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Turismo, dalla Regione in arrivo il bonus per la ripresa di hotel e strutture ricettive in montagna

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  5,6 MILIONI DI EURO PER 80 COMUNI MONTANI

Il riparto coinvolge tutta la filiera dell’accoglienza con sostegni che possono arrivare fino a 15.400 euro. Aperta da oggi 31 maggio fino al 10 giugno la raccolta delle domande sulla pagina web di Finpiemonte

 

Alberghi e strutture ricettive riceveranno dalla Regione un nuovo ristoro di 5.646.026 euro una tantum per favorire la ripresa e la riqualificazione delle attività ricettive in un momento di crescita dei flussi turistici. Questa volta il sostegno è rivolto in particolare ad alberghi e strutture che operano negli 80 comuni montani piemontesi che ospitano impianti di risalite, percorsi di passaggio o piste per lo sci di fondo.

L’assegnazione dei fondi, di provenienza statale, prende il via oggi 31 maggio 2022 e resterà attiva fino al 10 giugno tramite lo sportello predisposto dalla Regione sulla piattaforma di Finpiemonte al seguente indirizzo https://www.finpiemonte.it/bandi/dettaglio-bando/ristori-strutture-alberghiere-cat-a.

I Comuni interessati dal provvedimento sono disseminati su quasi tutte le province della Regione: 20 sono situati nella provincia di Torino, 30 in quella di Cuneo, 15 nella provincia di Verbania, 7 a Biella, 1 ad Alessandria e 7 a Vercelli.

La formula del bonus una tantum a fondo perduto per sostenere la ripresa delle attività già danneggiate dai lockdown, prevede in questo caso un riparto che può arrivare fino a 8.450 euro per le strutture ricettive nei comuni dei comprensori sciistici e fino a 15.400 euro per gli alberghi con gli importi di questi ultimi modulati a seconda dalla della grandezza e del numero dei posti letto.

L’elenco dei beneficiari, oltre agli hotel, comprende Agriturismi, Affittacamere, Alloggi Vacanze, Bed & Breakfast, Casa per ferie, CAV – Residence, Country house, Ostelli, Strutture ricettive innovative, Campeggi grandi e piccoli, Villaggi turistici, Rifugi escursionistici e Rifugi alpini.

È previsto un ristoro una tantum anche per i ristoratori che hanno la sede in uno dei comuni sotto indicati per i quali sarà riservata una seconda chiamata nelle prossime settimane.

Secondo il presidente della Regione e l’assessore al Turismo si tratta di un segnale di attenzione verso gli operatori della montagna che con il loro lavoro contribuiscono a creare ricchezza e posti di lavoro in un settore trainante per l’economia piemontese che in questi mesi mostra segnali di ripresa importanti a dimostrazione del fatto che nella nostra regione possiamo contare su un tessuto turistico apprezzato e di qualità.

Elenco Comuni per Provincia

Torino

Ala di Stura, Balme, Bardonecchia, Ceresole Reale, Cesana, Chialamberto, Chiomonte, Claviere, Coazze, Gros Cavallo, Locana, Oulx, Pragelato, Prali, Sauze di Cesana, Sauze d’Oulx, Sestriere, Usseglio, Valprato Soana, Viù;

Cuneo

Acceglio, Aisone, Argentera, Bagnolo, Briga Alta, Busca, Camerana, Casteldelfino, Chiusa di Pesio, Crissolo, Demonte, Elva, Entracque, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Garessio, Limone Piemonte, Ormea, Paesana, Pietraporzio, Pontechianale, Prazzo, Roburent, Roccaforte Mondovì, Sampeyre, Valdieri, Valmala, Vernante, Viola, Vinadio;

Verbano Cusio Ossola

Antrona Schieranco, Craveggia, Domodossola, Druogno, Macugnaga, Malesco, Omegna, Santa Maria Maggiore, Toceno, Stresa; Baceno, Crodo, Formazza, Trasquera, Varzo;

Vercelli

Alagna Valsesia, Carcoforo, Fobello, Mollia, Pila, Scopa, Scopello;

Biella

Biella, Callabiana, Piatto, Tavigliano, Valdilana, Vallanzengo, Veglio;

Alessandria

Fabbrica Curone.

Chiude a Torino la settima edizione del Festival del Giornalismo Alimentare

Appuntamento dal 23 al 25 febbraio 2023 per l’8^ edizione

Chiude a Torino la settima edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, due giorni dedicati all’informazione sulle tendenze del cibo e del mondo che ruota intorno all’alimentazione.

Con 121 relatori, 27 panel, 12 laboratori2 eventi off e un’anteprima il Festival si è confermato l’evento internazionale più importante dedicato all’informazione e alla comunicazione alimentare.

Il programma ha rappresentato le tendenze del fine pandemia ma anche le incognite dettate dalla guerra in Ucraina con i suoi riflessi sull’economia mondiale del cibo. «Abbiamo voluto raccogliere dati e analisi non solo sui media e su come rappresentano l’universo alimentare ma anche sull’orientamento dei mercati e sulla psicologia dei consumi per aiutare i giornalisti e tutto il nostro pubblico a comprendere i fenomeni in atto. Quella attuale è una situazione fluida che ha bisogno di continue letture aggiornate. Il Festival ha dato il suo contributo» dichiara il direttore del Festival, Massimiliano Borgia.

 

Otto le ricerche presentate: dalla terza edizione del report sulla presenza del cibo nei media italiani (con la classifica dei giornalisti che hanno scritto di più di cibo), realizzato con L’Eco della Stampa, all’indagine demoscopica dell’Istituto Piepoli sulle aspettative di informazione dei cittadini; dallo studio sull’orientamento dei consumatori di Altroconsumo fino all’indagine sulla psicologia dei consumi dell’Università Cattolica e la sentiment analisys del Crea con l’Università di Torino.

Nei laboratori di esperienza il pubblico del Festival ha potuto approfondire temi su cui il giornalismo dovrà sicuramente confrontarsi già dai prossimi mesi come le nuove tecnologie di ibridazione.

L’appuntamento è a Torino per l’ottava edizione dal 23 al 25 febbraio 2023.

Focus settimanale Covid e vaccini: i valori a Torino e in Piemonte

I valori del Piemonte, con un’incidenza di 162.6casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 23-29 maggio), a fronte del valore nazionale di 234,8 si confermano tra i più bassi in Italia.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 30 maggio si attesta al 4,9 (il valore nazionale è al 8,2%) e quella delle terapie intensive al 2,7% ( il valore nazionale è 2,6%), mentre la positività dei tamponi è al 3,5%.

SEQUENZIAMENTO ACQUE REFLUE: DOMINANZA DELLA VARIANTE OMICRON BA.2

Dai dati diffusi da Arpa oggi, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue riferiti ai campioni dell’ultima settimana (prelevati il 23 maggio nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara) hanno evidenziato tutti la dominanza della variante Omicron BA.2 ed in quello di Alessandria della sottovariante Omicron Ba2.9.

Continuano a non essere rilevate mutazioni specifiche appartenenti alla sottovariante Omicron 3 e 4 mentre si rivela una piccola traccia di Omicron 5 nel depuratore di Castiglione Torinese.

VACCINAZIONI

L’84,5% dei cittadini piemontesi oltre i 5 anni di età ha concluso il ciclo primario con monodose o doppia dose (il 96,3% di coloro che hanno aderito, ovvero 3,7 milioni su 4,2 di platea complessiva).

Gli immunizzati naturalmente, cioè le persone che non hanno aderito ma hanno avuto il Covid negli ultimi sei mesi, sono 173.000, tra cui 46.000 tra i 5 e gli 11 anni e 41.000 over50.

I non aderenti sono al momento 362.000, tra i quali 115.000 nella fascia tra 5 e gli 11 anni e 104. 000 over50.

QUARTE DOSI, IL PIEMONTE SI CONFERMA IN TESTA ALLA CLASSIFICA NAZIONALE

Il Piemonte si conferma la prima Regione in Italia ( fonte: Covid 19 vaccini open data) per le quarte dosi. Sono oltre 235 mila quelle somministrate ad oggi e 360 mila gli sms di convocazione già inviati dalle Asl a tutti coloro che hanno maturato i tempi per ricevere la 4^dose tra le categorie autorizzate a livello nazionale.

In particolare, oltre 267 mila sms sono stati inviati agli over80 e più di 92 mila ai fragili over 60 con specifiche patologie, ovvero circa il 99% della platea piemontese trasportabile a cui puo’ già essere somministrato il secondo booster in un centro vaccinale.

Proseguono le somministrazioni per i circa 20mila non trasportabili.

La risposta continua a essere positiva: più del 70% degli over 80 che hanno ricevuto l’appuntamento lo ha rispettato, presentandosi per ricevere la quarta dose.
Entro maggio sono stati convocati tutti coloro che possono già ricevere la quarta dose.

In farmacia, invece, dal 26 aprile sono state somministrate 6.000 quarte dosi agli over80. Le prenotazioni sono 1900.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 23 al 29 maggio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 992.

Suddivisi per province: Alessandria 72, Asti 42, Biella 46, Cuneo 123, Novara 56, Vercelli 38, VCO 27, Torino città 217, Torino area metropolitana 338.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 6.947 (-3679 rispetto alla settimana precedente). Questa la suddivisione per province: Alessandria 506 (-354), Asti 291 (-154), Biella 323 (-262), Cuneo 864 (-576), Novara 394 (-252), Vercelli 269 (-101), VCO 192 (-181), Torino città 1516 (-602), Torino area metropolitana 2.366 (-1060).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 23 al 29 maggio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 162.6, in forte diminuzione (-34,6%) rispetto ai 248.7 della scorsa settimana.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 157.9 ( -43,8%).

Nella fascia 25-44 anni è 186.1 (-34,3%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 176.3 (-31,2%).

Nella fascia 60-69 anni è 173.9 (-31,1%).

Tra i 70-79 anni è 164 (-30,7%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 119.1 (-46,6%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 23 al 29 maggio, l’incidenza rispetto alla settimana precedente registra un netto calo in tutte le fasce di età.

Nella fascia 0-2 anni l’incidenza è di 107.1(-33,4%).

La fascia di età 3-5 anni registra un’incidenza di 63.7 (-47,9%).

Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 112.3 (-39,3%).

Nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 160.5 (-36,4%).

Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 149.8 (-34,1%).

Ecco l’orario estivo di Trenitalia. Più Frecciarossa da Torino e treni regionali per il mare

TRENITALIA SUMMER EXPERIENCE 2022 PIEMONTE, AL VIA L’ORARIO ESTIVO CON PIU’ COLLEGAMENTI DIRETTI

  • da domenica 12 giugno

  • aumentano i Frecciarossa da Torino verso Roma e Napoli

  • treni regionali per le riviere ligure e romagnola

Presentata dall’Amministratore Delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, la Trenitalia Summer Experience 2022, la nuova offerta estiva, con servizi e promozioni adeguate a una domanda di mobilità sostenibile e incentivanti un turismo di qualità, messa a punto dalle società del polo “Passeggeri” del Gruppo FS e al via domenica 12 giugno, in concomitanza proprio con l’attivazione dell’orario ferroviario estivo.

“Con l’avvio della Trenitalia Summer Experience 2022 – ha evidenziato Luigi Corradi, Amministratore Delegato di Trenitalia – il nostro obiettivo è valorizzare e incentivare la scelta del treno anche coniugandolo in maniera efficace con altri mezzi di trasporto quando necessari a raggiungere le mete finali più amate dai nostri clienti. Un obiettivo che Trenitalia si pone anche nel suo ruolo di capo del Polo Passeggeri del Gruppo FS. Insomma, guardiamo all’esperienza di viaggio nella sua interezza per abbinare all’opzione virtuosa e sostenibile del treno altri plus quali la comodità, la convenienza, la capillarità e rispondere così a un aumento di domanda di mobilità estiva che trova una prima benaugurante conferma nelle prenotazioni già registrate per i prossimi mesi”.

In Piemonte novità per i collegamenti Alta Velocità con le Frecce e per il trasporto regionale.

AUMENTANO LE FRECCE DA E PER TORINO

Con il nuovo orario estivo, Trenitalia potenzia l’offerta delle Frecce: sei nuovi collegamenti diretti da e per Torino: quattro da Roma e due da Napoli, per un totale di 31 treni al giorno Torino-Roma e 24 Torino-Napoli, dove circoleranno anche Frecciarossa 1000 duplex per mettere a disposizione dei passeggeri più posti e comfort.

Dal capoluogo piemontese alternative quotidiane in Alta velocità anche in direzione della Calabria e con i Frecciarossa/Frecciargento verso la Costa adriatica.

SHOPPING, BORGHI E LAGHI A PORTATA DI LINK

Per gli amanti dello shopping, approfittando anche dell’’avvio dei saldi estivi, Trenitalia Regionale mette a disposizione i collegamenti integrati treno + bus con cui raggiungere Serravalle Designer Outlet Link (fino a 17 bus da/per Arquata Scrivia, 16 bus da/per Sarravalle e 8 da/per Novi Ligure) e Mondovicino Outlet (con fino a 24 bus da/per Mondovì).

Maggior impulso al turismo grazie ai collegamenti intermodali treno+bus del Regionale che consentiranno di raggiungere le località piemontesi di Neive, Saluzzo, Castagnole delle Lanze, il Castello di Miradolo, Verduno, i laghi di Avigliana e la Sacra di San Michele, con un servizio dedicato che permetterà di visitare e di riscoprire, in pieno comfort, le bellezze piemontesi.

AL MARE IN TRENO

Per raggiungere le mete balneari in totale comfort, senza lo stress dei mezzi privati e migliorando la vivibilità delle zone di mare, l’offerta del Polo passeggeri offre una opportunità in più ai piemontesi che da quest’anno potranno scegliere anche la riviera romagnola. Dal 18 giugno e fino all’11 settembre, tutti i week end quattro nuovi treni Rock partiranno da Torino Porta Nuova alle ore 6,20 (fermate intermedie ad Asti, Alessandria, Voghera, Piacenza e Bologna) per raggiungere, prima dell’ora di pranzo, le spiagge di Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica fino a Pesaro, dove l’arrivo è previso intorno a mezzogiorno. Il rientro è programmato poco dopo le ore 16, con arrivo a Torino per l’ora di cena.

Chi invece preferisce la riviera del Ponente ligure, si confermano nei fine settimana estivi i 18 collegamenti aggiuntivi Ponente Lineche portano a 29 treni regionali del mare: nei giorni festivi e fino all’11 settembre collegano la riviera ligure di ponente al capoluogo piemontese. In particolare, circolano, quindici Torino-Savona, otto Torino-Ventimiglia, quattro Torino – Albenga e due Torino-Imperia, mentre nelle giornate di sabato viaggiano 23 treni.

LE METE DI MONTAGNA

Per chi ama la montagna, potrà continuare a raggiungere Oulx e Bardonecchia a bordo dei Frecciarossa da Napoli a Torino operativi nel fine settimana. Giorni in cui sono a disposizione dei viaggiatori FrecciaLink (Freccia+bus) con cui arrivare, in tutta comodità, a Courmayeur.

SEMPRE PIÙ SERVIZI PER UN’ESPERIENZA DI VIAGGIO PERSONALIZZATA

Aumentano i servizi a bordo di Trenitalia.

Sui treni regionali, 29 maggio al 26 settembre 2022, è possibile usufruire dell’offerta Junior con cui i bambini fino a 15 anni non compiuti viaggiano gratis tutti i giorni accompagnati da un adulto over 25. Sempre nello stesso periodo è disponibile l’offerta Estate Insieme a 39 € per viaggi illimitati nel weekend per 4 weekend consecutivi su tutti i treni regionali verso qualunque destinazione.

Per chi, invece, desidera scoprire le meraviglie della Penisola a bordo dei treni regionali, è disponibile l’offerta Italia in Tour: viaggi illimitati per 3 giorni a 29 € (15 € per i bambini e ragazzi da 4 ai 12 anni) o per 5 giorni a 49 € (25 € per i bambini e ragazzi da 4 ai 12 anni).

Trenitalia sostiene anche quest’anno la campagna contro l’abbandono dei cani: fino al 15 settembre gli amici a quattro zampe viaggiano gratis a bordo di Frecce e Intercity tutti i giorni della settimana. A bordo dei treni Regionali il cane al guinzaglio da oggi viaggia senza più limiti di fascia oraria, con un biglietto, acquistabile anche sui canali digitali di Trenitalia, ridotto del 50% rispetto alla tariffa ordinaria. Gli animali di piccola taglia viaggiano gratis nel trasportino a bordo di tutti i treni di Trenitalia.

Inoltre, interessanti collaborazioni con la Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, con uno sconto del 25% sul biglietto d’ingresso per chi arriva con treno regionale; visite a Torino, al Bioparco Zoom di Piscina di Pinerolo, a Casa Martini di Pessione, alle Isole Borromee, al Parco Pallavicino e alla Rocca di Angera sul Lago Maggiore, shopping all’Outlet di Vicolungo, e sconti per chi acquista l’abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta.

Festival Internazionale dell’Economia di Torino, metà dei cento relatori sono donne

Apre oggi la prima edizione del Festival Internazionale dell’Economia di Torino, diretto da Tito Boeri e organizzato dagli Editori Laterza in  collaborazione con il Collegio Carlo Alberto.

Oltre  140 appuntamenti fino al 4 giugno: conferenze, discussioni e lezioni di piazza,  sul tema ‘Merito, diversità, giustizia sociale’.

Intervengono  cinque Premi Nobel: David Card, Michael Spence, Jean Tirol, Esther Duflo, Christopher Pissarides – sei ministri (Roberto Cingolani, Mara Carfagna, Enrico Giovannini, Vittorio Colao, Patrizio Bianchi, Elena Bonetti), il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il commissario europeo Paolo Gentiloni, il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato. Ci sono Liliana Segre, Roberto Saviano, Alessandro Barbero, Michael Sandel, uno dei più brillanti e autorevoli filosofi americani, Carlo Cottarelli, Luigi Zingales, Gherardo Colombo.

Circa la metà dei cento relatori sono donne nonostante tra le economiste non superino il 25%. Due terzi sono economisti, un terzo arriva dall’estero. Tanti i nomi torinesi: Elsa Fornero, Elena Loewenthal, Gustavo Zagrebelski e don Ciotti. Il Nobel Pissarides concluderà con la lecture ‘Cosa abbiamo imparato dal Festival?’.

Torino Bellissima si smarca dal “centrodestra populista” e va avanti da sola

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Il candidato sindaco del centrodestra alle ultime comunali di Torino, Paolo Damilano, annuncia che la sua lista Torino Bellissima “non è interessata a derive populiste improvvisate, comprese quelle che affliggono parte di questo centrodestra”
Ecco la nota di Damilano
Un anno fa circa, proprio in questi giorni, ero impegnato nel pieno della mia campagna elettorale. La data delle elezioni era stata spostata da maggio a settembre a causa del protrarsi della emergenza legata alla pandemia e il Centrodestra era ancora molto in difficoltà nel mettersi d’accordo sulla scelta dei candidati delle grandi città come Roma e Milano. Difficoltà nel trovare un accordo che si sono manifestate su tutta una serie di tematiche importanti durante le ultime fasi della campagna elettorale, come “vaccini”, “green pass”, “diritti” e che hanno contribuito pesantemente alla sconfitta in campagna elettorale.
A elezioni perse, il centrodestra non è stato in grado di recuperare la propria unità neanche nell’espressione del candidato all’elezione del Presidente della Repubblica, offrendo un quadro politico desolante. E oggi, con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative, osserviamo ancora episodi di evidente difficoltà nel relazionarsi per trovare accordi, anche dove la vittoria parrebbe di facile portata.
Se aggiungiamo a questo i tentennamenti in politica estera, come se fosse possibile mettere oggi in discussione la posizione atlantista ed europeista dell’Italia, possiamo comprendere il disorientamento degli elettori, che hanno difficoltà a capire quale sia il centrodestra di governo e quale sia il centrodestra di opposizione su ormai quasi tutte le tematiche, sia politiche che economiche.
È in particolare il partito che ha creduto per primo in Torino Bellissima – e che ha appoggiato fin dall’inizio la nostra impresa conclusasi con un grande successo, affermando la nostra lista come quella più votata della coalizione – a vivere oggi una profonda crisi di identità politica e di leadership, che ne mina la credibilità acquisita in questi ultimi anni di grande consenso e successo.
Lo spettro della recessione è ormai evidente e anche i più ottimisti fra di noi non possono che essere preoccupati dallo scenario socio-politico ed economico che si sta annunciando per i prossimi anni, con la pandemia che speravamo ormai quasi alle spalle si contava molto sul rilancio del PNRR, che purtroppo rischia di essere del tutto vanificato dal crescere dei costi delle materie prime.
Serve innanzitutto serietà ed è per questo che Torino Bellissima non seguirà alcuna deriva populista, compresa quella che purtroppo oggi affligge parte di questo centrodestra, ma proseguirà autonomamente nel suo progetto di ricostruzione liberale di Torino e del Paese, in attesa di capire quali saranno le evoluzioni politiche dei prossimi mesi.
Non si fa attendere la risposta della Lega, attraverso  le dichiarazioni del capogruppo del Carroccio alla Camera e segretario piemontese Riccardo Molinari:
“Sembra strano sentire certe parole dallo stesso Damilano che è stato candidato dalla Lega e dal segretario Matteo Salvini sindaco di Torino e che ha più volte manifestato interesse per iniziare un percorso politico nello stesso partito nel quale ha cercato egli stesso sostegno. Vicinanza che ha manifestato anche in tempi recenti. Ma, del resto, la riconoscenza è sempre la virtù del giorno prima”.

Festival del Giornalismo Alimentare, una proposta per il tavolo del cibo e dell’alimentazione

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Un tavolo operativo sul cibo e l’alimentazione per Torino: è questa la proposta emersa nel corso del dibattito che apre la VII edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, in programma martedì 31 maggio e mercoledì 1° giugno al Centro Congressi Lingotto di Torino. Un incontro per ragionare sulle potenzialità e le criticità di Torino come capitale del gusto e del cibo, insieme alle principali associazioni di categoria e ai rappresentati del mondo politico e imprenditoriale, svoltosi presso Palazzo Birago di Borgaro.

La proposta è stata recepita dall’assessora all’Ambiente della città di Torino Chiara Foglietta, intervenuta in rappresentanza dell’amministrazione comunale:

Abbiamo già creato un gruppo di coordinamento fra gli assessori perché il tema cibo è competenza di diversi assessorati. Penso che sia opportuno estendere il gruppo di lavoro a tutti i soggetti che si occupano di politiche del cibo.”

Hanno preso parte al tavolo di confronto, coordinato dal direttore del Festival Massimiliano Borgia, Guido Bolatto Segretario Generale della Camera di commercio di Torino, Corrado Alberto Presidente API Torino, Giulio Trombetta Presidente Exclusive Brands Torino, Maria Luisa Coppa Presidente ASCOM Torino, Andrea Perino Confesercenti Torino, Elena Schina CNA Torino, Roberto Grassi di Campagna Amica Coldiretti Torino, Gianluca Cornelio Meglio Direttore CAAT Torino, Egidio Dansero Vice rettore Università di Torino e Chiara Foglietta assessora Ambiente e Politiche del Cibo Città di Torino.

Guido Bolatto: “Torino da tempo è punto di riferimento internazionale dell’enogastronomia: abbiamo iniziato a occuparci di valorizzazione delle eccellenze food dal 2001/2002, in vista delle Olimpiadi 2006. Lo sforzo che dobbiamo fare adesso è capitalizzare questa posizione per promuovere al meglio le imprese non solo della città ma anche della zona metropolitana. Occorre legare Torino, come polo di eventi culturali, con il territorio che la circonda. I turisti spesso non sono a conoscenza delle proposte fuori città, nelle colline del chierese o a Ivrea per esempio. Altro grande obiettivo è intercettare i grossi flussi turistici del Piemonte (due fra tutti, quello degli sciatori e dei tifosi della Juventus) facendoli atterrare anche sul territorio cittadino, integrando l’offerta turistica. Bisogna farsi conoscere in loco e non puntare solamente sull’export.”

Corrado Alberto:

A livello di competenza e presenza delle industrie a Torino manca davvero poco per diventare capitale di una food valley. Sono presenti grandi marchi agroalimentari conosciuti e amati in tutto il mondo, dal caffè al settore dolciario passando per quello degli alcolici e del vino fino ai pastifici. Tuttavia dobbiamo capire che città del cibo non significa solo produzione di alimenti ma anche di macchinari per le industrie alimentari. In questo senso a Torino per tanti anni l’automotive ha fagocitato la crescita di tutti gli altri settori, tanto che fino a qualche anno fa era difficile trovare componenti per le industrie alimentari.

Giulio Trombetta

Ci deve essere un cambio di mentalità in occasione dei grandi eventi: dobbiamo vedere queste occasioni come opportunità a 360°, non come punizioni, deve cambiare l’atteggiamento della città. Dobbiamo internazionalizzare l’approccio delle strutture ricettive, che passa anche dalla conoscenza e dalla padronanza della lingua inglese. Se vogliamo essere capitale del cibo dobbiamo mettere i turisti nella condizione di essere accolti al meglio. La mentalità industriale deve rendersi conto che per attrarre personale deve essere a sua volta attrattiva. Per avere un forte tessuto industriale anche alimentare dobbiamo fare in modo che i giovani considerino di grande valore venire a vivere e lavorare a Torino.”

Maria Luisa Coppa

Torino adesso è di nuovo in un momento magico grazie ai grandi eventi che abbiamo ospitato, ma occorre che la politica si impegni in prima persona per promuovere i territori d’eccellenza della provincia e della regione, decidendo dove indirizzare le risorse. Dobbiamo aiutare le piccole imprese, dando visibilità ai piccoli produttori che hanno poca attenzione da parte dei media, come per esempio quello della pasticceria con il quale possiamo competere a livello mondiale. Così come dobbiamo promuovere fra i giovani il lavoro legato al cibo, primo fra tutti il lavoro nella ristorazione.”

Andrea Perino

Non ha più senso pensare al cibo come facevano i nostri genitori. Ora un artigiano alimentare deve inventarsi modi diversi di attrarre i clienti, in particolare penso al pubblico dei giovani. Io faccio il panettiere e penso che per esempio il pane possa diventare veicolo di valori importanti per il pubblico giovanile. La strada è far conoscere le filiere che stanno dietro il cibo, dando visibiltà anche alle aziende agricole.”

Elena Schina

Il settore dell’artigianato agroalimentare è in difficoltà non solo per l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia, ma anche perché queste realtà spesso si trovano sono in mezzo alla filiera, fra fornitore e consumatore. Una soluzione è proprio quella di valorizzare le filiere in tutti i loro segmenti. Per questo occorre lavorare sull’erogazione dei finanziamenti, troppo spesso rivolti alle filiere industriali di grandi dimensioni e non indirizzati alle filiere delle piccole e medie imprese.”

Roberto Grassi

Torino è stata una delle prime città a investire sui mercati dell’ortofrutta e questo ha aiutato molto a far emergere l’importanza del racconto di cosa c’è dietro un prodotto. Tuttavia il numero di imprese agricole che può vendere direttamente a Torino è limitato, per questo è fondamentale lavorare sulle filiere. Occorrerebbe creare un tavolo operativo di confronto permanente sulle politiche del cibo a Torino, non sui grandi progetti ma sull’operatività concreta del cibo sostenibile a Torino, cosa serve per portare cibo di qualità in città e farlo scegliere ai cittadini.”

Gianluca Cornelio Meglio

Oggi i centri agroalimentari se vogliono rendersi diversi dal consumo di massa e diversificare, devono raccontare il valore del lavoro che sta dietro al singolo prodotto. Per questo abbiamo deciso di lavorare soprattutto sul localismo, per distinguere l’offerta. Se vogliamo essere capitale del cibo dobbiamo preoccuparci del valore sociale, iniziare dal contrasto allo spreco alimentare come CAAT abbiamo messo in piedi progetti di raccolta che possono essere d’esempio per la città.”

Egidio Dansero

Torino è partita ormai diversi anni fa con politiche del cibo innovative che sono poi rimaste in mezzo al guado. E’ venuto il tempo di riprenderle e svilupparle. Torino aveva un dibattito sulle food policy molto prima di altre città italiane. Ora dobbiamomettere a sistema tutte le iniziative in questo campo, partendo dal rapporto fra città e mondo rurale. Per esempio il turismo enogastronomico, che va in cerca della ruralità, potrebbe essere uno stimolo per mettere in dialogo Torino e il suo territorio.”

I filippini, nuovi veri torinesi

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Il prof. Pier Franco Quaglieni

Si è svolta domenica pomeriggio un’imponente processione della Comunità Filippina di Torino per Maria Ausiliatrice e Don Bosco nella festa dell’Ascensione. Una grande lezione di civiltà di una comunità laboriosa e disciplinata che è davvero una risorsa per Torino, una città sempre più scristianizzata e profana (non laica, il che sarebbe tutt’altra cosa) che ha perduto i grandi valori espressi dai suoi Santi ottocenteschi, una Torino imbarbarita e violenta che stento a riconoscere, piena zeppa di spacciatori e di gentaglia, per usare un’espressione del mio amico Giovanni Ramella.

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Un’altra San Salvario civile, non quella del chiasso e della movida, ma della preghiera cristiana, parola dimenticata, non quella degli intellettualoidi che ci abitano contenti e orgogliosi di viverci. I Filippini sono i veri nuovi torinesi che aprono la loro  processione sventolando il tricolore italiano oltre alla loro bandiera. Nel degrado di San Salvario è stata un’eccezione splendida assistere dal mio balcone allo snodarsi ordinato  della processione destinata a concludersi nella parrocchia di San Pietro e Paolo dove i Salesiani sono diventati protagonisti silenziosi di una rinascita cristiana dopo anni di preminenza arrogante di varie immigrazioni, destinate a non integrarsi mai nel tessuto della città ma ,al contrario, ad essere fonte di continui problemi di ordine pubblico e non solo.
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Se non ho visto male, nessuna autorità presente, neppure del Quartiere. Loro preferiscono attendere il Gay Pride per essere presenti in prima fila. Ma il cuore vero di Torino e’ con i filippini che ricordano ciò che molti torinesi hanno dimenticato, facendo prevalere i propri interessi materiali e, in molti casi, il loro cinismo, proprio di una città senza valori, nichilista, godereccia, in una parola, alla deriva, che si entusiasma per un film girato a Torino che apparirà ambientato a Roma. Giusta nemesi per una città che ha smarrito le sue radici storiche e non ha più da tempo una classe dirigente degna di questo nome.

Intelligenza artificiale, Torino non vuole lo scippo

È polemica politica sull’assegnazione del Centro per l’Intelligenza Artificiale che non sarà solo a Torino. Infatti a Milano ci sarà una parte di ricerca e progettazione teorica mentre a Torino lo sviluppo e la produzione, “grazie alle competenze di università, Politecnico e della nostra industria manifatturiera”. Così afferma il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a margine di un incontro con il ministro Vittorio Colao all’azienda aerospaziale Leonardo. Ma i politici torinesi da destra a sinistra contestano l’annuncio del ministro Maria Cristina Messa:  “per l’intelligenza artificiale Torino dovrà partecipare a un bando come tutti”. Chiede  “un chiarimento da parte del governo” il presidente dell’Unione Industriali, Giorgio Marsiaj, evidenziando  che “cè una legge che prevede la nascita di una fondazione ed in base a quella legge le imprese e il Politecnico hanno lavorato senza risparmiare energia. Può forse una ministra non applicare la legge?”.  “Sottolineo che il settore automotive e aerospaziale prevedono lo sviluppo di intelligenza artificiale – placa gli animi Cirio -. Il nostro obiettivo è usare per questi filoni strategici i 20 milioni destinati per legge al Piemonte su questo tema. Stiamo definendo i contorni con il Governo, attraverso i decreti attuativi che devono ancora essere approvati. Il tema è molto importante e continueremo ad approfondirlo nei nostri prossimi incontri con Roma”.

La bellezza salverà il mondo? Solo a pagamento a Torino

A Flor quest’anno si è deciso di cambiare. Fiori e piante non più per le strade ma all’interno dei Giardini Reali.

Splendida cornice, indubbiamente. Però si è deciso, appunto, di aggiornare il putiniano Dostoevskij. E per accedere ai fiori si devono pagare 7 euro. Che non vengono restituiti in caso di acquisti. La bellezza non è più per tutti, ma è riservata a chi può spendere. E la cifra non è neppure simbolica. Per far apprezzare ai ragazzi con più di 14 anni  la meraviglia della natura, una famiglia di 4 persone spende 28 euro prima ancora di vedere una margherita.

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