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Stretta sui monopattini, più sanzioni per comportamenti pericolosi e guida senza casco

Proseguono i controlli della Polizia Locale sul rispetto delle norme di comportamento che regolano l’uso dei mezzi di mobilità leggera e, in modo particolare, dei monopattini, utilizzati con sempre maggiore frequenza per spostarsi all’interno della città.

Al 31 agosto ammontano a 6.454 le violazioni accertate da inizio anno. Di queste, 4.180 sono da ricondurre alla sosta irregolare dei veicoli e 2.274 a comportamenti pericolosi dei conducenti e al mancato rispetto delle norme di circolazione. Tra queste ultime, 1.495 hanno riguardato conducenti di monopattino alla guida senza casco.

Numeri in crescita rispetto al passato e anche all’inizio dell’anno. In tutto il 2024 le sanzioni comminate a conducenti di biciclette e monopattini erano state 4.097, di cui 2.592 per soste irregolari e 1505 per violazione di norme di comportamento alla guida.

Al 30 maggio di quest’anno le sanzioni totali erano 2291.

Un incremento dovuto certamente ad un maggiore utilizzo di questi mezzi ma anche all’ intensificazione dei controlli con servizi dedicati da parte delle pattuglie della Polizia Locale, attivate dai Comandi territoriali, dall’Aliquota Pronto Impiego e dal Reparto Radiomobile.

“Le attività di controllo vengono programmate settimanalmente, secondo la disponibilità – spiega l’assessore alla Polizia Locale Marco Porcedda -. Le verifiche avvengono nelle zone più trafficate, lungo i marciapiedi, specie quelli più attraversati da pedoni, sotto i portici. Particolare attenzione viene anche dedicata a luoghi dove sono già avvenuti incidenti che hanno visto coinvolti biciclette e monopattini. L’obiettivo come sempre non è sanzionare in sé, ma educare al rispetto delle regole per garantire la sicurezza di chi guida questi mezzi e di tutti gli utenti della strada. Numerose sanzioni riguardano la sosta dei mezzi, purtroppo vi è ancora una scarsa sensibilità da parte degli utilizzatori che spesso li abbandonano sui marciapiedi, creando pericolo e intralcio per i pedoni e per le persone con disabilità. Con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada poi è diventato obbligatorio l’uso del casco per chi si mette alla guida di un monopattino. Un’abitudine che molti non hanno ancora

recepito, come dimostra il numero di sanzioni, in crescita esponenziale, e che invece è importantissima per tutelare la sicurezza di chi guida in caso di urti”.

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La città di Kharkiv prende in consegna i cinque bus donati da Torino

Sono arrivati in Polonia, ai confini con l’Ucraina, i primi cinque autobus che la Città di Torino ha donato alla città di Kharkiv.

I mezzi sono stati messi a disposizione di Gtt, che li ha recentemente dismessi dalla propria flotta. Caricati su autoarticolati resi disponibili da un donatore privato, sono stati portati fino al confine ucraino, dove oggi li hanno presi in carico i tecnici e gli autisti dell’azienda dei trasporti della città di Kharkiv (Municipal Enterprise “Saltivske Tramvaine Depo”). Serviranno per riattivare il servizio di trasporto pubblico, rimasto pesantemente danneggiato dal conflitto in corso, a beneficio della popolazione rimasta in città.

Dopo l’incontro a Torino con il sindaco di Kharkiv Ihor Terekhov, che aveva raccontato gli effetti devastanti della guerra sulla città ucraina, molto rilevanti in diversi settori e in modo particolare sul trasporto pubblico locale, il sindaco Stefano Lo Russo aveva deciso di offrire l’aiuto della Città e a giugno, nel corso del Summit internazionale delle città europee e delle regioni a Kiev, gli aveva annunciato la disponibilità di una flotta di autobus. Da lì avevano preso il via le attività amministrative e le interlocuzioni diplomatiche per assicurarne la consegna.

A questi primi cinque autobus ne seguiranno altri cinque, in partenza domenica 7 settembre. Una prima flotta di dieci, pronta ad entrare in servizio, cui potrebbero se necessario aggiungersene altri nei prossimi mesi, con la possibilità di metterne a disposizione fino a 60.

Nella foto i tecnici dell’azienda dei trasporti della città di Kharkiv con i tecnici di Gtt che hanno accompagnato i mezzi fino al confine.

TORINO CLICK

Studenti con disabilità, dalla Regione sostegno per il trasporto scolastico

Regione Piemonte scende in campo al fianco delle famiglie e degli studenti più fragili. Con una delibera approvata all’unanimità dalla Giunta regionale, sono stati stanziati 5 milioni di euro per garantire, anche nel 2025, il trasporto scolastico degli alunni con disabilità che frequentano le scuole superiori del Piemonte. Risorse che si sommano ai 5 milioni stanziati per l’autonomia e all’assistenza scolastica degli studenti con disabilità. Un intervento concreto, mirato, che conferma l’impegno della Regione per un sistema scolastico davvero inclusivo, dove nessun ragazzo venga lasciato indietro.

“Garantire il diritto allo studio ai nostri giovani più fragili – ha dichiarato il Vicepresidente della Regione Elena Chiorino – non è una concessione, è un dovere. In un momento storico in cui tutto sembra diventare più difficile, noi scegliamo di stare dalla parte delle famiglie.”

Il fondo di 5 milioni sarà suddiviso tra la Città Metropolitana di Torino e le Province del Piemonte, sulla base del numero di studenti con disabilità, dell’estensione territoriale e della distribuzione delle scuole. Le risorse serviranno a coprire i costi del servizio di trasporto scolastico, che in molti casi viene organizzato direttamente dagli enti locali o con il sostegno alle famiglie. L’intervento arriva in un contesto demografico delicato: mentre gli studenti complessivi diminuiscono, gli alunni con disabilità continuano ad aumentare. Solo nell’ultimo anno scolastico si è registrato un incremento di oltre 1.700 ragazzi con disabilità nelle scuole del Piemonte.

“Non accetteremo che la scuola diventi un privilegio per pochi, soprattutto per chi ha più bisogno di sostegno. Come Regione abbiamo scelto di mettere al centro la persona e oggi lo dimostriamo con i fatti.” Le risorse si inseriscono nel più ampio quadro del diritto allo studio, regolato dalla Legge regionale 28/2007, che già prevede interventi strutturali per l’assistenza e il sostegno scolastico. “Continueremo a monitorare costantemente l’andamento del servizio e a lavorare in sinergia con Province, Comuni e istituti scolastici, per offrire un sistema scolastico realmente accessibile, efficiente e dignitoso per tutti. Un Piemonte più forte – ha concluso Chiorino, vicepresidente e assessore con delega a Istruzione e Merito – si costruiscono a partire dai più deboli. Questa non è assistenza, ma giustizia sociale.”

cs

Come cambia Madonna di Campagna: un nuovo fabbricato commerciale, parcheggi e un’area verde

Saranno demoliti  i fabbricati e le tettoie all’interno dell’isolato tra le vie Sospello, Cardinal Massaia, Brusnengo e corso Grosseto attualmente utilizzati da un’azienda di trasporto merci che ha deciso di ricollocarsi in una sede più idonea e più agevolmente collegata alle grandi vie di comunicazione. Al loro posto sorgerà un nuovo edificio a destinazione commerciale.

 La Giunta, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha liberato questa mattina il progetto dell’intervento destinato ora all’esame del Consiglio Comunale, chiamato a ratificare l’istanza presentata dalla proprietà dell’area per ottenere il Permesso di Costruire in deroga (Legge n.106/2011).

“La proposta progettuale presentata permette il riutilizzo di un’area in via di dismissione eliminando un elemento  critico del paesaggio che verrà sostituito da un nuovo fabbricato meglio inserito nel contesto urbano circostante che, con l’insediamento dell’attività commerciale, contribuirà anche a migliorare il livello di presidio della zona in termini di sicurezza” spiega l’assessore Mazzoleni.

L’ambito di intervento è quello semiperiferico del quartiere Madonna di Campagna, dove è ancora ricorrente, e non di rado problematica, la coesistenza di insediamenti residenziali e attività produttive e anche l’isolato interessato dal progetto esprime questa eterogeneità di assetti insediativi e di destinazioni d’uso.

L’area interessata ha una superficie di circa 5mila metri quadrati e i fabbricati oggetto di demolizione sviluppano una SLP complessiva pari a circa 2mila e 700 metri quadrati. Il progetto prevede la loro integrale demolizione e la successiva realizzazione di un fabbricato a destinazione commerciale con una superficie di vendita di circa mille e 200 metri quadrati.

Il nuovo edificio sarà, nella sua parte prevalente, ad un piano fuori terra, dove verrà ospitata la struttura commerciale e soltanto una piccola porzione sarà realizzata a due piani fuori terra dove, al secondo piano, verranno localizzati gli spazi al servizio del personale dipendente.

Il piano interrato di circa 3mila 150 metri quadrati sarà interamente riservato a parcheggi, in parte destinati a uso pubblico (circa mille e 130 metri quadrati) e la parte rimanente (circa 2mila metri quadrati) a parcheggio privato.

Prevista, nell’ambito delle opere di urbanizzazione totalmente a cura e a spese dei proponenti, la risistemazione della viabilità pubblica esistente e la realizzazione di un’area verde pubblica per un importo stimato di circa 608mila euro.

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Collegno, papà irrompe in campo e picchia un portiere 13enne: fratture al volto

Un episodio drammatico ha sconvolto il torneo giovanile Under 14 Super Oscar a Collegno, nell’hinterland torinese. Domenica, al termine di una partita tra Csf Carmagnola e Volpiano Pianese, finita 1-0 per i primi, si è verificata una scena che nulla ha a che fare con lo sport.

L’aggressione

Dopo il fischio finale, tra i giovani calciatori sono volati insulti e battute, conseguenza di tensioni di gioco. Ma dalle schermaglie verbali si è passati a un episodio inaspettato: un uomo di quarant’anni, padre di un giocatore del Carmagnola, ha scavalcato la recinzione ed è entrato in campo. Raggiunto il portiere tredicenne del Volpiano, lo ha colpito con un pugno in pieno volto, continuando poi a picchiarlo fino all’intervento dei dirigenti delle due squadre che sono riusciti a bloccarlo.

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Collegno, papà irrompe in campo e picchia un portiere 13enne: fratture al volto

Grandi opere: Asti – Cuneo ultimata entro fine 2025

Proseguono nel rispetto dei tempi i lavori dell’autostrada Asti-Cuneo che, come previsto dal cronoprogramma, sarà interamente percorribile entro la fine dell’anno. La società Asti Cuneo ha confermato questa mattina, durante il vertice che si è svolto in videoconferenza al Grattacielo Piemonte per fare il punto sullo stato di avanzamento e le tempistiche dei lavori dopo il varo delle campate del viadotto, il proprio impegno a completare l’opera entro dicembre dimezzando i tempi di esecuzione previsti in contratto. Nelle prossime settimane saranno ultimate le lavorazioni sulla carreggiata in direzione Asti con la posa delle ultime due campate mancanti, collocate in tratti non interessati dal traffico veicolare, un passaggio fondamentale verso la conclusione dell’opera.
Una volta terminata questa fase, si procederà con le attività necessarie per il completamento dell’intero viadotto.
Al vertice, presieduto dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, hanno partecipato assessori gli assessori ai Trasporti, Marco Gabusi, alle Opere Strategiche, Enrico Bussalino, l’assessore Marco Gallo e i vertici della società Asti-Cuneo, con l’amministratore delegato Bernardo Macrì.
«La Asti-Cuneo è una di quelle opere che non ammettono distrazioni né pause — ha affermato il presidente della Regione, Alberto Cirio — e per questo la stiamo seguendo passo dopo passo, con un’attenzione che non è mai venuta meno, nemmeno nei momenti di maggiore complessità tecnica o burocratica. Ho voluto come presidente organizzare subito al rientro della pausa di Ferragosto questo incontro. E settimanalmente aggiorneremo le fasi finali che sono sempre le più delicate. Il confronto di oggi ci consente di confermare che siamo ormai nella fase conclusiva e che, entro la fine dell’anno, questa infrastruttura potrà finalmente essere percorsa nella sua interezza. È un impegno che abbiamo assunto con i cittadini e che porteremo a termine, consapevoli di quanto questo collegamento sia strategico per la competitività del nostro territorio, per le imprese e per le comunità locali».
«Tenere alta l’attenzione su questa opera — hanno aggiunto Gabusi, Bussalino e Gallo — è stato, e continuerà a essere, il nostro obiettivo. Ogni fase è stata monitorata con costanza, e continueremo a farlo fino al taglio del nastro. Il completamento dell’Asti-Cuneo non è solo un traguardo ingegneristico: è una risposta concreta a chi, da troppo tempo, attende un’infrastruttura che migliorerà la mobilità e la sicurezza dei collegamenti in questa parte del Piemonte».
Il cantiere sul lotto 2.6A (tratto Verduno–Cherasco, lungo circa 5 km), è attivo con circa 400 lavoratori impegnati. Il costo complessivo della tratta mancante Cherasco–Alba è di 348 milioni di euro, mentre l’importo totale dell’infrastruttura completa (circa 90 km) ammonta a 1,457 miliardi di euro. In particolare, il solo lotto 2.6A ha un costo di 155 milioni di euro, mentre i due lotti finali (2.6A e 2.6B) insieme totalizzano un investimento di 370 milioni di euro.

Da Roma più risorse alle università del Piemonte

 600 milioni di euro per il 2025. Incremento del 3,4% rispetto allo scorso anno

Aumentano le risorse per le università piemontesi. È di 602.386.749 euro lo stanziamento previsto per il 2025 dal Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), il principale strumento per l’assegnazione delle erogazioni pubbliche agli atenei per le spese di funzionamento e del personale. Il Ministro Anna Maria Bernini ha firmato il decreto che va a ripartire il Fondo alle università. Per quelle del Piemonte l’incremento è del 3,4% rispetto al 2024 e del 33,7% in più rispetto ai 450.735.872 euro stanziati nel 2019.

“Un Paese che crede nel futuro investe nell’Università e nella Ricerca, perché è questa la strada della crescita. E il Fondo di Finanziamento Ordinario destinato ai nostri atenei è l’asse portante di questo percorso. Quest’anno la dotazione del Fondo è aumentata di 336 milioni rispetto al 2024, fino a raggiungere un totale di 9,4 miliardi. Possiamo essere orgogliosi di un cammino che sa difendere le sue priorità: valorizzare i giovani, attirare talenti, accettare le sfide di un mondo in rapido cambiamento. Abbiamo l’ambizione di poter avere un ruolo da protagonisti: perché se facciamo crescere la nostra Università, cresce l’Italia”, commenta il Ministro Bernini.

In dettaglio, le risorse destinate all’università di Torino ammontano a 341.555.733 euro con il 2% in più rispetto al 2024, il finanziamento previsto per il Politecnico, sempre di Torino, è di 190.704.260 euro (+6% sull’anno precedente), mentre lo stanziamento per l’università del Piemonte Orientale è di 70.126.756 euro (+2,4).

L’incremento dei finanziamenti alle università piemontesi si inserisce in un quadro di generale crescita delle risorse destinate agli atenei italiani. Il Fondo di Finanziamento Ordinario ammonta quest’anno a 9,4 miliardi di euro con uno stanziamento di 336 milioni di euro in più rispetto al 2024.

Ospedale Torino Nord, incontro in Regione: da 70 anni non se ne realizzava uno nuovo

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Si è svolto questa mattina, al Grattacielo Piemonte, in videocollegamento con gli Enti interessati, il primo incontro di presentazione del progetto del nuovo Ospedale di Torino Nord, convocato dal presidente della Regione, Alberto Cirio, in accordo con l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi e l’assessore al Welfare Maurizio Marrone, in occasione dell’apertura della Conferenza dei Servizi per l’approvazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE).

Oggi prende il via anche la Conferenza dei Servizi per il nuovo ospedale di Savigliano che prevede lo stesso iter di approvazione, per la trasmissione del progetto a Inail entro la fine dell’anno per il finanziamento.

All’incontro hanno partecipato il direttore dell’Asl Città di Torino Carlo Picco, insieme ai progettisti, oltre a rappresentanti del Comune di Torino, di Città Metropolitana di Torino, della Soprintendenza per i beni archeologici, belle arti e per il paesaggio, dell’Agenzia interregionale per il fiume Po, di ARPA, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, del Politecnico di Torino, che ha predisposto le linee guida alla progettazione poste a base della gara per la selezione dei professionisti.

L’iniziativa nasce da una visione condivisa tra Regione Piemonte, ASL Città di Torino e Città di Torino, formalizzata con il Protocollo d’Intesa del 18 aprile 2023 finalizzato alla realizzazione del nuovo ospedale cittadino.

«Ho voluto che l’avvio oggi della Conferenza dei servizi avesse anche la veste formale di un incontro perché ritengo che sia estremante importante cristallizzare questo che è a tutti gli effetti un momento storico. Siamo alla fase operativa di un intervento strategico per la città e per il Piemonte, visto che da 70 anni a Torino non si progettava un nuovo ospedale – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – E’ un intervento su cui c’è piena condivisione a livello istituzionale: c’è stata quando abbiamo dovuto scegliere l’area e c’è oggi che entriamo nel vivo del progetto che dovrà essere esaminato nei prossimi 60 giorni, per la trasmissione entro fine anno a Inail che provvederà alla realizzazione e al finanziamento con l’obiettivo di completare l’opera entro il 2031.

Nella giornata di oggi prende il via anche la conferenza dei servizi per il nuovo ospedale di Savigliano, che seguirà lo stesso iter di finanziamento da parte di Inail e che rappresenta un ulteriore tassello del complesso piano di edilizia sanitaria che, dopo tanti anni in cui non si investiva in nuovi ospedali, rappresenta una vera rivoluzione per la sanità pubblica della nostra regione».

«Anche per l’ospedale della Città di Torino stiamo procedendo spediti verso la sua realizzazione, così come sta avvenendo per le altre opere del grande piano di edilizia sanitaria della Regione Piemonte da quasi 5 miliardi di euro, il più importante investimento dal dopoguerra ad oggi, che darà ai cittadini piemontesi nuove strutture all’avanguardia per una sanità sempre più vicina ai bisogni dei pazienti e della comunità – spiega l’assessore alla Sanità Federico Riboldi – Con il Parco della Salute e della Ricerca e con il nuovo ospedale cittadino, Torino avrà finalmente, nel giro di pochi anni, 2 grandi strutture nuove e moderne in grado di soddisfare le esigenze della popolazione».

«La Conferenza dei Servizi è la sede giusta per avere garanzie circa il superamento di qualsiasi criticità legata alla tenuta idrogeologica e viaria del sito individuato, così da arrivare al taglio del nastro di un nuovo ospedale necessario il prima possibile e con una comunità territoriale unita e coesa» aggiunge l’assessore al Welfare Maurizio Marrone.

«Il Nuovo Ospedale andrà a superare il Maria Vittoria, che oggi opera in spazi angusti, con problemi strutturali evidenti e senza possibilità di espansione. Eppure è l’ospedale con il maggior numero di accessi al Pronto Soccorso in Piemonte: era quindi indispensabile non allontanarci troppo dalla sede originaria- sottolinea il direttore Carlo Picco- Abbiamo lavorato in grande comunione di intenti con Regione, Comune, Politecnico di Torino e tutti gli Enti coinvolti. Il risultato sarà un Ospedale da oltre 500 posti letto che potrà davvero cambiare la fisionomia sanitaria della Città e dare ai Cittadini una risposta moderna ed efficiente. Questo progetto è nato dal nulla a fine 2022, grazie alla disponibilità di INAIL a finanziare l’edilizia sanitaria: in tempi rapidissimi abbiamo siglato un Protocollo d’Intesa, individuato l’area e avviato la gara senza ricorsi. Oggi possiamo dire che per Torino si tratta di un risultato epocale. Ora dobbiamo spingere sull’acceleratore per arrivare entro fine anno con il progetto validato e consegnato a INAIL, così da procedere rapidamente con i lavori».

Fin dalle prime fasi, il progetto è stato sviluppato con il supporto scientifico del Politecnico di Torino, con l’obiettivo di definire linee guida innovative e pienamente coerenti con le tempistiche previste da INAIL. Il Nuovo Ospedale dell’ASL Città di Torino si propone infatti come risposta concreta alle criticità emerse durante l’emergenza pandemica e rappresenta un passo decisivo per superare le attuali limitazioni strutturali degli ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, ormai non più adeguati ai modelli organizzativi contemporanei e offrire alla città e all’area metropolitana un presidio di cura innovativo e moderno. L’intervento si inserisce nella più ampia pianificazione socio-sanitaria regionale che prevede un piano di edilizia sanitaria di oltre 4,5 miliardi di euro: un cifra record per un piano che prevede la realizzazione di 11 nuovi ospedali, 4 ampliamenti e grandi ristrutturazioni, 91 case di comunità, 30 ospedali di comunità e 49 centrali operative territoriali. Il nuovo ospedale di Torino nord sorgerà su un’area comunale di circa 60 mila metri quadrati, compresa tra corso Regina Margherita, Corso Lecce e corso Appio Claudio, la cosiddetta area dei giostrai.

Ad aggiudicarsi la gara di progettazione è stato il Raggruppamento Temporaneo di Progettazione guidato da ATI-Project (mandataria), con SMA Progetti, Ferrari Giraudo e Associati, 3E Ingegneria e P’arcnouveau.

La soluzione proposta prevede un complesso moderno e funzionale articolato in sei torri collegate tra loro, con parcheggi, aree verdi pubbliche e semi-pubbliche, terrazze panoramiche, percorsi pedonali e carrabili definiti, oltre a spazi dedicati alle emergenze e alla terapia intensiva. La nuova struttura ospiterà 503 posti letto e sarà anche un nuovo HUB per il Dipartimento Materno-Infantile dell’azienda sanitaria torinese.

È poi previsto un Blocco Emergenza dedicato, comprensivo di Pronto Soccorso, Blocco Operatorio e interventistico, con accessi indipendenti. Le torri avranno un’altezza massima di cinque piani per quattro degli edifici, con possibilità di futura espansione per le restanti due. I principali impianti tecnologici saranno collocati in copertura, integrati da pensiline fotovoltaiche, in un’ottica di sostenibilità ed efficienza energetica.

Dal punto di vista architettonico, l’involucro unirà materiali tradizionali come il mattone ad ampie vetrate ed elementi contemporanei, in armonia con il contesto urbano torinese.

Con l’apertura della conferenza dei servizi il progetto entra nella fase di valutazione. Gli enti partecipanti hanno infatti a disposizione 60 giorni per far pervenire osservazioni e proposte di modifica al progetto che, al termine del procedimento, sarà trasmesso entro fine anno a INAIL per l’approvazione, il finanziamento-già previsto dal Decreto Interministeriale 5 novembre 2024 – e per la realizzazione.

Quest’iter infatti condurrà alla procedura di gara per la realizzazione che ha un costo complessivo di 347 milioni di euro. Nel corso del 2026 Inail provvederà alla validazione del progetto e alla gara per la realizzazione tramite appalto integrato, La durata prevista dei lavori è di cinque anni. Trattandosi di un’opera pubblica di rilevante complessità finanziata dallo Stato, come previsto dal Codice degli appalti, il progetto è stato trasmesso anche al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, massimo organo tecnico dello Stato, che esprimerà il proprio parere entro i prossimi 45 giorni.

Torino, alla scoperta del nuovo Informagiovani: spazi e servizi più accessibili

Spazi rinnovati, una rete territoriale ampliata e un nuovo approccio centrato sull’inclusione: il Centro InformaGiovani della Città di Torino si presenta come un punto di riferimento accessibile, accogliente e attento ai bisogni di tutti i giovani.

Attivo dal 1982, InformaGiovani è il servizio gratuito del Comune di Torino dedicato alle ragazze e ai ragazzi tra i 14 e i 35 anni. Offre orientamento su lavoro, formazione, mobilità internazionale, volontariato, benessere e partecipazione, grazie a un team di operatori esperti e a una rete di attività e incontri pensati per accompagnare i giovani nei loro percorsi di crescita. Tra i servizi offerti: colloqui individuali, supporto nella redazione del curriculum, eventi con professionisti ed esperti, attività nelle scuole e promozione delle opportunità presenti sul territorio.

Nel 2024, il servizio co-gestito dalla Città di Torino e enti del Terzo Settore ha registrato una media settimanale di 140 accessi, secondo gli ultimi dati disponibili.

Nel 2025 la sede di via Garibaldi 25, che ospita il servizio all’interno dei locali storici adiacenti alla Cappella dei Mercanti, ha concluso un importante percorso di rinnovamento, diventando uno spazio ancora più accessibile, inclusivo e accogliente. Il progetto InfoGio4all, vincitore del bando Cambiamenti della Fondazione Time2, ha reso possibile la realizzazione degli interventi strutturali e funzionali della sede, in collaborazione con gli enti gestori del servizio – Cooperativa Orso, Cooperativa Valdocco, Educazione Progetto e Associazione Stranaidea – e con la partecipazione di associazioni ed esperti di accessibilità.

Grazie ad un investimento complessivo di circa 35mila euro, sono stati realizzati interventi materiali e immateriali mirati. Rientrano nella prima tipologia l’installazione di una nuova porta automatica per garantire l’accesso alle persone con disabilità motorie, arredi più funzionali, accorgimenti cromatici e pannelli fonoassorbenti per il comfort sensoriale, un’area relax per la decompressione e l’introduzione dei QR code NaviLens, pensati per migliorare l’orientamento delle persone cieche e ipovedenti.

Tra gli interventi immateriali messi in campo dal Centro InformaGiovani, un’attenzione particolare è stata dedicata all’inclusività e all’accessibilità. Il percorso ha visto una stretta collaborazione con realtà come CPD, Apri, Fish Piemonte e Cerpa Italia ETS, con cui sono stati approfonditi i temi dell’Universal Design e del Way Finding. Il progetto ha coinvolto attivamente lo staff del Centro, che ha partecipato a incontri formativi anche con il Servizio InformaDisabilità del Comune di Torino, rafforzando le competenze sull’accoglienza di giovani con disabilità. Tra le azioni più significative, l’attivazione di un corso dedicato alla Lingua dei Segni Italiana (LIS) per il personale di sportello e l’istituzione di una giornata settimanale – ogni martedì – destinata a consulenze specifiche in ambito formativo e professionale per giovani con disabilità. L’intero percorso ha contribuito a una crescita professionale degli operatori, in particolare nell’ambito dell’orientamento, della comunicazione, dell’inclusione digitale e dell’accompagnamento al lavoro.

Non meno importante, il Centro ha rinnovato la propria identità digitale e social, lanciando una campagna su Instagram con la plurimedagliata atleta paralimpica Carlotta Gilli. Un’iniziativa che ha reso ancora più forte il legame tra lo spazio fisico dello sportello e i suoi canali digitali.

Il rinnovamento ha riguardato non solo la sede centrale, ma anche la nascita di una rete cittadina per potenziare il servizio. Grazie a una procedura di co-progettazione con gli Enti del Terzo Settore e a un finanziamento tramite fondi Pnrr, sono stati attivati cinque progetti di InformaGiovani Diffusi, che adottano lo stesso approccio inclusivo e territoriale. Tutti i punti sono stati parzialmente rinnovati nei propri ambienti, uniformando la grafica e i colori all’identità di InformaGiovani, e il personale ha ricevuto una formazione dedicata.

«L’InformaGiovani è da sempre un luogo dove i giovani trovano ascolto, orientamento e opportunità. Oggi è anche uno spazio che riflette in pieno i valori dell’inclusione, dell’equità e del diritto di tutti a partecipare alla vita della città, senza barriere – ha dichiarato Carlotta Salerno, assessora alle Politiche giovanili della Città di Torino -. Il lavoro svolto nella sede centrale di via Garibaldi è stato straordinario, ma altrettanto importanti sono i cinque nuovi progetti diffusi nei quartieri, che portano i servizi di informazione e orientamento ancora più vicini alle esigenze quotidiane dei giovani. Una rete che rende Torino esempio concreto di accessibilità, prossimità e inclusione diffusa.»

I cinque progetti attivati sono: Arcipelago Nord-Est, in via Baltea 3; Il Punto, in via Fagnano 30; Il Laboratorio, in strada delle Cacce 36; Polo Culturale Lombroso16, in via Cesare Lombroso 16; Per un migliore slancio, in via Montanaro 8/B.

Questi spazi, insieme alla sede centrale di via Garibaldi e al portale TorinoGiovani.it, compongono un sistema di informazione e orientamento capillare, in grado di intercettare le esigenze dei giovani di tutta la città.

Arcipelago Nord-Est: il punto Informagiovani diffuso per il protagonismo giovanile a Barriera di Milano

Nel cuore di Barriera di Milano, il progetto di Arcipelago Nord-Est, promosso da Su Misura APS, Ortika OdV ETS, Il Campanile ETS e Rete Italiana di Cultura Popolare APS, si propone come un importante presidio territoriale per il servizio Informagiovani diffuso. Situato nello spazio pubblico di via Baltea, ribattezzato Baltea Lido, il progetto ha offerto ai giovani fino ai 35 anni un punto di riferimento per orientamento e protagonismo attivo. Attraverso il Salottino Erasmus sono state garantite consulenze personalizzate sui programmi di mobilità internazionale come Erasmus+, Corpo Europeo di Solidarietà e DiscoverEU, fornendo ai partecipanti informazioni pratiche e concrete per esperienze all’estero. Non solo orientamento, ma anche momenti di cittadinanza attiva con eventi partecipati quali laboratori di autoproduzione, uno Swap Party e una pedalata urbana, che hanno favorito la socializzazione e lo scambio di idee tra i giovani. L’immagine coordinata di Informagiovani ha supportato la visibilità dell’iniziativa, consolidando il ruolo di Arcipelago Nord-Est come fulcro di riferimento per i giovani del quartiere.

Il Punto – Lo sportello InformaGiovani che crea connessioni a Raffinerie Sociali

Il Punto, sportello InformaGiovani diffuso ospitato all’interno delle Raffinerie Sociali, si è posizionato in questi primi mesi di attività come uno spazio di prossimità capace di intercettare le esigenze quotidiane dei giovani fino ai 35 anni nei quartieri torinesi. Attivo nelle Circoscrizioni 4 e 5, ha offerto un servizio completo di ascolto, orientamento e supporto, rispondendo a 73 richieste tra formazione, lavoro, digitalizzazione, abitare e benessere psicologico. Alle consulenze personalizzate si sono affiancate attività culturali e ricreative come corsi DJ e una rassegna cinematografica, valorizzando lo sportello anche come luogo di socializzazione. Il Punto ha inoltre curato una comunicazione accessibile e multilingue che, supportata da materiali cartacei e momenti informativi sul territorio, lo ha collocato quale nodo attivo nella rete torinese di InformaGiovani.

Il Laboratorio – Un InformaGiovani diffuso che viaggia tra i quartieri

Nel quadrante Sud-Ovest di Torino, Il Laboratorio CTM APS ha attivato una rete dinamica di sportelli InformaGiovani, con presidio principale al CPG di strada delle Cacce e corner decentrati a Cascina Roccafranca, Borgo San Paolo e presso la Cooperativa Raggio. In cinque mesi, sono stati oltre 90 i giovani che hanno usufruito del servizio per ricevere informazioni generali, con un’attenzione particolare alle esigenze individuali grazie a consulenze personalizzate su curriculum, orientamento al lavoro e benessere personale. Il servizio ha coinvolto giovani e studenti in progetti d’inclusione e offerto informazioni e accesso a esperienze pratiche come tirocini e laboratori. Gli eventi pubblici e gli interventi di prossimità hanno rafforzato la visibilità dello sportello, accompagnati da una comunicazione multicanale mirata e accessibile. Oltre questo eventi pubblici, interventi di prossimità e un’identità visiva coerente con la rete InformaGiovani, hanno reso Il Laboratorio un punto di riferimento mobile, accessibile e vicino ai giovani del territorio.

Polo Culturale Lombroso16 – Un presidio culturale e sociale per l’orientamento giovanile

Nel primo semestre del 2025, il Polo Culturale Lombroso16 ha consolidato il proprio ruolo all’interno della rete InformaGiovani Diffuso, agendo come punto di riferimento per ragazze e ragazzi, in particolare sul territorio della Circoscrizione 8 ma non solo. Integrando sportelli informativi e consulenze specialistiche in ambito lavorativo, psicologico, legale e sociale, il Polo ha saputo rispondere a una pluralità di bisogni. Sono oltre 50 i giovani che hanno partecipato alle iniziative attivate, tra cui spiccano “Time to Bloom” – evento di restituzione di un percorso contro il fenomeno NEET – e il laboratorio “Spazio Mindfulness”, pensato per favorire benessere e regolazione emotiva. In sinergia con la Casa del Quartiere di San Salvario, sono stati anche attivati percorsi di accompagnamento alla progettazione giovanile e all’uso degli spazi di coworking e studio. Inoltre, grazie a un attento lavoro di riqualificazione degli spazi – interni ed esterni – il Polo ha reso l’accoglienza più accessibile e funzionale, rafforzando il legame con il territorio e il protagonismo giovanile.

Per un migliore slancio”: il punto InformaGiovani Diffuso tra inclusione e orientamento giovanile

Nel quadrante Nord-Est di Torino, il progetto “Per un migliore slancio”, coordinato da Arci Torino APS con i partner ACMOS, ArciGay Torino, Exar Solutions e Liberi Tutti, ha attivato lo sportello InformaGiovani presso la sede centrale di via Montanaro, ai Bagni Pubblici di via Agliè e in modalità itinerante. Qui in questi mesi sono già stati realizzati momenti di orientamento e informazione per i giovani del territorio, tra cui 4 passeggiate di scoperta del quartiere (148 partecipanti), incontri pubblici su mobilità internazionale, gestione utenze e attività di informazione sulle politiche giovanili. Complessivamente si sono registrati 62 accessi agli sportelli, con 6 prese in carico per situazioni di particolare vulnerabilità. Il progetto ha inoltre avviato servizi in collaborazione con realtà educative e sociali locali, sportelli nei luoghi pubblici e percorsi di orientamento per giovani con background creativo.

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