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È crollato il tetto della vecchia stazione di Porta Susa a Torino

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Questa mattina intorno alle 10.00, una vasta porzione del tetto della vecchia stazione di Porta Susa a Torino è crollata. La zona è stata transennata dalla polizia e dai vigili del fuoco giunti in piazza XVIII Dicembre. Al momento non risultano presenti persone all’interno, tuttavia la situazione è in corso di verifica e continuamente aggiornata. Sono in atto operazioni di controllo da parte delle autorità competenti.

Foto Gd

“Barriera a cielo aperto 2023”, un’estate di spettacoli fa rivivere il quartiere

L’antica “Barriera ‘d Milan” o “Barriera dl’Emme” diventa per tre mesi vivace scena teatrale, con oltre 60 appuntamenti in 8 diversi spazi e 8 realtà coinvolte

Dal 16 giugno al 26 settembre

Dopo il grande successo delle prime due edizioni, torna per il terzo anno consecutivo  la Rassegna estiva “Barriera a cielo aperto” che animerà per tre mesi l’estate dell’antica “Barriera di Milano” (storico quartiere della periferia Nord di Torino, nato nel 1853, esattamente dov’è adesso piazza Crispi, dopo il via dato alla prima cinta daziaria) con una ricca programmazione di oltre 60 appuntamenti, frutto della collaborazione progettuale di 8 realtà locali, che si attiveranno in 8 diversi spazi del quartiere, guidate dall’“Associazione Museo Nazionale del Cinema”. In agenda, film popolari e pellicole indipendenti, concerti musicali, feste di quartiere, talk su tematiche ambientali, esposizioni temporanee, workshop, concerti in radio con palco su strada e quant’altro.

Il via nelle giornate di venerdì 16 e sabato 17 giugno, in una due giorni di festa e condivisione il cui centro nevralgico sarà piazza Foroni  che, dalle 17 alle 23 di venerdì, diventerà metaforicamente il palcoscenico a cielo aperto di un intero quartiere ospitando giochi, musica, libri, ecosostenibilità e cinema, senza dimenticare l’“area Bimbi”. Sarà anche possibile giocare a basket , farsi fare un ritratto , realizzare disegni per terra con gessetti e vivere un’esperienza video-grafica interattiva basata su “Romeo e Giulietta” di Shakespeare con l’“Associazione Enchiridion”. Alle 21.30, la proiezione in piazza della commedia “Grazie ragazzi” di Riccardo Milani (2023), film interpretato da Antonio Albanese, Vinicio Marchioni, Sonia Bergamasco e Fabrizio Bentivoglio. Si continuerà sabato 17 giugno, già dalla mattina, all’“Orto Urbano del Boschetto” con una serie di momenti conviviali, mini-corsi, talk fino alle 19 quando inizieranno i festeggiamenti per il nono compleanno del “Community Hub” di via Baltea: dal tardo pomeriggio a sera i coabitanti festeggeranno nella nuova pedonale “Baltea Lido” con musica e attività per grandi e piccini.

Tutti gli appuntamenti si terranno presso l’“Arena Monterosa” (10 le proiezioni in programma), il “Community Hub” di Via Baltea 3( con 14 eventi, di cui 12 legati alla Rassegna musicale “Suoni dal Lido”, i “Barriera Talks” e la mostra fotografica “Linea di confine” con scatti in b/n di Nicolò Taglia) , la “Casa del Quartiere Bagni Pubblici” di Via Agliè (che ospiterà 13 eventi, fra cui cinque concerti di musica live curati da Marco Piccirillo), l’Orto Urbano del Boschetto di AgroBarriera” (con incontri di “agroecologia” accanto a passeggiate legate ai segreti del verde urbano e a laboratori di pianificazione)  e il “Centro Interculturale” della Città di Torino (che ospiterà un workshopdi cinema condotto da Hleb Papou, regista de “Il legionario”, premiato al “Festival di Locarno” 2021 per la miglior regia nel Concorso “Cineasti” del presente”), oltre a Piazza ForoniPiazza Botticelli e ai Giardini Saragat per appuntamenti singoli.

“Come Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) siamo contenti – commentano Vittorio Sclaverani e Valentina Noya, presidente e vicepresidente dell’‘Associazione’ – di poter coordinare per il terzo anno il progetto ‘Barriera a cielo aperto’ . Il lavoro di tutti i partner coinvolti ha permesso di costruire delle proposte di condivisione dove i linguaggi e i pubblici si possono incontrare e muovere in un contesto vitale come è, storicamente, il quartiere di Barriera di Milano. L’estate 2023 è significativa per la nostra realtà, perché il 7 luglio festeggeremo il 70° anniversario della nostra Fondazione avvenuta per opera della lungimirante Maria Adriana Prolo; per l’occasione saranno in programma molteplici attività, tra le quali siamo felici di poter organizzare a fine giugno la restituzione di progetti importanti come ‘Ragazzi in Città’ e ‘Cinema Plurale’, pensando sempre a una cultura inclusiva, accessibile a tutti, in particolare alle nuove generazioni”.

“Barriera a cielo aperto 2023” è dedicata a Paola Gargale, Adonella Marena, Carla Massaglia, Laura Mattarella, Federico Biasin, Nino Casciaro, Piero Gilardi, Ivano Marescotti, Gianni Minà e a Mario Minchilli, il “cestaio” di Via Baltea.

Per info e programma completo: “Associazione Museo Nazionale del Cinema”, via Montebello 15 D, Torino; tel. 011/0765039 o www.amnc.itinfo@amnc.it

g. m.

Nelle foto:

–       Via Baltea 9

–       Da “Grazie ragazzi”, film di Riccardo Milani

–       Arena Monterosa

E’ tempo di design. Mobili, moda, ceramica, metalli preziosi: il mercato chiede di dare forma all’ingegno

Oltre 13.500 imprese piemontesi influenzate da percorsi innovativi.

 

Il settore del design risente della carenza di figure professionali altamente qualificate: Piemonte 61,4%. Per l’inserimento di un potenziale designer servono mediamente 4,9 mesi di ricerca

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Le imprese contro la produzione di larga scala: la strategia vincente è collaborazione con contaminazione”.

 

 

Anche in Piemonte il design influenza il saper fare delle imprese attraverso la capacità di dare forma all’ingegno. Infatti in Piemonte operano oltre 13.500 imprese di mobili, moda, ceramica, carta, metalli preziosi, strumenti musicali ecc. ad elevata contaminazione del design.

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato, che ha voluto delineare la moltitudine di beni il cui design caratterizza il percorso innovativo e lo standard qualitativo, in Piemonte portano avanti la loro attività 13.567 imprese, di cui 9.004 artigiane (il 66,4% del totale). La maggior parte delle realtà opera nella gioielleria, occhialeria e accessori moda 2.727 (2.316 artigiane), 1.757 nella lavorazione del legno (1.542 artigiane), 1.114 nell’abbigliamento (886 artigiane), 989 nel tessile (601 artigiane), 985 nella ceramica e vetro (701 artigiane) e), 770 nei mobili (659 artigiane) ecc.

 

In questo perimetro il Piemonte si piazza all’ 11esimo posto nazionale sul totale delle imprese che hanno nel design la loro qualificazione e caratteristica.

“La maggiore presenza dell’artigianato e delle micro e piccole imprese – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – si riscontra nei settori del made in Piemonte che hanno connotato la nostra storia e il patrimonio culturale: prodotti in legno, mobili, moda – tessile, abbigliamento e pelle –vetro e ceramica, gioielleria ecc”.

 “Il disegno del prodotto costituisce un fattore competitivo strategico dell’offerta manifatturiera italiana – rimarca Felici – anche in Piemonte le piccole imprese sono riuscite ad intrecciare la materialità del prodotto con elementi immateriali, mantenendone la fruibilità e la praticità , concretizzando una ampia gamma di oggetti: dai prodotti della tessitura, tappeti e capi di abbigliamento, carta, lavorazione del vetro, realizzazioni in ceramica, prodotti in gesso per l’edilizia, metalli preziosi, coltelleria e posateria, prodotti di elettronica di consumo audio e video, orologi, lampade e apparecchi di illuminazione, macchine per l’industria alimentare e delle bevande, gioielleria e oreficeria, bigiotteria, strumenti musicali e mobili”.

La domanda di design, legata al fashion design è principalmente connessa a moda, gioielli, mobili e arredamento e di design industriale comprensivo delle attività di ideazione e sviluppo di progetti e specifiche tecniche necessarie per facilitare l’uso, accrescere il valore, migliorare l’estetica dei prodotti nonché della definizione e scelta di materiali, meccanismi di funzionamento, forme, colori, rifiniture esterne, tutte attività che possono essere svolte anche tenendo conto di bisogni umani, sicurezza, interesse del mercato ed efficienza in produzione, distribuzione, utilizzo e manutenzione.

A queste “attività core” di design si affiancano le attività dei disegnatori grafici che operano nello sviluppo di pagine web, nella grafica pubblicitaria o sono illustratori, quelle dei disegnatori tecnici che riproducono cartamodelli e le altre attività di design, svolte principalmente dagli arredatori.

 “Ciò avviene grazie all’elevato livello di formazione che il nostro territorio offre agli studenti e, successivamente, ai professionisti del settore – continua Felici – e, grazie alle competenze che i designer acquisiscono in giro per il mondo, sono tantissime le idee, i progetti e i prodotti che vengono elaborati e realizzati sul nostro territorio”.

Ma anche il settore del design risente della carenza di figure professionali altamente qualificate. Secondo l’analisi di Confartigianato, a livello nazionale sono difficili da reperire 6 disegnatori su 10. Nel 2022 le imprese italiane hanno indicato 22.280 entrate di disegnatori industriali. Per tutte le entrate hanno una elevata importanza le competenze digitali e nel 59,1% dei casi, pari a 13.160 unità, sono di difficile reperimento. Tale indicatore, tra le maggiori regioni, registra una maggiore accentuazione in Veneto (63,0%) e Piemonte (61,4%), mentre per l’inserimento di un potenziale designer servono mediamente 4,9 mesi di ricerca, contro una media di 3,9 mesi per le professioni tecniche.

“Chi produce design, infine, si trova costretto a battagliare da un lato con la produzione su larga scala e con la commercializzazione online – conclude Felici – la sfida è quella di puntare sempre a realizzazioni di eccellenza utilizzando materiali diversi e confrontandosi con aziende che lavorano in altre parti d’Italia e del mondo. La strategia vincente è la collaborazione con contaminazione”.

Movida a Torino, approvate le linee di azione per il governo della notte

 

Con tre diverse delibere approvate (una con il quadro delle misure, una sul regolamento acustico e una sull’offerta di socialità in altre zone) la Città stabilisce l’avvio di un percorso sperimentale dove alcuni aspetti saranno operativi da subito, mentre altri verranno definiti sulla base del monitoraggio della situazione.

Il principale obiettivo è quello di ridurre il rumore della movida, non solo nel quartiere di San Salvario, dove era stata oggetto di una sentenza del Tribunale di Torino (poi parzialmente riformata dalla Corte d’Appello e attualmente al vaglio della Corte di Cassazione) che chiedeva provvedimenti urgenti per far cessare “le immissioni rumorose superiori alla normale tollerabilità”, ma anche a Santa Giulia, Vanchiglia e in piazza Vittorio.

“Questo piano d’azione – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – è il risultato di un lavoro trasversale che ha coinvolto gli assessorati alle Politiche Giovanili, al Commercio, alla Sicurezza, all’Ambiente e gli stessi esercenti, che hanno a cuore il fatto che la vita notturna di Torino sia vivace, bella da vivere per i giovani ma contemporaneamente rispettosa delle norme che, anche nell’ottica di tutela dalla salute pubblica e dei residenti, dobbiamo poter garantire”.

Tra le azioni in programma la valutazione di impatto acustico negli spazi aperti dei dehors, su suolo pubblico e privato, anche attraverso l’installazione di fonometri (per i quali potranno essere previsti dall’amministrazione bandi con contributi ad hoc), la possibilità di orari di chiusura differenziati rispetto ai locali per i dehors e per la somministrazione e il consumo di bevande su suolo pubblico. “La revisione del Regolamento acustico – sottolinea l’assessora all’Ambiente Chiara Foglietta – nasce anche dall’esigenza di aggiornarlo rispetto alle novità normative dei livelli superiori sopraggiunti dal 2006 – anno della sua approvazione – ad oggi. La ratio delle modifiche è quella di una sempre maggior tutela della cittadinanza, anche attraverso la richiesta agli esercizi che somministrano bevande e alimenti di una valutazione di previsione di impatto acustico connesso al vociare delle persone negli spazi all’aperto dopo le dieci di sera”.

Previsti anche l’obbligo, per gli esercenti, di utilizzare contenitori per bevande “a perdere” che rendano identificabile la provenienza e di avvalersi di personale di sala appositamente formato che – spiega l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – “aiuterà gli esercenti a fornire un miglior servizio con una particolare attenzione al rispetto degli obblighi di legge in materia di somministrazione di alcolici”. Verranno individuati anche diversi e più ampi limiti di superficie di somministrazione per l’apertura dei nuovi insediamenti e agevolazioni per trasferimenti dei locali dalle zone movida in nuovi spazi della città, per delocalizzare la presenza della movida stessa.

Inoltre, nella zona tra largo Saluzzo e le vie Saluzzo e Berthollet, è prevista in via sperimentale l’introduzione di rilevatori di presenza, “contapersone” anonimi, che, messi in correlazione con il livello del rumore potranno determinare un’eventuale limitazione di accesso a certe zone (numero chiuso) qualora il livello di rumorosità della strada risultasse eccessivo.

Per monitorare i dati e gli effetti della sperimentazione la delibera approvata oggi prevede anche l’istituzione di una cabina di regia presieduta dalla direttrice generale e costituita dai dirigenti degli assessorati coinvolti. “La cabina di regia – precisa l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero – assumerà il coordinamento di un processo partecipativo inclusivo, con il coinvolgimento di enti, soggetti privati, associazioni o cittadini residenti, in modo che tutti dispongano di informazioni adeguate e che siano rappresentati tutti i punti di vista rilevanti per l’ambito di intervento, puntando ad abbassare il livello di conflitto”. La vita notturna, insomma, non sarà più un evento eccezionale da gestire ma dovrà essere integrata nella gestione ordinaria della città.

L’amministrazione si impegna inoltre a coinvolgere costantemente le Autorità competenti in materia di sicurezza nel monitoraggio, con la possibilità di valutare nuove misure da adottare insieme alle altre forze dell’ordine.

Accanto ai provvedimenti introdotti dalle modifiche, partiranno azioni di sensibilizzazione per stimolare i giovani frequentatori della vita notturna a comportamenti più coscienziosi e verrà potenziata l’offerta di socialità in altre zone della Città: “in programma –spiega l’assessora ai Giovani e alla Rigenerazione Urbana Carlotta Salerno – ci sono sperimentazioni di carattere aggregativo, artistico e culturale destinate al periodo estivo, a partire da quella che interesserà viale Ottavio Mai in collaborazione con la Circoscrizione VII, l’Università degli Studi ed Edisu e con il coinvolgimento delle associazioni del territorio”.

Piano di sviluppo di territoriale: al centro la Sacra di San Michele e la sua candidatura UNESCO

È stato presentato  nella prestigiosa cornice della foresteria della Sacra di San Michele, “Terre di Sacra, Terre lente”, il piano di sviluppo a base culturale destinato al territorio che circonda l’importante bene faro della Valle di Susa e simbolo della Regione Piemonte. Un documento operativo programmatico a breve e medio periodo, che racchiude le progettualità per la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, inquadrate nel sistema economico sociale territoriale, con un’attenzione costante agli obiettivi dell’Agenda Europea della Cultura e del PNRR. Interventi strategici che vedono nella cultura l’asse portante della progettualità, ma che si compenetrano e interagiscono anche con gli altri asset della progettazione territoriale, a cominciare dal percorso di candidatura a patrimonio UNESCO dell’Abbazia.

Un piano frutto del tavolo di lavoro “Terre di Sacra”, nato informalmente nel 2016 e formalizzato nel 2019. I fondatori all’epoca furono i Comuni di Avigliana, Chiusa di San Michele, Sant’Ambrogio di Torino e Valgioie, con capofila l’Unione Montana Valle Susa; a questi si aggiunsero l’associazione Amici della Sacra, il Gruppo DAI Impresa e, successivamente, i Comuni di Vaie e Giaveno.

Nonostante le fondamenta fossero state gettate alcuni anni fa, come ha spiegato Andrea Archinà, vicepresidente dell’Unione Montana Valle Susa (ente capofila del progetto) e sindaco di Avigliana: “Quando la Regione ci invitò a presentare i progetti per candidarli al PNRR, ci rendemmo conto che mancava consapevolezza complessiva sulla strategia: ognuno aveva una propria visione del territorio e del suo sviluppo. Dopo una mappatura delle progettualità, abbiamo quindi capito che necessitavamo di un supporto tecnico e ci siamo rivolti a Promo PA, la cui consulenza è stata finanziata dalla Consulta. Come Unione abbiamo fatto la stessa cosa, realizzando un piano di sviluppo complessivo del territorio, presentato a marzo, di cui Terre di Sacra è una parte. Grazie a questa comunione d’intenti e a un’analisi del territorio e dello stato dei progetti, oggi possiamo trovare il modo di finanziarli”.

Presupposti che fanno capire, secondo il rettore della Sacra don Claudio Papa, come:“qui si stia puntando molto in alto, realizzando una proposta che avrà importanti ricadute, economiche e non solo”. Ma per far portare avanti un progetto di tale portata, è necessaria la collaborazione di tutti, come ha evidenziato l’assessore regionale a Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio“Qui i sindaci hanno scelto di non coltivare più ciascuno il proprio orto, ma di guardare più in là, ad un progetto importante che valorizza un bene faro”.

Linea su cui converge la sindaca di Sant’Ambrogio Antonella Falchero, per la quale: “noi amministratori abbiamo  una missione importante: rendere i cittadini consapevoli di cos’è la Sacra e qual è il suo valore storico, architettonico, culturale e trasferire questa consapevolezza alle nuove generazioni”. Concorde anche il presidente della Consulta Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino Giorgio Marsiaj, che ha sottolineato come: “la cultura è la ricchezza più importante del Paese”.

Il piano “Terre di Sacra, Terre lente”

Il piano, sostenuto dalla Consulta per la Valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino e realizzato da Promo PA Fondazione, è stato sviluppato con la collaborazione dei Comuni partner dell’Accordo Terre di Sacra, della Sacra di San Michele e di una serie di stakeholder locali coinvolti nel processo di crescita del territorio. Il documento è basato su due punti: cultura e sviluppo sostenibile, da cui il claim “Terre di Sacra, Terre lente”. Partendo da un’analisi puntuale di tutti i progetti presentati dagli Enti del territorio, si è arrivati all’individuazione di 4 macro settori di intervento: connettività e accessibilità (sia intese come rete viaria, che come digitalizzazione), turismo lento e silver tourism, welfare culturale, sviluppo sostenibile. I progetti sono stati quindi suddivisi per ambito di pertinenza a seconda del loro legame con il culto micaelico, la Via Francigena, o lo sviluppo green del territorio (comunità energetiche e green communities).

Partendo dall’analisi delle criticità, come ad esempio la mobilità attorno all’abbazia, il piano è andato ad individuare le progettualità che possono determinarne una soluzione, in questo caso, tra le altre, un hub presso il Comune di Sant’Ambrogio. Elemento importante è anche la riqualificazione dei beni attorno alla Sacra, come la Cava D’Andrade sul territorio di Chiusa e la Chiesa di San Bartolomeo ad Avigliana. Beni che dovranno essere messi in rete, con l’obiettivo di realizzare un sistema museale diffuso. E poi occorrerà lavorare sulla ricettività, con lo sviluppo di strutture già esistenti, come l’area camper di Chiusa di San Michele, o in via di realizzazione, come l’Ostello del Pellegrino, sempre a Chiusa.

Tanto già esiste, ma su molto bisognerà lavorare, anche investendo sulle competenze, perché questo piano si realizzi.

La Candidatura UNESCO della Sacra

Tassello importante del puzzle è la candidatura della Sacra di San Michele a patrimonio dell’umanità. Candidatura che procede, anche se si tratta di un processo complesso e potenzialmente ancora lungo, come spiegato da Giulio Mondini, chair holder della Cattedra UNESCO. Per diventare bene UNESCO infatti, sono necessari alcuni requisiti essenziali: rispondere ai principi di autenticità, integrità, universalità ed eccezionalità, rispettare almeno 1 dei 10 criteri che identificano un bene come patrimonio dell’umanità e distinguersi dai territori già iscritti attraverso un’analisi comparativa.

Nel caso della Sacra, il “pretesto” per la candidatura seriale sua e degli altri 7 siti è dato dal suo essere espressione del monachesimo benedettino, che ha avuto impatto sulla crescita culturale delle civiltà medievale, ha realizzato complessi architettonici e artistici di straordinaria bellezza che si inseriscono nel contesto naturale conservando l’ambiente, e a costruito sedi in cui il patrimonio universale di conoscenze è stato per secoli recuperato e conservato.

“Oggi siamo ad un momento cruciale”, ha spiegato Mondini, “qualche settimana fa al Ministero della Cultura ha preso le redini del processo: un passo di grande importanza, già molto difficile da raggiungere”. Nel prossimo mese, verranno quindi creati un comitato di pilotaggio (pubblico), un comitato scientifico e gruppo tecnico (fondazione Links: Compagnia San Paolo e Politecnico Torino), che si occuperà di redigere il dossier di candidatura. A settembre ci sarà quindi il cosiddetto “preliminary assessment”: l’incontro con ICOMOS, ente che si occuperà di valutare la validità della candidatura e che entro un anno (settembre 2024) dovrebbe dare il suo responso. Lì inizierà poi il vero accesso alla candidatura che dovrebbe portare la Sacra tra gli altri beni patrimonio dell’umanità.

La strada è però ancora lunga e complessa e per far sì che la candidatura possa procedere senza intoppi è necessario che si risolvano prima le diverse criticità, come ad esempio la viabilità, già mappate nel piano “Terre di Sacra, Terre lente”. Anche dall’attuazione di quest’ultimo, dipendono le sorti della proposta.

La campagna ‘TorinoMercati’ e la nuova app presentate oggi a Porta Palazzo

Il maltempo ha reso impossibile molti degli eventi che erano in programma oggi per la festa dei mercati cittadini.

Gli artisti che avrebbero dovuto esibirsi tra i banchi in varie parti della città si sono dati appuntamento a Porta Palazzo davanti al IV alimentare per il loro spettacolo. All’interno del mercato centrale è invece stata presentata la nuova APP TorinoMercati, pensata per accedere dal proprio smartphone a molte informazioni utili, sia per i torinesi, sia per i sempre più numerosi visitatori e turisti stranieri della città.

L’iniziativa rientra nella nuova campagna di valorizzazione e promozione dei mercati cittadini ‘Torino Mercati’ promossa dalla Città nell’ambito dell’iniziativa ‘Love Your Local Market’ ideata dall’Associazione Nazionale dell’Autorità di Mercato Britannica, a cui il Comune di Torino ha aderito.

‘Torino Mercati’ si concretizza in un’identità visiva coordinata che rappresenta un’ipotetica visione dall’alto delle bancarelle e si compone di una strategia di comunicazione attraverso molteplici strumenti sia fisici, sia digitali, con affissioni, eventi e l’App TorinoMercati.

L’applicazione, dedicata a tutte le realtà mercatali torinesi, è caratterizzata da una navigazione intuitiva e permette di conoscere quali sono i mercati più vicini, gli orari di apertura, cosa offrono, qual è il percorso migliore per raggiungerli oltre ad accompagnare le persone nella scoperta di ogni singolo mercato, del suo quartiere e della sua storia.

La campagna di comunicazione e il nuovo servizio digitale tramite app si inseriscono nell’impegno per la valorizzazione dei mercati cittadini che l’Amministrazione comunale sta portando avanti. Grazie ai fondi europei del Pnrr, infatti, si effettueranno numerosi interventi di restyling dei mercati cittadini. Per Porta Palazzo sono previsti lavori da due milioni e mezzo di euro che prevedranno, ad esempio, il rifacimento delle tettoie e la riqualificazione di tutta la pavimentazione. Un milione e mezzo di euro sarà invece investito sul mercato di corso Racconigi, uno dei più lunghi d’Europa che vede oltre 350 banchi, dove sono in programma nuovi impianti elettrici, idrici e fognari per i banchi di vendita e una nuova pavimentazione del mercato e di tutte le aiuole del corso. Riqualificazioni, sempre con fondi europei, interesseranno anche i mercati di corso Sebastopoli, via Don Grioli, via Baltimora, via Nitti, via Madama Cristina, via Cesare Pavese, via Guala, via Porpora e corso Brunelleschi per migliorare accessibilità, sicurezza e fruibilità.

I mercati sono una grande ricchezza di Torino – spiega l’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino – non solo per il commercio, ma come luogo d’incontro e socialità, di crescita lavorativa, di sviluppo interculturale. Raccontano la storia di una città che, da sempre, ha saputo accogliere e integrare le popolazioni in cerca di lavoro, prima dall’Italia e ora dal mondo, accogliendole con rispetto e maturità sociale. Questa iniziativa e, insieme, il grande lavoro di miglioramento della qualità degli spazi dei mercati in corso sono le azioni con cui ci proponiamo di valorizzare questa importante rete commerciale”.

Torino, NGM23: tra “TAXI volanti” ed economia circolare va in scena il futuro della mobilità

 

Al via la terza edizione Next Generation Mobility. Nel giorno d’apertura della manifestazione torinese MaaS ed eVTOL al centro del dibattito

Torino, 13 giugno 2023 – La terza edizione di Next Generation Mobility si è apertacon i saluti del padrone di casa, Stefano Serra presidente AMMA – Associazione delle Aziende Meccaniche Meccatroniche e vice presidente di Unione Industriali Torino.Il dibattito poi è entrato subito nel vivo con l’intervento di Pasquale Mazza consigliere della Città metropolitana di Torino con delega ai Trasporti che ha illustrato le mosse in atto dopo l’approvazione del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, che ha ricordato il ruolo di Città Metropolitana per l’implementazione del Maas e lo sviluppo del portale Muoversi in Piemonte e la piattaforma sui piani di spostamenti casa-lavoro. La Città Metropolitana quest’anno ha distribuito risorse per oltre 4 milioni di euro alle aziende per sostituire i bus termici con quelli elettrici ed è attiva sul co-finanziamento delle infrastrutture per ricaricare.

Antonio Ledda, presidente della Commissione Urbanistica, Trasporti e Mobilità della Città di Torino ha parlato del piano regolatore che accompagnerà quello di mobilità. Nel Trasporto pubblico locale è previsto il cambio del 70% della flotta, i binari del tram aumenteranno di 30 km, con due nuove linee, i bus saranno ecologici ed ecosostenibili, è programmato il prolungamento della linea 1 della metropolitana e la costruzione della linea 2. Infine è previsto un potenziamento delle piste ciclabili. Sul portale torinocambia.it sono presenti tutti i programmi futuri.

A NGM non si parla solo di Torino e di Piemonte. Nel corso della IV Conferenza Nazionale su Urban Air Mobility e Advanced Air Mobility, Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano ha ricordato che le Olimpiadi del 2026 saranno un primo banco di prova reale in Italia per la mobilità eVTOL.

Prima che i nostri cieli si riempiano di “auto volanti” dovranno passare ancora anni se non decenni: secondo l’Ingegnere aerospaziale, pilota, Sergio Barlochetti arriveremo al 2025 prima che la tecnologia e la regolamentazione ci permetterà di pilotare auto volanti.

A fargli eco Paolo Arpellino, Head of Business Development di ITA Airways: “Dimenticate gli aereo-taxi alla Blade Runner, le prospettive immediate sono un po’ diverse. Si tratterà di velivoli con pilota e che con gli eVTOL avranno emissioni zero e un impatto acustico e di vibrazioni assai ridotto e saranno pensati per utilizzare gli eliporti già presenti. Il concetto importante e urgente è quello di ecosistema, se si vuole dare un futuro a UAM e AAM: al centro c’è il service provider, come una compagnia aerea o un operatore di elicotteri o di business jet, ma servono poi tutti gli altri stakeholder. Quindi Enti certificatori, controllo del traffico aereo, gli eliporti e vertiporti – strutture che andranno create nell’ottica dei veivoli elettrica – i produttori di batterie e i fornitori d’energia, i servizi digitali integrati e poi la filiera della manutenzione e del riciclo”

La giornata si è conclusa con due argomenti di grande attualità. La sequenza Mobility as a Service ha affrontato il tema della micromobilità, cui si deve l’esplosione del mercato dello sharing nel periodo pandemico e post-pandemico. Più legata e questioni fondamentali, economici ed etici, è stata la sessionededicata alla circolarità nella mobilità. Moderata dal noto giornalista Roberto Sposini, la sessione ha toccato temi come le nuove norme sulla demolizione dei veicoli e il riuso dei componenti e dei materiali, il riuso e il riciclo delle batterie delle auto elettriche, la rigenerazione degli pneumatici, che fa risparmiare grandi quantità di emissioni di CO2, e l’utilizzo dei materiali riciclati e riciclabili.

Next Generation Mobility 2023 è una manifestazione patrocinata dal Comune di Torino, dalla Città Metropolitana di Torino e dalla Regione Piemonte e con la collaborazione dell’ Unione Industriali di Torino.

ngmobility.it

È morto Berlusconi. I messaggi di cordoglio della politica torinese

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Il cordoglio dei politici torinesi per la morte di Silvio Berlusconi 

Il presidente della Regione Alberto Cirio 
Oggi ci lascia un grande italiano. Per me è come aver perso un papà. Sei stato una guida, un punto di riferimento, un amico. Buon viaggio Presidente


Il sindaco Stefano Lo Russo

Con la scomparsa di Silvio Berlusconi ci lascia una figura che ha innegabilmente segnato un’epoca per il nostro Paese a livello imprenditoriale, sportivo, sociale e politico. Le mie più sincere condoglianze alle figlie, ai figli e a tutta la sua famiglia.

 

La Sala Rossa ricorda Berlusconi e Bodrato

In apertura della seduta del 12 giugno 2023 del Consiglio Comunale di Torino, sono state commemorate con un minuto di silenzio le figure di Silvio Berlusconi e Guido Bodrato, recentemente scomparsi.Il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, Domenico Garcea, ha ricordato Guido Bodrato, eletto più volte deputato, parlamentare europeo dal 1999 al 2004, più volte ministro della Repubblica Italiana per 10 anni consigliere comunale a Torino, dirigente di spicco della Democrazia Cristiana. Mancato lo scorso 8 giugno all’età di 90 anni, fu fino all’ultimo animato da un’invincibile passione politica.Garcea ha poi commemorato Silvio Berlusconi: “Non c’è, nella storia d’Italia degli ultimi 50 anni, una personalità imprenditoriale e politica che abbia influito e plasmato così tanto la cultura popolare del nostro Paese e che, allo stesso tempo, abbia rappresentato l’immagine dell’Italia nel mondo. Premier carismatico per quasi 10 anni (record della storia repubblicana), presidente del Milan più forte della storia del calcio, imprenditore di caratura internazionale, capace di costruire un modello di azienda italiana apprezzato nel mondo. Dire che Silvio Berlusconi, scomparso all’età di 86 anni, abbia lasciato una traccia indelebile in quasi mezzo secolo di storia d’Italia, sarebbe riduttivo. Ci ha cambiato, rinnovato, liberalizzato, innovato, rilanciato. Ha alimentato e costruito il nostro immaginario. A tutta la famiglia Berlusconi, a tutti coloro che lo hanno conosciuto e che gli hanno voluto bene e ai suoi più fedeli collaboratori rivolgiamo le più sentite condoglianze da parte di tutto il Consiglio Comunale di Torino, che oggi ho l’onore di rappresentare come vicepresidente vicario e, mi sia consentito, come fiero e riconoscente esponente di Forza Italia”.Successivamente, la capogruppo del Partito Democratico Nadia Conticelli ha tracciato un ricordo di Guido Bodrato, che fu tra i “protagonisti della costruzione della nostra democrazia”. “Era un intellettuale, senza retorica – ha affermato – e un testimone esemplare della Repubblica. Era un politico gentile, la cui lealtà è stata più volte rimarcata, anche dagli avversari politici, un costruttore di ponti e soluzioni concrete, anche quando fu consigliere comunale in Sala Rossa. Era un difensore delle istituzioni democratiche, di cui oggi si sente la mancanza”.Infine, Andrea Tronzano, capogruppo di Forza Italia in Sala Rossa, trattenendo a stento le lacrime, ha reso un ulteriore omaggio a Silvio Berlusconi, capace di plasmare una nuova geografia della politica italiana e artefice di importanti successi imprenditoriali e sportivi: “Il dolorè forte, la commozione è intensa. Non ci sono parole adeguate per esprimere il sentimento della comunità di Forza Italia e del Centrodestra di fronte alla sua perdita. Berlusconi era un uomo straordinario, di fronte a cui mi inchino. Lo ricorderemo perché ha permesso a molti di noi di esprimere le proprie idee nelle Istituzioni. Ci ha insegnato e mi ha insegnato molto. Abbiamo il compito di raccoglierla sua eredità per raggiungere tutti gli obiettivi che si era proposto”.

BERLUSCONI, COORDINAMENTO CITTADINO FORZA ITALIA TORINO: LASCIA IN EREDITÀ IL SOGNO DI UN GRANDE MIRACOLO ITALIANO

“‘Se le tue azioni ispirano gli altri a sognare di più, imparare di più, fare di più e diventare di più, sei un leader” affermava il presidente americano John Quincy Adams. Per questo Silvio Berlusconi resterà nelle pagine di storia. Pagine che verranno presto ripulite dall’immondizia degli attacchi personali montati ad arte dalla sinistra e dai suoi maggiordomi. Il sogno di un miracolo italiano, quello che in fin dei conti è stata tutta la sua vita, dell’uomo che si fa con le proprie forze, che vince le sfide e vinta una se ne pone immediatamente un’altra ancora più impossibile, sopravvivrà a lui. Sarà questa la grande eredità che lascerà alla classe politica presente e futura non solo di Forza Italia ma di tutto il Paese. Perchè come ha sempre detto Silvio ‘Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince’”. Ad affermarlo il Coordinamento di Forza Italia a Torino.

 

Le condoglianze del gruppo regionale Lega Salvini Piemonte 

“Oggi riconosciamo il giusto tributo a un Gigante dell’imprenditoria, dello sport e soprattutto della politica, che per trent’anni si è speso con tenacia, passione e generosità per costruire un’Italia più liberale, più moderna e con meno burocrazia. Ai famigliari di Silvio Berlusconi, agli eletti di Forza Italia, leali compagni di viaggio all’interno del centrodestra, e al nostro governatore Alberto Cirio vanno le nostre più sentite condoglianze”. Lo dichiara in una nota il presidente Alberto Preioni a nome di tutti i consiglieri regionali del gruppo Lega Salvini Piemonte.

 

Italia Liberale e Popolare

“Con la morte di Silvio Berlusconi l’Italia perde il protagonista principale della storia politica e non solo degli ultimi 30 anni e chiude definitivamente la stagione di quella Seconda Repubblica, nata sulle macerie del giustizialismo di mani pulite”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta la notizia della scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi. “Una figura amata ed odiata, sulla cui eredità politica si apriranno processi dagli esiti ad oggi ancora del tutto imprevedibili e che con la sua scomparsa apre un vuoto di leadership in quel campo liberale e popolare del nostro Paese, che ha guidato per anni”, aggiunge Desirò. “Una figura per anni considerata di riferimento, che con la sua discesa in campo a metà anni ’90 ha impedito quella deriva di estrema sinistra che la storia ha insegnato fosse tra gli obiettivi di alcuni dei magistrati del pool milanese, la cui opera ha di fatto provocato l’azzeramento della cosiddetta Prima Repubblica. Un leader politico che mancherà al dibattito pubblico, a prescindere dalle singole simpatie personali”, continua Desirò. “Tutti gli associati di Italia Liberale e Popolare esprimono il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia ed agli amici di Forza Italia “, conclude Desirò.

Pino Iannò Torino Libero Pensiero 

“Con la morte di Silvio Berlusconi scompare un altro importante pezzo di storia politica d’Italia. Uno statista che ha lasciato il segno anche sulla storia economica e internazionale del nostro Paese e che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente qualche tempo fa. Silvio Berlusconi è stato anche un grande imprenditore e protagonista del nostro tempo, che ha saputo cogliere i cambiamenti e le contraddizioni di questo secolo, anche con ironia. Ed è grazie ai suoi ideali, che ho mosso i primi passi nel mondo politico. Buon viaggio Presidente!”

Sinistra Ecologista
È morto Silvio Berlusconi. Esprimiamo il sentimento umano di condoglianze alla famiglia e agli aderenti al suo partito, a cominciare dai gruppi consiliari di Forza Italia del Comune e delle Circoscrizioni, e alle forze della coalizione di centro-destra che ha guidato per molti anni. Pur riconoscendo il doveroso rispetto per un avversario politico nel quale si è riconosciuta una parte significativa della cittadinanza italiana, riteniamo che Berlusconi sia stato una figura che ha certamente segnato la storia del nostro Paese, ma in un senso che per noi è stato e resta profondamente negativo, per la natura del suo rapporto con le istituzioni viziato da un profondo e altamente nocivo conflitto d’interessi, per la sua visione del mondo e dei rapporti sociali estranea ai valori della Costituzione e per il suo agire imprenditoriale sanzionato penalmente in via definitiva – Le elette e gli eletti di Sinistra Ecologista

Si chiude Cinemambiente, ecco i vincitori del festival

I VINCITORI E I PREMIATI
del 26° Festival CinemAmbiente 2023

Il 26° Festival CinemAmbiente, organizzato dal Museo Nazionale del Cinema e diretto da
Gaetano Capizzi, si conclude nella serata di domenica 11 giugno, con la cerimonia di
premiazione dei film vincitori, alle ore 19, al Museo Nazionale del Cinema – Mole
Antonelliana.
I film vincitori e una selezione degli altri titoli proposti nel cartellone di quest’anno sono
visibili gratuitamente online tramite il sito del Festival, www.festivalcinemambiente.it,
fino al 18 giugno, sulla piattaforma OpenDDB (capienza di 500 accessi per ciascun titolo).

PREMI
I premi attribuiti al termine della 26^ edizione del Festival sono:
➢Premio Asja Ambiente Italia per il miglior documentario della sezione internazionale,
di $ 5000, assegnato dalla giuria composta da Anne de Carbuccia, artista ambientale e
regista, Marco Gisotti, giornalista, docente di Teorie e linguaggi della comunicazione
scientifica all’Università di Tor Vergata, Nicole Gratovsky, antropologa, regista e produttrice,
Roberto Mastroianni, filosofo, curatore e critico d’arte, George Ovashvili, regista, a:
Lynx Man di Juha Suonpää (Finlandia/Estonia 2023, 80’52”)
con la seguente motivazione:
Per aver saputo restituire una sapiente sintesi di ricerca etnografica, narrazione poetica e qualità
estetica dando vita a un film capace di raccontare il rapporto cultura-natura, trascendenza-immanenza,
uomo-animale, rompendo la visione antropocentrica senza cedere a una retorica eccessivamente
romantica. Nello stesso tempo, il film restituisce in modo quasi realistico una cultura locale, quella
finlandese e artica, che concepisce la protezione della biodiversità e del patrimonio naturale come
compito esistenziale dell’individuo e delle comunità.

Il film presenta così con stile intimistico simbolico un’immagine del rapporto con la natura presente
nella cultura e nella società europea capace di convivere con un mondo in grande trasformazione,
attraversato da conflitti e sommovimenti prodotti dalla crisi climatica, energetica in corso.
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a:
Nuclear Nomads di Kilian Armando Friedrich & Tizian Stromp Zargari (Germania 2023, 73’)
con la seguente motivazione:
Per aver saputo mettere al centro della propria narrazione il tema dell’energia, indagando le
conseguenze nell’organizzazione sociale di uno sviluppo industriale e di sfruttamento delle risorse non
sostenibile. Il film racconta in modo iconico la riorganizzazione delle vite individuali e comunitarie
attorno al nucleare portando all’attenzione un tema poco conosciuto ma di grande impatto sul mondo
del lavoro e sulla quotidianità.
➢ Premio Terna per il miglior cortometraggio della sezione internazionale, di $ 1500,
assegnato dalla giuria composta da Andrea Gatopoulos, regista, Monica Goti, program
manager del Trieste Film Festival, e Luca Vicini (Vicio), musicista, a:
Zug Island di Nicolas Lachapelle Plamondon (Canada 2022, 22’)
con la seguente motivazione:
Nel cercare l’origine di un suono che sembra provenire da una grande oscurità, questo film si immerge
negli inferi di una comunità distrutta dall’industrializzazione, portandoci nelle fauci marce della
devastazione capitalista, dove i pochi esseri umani rimasti a vivere sembrano – e forse sono – i
protagonisti di una narrazione distopica. Il regista si immerge senza compromessi in questa realtà,
facendoci vivere sulla nostra pelle presagi di un possibile futuro spietato e realizzando così un film di
grande portata ideologica e documentaristica.
La giuria ha inoltre assegnato menzioni speciali a:
Holy Cowboys di Varun Chopra (India/USA 2022, 24’17”)
con la seguente motivazione:
Per il coraggioso messaggio politico. Il regista ci risveglia, documentando in maniera dura, cruda ma
doverosa una realtà contraddittoria, estrema, ipocrita e in preda ad un flusso di atti di odio e
intolleranza, che alla fine non sono unicamente religiosi. Un film importante che ci ricorda quanto il
cinema svolga anche un ruolo di stimolo ad un pensiero critico risvegliando in noi consapevolezza. La
società rappresentata in Holy Cowboys raffigura in qualche modo tutte le società: il confine tra il bene
e il male è sottile e universale e il rischio di cadere dalla parte sbagliata è costante e comune.
Siamo tutti, potenzialmente, dei “guardiani di simboli sacri” e quindi facili prede di fondamentalismi.
e a:

Stromy a my (Trees and Us) di Tereza Motýlová (Repubblica Ceca 2022, 11’)
con la seguente motivazione:
Del film sono sicuramente apprezzabili idea, sceneggiatura e regia, quest’ultima davvero notevole. La
menzione, però, va principalmente al sound design e al commento sonoro, tra minimalismo ed
elettronica organica, partiture che sembrano suonate direttamente dagli oggetti animati.
➢ Premio IREN del pubblico, di $ 1500, assegnato dagli spettatori del Festival al miglior
documentario in gara nel Concorso documentari, a:
Le Système Total, anatomie d’une multinationale de l’énergie di Jean-Robert Viallet
(Francia 2022, 92’)
➢Premio Casacomune, istituito dal Festival e da Casacomune scuola e azioni, assegnato
al film o all’autore che meglio sia stato in grado di riflettere temi legati alla spiritualità
intesa come dimensione strettamente legata alla natura di cui facciamo parte, a:
Nicole e Alexander Gratovsky, autori di I, Beast
➢ Premio Ambiente e Società, istituito dal Festival e dalla Cooperativa Sociale
Arcobaleno, per il film, scelto dai lavoratori e dalle lavoratrici della Cooperativa, che
meglio abbia saputo coniugare i temi ambientali e la dimensione sociale, assegnato a:
Breaking Social di Fredrik Gertten (Cile/Svezia 2023, 93’)
con la seguente motivazione:
Un film che rende evidente la connessione tra la questione ambientale e l’etica dell’economia invitando lo
spettatore ad interrogarsi su quale sia la direzione del nesso causale che le lega tra loro; al contempo ci
ricorda che ecologia è parola che esprime tutto il suo potenziale solo se la si coniuga in termini di giustizia
sociale, giustizia economica e giustizia ambientale. Condividiamo e raccogliamo l’invito a credere che la
speranza sia racchiusa nei gesti quotidiani di ognuno di noi.
Riconoscimenti speciali:
➢Premio Stella della Mole green, istituito dal Museo Nazionale del Cinema in occasione
del Festival CinemAmbiente, per un artista che attraverso il linguaggio cinematografico
declini nella sua opera temi legati all’ambiente e alla natura, assegnato a Victor
Kossakovsky.

➢ Premio Ciak verde, istituito dal Festival e da SMAT, per una figura del mondo del
cinema e dello spettacolo italiano impegnata nella difesa dell’ambiente che metta a
disposizione la propria immagine e capacità comunicativa per sensibilizzare il pubblico
sulla gravità dell’attuale crisi ambientale, assegnato a Andrea Pennacchi.
➢ Premio letterario Le Ghiande di Cinemambiente, istituito dal Festival, conferito ad
autrici o ad autori che abbiano fatto dell’ecologia in senso ampio un elemento essenziale
della propria produzione, o abbiano espresso nel proprio percorso artistico un rapporto
profondo e originale con l’ambiente, il paesaggio e la natura, assegnato a Claudio Morandini
con la seguente motivazione:
Nei suoi romanzi, che spaziano dal gotico al giallo, l’ambiente non è uno sfondo, ma un personaggio a tutto
tondo. È presenza perturbante con una volontà tutta sua che si mescola e intralcia e scompagina le
intenzioni degli umani. Sono pietre che si moltiplicano nel salotto di casa e ghiacci che rivelano tracce di
delitti, animali sornioni, oggetti animati e paesaggi inquieti. In mezzo, noi: esseri umani spiazzati da nuove
e strane intimità. È questa frizione l’immagine più adatta a descrivere l’Antropocene, l’epoca geologica che
porta il nostro nome, ma che marca il passaggio dall’illusione della centralità umana allo spaesamento di
fronte a un pianeta che sbatte la coda e si riprende la scena. Morandini ha fatto parlare umani e non umani,
mettendoli a confronto e spesso in conflitto, in situazioni familiari eppure imprevedibili, e sempre con
un’ironia, una leggerezza e un’originalità rare nell’orizzonte italiano.
SINOSSI E BIOGRAFIE DEI PREMIATI
Lynx Man di Juha Suonpää (Finlandia/Estonia 2023, 80’52”)
Barba folta e sguardo indagatore, il pensionato finlandese Hannu si è esiliato dalla società civile e vive
nei boschi a stretto contatto con la natura e gli animali. In particolare, attraverso l’installazione di
videocamere a circuito chiuso, Hannu è riuscito a creare un sistema di monitoraggio della vita delle sue
amate linci, il cui habitat rischia di essere compromesso dall’attività antropica. Attraverso l’alternanza
di riprese dal vivo a colori e immagini di sorveglianza in bianco e nero, il racconto si trasforma quasi in
un viaggio ipnotico dai forti connotati onirici mentre i pensieri di Hannu, esposti davanti alla macchina
da presa, testimoniano la necessità di ritrovare quell’armonia tra uomo e natura che sembra ormai
irrimediabilmente perduta.
Juha Suonpää, fotografo e regista finlandese, è professore a contratto di Fotografia artistica, ambientale, naturalistica
e di cultura visuale presso l’Università di Scienze applicate di Tampere. Le sue opere fotografiche, accompagnate in gran
parte da pubblicazioni monografiche, sono conosciute a livello internazionale. Dopo Vuores (2000), nel 2013 realizza il
lungometraggio documentario Wolfman, la storia di un uomo che vive a stretto contatto con i lupi.

Zug Island di Nicolas Lachapelle Plamondon (Canada 2022, 22’)
Dal complesso produttivo di Zug Island, situato al confine tra Usa e Canada, proviene un misterioso
ronzio conosciuto come “Windsor Hum”. Alla ricerca della fonte di questa strana emissione acustica,
un tecnico del suono si mette in viaggio e incontra diverse persone costrette a fare i conti con decenni
d’incontrollata devastazione industriale. Un’indagine sul tema dell’ecocidio perpetrato in epoca di
capitalismo selvaggio e condotta con un linguaggio che coniuga quello del cinema-verità, del
documentario investigativo e del saggio poetico.
Nicolas Lachapelle Plamondon, regista, sceneggiatore e direttore della fotografia canadese, studia cinema a Montreal.
Inizia la sua carriera con documentari che esplorano la relazione fisica e metafisica fra la popolazione e i paesaggi del
Québec, tra i quali spicca Lights above Water del 2016. Nel 2021 realizza il premiato audiodocumentario Par-delà la
138, registrazione di un’escursione nella natura selvaggia del Lower North Shore.
Le Système Total, anatomie d’une multinationale de l’énergie di Jean-Robert Viallet (Francia
2022, 92’)
Nel 2021 la TOTAL, una delle cinque maggiori compagnie petrolifere del mondo, cambia il suo
nome in TotalEnergies e annuncia un nuovo progetto imprenditoriale orientato verso la
transizione energetica, suscitando così una diffusa perplessità. Numerose interviste a scienziati e
ricercatori dimostrano, tuttavia, la scarsa attendibilità di questo cambiamento, come manifestano
anche le attività che il colosso industriale svolge in diverse parti del mondo come il Texas, l’Uganda
o il Golfo del Messico. Inoltre, a fungere da contrappunto alle opinioni di esperti e analisti c’è
l’attività di uomini e donne che si battono contro le menzogne della multinazionale e a favore dei
diritti dei cittadini e della protezione dell’ambiente: uno sforzo che sembra sempre più
assomigliare a un aggiornamento della lotta tra Davide e Golia.
Jean-Robert Viallet, regista e giornalista francese, esplora temi di rilevanza politica e sociale come povertà,
immigrazione, traffico d’armi e problemi ambientali. Nel 2010 vince il premio Albert Londres per la serie documentaria
La Mise à mort du travail. Tra i suoi film ricordiamo Breakpoint. A Counter-history of Progress (2018), in concorso al 22°
CinemAmbiente, L’Homme a mangé la terre (2019), sulla dissipazione delle risorse naturali, e Des Hommes (2019),
sull’istituzione carceraria.
Alexander e Nicole Gratovsky, antropologi, ricercatori, registi e sceneggiatori russi, sono i fondatori
del centro internazionale Dolphin Embassy e di White Hole – Institute of Curiosities. Ideatori, inoltre,
di NOW Assembly, iniziativa finalizzata al confronto su temi, idee e scoperte riguardanti l’umanità nel
suo insieme, sono autori di diversi libri sull’interazione uomo-delfino e su programmi trasformativi
riguardanti il rapporto uomo-natura. Nel 2014 realizzano il documentario My Pilot, Whale (2014),
seguito da Intraterrestrial. A Fleeting Contact (2017) e Revelation of Jonah (2020) entrambi presentati
rispettivamente alla 20^ e 23^ edizione di CinemAmbiente.
I, Beast di Nicole & Alexander Gratovsky (Georgia/Spagna 2023, 53’)
«Quando entri nel Labirinto, la Bestia appare al centro. Cambia ad ogni tuo agire. Al momento dell’incontro, le attribuisci
una parola, una definizione che lei incarnerà. Non esistono deviazioni nel Labirinto. Tutti si ritrovano al centro e
l’incontro con la Bestia è inevitabile, poiché è lei la somma del Sentiero e del Guardiano della Porta. Tutti cercano di
trovare l’uscita dal Labirinto, ma per farlo bisogna superare la Bestia».
La storia eterna di Teseo e del Minotauro, dell’Uomo e della Bestia. Suggestivo film-parabola in cui persone provenienti
da venti Paesi diversi sono invitate a costruire e percorrere il Labirinto, lo strumento più antico per comprendere il
percorso della vita, al centro del quale ognuno di noi attende l’inevitabile incontro e la conseguente scelta tra il Bene e
il Male.

Breaking Social di Fredrik Gertten (Cile/Svezia 2023, 93’)
Un’indagine che analizza i modelli della cosiddetta plutocrazia globale fondata sull’estrattivismo,
ovvero l’accaparramento indiscriminato delle risorse naturali che causa danni irreversibili
all’ecosistema, e sui profitti accumulati spesso illegalmente e protetti tra le mura invalicabili dei
paradisi fiscali. L’affilato sguardo di alcuni giornalisti investigativi mostra come un piccolo nucleo di
plutocrati abbia preso il controllo del mondo, demolendo i principi su cui si basa il contratto sociale.
Malgrado ciò il documentario travalica il mero cinismo o le derive pessimiste, raccontando anche come
la rabbia e la frustrazione, dinanzi a un’evidente ingiustizia, possano essere incanalate per realizzare
un vero cambiamento e cercare di dare vita a una società autenticamente migliore.
Fredrik Gertten, regista pluripremiato, sceneggiatore e produttore svedese. Molti dei suoi lavori sviluppano temi locali
in questioni di risonanza globale. Ricordiamo Bananas!* (2009), Big Boys Gone Bananas!* (2011), Bikes vs Cars (2015),
vincitore del concorso internazionale del 18° CinemAmbiente, Push (2019). Fondatore della casa di produzione WG
Films, nel 2017 viene insignito di una onorificenza da parte della Facoltà di Cultura e Spettacolo dell’Università di Malmö.
Victor Kossakovsky (San Pietroburgo, 1961) nel 1978 inizia a lavorare agli Studi del Documentario di
Leningrado come assistente alla regia e montatore per poi diplomarsi ai Corsi Superiori di Regia e
Sceneggiatura di Mosca. Conquista l’attenzione della critica internazionale con Belovy (1994) seguito
da Pavel e Lyalya (1999), Tishe! (2003) e Svyato (2005). Nel tempo sviluppa un peculiare sguardo sulla
contemporaneità e la sua relazione con la natura, ben espresso nei film ¡Vivan las antipodas! (2011),
Aquarela (2018) e Gunda, tutti presentati e pluripremiati nei principali festival internazionali.
Andrea Pennacchi (Padova, 1969), attore di teatro di grande carisma, al cinema ha iniziato recitando
la parte di Sandro in Io sono Li di Andrea Segre. Per Carlo Mazzacurati ha recitato ne La sedia della
felicità. Altre sue apparizioni sono in Leoni, Suburra e Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini. Per
la televisione, oltre ad essere stato il Ragionier Galli ne Il paradiso delle signore, ha lavorato in L’Oriana,
Grand Hotel, Non Uccidere 2, Don Matteo, A un passo dal Cielo e, nel ruolo di protagonista, in Pluto, di
Renzo Carbonera. È al fianco di Paola Cortellesi nella serie Sky “Petra”. Il venerdì è ospite fisso del
programma Propaganda live, su La7, che ha reso celebre il suo personaggio “Il Pojana”.
Claudio Morandini è nato ad Aosta nel 1960. Dal 2006, dopo anni di radiocommedie, si dedica al
romanzo (da ricordare, tra i primi titoli, Le larve, 2008; Rapsodia su un solo tema, 2010) e ai racconti,
ospitati su numerose riviste e in antologie. Ha scritto letteratura per ragazzi (Le maschere di Pocacosa,
2018), ha raccontato insolite storie di montagna (Neve, cane, piede, premio Procida – Isola di Arturo –
Elsa Morante 2016; Le pietre, 2017; Gli oscillanti, 2019), ha esplorato i confini tra reale e fantastico e
sperimentato il connubio tra forme e generi differenti (A gran giornate, 2012; Catalogo dei silenzi e
delle attese, 2022). I suoi libri sono tradotti in diverse lingue.