Grimaldi (SEL), Artesio (Torino in Comune), Boni e Manzi (Radicali)
Dopo la visita al carcere di Ivrea, il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi si è oggi recato in visita alla Casa circondariale Lorusso Cotugno a Torino, insieme a Igor Boni e Silvja Manzi dei Radicali Italiani e alla Capogruppo di Torino in Comune Eleonora Artesio. Il carcere ospita attualmente fra i 1280 e i 1350, coerentemente con un aumento della popolazione carceraria nelle grandi città dove crescono povertà e disagio. La direzione ha sottolineato l’importanza di una distribuzione dei detenuti sul territorio regionale, che consenta di evitare situazioni di inciviltà e malessere, posto il principio della territorialità che va il più possibile salvaguardato. Al contempo, a differenza di altri istituti penitenziari, paiono diminuire i suicidi e gli episodi di autolesionismo, grazie a un forte investimento sulla prevenzione e la prima accoglienza, tramite la fornitura di un kit di intimo all’ingresso, ai colloqui di primo ingresso con gli educatori, alla scuola accoglienza ricca di attività ricreative, all’apertura dell’85% del circuito, ai corsi di formazione professionale, all’attivazione di circa 230-240 posti di lavoro con enti pubblici e cooperative, nonché alla convenzione sull’Articolazione per la tutela della salute mentale, attiva solo al carcere di Torino.

“Purtroppo gli enormi sforzi per aumentare i momenti di socialità, le attività diurne, il lavoro fuori e dentro al carcere si scontrano con la carenza di educatori (solo 14 per circa 1350 detenuti) e la fatiscenza di alcuni padiglioni” – dichiara Grimaldi. – “Come ha denunciato lo stesso Direttore e come abbiamo visto con i nostri occhi, la sezione A in particolare, che ospita inoltre il presidio sanitario e il reparto psichiatrico (Sestante), è un vero disastro. Le condizioni umilianti dei bagni a vista, unite all’odore di muffa e alle infiltrazioni, rendono indecorosa la vita di quegli uomini. Docce sporche, ascensori fermi ormai da anni e cascate di acqua dai cavedi aggravano ulteriormente il quadro. Ho parlato con alcuni detenuti mentre fumavano, mi hanno chiesto di fare qualcosa. Ciò che posso fare è rivolgere un appello alle autorità competenti affinché non vanifichino solo per inedia il buono che cresce in quel carcere. Il Ministero deve provvedere ai finanziamenti per sostituire gli ascensori guasti, rifare il cappotto esterno dove vi sono le infiltrazioni e consentire la presenza di un numero equo di educatori. E infine mi rivolgo alle aziende private, finora quasi del tutto assenti da questi luoghi, perché attivare rapporti di lavoro con i detenuti e le detenute può essere un’opportunità anche per loro”.“Il Comune” – dichiara Artesio – “intrattiene molte collaborazioni con i programmi dell’istituto penitenziario, dalla promozione di attività occupazionali alla qualificazione del ‘tempo’ con investimenti culturali alla nomina del Garante dei diritti. Abbiamo non solo la sensibilità, ma tutto l’interesse a che la dimensione carceraria sia, come dice la Costituzione, una fase di presa di coscienza e di riorientamento delle persone detenute”.
“Il Carcere di Torino” – aggiungono Manzi e Boni – “per la sua dimensione e il suo funzionamento potrebbe essere una struttura modello: a una gestione competente e intelligente, che ha abbassato le tensioni e diminuito le problematicità, si accompagna una fattiva interazione con la popolazione detenuta (di nuovo, purtroppo, a un livello ai limiti di guardia). La struttura obsoleta dell’Istituto, però, non consente un pieno ottimismo. Eredità di quell’infausta stagione di lavori pubblici inefficienti e pagati a caro prezzo, anche questo Carcere è ormai strutturalmente fatiscente, basti pensare alle barriere architettoniche presenti che lo rendono, di fatto, fuori legge. E vivere in una struttura degradata, per i detenuti come per chi ci lavora, non può che essere umanamente degradante. Si tratta di investimenti non più rinviabili”.
La vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino (FI) e il consigliere di Forza Italia della Circoscrizione 8, Alessandro Lupi, hanno effettuato un sopralluogo presso le case Atc di via Biglieri
cantine”.
cambio valvole per ogni termosifone: costo 100 euro a valvola, per un impianto non dimensionato”.
“Dal sottosegretario alle Comunicazioni Giacomelli abbiamo appreso in commissione che è in corso un incremento temporaneo del personale di Poste per lo smaltimento delle giacenze esistenti
“Dopo una riforma sanitaria che penalizza cittadini e territori, un piano rifiuti che danneggia i piccoli comuni, ora la giunta regionale si appresta ad approvare una nuova legge sul consumo del suolo che creerà grandi disagi, economici e sociali e la paralisi urbanistica sull’intero Piemonte“: lo dichiarano Gilberto Pichetto, Franco Graglia, Massimo Berutti, Claudia Porchietto, Daniela Ruffino, Diego Sozzani e Gian Luca Vignale, componenti del gruppo consigliare regionale di Forza Italia, nel corso di una conferenza stampa finalizzata a sensibilizzare, e a bloccare, l’iter di un testo di legge, che se approvato causerà grandi difficoltà per i Comuni e i piemontesi.
una pianificazione cosiddetta “a due piani”, uno di tipo strutturale e l’altro operativo. Il primo dovrà essere predisposto a livello sovracomunale nel rispetto dei sub-ambiti definiti dalla Regione. I Comuni in alternativa potranno sottoscrivere un accordo di pianificazione con chi deciderà la Regione. Inoltre vi sarà un piano operativo che individua e programma le azioni a livello locale da porre in essere in un tempo medio-breve. L’alternativa è l’approvazione di un accordo di pianificazione a livello intercomunale, da attuarsi mediante varianti di adeguamento ai piani regolatori vigenti.
operando in una scala sovracomunale per aggregazioni sempre decise dalla Regione – sia del tutto impraticabile quando si consideri che ci sono voluti quasi 40 anni affinché tutti i Comuni si dotassero del PRGC in base alla legge Astengo.
“Come riportato dai media, la situazione di San Salvario, negli ultimi mesi, ha subito una degenerazione rispetto ai risultati ottenuti, con fatica, negli anni passati”. E’ quanto afferma il Sen. Mauro Marino, presidente della Commissione Finanze e tesoro”.
quartiere, sebbene si fosse spostato, soprattutto, lungo l’asse di via Ormea. Oggi, però, è necessario che l’amministrazione, in collaborazione con le forze dell’ordine, intervenga per contrastare questa nuova degenerazione e risolvere il problema che affligge il quartiere una volta per tutte: quella di San Salvario è diventata un’area di riferimento per i giovani, un punto di divertimento e, soprattutto, di socializzazione. Non è accettabile – conclude Marino – tornare alla situazione pre-olimpica, né posso francamente immaginare o accettare che l’amministrazione abbia come priorità assoluta quella di intensificare i controlli delle auto in sosta tra corso Marconi e via Madama, ignorando ciò che avviene a pochi metri e, di conseguenza, la sicurezza dei nostri ragazzi e dei residenti di San Salvario”.

che solo il 5% delle persone sbarcate in Italia sono veri profughi”.
“Purtroppo è pratica comune prima vendere le armi e poi creare i profughi – ha denunciato
burocratici, come l’identificazione, espletata magari nel momento della detenzione” e ha lodato “la strada intrapresa dal Governo per coinvolgere l’Ue al di là dell’Italia e della Grecia per attivare un modello di accoglienza europeo. Raccomandiamo, nell’incontro di domani al Ministero, di porre il problema dei minori che, al compimento del diciottesimo anno, vedono interrompersi bruscamente i progetti di educazione e di formazione”.
I parlamentari piemontesi della Lega Nord hanno illustrato a Palazzo Civico una proposta di legge per trasferire le competenze del prefetto in parte al presidente della Provincia e in parte al questore.
Sui maggiori organi di informazione sono usciti i virgolettati di Beppe Grillo che prende posizione in seguito all’insediamento del nuovo Presidente degli USA Donald Trump.
moderato’ dopo quello che abbiamo sentito dal candidato Trump in tema di donne, migranti e disabili? E’ d’accordo sulla cancellazione dal sito internet della Casa Bianca delle pagine dedicate al tema dei diritti Lgbt e della questione del cambiamento climatico?
Non c’era la sindaca Appendino ma il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Guido Montanari, con i colleghi Marco Giusta e Stefania Giannuzzi, all’assemblea degli elettori critici