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Vaccinazioni pediatriche, la Regione scrive una lettera ai genitori dei bambini tra i 5 e gli 11 anni

SABATO 19 FEBBRAIO OPEN DAY INFORMATIVO PER LA VACCINAZIONE PEDIATRICA

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 12-19 ANNI

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 5-11 ANNI

 

VACCINAZIONE PEDIATRICHE, LA REGIONE SCRIVE UNA LETTERA AI GENITORI DEI BAMBINI TRA I 5 E GLI 11 ANNI

Per sensibilizzare le famiglie sull’importanza della vaccinazione pediatrica la Regione Piemonte ha deciso di scrivere ai genitori dei bambini tra i 5 e gli 11 anni, per fornire alcune informazioni sui rischi che il contagio da Covid può provocare sui più piccoli e gli effetti positivi del vaccino nel fornire loro una buona protezione immunitaria. Anche nell’età infantile, infatti, il Coronavirus può comportare seri rischi per la salute: circa 6 bambini su 1.000 vengono ospedalizzati e circa 1 su 7.000 ricoverati in terapia intensiva e, anche nei casi in cui l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni come la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), che può risultare particolarmente aggressiva. Inoltre, sebbene un minor numero di bambini e ragazzi si sia ammalato fino a oggi di Covid rispetto agli adulti, i casi sono comunque numerosi e rappresentano un rischio per i bambini e anche di trasmissione ad altre persone a cominciare da quelle più fragili come gli anziani.
La lettera ricorda anche che per vaccinare i propri bambini basta manifestare la propria adesione sul portale www.IlPiemontetivaccina.it, in modo da ricevere l’sms con data e ora dell’appuntamento.

SABATO 19 FEBBRAIO OPEN DAY INFORMATIVO PER LA VACCINAZIONE PEDIATRICA

Sabato 19 febbraio, invece, su tutto il territorio piemontese le famiglie avranno una occasione in più grazie alla giornata di open day informativo sui vaccini pediatrici promossa dalla Regione. Sarà possibile recarsi ad accesso diretto senza prenotazione: i genitori troveranno ad accoglierli i pediatri e gli esperti che potranno fornire loro tutte le informazioni sulla vaccinazione per i più piccoli e rispondere alle loro domande. Sarà possibile contestualmente anche vaccinare i propri bambini. L’elenco con gli hub sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito regionale.

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 7 al 13 febbraio, l’incidenza, ovvero i nuovi casi settimanali su 100 mila per le specifiche fasce di età, è in diminuzione per la terza settimana consecutiva: si conferma la tendenza in atto. Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è a 1311.5 (-47,6%), con il calo più consistente. Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni, l’incidenza è di 774.3 (-47,5%).Nella fascia 11-13 anni, l’incidenza è di 1140.3 (- 46,6%)La fascia 3-5 anni registra un’incidenza di 1139.3 casi (-43,8%). Nella fascia 0-2 anni, l’incidenza è di 826.1 (-34,3%).

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 12-19 ANNI

Sulla platea complessiva di 313.000 studenti dai 12 ai 19 anni, oltre 18.000 sono immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi.

Sono quindi 295.000 i 12-19 enni attualmente vaccinabili e tra loro 264.000 hanno già aderito alla campagna, ovvero l’89,5%. Di questi, quasi 260.000 hanno ricevuto la prima dose (il 98,1% degli aderenti e l’88,1% della platea vaccinabile). Sono invece oltre 253.000 i giovani che hanno completato il ciclo (95,8% degli aderenti e 85,7% della platea vaccinabile).

Per incentivare la vaccinazione per le prime dosi di tutti gli over 12 è previsto l’accesso diretto in qualsiasi hub del Piemonte.

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 5-11 ANNI

Sulla platea complessiva di 247.000 bambini dai 5 agli 11 anni, 42.000 sono immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi. Sono quindi 205.000 i 5-11enni attualmente vaccinabili. Al momento hanno aderito in 88.500 e di questi 70.000 hanno già ricevuto la prima dose (circa l’80% degli aderenti).Tutti gli aderenti nella fascia 5-11 anni hanno già la convocazione. Nel caso di bambini o ragazzi in isolamento o quarantena che in questi giorni non possono presentarsi agli appuntamenti previsti, la Regione riprogramma la somministrazione del vaccino immediatamente non appena usciti dal provvedimento contumaciale.

Aumento Irpef, il sindaco: “Mi scuso con i torinesi ma non avevamo alternative”

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Sull’aumento dell’Irpef il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto in Consiglio comunale:  “E’ il primo passo di un’inversione di ciclo e il contributo di solidarietà che chiedo, scusandomi con i torinesi che verranno toccati. Servirà  a migliorare i servizi e costruire una città che inverte il trend sulle spese ordinarie: prima del provvedimento il rischio era il pre-dissesto”. Il  Centrodestra parla di “sinistra sanguisuga” che mette le mani nelle tasche dei torinesi proprio in un momento di crisi. Aggiunge il sindaco: “I parametri dell’accordo sono estremamente vantaggiosi per la città e credo che il sacrificio chiesto ai torinesi possa essere sostenibile: verranno toccati da questo aumento dell’aliquota Irpef il 28% dei contribuenti, il 2% dei quali sopra i 100 mila euro. Non avevo alternative che chiedere un aiuto diretto al Governo”.

Dalla Regione 50 milioni di euro per ridurre le liste d’attesa che i due anni di pandemia hanno rallentato

Riunione  in Unità di Crisi per fare il punto sulle liste d’attesa. La Regione investirà un budget di circa 50 milioni di euro per recuperare le prestazioni che i due anni di pandemia hanno rallentato, attraverso 36 milioni di euro stanziati dallo Stato e altre risorse ed economie esistenti.

I fondi verranno usati per incrementare l’offerta potenziando al massimo le prestazioni che il sistema pubblico regionale è in grado di erogare, integrandole con il supporto del sistema privato.

In quest’ottica è stato pubblicato un bando per nuovi accreditamenti di strutture private esclusivamente su alcune delle prestazioni ambulatoriali maggiormente da potenziare per ridurre le attese: allergologia, cardiologia, chirurgia vascolare, dermatologia, dietetica e nutrizione clinica, ematologia, endocrinologia, gastroenterologia-chirurgia ed endoscopia digestiva, nefrologia, neurologia, oculistica, odontoiatria, ortopedia e traumatologia, ginecologia, otorinolaringoiatria, pneumologia, radiologia diagnostica, reumatologia, recupero e rieducazione funzionale primo livello, urologia (vedi l’allegato). Il bando riguarda tutto il territorio piemontese ad eccezione della Città di Torino, per la quale è in corso di pubblicazione un apposito avviso anche in virtù delle differenti necessità esistenti.

Lunedì prossimo inoltre, per fare il punto sul tema, verrà convocata una nuova riunione con i rappresentanti dei privati.

Il cronoprogramma a cui la Giunta sta lavorando è quella di un disegno di legge da approvare in Consiglio regionale in tempi estremamente rapidi, come nel caso di “Riparti Piemonte”, in modo da dare un inquadramento normativo solido a questa misura emergenziale straordinaria, strettamente collegata alla pandemia. La sfida è riuscire ad azzerare la coda entro la metà del 2023 in modo da far ripartire al meglio le Aziende sanitarie con la normale attività. Per riuscire in questo obiettivo, superando criticità accumulate in quasi 10 anni e che la pandemia ha fortemente aggravato, il presidente della Regione Piemonte Cirio e l’assessore alla Sanità Icardi intendono mettere in campo un sistema di monitoraggio costante e serrato come quello utilizzato per la buona riuscita della campagna vaccinale. In particolare, un cruscotto di verifica settimanale dell’avanzamento nelle prestazioni e sistemi di penalità e premialità sugli obiettivi da raggiungere, in costante affiancamento e supporto alle aziende sanitarie chiamate adesso questo nuovo grande sforzo fondamentale per la sanità territoriale.

 

Cibi e vino certificati: in Piemonte valgono più di un miliardo di euro

LA PRODUZIONE DOP E IGP VALE 1 MILIARDO E 300 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA NEL 2020

Presentato il Rapporto Ismea – Qualivita, il Piemonte al 4° posto tra le regioni italiane

Assessore Marco Protopapa: “Cresce il Piemonte del vino e cibo di qualità grazie ai Consorzi di tutela e al lavoro dei produttori”

La produzione dei prodotti certificati Dop (denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta) del Piemonte nel 2020, anno di inizio pandemia, segna un più 2,7%. Con un valore di 1 miliardo e 387 milioni di euro il Piemonte si colloca al 4° posto tra le regioni in Italia, dopo il Veneto al primo posto con 3,7 miliardi di euro, Emilia Romagna con 3,26 miliardi di euro e Lombardia con 2,07 miliardi. Unica regione tra queste ad essere in crescita. I dati sono riportati nel XIX Rapporto Ismea-Qualivita, pubblicato al link https://www.qualivita.it/osservatorio/rapporto-ismea-qualivita/

Sono in totale 82 i prodotti cibo e vino piemontesi Dop e Igp con oltre 12.800 operatori dell’intera filiera: nel dettaglio il food genera 361 milioni di euro dove il Gorgonzola Dop, la Nocciola Piemonte Igp e la Toma Piemontese risultano tra i principali prodotti in crescita nel 2020; la produzione del vino è di 1 miliardo e 27 milioni con Asti, Gavie Monferrato tra i vini in crescita.

Anche nella classifica delle province italiane, emerge il Piemonte con Cuneo che si piazza al 4° posto con 755 milioni di euro di valore sulla produzione certificata.

“Cresce il Piemonte del vino e cibo di qualità certificati grazie ai Consorzi di tutela e al lavoro dei produttori – dichiara l’assessore all’agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa – Nonostante le difficoltà che il comparto agroalimentare e vitivinicolo ha dovuto affrontare nel primo anno della pandemia, a partire dalla crisi economica con la chiusura delle attività Horeca e il blocco dell’export, e nonostante i danni alle produzioni causate dal cambiamento climatico, il Piemonte presenta una grande offerta di prodotti di qualità, a garanzia del consumatore e soprattutto un punto di forza per imporci sui mercati. Come Regione Piemonte prosegue l’impegno a sostegno dei Consorzi di tutela e delle associazioni di produttori attraverso l’assegnazione dei fondi europei, con la misura OCM Vino per la promozione sui mercati dei Paesi terzi; con le misure del Programma di sviluppo rurale per le attività di promozione nel mercato interno alla UE, per la valorizzazione delle produzioni piemontesi rientranti nei regimi di qualità”.

I prodotti agroalimentari e vitivinicolo di qualità del Piemonte si trovano sul portale della Regione Piemonte PiemonteAgriQualità http://www.piemonteagri.it/qualita/it/

Fuga di gas in via Pietro Micca, completata la messa in sicurezza dell’area

Si sono concluse le operazioni di messa in sicurezza del tratto di via Pietro Micca interessato da una fuga di gas che ieri ha comportato la chiusura al traffico tra piazza Castello e via XX Settembre, e l’evacuazione di alcuni stabili a scopo precauzionale per lo svolgimento delle operazioni a cura dei tecnici e dei Vigili del Fuoco.

I residenti evacuati (ad esclusione dello stabile di via Pietro Micca 1) hanno potuto fare rientro nelle proprie abitazioni dal pomeriggio di oggi, a seguito del ripristino delle utenze di energia elettrica che erano state disattivate nell’isolato coinvolto. Continua invece ad essere sospesa l’erogazione di gas.

Proseguono le verifiche sulle concentrazioni di gas nell’area che sono ormai su valori molto bassi; per il ripristino della viabilità bisognerà attendere l’esito di ulteriori accertamenti e il completo ripristino della pavimentazione stradale.

Accesso diretto ai vaccini per la terza dose

Tutti coloro che hanno maturato 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario (doppia dose o monodose nel caso di chi ha ricevuto J&J) da lunedì 14 febbraio, potranno recarsi ad accesso diretto presso uno degli hub vaccinali del territorio piemontese per ricevere la terza dose o “booster”.

L’accesso sarà possibile sia per chi non ha ancora la data di convocazione, a condizione che abbia già maturato il periodo necessario, sia per chi ha già un appuntamento e desidera anticiparlo.

La Regione Piemonte in ogni caso manderà a tutti un sms di convocazione con una proposta di data. Chi non si presenterà riceverà un nuovo sms di promemoria con convocazione un mese prima della scadenza del proprio Green pass.

Un’altra vittima in poche ore: cade dal sentiero e muore in montagna

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E’ morto il 68enne di Ivrea disperso da ieri  sul Mombarone, sul versante di Settimo Vittone.

Il corpo senza vita  è stato scoperto in mattinata dal soccorso alpino e dai vigili del fuoco. Era nella zona dove e’ scomparso il segnale  Gps  dal suo telefonino. L’uomo sarebbe precipitato dal sentiero. A dare l’allarme ieri era stata sua moglie.
(Foto archivio)

 

Meno tasse statali? E Torino aumenta l’Irpef. Pochi pagheranno di più, gli altri risparmieranno di meno

Meno tasse statali? E Torino aumenta l’Irpef. Pochi pagheranno di più, gli altri risparmieranno di meno

Il Piemonte punta sull’energia pulita e vuole diventare “capitale dell’ idrogeno”

 Il presidente Cirio: “L’idrogeno è uno dei nostri progetti bandiera sul Pnrr, puntiamo a esserne una delle capitali internazionali”

L’assessore Marnati: “Una grande opportunità e una grande sfida per l’attuazione di concrete politiche di sviluppo di questo nuovo vettore energetico pulito”

Il Piemonte accelera sull’idrogeno ed entra, prima regione italiana, nell’associazione Hydrogen Europe, la principale organizzazione europea, con sede a Bruxelles, che raggruppa le più importanti aziende europee ma anche gli attori pubblici intenzionati a muoversi verso una vera transizione ecologica.

«L’idrogeno è uno dei nostri progetti bandiera sul Pnrr – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Puntiamo a esserne una delle capitali internazionali».

«Con questo atto, deliberato dalla Giunta – commenta l’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione Matteo Marnati – il Piemonte conferma il suo ruolo di primo piano nel panorama nazionale ed internazionale di sviluppo della tecnologia dell’idrogeno sia per contribuire a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del sistema energetico, industriale e dei trasporti al 2050, sia per sostenere le filiere industriali e i punti di forza presenti sul nostro territorio. Il Piemonte è una regione con un potenziale straordinario e rappresenta, in questo settore tecnologico, la regione italiana con l’offerta più completa di spazi, dotazioni ed intelligence a servizio delle imprese nazionali, oltre ad essere un territorio di eccellenza di livello europeo».

«Entrare a far parte di Hydrogen Europe, al momento come unica regione italiana e al fianco dei più importanti player industriali europei – aggiunge Marnati – rappresenta per noi una grande opportunità e una grande sfida per l’attuazione di concrete politiche di sviluppo di questa tecnologia, finalizzata alla sostenibilità ambientale ma che contempo permetterà di creare opportunità per lo sviluppo imprenditoriale e occupazionale del nostro territorio».

Regione Piemonte da tempo sta lavorando su questo tema ed è tra le poche regioni in Italia ad aver costruito e sostenuto la creazione di una filiera idrogeno che ha consentito di creare e consolidare un sistema di ricerca e innovazione connesso alle reti europee e un sistema di imprese attive nel campo dell’idrogeno.

«L’adesione a Hydrogen Europe – conclude l’assessore – è un ulteriore tassello del percorso già avviato in Piemonte con l’adesione al gruppo “Idrogeno”, attivato nell’ambito dell’iniziativa per la Macroregione alpina Eusalp e al partenariato “European Hydrogen Valleys. Abbiamo inoltre aderito all’avviso pubblico con il quale il Ministero per la Transizione Ecologica ha avviato, nell’ambito del PNRR, un’iniziativa di sostegno agli investimenti per la produzione di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse e stiamo effettuando una mappatura delle aree potenzialmente idonee».

Covid Piemonte: per i non vaccinati rischio 10 volte più alto di terapia intensiva

SE SONO OVER40, 7 VOLTE MAGGIORE DI MORTALITÀ

Nell’ultima settimana dal 5 – 11 febbraio, che in questa quarta ondata dalle stime degli epidemiologi della Regione Piemonte vede il progredire della fase discendente della curva del contagio, i casi positivi sono stati lo 0.5% tra gli oltre 3,6 milioni di vaccinati con il ciclo primario completo (con la doppia dose o il monodose nel caso di chi ha ricevuto Johnson&Johnson) o immunizzati naturalmente perché contagiati da meno di 6 mesi. Una percentuale cinque volte più alta pari al 2.4% tra coloro che non si sono ancora vaccinati o che solo di recente hanno fatto la prima dose (580 mila persone sull’intera popolazione piemontese con più di 5 anni d’età attualmente vaccinabile).
I ricoveri in terapia intensiva sono stati 10.5 su 100 mila tra i non vaccinati e 1.1 su 100 mila tra i vaccinati o guariti da meno di 6 mesi.
La mortalità nell’ultima settimana ha riguardato persone con più di 40 anni e i decessi sono stati 15.0 su 100 mila tra i non vaccinati over40 contro 2.1 su 100 mila tra quelli vaccinati o guariti.
Significa che i non vaccinati hanno un rischio circa 10 volte più grande di finire in terapia intensiva e circa 7 volte maggiore, dopo i 40 anni, di morire a causa del Covid.