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Stabili i ricoveri in terapia intensiva, fermi a sei. Una vittima, otto contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

25.814 PAZIENTI GUARITI E 741 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.814 (+46 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3159 (+11) Alessandria, 1547 (+1) Asti, 834 (+1) Biella, 2413 (+3) Cuneo, 2320 (+8) Novara, 13.337 (+17) Torino, 1085 (+3) Vercelli, 954 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 165 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 741sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4.119

È 1 il decesso di persona positiva al test del Covid-19 comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, non registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo sale a 4.119 deceduti risultati positivi al virus: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 370 Novara, 1817 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.530 (+ 8rispetto a ieri, di cui 6 sono asintomatici. Degli 8, 2 sono screening, 4 contatto di caso e 2 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4084 Alessandria, 1880 Asti, 1054 Biella, 2897 Cuneo, 2805 Novara, 15.948 Torino, 1347 Vercelli, 1147 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 268 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6(0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 150(- 9 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 700

I tamponi diagnostici finora processati sono 462.863, di cui 253.973risultati negativi.

Confermate le condanne per omicidio ai quattro della banda dello spray di piazza San Carlo

Confermata dalla Corte di Assise di appello l’accusa di omicidio preterintenzionale nei confronti dei quattro giovani accusati di avere provocato  il panico tra la folla in Piazza San Carlo a Torino la sera del 3 giugno 2017 nel corso della  su maxischermo della finale di Champions League Juventus-Real Madrid. 

Le condanne sono comprese fra i 10 anni 4 mesi e 20 giorni e i 10 anni 3 mesi e 24 giorni.

I quattro ragazzi in piazza utilizzarono bombolette di spray al peperoncino per commettere  rapine. Le conseguenti ondate di panico provocarono 1500 feriti e in seguito la morte di due donne.

Uccide la compagna, fugge e si spara alla tempia

A casa della compagna a Carmagnola  le spara e poi scappa.

In base ai primi accertamenti dei carabinieri,  un pensionato di  71 anni, avrebbe ucciso con un colpo di pistola la compagna di 68 anni. I carabinieri di Carmagnola hanno trovato il corpo senza vita della donna. L’omicida è tornato nella propria abitazione di Bagnolo,  ha chiamto il figlio confessando il delitto e si è sparato un colpo di pistola  alla testa.

Bandiere Verdi e Nere 2020, i nuovi vessilli assegnati da Legambiente

 Nel rapporto di Carovana delle Alpi. 10 sono Piemontesi e Valdostane

Assegnate 19 Bandiere Verdi che premiano pratiche innovative ed esperienze di qualità ambientale e culturale. 12 le Bandiere Nere che segnalano le lacerazioni dell’arco alpino. Delle 31 bandiere nazionali, 10 sono piemontesi e valdostane: sei verdi e quattro nere. 

 

Una piattaforma per trovare manodopera agricola in modo rapido e trasparente contro la piaga del caporalato, un gregge di capre giardiniere, classi elementari di robotica, percorsi lenti adottati come stile di vita da intere comunità e accoglienza diffusa contro lo spopolamento di valli e borghi fantasma. Ma anche nuove speculazioni sui fondi della Politica agricola comunitaria (PAC) per il sostegno alla pastorizia in montagna, discariche di rifiuti speciali realizzate vicino a parchi naturali e modifiche peggiorative di leggi sulla caccia a scapito di specie in declino o minacciate a livello globale. Sono alcune delle realtà premiate, da un lato, dalle Bandiere Verdi e segnalate, dall’altro dalle Bandiere Nere 2020, raccontate nel nuovo rapporto di Carovana delle Alpi di Legambiente, che anche quest’anno ha assegnato i suoi vessilli ad attività imprenditoriali, associazioni, comunità, consorzi, Comuni e Regioni dell’arco alpino distintisi in positivo e in negativo in tema di sostenibilità. Non più semplici frammenti di montagna, ma tasselli di un mosaico ben più ampio e variegato che, di anno in anno, si arricchisce di esperienze da cui ripartire o, al contrario, da cui affrancarsi nella ricerca di un equilibrio-uomo ambiente mai percepito così tanto fondamentale come in questo particolare momento storico.

Ben 19 le Bandiere Verdi che hanno premiato pratiche innovative ed esperienze di qualità ambientale e culturale dei territori, due in più rispetto allo scorso anno; 12 (quattro in più rispetto al 2019) le Bandiere Nere che segnalano le lacerazioni del tessuto alpino, caratterizzate spesso da scelte anacronistiche dietro cui si celano controversi interessi economici o modelli lontani da quell’idea di sviluppo sostenibile chiave imprescindibile per immaginare il futuro. Nel complesso, le bandiere sono così distribuite: una Verde in Liguria; cinque Verdi e tre Nere in Piemonte; una Verde e una Nera in Valle d’Aosta; quattro Verdi e due Nere in Lombardia; due Verdi e due Nere in Trentino Alto Adige; due Verdi in Veneto; quattro Verdi e quattro Nere in Friuli Venezia Giulia.

“Negli ultimi cinquant’anni ci siamo allontanati troppo dalla materialità degli ecosistemi, così come dal bisogno di bellezza e di ritmi che ci sono propri. Difficile non accorgersene dopo l’esperienza del Coronavirus – osserva Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente – Eppure, proprio una maggiore attenzione agli equilibri naturali ridurrebbe il rischio di fenomeni come il dissesto idrogeologico o la possibilità di contrarre epidemie, e mitigherebbe gli impatti dei cambiamenti climatici, che sulle Alpi mostrano i loro effetti più drammatici ed evidenti. Il variegato paesaggio delle nostre montagne, dalle foreste ai pascoli ai terreni coltivati, ben si presta a una ricerca dell’equilibrio uomo-ambiente oggi più che mai avvertito come fondamentale: l’arco alpino ci offre straordinarie opportunità ed esempi di gestione virtuosa, recupero e valorizzazione dell’esistente da cogliere e praticare al più presto”.

“Come da tradizione, anche per il 2020 abbiamo individuato diverse buone pratiche di una montagna in cambiamento, stigmatizzando situazioni che continuano ad allarmare per i danni arrecati all’ambiente e allo sviluppo di territori che meriterebbero una gestione più in linea con le peculiarità dei luoghi, in un’ottica sostenibile dal punto di vista ambientale, socio-culturale, economico – spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – Purtroppo dobbiamo rilevare che, accanto alle Verdi, anche le Bandiere Nere quest’anno sono in crescita, esempio di inefficienze, trascuratezza e sciatterie nelle scelte politiche, ma anche d’incapacità nel produrre visioni al passo coi tempi. Al contrario, il nostro vessillo green premia uno spaccato di territorio dinamico, dal significato ancor più pregnante in questo periodo: realtà che puntano su innovazione, riduzione delle emissioni CO2, condivisione di spazi e idee, meritevoli per la grinta mostrata nell’affrontare situazioni non facili e per la volontà di esprimere visioni aperte e ottimistiche”.

Le Bandiere Verdi 2020 in Piemonte e Valle d’Aosta

Tra le buone pratiche insignite della Bandiera Verde, ci sono la prima piattaforma per trovare manodopera agricola in modo rapido e trasparente, parte del progetto Humus Job dell’associazione MiCò e Banda Valle Grana (CN), che mira a combattere caporalato e lavoro grigio; e anche, l’esperienza di didattica innovativa della scuola elementare di Valle Monterosso Grana (CN) che ha fatto del legame col territorio e dell’utilizzo della robotica in classe un volano per invertire lo spopolamento di un’intera valle.

Vessillo green anche per il Comune di Pomaretto (TO), per l’eroico recupero dei vigneti di Ramiè e dei terrazzamenti per la coltivazione delle viti, tramite fondi derivanti da una quota delle bollette dell’acqua potabile; per l’Associazione Movimento Lento di Roppolo (TO), che propone il viaggio lento come stile di vita e lo sviluppo di una rete di percorsi a piedi e in bici, in Italia e all’estero, e consta anche di una Scuola e di una Casa del Movimento Lento, rifugio per viandanti lungo la via Francigena e il Cammino di Oropa; per l’ecomuseo del Cusio e del Mottarone in rappresentanza della Comunità del Cusio (VB), impegnata, attraverso il Contratto di lago, nel ripristino delle migliori condizioni possibili del lago d’Orta e nella valorizzazione storica e culturale dei “luoghi del lago”.

Premiate poi le Giunte regionali valdostane in carica dal 2014 a oggi per la realizzazione del percorso escursionistico sostenibile “Cammino Balteo”, sentiero ricco di emergenze storico-architettoniche che attraversa 48 comuni nell’ambito del progetto strategico “Bassa Via della Valle d’Aosta.

Bandiere Nere 2020 in Piemonte e Valle d’Aosta. C’è poi “l’altro versante della montagna”, quello meno virtuoso, segnalato con le Bandiere Nere, come quella assegnata quest’anno alle Giunte regionali della Valle d’Aosta e amministrazioni comunali di Issogne e Champdepraz in carica negli anni 2014-2019 per avere autorizzato la realizzazione di una discarica per “rifiuti speciali non pericolosi” a due passi dal Parco Naturale del Mont Avic, naturale scrigno di ambienti protetti e biodiversità montana, con ambienti selvaggi, zone umide, laghi d’incomparabile bellezza;.

Due le Bandiere Nere assegnate alla Regione Piemonte: una a Regione Piemonte – Assessorato Agricoltura per avere sostenuto e approvato modifiche peggiorative alla legge regionale sulla caccia, favorendo un’esigua minoranza di cacciatori, a scapito di cittadini, ambiente e diverse specie in declino o “minacciate a livello globale”; una a Regione Piemonte – Assessorato ai Trasporti, per la non intenzione di riattivare il servizio ferroviario sulla linea Pinerolo-Torre Pellice, nonostante il ripristino sia sostenibile e la Regione abbia già impiegato le somme necessarie al riavvio. Infine bandiera nera al Comune di Verbania (VB) per aver avvallato il progetto di trasformazione della piana alluvionale di Fondotoce, limitrofa alla Riserva Naturale Speciale di Fondotoce, con la costruzione di impianti ludico-sportivi e aree parcheggio: un pesante intervento strutturale finalizzato al turismo di massa in un crocevia di aree protette.

“Il lavoro fatto dai circoli, veri presidi sul territorio – dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – dalle associazioni di prossimità e dal gruppo di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, è stato un lavoro di identificazione e selezione di alcune delle esperienze e delle azioni che ben descrivessero le nostre Regioni, gli ambiti virtuosi e le fragilità, un lavoro che ha rafforzato competenze e connessioni. Siamo felici di rappresentare un ambientalismo sano, che sa sottolineare con forza le buone pratiche ma anche denunciare gli errori e talvolta gli orrori. E se nelle prime si specchia una voglia di riconversione degli stili vita, a vantaggio di una maggior consapevolezza del nostro ruolo all’interno e a servizio dell’ecosistema; i secondi, ancora una volta, sottolineano come l’aggressione al naturale e le scelte miopi e in antitesi con gli obiettivi che ci dobbiamo porre, in primo luogo la lotta ai cambiamenti climatici e la realizzazione di una società resiliente, siano ancora fortemente radicate nei nostri decisori politici”.

Il rapporto completo è disponibile su www.legambiente.it

Coronavirus, nessuna vittima e sette contagi in più. In Piemonte i ricoveri in intensiva sono scesi a sei

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15.30

25.768 PAZIENTI GUARITI E 768 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.768 (+76 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3148 (+3) Alessandria, 1546 (+24) Asti, 833 (+2) Biella, 2410 (+3) Cuneo, 2312 (+7) Novara, 13.320 (+31) Torino, 1082 (+2) Vercelli, 952 (+3) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 165 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 768sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO COMPLESSIVAMENTE A 4.118

Sono 0 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale complessivo rimane di 4118 deceduti risultati positivi al virus.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31522 (+ 7rispetto a ieri, di cui 5 sono asintomatici. Dei 7, 4 sono screening, 1 contatto di caso e 2 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4084 Alessandria, 1880 Asti, 1054 Biella, 2897 Cuneo, 2805 Novara, 15.940 Torino, 1347 Vercelli, 1147 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 268 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6(2 rispetto al 15 luglio).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 159(- 4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 703

I tamponi diagnostici finora processati sono 460.019, di cui 252.055risultati negativi.

Gtt perde quasi dieci milioni di incassi: per ora no ai rimborsi degli abbonamenti inutilizzati

Il blocco per tre mesi delle strisce blu ha fatto perdere più di  9 milioni di euro

L’azienda torinese di trasporto pubblico ha già dovuto soffrire l’assenza dei passeggeri nel periodo dell’emergenza Covid, e per questo non si può più permettere nuove abolizioni del pagamento della sosta e neppure (almeno per ora) il rimborso degli abbonamenti dei parcheggi non impiegati  tra marzo e giugno.

Sono però confermati i parcheggi gratuiti nelle due settimane centrali di agosto, come da tradizione. La situazione è stata illustrata questa mattina ai consiglieri comunali dai dirigenti Gtt.

Violenze in famiglia, casi in aumento. Quattro arresti in due giorni

Sono quattro gli arresti da parte dei carabinieri di Torino per maltrattamenti in famiglia nelle ultime 48 ore.

A Chivasso,  un 63enne ha aggredito con due martelli moglie e figlio di 61 e 22 anni al culmine di un violento litigio. A dare l’allarme al 112,  un vicino di casa. All’arrivo dei militari l’uomo stava ancora brandendo i due martelli, minacciando la moglie, che ha riportato ferite guaribili in tre giorni, così come il figlio. La moglie ha detto che le violenze andavano avanti ormai da due anni. Invece a Moncalieri un uomo si è scagliato contro moglie e figlie, di 15 e 21 anni: il 56enne, ubriaco, picchiava e minacciava i familiari ormai da  tempo. Le tre vittime sono state medicate in ospedale, con  una prognosi di 7 giorni per la guarigione. All’uomo sono stati sequestrati due fucili regolarmente detenuti. A Giaveno un 49enne ha aggredito la madre di 80 anni e anche in questo caso l’allarme è stato dato dai vicini. Quando sono arrivati i carabinieri la vittima ha raccontato che aggressioni e umiliazioni andavano avanti da molto tempo. A Torino è stato arrestato un 56enne, denunciato dalla compagna 40enne. Secondo la denuncia della donna era convinto che lei lo tradisse, pertanto la pedinava e la importunava, maltrattandola in casa e per strada. È stato arrestato proprio mentre seguiva la donna per l’ennesima volta.

Presto il bonus cultura della Regione. Tre milioni di euro per rilanciare il comparto

La giunta approverà entro pochi giorni la delibera che individua le procedure e i criteri per la concessione del Bonus Cultura previsto dalla legge 13/2020 a sostegno del comparto colpito dall’emergenza Covid, e per l’assegnazione delle risorse per il 2020 attraverso i bandi ordinari. Ieri infatti è stato espresso il parere positivo a maggioranza dalla sesta Commissione consiliare.

Le risorse complessive sono 3 milioni di euro e il Bonus verrà erogato attraverso modalità a sportello dalla data di pubblicazione dell’avviso, prevista entro fine luglio e fino al 31 ottobre 2020.

Ad illustrare alla Commissione i criteri individuati dall’assessorato alla Cultura, è stata l’assessore Vittoria Poggio: ““Dallo scorso mese di febbraio – dichiara l’assessore regionale alla Cultura – l’emergenza da Covid-19 ha causato il blocco totale delle attività del comparto culturale, interrompendo il proficuo percorso di consultazione avviato con i Tavoli della Cultura, nati per realizzare il Programma Triennale della Cultura 2021-2023.Il Bonus una tantum a fondo perduto andrà quindi a favore dei soggetti che non hanno accesso ai contributi ordinari previsti dal Testo Unico sulla cultura – ha spiegato – Si tratta di 700 euro per lavoratori autonomi e imprese individuali e 1000 euro per i soggetti costituiti in associazione o altra tipologia di ente non lucrativo di diritto privato o di società, che non hanno accesso ai contributi ordinari e hanno sede in Piemonte. Inoltre imprese e operatori con partita IVA e sede in Piemonte, che operano nell’indotto a supporto delle attività culturali e che rientrano in un elenco di codici Ateco”.

Questi dunque i Codici ATECO che verranno presi in considerazione: 59.11; 59.12; 59.13; 59.20; 74.10.2; 74.10.29; 74.20; 74.30; 79.90.20; 82.30; 85.52; 90.01; 90.02; 90.03; 90.04; 91.01; 91.02; 91.03; 93.19.92; 94.99.2.

 Lo scopo principale- prosegue l’assessore Poggio – è quello di salvaguardare il sistema culturale piemontese e i molti lavoratori del comparto, attivando un meccanismo che riconosca le spese di struttura e le attività comunque realizzate, spostando l’attenzione dai progetti ai soggetti in relazione al consolidamento o alla ridefinizione organizzativa delle proprie strutture, alle nuove progettualità, alla ripartenza delle attività o alle spese di investimento”.

Per attivare il più velocemente possibile il Bonus Cultura – conclude l’assessore –, ben consci delle numerose difficoltà che sta vivendo tutto il mondo culturale piemontese, abbiamo superato l’ordinaria e consueta fase legislativa consiliare utilizzando precisi strumenti che hanno permesso una rapida approvazione del Bonus in sede di Commissione, allo scopo di sostenere un comparto fortemente penalizzato dall’emergenza sanitaria e strategico per la nostra regione”.

Trasporti: arriveranno i rimborsi degli abbonamenti non utilizzati

I rimborsi degli abbonamenti ai mezzi di trasporto non utilizzati durante il lockdown saranno sicuramente versati a chi ne ha diritto.

Lo ha assicurato l’assessore Marco Gabusi, durante la seduta della Commissione Trasporti, presieduta da Mauro Fava, che si è svolta oggi per la prima volta in presenza a Palazzo Lascaris. La Regione attende un pronunciamento definitivo del governo che stabilisca la cifra complessiva da stanziare per i rimborsi per tutte le Regioni: la trattativa è in corso e probabilmente la decisione arriverà tra pochi giorni. 

La Commissione ha inoltre espresso parere positivo a maggioranza sul Programma triennale di Trasporto pubblico locale 2019-2021 che prevede che lo stanziamento per il triennio rimanga fisso: 480 milioni dallo Stato e 55 milioni dalla Regione. Inoltre l’assessore ha detto che anche se il servizio del Tpl è stato in questi mesi ridotto fino al 20%, alle aziende di trasporto verrà riconosciuto l’intero corrispettivo regionale. Per il Piano del prossimo triennio l’assessore ha anticipato che verranno analizzate le necessità dei diversi bacini territoriali e saranno gradualmente sostituiti (in tre o quattro anni) i mezzi pubblici delle aree urbane con mezzi a minore impatto ambientale, anche grazie ai 60 milioni messi a disposizione dall’Assessorato all’Ambiente. Per i treni si sostituirà il materiale rotabile in primis sulle linee che hanno una maggiore quantità di utenza, come la linea Torino-Milano.

Nella discussione – rimarcando in particolare la necessaria attenzione verso i territori più marginali del Piemonte e il problema rimborsi – sono intervenuti i consiglieri: Ivano Martinetti (M5S), Carlo Riva Vercellotti (FI), Diego Sarno (PD), Francesca Frediani (M5S), Sean Sacco (M5S), Paolo Ruzzola (FI), Marco Grimaldi (LUV), Angelo Dago (Lega).

Coronavirus, tre vittime e otto nuovi contagi. Continua il calo delle terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15

25.692 PAZIENTI GUARITI E 818 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.692 (+31 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3145 (+5) Alessandria, 1522 (+3) Asti, 831 (+1) Biella, 2407 (+4) Cuneo, 2305 (+0) Novara, 13.289 (+14) Torino, 1080 (+4) Vercelli, 949 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 164 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 818 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI TOTALI SONO 4.118

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 4.118 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 397 Cuneo, 370 Novara, 1817 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31515 (+ 8 rispetto a ieri, di cui 7 sono asintomatici. Degli 8, 5 sono screening e 3 contatti di caso. 2 pazienti sono residenti in Lombardia) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4084 Alessandria, 1880 Asti, 1054 Biella, 2897 Cuneo, 2805 Novara, 15.939 Torino, 1344 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 267 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (-1 rispetto al 14 luglio).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 163 (-12 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 716

I tamponi diagnostici finora processati sono 456.932, di cui 250.230 risultati negativi.