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Il bollettino Covid di venerdì 9 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE 15:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 40 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 4 dopo test antigenico), pari allo 0,2 % di 20.061 tamponi eseguiti, di cui 15.683 antigenici. Dei 40 nuovi casi, gli asintomatici sono 23 (57,5%).

I casi sono così ripartiti: 12 screening, 20 contatti di caso, 8 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 2 scolastico, 36 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.238 così suddivisi su base provinciale: 29.620 Alessandria, 17.506 Asti, 11.538 Biella, 52.983 Cuneo, 28.296 Novara, 196.542 Torino, 13.755 Vercelli, 12.995 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.505 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.498 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 67 (+3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 627.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.569.723 (+20.061 rispetto a ieri), di cui 1.807.967 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.698

E’ stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione 1 decesso di persona positiva al test del Covid-19, nessuno verificatosi oggi.

Il totale diventa quindi di 11.698 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.843 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.843 (+43 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.996 Alessandria, 16.779 Asti, 11.049 Biella, 51.467 Cuneo, 27.310 Novara, 190.595 Torino, 13.193 Vercelli, 12.604 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.413 in fase di definizione.

Vaccini, accesso diretto per il personale scolastico-universitario e della formazione

PER CHI NON È ANCORA REGISTRATO O IN ATTESA DELLA PRIMA DOSE

Iniziativa della Regione Piemonte per accelerare la vaccinazione del personale scolastico, universitario e della Formazione professionale, docente e non docente.

A coloro che non hanno ancora aderito alla campagna su www.ilPiemontetivaccina.it oppure si sono iscritti in base alla rispettiva fascia di età e sono in attesa di ricevere la prima dose vengono proposte, in accordo con le organizzazioni sindacali e l’Ufficio scolastico regionale, due opportunità:

– presentarsi con accesso diretto e senza prenotazione sabato 10 e domenica 11 luglio nell’hub vaccinale del Valentino a Torino;

– recarsi da lunedì 12 luglio in uno dei punti vaccinali ad accesso diretto e senza necessità di preadesione che saranno pubblicati sabato prossimo su www.ilPiemontetivaccina.it e su www.regione.piemonte.it

Sarà necessario solo esibire una documentazione che attesti l’appartenenza a questa categoria.

L’Unità di Crisi ha inoltre dato indicazione alle aziende sanitarie di anticipare il prima possibile la somministrazione della prima dose al personale scolastico che ha già aderito su www.ilPiemontetivaccina.it

Finora nella sezione del portale www.ilPiemontetivaccina.it dedicata al personale scolastico docente e non docente hanno aderito alla campagna vaccinale 100.000 delle 120.000 persone che in Piemonte compongono questa categoria: a 93.000 è già stata somministrata la prima dose (93% delle adesioni) e a 77.000 anche la seconda (77%).

Dei 20.000 restanti una parte è rappresentata da coloro che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale, mentre un’altra include coloro che potrebbero averlo fatto più di recente in base alla propria fascia d’età e non come specifica categoria scolastica. Di questi ultimi non è possibile al momento quantificare il numero preciso, non essendo prevista sul modulo del consenso informato la professione svolta e per motivi di privacy.

“È molto importante che le scuole possano riaprire in assoluta sicurezza – osserva l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – Ringrazio le strutture vaccinali che sono state attivate per accelerare il completamento della vaccinazione del personale scolastico. Il traguardo dell’immunizzazione è vicino, ognuno in Piemonte sta facendo la propria parte per ostacolare in ogni modo la circolazione del virus pandemico”.

“Dobbiamo impegnarci tutti, facendo ognuno la propria parte, per garantire ai nostri ragazzi un ritorno a scuola in presenza – afferma l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale Elena Chiorino – e restituire quella socialità, educazione scolastica e crescita culturale di cui la pandemia li ha privati per troppo tempo”

Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca rileva che “l’iniziativa della Regione Piemonte, che ringrazio per la collaborazione, è un passo decisivo che va nella direzione auspicata e perseguita con determinazione dal ministro Bianchi, la ripresa delle attività didattiche in presenza a settembre. Ora avanti con il piano vaccinale degli adolescenti”.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola del Piemonte congiuntamente concordano riguardo all’opportunità di dare massima diffusione alla campagna vaccinale anche tramite le nuove forme di accesso al personale della scuola e di tutto il settore Istruzione.

Gigafactory a Termoli, la delusione di Cirio e Appendino: “Decisione che tradisce Torino e la susa storia”

“Questa decisione tradisce Torino. Tradisce il Piemonte, la sua storia, i suoi lavoratori, le sue Università ed in generale una terra che ha inventato l’auto, ha investito, ha rischiato.

Una terra che ha un credito enorme verso questa azienda e verso questo Stato”: così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la sindaca di Torino Chiara Appendino sull’annuncio di Termoli come sede italiana per la gigafactory di Stellantis.

“Oggi ci sentiamo traditi – continuano il presidente Cirio e la sindaca Appendino – e chi è tradito prova rabbia. Una rabbia che chi, come noi, ha responsabilità istituzionali deve trasformare in una azione. Attendiamo di avere parole chiare da Roma per capire su che basi questa scelta sia stata condivisa con il Governo. Convocheremo già domani tutte le Istituzioni piemontesi”.

Covid, il bollettino di giovedì 8 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 42 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui dopo test antigenico), pari allo 0,3 % di 15.028 tamponi eseguiti, di cui 9.987 antigenici. Dei 42 nuovi casi, gli asintomatici sono 26 (61,9%).

I casi sono così ripartiti: 12 screening, 21 contatti di caso, 9 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 3 scolastico, 37 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.198 così suddivisi su base provinciale: 29.619 Alessandria, 17.503 Asti, 11.537 Biella, 52.974 Cuneo, 28.294 Novara, 196.526 Torino, 13.752 Vercelli, 12.993 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 6(-rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 633.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.549.662(+15.028 rispetto a ieri), di cui 1.804.032 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.697

E’ stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione 1 decesso di persona positiva al test del Covid-19, nessuno verificatosi oggi.

Il totale rimane quindi di 11.69deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.800 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.800 (39 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.994 Alessandria, 16.777 Asti, 11.049 Biella, 51.460 Cuneo, 27.307 Novara, 190.570 Torino, 13.191 Vercelli, 12.603 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.412 in fase di definizione.

Gioco d’azzardo, approvata la legge regionale

Il Ddl di contrasto al gioco d’azzardo patologico è legge.

Diverse le novità introdotte: cambia il cosiddetto “distanziometro”, sarà vietata l’attività di sale da gioco, sale scommesse e spazi per il gioco, e anche l’installazione di nuovi apparecchi, a una distanza inferiore ai 300 metri da luoghi sensibili (scuole, università, sportelli bancomat, compro oro e altri) nei comuni sotto i 5000 abitanti come da precedente legge, ridotta da 500 a 400 metri per quelli con più di 5000 abitanti.
Gli esercizi che hanno dismesso gli apparecchi dopo l’entrata in vigore della legge 9/2016, possono rivolgere istanza di reinstallazione, anche se intervenuti cambi di titolarità, senza che ciò sia equiparato a nuova installazione, purché non si superi il tetto massimo esistente a maggio 2016.
L’approvazione è arrivata dopo numerose sedute di Aula e decine di ore di discussione, con il voto favorevole di Lega e Forza Italia, mentre Fratelli d’Italia ha garantito la presenza.
Alcune delle disposizioni erano presenti nel 2016.
Vengono definite le fasce orarie da rispettare tassativamente: sale da gioco e sale scommesse dovranno interrompere le attività dalle 2 alle 10, gli spazi gioco per dieci ore giornaliere complessive, di cui otto ore consecutive nella fascia dalle 24 alle 8 e due ore nella fascia di uscita dalle scuole dalle 13 alle 15.
Tra le novità, in caso di nuove aperture (a cui sono equiparati l’installazione di nuovi apparecchi e il trasferimento in altro locale), non potranno essere posizionate slot nei locali di dimensione inferiore ai 25 mq, se ne potrà installare una in quelli tra 25 e 50 mq, e massimo due in quelli superiori a 50 mq.
La Regione Piemonte, si specifica all’articolo 10, considera l’assenza di apparecchi da gioco come elemento preferenziale per la concessione di patrocini, finanziamenti e benefici economici.

Rafforzati gli interventi di prevenzione sul gioco patologico, con una particolare attenzione a giovani e studenti.
I minori di 18 anni non potranno accedere a sale gioco e sale bingo in cui sono installati i video terminali e sarà vietato l’uso di apparecchi per il gioco. Il titolare sarà tenuto a identificare i minori chiedendo il documento di identità e l’uso delle slot sarà attivabile tramite codice fiscale o tessera sanitaria.
Le scuole primarie e secondarie predisporranno iniziative didattiche sui rischi del gioco, mentre in tutte le scuole – con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale – sono previste lezioni tematiche sul rischio di abusi del gioco online e su smartphone.
Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, il Consiglio regionale, su proposta della Giunta, approverà il piano triennale di contrasto, prevenzione e riduzione del rischio del gioco patologico, attraverso azioni di educazione, informazione e comunicazione.
Nello stesso periodo la Giunta lancerà il concorso per realizzare il logo “Slot, no grazie!” dedicato alle scuole di secondo grado. Il logo verrà diffuso su tutto il territorio piemontese anche grazie alla giornata dedicata che vedrà coinvolte scuole, università e Asl.
La legge prevede azioni specifiche anche su usura, sovraindebitamento e infiltrazioni criminali: d’intesa con le Camere di Commercio verranno realizzate campagne di informazione e sensibilizzazione e verranno promossi protocolli d’intesa con prefetture e forze dell’ordine.
Nelle dichiarazioni finali tutte le opposizioni hanno ribadito la contrarietà al provvedimento, mentre chi è intervenuto della maggioranza ne ha confermato la necessità.

Avvicina un’anziana al supermercato e le ruba la pensione

I poliziotti rintracciano la responsabile del fatto e recuperano il denaro

Ha avvicinato un’ottantenne, lo scorso giovedì, al termine della spesa in un supermercato di via Stradella, dopo averla vista uscire dall’Ufficio Postale; le ha chiesto quindi di darle la moneta da un euro che era dentro al carrello. L’anziana ha acconsentito alla richiesta della donna, una cittadina rumena accompagnata da una bambina. Ma improvvisamente la rom si è avvicinata pericolosamente all’anziana, che aveva le mani  occupate dalla borsa della spesa, e le ha preso dalla borsa il portafoglio e il cellulare, per poi allontanarsi. La vittima, molto preoccupata perchè nel portafogli custodiva una cifra considerevole, 1350 €, avendo appena prelevato la pensione,  richiedeva quindi aiuto al personale del supermercato e sul luogogiungeva una pattuglia della Squadra Volanti. Ricevute le descrizioni dell’autrice del fatto, i poliziotti hanno svolto immediate indagini volte al suo rintraccio ed hanno ispezionato un’area limitrofa al supermercato.  Proprio qui rintracciavano, nei pressi di un camper, una donna del tutto corrispondente all’autrice del furto appena consumato, che veniva sottoposta a perquisizione. Nella sua borsa gli agenti rinvenivano la somma di 1700 € in contanti. Pertanto, parte della somma, è stata restituita all’anziana derubata, la restante è stata sottoposto a sequestro. La donna, di 44 anni, è stata arrestata per furto pluriaggravato.

 

Vaccini, accordo integrativo con i medici di famiglia per incentivare gli “scettici”

Un accordo integrativo per incentivare l’adesione della popolazione piemontese alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19 è stato siglato ieri sera tra la Sanità regionale e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei Medici di medicina generale del Piemonte.

In particolare, ai medici di medicina generale i cui assistiti over 60, entro il 15 settembre 2021, risulteranno vaccinati nella misura uguale o superiore al 90 per cento, verrà riconosciuto un compenso aggiuntivo di 2 euro calcolato sulla quota capitaria annua dei loro assistiti. Se la copertura vaccinale complessiva dei loro assistiti over 60 risulterà compresa tra l’87 e l’89,99 per cento, la remunerazione scenderà a 1,50 euro, sempre sulla quota capitaria annua complessiva.

Qualora, inoltre, la copertura vaccinale complessiva raggiunta dagli assistiti con età superiore a 16 anni in carico al medico di medicina generale, al 31 ottobre 2021, sia superiore al target del 75 per cento, al compenso aggiuntivo verrà applicata una integrazione di 0,50 euro.

«La numerosità, la diffusione capillare sul territorio e il rapporto di fiducia con il proprio assistito – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – sono caratteristiche che rendono il medico di medicina generale capace di favorire la più ampia partecipazione della popolazione al programma vaccinale. Fondamentale è sensibilizzare e informare i cittadini per incrementare il livello di adesione alla campagna vaccinale, soprattutto nei confronti dei soggetti “scettici” e “non responder”, verso i quali il medico di famiglia può svolgere un’attività di counseling di notevole efficacia, fornendo loro gli opportuni ragguagli sull’importanza della somministrazione del vaccino, sulla sua sicurezza e sulle controindicazioni temporanee alla somministrazione. Ringrazio i Medici di medicina generale per aver accolto questa ulteriore richiesta, aiutandoci a raggiungere il più presto possibile l’obiettivo dell’immunità di gregge».

Al 6 luglio 2021, i piemontesi con età superiore ai 16 anni che non hanno ancora espresso la volontà di aderire alla campagna vaccinale anti Covid-19 sono 976 mila.

Secondo l’indagine del Laboratorio Management e Sanità (MeS) della Scuola superiore Sant’Anna e dell’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas) sulla propensione della popolazione italiana ad aderire alla campagna vaccinale, il 64,5% della popolazione piemontese intervistata pensa che i rischi legati alla malattia da Covid-19 siano maggiori dei possibili effetti collaterali del vaccino, mentre il 15% non è d’accordo con questa affermazione e coloro i quali non sono né in accordo né in disaccordo sono pari al 20,5%.

La popolazione italiana intervistata dichiara che vorrebbe maggiori informazioni sulla tematica Covid-19 in prima battuta dalle istituzioni sanitarie (54,6%), quindi dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta (45,5%) e dai medici specialisti (34,5%), con riferimento in particolare al funzionamento dei vaccini anti Covid-19 ed eventuali effetti collaterali della vaccinazione.

Gli indecisi sulla vaccinazione anti Covid-19 sono circa il 20% degli intervistati, mentre i contrari alla vaccinazione sono il 12%. Gli intervistati dichiarano di essere più incentivati a vaccinarsi in presenza di informazioni corrette più che per il timore di limitazioni.

«Dimostriamo ancora una volta con senso di responsabilità che la Medicina generale è in prima linea per rispondere al raggiungimento di obiettivi di salute pubblica – dichiarano congiuntamente i rappresentanti di Fimmg (Roberto Venesia), Snami (Mauro Grosso Ciponte), Smi (Antonio Barillà) -; con questo accordo confermiamo la prosecuzione del nostro impegno a vaccinare la popolazione piemontese, in particolare a completare l’immunizzazione degli over 60 e a raggiungere al più presto l’immunità di gregge. Forti del nostro rapporto fiduciario con i cittadini nostri assistiti e avendo a disposizione con regolarità le forniture necessarie, siamo pronti ad offrire il nostro contributo affinchè tutti i cittadini comprendano la necessità di vaccinarsi per porre fine alla pandemia».

Nubifragio con forti raffiche di vento, dehors spazzati via

Trenta millimetri di pioggia in mezz’ora di temporale nel pomeriggio nel centro di Torino

La pioggia è iniziata pochi minuti prima delle 17 accompagnata da forti raffiche di vento a 50-70 chilometri orari. I danni maggiori si sono verificati nei dehors di bar e ristoranti, in piazza Vittorio sedie e ombrelloni sono letteralmente volati via. Pioggia anche a San Mauro e Chivasso e nei quartieri torinesi di San Salvario, Lingotto e Mirafiori.

Tav, tunnel di base: affidati lavori per 3 miliardi di euro

E’ via libera ai lavori dello scavo del ‘tunnel di base’ della Torino-Lione per  57,5 km.

Telt, il promotore pubblico che ha il compito  di costruire la nuova linea ferroviaria, ha affidato le gare per 3 miliardi di euro.

Sono quelle relative ai 45 km in territorio francese della maxi-galleria.

Al via le procedure per le gare per i 12,5 km della galleria sul versante italiano, per un valore di 1 miliardo.

«Assistiamo oggi – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Marco Gabusi ad un ulteriore passo in avanti nella realizzazione della Torino Lione, che abbiamo dichiarato ‘irreversibile’ fin dall’inizio del nostro mandato. Sono infatti arrivate a distanza di pochi minuti due notizie molto importanti per il proseguimento del progetto.

Da un lato, l’affidamento delle gare per lo scavo del tunnel di base in territorio francese per un valore di 3 miliardi stimola tutti a non perdere nemmeno un giorno per concretizzare la stessa operazione sul versante italiano. Dall’altro lato l’Europa, inserisce la Tav tra le opere finanziabili con i fondi Cef da 30 miliardi per lo sviluppo di infrastrutture sostenibili e di elevata efficienza confermando così la bontà e la strategicità dell’opera.

Poter contare su risorse economiche certe e sull’attenzione che finalmente anche il governo italiano sta ponendo sulla Torino Lione, recentemente concretizzata con la nomina del Commissario di governo, da noi richiesto con insistenza ai vari Ministri dei Trasporti che si sono succeduti, ci fa guardare alla realizzazione dell’opera con maggiore serenità.

Siamo felici di poter contare sull’appoggio concreto dell’Europa e continueremo a tenere alta la guardia affinché non vi siano più intoppi e l’iter possa procedere speditamente».