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Spara alla moglie e al cane e si toglie la vita

A Castiglione Torinese, nell’hinterland del capoluogo piemontese, intorno alle 21:50, all’interno di una locale abitazione, i Carabinieri hanno rinvenuto il cadavere del proprietario, un italiano di 70 anni e della moglie di 72 anni.

Dai primi accertamenti il pensionato, dopo aver sparato alla moglie ed al cane, si è tolto la vita con una pistola regolarmente denunciata. Sul luogo stanno operando per ricostruire l’episodio delittuoso i militari dell’Arma del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino e della Compagnia di Chivasso.

A Porta Nuova un fermo di polizia per l’uomo decapitato in corso Francia

Dopo  serrate e minuziose indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica e svolte anche attraverso l’utilizzo di presidi tecnologici, gli investigatori della Polizia di Stato hanno sottoposto a fermo M.M., nato in Bangladesh, classe 1997, poiché gravemente indiziato dell’omicidio del connazionale MOHAMMED Ibrahim, avvenuto lo scorso 8 giugno in c.so Francia 95.

M.M. è stato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile di Torino all’interno della stazione ferroviaria di Torino “Porta Nuova” nella prima mattinata odierna.

La perquisizione, effettuata a suo carico, ha portato al sequestro di capi di abbigliamento e di altri elementi di sicuro rilievo probatorio, ivi compreso un grosso coltello da cucina adoperato quale arma del delitto.

Il movente del delitto, secondo quanto sin qui emerso, sarebbe di natura economica, in quanto collegato ad un debito maturato dalla vittima nei confronti del fermato e non ancora onorato. Inoltre, risulterebbe che il denaro conteso sarebbe stato utilizzato dalla vittima per pagare, in Bangladesh, il matrimonio di una sua congiunta, già promessa in sposa all’autore del delitto.

Il fermato ha reso dichiarazioni sostanzialmente confessorie.

L’assessore alla sanità: da lunedì, con ogni probabilità il Piemonte sarà in “zona bianca”

«Da lunedì, con ogni probabilità il Piemonte sarà in “zona bianca”. I dati dell’ultimo report epidemiologico indicano che il numero dei contagi è in riduzione in tutte le province piemontesi, con un tasso di incidenza regionale di 22,9 casi ogni 100 mila abitanti. I valori sono da soglia bianca in tutte le province del Piemonte».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta i dati del report epidemiologico settimanale dell’Istituto superiore di Sanità, aggiornato a ieri, in vista del pronunciamento ufficiale sul passaggio in fascia bianca atteso per domani.

«Nell’ultima settimana – continua Icardi – la percentuale di positività dei tamponi è passata da 2.3% a 1.9%. Sotto soglia, e ulteriormente ridotti, i tassi di occupazione dei letti in area medica (scesi dal 10% al 7%) e in terapia intensiva (scesi dal 13% al 9%). Sono ancora calati i focolai attivi, i nuovi focolai e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note. La velocità con cui si sta riducendo l’epidemia è rallentata di poco, con un Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi che passa da 0,64 a 0,71.  Dal colloquio che ho avuto con il ministro della Salute Roberto Speranza, tutto lascia intendere che la promozione del Piemonte in zona bianca sia sostanzialmente scontata, con decorrenza dalla mezzanotte di domenica, insieme alla decadenza del coprifuoco. Se domani verrà confermato il via libera ufficiale del Comitato tecnico scientifico, sabato il ministro dovrebbe firmare l’ordinanza».

Covid, il bollettino di giovedì 10 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 137 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 8 dopo test antigenico), pari allo 0,9% di 15.959 tamponi eseguiti, di cui 9.730 antigenici. Dei 137 nuovi casi, gli asintomatici sono 51 (37,2%).

I casi sono così ripartiti: 14 screening, 93 contatti di caso, 30 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 15 scolastico, 120 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 365.899 così suddivisi su base provinciale: 29.485 Alessandria, 17.445 Asti, 11.502 Biella, 52.794 Cuneo, 28.170 Novara, 195.853 Torino, 13.689 Vercelli, 12.959 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.500 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.502 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

 I ricoverati in terapia intensiva sono 49 (-4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 367(19 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2.604

 I tamponi diagnostici finora processati sono 5.107.227(+ 15.959 rispetto a ieri), di cui 1.679.764 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.666

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che oggi non si è verificato alcun decesso di paziente risultato positivo al test del Covid-19.

Il totale rimane quindi di 11.666 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.447 Cuneo, 940 Novara, 5.575 Torino, 524 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

351.213 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 351.213 (+308rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.742 Alessandria, 16.637 Asti, 10.906 Biella, 50.909 Cuneo, 26.986 Novara, 188.685 Torino, 13.016 Vercelli, 12.501 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.427 extraregione e 2.404 in fase di definizione.

I civich scoprono 42 gatti nell’appartamento Alcuni cuccioli erano caduti dal balcone

E’ iniziato tutto con le segnalazioni di alcuni condomini di uno stabile di viale dei Mughetti al Comando Territoriale V – Madonna di Campagna, Lucento, Vallette – della Polizia Municipale, nelle quali si lamentavano odori nauseabondi, dovuti alla presenza di un numero imprecisato di gatti, provenienti da un appartamento del palazzo.

 

Insieme al personale dell’ASL – Dipartimento di Veterinaria, i ‘civich’ hanno effettuato un sopralluogo dal quale sono subito emerse le precarie condizioni igieniche in cui venivano tenuti gli animali. Nell’appartamento non vivevano persone e solo saltuariamente passavano le proprietarie dell’immobile per portare acqua e cibo agli animali. Immediatamente sono scattate le segnalazioni agli uffici competenti e i provvedimenti amministrativi nei confronti delle due sorelle, proprietarie dell’appartamento, per l’effettuazione dei lavori di manutenzione atti a ripristinare le condizioni igienico sanitarie e a evitare rischi di caduta dei gatti dal balcone.

 

I successivi sopralluoghi di controllo, verifica e accertamento dei fatti, nonché la raccolta di testimonianze  effettuate dalla Polizia Municipale, sollecitati anche dalla preoccupazione di alcuni condomini che hanno assistito a episodi di caduta dall’alto di alcuni cuccioli,  sono culminati con l’inoltro del fascicolo e relativa notizia di reato alla Procura della Repubblica  per maltrattamento di animali, per non aver messo in atto le misure preventive atte a evitare la caduta dei gatti e per  non aver contenuto la propagazione di odori molesti all’esterno dell’appartamento.

Esaminato il caso, il Pubblico Ministero, dott. ssa Elisa PAZE’,  ha emesso il decreto di perquisizione dell’alloggio disabitato e, conseguentemente,  gli agenti della Polizia Municipale, unitamente al personale degli uffici della Divisione Ambiente della Città di Torino e dell’ASL- Dipartimento di Veterinaria, con il supporto dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto ad aprire la porta d’ingresso, hanno effettuato l’accesso all’appartamento e hanno accertato un ulteriore peggioramento delle già gravi condizioni igienico sanitarie. L’odore insopportabile aveva ormai invaso l’intero condominio e, essendo le condizioni ambientali pericolose per la salute degli animali, i ‘civich’, insieme al personale del canile municipale della Città di Torino, hanno recuperato e portato al canile della città 42 gatti, metà dei quali ancora cuccioli.

Le due donne sono state denunciate per maltrattamento di animali.

 

Maxi frode fiscale, la finanza sequestra 7 milioni di euro

La Guardia di Finanza di Torino sta dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare e ad un decreto di sequestro preventivo emessi dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale nei confronti di tre soggetti indagati per frode fiscale. 

Le indagini, condotte dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo Torino con il coordinamento del Procuratore aggiunto, Dott. Marco Gianoglio e la direzione del Pubblico ministero, Dott.ssa Elisa Pazé della Procura del capoluogo piemontese, hanno consentito di disvelare le condotte illecite perpetrate da due fratelli, dipendenti di una società operante nel settore delle saldature di condotte per impianti industriali, i quali, avvalendosi della collaborazione di un terzo soggetto, avevano creato ad hoc tre imprese a quest’ultimo formalmente intestate ovvero a suoi familiari o conoscenti, ma di cui gli stessi avevano mantenuto, di fatto, la gestione, allo scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti.

Il vorticoso giro di fatture false, emesse nei confronti di varie imprese attive nel comparto delle lavorazioni, riparazioni e manutenzioni meccaniche, ubicate nelle province di Torino, Bergamo e Napoli, con interessi anche oltre i confini nazionali, ammonta ad oltre 7 milioni di euro.

Il meccanismo fraudolento prevedeva che l’impresa utilizzatrice, una volta ricevuto il documento mendace, pagasse il dovuto attraverso movimentazioni finanziarie tracciate, di modo da far apparire tali transazioni commerciali come effettivamente avvenute.

In realtà, gli importi dei bonifici percepiti dalle imprese emittenti venivano, successivamente, prelevati, a volte in maniera frazionata, dai soggetti appartenenti al sodalizio criminale che provvedevano a restituire le somme incassate, previa decurtazione dell’IVA esposta in fattura a titolo di ristoro.

Inoltre, nel corso delle investigazioni i militari hanno individuato un’ulteriore impresa gestita dai tre indagati, la quale negli anni 2017 e 2018 è risultata aver omesso ovvero adempiuto in modo infedele gli obblighi dichiarativi, perpetrando un’evasione d’imposta di circa 2 milioni e mezzo di euro, nonché aver occultato parte delle scritture contabili al fine di non consentire l’esatta ricostruzione delle operazioni commerciali realmente effettuate.

I finanzieri, a seguito di mirate perquisizioni, hanno altresì sequestrato copiosa documentazione, anche di natura extra-contabile, quali appunti e pro-memoria, ed effettuato specifiche indagini finanziarie che hanno corroborato le ipotesi investigative.

Alla luce degli elementi acquisiti, il G.I.P. presso il Tribunale di Torino, ravvisando un concreto e attuale pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, ha ritenuto necessario adottare la misura cautelare degli arresti domiciliari per i due fratelli e dell’obbligo di dimora nel comune di Torino per il terzo soggetto compartecipe, disponendo, nel contempo, il sequestro preventivo del profitto del reato fino alla concorrenza dell’importo di circa 7 milioni di euro.

Il compartecipe, peraltro, fino a febbraio 2020, ha percepito il reddito di cittadinanza, cosicché la sua posizione sarà comunicata all’I.N.P.S. di modo da procedere al recupero di quanto indebitamente ottenuto.

Il bollettino Covid di mercoledì 9 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 137 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 10dopo test antigenico), pari allo 0.9% di 15.038 tamponi eseguiti, di cui 8.220 antigenici. Dei 137 nuovi casi, gli asintomatici sono 67 (48,9%).

I casi sono così ripartiti: 26 screening, 86 contatti di caso, 25 con indagine in corso; per ambito: 4 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 22 scolastico, 111 popolazione generale.  

 

Il totale dei casi positivi diventa quindi 365.762 così suddivisi su base provinciale: 29.472 Alessandria, 17.441 Asti, 11.497 Biella, 52.784 Cuneo, 28.160 Novara, 195.760 Torino, 13.686 Vercelli, 12.956 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.499 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.507 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 53 (2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 386 (27 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2752

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.091.268 (+15.038rispetto a ieri), di cui 1.675.320 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.666

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.666 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.447 Cuneo, 940 Novara, 5.575 Torino, 524 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

350.905 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 350.905 (+388 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.728 Alessandria, 16.625 Asti, 10.896 Biella, 50.874 Cuneo, 26.964 Novara, 188.503 Torino, 12.990 Vercelli, 12.492Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.425 extraregione e 2.408 in fase di definizione.

In allegato la tabella riassuntiva dei dati del 9 giugno.

Torino a Cielo Aperto: come vivere l’estate dopo il lungo lockdown

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Con Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate si avvia il ricco cartellone di eventi culturali estivi diffusi su tutto il territorio che, dopo il lungo lockdown dovuto all’emergenza sanitaria, oltre a sostenere la ripresa delle attività, permetterà ai cittadini di tornare a partecipare dal vivo alle numerose proposte culturali e di spettacolo in modo sicuro e all’aperto.

Dopo il successo della scorsa edizione quest’anno Torino a Cielo Aperto diventa un vero e proprio festival. Il progetto – proposto dall’assessorato alla Cultura, realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo e Iren – presenta 12 ‘punti estivi/programmazioni culturali’ dislocati in città.

Il protrarsi dell’emergenza Covid ha colpito duramente i lavoratori della cultura e ha privato per lunghi mesi i cittadini di occasioni di svago e socialità – dichiarano la Sindaca Chiara Appendino e l’Assessora alla Cultura Francesca Leon –Anche quest’anno l’Amministrazione ha lavorato nella prospettiva di una ripresa, parallela alla campagna vaccinale, che permettesse una ripartenza stabile e, speriamo, definitiva. E così torna, dopo il successo del 2020, Torino a Cielo Aperto. Il Festival darà ai cittadini l’occasione di trascorrere un’estate all’aperto, in sicurezza, partecipando a spettacoli, proiezioni, concerti raccolti in un variegato cartellone estivo. Ringraziamo coloro che hanno reso possibile questa ripartenza culturale e auguriamo agli operatori buon lavoro e buona estate”

Spettacoli di teatro, musica, cinema, laboratori per bambini e giovani, attività di wellness e a contatto con la natura, talk e seminari animeranno cortili, parchi, giardini in zone differenti della città, un palinsesto diffuso e multiforme rivolto a tutte le fasce d’età e che saprà incuriosire, coinvolgere e soddisfare interessi diversi.

Gli appuntamenti saranno organizzati nel pieno rispetto delle nuove prescrizioni dettate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per garantire al pubblico di assistere in sicurezza e con assoluta tranquillità a tutte le iniziative.

Scarica il programma in pdf 

Sarà un’estate ricca di appuntamenti imperdibili. Cerca tra gli eventi per categoria:
Musica – Cinema– Teatro – Arte – Wellness – Laboratori – Educational – Talk / Conferenze

Architetto ucciso dai ladri: li aveva sorpresi in casa nella notte

 

L’omicidio è avvenuto nella notte. La vittima, un architetto di 50 anni, Roberto Mottura viveva nella villetta, con la moglie e il figlio di 13 anni.

Verso le 4 di mattina i malviventi sono entrati forzando una finestra e facendo scattare  l’allarme. L’uomo è sceso e ha sorpreso i ladri. Forse c’è stata una colluttazione e i rapinatori  hanno sparato colpendo l’architetto allo stomaco. La moglie ha chiamato i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare. Le indagini sono affidate ai carabinieri.

Il “sì” dei matrimoni per far ripartire l’economia. In Piemonte oltre 38mila imprese impegnate

Più di 30 figure professionali coinvolte. Nel 2019 sono stati celebrati 12.306 matrimoni mentre nel 2020 solo 7.098 con un crollo del 42,3% (-5.208).

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Dal lungo elenco di attività che ruotano attorno al settore delle cerimonie si capisce quanto sia importante il peso economico del comparto sull’economia del territorio.”

 

Anche un “si” può aiutare la ripartenza delle piccole imprese, far crescere l’economia del Piemonte e arginare la perdita di posti di lavoro. Il “si” in questione è quello dei matrimoni, un circuito virtuoso che in Piemonte coinvolge 38.431 imprese, di cui 16.668 artigiane (43,4%), con oltre 112.878 addetti; un piccolo esercito di aziende e addetti che, non appena il Piemonte entrerà in zona bianca, potranno ricominciare a lavorare e quindi a organizzare eventi.

Un mondo di professionisti altamente specializzati che lavorano sempre in tandem e sinergia per rendere unico il giorno delle nozze.

Sono, infatti, circa 30 le figure che, direttamente e indirettamente, vengono abitualmente impegnate in ogni matrimonio; si parte dai wedding planner, dalle agenzie di service, di eventi, di viaggi, di organizzazione di cerimonie, e dai produttori di bomboniere, si passa per i sarti, i parrucchieri, gli estetisti, i fioristi, gli orafi, i fotografi, gli autisti, si arriva ai cuochi, ai camerieri, e ai gestori di ristoranti e dimore e si conclude con i musicisti di ogni genere e gli organizzatori di spettacoli e di intrattenimento.

Sono questi alcuni dei numeri sui matrimoni e le cerimonie in Piemonte che emergono dal dossier realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, su dati Istat 2019-2020, analisi che fa emergere anche come i matrimoni celebrati in Piemonte nel 2019 sono stati 12.306 mentre nel 2020 solo 7.098 con un crollo del 42,3% (-5.208). Come detto, tra i settori a vocazione artigiana legati al mondo delle cerimonie e matrimoni spiccano i segmenti che si occupano di benessere, come parrucchieri ed estetiste, l’alimentare tra produzione di cibi, pasticceria fresca, gelati e dolciumi, le attività fotografiche, il settore moda e il settore artistico; aree che dall’esplosione della pandemia ad oggi hanno registrato cali di fatturato che viaggiano dal 20% in meno fino al 70% in meno.

 

“Il settore del wedding, anche in Piemonte, ha subito pesanti effetti della crisi Covid-19  a  causa  dei  provvedimenti  introdotti  per  il  contenimento  del virus – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – inoltre le imprese operanti in questo segmento sono state ulteriormente penalizzate, seppur con intensità differenti, dal crollo di eventi, congressi, fiere e delle attività culturali e di attrazione turistica.”

 “Il settore ha bisogno di lavorare e incassare, anche per disinnescare la bomba ad orologeria sociale attivata con lo sblocco dei licenziamenti – continua Felici –  soprattutto per il settore matrimoni, infatti, questo è il periodo cruciale.”

Nel perimetro dei settori interessati dalla domanda di beni e servizi per cerimonie e wedding, dall’analisi emerge anche come tra i settori in esame, quelli a più elevata vocazione artigiana sono: servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici (90,8%), produzione di pasticceria fresca (80,3%), gelaterie e pasticcerie (78,7%), attività fotografiche (78,3%), trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente (72,9%), fabbricazione di altri articoli, quali cesti floreali, bouquet e corone di fiori artificiali o secchi (69,2%).

Sulla base delle rilevazioni di Confartigianato Imprese, molti dei settori rientranti nella perimetrazione del settore del wedding figurano tra quelli che nel 2020, rispetto all’anno pre-crisi (2019), hanno registrato cali di fatturato delle MPI superiori a quello medio del -25,5%: trasporto persone (-73,8%), pasticcerie (-36,7%), moda (tessile, abbigliamento, calzature, occhiali e gioielleria) (-35,9%), comunicazione: grafici e fotografi (-33,7%) e area benessere (acconciatori ed estetica) (- 33,6%).

 

“Sono dati che descrivono un settore in caduta libera – riprende Felici – quelli che emergono da studi e ricerche, oltre dalla constatazione quotidiana che ciascuno può effettuare tra i propri contatti diretti.”

 “Dal lungo elenco di attività che ruotano attorno al settore delle cerimonie e in particolare dei matrimoni – sottolinea Felici – si capisce quanto sia importante il peso economico del comparto sull’economia del territorio. Le attività in questione sono in gran parte artigiane e nello svolgimento del loro lavoro, racchiudono tutta l’attenzione, la cura e la passione necessarie a rendere indimenticabile e perfetto uno dei giorni più importanti della vita di chi si affida a questi servizi.”

 “A breve i nostri artigiani – conclude Felici – torneranno a lavorare. Ci auguriamo che l’avvio previsto per il 15 giugno, sia solo l’inizio di una strada in discesa e senza più ostacoli per uno dei settori più duramente colpiti dalla crisi pandemica.”