delle agenzie di viaggio e dei circoli culturali: “Secondo i dati del Centro Studi di Confcommercio, per effetto della pandemia il volume di affari delle agenzie viaggio ha subito una contrazione di circa il 90 per cento – ha detto -. La Regione si è attivata a sostegno delle 773 imprese del settore con oltre 1,1 milione di euro del “bonus Piemonte” ed ha previsto di erogare ulteriori risorse a fondo perduto mediante il “bonus montagna”. 

“I circoli culturali hanno anch’essi ricevuto contributi regionali una tantum attraverso il bonus Piemonte e il bonus cultura – ha aggiunto Poggio – e nella fase attuale, in cui è stata ribadita la chiusura e la sospensione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione ai soci, si potranno valutare ulteriori linee di contributo alla luce dei decreti attuativi di ristori per le attività sospese.
Per Marco Grimaldi (Luv) “i circoli culturali hanno vissuto una situazione discriminante rispetto ad altre attività di somministrazione, che richiede una seconda partita di ristori nel prossimo bilancio preventivo, oltre ad una riforma del Terzo settore”. Riforma auspicata anche da Silvio Magliano (Moderati), per il quale “il blocco della somministrazione è un freno alle tante attività dei circoli”. Daniele Valle (Pd) è intervenuto sulle agenzie di viaggio, proponendo di impiegare ulteriori avanzi delle varie campagne di bonus per ristorare quegli operatori che nella prima tornata erano rimasti esclusi perché avevano tanti codici Ateco diversi, in particolare quelli che lavorano in franchising. Francesca Frediani (Movimento 4 ottobre) ha sostenuto che “se dovesse concretizzarsi la proposta di prolungare le scuole sino a fine giugno, su cui comunque non concordo, si potrebbe interloquire con il governo per una ripresa in sicurezza delle gite scolastiche, un piccolo aiuto anche per l’attività delle agenzie viaggio”.
In chiusura il presidente Bongioanni ha lanciato la proposta di inserire, nella riscrittura della legge 14/2016 sulla promozione turistica, le agenzie di viaggio a fianco dei consorzi per quanto riguarda l’incoming, “per avere soggetti competenti, che affiancano all’attività ordinaria una nuova forma di attività imprenditoriale”.