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La gelata notturna devasta l’agricoltura. Il Piemonte chiede risorse per i danni

La Regione Piemonte ha inviato al Ministero delle Politiche agricole una richiesta di risorse a compensazione dei danni causati dalle gelate dei giorni scorsi e, insieme ai settori competenti, intende avviare repentinamente un’azione di monitoraggio e localizzazione dei danni tramite un confronto con referenti territoriali e tecnici.

Per questo motivo, l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa si recherà oggi, come annunciato, su alcuni dei territori maggiormente interessati da questi fenomeni atmosferici.

Sempre oggi l’assessore presiederà il tavolo sulla gestione del rischio in agricoltura, convocato in seduta straordinaria anche alla presenza della Fondazione Agrion, quale referente tecnico e scientifico.

“E’ essenziale – dichiara l’assessore Protopapa – valutare sia lo stato delle aziende colpite dalle gelate, che temiamo abbiano visto compromessa buona parte dei raccolti frutticoli ed orticoli, sia dal punto di vista dell’entità dei danni, con l’avvio della raccolta delle segnalazioni, nonché sotto il profilo della copertura assicurativa; il tutto allo scopo di inviare al Ministero una richiesta di applicazione della deroga, valutare ed individuare soluzioni utili alla difesa attiva delle colture e prevedere ulteriori incentivi e adeguamenti del piano assicurativo”.

“In un anno in cui l’agricoltura, così come le altre attività economiche, si trova già a dover fare i conti con il Covid questo ennesimo colpo rischia di mettere in ginocchio in modo irreversibile tante aziende agricole piemontesi – afferma il presidente della Regione Alberto Cirio – Lo Stato dovrà intervenire con uno stanziamento straordinario, perché aiutare questi agricoltori è oggi un dovere delle istituzioni ed anche la Regione farà la sua parte”.

Covid, il bollettino di lunedì 12 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 636 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 58 dopo test antigenico), pari al 4,7% dei 13.583 tamponi eseguiti, di cui 7.716 antigenici. Dei 636 nuovi casi, gli asintomatici sono 277 (43,6%).

I casi sono così ripartiti: 130 screening, 360 contatti di caso, 146 con indagine in corso; per ambito: 6 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 51 scolastico, 579 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 331.240 così suddivisi su base provinciale: 26.794 Alessandria, 16.054 Asti, 10.164 Biella, 47.219 Cuneo, 25.605 Novara, 177.292 Torino, 12.423 Vercelli, 11.875 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.411 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.403 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 317 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.633 (+27 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 23.711

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.007.479(+13.583rispetto a ieri), di cui 1.412.538 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.690

Sono 30 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.690 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.499 Alessandria, 660 Asti, 399 Biella, 1.304 Cuneo, 875 Novara, 5.033 Torino, 482 Vercelli, 347 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

292.889 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 292.889 (+1.317 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 23.811 Alessandria, 14.203 Asti,9.040 Biella, 40.886 Cuneo, 22.770 Novara, 156.775 Torino, 11.061 Vercelli, 10.911 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.282 extraregione e 2.150 in fase di definizione.

Torino e Piemonte tornano in zona arancione, riaprono i negozi

Oggi finalmente riaprono  i negozi, compresi parrucchieri, estetisti, banchi degli ambulanti extra alimentari nei mercati, oltre a tutti gli esercizi commerciali cosiddetti non essenziali.

Restano ancora chiusi invece bar e ristoranti che mantengono l’opzione  dell’asporto (bar fino alle 18, ristoranti  fino alle 22, consentita la consegna a domicilio).

Ritornano in classe gli studenti fino alla terza media, e alle superiori le lezioni in presenza saranno solo al 50%.

Non serve più l’autocertificazione per muoversi all’interno del proprio comune.

Rimane in zona rossa per qualche giorno, fino a mercoledì,  la provincia di Cuneo.

Tempo incerto fino a martedì, poi torna il sole

La perturbazione atlantica ha spolverato di neve le montagne piemontesi dai 1.200 metri di quota (1.000 nel Cuneese).

Ancora un po’ di pioggia in pianura e sulle zone collinari fino a martedì. Sono anche possibili  temporali di forte intensità nell’Alessandrino in arrivo dalla Liguria. Le previsioni per lunedì sono di cielo nuvoloso o molto nuvoloso al mattino ma si prevedono  schiarite già nel pomeriggio.

L’alta pressione torna con cielo soleggiato e venti sugli Appennini nella parte orientale della regione.

Covid, il bollettino della Regione Piemonte di domenica 11 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.372 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 46 dopo test antigenico), pari all’8,7% dei 15.834 tamponi eseguiti, di cui 5.114 antigenici. Dei 1.372 nuovi casi, gli asintomatici sono 571 (41,6%).

I casi sono così ripartiti: 131 screening, 892 contatti di caso, 349 con indagine in corso; per ambito: 18 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 117 scolastico, 1.237 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 330.604 così suddivisi su base provinciale: 26.746 Alessandria, 16.005 Asti, 10.150 Biella, 47.170 Cuneo, 25.541 Novara, 176.914 Torino, 12.389 Vercelli, 11.869 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.405 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.415 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 32(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.606 (27 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 24.446.

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.993.896 (+15.834 rispetto a ieri), di cui 1.410.153 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.660

Sono 13 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.660deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.497 Alessandria, 655 Asti, 399 Biella, 1.301 Cuneo, 874 Novara, 5.015 Torino, 482 Vercelli, 347 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 90 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

291.572 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 291.572 (+1.660 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 23.716 Alessandria, 14.0131 Asti, 9.028 Biella, 40.713 Cuneo, 22.669 Novara, 156.017 Torino, 11.002 Vercelli, 10.870 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.278 extraregione e 2.148 in fase di definizione.

Pensionato uccide moglie, figlio e i proprietari di casa. Poi tenta il suicidio

Nella notte a Rivarolo Canavese un pensionato ha ucciso in casa la moglie e il figlio disabile e ha sparato alla coppia di proprietari della propria abitazione.

Poi  ha tentato il suicidio puntando la pistola contro di se’. È ricoverato in condizioni gravi al San Giovanni Bosco di Torino. I carabinieri della compagnia di Ivrea sono entrati nella casa  in corso Italia verso le tre di notte e hanno trovato i cadaveri. Il pensionato di 83 anni ha probabilmente visto dalla finestra arrivare i militari e si è sparato.Sul luogo del grave delitto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Torino che, insieme  al medico legale nominato dalla Procura di Ivrea, stanno effettuando i rilievi nell’appartamento.
Altri militari dell’Arma stanno ascoltando vicini di casa e parenti per ricostruire tutte le fasi del pluriomicidio e delinearne il movente. L’autore della strage è invece piantonato all’ospedale San Giovanni Bosco  in prognosi riservata. In seguito gli aggiornamenti.

Nuovo contrordine: Torino arancione già da lunedì

LA PROVINCIA DI TORINO ARANCIONE DA LUNEDÌ COME IL RESTO DEL PIEMONTE E QUELLA DI CUNEO DA MERCOLEDÌ  

L’incidenza è già scesa sotto la soglia di allerta per il Torinese e prima del 14 aprile lo sarà anche nel Cuneese

Da lunedì 12 aprile la provincia di Torino passerà in zona arancione come il resto del Piemonte, mentre per la provincia di Cuneo la misura scatterà da mercoledì 14 aprile, alla luce del nuovo decreto che per i territori con una incidenza superiore a 250 casi su 100 mila abitanti prevede misure più restrittive fino al rientro sotto la soglia di allerta.

La conferma è arrivata oggi durante la riunione convocata dalla Regione con gli epidemiologi e gli esperti dell’Unità di crisi.
L’analisi tecnica dell’andamento epidemiologico indica che il valore dell’incidenza, ovvero il numero di persone contagiate su 100 mila abitanti, è già sceso in queste ore sotto la soglia di allerta di 250 casi nella provincia di Torino (alla rilevazione di oggi 226.9) e lo stesso con elevata probabilità avverrà prima di mercoledì 14 aprile per la provincia di Cuneo (che al momento ha una incidenza di 261.6).

Dalla prossima settimana quindi in tutto il Piemonte saranno valide le misure della zona arancione: a partire da lunedì nelle province di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Vercelli e Vco, e a partire da mercoledì per la provincia di Cuneo, fermo restando la conferma dei dati che continuano ad essere monitorati quotidianamente.

Le scuole torneranno regolarmente in presenza a partire da lunedì 12 aprile, al 100% fino alla terza media e al 50% per le superiori in tutto il Piemonte, ad eccezione della provincia di Cuneo dove – permanendo la zona rossa – lunedì e martedì la scuola sarà in presenza fino alla prima media e in dad dalla seconda media in su, per uniformarsi poi da mercoledì alle regole della zona arancione, come nel resto del territorio regionale (cioè in presenza fino alla terza media e in dad al 50% per le superiori).

La relazione è stata già trasmessa dalla Regione al ministro della Salute Roberto Speranza.

“Il ritorno in zona arancione è un segnale importante e anche i dati della pressione ospedaliera mostrano finalmente una progressiva riduzione dei ricoveri sia in terapia intensiva che in degenza ordinaria – sottolineano  il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Ma il numero complessivo dei contagi e dei ricoveri resta comunque alto, così come lo sono drammaticamente le vite e gli affetti che il Covid si sta portando via. Per cui oggi più che mai riaprire non significa abbassare il nostro livello di attenzione e prudenza, ma al contrario alzarlo ancor di più”.

In Piemonte superato il milione di vaccinazioni

Prima regione per percentuale di popolazione già immunizzata con la seconda dose. Più di 28 mila le somministrazioni comunicate oggi

Un sabato da record con oltre 28 mila somministrazioni e un traguardo importante: il Piemonte ha superato un milione di vaccinazioni totali e si conferma la prima regione italiana per numero di persone che hanno già completato il ciclo vaccinale ricevendo anche la seconda dose, circa 350 mila, quasi l’8% della popolazione piemontese (fonte: Gedi Visual
https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2021/report-vaccini-anti-covid-aggiornamento-vaccinazioni-italia/).

“In una regione che la prossima settimana tornerà arancione questo è un grande traguardo perché prima vaccineremo tutti, prima potremo veramente ripartire – commentano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il nostro grazie va a tutti coloro i quali stanno facendo uno sforzo enorme per mettere in sicurezza al più presto i cittadini piemontesi, grazie a tutti i nostri operatori sanitari, alle nostre Asl e ai nostri ospedali, ai tantissimi volontari, ai sindaci, ma anche al sistema sanitario privato e alle aziende pronte a supportare i punti vaccinali pubblici e grazie ai nostri medici di famiglia che stanno dando un contributo fondamentale al risultato che abbiamo raggiunto oggi”.

Sono per l’esattezza 28.400 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18.30). A 4.125 è stata somministrata la seconda dose.
10.265 gli over80 e 10.788 i settantenni (di cui 5.908 vaccinati dai propri medici di famiglia).

Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 1.013.566 dosi (di cui 348.472 come seconde), corrispondenti al 81,8% di 1.239.440 finora disponibili per il Piemonte.

Il bollettino Covid di sabato 10 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.267 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 124 dopo test antigenico), pari al 4,4% dei 28.927 tamponi eseguiti, di cui 19.183 antigenici. Dei 1.267 nuovi casi, gli asintomatici sono 534 (42,1%).

I casi sono così ripartiti: 142 screening, 821 contatti di caso, 304 con indagine in corso; per ambito: 12 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 85 scolastico, 1.170 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 329.232 così suddivisi su base provinciale: 26.613 Alessandria, 15.957 Asti, 10.122 Biella, 46.882 Cuneo, 25.471 Novara, 176.214 Torino, 12.354 Vercelli, 11.808 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.404 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.407 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 324 (5 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.633 (73 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 24.716

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.978.062 (+28.927 rispetto a ieri), di cui 1.406.015 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.647

Sono 22 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.647 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.497 Alessandria, 655 Asti, 399 Biella, 1.296 Cuneo, 874 Novara, 5.007 Torino, 482 Vercelli, 347 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 90 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

289.912 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 289.912 (+2.255 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 23.616 Alessandria, 14.069 Asti,9.020Biella, 40.423 Cuneo, 22.544 Novara, 155.082 Torino, 10.948 Vercelli, 10.791 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.276 extraregione e 2.143 in fase di definizione.

Il lockdown riduce il numero di reati (ma non gli omicidi)

Emergenza Covid  e lockdown hanno fatto diminuire i reati commessi a Torino. Nel  169esimo anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato, la Questura fa il bilancio della propria attività.

In tutto i reati commessi tra il 15 marzo 2020 e 15 marzo 2021 sono stati 92.163, invece nello stesso periodo dell’anno precedente erano stati 114.902: il calo è  -19,79%. In particolare  (76%) si tratta di reati contro il patrimonio, mentre quelli contro la persona sono il 6%.  Il questore Giuseppe De Matteis, parla di un “calo significativo” in corrispondenza dei vari lockdown. La diminuzione maggiore riguarda i delitti contro il patrimonio: dagli 88.790 dello scorso anno sono passati al 70.089 (-21,06%). In calo anche  furti (33.308) e rapine (992), ma salgono truffe e frodi informatiche (13,748) e  le estorsioni (407). Meno scippi (797), borseggi (5.703), furti in casa (5.283) e di auto (2.809).  Notevole il calo dei borseggi rispetto all’anno precedente (10.116) ovvero -43,62%. Anche le rapine scendono del 25,80%.
Meno anche le  persone denunciate e arrestate: 10.465 quest’anno (contro  12.141), quasi tremila le persone arrestate (2.995, l’anno scorso erano 3.373).  Da registrare l’ aumento di omicidi volontari – dai 17 quest’anno ai 12 dell’anno scorso e di omicidi colposi (45) – ma scendono i tentati omicidi (32) e le violenze sessuali (da 223 a 168).